LETTERA APERTA A SUA ECCELLENZA IL SIG PREFETTO DELLA CITTA’ DI CATANIA.

La Dirigente Scolastico del Politecnico del mare “Duca degli Abruzzi” di Catania e Dirigente Reggente dell’Itaer “Ferrarin” di Catania, prof.ssa Brigida Morsellino, si rivolge a S.E. IL PREFETTO, per esternare la sua  grande preoccupazione in vista del rientro in aula di tanti ragazzi.

“”Ad oggi manca un’azione di sistema, Eccellenza, che intervenga su più fronti contemporaneamente per prevenire il contagio e per rendere il lavoro di tutti noi proficuo ed efficace””

 Eccellenza,

sono un Dirigente scolastico di una scuola secondaria superiore della città di Catania ed in un periodo molto complesso e difficile come quello che stiamo vivendo e che abbiamo vissuto, sento il bisogno di scrivere alla S.V ed esternare la mia grande preoccupazione in vista del rientro in aula di tanti ragazzi.

Dopo un anno surreale nel quale abbiamo imparato a stare” distanti”, è arrivata l’estate durante la quale abbiamo lavorato in modo estenuante per avere tutto pronto e rientrare a scuola in sicurezza, tutelando la salute del personale e dei nostri amati ragazzi.

Lo abbiamo fatto senza l’aiuto di altre istituzioni a volte completamente soli o quasi(il Ministero ci ha garantito dei finanziamenti importanti per poter affrontare la situazione ed altri interventi sono stati fatti per poter usufruire di personale amministrativo e scolastico utile a garantire la mole di lavoro che a scuola si delineava molto più pesante del solito). Lo abbiamo fatto rinunciando alle nostre ferie, senza tregua e senza serenità, addossandoci responsabilità molte volte non nostre …Lo abbiamo fatto come sempre, con la nostra solita abnegazione, la nostra tenacia ed il nostro senso del servizio…Abbiamo lavorato aspettando i nostri ragazzi e finalmente li abbiamo accolti e siamo stati felici…quasi emozionati di riaverli in aula, nonostante le tantissime, troppe preoccupazioni.

 

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LAVORATORI FRAGILI E QUARANTENA: ECCO LE DISPOSIZIONI IN ATTO.


Dall’attesa dell’esito del tampone, al contact tracing; dalle misure in caso di contratto stretto e di convivente; la condizione del lavoratore riconosciuto in situazione di fragilità, i periodi di malattia e le visite fiscali. Il punto nella scheda Uil Scuola.

Personale-posto-in-quarantena-o-dichiarato-fragile.-Riepilogo-disposizioni-vigenti

RSU: IL DECRETO DEL GOVERNO SPOSTA L’APPUNTAMENTO PER LE ELEZIONI. Si terranno entro il 15 aprile 2022.


DECRETO-LEGGE 30 novembre 2020 , n. 157
. Ulteriori misure urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Art. 15.
Differimento delle elezioni degli organismi della rappresentanza sindacale
1. Tenuto conto dell’emergenza epidemiologica in atto, con riferimento al periodo contrattuale 2022-2024, i dati relativi alle deleghe rilasciate a ciascuna amministrazione, necessari per l’accertamento della rappresentatività di cui all’articolo 43 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, sono rilevati alla data del 31 dicembre 2021 e trasmessi all’ARAN non oltre il 31 marzo dell’anno successivo dalle pubbliche amministrazioni, controfirmati da un rappresentante dell’organizzazione sindacale interessata, con modalità che garantiscano la riservatezza delle informazioni.
In via eccezionale e con riferimento al periodo contrattuale 2022-2024 sono prorogati, in deroga all’articolo 42, comma 4, del decreto legislativo n. 165 del 2001, gli organismi di rappresentanza del personale anche se le relative elezioni siano state già indette. Le elezioni relative al rinnovo dei predetti organismi di rappresentanza si svolgeranno entro il 15 aprile 2022.
2. Gli appositi accordi di cui all’articolo 42, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, per le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie, possono prevedere il ricorso a modalità telematiche in funzione dello snellimento delle procedure anche con riferimento alla presentazione delle liste ed alle assemblee sindacali.

Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione: si vota il 13 aprile 2021.


