SCUOLA: TURI (UIL), ‘SCIOPERO RESTA 8 GIUGNO, AFFERMEREMO NOSTRE RAGIONI ALLA COMMISSIONE’ =

da Adnkronos

Roma, 1 giu. (Adnkronos) – Lo sciopero della scuola resta confermato
per il prossimo 8 giugno, “porteremo le nostre ragioni alla
Commissione”. Arriva a stretto giro di posta la risposta alla
richiesta del Garante degli scioperi di revocare lo sciopero nazionale
del mondo della scuola indetto appunto per l’8 giugno prossimo.

“Una Commissione di burocrati – sottolinea all’Adnkronos il segretario
generale della Uil Scuola, Pino Turi – ci contesta il mancato rispetto
del termine di preavviso, che deve avvenire con un preavviso non
inferiore a 15 giorni; e il mancato rispetto della regola di
intervallo tra le azioni di sciopero, secondo cui tra un’azione e la
successiva deve intercorrere un intervallo di tempo non inferiore a 7
giorni. Non si può giudicare con vecchie regole burocratiche –
evidenzia – una situazione del tutto inedita”.

“Lo sciopero l’8 giugno – ribadisce Turi – è possibile farlo perchè,
stante la situazione attuale, non crea assolutamente ripercussioni nè
sulle scuole, che sono chiuse, nè sulle famiglie, nè sugli studenti.
Presenteremo una nostra memoria alla Commissione. Sono sicure che è
una situazione che possiamo risolvere negoziando. Oltretutto –
conclude la Commissione non dovrebbe avere una competenza
sanzionatoria ma di conciliazione. Apriremo una interlocuzione con la
Commissione di Garanzia affermando le nostre ragioni. Lo sciopero
resta confermato”

Nota unitaria. Le Segreterie Territoriali della FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL e FGU GILDA UNAMS della provincia di Catania, hanno scritto….

FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL e FGU GILDA UNAMS della provincia di Catania.

attachments: Nota unitaria ai DS della provincia di Catania

 

A proposito di ferie.

“”””””IL COVID-19 ha disdettato il CCNL e ha dato carta bianca e libero arbitrio ai dirigenti scolastici e Dsga ?
Le ferie devono essere richieste al Dirigente Scolastico, secondo le modalità e i termini stabiliti dalla contrattazione d’istituto.
Mai imposte d’ufficio, neanche in emergenza Coronavirus.

Proliferano e circolano molte circolari – destinatario il PERSONALE ATA – addirittura, autoritarie e non protocollate, a volte , di questo tenore: “Il piano di ferie sarà predisposto, assegnando d’ufficio il periodo di ferie a coloro che non ne avranno fatto richiesta, entro il termine fissato…”
E ancora: “”Considerato il particolare periodo che stiamo vivendo e la definitiva sospensione delle attività didattiche si precisa che le ferie relative all’a.s. 2019/2020 dovranno essere fruite tutte entro  il 25 agosto ecc. …possono essere non richiesti massimo 7 giorni “”. ..
…..””Si rammenta che tutto il personale dovrà fruire di tutte le ferie maturate (32+4) entro e non oltre il 31 agosto, nonché dell’eccedenza delle ore maturate oltre l’orario di lavoro più altre attività….””””
ancora più grave: …”””” una volta utilizzato lo strumento delle ferie pregresse, è possibile utilizzare i riposi compensativi a copertura delle giornate lavorative non prestate.”””””

Il personale non coinvolto nel lavoro agile, quindi, si vede azzerato il credito orario eventualmente accumulato.
In base a quale riferimento normativo può essere decurtato il lavoro straordinario?!?

Riportiamo la corretta determina adottata da molti, tanti D.S., illuminati ed attenti:  Il personale collaboratore scolastico, la cui attività lavorativa non è oggetto di lavoro agile, ai sensi della nota del Ministero dell’Istruzione 10 marzo 2020, n. 323, resterà a disposizione per le necessità di apertura dei locali scolastici individuate dal DSGA e, se non impegnato nella turnazione, nel periodo dal 20 marzo al 3 aprile 2020 sarà esentato dall’obbligo del servizio solo dopo aver fruito delle ferie pregresse.  Il suddetto periodo, in riferimento alla fattispecie della obbligazione divenuta temporaneamente impossibile di cui all’art. 1256, comma 2, cc, è equiparato al servizio effettivo, ai fini giuridici ed economici.

 

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8 Giugno – SCIOPERO GENERALE.

Lettera aperta.

