Dati pensionandi ed esiti prove scritte concorso ordinario 2020 infanzia e primaria

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in allegato, i dati relativi a pensionandi per l’a.s 2022/23 e gli esiti delle prove scritte del concorso ordinario infanzia e primaria 2020 svolte tra il 13 e il 21 dicembre 2021.

Dati pensionandi per OOSS

concorso ordinario riepilogo finale_OOSS

Ordinanza ministeriale mobilità personale docente, educativo e ATA a.s. 2022/23

Dal 28 febbraio il probabile avvio delle procedure online.

Martedì 23 febbraio 2022 si è tenuta una riunione tra i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali e il Ministero dell’Istruzione, avente come oggetto l’Ordinanza ministeriale della mobilità per l’a.s.  22/23. Per la UIL Scuola ha partecipato Paolo Pizzo. La bozza dell’ordinanza presentata dal Ministero contiene i termini di scadenza per la presentazione delle istanze e quelli di pubblicazione dei movimenti. Oltre ad essere confermati tutti i vincoli di legge contenuti nel Contratto, firmato da una sola organizzazione sindacale, l’Amministrazione, in sede di incontro, ha chiarito, in riferimento ai blocchi, in particolare la posizione dei docenti assunti in ruolo nell’a.s. 20/21:

  •        è confermato che tali docenti, come per quelli assunti in ruolo nell’a.s. 2021/22, se soddisfatti nella mobilità per l’a.s. 22/23, acquisiscono una nuova titolarità che li blocca per 3 anni nella scuola ottenuta (22/23-23/24-24/25).
  •        che qualora decidano di partecipare alla mobilità per l’a.s. 2022/23, potranno produrre solo domanda di trasferimento (al fine di acquisire la nuova titolarità) e non anche (o solo) domanda di passaggio di cattedra e di ruolo, anche se hanno già superato l’anno di prova e formazione. Ciò perché per tale movimento resta il vincolo di legge recepito dal contratto che opera infatti anche per i passaggi di cattedra e di ruolo, per cui, per l’a.s. 2022/23 sarà permesso loro solo di inoltrare domanda di trasferimento (mobilità territoriale).

Come elemento di novità, rispetto agli altri anni, l’Ordinanza prevedrebbe che anche le domande dei docenti per la compilazione della graduatoria interna di istituto siano effettuate in modalità online, attraverso il rilascio di idonee funzioni alle istituzioni scolastiche e agli Uffici territoriali competenti. Pertanto, le domande di mobilità del personale dichiarato soprannumerario dopo la scadenza del termine relativo al personale docente devono essere trasmesse all’Ufficio territoriale competente attraverso il portale Istanze on line del sito del MI.

Vincoli mobilità recepiti dal contratto

COM FLC CGIL E UIL SCUOLA diffidano il ministero 230222

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MOBILITÀ DIRIGENTI SCOLASTICI / UIL SCUOLA: Una brutta pagina della scuola che non si vuole risolvere


Cirillo: lasciare questi dirigenti fuori sede è diventato un esercizio burocratico del Ministero
Al MI sanno bene che il numero delle scuole normo-dimensionate, sommate ai pensionamenti consentirebbero a molti colleghi di ottenere la mobilità interregionale, sia nuove assunzioni per tutte le regioni, attingendo dalla graduatoria del concorso del 2017 che del concorso 2011.

«Questo paese troppo spesso lascia i nostri dirigenti soli, ogni istituto deve averne uno» così si pronunciava il Ministro Bianchi il 7 maggio di un anno fa durante una riunione proprio con i dirigenti scolastici.
Affermazione di principio giusta alla quale non ha fatto seguito alcuna decisione conseguenziale – sottolinea la responsabile nazionale del Dipartimento dei dirigenti scolastici della Uil Scuola, Rosa Cirillo.

