DL AIUTI / Per la scuola quali sarebbero gli effetti delle misure? UIL SCUOLA: L’articolo sulla scuola va stralciato dal provvedimento.

PER LA SCUOLA QUALI SAREBBERO GLI EFFETTI DELLE MISURE?
Decreto Aiuti Bis: la formazione che spacca la comunità educante
D’Aprile: lo stralcio dell’articolo sulla scuola dal decreto è ciò che la UIL Scuola richiederà alle forze politiche che, dal 6 settembre all’8 ottobre, saranno chiamate a convertire/cancellare una norma intellettualmente misera ed economicamente risibile e ridicola. Il decreto, nel suo insieme, è un provvedimento che contiene misure immediate tese a superare la crisi che ha colpito imprese, lavoratori e famiglie. Per la scuola, invece, quali sarebbero le misure immediate?

>>> Salterebbe il concetto di comunità educante posto a base dell’ultimo rinnovo del contratto scuola e si introdurrebbe, invece, il principio della differenziazione e della competizione tra docenti.

>>> Il docente esperto rimarrà un traguardo irraggiungibile per quanti andranno in pensione nell’a.s.2031/32 e in tutti gli anni precedenti. Insegnanti che, per assurdo, risultano essere proprio i più “esperti” per l’esperienza accumulata negli anni.

>>> L’insegnante dovrà restare nella stessa scuola per almeno il triennio successivo al conseguimento della qualifica di esperto.

>>> Un lungo percorso di formazione individuale, come dichiarato dal Ministro Bianchi: «incentrato sul digitale, per potenziare le conoscenze di base e pedagogiche e sviluppare competenze sempre più necessarie nella vita delle scuole» che nulla ha a che fare con quanto sta accadendo a scuola.

Nessun corso che insegni a insegnare – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile – aiuterà a preparare una buona lezione e la tecnologia, nella scuola, deve rappresentare non un fine ma un mezzo che, affiancandosi alla didattica tradizionale, contribuisca a stimolare spirito critico e non nozionistico.

>>> LO STRALCIO dell’art. 38 del decreto è quello che la UIL Scuola richiederà alle forze politiche che (a partire dal 6 settembre ed entro l’8 ottobre prossimi) saranno chiamate a convertire/cancellare una norma intellettualmente misera ed economicamente risibile e ridicola che, con l’introduzione di un ‘corpo estraneo nella comunità educante’, allontana la scuola dai principi tracciati dalla Costituzione, scatenando la guerra tra i docenti fra i peggio pagati d’Europa, ai quali, invece, non si è capaci di rinnovare un contratto di lavoro scaduto ormai da molti anni.

Vale la pena di ricordare, che spetterà comunque alla contrattazione l’ultima parola, in quanto la legge – mette in chiaro D’Aprile – è sempre derogabile dal contratto collettivo nelle materie espressamente demandate e, quella della formazione del personale, lo è a pieno titolo.

 

In allegato la scheda di analisi del provvedimento e la posizione UIL Scuola:

Decreto Aiuti Bis e la formazione che spacca la comunità educante – Scheda UIl Scuola

DL AIUTI – Uil Scuola – chiediamo lo stralcio dell’articolo sulla scuola 120822.

 

Comunicazione ufficio legale: procedure di incarichi a tempo determinato – GPS. Procedure di incarichi a tempo determinato – GPS

RICEVIAMO numerose segnalazioni di ritardi ed errori nella pubblicazione delle diverse graduatorie che verranno utilizzate anche questo anno per il conferimento degli incarichi di supplenza, quali a titolo meramente esemplificativo le graduatorie GPS.
Già nello scorso anno scolastico sono stati evidenziati numerosi errori che hanno portato ad un forte contenzioso, errori che anche per il nuovo anno scolastico vengono riproposti. 
Così assistiamo ad errori nella compilazione delle graduatorie che graveranno sul conferimento dell’incarico, situazione ulteriormente aggravata dall’utilizzo di un algoritmo programmato in modo sbagliato che ha assegnato incarichi in modo errato alterando i diritti delle persone che si sono viste penalizzate dall’utilizzo di uno strumento informatico distorto rispetto alle dinamiche di individuazione dei posti e della relativa assegnazione. 
Anche per questo siamo, pertanto, chiamati a fornire aiuto, assistenza ai nostri iscritti. 
Abbiamo, pertanto, predisposto uno schema di reclamo che potrà essere utilizzato (eventualmente adattandolo alle diverse situazioni personali) come atto di diffida e costituzione in mora dell’Amministrazione, per poi procedere individualmente con il contenzioso davanti ai diversi Tribunali del Lavoro. 
Difatti, la procedura di conferimento degli incarichi a tempo determinato rientra nella giurisdizione del tribunale del lavoro che oltre a sentenziare l’errore commesso dall’Amministrazione Scolastica potrà intervenire con la sentenza che preveda anche il riconoscimento del risarcimento di tutti i danni subiti in conseguenza degli errori commessi dall’Amministrazione. 
Per ogni ulteriore chiarimento si rendesse utile acquisire il nostro Ufficio Legale Nazionale è a Vostra completa disposizione. 