Oggi, 7 dicembre, si è svolta – tra le Organizzazioni Sindacali e la Direzione Generale per gli Ordinamenti del Ministero – una riunione sulle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.
L’Amministrazione ha presentato alle OO.SS. la bozza dell’Ordinanza contenente i termini e le modalità di svolgimento delle elezioni, nonché delle designazioni e delle nomine dei componenti del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione e ne fissa al 13 aprile 2021 la data di indizione.

Al momento c’è un disallineamento tra la componente elettiva e la parte pubblica del Consiglio.
La componente elettiva del Consiglio è stata infatti prorogata al 31 agosto 2021, come disposto dall’articolo 3, comma 2-bis, del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, per cui avrà i suoi nuovi effetti a partire dal 1° settembre 2021. Il Consiglio, per la parte pubblica, è invece ricostituito con decreto del Ministro mediante rinnovo della componente non elettiva con effetti a decorrere dal 1°gennaio 2021.

La UIL Scuola, pur non avendo alcun elemento pregiudiziale su un eventuale rinvio, prende atto della volontà da parte dell’Amministrazione di procedere alle elezioni per il rinnovo del CSPI e auspica, nel caso venissero indette, la previsione di una diversa modalità di voto qualora l’emergenza pandemica dovesse protrarsi anche al fine di non vanificare il lavoro propedeutico svolto da parte delle organizzazioni sindacali per la realizzazione delle stesse.
Per La UIL Scuola hanno partecipato Giuseppe D’Aprile e Paolo Pizzo.

Di seguito i contenuti della bozza.
Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione è formato da 36 componenti ed è l’organo collegiale a livello nazionale che deve garantire, per espressa previsione normativa, l’unitarietà del sistema nazionale di istruzione e ha funzione di supporto tecnico-scientifico per l’esercizio delle funzioni di governo in materia di istruzione..

Per ciò che riguarda la scuola, la componente elettiva è composta da 15 rappresentanti così ripartita:
·         12 rappresentanti del personale docente di ruolo e non di ruolo delle scuole statali di ogni ordine e grado, così ulteriormente suddivisi:
–          1 per la scuola dell’infanzia;
–          4 per la scuola primaria;
–          4 per la scuola secondaria di primo grado;
–          3 per la scuola secondaria di secondo grado.
·         2 rappresentanti dei dirigenti scolastici delle scuole statali.
·         1 rappresentante del personale A.T.A. di ruolo e non di ruolo delle scuole statali.

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REPORT incontri

i report incontri su

  • importanza della prevenzione e sicurezza per la fascia di eta’ 0/6 anni .
  • povertà educativa.

incontri alla presenza della Dott.ssa Boda, del Ministero della Salute, del presidente del tribunale dei minori di Catania dott. Roberto Di Bella, del prefetto Filippo Dispenza e di Cesare Moreno, delle associazioni delle famiglie.

L’importanza della prevenzione e sicurezza per la fascia di eta 0.6 – REPORT riunione 1 dic 20.

Report povertà educativa – REPORT riunione 4 dic 20

SCIOPERO: ACCORDO ARAN SULLE MODALITÀ E I CRITERI DA ADOTTARE.

COSA È PREVISTO PER LA SCUOLA / IN ALLEGATO SCHEDA TECNICA UIL SCUOLA

Siglata una intesa importante e delicata che, pur garantendo una trasparente lacomunicazione tra scuola e famiglia, preserva gli aspetti di dignità professionale del personale su cui la Commissione di Garanzia sul diritto di sciopero, intendeva scaricare ogni onere, anche improprio. Per ogni sciopero la scuola è chiamata ad informare preventivamente sul possibile grado di adesione, sia sulla base della serie storica dei dati sugli scioperi, sia fornendo a tutta la comunità scolastica anche il grado di rappresentatività di istituto delle organizzazioni che lo dichiarano. L’accordo introduce la possibilità dello sciopero virtuale, rinviando alla contrattazione collettiva nazionale la regolamentazione. Una novità fortemente voluta dalla UIL, magari ancora acerba, ma che rappresentare pienamente un nuovo equilibrio tra diritto all’istruzione e diritto di sciopero, e riconosce il senso di responsabilità delle organizzazioni rappresentative, e riduce gli effetti degli scioperi ‘farlocchi’ finalizzati a dimostrare la sola esistenza in vita delle organizzazioni (magari poco rappresentative che lo proclamano). L’accordo conferma l’utilità delle buone e relazioni sindacali condotte con correttezza, lealtà e rispetto tra le parti, con l’intento di trovare soluzioni. Si è passati così, dalla richiesta di mettere in capo agli insegnanti i compiti di assistenza e vigilanza degli alunni, al mantenimento delle peculiarità e del profilo professionale che esclude tale opzione, con il ripristino del numero delle giornate di sciopero esercitabili. In questa maniera abbiamo confermato il principio per cui il diritto allo studio si garantisce sulla base annuale e non giornaliera. Otto per la scuola dell’infanzia e primaria e dodici per la scuola secondaria di primo e secondo grado, con il vincolo di non scendere al di sotto del 90% delle ore annuali di lezione, coincidenti con i giorni concordati. Si è evitato l’obbligo per i collaboratori scolastici di assistere gli alunni portatori di handicap. È stata introdotta una breve franchigia per periodi dell’anno scolastico che hanno bisogno di maggiore continuità di rapporti tra scuola e famiglia. Sicuramente un buon accordo che ha visto convergere tutte le organizzazioni rappresentative a livello nazionale. Entro 30 giorni dall’entrata in vigore dovranno essere firmate le intese tra dirigente scolastico e sindacati per declinare i criteri necessari a garantire la fruizione, attraverso i minimi di servizio e dei diversi diritti dei lavoratori chiamati a garantirli. Ogni scuola secondo proprie peculiarità. Anche questo nel rispetto della autonomia e del lavoro.