Non è la prima volta che, quando si tratta di dare soluzioni ai problemi dei Dirigenti scolastici, si cade nel buio. La mobilità interregionale dei dirigenti scolastici non solo resta, ad oggi, un problema irrisolto, ma con l’indizione del nuovo concorso a dirigente scolastico regionale, la condizione di ‘lavoratore invisibile ai radar della normativa’ dei dirigenti fuori sede, si aggraverà ulteriormente
Restare fuori sede per questi colleghi è diventato un esercizio burocratico del Ministero dell’Istruzione. Eppure – osserva Cirillo – abbiamo prospettato più volte soluzioni percorribilissime, come l’eliminazione dei vincoli esistenti e aprendo, in tempi brevi, una sequenza contrattuale con l’Aran.
Nel PNRR – Missione 4 e successive Linee Guida del Ministro si parla tanto di rifondazione del sistema educativo del Paese, senza considerare, però, che ogni scuola – sottolinea la responsabile dei dirigenti Uil Scuola – per svolgere il suo servizio prezioso di istruzione e di educazione delle nuove generazioni, ha necessità di tutte le componenti al loro posto, anche il capo d’istituto.

Leggi nota : COM MOBILITA’ DIRIGENTI 180222

 

Roma, 16 feb. (Adnkronos) – “I mille presidi hanno sostanzialmente ragione, ma non formalmente. Il contratto non prevede infatti che la mobilità sia totale, ma solo al 30% dei posti disponibili. Avrebbe dovuto essere rivista la contrattazione tanto più che il concorso per i presidi del 2017 è stato eccezionalmente un concorso nazionale, non regionale come avviene di solito”. Lo dice all’Adnkronos il segretario nazionale di Uil scuola Pino Turi, che commentando le ragioni di protesta dei mille dirigenti, aggiunge: “Azzolina non ha tolto il posto a nessuno. Le cose sono andate come prevede una legge sbagliata. Da sempre rivendichiamo una mobilità su tutti i posti al cento per cento, per consentire a chi è assegnato fuori sede a potersi spostare. Ma non è stato fatto. Il contratto è scaduto e di norme di legge non ce n’è nemmeno l’ombra”.

 

Le reggenze delle istituzioni scolastiche ne segnano la ‘decadenza’ formale e sostanziale – spiega Cirillo. Siamo stati anche dileggiati con l’approvazione della riduzione dei parametri degli alunni iscritti da 600 a 500, in Legge di Bilancio. Misura che ha restituito l’autonomia scolastica a molte scuole, non consentendo però di mettere in moto meccanismi di mobilità e di rientro nelle sedi di molti dirigenti scolastici.
Ora il ministero, disattendendo una legge, mette a capo di queste scuole un reggente.
Ma allora è una persecuzione – commenta Cirillo. Qual è il peccato di questi dirigenti? Aver partecipato e vinto un concorso nazionale che li ha mandati ovunque, su tutto il territorio della penisola, secondo criteri diversi e non coerenti.
Noi crediamo fermamente che favorire il rientro di questi dirigenti sia il primo e sostanziale passo di ridare sviluppo, slancio innovativo alle istituzioni scolastiche – aggiunge la responsabile Ds Uil Scuola.
Al Ministero dell’Istruzione sanno bene che il numero delle scuole normo-dimensionate, sommate ai pensionamenti consentirebbero a molti colleghi di ottenere la mobilità interregionale, sia nuove assunzioni per tutte le regioni, attingendo dalla graduatoria del concorso del 2017 che del concorso 2011.
Non c’è più spazio per le inutili promesse. I Dirigenti fuori sede meritano, anche per i sacrifici fatti nel reggere lontani da casa e dai familiari, le istituzioni scolastiche in regime di pandemia, di rientrare alle loro sedi.
Il contratto della dirigenza scolastica del 2019, di cui si chiede l’apertura in tempi brevi, deve sanare definitivamente queste discrasie e porre rimedi a tutta una serie di responsabilità, con un’armonica ridefinizione del profilo del dirigente scolastico. Le attuali percentuali di blocco della mobilità devono essere eliminate, secondo un principio di apertura che consideri disponibili tutti i posti che a qualsiasi titolo siano vacanti. E senza definizione di percentuali e di nulla osta, per rendere il rientro dei colleghi fuori regione possibile già oggi. Le soluzioni ci sono, la politica ascolti e decida di renderle praticabili anche nell’interesse dell’intero sistema educativo del nostro paese.