Fondo (FMOF) per il miglioramento dell’offerta formativa per l’a.s.2022/2023: incontro MI.


FERMATA LA TRATTATIVA PER LA RIPARTIZIONE DELLE RISORSE DEL FMOF A.S.2022/2023
I SINDACATI IPOTECANO LE RISORSE PER IL RINNOVO DEL CCNL PRESSO L’ARAN
Addì, 27 luglio, si è tenuto un incontro  di CONTRATTAZIONE al MI finalizzato a discutere il seguente o.d.g. “Criteri per la ripartizione delle risorse finanziarie costituenti il fondo (FMOF) per il miglioramento dell’offerta formativa per l’a.s.2022/2023”.
L’Amministrazione scolastica ha illustrato i contenuti del contratto, presentato in bozza. Nello specifico, la proposta si sostanzia in una quantificazione del FMOF per l’a.s.2022/23 pari a 1.160.260.000,00, con un incremento significativo della dotazione rispetto a quella dell’anno precedente.2021/2022 (cfr. 800.860.000,00). Nello stesso, insistono due finanziamenti rivenienti dalla Legge di Bilancio 2022 (art.1 comma 327 per 270 mln di € e comma 606 per 89.4 mil di €). Entrambi destinati al personale docente.
Si è profilata una situazione del tutto analoga a quella già trattata nel precedente incontro sulla valorizzazione di alcune posizioni del personale docente (rinuncia volontaria alla mobilità e servizio presso scuole ad alto tasso di dispersione scolastica).
La UIL Scuola ha rilevato che le risorse di cui trattasi sono oggetto della trattativa in corso presso l’ARAN per il rinnovo del CCNL scaduto il 31 dicembre 2022.

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Attribuzione delle risorse per la valorizzazione del personale docente – incontro MI


SOSPESO IL DECRETO PER INDIVIDUARE I CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEI DOCENTI (CONTINUITA’ E SCUOLE CON ALTI INDICE DI DISPERSIONE)
I SINDACATI IPOTECANO LE RISORSE PER LA TRATTIVA IN CORSO PER IL RINNOVO DEL CCNL PRESSO L’ARAN
In data odierna, si è tenuto un incontro  di informativa al MI finalizzato a discutere il seguente o.d.g. “Individuazione dei criteri per l’attribuzione delle risorse per la valorizzazione del personale docente ai sensi del D.L.36/2022, ART.45 – comma 1”
L’Amministrazione scolastica ha illustrato i contenuti del decreto, presentato in bozza. Nello specifico, la proposta si sostanzia nel prelevare il 10% (30 mln di €) dal finanziamento complessivo disposto dal Legislatore per la “valorizzazione del personale docente” (300 mln di €), prevedendo delle premialità per i docenti che non si trasferiscono, volontariamente, dalla sede di titolarità, garantendo il servizio continuativo, e per quelli che insegnano in scuole caratterizzate da alti indici di dispersione scolastica propria e impropria.
La UIL Scuola ha rilevato l’assoluta intempestività e illegittimità dell’iniziativa in quanto le risorse di cui trattasi sono oggetto della trattativa in corso presso l’ARAN per il rinnovo del CCNL scaduto il 31 dicembre 2022. Più specificamente, trattasi di una dotazioni finanziarie di 300 mln di €, prevista dall’art.1 – comma 327, dalla  Legge di Bilancio 2022,  che il Legislatore ha destinato al finanziamento di funzioni specifiche per il personale docente (valorizzazione),sia pure  con vincolo di destinazione. In tal modo, si è così realizzata un’autentica incursione da parte del Legislatore in ambito contrattuale, in quanto ha assegnato risorse finanziarie vincolandole ad un uso specifico, violando la libertà di azione da parte dei contraenti (sindacati e ARAN). Il MI con l’iniziativa di oggi ha inteso consolidare tale l’invasione di campo, addirittura individuando il percorso amministrativo che tende ad utilizzare una quota parte di quelle risorse.
Per la Uil Scuola l’iniziativa di oggi rappresentava  una pericolosa complicazione che andava scongiurata con immediatezza.