RSU e Terminali. RLS. Simpatizzanti ed amici.
Aggiornamento in tempo reale.
Carissimi, tenuto conto che circolano una miriade di notizie “”diciamo non verificate””  mi pregio inviarVi quanto in allegato,  ai fini di forniVi visione e conoscenza da fonte certa ed attendibile.
Con l’occasione condivido con Voi la notizia dell’indizione dello sciopero Nazionale comparto istruzione stante che la politica in genere ma sopratutto la ministra Azzolina, malgrado reiterati tentativi di conciliazione, di fatto ha cassato il diritto garantito dalla Costituzione Italiana, ovvero la  rappresentanza,  la concertazione e  la contrattazione sindacale e pertanto di tutti i diritti dei lavoratori. Dobbiamo arginare a tutti i costi l’imperante liquefazione della professionalità dei docenti, l’attacco alla “”vera buona scuola”” quella che tutti Voi, malgrado la insussistenza di indicazioni operative confacenti, avete dimostrato di esserlo e saperlo fare. Un pensiero è rivolto anche a tutto il personale ATA..  Appunto per l’impegno profuso e dimostrato non meritiamo di essere trattati da semplici destinatari di prese di posizioni unilaterali, autoritarie e calate dall’alto.
Ribadisco quello che abbiamo sempre sostenuto: cittadini ancor prima che docenti ed Ata, comunque sicuramente MAI SUDDITI.
La Uil scuola in questi ultimi tempi ha fatto sentire la VOCE LIBERA DELLA SCUOLA.  Nelle scuole, fra la gente. IN TUTTI I MODI ED IN TUTTE LE SEDI.  Alla base reclamiamo l’ascolto della “”COMUNITA’ EDUCANTE”” ed infine un invito: UNITI FACCIAMO LA DIFFERENZA.
Seguite, per favore, se volete,  le notizie sui siti della UIL SCUOLA, dobbiamo a tutti i costi superare questo triste momento epocale, devastante e malevolo, sia a causa del subdolo covid19 ma anche a causa della resilienza della politica che ha invaso la scuola statale libera e pubblica, evenienza di paventato serio pericolo con la reale incertezza di quello che potrà ancora succedere in negativo.
I migliori saluti ed auguri di ogni bene.
salvo mavica, segretario federazione Uil Scuola Rua. Catania

MODIFICAZIONI AL DECRETO-LEGGE 8 APRILE 2020, N. 22 – Scheda di confronto UIL SCUOLA

INVITO: 8 Giugno SCIOPERO GENERALE. 

Immissioni in ruolo da concorso e da GAE ai sensi dell’articolo 1, comma 18-quater, del D.L. 29/10/2019 n. 126, convertito, con modificazioni, dalla L. 20/12/2019 n. 159. Elenco convocati Immissioni in ruolo scuola infanzia e primaria.

— Ufficio VII – Ambito Territoriale Catania

AT: Aspiranti nelle graduatorie concorsuali e nelle GAE/i
        Dirigenti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado della Sicilia
        Sito istituzionale
        OO.SS. Comparto istruzione e ricerca e dell’Area V

Rettifica elenco convocati Immissioni in ruolo scuola infanzia e primaria.
Verificati i decreti di rettifica alle Graduatorie ad esaurimento di questa provincia, si sostituisce, con l’allegato alla presente, l’allegato 1 alla nota prot. 7965 del 27/5/2020 pubblicato sul sito di questo ufficio, limitatamente ai docenti convocati della scuola primaria e infanzia, restando fermo il termine di scadenza per l’inoltro del modulo domanda allegato 2 alla nota predetta fissato per le ore 23.59 del 31 maggio 2020.
La presente nota con l’allegato elenco dei convocati rettificato è pubblicata al sito di quest’ufficio, inviata alle istituzioni scolastiche interessate e alle OO.SS del comparto istruzione e ricerca e dell’area V per la massima diffusione tra il personale interessato. Il Dirigente Emilio Grasso

attachments: Rettifica elenco convocati primaria e infanzia-signed

ALLEGATO 1 INTEGRATO INFANZIA E PRIMARIA

ULTIM’ORA PRECARI – Turi: rinviare per non decidere significa lasciare migliaia di precari in una condizione di incertezza.


Stanotte, dopo la mezzanotte: 
ANSA >>>Accordo chiuso nella maggioranza sul decreto scuola. A quanto si apprende da fonti di governo l’intesa, dopo il vertice di Palazzo Chigi convocato dal premier Giuseppe Conte, e’ stata trovata: il concorso per i precari ci sarà ma dopo l’estate e non sarà più a crocette ma con una prova scritta.

Turi: rinviare per non decidere significa lasciare migliaia di precari in una condizione di incertezza
Con tutte le conseguenze che comporterà in termini di continuità didattica, a gran voce reclamata da studenti e famiglie. Ancora una volta al centro delle scelte non ci sono i cittadini, ma le ragioni della politica
 
Se la mediazione è basata sul rinvio al prossimo anno – commenta a caldo il segretario generale della Uil Scuola – siamo in presenza di una politica autoreferenziale che contraddice sè stessa. Attende per capire.
Stiamo parlando di un decreto legge, quindi un provvedimento adottato per ragioni di necessità ed urgenza, ancora prima della pandemia.
Rinviare per non decidere significa lasciare migliaia di precari in una condizione di incertezza con tutte le conseguenze che comporta in termini di continuità didattica a gran voce reclamata da studenti e famiglie.
Ancora una volta al centro delle scelte non ci sono i cittadini, ma le ragioni della politica. Speriamo di aver capito male e ci siano, invece, soluzioni di immediata assunzione in ruolo dei 40.000 precari a cui attivare, a fine anno, ogni opportuna verifica e valutazione anche con elaborati scritti, per dare pace ai fautori del merito.
Il governo farebbe bene a concentrarsi sulla ripresa a settembre delle scuole, i cui termini e soluzioni nessuno conosce e ci sembra un comportamento quantomeno colpevole.
 

SCUOLA: grande partecipazione alle assemblee on-line.