Sul tema riportiamo il lancio dell’Agenzia ADNKRONOS con la dichiarazione del Segretario generale, Pino Turi.
SCUOLA: TURI (UIL), ‘I MILLE PRESIDI HANNO RAGIONE,
MA AZZOLINA NON HA TOLTO IL POSTO A NESSUNO’ =
Roma, 16 feb. (Adnkronos) – “I mille presidi hanno sostanzialmente ragione, ma non formalmente. Il contratto non prevede infatti che la mobilità sia totale, ma solo al 30% dei posti disponibili. Avrebbe dovuto essere rivista la contrattazione tanto più che il concorso per i presidi del 2017 è stato eccezionalmente un concorso nazionale, non regionale come avviene di solito”. Lo dice all’Adnkronos il segretario nazionale di Uil scuola Pino Turi, che commentando le ragioni di protesta dei mille dirigenti, aggiunge: “Azzolina non ha tolto il posto a nessuno. Le cose sono andate come prevede una legge sbagliata. Da sempre rivendichiamo una mobilità su tutti i posti al cento per cento, per consentire a chi è assegnato fuori sede a potersi spostare. Ma non è stato fatto. Il contratto è scaduto e di norme di legge non ce n’è nemmeno l’ombra”.

IRASE NAZIONALE: Corso di preparazione alle prove concorsuali per l’accesso al ruolo di Dirigente Scolastico

Pubblichiamo in allegato la comunicazione inerente il corso di preparazione alle prove concorsuali per l’accesso al ruolo di Dirigente Scolastico.

Mariolina Ciarnella
Presidente di Irase Nazionale

attachments: IRASE Nazionale_Comunicazione Corso di preparazione per Dirigente Scolastico

Recupero frazioni orarie dovute alle lezioni in DAD/DID


Pervengono alla scrivente segreteria nazionale numerosi quesiti aventi per oggetto
l’obbligo per i docenti di dover recuperare eventuali frazioni orarie dovute alle lezioni in DAD, ovvero in DID, qualora queste non siano corrispondenti all’unità oraria di 60’.
Come è noto, infatti, in tutti i casi di quarantena che si verificano nei diversi ordini di scuola previsti dal Consiglio dei Ministri, attraverso i relativi decreti-legge, avviene frequentemente tale circostanza.
È bene ricordare che il docente non è remunerato ad ore, ma per unità didattiche e che la riduzione di queste ultime può essere determinata o da causa di forza maggiore o da un progetto didattico che preveda la restituzione delle frazioni orarie. In quest’ultimo caso solo agli alunni a cui sono state sottratte e non certo alla scuola per altre attività come la sostituzione di colleghi assenti.

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INCONTRO SINDACATI -MINISTRO BIANCHI SU NUOVO CONTRATTO Turi: serve una Fase 2 per la scuola
Un contratto chiaro, nuove relazioni sindacali, un provvedimento specifico per organici, precariato e (ri) finanziamento del contratto.


Questo contratto si colloca in una dimensione politica totalmente diversa da quella di poco più di una settimana fa – si apre con il diretto riferimento al quadro costituzionale dopo l’elezione del presidente della Repubblica, l’intervento di Pino Turi, questa mattina durante l’incontro con il ministro Bianchi, sull’atto di indirizzo per il personale della scuola.
La scuola è un grande sistema nazionale che tiene insieme il paese. É l’ultima grande infrastruttura del Paese – il richiamo alle parole del ministro Bianchi è voluto perché – sottolinea Turi – bisogna creare le condizioni per sottoscrivere un contratto nazionale per la scuola in un momento molto delicato. Va superato concretamente, con soluzioni condivise il clima di esasperazione che si avverte forte nelle scuole.
Non è utopia guardare ad un nuovo umanesimo attento alla relazione insegnante- studente, capace di mettere guardare al sistema istruzione nel suo complesso, adatto a metterlo in sicurezza dalle sirene della scuola-azienda.
Serve una fase 2 per la scuola.
E’ questa la proposta lanciata da Turi.
Non siamo per gerarchizzare la scuola, né per firmare un contratto tecnocratico – ha detto.
C’è bisogno di guardare alla scuola in modo ampio, il nuovo contratto deve definire diritti e obblighi in un testo che sia rispondente all’oggi, chiaro e applicabile.
Inevitabile il richiamo al non-contratto sulla mobilità firmato da una sola sigla.

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Un contratto chiaro, nuove relazioni sindacali, un provvedimento specifico per organici, precariato e (ri) finanziamento del contratto.”

Riapertura istanze di cessazione in applicazione di quanto introdotto dalla legge di bilancio – Incontro Ministero dell’Istruzione.