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SCUOLA: 245 posti in più per le immissioni in ruolo. Ci sono matematica e tecnologie informatiche nei posti accantonati resi disponibili subito.


Sono 245 i posti di lavoro stabile recuperati dalla Uil scuola nelle procedure di immissione in ruolo in atto da oggi.
È questo il risultato di una richiesta fatta dalla Uil Scuola di sbloccare i posti accantonati del concorso straordinario bis, nell’insieme dei posti disponibili, e per i quali non sono state presentate domande da parte di aspiranti.
Il ministero ha infatti inserito nell’Allegato A (istruzioni operative per le immissioni in ruolo a.s. 2022/23) la parte rivendicata dalla Uil Scuola per cui gli uffici Scolastici Regionali dovranno attuare una rideterminazione dei posti accantonati (calcolati in numero più ampio) rispetto alle domande effettivamente presentate. I posti rideterminati saranno così utilizzati per le immissioni in ruolo ordinarie (Gae/concorsi/call veloce).
Una situazione che renderà, da subito, utili per le immissioni in ruolo, 62 posti in Lombardia, 35 in Veneto e 22 nel Lazio) per  matematica e fisica alle superiori (A027).

attachments: POSTI RECUPERATI DALLO STRAORDIANRIO BIS. 

                        COM nuovi posti su accantonamenti 210722

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Nuovo anno di formazione e prova: DL 36. Incontri al Ministero.Incontri al Ministero – 18/7/2022

neo immessa in ruolo.                                                        

FEDERAZIONE UIL SCUOLA RUA.

report incontri al M.I.

Il nuovo periodo di formazione e prova per il personale docente neoimmesso in ruolo è stato l’oggetto dell’incontro svoltosi il 18 luglio 2022 tra organizzazioni sindacali e M.I.

Per il Ministero: il percorso istituito con il D.L. 36 si applica a tutte le categorie dei docenti neo immessi in ruolo o che hanno ottenuto il passaggio di ruolo a decorrere dall’a.s. 2022/23.

Per la UIL Scuola: il nuovo percorso non può essere retroattivo e si deve applicare solo ai docenti assunti dai concorsi previsti e banditi ai sensi del D.L. 36.

L’amministrazione ha presentato la bozza di decreto ministeriale, da adottare entro il 31 luglio, che prevede il nuovo percorso di formazione e prova per il personale docente ai sensi di quanto disposto dal decreto legge 36 convertito in Legge 79 del 29 giugno 2022.

La nuova legge prevede infatti che il superamento del periodo annuale di prova in servizio:

è subordinato allo svolgimento del servizio effettivamente prestato per almeno 180 giorni, dei quali almeno 120 per le attività didattiche.

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LA RIFORMA DEL SISTEMA DEGLI ITS È LEGGE. L’ISTRUZIONE TERZIARIA PROFESSIONALIZZANTE FINISCE NELLE MANI DEI PRIVATI.

Dopo un iter lungo e tormentato, alla terza lettura, la Camera dei Deputati approva il disegno di legge con cui si riforma il sistema dell’istruzione terziaria professionalizzante, non accademica, istituzionalizzandolo.

La legge appena approvata prevede una corposa serie di decreti attuativi (se ne contano 17) per la piena operatività.

Il percorso si era avviato nel 2008 con un atto regolativo (il D.P.C.M. 25 gennaio 2008).

La riforma è una delle sei contemplate dal PNRR che, nello specifico, reca una dotazione finanziaria di 1.5 mld di €.

Ad oggi si contano 109 ITS variamente distribuiti tra le diverse regioni con 18.750 studenti frequentanti e 5.250 diplomati all’anno. L’obiettivo prefissato dal Legislatore è quello di raddoppiare  sia i primi (gli studenti),  che i secondi (i frequentanti).

La filosofia ispiratrice del provvedimento è quella di dar vita a istituti  che migliorino le conoscenze tecniche e si propongano di azzerare il missmatch domanda offerta di lavoro.

La struttura

Gli ITS Academy (Istituti Tecnologici Superiori) entrano a fare parte, a pieno titolo, del sistema terziario di Istruzione Tecnologica Superiore, non accademica.

Ai nuovi ITS è affidata la mission  di potenziare e ampliare la formazione professionalizzante dei tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali, per sostenere, in modo sistematico, le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo del Paese. A queste istituzioni è deputato il compito di sostenere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica.