Sciopero – accordo Aran 021202 – SCHEDA UIL SCUOLA

Accordo su sciopero: il portale del MI surreale, confonde desiderio e realtà.

Punti salienti dell’accordo siglato all’Aran trasformati da una chiave di lettura quantomeno disattenta o parziale
Il sito del ministero pubblica oggi sulla sua home page una nota sulla preintesa siglata all’ Aran sulla regolamentazione del diritto di sciopero.
Ordinaria amministrazione, osserverebbe qualcuno, se nella comunicazione del Ministero non si parlasse di cose mai sottoscritte.
Contenuti corrispondenti forse alle intenzioni di alcuni, ma addirittura scrivere situazioni inesistenti lascia basiti e pone una domanda: l’estensore del testo ministeriale, ha letto la preintesa? E se l’ha letta l’ha capita?  Per questo basta vedere l’analogo comunicato fatto dall’Aran che in sostanza smentisce quello del MI – osserva il segretario generale della Uil Scuola Pino Turi che ribadisce la portata innovativa e moderna dell’intesa sottoscritta ieri con l’agenzia negoziale del pubblico impiego.
Tra i punti qualificanti dell’accordo l’informazione puntuale verso la comunità scolastica, il riconoscimento della professionalità invece della vigilanza e assistenza, ed anche la possibilità dello sciopero virtuale.
Ma non tutto torna nel racconto del MI: un accordo con forti contenuti di modernità, dove la professionalità viene salvaguardata, è stravolta nella narrazione totalmente inventata in cui si racconta di compiti di assistenza e vigilanza degli alunni. Nel portale del MI, si annunciano ipotetiche garanzie di funzionamento di asili nido (che non c’entrano con la scuola) scuole dell’infanzia e primaria, attività assistenziali, buon funzionamento degli edifici. Esclusione dei dirigenti scolastici.
L’accordo Aran conferma invece il principio per cui il diritto allo studio si garantisce in riferimento al monte ore annuale di lezione, con la limitazione di 8 giorni per la scuola primarie e di 12 giorni per la secondaria e non su base giornaliera. Viene pienamente salvaguardata la funzione della scuola e del personale che non è di natura assistenziale come qualcuno vorrebbe che fosse.

COM accordo Aran si portale MI 031220

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Le proposte Uil nelle parole di Turi >>> VIDEO INTERVISTA SU TECNICA DELLA SCUOLA.


On line sul sito di Tecnica della Scuola la video intervista che il Direttore Alessandro Giuliani ha fatto al Segretario generale, Pino Turi. Qui di seguito la sintesi del testo dell’intervista. Nel link la versione on line con il video.
https://www.tecnicadellascuola.it/concorsi-flop-supplenze-siano-triennali-e-in-ruolo-solo-chi-ha-vocazione-le-proposte-uil-nelle-parole-di-turi-video

Concorsi flop, supplenze siano triennali e in ruolo solo chi ha vocazione: le proposte Uil nelle parole di Turi [VIDEO]
Di  Alessandro Giuliani  – 26/11/2020
 

