NELLE PIAZZE DI TORINO FIRENZE E BARI. IN SINTESI LE RAGIONI DELLA MOBILITAZIONE PER LA SCUOLA.
Come sapete la UIL Scuola è stata protagonista e vuole continuare la sua azione di pressione sul governo della Scuola insieme alla confederazione. Le nostre posizioni di seguito elencate – riassunte nelle specificità del settore – che trovate in sintesi nel volantone confederale allegato:
▪ prevedere una fase transitoria con un nuovo piano di reclutamento che istituisca un corso-concorso per titoli e servizio con formazione in itinere, esame finale ed assunzione a tempo indeterminato, per tutti coloro che sono abilitati o specializzati sul sostegno e per tutti coloro che pur in assenza di abilitazione o di specializzazione vantano un’esperienza lavorativa di almeno tre annualità di servizio a tempo determinato;
▪ prevedere, a regime, una riforma del sistema di reclutamento con contratti a tempo determinato triennali (da stabilizzare nel triennio), attraverso appositi percorsi formativi e di valutazione periodica e finale che ne prevedano la stabilizzazione alla fine dei tre anni per garantire la continuità didattica, il superamento dello squilibrio territoriale tra domanda ed offerta di lavoro e un sistema di reclutamento finalmente in grado di rispettare i tempi della scuola;
▪ dare una soluzione di valorizzazione degli Assistenti amministrativi facenti funzione che non posseggono la laurea, attraverso un percorso riservato di reclutamento specifico;
▪ avviare una nuova stagione di relazioni sindacali per i rinnovi contrattuali;
Categoria: news
INFORMATIVA SUL PROTOCOLLO DI SICUREZZA NEI CONCORSI DEL PERSONALE SCOLASTICO INCONTRO MINISTERO DEL 17 GIUGNO 2021
Per la UIL Scuola ha partecipato Giancarlo Turi.
L’Amministrazione ha riproposto il Protocollo relativo “…alle modalità di svolgimento in sicurezza dei concorsi per il personale scolastico in attuazione dell’art.59, comma 20, del D.L.25 maggio 2021, n.73″[1], specificando che lo stesso si applica alle procedure concorsuali fino al 31 dicembre 2022.
La UIL Scuola, in premessa, ha precisato come ogni valutazione sul Protocollo è da mettersi in relazione al quadro epidemiologico territoriale cui si riferisce. Ad oggi, è stato stigmatizzato, come continuino a mancare le informazioni che attengono all’andamento dei contagi in ambito scolastico. A seguire, è stata evidenziata l’assenza di prove suppletive cui ricorrere nel caso si verifichino le fattispecie ipotizzate che inibiscano ai candidati di poter partecipare alle selezioni, evidenziando il corposo contenzioso giurisdizionale che tale carenza ha determinato.
Report assegnazioni provvisorie A.S. 21/22. Incontri al Miur del 14/6/2021
Assegnazioni provvisorie: è proseguito il confronto col Ministero.
Per la UIL: il blocco per tutti i docenti neo-assunti è inapplicabile perché non previsto dal Contratto.
Come risposta il ministero dà un contentino solo ad alcune categorie di docenti dividendo il personale.
È proseguito il confronto tra sindacati e Ministero per la risoluzione di alcune problematiche relative alle prossime assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed Ata, per l’anno scolastico 2021/22 già emerse nell’incontro precedente.
Per la UIL scuola erano presenti Giancarlo Turi e Paolo Pizzo.
1) Docenti ex percorso del 3° anno del FIT (DDG n. 85/18), immessi in ruolo il 1° settembre 2019. 2) Docenti neo assunti in ruolo l’1/9/20 3) DSGA: no blocco quinquennale sulle assegnazioni provvisorie.
Ciò appare una operazione che mira solo a dividere il personale. Oltretutto tali deroghe non sono state permesse, a contratto vigente, per i trasferimenti, e di fatto ora l’Amministrazione le introduce motu proprio senza riaprire il Contratto!