Comunicato Stampa Unitario 14052020

SEGRETERIE PROVINCIALI CATANIA

SCUOLA: grande partecipazione alle assemblee on-line.
Il 13 maggio scorso si è tenuta nella mattinata l’Assemblea Sindacale Provinciale indetta dalle OO.SS. scriventi per tutto il personale scolastico.
Detta Assemblea, considerata l’emergenza epidemiologica, è stata per forza di cose convocata in modalità a distanza attraverso piattaforma on-line, ma nonostante ciò ha avuto un notevole successo per adesioni e numero di interventi. Basti pensare che si sono sfiorate le 500 partecipazioni e che si è protratta fin dopo le 14.30, per più di un’ora oltre l’orario previsto con quasi 200 partecipanti fino alla fine.
Sicuramente i temi trattati, ovviamente inerenti all’emergenza epidemiologica in corso, sono temi molto sensibili che riguardano da vicino non solo la vita professionale del personale scolastico, ma anche la quotidianità degli studenti e delle famiglie, tutti facenti parte della comunità educante.
Innanzitutto è emersa la necessità impellente di predisporre un Protocollo Unico di Sicurezza a livello generale, in vista sia degli esami di Stato in presenza, sia del possibile rientro in aula a settembre.
Ma, soprattutto, numerosi sono stati gli interventi dei partecipanti sulla tanto discussa didattica a distanza, dai quali è emerso a voce alta che trattasi di strumento solo emergenziale e succedaneo dell’unica vera forma di insegnamento e cioè quello in presenza, che potrebbe casomai supportarlo solo dopo un’adeguata regolamentazione contrattuale e da una piattaforma di esclusiva proprietà Ministeriale, in linea con le norme della Privacy.
Si è affrontata anche l’assoluta necessità che si realizzi nell’immediato un reale potenziamento delle risorse economiche alle scuole, indirizzate esclusivamente alla sicurezza sanitaria degli ambienti scolastici e degli organici, sia docenti che ATA, affiancato anche da un’adeguata ristrutturazione e ampliamento dell’edilizia scolastica, indispensabile per garantire il distanziamento sociale necessario con l’emergenza Covid-19, e consentire il riavvio in presenza delle attività didattiche in condizioni di piena sicurezza sanitaria.
I Segretari e Coordinatori Provinciali delle OO.SS. scriventi esprimono piena soddisfazione per il grande coinvolgimento e per il buon esito di questa nuova forma di partecipazione, che, comunque ci ha permesso di continuare a stare vicini al personale scolastico in questi momenti di emergenza, ma soprattutto di avere contribuito a rafforzare la solidarietà e la coesione delle categorie che rappresentiamo, nell’intento comune di trovare soluzioni valide, efficaci e condivise.
Catania, 14 maggio 2020

attachments: Comunicato Stampa Unitario 14052020

Catania – sindacati scuola – INDIZIONE ASSEMBLEA SINDACALE in orario di servizio, mercoledì 13 maggio 2020. Iniziative unitarie in tutta Italia. M.I. et Ministra ne prendano atto. La SCUOLA C,è – i sindacati ci sono. La nostra COSTITUZIONE lo sancisce.

i  n  v  i  t o.

  • FLC CGIL,  CISL SCUOLA,  UIL SCUOLA,  SNALS CONFSALFGU GILDA UNAMS
  • SEGRETERIE PROVINCIALI CATANIA
    Catania, 07/05/2020
    A tutti i Dirigenti
    delle Istituzioni Scolastiche
    di ogni ordine e grado della
    PROVINCIA DI CATANIA
    Oggetto: INDIZIONE ASSEMBLEA SINDACALE
    Le Segreterie Territoriali della FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL e FGU GILDA UNAMS della provincia di Catania, ai sensi dell’art. 23 del CCNL 2016–2018, indicono Assemblea Sindacale Provinciale per tutto il personale docente e A.T.A., con contratto a tempo indeterminato e determinato, di tutti gli istituti di ogni ordine e grado della provincia di Catania, per discutere il seguente ordine del giorno:
    Emergenza Coronavirus: protocollo specifico per la scuola sulla sicurezza, proposte per la conclusione dell’anno scolastico e l’avvio del nuovo.
    Didattica a distanza e lavoro agile: nuove modalità lavorative da disciplinare.
    Assenza di un piano straordinario di investimenti per potenziare gli organici e dotare le scuole di risorse e strumenti necessari.
    Mancate stabilizzazioni del personale docente e Ata.
    Situazione politico-sindacale.
  • L’assemblea si terrà:
    Mercoledì 13 maggio 2020 dalle ore 11,30 alle ore 13,30 in modalità a distanza attraverso la piattaforma Zoom al seguente link https://us02web.zoom.us/j/81358792532 Meeting ID: 813 5879 2532
    Sono invitate tutte le scuole di ogni ordine e grado della provincia.
  • attachments:  Assemblea Unitaria Catania_13mag2020

Si raccomanda la notifica anche al personale in servizio presso eventuali plessi o sezioni staccate in altro loco.
Le SS.LL. sono pregate di dare adeguata informazione a tutto il personale interessato della presente e della relativa circolare, anche per via telematica, affissione all’albo sindacale on-line o in altra sezione dedicata dell’istituzione scolastica, concedendo allo stesso di partecipare alla suddetta Assemblea a norma delle vigenti disposizioni.
Considerata l’importanza degli argomenti all’o.d.g., si prega di essere puntuali.
Distinti saluti.