Il concorso straordinario della secondaria è nato male e finito peggio; il problema dei posti vacanti si supera con gli organici triennali; il contratto va rinnovato con fondi importanti; l’emergenza Covid va affrontata meglio. Sono le indicazioni di Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, formulate nel corso di una video-intervista rilasciata alla Tecnica della Scuola.
Sul concorso riservato, che porterà all’individuazione di 32 mila docenti precari storici, il leader del sindacato Confederale dice di “volere uscire dallo scontro ideologico”, perché “la pandemia non ha aiutato, ma l’errore già c’era: dovevamo assistere infatti ad un concorso rapido, come previsto dall’accordo che avevamo sottoscritto, con i docenti da immettere in ruolo già dallo scorso mese di settembre”. Invece siamo quasi a dicembre e la procedura è bloccata, con quasi il 30% di prove ancora da svolgere.
Concorsi da rivedere
Secondo Turi “è il sistema dei concorsi che è fallito. Siamo ancora in tempo a trovare comunque una soluzione alternativa, anche se settembre 2021 è dietro l’angolo”. Questo significa, continua il sindacalista, che oltre all’anno passato e a quello presente, compromessi dal Covid, ora c’è il rischio di compromettere anche il prossimo. A meno che non si intervenga sul personale da mettere in servizio il prossimo mese di settembre. “Abbiamo delle proposte nelle Finanziaria, ma – continua Turi – non c’è una visione: ecco perché bisogna mettersi attorno ad un tavolo e trovare le soluzioni”.
Concorsi straordinari: tempi lunghi
Gli stessi concorsi ordinari, con oltre mezzo milione di domande presentate, non sembrano soddisfare il sindacalista: così tante domande “non si possono esaurire in poco tempo, servono strumenti straordinari”. Il rischio concreto, quindi, è che i concorsi a cattedra possano produrre i vincitori ben oltre l’agosto 2021, data ultima per le immissioni in ruolo in corrispondenza del nuovo anno.
Organico su base triennale

Gli aumenti non bastano

La DaD è un surrogato

La domanda finale però che si pone è: “tutto quello che non si è fatto in otto mesi, si può ora fare in dieci giorni?

 

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CIRCOLARE UIL – ITAL SU CONGEDO COVID-19 PER QUARANTENA SCOLASTICA.

        Dalla Confederazione riceviamo e vi pubblichiamo la circolare INPS sul congedo Covid per quarantena scolastica e una nota congiunta UIL -ITAL, con le opportune indicazioni e precisazioni sulla sua fruizione.
Il diritto alla fruizione del congedo straordinario COVID-19 è una misura che si pone come “alternativa” ai casi in cui la lavoratrice ed il lavoratore, in presenza di un figlio “convivente” che debba restare a casa (per aver contratto o essere venuto a contatto con casi di Covid) non possano fruire dello smart working. Il congedo può essere fruito da uno solo dei genitori conviventi con il figlio, oppure da entrambi ma non negli stessi giorni. Tale congedo, introdotto dal DL 111/2020, ha visto il succedersi di normative che hanno ampliato il campo di applicazione oggettivo e soggettivo. Ciò è avvenuto in primis con la Legge 126/2020 di conversione del Decreto Agosto e, più recentemente, con i Decreti “Ristori e “Ristori bis”.

Segnaliamo che il DL Ristori, come leggerete nelle note, ha esteso la possibilità di poter fruire del suddetto periodo di congedo anche a genitori conviventi con figli di età compresa tra i 14 anni ed i 16 anni non ancora compiuti. Ma con differenze in termini di indennità e coperture previdenziali.

Troverete negli allegati i dettagli per l’accesso al congedo straordinario, che ricordiamo essere uno strumento alternativo ai casi di impossibilità di utilizzo dello SMART WORKING.

Circolare Inps 132 del 20-11-2020 Circolare Inps 132 del 20-11-2020

Circolare Congedo Covid-19 per quarantena scolastica e sospensione didattica in presenza

 

IRASE NAZIONALE – corso “Internazionalizzazione e Intercultura”

Iniziativa da parte di IRASE NAZIONALE a seguito l’apertura delle iscrizioni, organizza il seguente
corso “Internazionalizzazione e Intercultura” che è prerequisito di accesso al colloquio.
In allegato la locandina con tutti i dettagli relativi al corso e le istruzioni per l’iscrizione.
Il corso è completamente online, una volta verificata l’iscrizione, i corsisti riceveranno una mail con tutte le istruzioni per accedere alla piattaforma online.

Il costo è di € 50,00 per i non iscritti Uil Scuola ed è GRATUITO per tutti gli iscritti alla Uil Scuola.