 

LE RIGIDITA’ DELLE MODALITA’ DI CESSAZIONE DAL SERVIZIO  VANNO TEMPERATE FLESSIBILIZZANDO IL SISTEMA

Oggi, mercoledì 26 gennaio 2022, alle ore 16.30, si è tenuto il previsto  incontro tra i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali del Comparto Istruzione e Ricerca e la Direzione del personale del Ministero dell’Istruzione (DGPER), per discutere il seguente ordine del giorno:

  • Riapertura istanze di cessazione in applicazione di quanto introdotto dalla legge di bilancio.

Per la UIL Scuola ha partecipato Giancarlo Turi.

L’Amministrazione scolastica è stata rappresentata dal Capo Dipartimento, dott. Filippo Serra.

L’Amministrazione ha comunicato che la Legge di Bilancio 2022 (n.234 del 31.12.2022)  ha introdotto tre elementi modificativi del sistema previdenziale per quanto attiene alle modalità di cessazione dal servizio: QUOTA 102 (innovato), OPZIONE DONNA (confermato) e APE SOCIALE (modificato). Le istanze di cessazioni per le causali QUOTA 102 e OPZIONE DONNA vanno prodotte improrogabilmente entro il 28 febbraio 2022; quelle per l’APE SOCIALE entro il 31 marzo 2022. 

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MOBILITA’: OLTRE CENTOMILA DOCENTI IN BILICO >>> Domani FLC CGIL, UIL Suola, Snals e Gilda si incontreranno per effettuare una valutazione congiunta. L’incontro è aggiornato a giovedì 27 gennaio

Report incontro

I Sindacati riaprono la trattativa e offrono proposte. Il Ministero si convince e cerca soluzioni

Si è svolto oggi pomeriggio l’incontro con il Ministero dell’Istruzione per l’individuazione dei  criteri di mobilità del personale della scuola  per il triennio 2022-2025.

L’incontro ha segnato la ripresa delle trattive con l’Amministrazione, il secondo per quanto ci riguarda, dopo che si era  disertato il tavolo tenutosi nel periodo di proclamazione dello stato di agitazione culminato con lo sciopero del 10 dicembre scorso.

Fra i temi al centro dello sciopero c’era proprio il superamento dei vincoli di permanenza sui quali si è chiesto al Ministero di rivedere la propria posizione di rigida applicazione della legge. 

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Tavolo nazionale permanente Protocollo sicurezza a.s. 2021/2022.

 

L’AMMINISTRAZIONE PRENDE ATTO DELLA CONFUSIONE E VARA UN VADEMECUM PER ORIENTARE LE SCUOLE

Oggi, venerdì 25 gennaio 2022, alle ore 15.00, si è tenuto il previsto  incontro tra i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali del Comparto Istruzione e Ricerca e la Direzione del personale del Ministero dell’Istruzione (DGRUF), per discutere il seguente ordine del giorno: “Tavolo nazionale permanente di cui alla lett. b) del Protocollo sicurezza a.s.2021/2022”.

  • aggiornamenti sullo stato di attuazione delle misure di sicurezza attualmente previste per il contesto scolastico;
  • dati comunicati settimanalmente dalle istituzioni scolastiche in relazione alla “Rilevazione andamento emergenza COVID-19”.

Per la UIL Scuola hanno partecipato Rosa Cirillo e Giancarlo Turi.

L’Amministrazione scolastica è stata rappresentata dal Capo Dipartimento, dott. Jacopo Greco.

L’Amministrazione ha precisato innanzitutto, che è in corso di distribuzione una prima fornitura di mascherine FFP2 che, al momento, verrebbe erogata solo ai docenti dell’infanzia, agli alunni che versano in stato di disabilità ed a quelli che vanno in auto sorveglianza sanitaria. Per accelerare la fornitura, si potranno affidare le forniture alle farmacie convenzionate che hanno aderito al regime di prezzi calmierati. E’ stato precisato come è in atto, da parte del MI e del Ministero della Salute,  una revisione delle regole in materia di auto sorveglianza armonizzando le  quelle sanitarie con quelle scolastiche.  Da ultimo, è stata comunicata la prossima pubblicazione di un VADEMECUM sintetico, da parte del MI, riassuntivo dell’intera materia. L’amministrazione stessa si è resa conto della farraginosità e complessità della normativa, per cui serve un manuale d’uso.