UIL Scuola

Salvo Mavica

RIPARTENZA SCUOLA. UIL per la SCUOLA serve un provvedimento organico del Governo

Servono presidi sanitari, informazioni alle famiglie, certezze sulle responsabilità.
La scuola riparte se si mette a punto un piano complessivo, un progetto per l’intero sistema di istruzione nazionale che vada anche oltre l’emergenza.
Servono i dettagli tecnici per superare la contingenza ed aprire le scuole in sicurezza, ma ci vuole anche una visione di insieme della scuola che sarà.
L’investimento sulla scuola deve trovare posto in quel patto per il paese che la UIL ha più volte rivendicato – sottolinea il segretario confederale, Antonio Foccillo – quello che la pandemia e le condizioni di finanziamento in deficit oggi consentono.
Non si tratta di assistenza ma di investimenti nella struttura immateriale centrale del nostro Paese.
E’ questo il momento di decidere. Per la sanità abbiamo visto il risultato di scelte scellerate di tagli e riduzioni. Per la scuola rischiamo di trovarci nella stessa drammatica emergenza.
Senza investimenti la scuola non può ripartire. Servono politiche keynesiane che inducano un moltiplicatore elevato. L’istruzione è uno di quelli.
E’ evidente che nelle politiche di sviluppo che si sarebbero dovute fare anche prima dell’emergenza, sempre rinviate a tempi migliori – mettono in evidenza Foccillo e Turi – la scuola ora merita attenzione.
Serve un provvedimento organico, che componga tutte tessere, che il Governo ed il Parlamento assumono per mettere in sicurezza milioni si studenti, insegnanti, famiglie.
Va pensata oggi, la scuola dei prossimi anni.
Chi farà, che cosa? E’ questa la prima domanda alla quale occorre rispondere – ribadisce il segretario generale della Uil Scuola. Ci sarà bisogno di persone e di risorse economiche
Che cosa succede se un insegnante, uno studente, in preside, avranno sintomi?

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Barbagallo: “Un manifesto della UIL per un patto per il Paese”

L’Esecutivo nazionale della UIL discute su un progetto complessivo di rilancio
08/05/2020 
| Sindacato.

È finita nella tarda serata di ieri la seconda riunione in videoconferenza dell’Esecutivo nazionale della Uil convocata non solo per un’analisi sull’attuale fase 2, ma anche per predisporre una proposta di progetto per la ripresa. L’Organismo dirigente della Uil ha condiviso l’idea di un “Patto per il Paese” che, ormai da molti giorni, il Segretario generale Carmelo Barbagallo sta rivendicando anche in occasioni ufficiali, come quella dell’ultimo incontro con il Governo. “Abbiamo apprezzato che lo stesso Premier – ha ricordato Barbagallo – abbia sottolineato l’opportunità di un tale passo: noi crediamo che occorra perseguire questo obiettivo, tutti insieme, se vogliamo uscire dal baratro in cui la pandemia ci ha fatto precipitare.

Qualunque altra proposta sarebbe riduttiva. Dobbiamo avere, infatti, un’idea sul progetto di Paese che vogliamo realizzare nella sua struttura essenziale e complessiva. Noi – ha precisato il leader della Uil – temiamo che molte imprese non ce la facciano a superare questa crisi: c’è il rischio che tante attività spariscano e che, con esse, troppi lavoratori possano perdere il proprio posto. Il lavoro nero potrebbe aumentare e i salari, insieme ai diritti, diminuire. In particolare le donne, da questa emergenza, potrebbero uscirne più povere. Bisogna evitare che tutto ciò accada. Ho chiesto, dunque, alle categorie, in particolare a quelle dell’industria e dei servizi, di predisporre uno studio per capire su quali attività produttive potrà fondarsi e prosperare una nuova economia, che valorizzi il lavoro e crei benessere. L’auspicio è che tutte le Associazioni imprenditoriali possano condividere questo percorso, a cominciare dalla ‘nuova’ Confindustria, e che non si arrocchino sulla difesa del solo profitto. A tal proposito – ha proseguito Barbagallo – dovrà essere chiaro che la sanità, i trasporti, la scuola e le stesse pensioni non possono essere condizionati da logiche di mercato. E poi, una volta per tutte, bisognerà dire basta al potere limitante della burocrazia, valorizzando piuttosto il lavoro pubblico.

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INCONTRO MINISTRO >>> Turi: ripartenza scuola è scacchiera con molti protagonisti. Servono decisioni condivise.

MISURE KEYNESIANE PER LA SCUOLA: E’ L’INVESTIMENTO PIÙ PRODUTTIVO.
  Turi: ripartenza scuola è scacchiera con molti protagonisti.  Servono decisioni condivise.
Le proposte per il confronto in atto.

“”””Turi.  Non bisogna dividersi, ma mantenere salda la maggioranza e il rapporto con il sindacato. Abbiamo proposte e faremo la nostra parte nella definizione del protocollo della sicurezza per garantire i lavoratori e gli studenti. Lo faremo in maniera unitaria.”””