Modalità di pagamento: con bonifico. IRASE Nazionale. IRASE <irase@uil.it
Causale da inserire: “CORSO INTERNAZIONALIZZAZIONE”

LA LOCANDINA:Internazionalizzazione e

L’Irase Nazionale, Ente di formazione qualificato al Miur per il personale scolastico (Direttiva Miur 170/2016), rilascerà, ai docenti partecipanti, l’attestato valido ai fini della formazione. Per le lezioni webinar è previsto l’esonero dal servizio, secondo gli art. 63 e 64 del CCNL.

LEGGE DI BILANCIO. Scheda di lettura a cura della UIL SCUOLA

Scheda di lettura e commento politico UIL Scuola – ART 165,  Legge bilancio
2021 – Personale scolastico
In allegato la scheda di lettura relativa alla Legge di Bilancio 2021.
Il disegno di legge, che dovrebbe in questi giorni iniziare l’iter di
approvazione alla Camera e al Senato, dovrà essere approvato in via
definitiva entro la fine dell’anno, per entrare in vigore dal primo gennaio
2021 come legge dello Stato.

attachments: bozza legge bilancio. sk.lettura UILSCUOLA

Contratto con modalità a distanza: troppe domande lasciate senza risposta.


Il ministero vuole correre ma in mezzo c’è il lavoro, e la qualità della vita, di migliaia di persone.
Una gestione dell’emergenza che non ci convince perché le scelte contrattuali restano, i governi passano.

L’abitazione è un luogo di lavoro? La sicurezza come viene configurata? E la privacy?  Un’ora di lezione in presenza equivale ad un’ora on line? La DAD è diversa dalla DID?
L’esposizione al video di docenti ed alunni come va regolamentata? Come si garantisce la vigilanza ? E gli infortuni sul lavoro?
Sono solo alcune delle domande lasciate aperte dal contratto sulla didattica a distanza predisposto dal ministero.
Siamo in una situazione in corsa, ma questo non significa che non dobbiamo pensare in quali condizioni stanno lavorando gli insegnanti, altro che stress da lavoro correlato  – osserva Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, tra le sigle che ieri hanno deciso non sottoscrivere il contratto integrativo sulla didattica integrata digitale.
Nelle scuole si lavora con preoccupazione e la confusione normativa non aiuta – aggiunge Turi.
Il lavoro agile è su base volontaria, ma nella scuola non si applica.
La dad, didattica digitale a distanza, è didattica di emergenza.
La did, didattica integrata digitale, è didattica oltre l’emergenza.
E’ prevista da un atto amministrativo, le linee guida delle scuole superiori e presuppone che le scuole siano aperte, serve ad integrare la didattica in presenza.
Altrimenti si passa alla didattica a distanza che è altro.
Bisogna partire da questo – precisa Turi – per comprendere quanto il contratto scritto dal ministero, con la nuova ondata della pandemia, sia stato gestito frettolosamente e in modo inadeguato.

attachments: COM contratto Did Uil non firma 101120

 

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REPORT >>> Contratto DID: quando la realtà supera l’immaginazione.

Preg.mi Dirigenti Scolastici, Docenti ed Ata         LORO SEDI.. 

Per dovuta quanto necessaria ed opportuna informazione e condivisione con tutti Voi dello scenario impupato dal Ministro Azzolina e l’azione sindacale costante, tenace, realistica condotta dal Segretario Generale della Uil Scuola, Pino Turi, e , con Lui di tutti noi – segreterie Regionali e territoriali.
Semplice quanto amara constatazione e considerazione: quello che avviene a livello di governo e del M..I. è l’evidente incapacità di questa governance di gestire non solo l’emergenza ma nemmeno l’ordinario.
Da soli non vanno da nessuna parte il guaio è che di rimando chi va a sbattere è la “”scuola tutta” e con essa tutti noi.
Non si deve essere necessariamente scienziati per capire il caos in cui è piombata la scuola, certamente non a causa e per colpa di chi ogni giorno, con serietà e sacrifici personali, la fa funzionare: Dirigenti, docenti, ATA.
Il monito è che dobbiamo fare quadrato la scuola non è semplice proprietà od oggetto politico in mano di pochi: è patrimonio di tutti NOI, è nostra, non lasciamocela scippare, non permettiamo che affonda proprio perché non vogliamo affondare con essa. Per fortuna sappiano nuotare, Per fortuna siamo menti pensanti e sappiamo ragionare e discernere quello che è giusto e quello che è sbagliato e non si deve fare.
Per finire non mi stanco mai di lanciare la solita esortazione: uniamoci, formiamo movimento di opinione, la meta è il bene comune, nostro, della  scuola e di tutti coloro che ne fanno parte. Facciamo quadrato, non disperdiamoci o perdiamoci nei mille rivoli dei singoli bisogni, la posta è alta o ci difendiamo o subiamo passivamente. Ci devono sentire, ci devono ascoltare, devono agire. Le ultime parole famose della Ministra: la scuola riapre il 14 settembre…bella roba, gli alunni ci sono e i docenti…ancora oggi, 10 novembre rileviamo una marea di cattedre vuote, ancora oggi rileviamo stressanti convocazioni. Scusate ma di che cosa stiamo parlando.!!!!