La UIL Scuola, in premessa, ha argomentato che il Protocollo del 14 agosto scorso, alla luce delle modificazione legislative intervenute all’indomani della sua sottoscrizione (D.L.n.21.09.2021, n.127 e 26.11.2021, n.172), che ne hanno totalmente stravolto l’impostazione, abbisogni di una profonda rivisitazione in modo da attualizzarlo al mutato contesto normativo. In questo, la UIL Scuola, ritiene che non debba operarsi una mera trasposizione dalle vecchie alle nuove norme, quanto mettere le istituzioni scolastiche in condizioni di operare efficacemente. Preliminarmente,  ritiene assolutamente inaccettabile e denuncia il sistema discriminatorio previsto dalla norma (cfr.D.L.1/2022) dividendo tra vaccinati e non vaccinati nella scuola secondaria che, consente solo ai primi di seguire le attività didattiche in presenza,  escludendo gli altri, confinati nella DAD  (cfr.art.4 – lett.c – sub n.2). La scuola, luogo di inclusione, non può trasformarsi in luogo di esclusione e di differenziazioni, senza considerare che mandare indietro a casa alunni minorenni, configurerebbe una responsabilità di “culpa in vigilando” con la conseguenza di responsabilità civile che  ricadrebbe  sui singoli docenti.

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UNA CIFRA MOSTRO DI 300.00 PRECARI: L’ANNUNCIO DI BIANCHI IN AUDIZIONE ALLA CAMERA. Turi: il tema del personale precario della scuola

Nella proposta Uil Scuola il punto sul reclutamento, sugli organici (triennali) e sulla formazione

 Una cifra mostro di 300.00 precari: l’annuncio è stato dato dal ministro Bianchi in audizione alla Camera.

Serve urgentemente un provvedimento specifico per risolvere il problema del personale precario della scuola – osserva Pino Turi, presentando le proposte Uil Scuola per superare quello che non esita a definire sfruttamento lavorativo. Nella proposta Uil Scuola sono tre gli aspetti presi in considerazione: l’impatto del Pnrr sul personale, le dimensioni della realtà del personale precario nella scuola, la mistica dei concorsi.  Su 112mila posti vacanti su cui erano possibili le immissioni in ruolo dei docenti, ne restano più del 50% scoperti. Considerando anche i posti di sostegno e l’organico di fatto, ad oggi si registrano più di 170mila supplenze. In due anni sono stati banditi ben 8 concorsi nei vari ordini di scuola tra straordinari, ordinari, abilitanti, con procedure smart, e qualcun altro è pensato per il futuro. Appena 2 concorsi sono stati portati a termine.  Serve immettere in ruolo i precari con 36 mesi di servizio e cambiare il reclutamento, oltre che risolvere l’annosa questione dei Dsga facenti funzione. Le risorse del PNRR possono portare a riforme strutturali che non possono non coinvolgere gli organici – ribadisce Turi – e la loro composizione deve superare l’anno.

attachments:

Il punto sul precariato – UIL Scuola

COM – dossier precari Uil Scuola – 220122

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Comunicazione ufficio legale: RICORSO AVVERSO PROVVEDIMENTO SOSPENSIONE RETRIBUZIONE – OBBLIGO GREEN PASS

Pervengono alla scrivente Segreteria richieste di tutela degli iscritti in relazione ai decreti di sospensione della retribuzione emessi dai DS in ragione del mancato adempimento all’obbligo vaccinale. La presente a protezione degli associati a questa Uil Scuola e per arginare tutta una serie di notizie non pienamente confermate e confacenti di offerte di ricorsi non meglio definiti ovvero inficiati “”cosidetti ricorsifici specialisti in “” liti temerarie””.

Nel ribadire, preliminarmente, che non vi è alcuna contestazione all’introduzione dell’obbligo vaccinale si vuole in ogni caso evitare che la NON corretta applicazione della norma incida oltremodo negativamente nei confronti del personale della scuola. 