A questo punto la UIL scuola ha chiaramente riferito all’amministrazione che farà valere il diritto di tutti i docenti neo immessi in ruolo 20/21 alla mobilità, senza alcun vincolo, in ogni sede possibile, anche giurisdizionale, in virtù di una sottoscrizione del Contratto sulle assegnazioni che non contiene blocchi di alcun genere e che per tali motivi disapplica la legge che li ha istituiti.
attachments:report 14 giugno
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Assegnazioni provvisorie docenti e ATA e concorso ordinario materie matematico-scientifiche (STEM): incontro AL Ministero.
Per la UIL Scuola: continua la logica dei blocchi e si mette in campo uno stravagante concorso last minute.
Giovedì 10 giugno si è tenuto un incontro tra le Organizzazioni sindacali scuola e i rappresentanti del Ministero dell’istruzione. L’oggetto dell’incontro è stato l’informativa e il confronto sulle prossime domande di assegnazione provvisoria del personale docente e ATA e la bozza del Bando di concorso STEM previsto dal decreto-legge n. 73 del 2021.
Per la UIL Scuola hanno partecipato Giancarlo Turi e Paolo Pizzo.
- ASSEGNAZIONI PROVVISORIE: personale docente, possibili domande dal 15 giugno al 5 luglio 2021. Personale ATA dal 28 giugno al 12 luglio.
Si vedono blocchi anche laddove non sono previsti per legge. L’amministrazione è talmente annebbiata dalla logica del “blocco per tutti” che vede vincoli anche laddove non ci sono
La posizione della La UIL scuola: eliminazione del blocco per tutti.
PINO TURI e la uil scuola in piazza oggi 9 giugno a Roma
MATERIALI MANIFESTAZIONE 9 GIUGNO >>> LINK VIDEO E FOTO + TESTI.
Intervento integrale di Pino Turi
https://www.youtube.com/watch?v=jZp848UsIWk
Intervista Pino Turi su Orizzontescuola
https://youtu.be/261gXr1A3-s
Galleria fotografica
https://uilscuola.it/galleria/9-giugno-le-immagini-dalle-piazze/
Turi: la piazza di oggi è per rivendicare diritti. Non per chiedere indulgenze.
Non possiamo accettare che un Patto che nasce per condividere delle decisioni, per affidare alla contrattazione delle scelte, sia bypassato da un decreto del Governo che fa esattamente l’opposto.
La scuola costituzionale di questo Paese non si tocca. Noi abbiamo sottoscritto un Patto per la scuola e ci troviamo con un decreto che è indigeribile. C’è un elemento paradossale: nel Sostegni bis si sostengono tutti tranne che la scuola. Va fatta una riflessione.
Dobbiamo spiegare ai cittadini di questo Paese che si vuole invertire la tendenza rispetto ad una pratica di che ci invidiano nel mondo: l’integrazione delle bambine e dei bambini che hanno disabilità.
Ci stiamo accorgendo che – attraverso meccanismi inseriti nella Legge Finanziaria – stanno studiano il sistema per tagliare il numero degli insegnanti di sostegno e scaricare su tutti i docenti il tema dell’inclusione e dell’integrazione scolastica.
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SINDACATI IN PIAZZA OGGI 9 GIUGNO PER CAMBIARE IL DECRETO SOSTEGNI BIS
La scuola protesta. Al termine delle lezioni si terrà oggi, 9 giugno, dalle 15 alle 18, il presidio indetto da FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e ANIEF a Roma in piazza Montecitorio e nelle principali città italiane, a sostegno delle numerose richieste di modifica al testo del decreto legge “sostegni bis”, il cui iter di conversione in legge è già avviato alla Camera. L’obiettivo è quello di sensibilizzare il Governo e i gruppi parlamentari ad approvare le necessarie correzioni e integrazioni al testo secondo quelle richieste che sono state avanzate in questi giorni al Ministro dell’Istruzione e che vogliono disegnare una scuola non più precaria ma più sicura e rispettosa dei diritti di tutti.
Il manifesto diffuso nei giorni scorsi riporta in sintesi le richieste delle organizzazioni promotrici, che rivendicano coerenza tra le scelte del Governo e i contenuti del Patto per la Scuola al centro del Paese, sottoscritto dalle Confederazioni a Palazzo Chigi il 20 maggio.