Non siamo la tessera di un mosaico il cui disegno complessivo non ci ha visto protagonisti nelle scelte strategiche. Non saremo pedine. La partita si svolge su tutto lo scacchiere – è questo il commento di Pino Turi – al termine dell’incontro che si è svolto questa mattina al ministero con il ministro Azzolina
Un incontro politico e tecnico, volto a mettere a punto i dettagli della ripresa a scuola e della prossima maturità, con risvolti politici importanti.
La scelta del confronto con il sindacato, l’intreccio di responsabilità tra il Comitato Tecnico scientifico del ministero, la Croce Rossa, gli Uffici scolastici Regionali, i Presidenti delle Regioni, sono tasselli di un sistema di misure che va messo a punto insieme. Il nostro non è un approccio scettico, ma propositivo e di speranza.
Serve un progetto che travalichi le emergenze e guardi al futuro.
Senza investimenti strategici il sistema di istruzione rimarrà al palo. La scuola svolge una funzione straordinaria per il futuro economico e sociale del paese. Merita investimenti, con una politica di deficit spending di carattere keynesiano.

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Avviato il confronto sul protocollo di sicurezza per la scuola >>> il resoconto della riunione di oggi al Miur

Coronavirus, ecco come bambini e ragazzi potrebbero tornare tra i banchi di scuola.  (foto da TGCOM24)

Avviato il confronto sul protocollo di sicurezza per la scuola
Per un riavvio sicuro della attività in presenza I sindacati chiedono anche di dare stabilità al personale e di investire le necessarie risorse

Mentre si prepara la giornata di assemblee on line del 13 maggio promossa da FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams sulle problematiche poste dall’emergenza Covid-19 soprattutto in vista della ripresa delle attività in presenza, si è svolta la riunione tra la Ministra dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali per definire i contenuti di uno specifico protocollo finalizzato a garantire che tale ripresa avvenga assicurando ad alunni e personale della scuola le indispensabili condizioni di sicurezza. Il protocollo dovrà fissare un quadro nazionale di riferimento in base al quale ogni scuola, in ragione delle proprie specificità (tipologia di alunni, organizzazione del lavoro, strutture edilizie), dovrà definire puntuali indicazioni su dispositivi e norme di comportamento finalizzati ad una frequentazione sicura degli ambienti scolastici eliminando ogni rischio di diffusione del contagio.
Di particolare rilievo è il fatto che contenuti e struttura riprendano il testo sottoscritto il 24 aprile tra parti sociali e governo. Analogo è anche il metodo che si intende seguire, valorizzando il confronto con le organizzazioni sindacali, come è stata la stessa ministra Azzolina a sottolineare; dunque un buon avvio,il

documento unitario:comunicato-incontro-sicurezza-07052020

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CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 5 maggio 2020. Dall’attualità all’utilità. Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone. Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.

Il punto della giornata
La Scuola vera ha bisogno delle persone
DA IL CORRIERE DEL TRENTINO  – 5 maggio 20202 – Di Pietro Di Fiore
La Scuola della competenza digitale non sostituirà mai quella fatta dalle persone.
Una scuola da vivere, questo è l’obiettivo da perseguire.

Continuano le esternazioni, tanto legittime quanto stravaganti e curiose, di chi vuole indicare la via per la ripartenza della Scuola; opinioni in libertà probabilmente elaborate sulla scorta dei ricordi di quando la frequentavano. Vi è chi propone aumenti di orario e di giornate di lavoro per tutto il personale scolastico, senza tener conto che il lavoro delle persone è regolato da norme fissate nei contratti collettivi. Vi è chi chiede di imboccare strade talmente autonomistiche da far impallidire financo i secessionisti della prima ora. Vi è chi invoca analisi, ricerche e formazione per il potenziamento dell’istruzione a distanza, senza riflettere o soffermarsi su alcuni principi cardini della Pedagogia. Gli allievi necessitano di presenza, di vicinanza, di relazione, di apprendimento insieme. 
Molti esternano, ma pochi riflettono sull’insegnamento di questa epidemia: nessuno può farcela da solo. Bisogna far passare la buriana ancora in atto del covid19, raffreddare gli animi e poi decidere sul futuro, ma senza dimenticare gli insegnamenti della pandemia. Un noto Professore, componente del Senato della SIPED – Società Italiana di Pedagogia, scriveva che “nel nostro Paese vivono 60 milioni di allenatori di calcio ed altrettanti Ministri dell’Istruzione”. Ed in effetti qualcuno è riuscito a diventare inquilino, pro tempore, del Palazzo di viale Trastevere e se ne vedono le conseguenze. 
E pur tuttavia il Paese, e la nostra Provincia ne è importante tassello, non si può permettere di affidarsi ad apprendisti stregoni. Alla Scuola vera – quella che conosciamo tutto e che amiamo, quella che ha raggiunto il quarto posto nella graduatoria della fiducia degli Italiani (“Gli Italiani e lo Stato” – Rapporto Demos 2019) dopo le Forze dell’ordine – il Presidente della Repubblica ed il Papa – non servono approcci dilettantistici ed improvvisati.