Per tale ragione abbiamo esaminato con l’Ufficio Legale Nazionale l’attuale normativa e riteniamo che la posizione del personale assente dal servizio per motivi di salute e/o per altri motivi  non debba essere sottoposta, almeno sino al rientro in servizio, all’obbligo vaccinale. Pertanto, i decreti di sospensione dal servizio devono ritenersi illegittimi  e contestati davanti al Tribunale del Lavoro competente ove il lavoratore sia assente dal servizio almeno a decorrere dall’introduzione dell’obbligo vaccinale con il c.d. super green pass. Per procedere con la relativa tutela potete rivolgervi alla segreteria Territoriale di questa Uil Scuola , Via Giuseppe Patanè 15. Catania. che fornirà la necessaria informazione e all’uopo assistenza legale. CATANIA@UILSCUOLA.IT. STUDIOLEGALEPRIZZI@YAHOO.IT

Evidenziamo e sottoponiamo alla vostra attenzione alcune vertenze economiche a favore del personale della scuola molto significative frutto di un importante lavoro dell’Ufficio Legale Nazionale  e nostro che ha consentito di raggiungere risultati ottimi a favore degli iscritti. 

Qui di seguito, le vertenze economiche che potranno essere attivate anche nel corso del 2022 a favore del personale e dei nostri iscritti o di chi che ne faccia richiesta.

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STATO EPIDEMILOGICO DELLE SCUOLE / Arrivano i dati. Turi: ora vanno incrociati con Asl e Cts e riscritti i protocolli. Bianchi convochi tavolo sicurezza.

“””trovare misure idonee per mettere in sicurezza le scuole e il personale che ci lavora, agire sulla sanificazione delle scuole, sull’areazioni delle aule, sui presidi sanitari, sul distanziamento, sul tracciamento.””””eppoi no classi pollaio, sdoppiamento classi, tempo pieno nella scuola dell’infanzia e primaria, mense scolastiche,…questo il minimo per allineare la scuola del sud Italia alle scuole del nord Italia. Due Italie su un binario opposto.  Si chiede troppo?”””  Intanto impera  a detta di qualcuno la “”corruzione sistemica” . Difesa solo della governance economica europea e mondiale. Vessazioni continue e a volte contrastanti ed incompatibili in democrazia. Politica strana: partecipazione o ristoro delle perdite ma avulsa agli  utili.”””

ARRIVANO I PRIMI DATI SULLO STATO EPIDEMILOGICO DELLE SCUOLE
. Bianchi rompe (finalmente) il muro di silenzi
Turi: Ora sarebbe opportuno incrociare i dati con quelli delle ASL e della Struttura del Commissario Straordinario. Vanno riscritti i protocolli per incidere sulla situazione in essere. Punto cruciale sul quale chiediamo a Bianchi la convocazione del tavolo sulla sicurezza.

A leggere tra le richieste di semplificazione e aggiornamento sulle quarantene c’è un dato a sorpresa che il ministro Bianchi ha offerto in audizione davanti alla Commissione Cultura alla Camera per riferire sull’organizzazione delle attività scolastiche nell’attuale contesto di pandemia di Covid-19: il Ministero dell’Istruzione dispone di un’articolata struttura di rilevazione puntuale e continua dei dati nelle scuole sin dall’ottobre del 2020.
Una vera e propria task-force – puntualizza il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – che si compone di un gruppo di lavoro a sostegno delle istituzioni scolastiche nella fase di raccolta e trasmissione dei dati, di un servizio di assistenza alle scuole su tutti i temi legati all’emergenza pandemica e di un gruppo dedicato all’analisi dei dati.

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Mobilità personale docente, educativo e ATA: report incontro al ministero. Incontri al Ministero 11 gennaio 2022 Rinnovo del Contratto Integrativo sulla mobilità del personale docente, educativo ed ATA

 

“”””Deve essere il ministro a trovare il bandolo della matassa che dia soluzioni, in ambito parlamentare, per superare i veti incrociati e sottrarre la materia da un terreno di scontro politico per portarlo su quello negoziale.””””

L’amministrazione vuole confermare tutti i vincoli di legge per docenti e DSGA 
Per la UIL Scuola: è il contratto lo strumento per superare le rigidità normative imposte per legge
Martedì 11 gennaio 2022 si è tenuta una riunione tra i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Istruzione e Ricerca e il Ministero dell’Istruzione, sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo relativo alla mobilità del personale docente, educativo ed ATA per il triennio 22/23-23/24-24/25.