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RECLUTAMENTO E FORMAZIONE 

Il Dl 36 diventa legge: la nostra scheda di analisi
Percorso universitario, abilitazione, nuovi concorsi e formazione obbligatoria: la Riforma che non c’è.
Il provvedimento approvato è una delle sei riforme previste dal PNRR per la scuola e prevede:
–  un taglio di 10mila cattedre di posto comune del personale docente dal 2026/27 al 2031/32;
–  un taglio alla card docente a partire dal 2024;
–  una riduzione di 30milioni del Fondo per la valorizzazione della professione docente (originariamente destinato alla contrattazione collettiva).

Legge n. 79/2022
Analisi a cura della UIL SCUOLA: Legge-79.2022-Reclutamento-e-alta-formazione-Scheda-tecnica-UIL-Scuola-DEF

TRIBUNALE DI IVREA: illegittima la norma che prevede la privazione della retribuzione al personale non vaccinato assente per motivi di salute

Tanti pesi, tante misure, tante certezze -incertezze, …alla luce degli attuali accadimenti ci esentiamo dal commentare….nave senza nocchiero. 

L’Amministrazione Scolastica è stata condannata a restituire la retribuzione illegittimamente trattenuta ad una collaboratrice scolastica, non vaccinata, assente per malattia, oltre al pagamento delle spese di lite. E’ questo il portato della sentenza del Tribunale di Ivrea riguardante l’applicazione della circolare ministeriale (la n. 1927) contestata dalla UIL Scuola e patrocinata attraverso il suo Ufficio Legale.

Il ministero dell’Istruzione aveva ritenuto di estendere l’obbligo vaccinale a tutto il personale a prescindere dalla condizione di stato (malattia, aspettativa, ecc.) in cui versava il dipendente, assente dal servizio. Nel caso specifico, la lavoratrice era assente per motivi di salute e, come tale, la mancata vaccinazione non avrebbe potuto costituire motivo di pericolo per alcuno, essendo impossibilitata a contagiare. La forzatura impressa con l’emanazione della disposizione attuativa (Circolare n.1927 del 17.12.2021) da parte dell’Amministrazione Scolastica, poi eseguita inopinatamente e pedissequamente dal dirigente scolastico, determinava la sospensione dal servizio e la conseguentemente l’interruzione di ogni trattamento, sia retributivo, che previdenziale ed assistenziale. I nodi arrivano al pettine quando si persegue con convinzione e determinazione la tutela degli interessi e dei diritti dei lavoratori. Azioni che la Uil Scuola non ha mai smesso di praticare e che, anzi, ha intensificato proprio nel momento in cui venivano emanate norme ingiuste.

I tentativi di confronto costruttivo sono stati condotti sin dalla data di sottoscrizione del Protocollo sulla Sicurezza con l’Amministrazione Scolastica.

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TURI: “LA SCUOLA NON È BUROCRAZIA”

“Con il decreto reclutamento la scuola ha subito una violenza. Dobbiamo resistere e continuare a batterci, ripartiremo presto con le mobilitazioni. Non ci fermiamo – così il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, nel corso di un’intervista a Orizzonte Scuola.
“Siamo davanti ad una riforma antidemocratica e incostituzionale che non accetteremo mai – sottolinea il Segretario generale UIL Scuola –. Sembra ci sia una volontà autoritaria volta a costringere i docenti a svolgere un lavoro che non è il loro: la scuola non è burocrazia e la neo costituenda Scuola di alta formazione non è altro che il nucleo di una neoburocrazia che va ad interferire pesantemente sull’aspetto didattico”.
Turi si sofferma ancora sul tema formazione: “Qualche giorno fa il ministro ha parlato dell’urgenza di RIADDESTRARE 650 mila insegnanti – ricorda -. Affermazioni del genere non sono solo inapplicabili, ma allontanano ulteriormente il Governo dal mondo reale, fenomeno sempre più in aumento”.

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SCUOLA >>> Presentazione iniziativa popolare contro Dl autonomia differenziata | Turi (Uil): la scuola è diritto della persona, deve essere nazionale.

 

 

Vi segnaliamo la notizia pubblicata sul sito Uil Scuola relativa alla presentazione alla Camera dei Deputati dell’iniziativa parlamentare contro il Dl sull’autonomia differenziata

con il video integrale dell’iniziativa e l’estratto dell’intervento del segretario generale Uil Scuola, Pino Turi.

https://uilscuola.it/turi-la-scuola-e-diritto-della-persona-deve-essere-nazionale/?doing_wp_cron=1656085488.9266269207000732421875

 

OGGI ALLA CAMERA | Presentazione iniziativa popolare contro Dl autonomia differenziata

Turi: la scuola è diritto della persona. Deve essere nazionale.

