Verifiche casi positivi scuole di I e II grado: nota Ministero.

caos su caos. chi più ne ha ne mette!!!!!.

evidenziamo che, nonostante l’Amministrazione si sia impegnata a cercare di fornire ulteriori chiarimenti in merito ad una normativa di improbabile applicazione, continuano, a nostro giudizio,  a rimanere irrisolte le problematiche sottese proprio all’adozione della didattica digitale integrale (DID) che ricorre in presenza di due allievi positivi  in una classe di scuola secondaria di I o di II grado.
Infatti,  mentre per la scuola primaria si tratta di DaD, per cui c’è coerenza: tutti in presenza o tutti in DaD, per la scuola secondaria si rimanda ad una didattica mista che non garantisce, né chi è presente , né chi è in DaD.
Nella circostanza, rimane da comprendere come si realizzi l’allontanamento dalla scuola di alunni minori e chi ne assume la responsabilità per coloro  che non ricadano nelle condizioni previste dal D.L. n.1/2022 e/o che non siano in grado di produrre la relativa certificazione e si presentano a scuola (non abbiano concluso il ciclo vaccinale primario e per i quali la vaccinazione o la guarigione dal Covid-19 sia avvenuta da più di 120 giorni o non sia stata somministrata loro la dose di richiamo).
Precisiamo che sull’intera materia, la Segreteria  nazionale di questa Federazione UIL SCUOLA RUA  sta avviando una approfondita analisi al fine di evidenziare gli aspetti di impraticabilità e/o di contraddittorietà a legislazione vigente informandone l’Amministrazione scolastica.
In accordo con l’Ufficio Legale Uil Scuola e il Dipartimento della Dirigenza Scolastica, si stanno organizzando incontri monotematici in modo da supportare le scuole nelle azioni quotidiane.

dalla segreteria territoriale il scuola Catania, salvo mavica segretario

Mobilità personale docente, educativo e ATA: report incontro al ministero. Incontri al Ministero 11 gennaio 2022 Rinnovo del Contratto Integrativo sulla mobilità del personale docente, educativo ed ATA

 

“”””Deve essere il ministro a trovare il bandolo della matassa che dia soluzioni, in ambito parlamentare, per superare i veti incrociati e sottrarre la materia da un terreno di scontro politico per portarlo su quello negoziale.””””

L’amministrazione vuole confermare tutti i vincoli di legge per docenti e DSGA 
Per la UIL Scuola: è il contratto lo strumento per superare le rigidità normative imposte per legge
Martedì 11 gennaio 2022 si è tenuta una riunione tra i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Istruzione e Ricerca e il Ministero dell’Istruzione, sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo relativo alla mobilità del personale docente, educativo ed ATA per il triennio 22/23-23/24-24/25.

Per la UIL Scuola hanno partecipato Giancarlo Turi e Paolo Pizzo.
I rappresentanti del Ministero hanno presentato una bozza del testo contrattuale, peggiorativa rispetto al Contratto tuttora vigente, che sostanzialmente conferma tutti i vincoli di legge e introduca addirittura ulteriori elementi peggiorativi. In particolare, oltre all’inserimento di tutti i vincoli previsti per legge che bloccano la mobilità per i docenti e per i DSGA, nella bozza sarebbe prevista una modifica per il personale docente titolare su sostegno una volta terminato il vincolo quinquennale di permanenza su tale tipologia di posto: per chi volesse trasferirsi su posto comune nello stesso grado di scuola, il movimento, sarebbe considerato come mobilità professionale (alla stregua di un passaggio di ruolo), e non un normale trasferimento come è stato finora. L’intenzione del Ministero è ovviamente quella di ridurre il più possibile tali movimenti perché è ovvio che le aliquote destinate alla mobilità professionale (terza fase dei movimenti) hanno notoriamente meno posti disponibili rispetto a quella dei trasferimenti. In poche parole, il Ministero, unilateralmente, avrebbe deciso che il posto di sostegno è una classe di concorso!

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Modalità di gestione dei casi di positività da sars-cov-2: Scheda tecnica UIL Scuola.


Pubblichiamo qui di seguito la scheda tecnica relativa alla modalità di gestione dei casi di positività da sars-cov-2 nei distinti gradi di scuola, così come disposto dal D.L. n. 1/2022 e dalla Circolare Ministeriale n. 11/2022.
All’interno il pensiero e la  posizione della UIL SCUOLA.