“Il Patto per la Scuola – sostengono le cinque organizzazioni – riconosce l’impegno profuso da tutto il personale durante la pandemia. Ora questo riconoscimento va concretizzato e tradotto in misure e interventi che assicurino stabilità e continuità al lavoro e il regolare avvio dell’anno scolastico il primo settembre con l’ascolto del mondo della scuola. Bisogna cambiare profondamente le misure sul reclutamento con l’assunzione dei precari chiamati dalla prima e seconda fascia delle graduatorie delle supplenze, superare i blocchi sulla mobilità del personale ripristinando l’assegnazione provvisoria annuale, rafforzare gli organici del personale docente, educativo ed ATA, ridurre il numero di alunni per classe”.
Personale in quarantena e lavoratori fragili – disposizioni vigenti – scheda UIL Scuola.
In allegato la scheda UIL Scuola, aggiornata alle ultime novità introdotte dal decreto-legge Sostegni, che riepiloga le disposizioni vigenti per il personale posto in quarantena o dichiarato fragile.
Quarantena e Lavoratori fragili – Riepilogo assenze – Scheda UIL Scuola (1)
SCUOLA / UN INCONTRO POLITICO SENZA MINISTRO >>> Turi (Uil Scuola): offrono tavoli invece di soluzioni. L’effetto placebo non funziona più. SCUOLA / UN INCONTRO POLITICO SENZA MINISTRO
Turi (Uil Scuola): offrono tavoli invece di soluzioni. L’effetto placebo non funziona più.
Sostegno, precari, dirigenti, dsga facenti funzione, insegnanti di religione cattolica: resta la protesta di tutto il personale senza risposte.
«Quello di oggi non è un incontro tecnico, è un incontro politico. L’invito è stato fatto alle confederazioni, e alle categorie e il ministro oggi è assente. Quello che ci viene proposto è il placebo dei tavoli tecnici di confronto. Non abbiamo bisogno di tavoli abbiamo bisogno di luoghi dove si decide» così il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi, questa mattina nel corso della riunione con il Capo di Gabinetto, Luigi Fiorentino.
«C’è un tema politico che va risolto in via prioritaria – ha detto Turi – abbiamo un patto firmato che dice alcune cose e un decreto sostegni che ne predispone altre. Un evidente suk politico senza visione neanche immediata dell’avvio del nuovo anno scolastico. Un aggregato di pregiudizi, dove ognuno espone ciò che crede: ci troviamo così di fronte a norme incostituzionali (come quella per cui chi non supera il concorso messo su in fretta e furia, non può partecipare al successivo) norme scritte male (che concretizzano invasioni nella materia contrattuale), norme che tolgono diritti ( è il caso degli insegnanti di sostegno per i quali si prevede il superamento del rapporto 1 a1, compensato da una pseudo formazione per gli altri docenti della classe). Qualcuno dovrà pur spiegare l’inversione di tendenza della integrazione che ci ha reso famosi nel mondo dell’educazione».
Vogliamo dire che si sta togliendo il sostegno ai ragazzi distribuendo questa specificità sugli insegnanti dell’intera classe?
Proroga contratti di supplenza personale ATA . Nota Ministero.
A seguito della richiesta inviata il 6 maggio in cui la UIL Scuola, unitariamente agli altri sindacati, ha sollecitato il Ministero all’emanazione di una nota che autorizzasse le proroghe fino al 31 agosto di tutti i contratti di supplenza del personale ATA, compresi i contratti “COVID”, il Ministero, con nota n. 17060 del 1° giugno 2021 (allegata) ha comunicato agli Uffici Scolastici Regionali di dare indicazioni ai dirigenti scolastici in merito alla possibilità di prorogare i contratti di supplenza del personale ATA nei soli casi in cui:
-ci sia effettiva necessità qualora non sia possibile assicurare l’effettivo svolgimento dei servizi di istituto mediante l’impiego di personale a tempo indeterminato e di personale supplente annuale;
-ci siano comprovate motivazioni che potranno fare riferimento ad attività relative allo svolgimento degli esami di stato, al recupero debiti nelle scuole secondarie di secondo grado, a situazioni eccezionali che possano pregiudicare l’effettivo svolgimento dei servizi di istituto con riflessi sull’ordinato avvio dell’anno scolastico (es. adempimenti legati all’aggiornamento delle graduatorie di istituto, allo svolgimento delle procedure concorsuali in atto, etc.).