Dalla segreteria territoriale di Catania
Uniti facciamo la differenza. Uniti si vince, sempre.
Uil Scuola: LA VOCE LIBERA DELLA SCUOLA.
fraterni saluti in  Uil Scuola
salvo mavica

attachments: report

REPORT >>> Contratto DID: quando la realtà supera l’immaginazione.

C’era una volta un contratto scritto male e difficile da applicare al punto che si decise di scrivere una nota che lo migliorava.  Non bastò e si mise una toppa con un documento politico. 
Contratto DID: quando la realtà supera l’immaginazione
Uil Scuola: è un metodo che non condividiamo, una gestione dell’emergenza che non ci convince. Le scelte contrattuali restano, i governi passano.
In un momento così complesso i riferimenti contrattuali sono la bussola dei lavoratori. Siamo convinti che la condivisione è la scelta prioritaria.

La pandemia ha sconvolto ogni schema, è vero, ma ciò non ci impedisce di vedere e ritrovare il senso di una operazione che è frutto di una politica divisiva e di contrapposizione che proviene da un ministro con scarsa cultura di governo e con forte propensione a politiche di opposizione, che l’hanno portata a determinare una divisone sindacale, che non vogliamo definire di rottura, ma poco ci manca.
La nostra azione non si limiterà ad affermare le nostre ragioni, ma cercheremo in tutti i modi di incrociare una nuova strada unitaria, senza pregiudizi nei confronti degli altri sindacati, ma con un giudizio fortemente negativo nei confronti della politica divisiva del Ministero.  Dalla ministra Azzolina ci dividono modi, metodi di governo e delle relazioni sindacali basati su strategie divisive invece che poggiati sul confronto e sull’ascolto.

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La dichiarazione congiunta sottoscritta dall’amministrazione e da alcuni sindacati firmatari del contratto integrativo sulla Didattica a Distanza è stata l’oggetto della convocazione da parte ministeriale di tutte le organizzazioni sindacali, anche quelle che non hanno sottoscritto il contratto integrativo.
 
Per descrivere l’iter di questo contratto potremmo prendere a prestito il titolo del romanzo per ragazzi di Michael Ende: La storia infinita. Un accordo a rate.
Oggi un ulteriore passaggio per informare tutte le organizzazioni sindacali dei contenuti di un ‘documento politico’ che riguarda il ministero dell’istruzione e i sindacati firmatari dell’accordo.
Una firma a più tempi, con tanto di testo contrattuale, successiva nota esplicativa e ora il documento politico.
C’è voluto un ulteriore incontro, non contestuale alla sottoscrizione, su richiesta legittima di uno dei sindacati firmatari, per chiarire le discrasie tra il contratto e la nota.
Segnali chiari di una difficoltà nella stesura del Ccni. Non è un giudizio pregiudiziale il nostro, è volontà di poter discutere del merito di un accordo politico sottoscritto con altri sindacati.
Accordo di cui non possiamo che prendere atto.
 
Chiaramente la UIL scuola non intende aderire, perché di adesione si sarebbe trattato, ad un documento concordato da altri, un’intesa politica più che un contratto. Nella nostra storia di sindacato libero ed indipendente non abbiamo mai delegato nessuno a rappresentarci, né pensiamo di farlo ora.

 

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Nota del Ministero Istruzione sulle MAD per l’a.s. 2020/21.

 La nota MI del 4 novembre la quale dispone, per l’a.s. 2020-21, la possibilità anche per i docenti inclusi nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) o in graduatorie di istituto di presentare domanda di Messa a disposizione (MAD).