Attachments:MODALITÀ DI GESTIONE DEI CASI DI POSITIVITÀ DA SARS COV 2 – Scheda UIL Scuola

DOPO I PROVVEDIMENTI DEL CDM /Turi: sbagliato discriminare tra gli studenti vaccinati e non.


Le mediazioni sulla scuola mostrano tutta la distanza tra misure e realtà
Abbiamo sempre chiesto valutazioni su dati certi, quei dati relativi al contagio nelle scuole e agli effetti della pandemia, che da due anni ancora non si conoscono. 
Sappiamo solo da ciò che arriva dalle scuole, dalle situazioni reali- un vero e proprio grido di dolore – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi- in merito alle misure varate dal Governo per il rientro in classe.
Siamo in una situazione di grande difficoltà ed incertezza – osserva Turi – e queste nuove norme non aiutano certo a programmare e organizzare il lavoro e dare certezze a famiglie e studenti.
Restano irrisolti i nodi di fondo che andavano affrontati già da tempo, ma evidentemente a maggioranza di larghe intese, con una maggioranza vasta e con fare decisionista, non è bastato il tempo di una partita per segnare solo all’ultimo minuto.
Le misure prese sono state il risultato di mediazioni – pur in un voto all’unanimità – di pressioni di interessi diversi che non si piegano neanche alla realtà, non solo quella che rappresentiamo noi sindacati, ma anche quella di virologi e epidemiologhi, ignorati, come, in questa occasione il  CTS stesso.
Il picco si presenterà tra due settimane e il Consiglio dei ministri vara le nuove azioni di contrasto, rinviando (come per la vaccinazione degli over 50 al 10 febbraio) o mediando, lasciando all’auto sorveglianza e al fai da te.

attachments:COM Turi su misure rientro 070121

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I 180 milioni aggiuntivi per la Scuola, messi a disposizione del Governo, sono il frutto dell’azione politica dei sindacati che l’hanno supportata con gli scioperi del 10 e del 16 dicembre. SK tecnica Uil Scuola.

Restano alle forze politiche le mancette che, come nelle peggiori tradizioni di governo, attuano tanti piccoli interventi nessuno dei quali risolutivo.Il testo arriverà lunedì 27 dicembre 2021, in commissione a Montecitorio e in aula martedì 28, con l’avvio della discussione generale prevista per le ore 14.
Su 200 pagine di provvedimento si potrebbero avere delle sorprese di ogni natura di cui daremo eventualmente notizia aggiornando la presente scheda, anche in previsione dell’incontro del 4 gennaio prossimo in cui il Ministro dovrà dare conto dei provvedimenti inseriti nella legge di bilancio.
È una legge finanziaria che ha soltanto messo in evidenza i problemi che restano tutti irrisolti per l’insufficienza degli stanziamenti e che ci fanno esprimere un giudizio di insoddisfazione, sia pure nell’ambito dei segnali politici positivi che, di fatto, ammettono il fallimento, almeno sino a questo momento, della politica scolastica che, per quanto ci riguarda, merita un rilancio, a partire dal chiarimento politico che avremo nei prossimi giorni.

Legge di bilancio 2022. Scheda UIL Scuola

SCUOLA >>> COM – DOPO LA MANOVRA /4 gennaio: fissato il confronto politico tra organizzazioni sindacali e Ministro.4 gennaio: fissato il confronto politico tra organizzazioni sindacali e Ministro

attachments: COM convocazione incontro sindacati ministro 241221
Il 4 gennaio, dopo l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio si terrà un primo confronto politico tra organizzazioni sindacali e Ministro.
Sarà l’occasione di fare il punto sulla situazione della politica scolastica che non ha – evidenziano i segretari generali di FLC Cgil, UIL Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams – ottenuto risposte adeguate in questa Legge di Bilancio.
A partire da quella del precariato che resta il tema di fondo da affrontare per un rilancio del settore, l’emergenza dell’organico Covid risolta solo in parte dalla Legge di Bilancio, risorse adeguate al rinnovo del contratto e tutte le vertenze oggetto dello stato di agitazione: rimozione dei vincoli, condizione dei dsga facenti funzione, interventi veri sugli organici.
A seguito di un confronto su questi nodi, si dovranno affrontare le situazioni più specificatamente sindacali – sottolineano i quattro segretari – a partire dal rinnovo del contratto nazionale e dal contratto integrativo sulla mobilità che devono rispondere autenticamente alle giuste aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori.
In questo contesto le nostre organizzazioni sindacali – affermano Francesco Sinopoli, Pino Turi, Elvira Serafini e Rino Di Meglio – saranno pronte ad affrontare i vari problemi, in situazione di parità sostanziale, per dare le risposte che il mondo della scuola e il suo personale attende da troppo, troppo tempo.
Non sono più consentite narrazioni e percorsi di debole presenza sindacale ai tavoli che meritano serietà e ancoraggio alla realtà.