“La scuola deve essere nazionale. Siamo pronti a realizzare una raccolta firme contro ogni ipotesi di regionalizzazione del sistema nazionale di istruzione.

Queste le parole del Segretario generale Uil Scuola Pino Turi, nel suo intervento quest’oggi in conferenza stampa alla Camera dei Deputati in occasione dell’iniziativa parlamentare di opposizione al disegno di legge sull’autonomia differenziata.

turi camera dei deputati

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PARLIAMO DI SCUOLA. Turi: Siamo arrivati alla ‘customer satisfaction’. E’ davvero il modello Booking quello che vogliamo?


Siamo proprio convinti che, anche per lo sviluppo economico e sociale, per un futuro da reinventare e da scoprire, non siano ancora utili libertà e pensiero critico?
La scuola deve svolgere un ruolo inverso rispetto al mercato; a consumatori e clienti deve opporre la persona, lo sviluppo del senso critico, l’integrazione non la competizione o peggio l’esclusione.

Mi è capitato di leggere una circolare di un istituto comprensivo di Roma, la circolare n. 297 con oggetto customersatisfaction e mi sono venuti alla mente i dubbi che ci guidano da anni che ci vede oppositori verso una deriva di pseudo modernizzazione della scuola.

Per essere quasi alla trecentesima circolare, significa che nelle scuole non si parla più e che gli organi democratici di gestione si stanno atrofizzando per effetto di un malcelato efficientismo di maniera che travalica le norme stesse di autogoverno delle istituzioni scolastiche.
Qualche anno fa in relazione alla valutazione degli studenti mi sono riferito ai reality che incantano gli spettatori grandi e piccoli del nostro paese.

Ora siamo alla customer satisfaction e il prossimo passo sarà il ‘modello Booking’ per saggiare il grado di soddisfazione dei clienti scolastici (studenti e famiglie) che potranno anche lasciare le loro recensioni.
Insomma il modello del mercato applicato ad una funzione pubblica che ne dovrebbe essere preservata.

La ragione è semplice: la scuola deve svolgere un ruolo inverso rispetto al mercato, ai consumatori e ai clienti, deve opporre la persona, il senso del dovere, del sacrificio, sviluppare il  senso critico, integrare e non escludere, deve indicare la strada trasmettendo valori (costituzionali)  e non essere il megafono di un sub cultura economicista che purtroppo ha trovato sponda nei partiti politici che si occupano più della soddisfazione immediata dei cittadini-clienti piuttosto che dei risultati mediati dalla scuola, che deve aprire le menti e non offuscarle. Ricordiamo bene che l’istruzione deve avere come fine ultimo una società più giusta, più equa e più inclusiva.

Noi non riteniamo di detenere il verbo ma siamo accorti e attenti a capire il pensiero di tutti.
Perché alcuni continuano a proporre per il sistema scolastico italiano un modello aziendale, verticistico e gerarchizzato, considerandolo l’unico in grado di funzionare per la crescita e il benessere.
Abbiamo per loro una domanda e un dubbio.

La domanda: la Costituzione italiana dove va a finire?
E’ chiaro che ci stiamo allontanando dal modello democratico e partecipato che è alla base della convivenza democratica, quella vera e complessa, e non quella economica basata sul mercato, sul consumo e sulla concorrenza, sul profitto elevato a principio universale.

Il dubbio: siamo veramente convinti che i cambiamenti proposti abbiano ragioni solide sul paino economico? Siamo certi che non sia da preferire il pensiero divergente rispetto al pensiero unico?

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AZIONE SINDACALE DELLA UIL SCUOLA: CONTINUA, TENACE…LO SCIOPERO deve fare sortire i suoi effetti. La validità della protesta deve essere ascoltata. Il D.L. 36 non va approvato, deve essere ritirato.

Decreto Legge n.36. Incontro con il movimento 5 stelle.

INCONTRO CON IL MOVIMENTO 5 STELLE

ALL’INDOMANI DELLO SCIOPERO GENERALE, IL MOVIMENTO 5 STELLE RIUNISCE I COMITATI TEMATICI E APRE AL CONFRONTO CON I SINDACATI SCUOLA

Il Presidente della Commissione Cultura della Camera, On.le Luigi Gallo, alla presenza dei componenti il Comitato tematico specifico composto dai parlamentari: Lucia Azzolina, Anna Laura Montevecchi e Marco Bella, ha incontrato i Segretari dei Sindacati della Scuola al fine di effettuare un approfondimento sul D.L.36/2022. Lo stesso approderà in aula alla Camera lunedì 20 p.v., alle ore 17.00, per essere trattato entro la mattinata del successivo giorno 21. È stato preannunciato un gran numero di emendamenti al provvedimento.