La nota, facendo riferimento al Regolamento delle supplenze ATA del 2000 e della nota dello stesso Ministero del 10 giugno 2009 prot. n. 8556, risulta anacronistica rispetto alla situazione in atto e totalmente insufficiente perché non prevede, come da noi richiesto, la proroga di tutti i contratti di supplenza in essere, lasciando ampia autonomia di autorizzazione alle Direzioni Regionali a fronte di una richiesta motivata di effettiva necessità da parte dei singoli dirigenti scolastici.
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Disponibilità posti prima dei movimenti personale docente ed educativo scuole ogni ordine e grado.
COMUNICATO UNITARIO SINDACATI SCUOLA >>> PRESIDIO UNITARIO MERCOLEDI’ 9 GIUGNO 2021 PIAZZA MONTECITORIO.
PRESIDIO UNITARIO MERCOLEDI’ 9 GIUGNO 2021
ORE 15 -18 ROMA – PIAZZA MONTECITORIO LA SCUOLA PROTESTA
ADEGUARE IL DECRETO AL PATTO. Mentre il 20 maggio 2021 veniva firmato il “Patto per la Scuola al centro del Paese” con le Organizzazioni sindacali Confederali, il Governo predisponeva un decreto legge che interviene sulle medesime materie senza alcun confronto.
MANIFESTIAMO PER CAMBIARE IL DECRETO e ottenere misure urgenti
- per la stabilizzazione di tutti i precari sia abilitati e specializzati sia con 3 anni di servizio
- per la stabilizzazione dei DSGA facenti funzione con 3 anni di servizio
- per il superamento dei blocchi sulla mobilità del personale
- per il rafforzamento degli organici del personale docente, educativo ed ATA a partire dalla conferma dell’organico Covid
- per la riduzione del numero massimo di alunni per classe
- per consentire la partecipazione a un nuovo concorso anche in caso di mancato superamento del precedente.
- Il Patto per la Scuola riconosce l’impegno profuso da tutto il personale durante la pandemia. Ora questo riconoscimento va concretizzato e tradotto in misure e interventi che assicurino stabilità e continuità al lavoro e il regolare avvio dell’anno scolastico il primo settembre.
Chiediamo alle forze politiche di impegnarsi a cambiare il provvedimento durante l’iter di conversione in legge. NO A SCELTE UNILATERALI
Nella stessa giornata saranno organizzate manifestazioni in tutta Italia
Manifestiamo per cambiare il decreto 090521
COM UNITARIO Manifestazione-9-giugno.doc 12-40-27-467
DECRETO RISTORI: SI IGNORANO I PRECARI E SI AUMENTA L’ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI
Il decreto ristori è un provvedimento omnibus, quelli che andiamo a segnalare sono i punti critici negli articoli 58 e 59 del decreto:
non c’è un solo posto aggiunto, né per il sostegno, né di tipologia comune.
In pratica non è prevista nessuna nuova procedura di assunzione in ruolo al 1 settembre;
c’è solo lo scorrimento delle graduatorie provinciali delle supplenze (GPS) di prima fascia, del personale già abilitato con una stravagante assunzione a tempo determinato che potrebbe arrivare sino a configurare un contratto a tempo indeterminato, ma solo dopo aver superato una specifica prova selettiva da tenere con una commissione esterna.
Si arriva ad un brutto paradosso: da un lato si riconosce il peso dell’abilitazione, comunque ottenuta, anche all’estero, non fidandosi dello Stato, e dall’altro mantenendo nell’incertezza e nel precariato il maggior numero di precari che nello stato hanno sempre creduto.
Per i concorsi si adotta una versione alternativa del concorso straordinario, come in un ‘gioco di società’, si passa dalle domande chiuse a quelle aperte e viceversa.