MAXIEMENDAMENTO SCUOLA. 14 MILA LICENZIAMENTI PER IL PERSONALE ATA.  15 EURO PER LA PROFESSIONE DOCENTE. TURI: UN PIANO FINANZIARIO INADEGUATO E INGIUSTO. DIFFICILE PARLARE DI RINNOVO CONTRATTUALE

 Figli di un Dio minore?

Personale Ata covid
L’organico covid Ata è di 22 mila persone – in pratica se ne ‘salvano’ 7.800. Il mancato rinnovo della proroga significa che verranno licenziate 14 mila persone. I 100 milioni destinati a questo personale andranno agli Uffici Scolastici Regionali (USR) che non potranno distribuirli a tutte le scuole. Con quale metodo si decideranno i contratti da prolungare? Sulla base dell’andamento dell’epidemia in atto o con quale criterio?
Fondo per la valorizzazione professionale
Destinare 60 milioni al fondo per la valorizzazione significa che ai 12 euro per la dedizione (che ora vengono definalizzati, si toglie cioè la dedizione) si aggiungono 3,4 euro arrivando a 15,4 euro. Nel gioco delle poste finanziarie, 20 milioni vanno alle scuole paritarie. Un ulteriore cadeau. E’ confermata la linea di questa Manovra, si sta scegliendo di disinvestire sulle persone – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – questo piano finanziario rende molto difficile sottoscrivere un contratto.

PERSONALE ATA COVID: POCHI, PRECARI E MAL PAGATI.

Alla già complessa vicenda della proroga dei contratti c.d. Covid del personale ATA , messi pericolosamente a rischio dall’esiguità dei fondi a disposizione delle scuole, si aggiunge ora una nuova criticità: il ritardo nel pagamento degli stipendi.

Sul primo aspetto, continua il pressing sulle forze parlamentari per assicurare la proroga a tutto il personale in servizio sin dal mese di settembre (22.000 circa), anche al fine di garantire il rispetto della profilassi Covid all’interno delle scuole che sono nuovamente alle prese con la diffusione del contagio. Pochi i 100 milioni di euro stanziati con un emendamento specifico in via di approvazione. Ne occorrerebbe almeno il triplo.

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condividiamo alcuni momenti di attività sindacale di protesta e di proposte. La uil scuola, sindacato libero! Uil scuola…siete Voi: il mondo della scuola: Alunni e famiglie, Dirigenti, docenti, Ata. L’azione sindacale attiva ed attenta non si ferma fino al raggiungimento del rinnovo del contratto. Vogliamo un contratto equo, giusto, che rispetti diritti e doveri, che garantisca la libertà di insegnamento. Che consideri la scuola bene primario. Che garantisca il diritto di cittadinanza: cittadini mai sudditi!

m_pi.AOODPIT.REGISTRO UFFICIALE(U).0001927.17-12-2021

COMUNICATO UNITARIO SCUOLA / Dopo lo sciopero: nuove relazioni sindacali e una attenzione dalla politica che non sia solo spot.

DOPO LO SCIOPERO /GRAZIE A 100 MILA LAVORATORI CHE HANNO FATTO SENTIRE LA LORO VOCE
Il confronto politico deve servire per risolvere i problemi non per analizzarli.
Sindacati scuola: servono nuove relazioni sindacali e una attenzione dalla politica che non sia solo spot. 
E’ tempo di decidere. Serve visione strategica. La parola passa al Ministro e al Governo.

E’ un grazie ai 100 mila lavoratori che, con il sacrificio economico di una giornata lavorativa, hanno riattivato l’attenzione sui temi della scuola – quello che i Segretari generali di FLC CGIL, UIL Scuola, Snals- Confsal e Gilda Unams – esprimono dopo lo sciopero del 10 dicembre i cui dati si rivelano in crescita (raggiungendo quasi, con l’8%, il risultato dello sciopero del 2016 che si attestò al 9%).
Con lavoratori e studenti abbiamo riacceso i riflettori sulla scuola, ma non solo.
La protesta del personale della scuola è stato il segnale, l’allarme di un malessere più diffuso del mondo del lavoro sempre più marginalizzato dalle forze politiche.
Siamo in una settimana cruciale nell’iter della manovra. In queste ore i partiti stanno misurandosi in sede di emendamenti parlamentari. Una giusta riflessione che dovrebbe portare a soluzioni strategiche e non ‘pezze’ su un abito mal riuscito.
Nel confronto politico e negli incontri che abbiamo avuto – osservano i segretari generali dei quattro sindacati scuola – è unanime la valutazione negativa che le forze politiche hanno fatto sulla politica scolastica di questo governo, tanto che si preannuncia un maxiemendamento sulla scuola che raccoglie tutte le forze di maggioranza.