La Uil Scuola, intervenendo, ha specificato che i provvedimenti che stanno riguardando il mondo della scuola vanno in direzione opposta alle esigenze che il sindacato rappresenta da tempo immemorabile ai livelli politici istituzionali.

Più specificamente, le misure contenute nel PNRR 2 (la gergalità utilizzata dalla politica per definire il D.L.36/2022) rappresentano un’autentica insidia per la scuola pubblica del Paese in quanto ne mettono pesantemente in discussione le sue parti fondanti ed i suoi principi costituzionali. È stato ribadito, come prima ancora del Decreto, altri provvedimenti, sempre posti a base del PNRR, avevano destato delusione e critiche da parte del mondo della scuola. Erano giunti, del tutto inefficaci, i provvedimenti sul decongestionamento delle classi e quello, in fieri, sull’istruzione terziaria professionalizzante. Il D.L. 36/2022, la prima delle nove riforme previste per la scuola, ha poi completato un contesto già molto critico.

Reclutamento e formazione rappresentano i due ambiti trattati e su entrambi gravano pesantissime critiche, le stesse che hanno determinato lo sciopero generale del 30 maggio scorso.

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CONVOCAZIONE ASSEMBLEA SINDACALE. GIOVEDI’ 26 MAGGIO ORE 15,30. ON LINE.

Catania, lì 19/05/2022                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Ai Dirigenti Scolastici
Istituzioni Scolastiche della provincia di CATANIA
A tutto il Personale Docente , Ata  – Istituzioni Scolastiche della provincia di CATANIA
OGGETTO: CONVOCAZIONE ASSEMBLEA SINDACALE
Le scriventi Organizzazioni Sindacali indicono un’assemblea sindacale in modalità
on -line di due ore, per tutto il personale DOCENTE, ATA, ed EDUCATIVO per il giorno
26 maggio 2022, dalle ore 15,30 alle ore 17,30 ON LINE:
LINK PER IL COLLEGAMENTO: https://www.youtube.com/c/GiorgioLaPlaca

con il seguente Ordine del Giorno:
SEMPRE E SOLO PER DECRETO.  LA SCUOLA NON MERITA TUTTO QUESTO
 D.L 36/2022- SISTEMA DI RECLUTAMENTO E FORMAZIONE
 RINNOVO CONTRATTUALE
 SCIOPERO 30 MAGGIO
Saranno presenti le segreterie regionali.
FLC CGIL,  CISL Scuola,  UIL Scuola RUA,  SNALS Confsal,  FGU GILDA
C. Brunetto, F. Pagliarisi,  S. Mavica,  L. Tempera UNAMS,  G. La Placa

ASSEMBLEE SCIOPERO 30 MAGGIO 2022

Decreto Legge n. 36 – Reclutamento e alta formazione: Scheda tecnica UIL Scuola: la scheda tecnica della UIL Scuola.


E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge n. 36 che introduce, con gli art. 44-46, un modello unitario di formazione, abilitazione e accesso in ruolo dei docenti, precisandone gli obiettivi e prevedendo un nuovo sistema di formazione continua obbligatoria sottraendo risorse alla contrattazione, alla card docenti e tagliando 10mila cattedre in organico di diritto. 
Il Decreto-Legge dovrà essere convertito entro il 29 giugno 2022 e inizierà il suo iter nei prossimi giorni secondo il seguente calendario: 
• 10 maggio provvedimento incardinato alla Commissione Istruzione al Senato. 
• 11 maggio termine segnalazione soggetti da sentire. 
• Dal 17 al 19 maggio audizioni, parte in presenza e parte con memoria scritta. 
• 24 maggio inizio discussione generale. 
• 26 maggio termine emendamenti. 
• 1° giugno verifica ammissibilità emendamenti. 
• dal 7 al 14 giugno esame/discussione emendamenti con voto finale in Commissione.
In allegato la nostra scheda tecnica.: D.L. 36 – Reclutamento e alta formazione – Scheda tecnica UIL Scuola – nuovo

DECRETO RECLUTAMENTO E FORMAZIONE. TURI: “Una visione inaudita del nostro modello di scuola. Va cambiata subito direzione.”