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DECRETO RISTORI: SI IGNORANO I PRECARI E SI AUMENTA L’ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI
Turi: questo modo di procedere vecchia maniera gli insegnanti lo conoscono già. Ed è fallito.
Siamo di fronte ad un inaccettabile intervento legislativo in materia contrattuale. Siamo stati i primi a sollevare perplessità sul decreto, venerdì, sostenendo con chiarezza che abbiamo firmato il patto per ‘cambiare il decreto’.
[ https://uilscuola.it/decreto-ristori-e-patto-per-la-scuola-turi-firmiamo-il-patto-per-cambiare-il-decreto/?doing_wp_cron=1621702002.9506459236145019531250 ]
Quello che non ci saremmo aspettati – guardando con attenzione il testo – è che, mentre si sostengono e si ristorano tutti, ai docenti si chiedono ulteriori impegni; il personale precario è ignorato e vessato, non ci sono risposte, né soluzione per i Dsga facenti funzione, senza titolo specifico e al personale di ruolo viene aumentato l’orario di servizio.
Si introduce per legge l’aumento dell’orario di servizio, già tra i più alti in Europa, lasciando gli stipendi più bassi. Dal primo settembre si considera nell’obbligo di servizio, l’orario di insegnamento anche prima dell’inizio previsto per calendario scolastico. In pratica si aumenta il carico di lavoro dei docenti (18,22,) senza neanche interpellarli.
Siamo abituati a dare giudizi di merito su dati concreti.
Ora non si tratta più di un pregiudizio, ma di un vero e proprio giudizio molto negativo. Si presentano norme che vanno a colpire i patti già stipulati con il contratto.
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Pubblicati sulla G.U. i bandi di selezione di personale scolastico da destinare alle scuole italiane ESTERO
Pubblicati nella G.U. del 21 maggio 2021 i bandi di concorso per dirigenti scolastici docenti e Ata.
Gli allegati: 1) i titoli culturali, professionali e di servizio valutabili; 2) elenco delle classi di concorso e le rispettive aree linguistiche per le quali si svolgeranno le selezioni: D.D. 2960 Dirigenti Scolastici
Le domande su ISTANZE ON LINE dal 1 giugno al 21 giugno.
INFO PER GLI ASSOCIATI: Per ogni informazione e assistenza è POSSIBILE rivolgersi ALLA SEGRETERIA NAZIONALE al seguente indirizzo: estero@uilscuola.it
Carta del Docente : i bonus per il 2021.
La carta del docente è una carta elettronica, istituita dal MIUR (Ministero dell’Istruzione), per permettere ai docenti di usufruire di bonus annuali.
I bonus si possono usare per prodotti e servizi correlati o propedeutici al mondo della formazione dei docenti o al mondo della cultura in generale.
La Carta viene assegnata a tutti i docenti di ruolo a tempo indeterminato, che lavorano nelle Istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale.
Sono compresi nella categoria anche i docenti che sono in periodo di formazione o prova, i docenti dichiarati non idonei per motivi di salute, i docenti nelle scuole all’estero e i docenti delle scuole militari.
La Carta del Docente permette ai beneficiari di ottenere il Bonus Docenti, che ha un valore di 500 euro per ogni anno scolastico.
Il Bonus Docenti può essere utilizzato per l’acquisto di:
GRADUATORIE DI TERZA FASCIA: È BOOM DI DOMANDE PER LE SUPPLENZE ATA. SONO OLTRE DUE MILIONI
C’E’ FAME DI LAVORO E IL GOVERNO NICCHIA.
Nella sola provincia di CATANIA sono state presentate 69.247 domande!!!
Sono esattamente 2.178.949 le domande presentate da coloro i quali si sono candidati per le supplenze del personale scolastico a tempo indeterminato dei servizi complementari (3^ fascia ATA – assistenti amministrativi, assistenti tecnici, ausiliari) che si assenta in corso d’anno e che viene sostituito con personale a tempo determinato (supplenze brevi). Il concorso pubblico, per soli titoli, di durata triennale, è scaduto il 26 aprile scorso e comporterà un super impegno per le segreterie scolastiche chiamate a graduare milioni di aspiranti a fronte di una modesta offerta di qualche migliaio di posti. Il dato aggregato per aree geografiche – secondo la rilevazione effettuata dalla Uil Scuola – pur rilevando una fortissima prevalenza di aspiranti delle province meridionali (61.29%), rispetto a quelle settentrionali (38.71%), evidenzia un’elevata concentrazione di istanze prodotte da residenti nelle città metropolitane (38.8%).