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CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 4 maggio 2020 
>>>SPECIALE VIDEO CONFERENZA STAMPA 


Il punto della giornata 
di Pino Turi


La scuola non è di nessuno. Nemmeno del ministro. 
Compito della politica è risolvere problemi. Non porli

La scuola non è di nessuno. Non è dei sindacati, non è dai partiti, non è del Governo, ma non è neanche di un singolo ministro, la tendenza ai pieni poteri sta diventando endemica– ritorna sulla questione aperta sulla gestione della fase 2 per la scuola, il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi. La scuola è istituzione costituzionale. 
E’ di tutti, di ognuno. E’ patrimonio comune.
Vederla oggi terreno di scontro politico è una vera e propria anomalia costituzionale.
Ciò che sta accadendo che va stigmatizzato, oltre che recuperato in fretta.
Non si tratta di scuse, e nemmeno di richiamo al bon ton istituzionale, anche se non farebbe male, ma le scuse non sono sufficienti, servono le risposte che il personale e i cittadini si attendono e che la situazione impone. I lavoratori, i precari chiedono provvedimenti concreti: concorso per titoli e stabilizzazione su tutti i posti vacanti e lo fanno attraverso i propri rappresentati sindacali.
E’ la politica che deve risolvere i problemi e non porre ostacoli e difficoltà. Deve recuperare la distanza con la realtà che si sta allargando sempre di più. Siamo a maggio e nulla è dato sapere sul funzionamento di un sistema che coinvolge una parte consistente dei cittadini italiani che non vogliono più assistere a beghe incomprensibili ai più ed avere risposte concrete, oggi e non domani. Sono i docenti e il personale ATA che devono poi realizzare le indicazioni del Governo e se non sono condivisi, si generano in origine, gli elementi di fallimenti annunciati. 
E’ proprio ciò che è successo con la DaD che dovrebbe avere insegnato qualcosa; ha dimostrato che solo la volontà e l’autoorganizzazione ha avuto un risultato tangibile di emergenza che non si può certo enfatizzare e mettere come base dell’organizzazione della ripresa, sarà un suo complemento e non la sua sostituzione. La scuola è ben altro. Magari si poteva fare meglio ma il meglio è nemico del bene. Sarebbe un bel segnale per il paese e non solo per i lavoratori, un accordo in Parlamento sulla concretezza e non sulla propaganda. Una legge condivisa per il futuro di questo paese.
E’ così difficile spiegare che si può alzare un ponte in tempi di record, ma che non si possono attivare procedure burocratiche da superare? E’ così difficile da non capire che servono investimenti e il cambio di registro? Per anni abbiamo subito il pensiero unico della concentrazione, della chiusura di scuole, dell’efficienza di mercato e sui tagli continui che hanno risposto alla logica del privato è bello e del pubblico è brutto. Forse si tratta di cambiare approccio culturale, ma non è facile, serve flessibilità e visione che l’attuale politica mostra di non avere.

 

 

DALLE AGENZIE DI STAMPA
ANSA >>> Scuola: Turi (Uil), ministro non ha un piano. 
”Non ci sono idee, si ha paura del confronto”
 (ANSA) ROMA, 4 MAG – “Il Ministro ancora un ha un piano, c’e’ solo l’esclusione del confronto con i sindacati. In tutti i settori sono stati fatti accordi per la sicurezza e non si e’ sentito il bisogno di farlo per la scuola. Questo approccio burocratico non porta da nessuna parte. La ministra va avanti come se non ci fosse la pandemia che c’e’ stata. Non c’e’ visione”. 
Lo ha detto Pino Turi, leader della Uil Scuola in una conferenza stampa dei sindacati in corso.
”Servono piu’ docenti piu’ Ata, piu’ aule. Servira’ un medico nei presidi scolastici: serve un piano ma ad oggi non c’e’ alcuna idea, siamo nella confusione totale. Oggi con il ministero c’e’ un confronto pari a zero, un rifiuto a confrontarsi; significa che non ci sono idee, si ha paura del confronto. Si e’ approfittato della debolezza del sindacato che non si puo’ mobilitare per dire tutto e il contrario di tutto: non siamo piu’ disponibili di stare alla finestra a guardare. Inizieremo una campagna di assemblee per dare voce ai lavoratori”, ha concluso. (ANSA).
Prestate attenzione a: 
TORNARE A SCUOLA IN SICUREZZA, PER TUTTI
https://uilscuola.it/tornare-a-scuola-in-sicurezza-per-tutti/

UIL SCUOLA: MINISTRO NON HA UN PIANO E HA PAURA DEL CONFRONTO


OGGI LA CONFERENZA STAMPA UNITARIA 
“Il ministro ancora non ha un piano, c’è solo l’esclusione del confronto con i sindacati.  In tutti i settori sono stati raggiunti accordi per la sicurezza e non si è sentito il bisogno di farlo per la Scuola.   Questo approccio burocratico non porta da nessuna parte. La ministra va avanti come se non ci fosse la pandemia. Non c’e’ visione”.  Lo ha detto Pino Turi, leader della Uil Scuola in  videoconferenza stampa dei sindacati della scuola.   “Servono più docenti più personale Ata, più aule. Servirà un medico nei presidi scolastici: serve un piano ma ad oggi non c’è alcuna idea, siamo nella confusione totale. Oggi con il ministero c’è un confronto pari a zero, un rifiuto a confrontarsi; significa che non ci sono idee, si ha paura del confronto. Si è approfittato della debolezza del sindacato che non si può mobilitare per dire tutto e il contrario di tutto: non siamo più disponibili di stare alla finestra a guardare. Inizieremo una campagna di assemblee per dare voce ai lavoratori”, ha concluso Turi.

Tornare a scuola in sicurezza, per tutti >>> la nota della conferenza stampa dei sindacati scuola.


L’esigenza di preparare adeguatamente e per tempo una ripresa delle attività scolastiche in condizioni di sicurezza per la salute degli studenti, delle loro famiglie e del personale;  la necessità di ricorrere a modalità di lavoro che richiedono un’accurata programmazione;  l’esigenza di assicurare alle scuole risorse adeguate e stabili di personale, con i necessari interventi straordinari su organici e reclutamento.
Sono questi i temi su cui i segretari generali stanno illustrando le proposte messe a punto dalle organizzazioni sindacali del settore.