“La riforma del reclutamento dei docenti è una controriforma perché si allontana dai valori e dai principi  costituzionali. Il modello scuola è amato da cittadini e studenti, perché cambiarlo? Se il decreto fosse approvato ne verrebbe fuori una scuola autoritaria. Ci porterebbe indietro di cent’anni”. Così, il Segretario generale UIL Scuola Pino Turi ha definito la riforma del reclutamento dei docenti portata avanti dal Ministro Bianchi, nel corso di un’intervista a Radio Cusano Campus.

“Con questo provvedimento per arrivare all’immissione in ruolo a tempo indeterminato, un docente dovrà superare otto step e non solo – commenta – dopo la stabilizzazione, verrebbe richiesta ulteriore formazione. Un quadro inaccettabile. Una scuola di alta formazione può andare bene per tecnici e burocrati ma non per la funzione  docente che deve essere libera e scevra da ogni condizionamento. Siamo di fronte a qualcosa di inaudito, errata nella visione.

Turi ricorda inoltre che la scuola resta agli apici delle classifiche di gradimento nazionali dei vari settori: “Gli italiani amano la scuola lo dicono le indagini statistiche. Perché quindi stravolgere un modello che funziona da oltre 70 anni?”.

Il Segretario generale si sofferma inoltre sulla questione precari: “In questi quattro anni sono aumentati da 200 mila a 300 mila. Questa legge non fa altro che certificare gli errori commessi da questo Governo”.

Turi conclude infine con un appello: “Mi rivolgo alla politica, se c’è batta un colpo – conclude – Piero Calamandrei diceva che la scuola è un’istituzione costituzionale. Ebbene, oggi quell’istituzione costituzionale è a rischio e spetta anche al mondo politico difenderla contro chi vuole trasformarla in una azienda burocratica.

 

 

FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL E GILDA.


DECRETO SCUOLA IN CDM
Sindacati scuola: contestato metodo e strumento.

Mentre è in corso il Consiglio dei Ministri circolano diverse bozze del decreto legge legato al reclutamento e alla formazione, che se verificate, interverrebbero negativamente sul rapporto di lavoro del personale della scuola. E’ possibile che un piano di questa portata sia definito per decreto, senza un vero confronto, né con il Parlamento, né con i sindacati? E’ una critica forte quella che giunge dai sindacati scuola – Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda – nel contestare il metodo utilizzato («Il ministro ha presentato la settimana scorsa non un testo su cui aprire il confronto ma delle slides e oggi porta in Cdm un testo diverso») sia lo strumento (il decreto legge è misura caratterizzata dai requisiti di necessità ed urgenza).
Perché la scuola continua ad essere terreno di incursioni legislative? Un piano che utilizza percorsi di formazione incentivati – secondo le ultime indiscrezioni sui testi – senza prevedere investimenti nuovi, va a depauperare ulteriormente le poche risorse destinate al rinnovo contrattuale.  Servono risorse per la valorizzazione docente che deve essere ricondotta pienamente alla contrattazione.
Sono necessari fondi nuovi – spiegano Sinopoli, Barbacci, Turi, Serafini e Di meglio – da destinare al contratto e alle forme che contrattualmente saranno definite per la formazione e la valorizzazione professionale. Un progetto che sembrerebbe non contenere alcuna misura per il personale precario – denunciano i cinque segretari – che in questo modo non avrebbe alcuna possibilità di rendere stabile il proprio lavoro.
Si apra un vero confronto con le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori.

COM sindacati scuola su decreto in CdM -210422

 

REPORT / INCONTRO SINDACATI SCUOLA – MINISTRO BIANCHI.


Un contratto senza soldi e una formazione obbligatoria a premi
(e forse anche gratis): il ministro tira giù le carte del Governo
. Turi: la forza della scuola fa impallidire le proposte della politica.
I lavoratori della scuola chiedono di superare la mistica dei concorsi e rinnovare il contratto già scaduto.
Partiamo da un dato certo: quello della scuola è un contratto che va assolutamente rinnovato ma i fondi per aprire il negoziato sono quelli contenuti nella legge di Bilancio e coprono a malapena l’inflazione, senza arrivare minimamente agli aumenti a tre cifre del contratto sottoscritto dagli statali.
Andiamo ad un’altra certezza: la scuola ha fatto il possibile e l’impossibile durante la pandemia e lo fa anche ora in emergenza. Proprio in questi giorni è la scuola a testimoniare la più grande prova di accoglienza e contemporaneamente a realizzare un momento fondamentale di partecipazione democratica con la conclusione delle elezioni delle rappresentanze sindacali in ottomila istituti scolastici del Paese.
E il Governo che cosa fa?  Dopo la consultazione con i partiti, nelle stanze di Palazzo, tira fuori l’uovo di Colombo: se i soldi per il contratto non ci sono gli diamo quelli della formazione ( ma ci sono?).  