A questo punto si apre uno scenario inquietante: casa fa o intende fare il decisore pubblico? Il M.I. si farà obbligo di porre i rimedi necessari per arginare la nota carenza degli organici, adotterà progetti di stabilizzazione o continuerà a fare dilagare la girandola delle supplenze cui assistiamo oramai da tanto tempo e che di anno in anno peggiora?
dalla segreteria territoriale Uil Scuola Rua città metropolitana Catania , salvo mavica.
SCUOLA – boom di domande per le supplenze Ata 140521
Graduatorie di istituto 3 fascia personale ATA – domande presentate per sin~
BOOM DI DOMANDE DEGLI ASPIRANTI SUPPLENTI DEL PERSONALE ATA NELLE SCUOLE PU~
Cassese e i concorsi >>> L’editoriale di Pino Turi.
L’errore di evitare i concorsi di Sabino Cassese | 10 maggio 2021
Se la selezione non avviene secondo il merito, la scelta degli addetti alle funzioni e ai servizi pubblici avverrà sulla base del clientelismo, delle simpatie politiche, della famiglia di appartenenza, o del caso.
IL LINK all’articolo: https://www.corriere.it/opinioni/21_maggio_10/errore-evitare-concorsi-a96880be-b1c9-11eb-97b4-aa5e7b1c1388.shtml
L’errore non è evitare i concorsi, ma evitare che le clientele degradino e usino i concorsi per non assumersi le proprie responsabilità.
Considerazioni a margine dell’articolo del prof. Cassese sul Corriere della Sera di Pino Turi
Il rispetto e la stima del Professor Cassese sui cui libri molti di noi si sono formati e cimentati, non ci esime da alcune considerazioni relativamente al consueto attacco al sindacato e alla retorica dei concorsi.
La critica, ci sembra un poco affrettata nella misura in cui appare avulsa dalla realtà del Paese in cui viviamo; uno sguardo teorico da semplice studioso su cui nulla da eccepire, ma è teoria.
La pratica è invece altro, un castello su cui si regge l’ardita difesa ideologica di ipotetici concorsi che dimenticano lo stato di un Paese, il nostro, corrotto e culturalmente rassegnato.
Un paese che ha delegato tutto alla politica dei partiti che ha soggiogato la burocrazia e la sua autorevolezza ed indipendenza.
Come si può parlare di concorsi e di merito quando che li organizza lo fa con precisi obiettivi, legati alla gestione del potere e della ricerca del consenso? Le denunce e le inchieste riprese dalla stampa, a giorni alterni in cui è classico ritrovare ambienti autoreferenziali, come il caso delle università in cui è facile trovare nell’albero genealogico del Rettore corrispondenze di professori e primari di parenti e affini. Per non parlare dei concorsi negli Enti Locali e nelle AUSL dove il concorso è lo strumento per promuovere clientele: anche qui, le cronache giudiziarie sono piene di notizie di veri e propri reati finalizzati ad assunzioni organizzate per promuovere figli parenti, mogli ed amanti. Del resto lo abbiamo visto nella somministrazione di vaccini come funzionano le consorterie grandi e piccole.
Ma come è noto, la memoria è corta.
Cosa dire di scandali e di lobby e di pseudo scuole massoniche che nell’ambito della politica organizzano corsi e corsetti per la maggior parte finalizzati al profitto di enti e formatori vari?
L’opinione – Cassese e i concorsi 130521
SUL SITO UIL SCUOLA: https://uilscuola.it/opinione/lerrore-non-e-evitare-i-concorsi-ma-evitare-che-le-clientele-degradino-e-usino-i-concorsi-per-non-assumersi-le-proprie-responsabilita/
Leggi tutto “Cassese e i concorsi >>> L’editoriale di Pino Turi.”