attachments:COM – sindacati scuola dopo sciopero 141221

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Battaglia improba. La UIL Scuola forte della Sua guida Nazionale, libera e guerriera, mai esaltata o di parte, in questo momento epocale deve esserci e c’è.

“”Oggi la gente a cominciato a ribellarsi, la scuola si ribella.

C’è sempre qualcuno che inizia, siamo la palla di neve che diventa valanga””

                                                                                                                                             (Pino Turi, segretario generale Uil Scuola)

Lo sciopero della scuola apre la vertenza Paese. Il 16 dicembre SCIOPERO GENERALE PROCLAMATO DA CGIL E U I L

 

IL 10 DICEMBRE HA SCIOPERATO LA SCUOLA, DIRIGENTI SCOLASTICI, DOCENTI  E ATA.
IL 16 SCIOPERO GENERALE PROCLAMATO DA CGIL E UIL.
Nessun investimento sul lavoro delle persone.
I redditi più bassi penalizzati dalle scelte fiscali.
Un governo nato per ridurre le disuguaglianze, con questa manovra le allarga.

CGIL E UIL hanno deciso di indire lo sciopero generale di tutte le categorie di lavoratori pubblici e privati per protestare e chiedere una inversione delle politiche del Governo che sino ad ora hanno ricalcato quelle neo liberiste degli ultimi venti anni in cui a pagare sono stati lavoratori dipendenti e i pensionati.

Come è noto la FLC Cgil e la UIL Scuola, insieme a Snals e Gilda, hanno già proclamato lo sciopero generale della scuola che ha funzionato da detonatore della più ampia manifestazione di dissenso politico che attiene allo sciopero generale.

lA NS è AZIONE DI CORAGGIO NELL’ESERCIZIO DEL MAGISTERO SINDACALE DI RAPPRESENTANZA, TUTELA E DIFESA DELLO STATO DI DIRITTO DI TUTTI I LAVORATORI.

Nessuno si illuda di contarci, pesarci e non tenerci in considerazione….anche la rappresentazione di manifestazione del dissenso, anche una semplice rivendicazione…è sempre meritevole di ascolto e il decisore politico non deve giudicare o imporre la propria supremazia ma ha il dovere di porre rimedio.

 

Venerdì 10 dicembre / Sciopero della scuola >>> La manifestazione di Roma, i temi della protesta.


Alla manifestazione di Roma parteciperanno i segretari generali di FLC Cgil – Francesco Sinopoli, UIL Scuola Rua – Pino Turi, SNALS Confsal – Elvira Serafini e GILDA Unams – Rino Di Meglio.
Il corteo partirà alle ore 10.30 da Porta San Paolo (Piramide) – concentramento alle ore 10.00 – verso il Ministero dell’Istruzione in Viale Trastevere. 

Chiusura della manifestazione prevista per le ore 13.00.

Questi i temi centrali della protesta:
TEMI ECONOMICI 
·     MANOVRA da 33 miliardi.
Solo 0,62% viene destinato alla PROFESSIONE DOCENTE. Per pochi e a premio.
·     87 euro la previsione di aumento nel NUOVO CONTRATTO. 
12 euro è l’aumento legato alla DEDIZIONE. 
·     17 miliardi per le infrastrutture della scuola nel PNRR. 
210 milioni di euro nella LEGGE di BILANCIO per il personale 
·     350 euro la differenza attuale tra personale PA e personale della SCUOLA
·     ORGANICO COVID: 300 milioni trovati in corsa per gli INSEGNANTI. 
ZER∅ risorse per il personale ATA
LE MISURE A COSTO ZERO, CHE NON SI FANNO 
·     Concorso riservato per Dsga facenti funzioni 
·     Abolizione dei vincoli sui trasferimenti del personale
·     Fine delle incursioni legislative in materia di contratto
·     Snellimento dei procedimenti amministrativi, riduzione del peso della burocrazia
LE MISURE URGENTI, ATTESE DA ANNI 
La riduzione del numero di alunni per classe. 
• Presidi sanitari e sistemi di sanificazione nelle scuole
• La stabilità del lavoro di migliaia di precari 
• Valorizzare il lavoro che si fa in classe
• Dare un dirigente a ogni scuola. Azzerare le reggenze.
• Permettere a tutti dirigenti di spostarsi da una regione all’altra

Segretari Scuola /PD >>> Risorse per il contratto, organico Covid Ata, reclutamento e precariato i temi su cui c’è convergenza.