Andiamo ancora per ordine: la retribuzione non è materia legislativa, ma contrattuale. E, invece. materia di discussione parlamentare il reclutamento e la formazione iniziale e la relativa copertura finanziari.

attachments: COM riunione ministro 120422

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Incontro su organici di diritto personale docente a.s. 2022/2023.

 

L’Ambito Territoriale di Catania, Ufficio VII, ha anticipato l’informativa che in data odierna darà alle OO. SS. firmatarie del CCNL con riferimento in oggetto.

Si rafforza quanto scritto a proposito dell’informativa resa dal M.I. in data 11 aprile.  Dalla lettura degli organici riscontriamo che, come al solito, il Ministro non applica quello che dice. E’ stato detto, a gran voce,  che per quest’anno gli organici venivano riconfermati senza decurtazioni. Bugia.!! basta leggere le tabelle e riscontriamo perdite di classi e quindi a cascata perdite di titolarità ma cosa più grave è cassata la possibilità di assestare gli organici delle scuole con classi meno numerose a tutela e garanzia della salute, sicurezza e bla,…. bla,…. bla….Qualche Ministro tempo fa, in piena epidemia ha detto: mai più classi pollaio.!!!

Evidenziamo anche con molta amarezza che ancora una volta i bravi burocrati et politici applicano l’ormai, consueto giochetto delle tre carte: tolgono agli uni per dare agli altri o meglio danno un qualcosa che reputano giusto ma a costo zero e senza impegni di spesa: in Sicilia sono stati autorizzati 212 posti di EDUCAZIONE MOTORIA nella PRIMARIA, ma udite, udite, vengono estrapolati ed inglobati dall’organico vigente, nemmeno una virgola di incremento di cattedra. Grazie, abbiamo gradito.

di seguito pubblichiamo i tabulati fornitoci:

Organico OOSS

Copia di SINTESI OD A.S. 2022 2023 sostegno 7 aprile

IL PNRR TRADISCE LE ATTESE. NESSUN INVESTIMENTO SUL DECONGESTIONAMENTO DELLE CLASSI. Inesistente il parallelismo tra le norme programmatiche (PNRR) e quelle applicative (decreti vuoti ed inutili senza risorse)

L’ 11 aprile 2022 si è svolto presso il MI una sessione di lavoro (informativa e confronto) dedicata a: “Decreto del Ministro dell’istruzione di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze per l’autorizzazione di classi in deroga alle dimensioni previste dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81, ai sensi dell’art.1, commi 344 e 345 lett. a), b) e c), della legge 30 dicembre 2021, n.234”.

L’Amministrazione ha illustrato la bozza di Decreto Interministeriale elaborata dal Ministero dell’Istruzione di concerto con quello delle Finanze. Con esso si è inteso dare attuazione a quanto previsto dalla Legge di Bilancio per il 2022 al fine di procedere, in sede di definizioni degli organici per l’a.s.2022/23, al decongestionamento delle classi sovraffollate. Il principio è inserito anche nel PNNR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), misura 1.3 “adeguamento numero di alunni per classe”.

Attraverso la definizione di due numeri indici sintetici basati su condizione: sociale, economico, culturale (ESCS) e dispersione scolastica, misurati distintamente tra scuola primaria, secondaria di primo e di secondo grado, sarebbero istituiti posti di docenti in deroga. In tutto ne sarebbero stati ipotizzati 8.741 ripartiti tra i diversi Uffici Scolastici Regionali. Un ulteriore budget di posti potrà essere attinto da quelli eventualmente non utilizzati per l’inserimento dell’educazione motoria nella scuola primaria. Sin qui la norma. Il condizionale è d’obbligo visto che nessun posto in più potrà essere consentito oltre l’organico già definito. Si tratta di uno spostamento di posti tra le varie scuole di cui poco si capisce e molto si saprà a cose fatte applicando una formula di alchimia burocratica a costo zero. Ormai i tagli di cui si parla degli anni scorsi sono cristallizzati e restano parte del sistema.Tanto in quanto, concretamente, non si rileva nessun investimento sugli organici, i posti messi a disposizione sono del tutto virtuali e riverrebbero  dall’economie di spesa,  motivati  dal decremento delle nascite.

 

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