La nota rappresenta un’ulteriore conferma di quanto la UIL scuola aveva preventivato e prospettato.
Avevamo infatti chiesto di regolamentare le MAD ma di non vietare, soprattutto per quest’anno scolastico, la possibilità di presentare domanda di “messa a disposizione” a coloro i quali sono inseriti nelle Graduatorie Provinciale per le Supplenze (GPS) e di istituto.
La nostra proposta in merito era suffragata dai numerosi posti vacanti e, soprattutto, dallo stato emergenziale nel quale il paese e quindi anche la scuola, versano.
Il Ministero ha “fatto orecchie da mercante” e questi sono i risultati: posti a “iosa” che tuttora non sono stati coperti né dalle immissioni in ruolo ordinarie, né dalla call veloce, né tanto meno dalle GPS.
Una nota che genera ulteriore caos a danno dei docenti i quali non hanno prodotto la “messa a disposizione” per cui il posto disponibile nella migliore delle ipotesi, è stato occupato da personale non inserito nelle GPS.
I Dirigenti Scolastici giustamente non sanno, a questo punto, come comportarsi per conferire le nomine una volta esaurite le graduatorie, dovendo infatti attendere la ricezione di eventuali domande di messa a disposizione da parte di coloro che, inizialmente esclusi, potranno ora, a seguito della nota, aspirare ad un incarico pur essendo già inclusi in una graduatoria.
Il risultato di tale caos sarà che gli alunni continueranno a rimanere senza insegnante a causa di un ministero che ostinatamente procede in modo disorganizzato e secondo le proprie convinzioni pur se smentite dagli eventi (vedi rinvio concorso straordinario).
Anche su questo la UIL scuola aveva ragione e denuncerà questa ulteriore ingiustizia che, come al solito, approderà nelle aule dei tribunali.

attachments: la nota – AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE.2020.0034635

DPCM 3 NOVEMBRE: LE MISURE PER LA SCUOLA.

Avviso UIL SCUOLA informativa vers 3.jpg
Il nuovo Dpcm è in Gazzetta Ufficiale dal 4 novembre con validità dal 5 novembre al 3 dicembre 2020.

Le misure valgono sull’intero territorio nazionale con regole e divieti diversi qualora si tratti di zone ad elevata gravità (Regioni che si collocano in uno “scenario di tipo 3” e con un livello di rischio “alto”-Arancione-) e quelle nelle quali ci sono situazioni di massima gravità (Regioni che si collocano in uno “scenario di tipo 4” e con un livello di rischio “alto”- Rossa-).
>>> Nella scheda le misure previste per la scuola.: DPCM-3-NOVEMBRE-Scheda-di-sintesi-UIL-scuola-

DPCM: LA SCUOLA NE ESCE DIMEZZATA.


Turi: ripartire senza fretta, ma serve progetto chiaro
. Serve un clima diverso di dialogo e confronto a cui abbiamo offerto la piena disponibilità.
E’ una scuola dimezzata quella che ci consegna il nuovo Dpcm – commenta Pino Turi dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale delle nuove misure prese dal Governo per il contenimento del Covid –considerando che la didattica a distanza sarà al 100% per gli studenti delle scuole di secondo grado, e nelle zone rosse si porta dietro anche due anni della secondaria di primo grado.
Restano salve la scuola dell’infanzia e primaria anche se serve dare loro sicurezza e certezze cha ancora non hanno.
Si impedisce a parte della popolazione studentesca di uscire di casa – osserva Turi – ma la frequenza delle scuole non è impedita per l’uso dei laboratori e per l’integrazione (sic!) dei ragazzi disabili.
Speriamo che ci sia un intervento urgente di modifica. Devono essere le singole scuole autonome a progettare sia dell’uso dei laboratori che l’integrazione.
Pensiamo ad una integrazione ‘muraria’? – chiede polemicamente Turi. Come si può pensare che un alunno con disabilità possa essere in un locale della scuola e vedere i suoi compagni di classe attraverso uno schermo? Sarebbe questa l’integrazione? A noi sembra esattamente il contrario. L’alunno disabile deve essere insieme ai suoi compagni di classe, nella scuola.
Bisogna considerare le scelte del dpcm urgenti, ma transitorie.