STAMATTINA INCONTRO QUATTRO SEGRETARI GENERALI SINDACATI SCUOLA /PD 
Risorse per il contratto, organico Covid Ata, reclutamento e precariato i temi su cui c’è convergenza
Le rivendicazioni sindacali e gli emendamenti parlamentari del PD al centro della riunione di confronto
 
Un confronto franco e diretto, quello che stamattina ha caratterizzato l’incontro tra i segretari generali di Flc Cgil, Francesco Sinopoli, Uil Scuola Rua, Pino Turi, Snals Confsal, Elvira Serafini e Gilda Unams, Rino di Meglio e Partito Democratico, durante i segretari generali scuola hanno posto il problema politico generale sulle scelte sulla scuola non sempre coerenti e scollegate dalla situazione reale.
Ai rappresentanti del PD, Misiani, Mellone e alla responsabile scuola, Ghizzoni, è stato espresso lo stato di malessere della scuola che la legge di Bilancio – per la prima volta dopo molti anni espansiva e non di contenimento – ha sostanzialmente ignorato.
L’abbandono delle politiche scolastiche è palese. Dei 33 miliardi di euro alla scuola è destinato solo lo 0,62%.

Comunicato incontro sindacati scuola -PD 071221

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COMUNICATO FLC -UIL- SNALS – GILDA SCUOLA >>>> APPELLO DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DELLA SCUOLA AL MONDO. DELL’ASSOCIAZIONISMO

FLC CGILUIL SCUOLA SNALS CONFSAL – GILDA UNAMS, preso atto delle risposte del tutto insufficienti contenute nel DDL Bilancio 2022, approvato dal Governo il 28 novembre scorso,hanno indetto lo sciopero generale del personale della scuola per il 10 dicembre.

Il provvedimento elaborato continua ad ignorare le gravi criticità della scuola pubblica italiana che, pur reiterate nel corso dello stato di agitazione e del tentativo obbligatorio di conciliazione, non hanno prodotto alcun esito.

Sussiste, pertanto, l’esigenza di pretendere un profondo mutamento dei contenuti del Disegno di legge in fase di esame da parte del Parlamento nella parte dedicata alla scuola che, tra le altre cose, è chiamato a reperire non solo le risorse finanziarie necessarie per consentire di rinnovare il CCNL di categoria ormai scaduto, ma anche di adottare le altre misure per affrontare la grave emergenza epidemiologica in atto, dando continuità all’attività didattica in presenza, in sicurezza.

La trattativa contrattuale da aprire con l’ARAN deve rappresentare l’occasione per superare le incursioni legislative nelle materie riservate alla contrattazione, per operare il riallineamento degli istituti giuridici depurandoli definitivamente dalle influenze del processo riformatore condotto con la Legge 107, per procedere alla valorizzazione del personale docente incrementando considerevolmente le risorse finanziarie, definalizzandole, per addivenire alla revisione dell’ordinamento professionale del personale ATA e per superare i vincoli alla mobilità.

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NUOVA NORMATIVA SULL’OBBLIGO VACCINALE – FACCIAMO IL PUNTO.

NUOVA NORMATIVA SULL’OBBLIGO VACCINALE FACCIAMO IL PUNTO... Il nuovo decreto introduce l’obbligo vaccinale oltre a ulteriori disposizioni sull’impiego delle certificazioni verdi COVID-19 per l’accesso ai luoghi di lavoro e sulla durata della stessa. L’obbligo vaccinale comprende ora il ciclo vaccinale primario e, a far data dal 15 dicembre 2021, la somministrazione della successiva dose di richiamo.Le nuove regole decorrono dal 15 dicembre 2021 e sono rivolte ai lavoratori appartenenti ai seguenti comparti:-  Difesa.  Sicurezza. Sanità e soccorso pubblico. Personale scolastico del sistema nazionale diistruzione, delle scuole non paritarie, dei servizi educativi per l’infanzia, dei CPIA, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale e dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore.