Manifesto per una nuova scuola.
«Sul tema dell’istruzione ci chiediamo: la scuola di tutti, quella frequentata dal 94% degli studenti, quella dello Stato e della Costituzione, gode di tale buona salute da non avere bisogno di interventi?
A fronte di un investimento così cospicuo e di una rimessa in marcia dell’intero sistema Paese, la scuola non meriterebbe un punto di vista privilegiato, con risorse adeguate e interventi di medio e lungo termine?» Queste riflessioni – sollevate dalla Uil Scuola – sono tra le note introdotte dalla Confederazione nel testo di proposta UIL sul PNRR che sta entrando nella sua fase di messa a punto. Partiamo dal testo UIL per ricordare che, negli ultimi tre mesi, abbiamo argomentato, proposto, emendato, per scritto, almeno tre testi istituzionali di programma, dal primo Recovery Plan all’attuale PNRR, passando dal Patto per l’Istruzione (ancor al palo). In un momento nel quale il dialogo sulla scuola sembra vivere una fase di stallo e le diatribe tra partiti schiacciare le dinamiche parlamentari, le cronache offrono un elemento nuovo: un Manifesto per la nuova scuola sottoscritto da molti intellettuali tra i quali Alessandro Barbero, Dacia Maraini, Tomaso Montanari, Massimo Recalcati, Gustavo Zagrebelsky.
ON LINE SUL SITO UIL SCUOLA
Manifesto e comunicato stampa
https://uilscuola.it/turi-e-ora-di-decidere-i-tempi-della-scuola-non-sono-quelli-dei-partiti/?doing_wp_cron=1620838309.1079640388488769531250.
COM – manifesto scuola e piano governo 120521
PATTO PER L’ISTRUZIONE – proposta UIL
PNRR: si avvia la fase messa punto delle politiche. Per la scuola manca una lente di ingrandimento sui problemi.
Turi: è ora di decidere. I tempi della scuola non sono quelli dei partiti.
Insegnanti, studenti, sindacati e ora l’appello degli intellettuali: più attenzione per la scuola del paese.
«Sul tema dell’istruzione ci chiediamo: la scuola di tutti, quella frequentata dal 94% degli studenti, quella dello Stato e della Costituzione, gode di tale buona salute da non avere bisogno di interventi?
A fronte di un investimento così cospicuo e di una rimessa in marcia dell’intero sistema Paese, la scuola non meriterebbe un punto di vista privilegiato, con risorse adeguate e interventi di medio e lungo termine?» Così il documento confederale Uil sul PNRR.
C’è una scuola che chiede attenzione – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.
Sono mesi che gli insegnanti chiedono di vedere riconosciuta la loro responsabilità educativa; chiedono attenzione gli studenti usciti da mesi di dad. Lo hanno affermato i sindacati – che negli ultimi tre mesi hanno risposto, per scritto, ad almeno tre testi istituzionali di programma, dal primo Recovery plan all’attuale Pnrr, passando dal Patto per l’Istruzione, ancor al palo.
Intanto la scuola fa leva solo sulle sue forze – sottolinea Turi. Il personale precario sta lavorando senza certezze per il prossimo anno; gli insegnanti sono in classe senza che nessun intervento strutturale sia stato fatto per numero di alunni per classe, tracciamento, medico a scuola; gli studenti stanno preparando l’ennesimo esame di Stato, ancora una volta diverso dall’anno precedente, e retribuzioni incredibilmente basse.
C’è una scuola che vogliamo: lo ripetiamo da Barbaiana, l’Europa ce lo ha confermato, e oggi arriva anche il ‘Manifesto per la nuova scuola’, una «scuola che si occupa delle persone in crescita», sottoscritto dagli intellettuali, scritto così bene – precisa Turi – che in poche pagine snelle ci sono tutti i principi a cui ispirarsi. Un testo aggiunge il segretario Uil Scuola, che trova la condivisione del sindacato su temi essenziali, sui quali sono state già presentate proposte scritte al ministro Bianchi.