LE PROBLEMATICHE EMERGENTI PER LE SCUOLE NELLA FASE DUE  DI CONTRASTO DELL’EMERGENZA DA COVID-19

SICUREZZA: UN PROTOCOLLO SPECIFICO PER LA SCUOLA

DIDATTICA A DISTANZA (DaD) E LAVORO AGILE: NUOVE MODALITA’ LAVORATIVE DA DISCIPLINARE

LA RIPRESA DI SETTEMBRE: NESSUN POSTO SIA SENZA PERSONALE

STRUMENTI E RISORSE

la nota : CONFERENZA STAMPA DEL 4 MAGGIO 2020

#Giustaitalia. Patto per la Ripartenza

Roma, 30 aprile 2020.  Comunicato Stampa
#Giustaitalia.  Patto per la Ripartenza 
Un manifesto con 18 proposte concrete rivolte al Governo e al Parlamento per una società nuova, libera da mafie e corruzione
Diritti sociali, Trasparenza degli appalti, Sostegno alle imprese
al centro delle azioni del manifesto presentato da
Libera insieme ad associazioni, organizzazioni sindacali, rappresentanti di enti locali e del mondo delle imprese
Luigi Ciotti: “La lotta contro la pandemia può e deve essere anche l’occasione per risanare la nostra democrazia!
Un manifesto per far ripartire l’Italia uscendo dalla cultura dell’emergenza e affermando quelle delle regole. #Giustaitalia, un “Patto per la Ripartenza” fondato sull’etica della responsabilità promosso da Libera con Avviso Pubblico, Legambiente, Arci, Rete dei Numeri Pari, Rete della Conoscenza, Fuci, Centro Studi Pio La Torre, Cooperare con Libera Terra, Acsi, Us Acli, Cngei, Fondazione Interesse Uomo, Cgil, Cisl, Uil.

attachnents: patto per la ripartenza

Circolare unitaria su Patto (1)

 

CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / SPECIALE PRIMO MAGGIO. Dall’attualità all’utilità
. Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso 
per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone.
 Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.

Il punto della giornata 
di Pino Turi
.

Oggi è la festa dei lavoratori, una festa che questo anno è caratterizzata dalla pandemia. Dovrà per forza maggiore uscire dalla ritualità e dalla celebrazione che da sempre l’ha caratterizzata, nelle piazze e tra la gente, con la Banda e i Gonfaloni dei diversi Comuni, specie nelle zone di tradizione industriale o agricola dove questa festa è sentita e mobilita la partecipazione dei cittadini.
Una festa che deve fare riflettere sul valore del lavoro che oggi l’epidemia ha messo in evidenza come l’elemento ineliminabile è proprio il lavoro delle persone. L’elemento umano fa la differenza, non è sostituibile dalla tecnologia che deve servire per alleviarlo e renderlo più sicuro. E’ il caso dell’insegnamento a distanza che ha dato una dimostrazione di inconcludenza formativa, anche se ha rappresentato, nell’emergenza, uno strumento utile.
Comunque è servito per fare capire l’importanza della scuola, del lavoro dei docenti che mancano anche agli alunni. Sono caduti due altri tabù.
Buon 1° maggio
>>> Sulla pagina FB di Uil Scuola il video messaggio di auguri del Segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.

Barbagallo, messaggio di speranza e certezze
. Quest’anno mai così insolito, ripresa del Paese sia in sicurezza
“Questo è il mio 50esimo Primo Maggio da militante della Uil ed è il mio 20esimo da dirigente della Uil nazionale, ma non mi era mai capitato di celebrarlo in questo modo così insolito. Cerchiamo, dunque, di stare insieme, virtualmente in piazza, utilizzando tutti gli strumenti che ci offre la tecnologia”. Proprio per queste ragioni, il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, alla vigilia di un “insolito” Primo Maggio, ha inviato un messaggio video a tutti gli iscritti della sua Organizzazione, pubblicato sul sito della Uil Tv e qui sintetizzato in alcune sue parti.
[Qui il videomessaggio integrale: http://www.uil.tv/webtv/default.asp?ID_VideoLink=5619 ]
Il Primo maggio in una condizione così difficile non lo avevamo mai fatto – dice Barbagallo – però siamo qua per dare un messaggio di speranza e di certezze. Il nostro pensiero va a tutte le vittime di questa pandemia, a quegli operatori che sono morti sul lavoro, agli anziani abbandonati. Questa pandemia ci ha trovato impreparati, ma bisogna reagire, stringere i denti e andare avanti. Noi abbiamo bisogno di un Paese che si riprenda economicamente e in sicurezza. Questo virus – ha sottolineato Barbagallo – ci ha fatto capire che, in questi anni, l’austerità, i tagli lineari alla sanità e alla ricerca hanno prodotto un’insicurezza e un’incapacità a rispondere rapidamente a una tale emergenza. Dobbiamo fare in modo che tutto ciò non si ripeta più e dobbiamo perciò capire che le politiche liberiste in Europa non servono a niente. Mentre invece abbiamo bisogno di solidarietà, giustizia sociale, diritti, lavoro, di investimenti in infrastrutture per mettere in sicurezza il territorio e in ricerca e digitalizzazione per avere certezze nel futuro. Molti lavoratori sono stati definiti eroi: bisognerà ricordarsene quando chiederemo il rinnovo dei contratti. Il mondo del lavoro deve reagire per raggiungere gli obiettivi che desideriamo.  Da questa crisi – ha concluso Barbagallo – non ne usciremo uguali a come eravamo prima, ma dipenderà da noi se ne usciremo meglio o peggio. Vi esorto dunque a metterci tutti in gioco, per un futuro migliore per i nostri figli e i nostri nipoti, per i giovani e per gli anziani che devono vivere in sicurezza”
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PRIMO MAGGIO>>> DISTANTI MA UNITI: il concertone in televisione
La diretta su Rai 3 dalle ore 20.00 alle 24.00 e in contemporanea su Rai Radio2
L’evento dedicato ai lavoratori e promosso da Cgil, Cisl e Uil, quest’anno sarà speciale, riprodurrà i contributi musicali, non nella storica Piazza S. Giovanni, ma in tv. Tra i contributi sono previste le clip dei lavoratori dei vari settori. Per la scuola il contributo video sarà quello di Roberta Vannini, responsabile territoriale della Uil Scuola, Napoli Area Flegrea.
Guarda lo spot: https://www.uil.it/Video/PRIMO%20MAGGIO%20J100146728-01-01-1_1.mp4