La UIL Scuola, per il tramite delle proprie strutture centrali e territoriali, è impegnata nel fornire un’attività di supporto legale per la tutela dei diritti individuali attraverso il proprio Ufficio legale nazionale a supporto dei propri iscritti. Per tale ragione abbiamo predisposto delle specifiche azioni a tutela del personale individuando le diverse ipotesi che giustificano una diversa scelta da parte del lavoratore.

E’ importante, pertanto, che ogni lavoratore segnali per iscritto al dirigente scolastico la situazione personale chiedendo anche di essere adibito a mansioni diverse. Riteniamo, inoltre, che in merito al provvedimento di sospensione dal servizio trovi applicazione anche il testo unico scuola decreto legislativo 297/94, in relazione alla retribuzione minima. A tal riguardo stiamo predisponendo delle specifiche istruzioni per i successivi adempimenti a tutela del personale.

leggi intero articolo: Obbligo vaccinale. FACCIAMO IL PUNTO…

 

 

Il Ministero sarebbe al lavoro sul decreto. La notizia, ufficiosa, trapela da riunioni informative per pochi. Turi: sostegno à la carte e docenti a domicilio.

Un ulteriore motivo – come se non ce ne fossero già abbastanza – per andare allo sciopero del 10 dicembre.

Grave errore di impostazione e di prospettiva. La scuola è educazione, non assistenza.
Un annuncio informale, questo sarebbe al momento, la notizia di un decreto sul sostegno a cui il ministero sta lavorando nel quale i docenti andrebbero a svolgere la propria attività a domicilio nel caso in cui un l’alunno o l’alunna affidati siano impossibilitati frequentare le lezioni per un periodo di oltre 30 giorni.
Non c’è fine alla mortificazione di una categoria che non merita questi toni, né questi provvedimenti – commenta in maniera molto critica il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi.
Ci auguriamo – dice Turi -che intorno alla scuola e alla sua funzione intervengano le famiglie a cui si deve offrire diritti di integrazione e non miserande surroghe assistenziali.
Il fiore all’occhiello dell’integrazione scolastica della scuola italiana non merita il degrado a cui la politica del consenso elettoralistico si sta piegando. Non si possono confondere la funzione professionale dell’insegnamento con quella dell’assistenza. 
Questo nel merito – aggiunge Turi.
Quanto al metodo, il ministero ha convocato tutte le organizzazioni sindacali, ma come è noto la UIL Scuola con altri sindacati di categoria, ha proclamato lo stato di agitazione e indetto uno sciopero.

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IL MINISTERO FINGE DI NON SAPERE CHE C’È UNO SCIOPERO PROGRAMMATO. E CONVOCA RIUNIONI…

TURI: È ARRIVATO IL TEMPO DELLA RESPONSABILITÀ.  IL RISPETTO DELLE REGOLE DELLA DIPLOMAZIA MINISTERIALE SAREBBE UN SEGNALE DI CORRETTEZZA POLITICO ISTITUZIONALE. UNA PROVOCAZIONE SE NON UN’AZIONE ANTISINDACALE. CHE VALORE AVRANNO QUEGLI ACCORDI IN ASSENZA DELLA MAGGIORANZA DELLE FORZE SINDACALI?
E’ con inusitata eccezionalità che la UIL Scuola, apprende, con uno stato di agitazione in atto della dirigenza scolastica, si procede ad una convocazione di un tavolo di informativa e confronto sul regolamento del reclutamento dei dirigenti scolastici. Fallito il tentativo di conciliazione del 18 novembre, con la contestuale proclamazione dello stato di agitazione della dirigenza scolastica, appare quanto mai irriguardosa la convocazione dell’anzidetto tavolo. Ancora una volta si vuole dimostrare che le vere relazioni sindacali non interessano il suo Ministero. Per la dirigenza scolastica, vessata in tutti i modi possibili ed immaginabili, abbiamo assistito ad una politica deficitaria. Già questo, avrebbe giustificato una doverosa agitazione della categoria, sempre rinviata, nella speranza che i problemi dei dirigenti scolastici fossero posti al centro della sua azione politica. Ora, come se non bastasse, se ne offende l’iniziativa di agitazione, delegittimandola agli occhi dell’opinione pubblica nazionale, con l’indizione di un tavolo di informazione e di confronto sul nuovo regolamento di reclutamento di questo personale. Stessa mancanza assoluta di fair play governativo è da rilevare riguardo ai temi oggetto delle complesse vertenze del personale scolastico.

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