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DPCM E CONCORSO SCUOLA / Turi: il Dpcm archivia il concorso. Ora serve una sessione su reclutamento. Concorso straordinario: la realtà ha prevalso sull’ostinazione


In decine di migliaia rimasti fuori dalle prove. Il percorso è saltato: nato male è finito peggio.
Turi: Dpcm archivia il concorso. Ora serve una sessione su reclutamento.
La pandemia ha prevalso sulle narrazioni di questi mesi, sprecati ad inseguire gli eventi e supportare posizioni di parte.
La realtà ha prevalso sulla narrazione: serve un atto di responsabilità e non limitarsi alla sospensione del concorso straordinario, ma serve una sessione di discussione che riguardi il reclutamento – commenta Pino Turi, segretario generale Uil Scuola, in merito alla sospensione dei concorsi pubblici prevista nel nuovo Dpcm.
Il percorso è saltato e va riprogrammato. C’è qualcuno che possa pensare ancora che la convivenza tra il concorso ordinario e lo straordinario possa ancora reggere?
Si tratta di agire e presto per non pregiudicare anche il prossimo anno scolastico.

Dpcm e concorso 041120

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RIAVVIATO IL CONFRONTO SUL PROTOCOLLO DI SICUREZZA PER LA SCUOLA . Un tavolo costituito che non ha mai funzionato

All’incontro, oltre Pino Turi, erano presenti Giuseppe D’Aprile e Rosa Cirillo. 

Finalmente, dopo più di tre mesi dall’ultima riunione, il Dipartimento delle risorse umane e finanziare del MIUR ha convocato il “Tavolo nazionale permanente sulla sicurezza”.
“Un tavolo costituito che non ha mai funzionato” – è quanto ha dichiarato Pino Turi durante l’incontro – e i risultati sono evidenti.
Dopo la sottoscrizione dell’accordo sulla sicurezza che serviva per consentire di riaprire le scuole in presenza e in sicurezza a settembre scorso, il compito del tavolo nazionale sulla sicurezza doveva essere quello di gestire e cercare le giuste soluzioni ai problemi di sicurezza delle diverse realtà scolastiche territoriali attraverso l’intermediazione dei tavoli regionali. 
Era necessario approfittarne proprio quando la pandemia aveva allentato la curva dei contagi e invece non è mai stato convocato a dispetto di scelte unilaterali a cui, evidentemente, l’apporto delle organizzazioni sindacali non era necessario.
Oggi raccogliamo i cocci di una situazione di per sé esplosiva che scarica sul personale e sui Dirigenti Scolastici tutte le responsabilità di una situazione ulteriormente complicata da nuovi problemi e da nessuna soluzione; un clima di completa sfiducia che scaturisce dalla mancanza di coordinamento e solidarietà tra i diversi Ministeri e i sindacati che, comunque, rappresentano il personale della scuola che tutti i giorni, in prima linea, si espone per far si che la scuola continui a rimanere aperta.

La UIL Scuola ha ribadito, anche nell’incontro odierno, che servivano e servono ancora presidi sanitari e di tracciamento in tutte le scuole non solo per garantire la sicurezza di tutto il personale e degli alunni ma anche per poter capire se la scuola è un luogo sicuro nel quale il virus è poco presente.

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QUESTA MATTINA INCONTRO SINDACATI SCUOLA, CONFEDERAZIONI, MINISTRO ISTRUZIONE


UIL: sulla scuola ferite aperte. Servono decisioni diverse.
Turi: c’è disponibilità ma a patto di un cambio di linea politica che passi dalle decisioni in solitudine a misure condivise.
E’ un giudizio critico sulle scelte di politica scolastica di questo governo quello che esce dall’incontro di questa mattina tra confederazioni, sindacati scuola  e il ministro Azzolina.
Una politica caratterizzata da mancanza di dialogo e confronto, tanto da avere di fatto eliminato ogni forma vera di partecipazione sindacale – così Pino Turi in apertura del suo intervento.
Le relazioni sindacali sono al lumicino. I pochi atti negoziali, come il protocollo sulla apertura delle scuole in presenza e in sicurezza, sono stati sostanzialmente disattesi.
Serve un clima di fiducia, i lavoratori della scuola sono persone perbene, agiscono responsabilmente, ma non si sentono rappresentati dalle decisioni di questo governo.
Ci sono ferite aperte nel corpo sociale della scuola: i precari che stanno facendo un concorso in pandemia, partito male che sta andando peggio. Sono oltre 7 mila le persone rimaste fuori senza prove di suppletive. Si è in tempo ancora per sospenderlo, per trovare soluzioni – ammonisce Turi.

COM incontro sindacati- Azzolina 301020

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