Per la UIL Scuola hanno partecipato Giancarlo Turi e Paolo Pizzo.
I rappresentanti del Ministero hanno presentato una bozza del testo contrattuale, peggiorativa rispetto al Contratto tuttora vigente, che sostanzialmente conferma tutti i vincoli di legge e introduca addirittura ulteriori elementi peggiorativi. In particolare, oltre all’inserimento di tutti i vincoli previsti per legge che bloccano la mobilità per i docenti e per i DSGA, nella bozza sarebbe prevista una modifica per il personale docente titolare su sostegno una volta terminato il vincolo quinquennale di permanenza su tale tipologia di posto: per chi volesse trasferirsi su posto comune nello stesso grado di scuola, il movimento, sarebbe considerato come mobilità professionale (alla stregua di un passaggio di ruolo), e non un normale trasferimento come è stato finora. L’intenzione del Ministero è ovviamente quella di ridurre il più possibile tali movimenti perché è ovvio che le aliquote destinate alla mobilità professionale (terza fase dei movimenti) hanno notoriamente meno posti disponibili rispetto a quella dei trasferimenti. In poche parole, il Ministero, unilateralmente, avrebbe deciso che il posto di sostegno è una classe di concorso!

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CONTRATTO MOBILITA’ >>> Segretari sindacati scuola: oggi saremo alla riunione. Superare le strettoie legislative è possibile.CONTRATTO SULLA MOBILITA’
Segretari sindacati scuola: oggi saremo alla riunione. 
Superare le strettoie legislative è possibile.
Importante riaffermare il ruolo contrattuale per l’eliminazione dei vincoli ai trasferimenti     Flc Cgil, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams parteciperanno all’incontro di oggi pomeriggio sul rinnovo del contratto sulla mobilità.   Il tema dei trasferimenti del personale – affermano i segretari generali Sinopoli, Turi, Serafini e di Meglio – è una delle grandi questioni aperte. Per questo all’incontro sarà ribadita la necessità di confermare l’attuale struttura contratto integrativo sulla mobilità che non prevede alcun vincolo, se non quello definito in sede di contratto nazionale.   Superare le strettoie legislative è possibile – affermano i segretari – per questo è fondamentale verificare se esiste la volontà del ministero di superare ciò che la legge ha imposto. Lo strumento normativo per realizzare questo obiettivo già esiste (art 2, comma 2, del Testo Unico n.165/01) e consente di intervenire – riportando l’intera materia nell’alveo contrattuale – per eliminare i blocchi esistenti.   Consentire, con questo rinnovo contrattuale, al personale della scuola di potersi trasferire superando gli attuali blocchi è una delle richieste forti giunte da tutto il personale.   Va ricordato – aggiungono i segretari di Flc Cgil, Uil Scuola, Snals e Gilda – che il rinnovo del contratto integrativo per la mobilità del personale si svolge alla vigilia del rinnovo del contratto nazionale della categoria.   Appare del tutto chiaro che è il contratto nazionale che definisce le linee guida e gli obiettivi per la contrattazione integrativa di secondo livello. Non sarebbe opportuno concordare un nuovo contratto sulla mobilità che abbia caratteristiche e durata diverse da quelle che si andranno definendo in sede di contrattazione nazionale.   Abbiamo ribadito in tutti gli incontri politici – aggiungono i segretari – che la mobilità del personale è tema ricondotto alla contrattazione e all’autonomia delle parti, per questo vanno superate le diverse incursioni di legge, che hanno prodotto stratificazioni normative e vincoli che vanno superati.   Il più discriminante ed inaccettabile è quello per i neoassunti la cui eventuale discussione e definizione deve discendere dall’ambito delle indicazioni previste nello stesso contratto nazionale e non certo da interventi legislativi.   I tempi ristretti e l’esigenza di affrontare nodi politici più impegnativi – sottolineano i quattro segretario – ci portano a ritenere opportuno prorogare di un anno il contratto attualmente in vigore, rinviando la trattativa sul nuovo integrativo a dopo il rinnovo del contratto nazionale il cui negoziato è malauguratamente ancora fermo, senza nemmeno l’atto di indirizzo all’Aran, mentre altri comparti sono già alla firma. Altra questione cruciale che andrà valutata in tempi brevissimi.


Flc Cgil, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams parteciperanno all’incontro di oggi pomeriggio sul rinnovo del contratto sulla mobilità.