PRIMO MAGGIO: nel video della Uil Tv con i contributi di tutte le categorie della Uil. 
Tutti gli aggiornamenti e le videoclip su www.uil.tv

” IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DEVE CONSENTIRE IL RITORNO A CASA DEI DOCENTI ASSUNTI CON LA LEGGE 107 – RICORSO COLLETTIVO AL TAR

Le immissioni in ruolo, devono essere effettuate sui posti residui che rimangono vacanti e disponibili dopo il completamento delle operazioni relative alla mobilità professionale e territoriale in ciascun anno scolastico.
Ma il Ministero sembra averlo dimenticato ed i docenti assunti con la riforma della ” Buona scuola” avranno sempre meno speranze di ritornare a casa.
Non lo possiamo permettere.
Confortati da alcuni precedenti favorevoli sull’argomento, mettiamo il nostro ufficio legale a disposizione degli iscritti che vogliano partecipare ad un ricorso collettivo dinanzi al TAR.
Per informazioni potrete scriverci ai seguenti indirizzi e mail: smavica@uilscuola.it e studiolegaleprizzi@yahoo.it “

Turi: impensabile introdurre aumenti dell’orario di servizio dei docenti. CONCORSI / Ha ragione il premier Conte: è un problema che si trascina da troppi anni.

Turi: impensabile introdurre aumenti dell’orario di servizio dei docenti
Serve una programmazione d’emergenza invece si introduce il ‘posto sospeso’. Serve massiccio piano assunzioni.
Siamo tutti in attesa delle determinazioni annunciate dalla commissione che sta elaborando progetti per la riapertura delle scuole a settembre e già pensiamocon apprensione alla girandola di personale da collocare per il nuovo anno. Serve che ci sia una conferma quanto più estesa del personale sui posti di quest’anno.

Tra le tante anticipazioni di stampa smentiamo categoricamente che i sindacati stiano lavorando all’aumento dell’orario di servizio dei docenti.
Si tratta di un vecchio desiderio di chi tende a trasformare la funzione docente in un lavoro impiegatizio , senza voler considerare che si tratta di una professione basata sull’azione e sui risultati dell’attività didattica ed educativa e non di procedure burocratiche. Ogni forma di burocrazia è da rigettare, rappresentando la mortificazione della funzione essenziale della scuola. gli obblighi di servizio sono nella media di quelli dei colleghi dell’area UE.
C’è bisogno di investimenti, di più docenti. Più personale ATA. Non avevamo certo bisogno di esperti per introdurre progetti improbabili di aumento dell’orario di lavoro che grazie alla tecnologia dovrebbero, invece, ridursi e non aumentare.
Ha ragione il premier Conte sui concorsi: è un problema che si trascina da troppi anni e serve soluzione immediata.
Dopo anni di ritardi, la situazione di migliaia di lavoratori aveva trovato una mediazione, anche grazie ad un accordo sindacale che ha attraversato due governi e tre ministri, poteva andare quando è stato pensato. Ora va rimodulato.
Stiamo assistendo ad un’azione schizofrenica: si cercano risposte di emergenza e si propone una soluzione datata che crea le condizioni per il collasso del sistema. Abbiamo un anno scolastico che ha perso metà della sua programmazione e la DaD che non è in grado di compensare se non in parte.
 Ci sarà bisogno di spazi, di nuove scuole in grado di mantenere le distanze, in tre mesi si può pensare ad adeguare alcune delle strutture esistenti, ma nessuno può pensare di avere tutte le strutture in grado di mantenere le distanze tra gli alunni.
Occorre un’integrazione tra le varie istituzioni, tra Comuni, Provincie ristrutturate e città metropolitane. 
In questo quadro di riferimento, il ministero indice concorsi che non si sa quando potranno iniziare, figuriamoci finire, in aperto contrasto con il divieto reiterato dall’ultimo dpcm di svolgere procedure concorsuali.
La realtà sembra superare ogni immaginazione: in presenza 200.00 mila precari, con il concorso ordinario si introduce il posto sospeso.

 

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