Il tema dei trasferimenti del personale – affermano i segretari generali Sinopoli, Turi, Serafini e di Meglio – è una delle grandi questioni aperte. Per questo all’incontro sarà ribadita la necessità di confermare l’attuale struttura contratto integrativo sulla mobilità che non prevede alcun vincolo, se non quello definito in sede di contratto nazionale.
Superare le strettoie legislative è possibile – affermano i segretari – per questo è fondamentale verificare se esiste la volontà del ministero di superare ciò che la legge ha imposto. Lo strumento normativo per realizzare questo obiettivo già esiste (art 2, comma 2, del Testo Unico n.165/01) e consente di intervenire – riportando l’intera materia nell’alveo contrattuale – per eliminare i blocchi esistenti. Consentire, con questo rinnovo contrattuale, al personale della scuola di potersi trasferire superando gli attuali blocchi è una delle richieste forti giunte da tutto il personale.

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Segretari sindacati scuola: oggi saremo alla riunione. 
Superare le strettoie legislative è possibile.
Importante riaffermare il ruolo contrattuale per l’eliminazione dei vincoli ai trasferimenti     Flc Cgil, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams parteciperanno all’incontro di oggi pomeriggio sul rinnovo del contratto sulla mobilità.   Il tema dei trasferimenti del personale – affermano i segretari generali Sinopoli, Turi, Serafini e di Meglio – è una delle grandi questioni aperte. Per questo all’incontro sarà ribadita la necessità di confermare l’attuale struttura contratto integrativo sulla mobilità che non prevede alcun vincolo, se non quello definito in sede di contratto nazionale.   Superare le strettoie legislative è possibile – affermano i segretari – per questo è fondamentale verificare se esiste la volontà del ministero di superare ciò che la legge ha imposto. Lo strumento normativo per realizzare questo obiettivo già esiste (art 2, comma 2, del Testo Unico n.165/01) e consente di intervenire – riportando l’intera materia nell’alveo contrattuale – per eliminare i blocchi esistenti.   Consentire, con questo rinnovo contrattuale, al personale della scuola di potersi trasferire superando gli attuali blocchi è una delle richieste forti giunte da tutto il personale.   Va ricordato – aggiungono i segretari di Flc Cgil, Uil Scuola, Snals e Gilda – che il rinnovo del contratto integrativo per la mobilità del personale si svolge alla vigilia del rinnovo del contratto nazionale della categoria.   Appare del tutto chiaro che è il contratto nazionale che definisce le linee guida e gli obiettivi per la contrattazione integrativa di secondo livello. Non sarebbe opportuno concordare un nuovo contratto sulla mobilità che abbia caratteristiche e durata diverse da quelle che si andranno definendo in sede di contrattazione nazionale.   Abbiamo ribadito in tutti gli incontri politici – aggiungono i segretari – che la mobilità del personale è tema ricondotto alla contrattazione e all’autonomia delle parti, per questo vanno superate le diverse incursioni di legge, che hanno prodotto stratificazioni normative e vincoli che vanno superati.   Il più discriminante ed inaccettabile è quello per i neoassunti la cui eventuale discussione e definizione deve discendere dall’ambito delle indicazioni previste nello stesso contratto nazionale e non certo da interventi legislativi.   I tempi ristretti e l’esigenza di affrontare nodi politici più impegnativi – sottolineano i quattro segretario – ci portano a ritenere opportuno prorogare di un anno il contratto attualmente in vigore, rinviando la trattativa sul nuovo integrativo a dopo il rinnovo del contratto nazionale il cui negoziato è malauguratamente ancora fermo, senza nemmeno l’atto di indirizzo all’Aran, mentre altri comparti sono già alla firma. Altra questione cruciale che andrà valutata in tempi brevissimi.”

Modalità di gestione dei casi di positività da sars-cov-2: Scheda tecnica UIL Scuola.


Pubblichiamo qui di seguito la scheda tecnica relativa alla modalità di gestione dei casi di positività da sars-cov-2 nei distinti gradi di scuola, così come disposto dal D.L. n. 1/2022 e dalla Circolare Ministeriale n. 11/2022.
All’interno il pensiero e la  posizione della UIL SCUOLA.

Attachments:MODALITÀ DI GESTIONE DEI CASI DI POSITIVITÀ DA SARS COV 2 – Scheda UIL Scuola