CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 27 aprile 2020
. Dall’attualità all’utilità
. Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso 
per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone. 
Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.


Il punto della giornata 
di Pino Turi.

L’Esecutivo nazionale UIL Scuola, nei giorni scorsi, ha approvato una delibera/documento che rappresenta la linea politica dell’organizzazione in questi mesi difficili che ci accompagnano lungo la fine di questo anno scolastico e ci porteranno all’inizio del prossimo. La pandemia non sembra rallentare ed è ormai certo che si arriverà ad aprire l’anno scolastico a settembre.
 Per l’anno in corso resta solo da verificare come fare l’esame di Stato conclusivo del ciclo di studi che noi ci auguriamo possa svolgersi in presenza, anche se solo per sostenere la prova orale in presenza con una commissione interna. Sarà anche la prova generale di una apertura del prossimo anno scolastico che si presenta alquanto problematica in quanto deve garantire concretamente il diritto universale alla salute sia degli studenti che dei lavoratori, ben sapendo che la situazione dell’edilizia scolastica ne rappresenta un limite che va superato con il massimo della coesione collaborazione dell’intera comunità educante.
 Nella nostra proposta abbiamo assunto come elemento centrale gli alunni, che rappresentano l’elemento su cui gira o dovrebbe girare l’intero sistema e che vengono sempre utilizzati come argomento contro il sindacato, che sarebbe tutto spostato sugli interessi del personale e poco quello degli alunni. 
Noi abbiamo sempre pensato che il bene degli alunni corrisponde con quello dei loro docenti e di tutto il personale. Sulla base di questo presupposto abbiamo indicato una possibile strada per avviare in concreto il nuovo anno scolastico e per supportare sia l’esigenza di investimenti che la necessità di eliminare la piaga del precariato, sia docente che ATA.
Insomma il documento racchiude queste proposte che rappresentano il nostro patrimonio di idee e di valori, che si ispirano alla scuola come funzione e non come servizio.
La proposta si regge sulla coerenza, sia del presupposto di atti coerenti con l’emergenza, sia con i valori e i principi costituzionali, che vanno sempre difesi. L’emergenza potrebbe essere l’alibi per un ritorno dei nostalgici del mercato, della competizione, dei fautori dei modelli neo liberisti che con la scuola della costituzione mal si conciliano. 
Avere rivendicato la copertura di tutti i posti disponibili e vacanti per tutti è il centro di questa proposta che vuole dare, con l’eliminazione dell’organico di fatto, stabilità e continuità al sistema.
Pertanto, chiediamo ai nostri dirigenti e quadri territoriali di organizzare riunione di confronto su questi temi per acquisire il consenso sulle nostre proposte, che vi prego di guardare come quadro di interventi, di obiettivi, di bussola per una strada da seguire. Sappiamo bene che ci sono posizioni diverse tra i lavoratori: dobbiamo spiegare loro che solo in un sindacato generale che si preoccupa del contesto e contemporaneamente di ogni pezzo di categoria si può trovare legittimità nell’ambito della comunità educante. E’ attraverso questa azione sindacale coerente che si può agire come interlocutore credibile, per trattare con i decisori politici e incidere positivamente nell’attività negoziale.

Ci hanno chiesto.  
Sono un docente. Una volta scaduto il termine per la presentazione delle domanda di mobilità, è possibile ritirare la domanda inoltrata, e se sì entro quando?
>>> Termine di inserimento delle domande al SIDI

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. Dall’attualità all’utilità
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per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone. 
Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.
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CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 25 aprile 2020 Dall’attualità all’utilità Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone. Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.

Il punto della giornata di Pino Turi

Il 25 Aprile, la festa di liberazione dai nazifascisti, ha sempre rappresentato un momento di incontro e di riflessione collettiva, svolta nelle piazze del paese riflessa nei volti e nella memoria di coloro che dettero vita alla Resistenza e di coloro che di quella storia si sentono ‘figli’.

Quest’anno le piazze saranno vuote, ma non possiamo lasciare vuota la memoria storica che va compensata dall’eredità che abbiamo ricevuto, non più come testimonianza diretta del tempo che fu, ma come figli di quella generazione che ci ha regalato la libertà da difendere.

Molti dei partigiani quest’anno non ci saranno più, ognuno di noi, che di quei valori si è nutrito e se ne sente erede, deve tenere vivi i valori che furono alla base della resistenza, che ha riscattato anche con il sangue la macchia delle leggi razziali che ancora ci fa vergognare.

La scuola, i docenti, anche con le modalità on line, hanno spiegato ed illustrato ai propri alunni la storia e gli avvenimenti, trattati come materia di studio, di ricerca , che nella società politica sono ancora motivo di polemica e di divisione.

Lontano dalle tentazioni mediatiche che inducono alle polemiche politiche noi festeggiamo e ringraziamo i partigiani che con la resistenza ci hanno consegnato la nostra costituzione, che con un capolavoro di alta mediazione ha ricucito le ferite e rimesso insieme una comunità. Ne ha sancito i diritti di cittadinanza mettendo al centro la libertà.

Ed è proprio la libertà, il bene supremo, anche più della vita e della salute che in questo periodo vede paura e preoccupazione.

Rinvigorire questo valore serve ad allontanare le tendenze che da sempre serpeggiano nelle società in un trade-off tra bisogno di sicurezza e le libertà; un pericolo che si accentua in presenza di una politica debole, di una crisi economica e di una caduta dei valori di riferimento. Segnali di una preoccupante attualità: si accentuano le divisioni, si incrementano le posizioni corporative, con una politica debole ed autoreferenziale.

La libertà è come l’aria, l’ossigeno per il corpo e quando manca è troppo tardi, se ne stanno accorgendo gli sfortunati colpiti dal covid19.

Noi non ci limiteremo alla celebrazione, ci prepariamo ad essere sempre pronti ad una nuova resistenza se ce ne dovesse essere la necessità, anche se siamo convinti che gli anticorpi seminati nella società in questi 75 anni, saranno anche più forti delle pulsioni autoritarie che si stanno registrando nel corpo sociale e politico.  I cittadini non sono disposti a barattare il bene supremo della libertà che è l’ossigeno sociale senza il quale la società muore.

L’attenzione della UIL SCUOLA alle esigenze dei propri aderenti al fine di accompagnare i lavoratori nelle scelte per il loro presente e per il futuro, nel rispetto dei principi della solidarietà, più necessaria nei momenti crisi.

Di seguito le indicazioni su alcune risorse disponibili per accompagnare le esigenze professionali e personali dei nostri iscritti, che si moltiplicano al tempo della emergenza sanitaria.

Assistenza fiscale
.  Anche la UILScuola aderisce al progetto lanciato dal CAF UIL Nazionale, secondo le modalità e gli accordi assunti a livello locale, utilizzando i vantaggi offerti dalla piattaforma 
CASSETTO DEL CITTADINO
# DaCasaTua
. Un videotutorial e’ disponibile cliccando sul link https://www.cafuil.it/cafuil-dacasatua
Registrandosi su questa piattaforma con un indirizzo mail è possibile prenotare direttamente un appuntamento e caricare documenti necessari per il servizio a cui si intende accedere.
Tali documenti saranno visualizzati dall’ operatore caf dell’ ufficio prescelto che poi contatterà l’ utente per completare la pratica.
Telelavoro e smart working
. Per supportare docenti e personale amministrativo e tecnico nello svolgimento dello Smart working e della didattica emergenziale a distanza IRASE nazionale ha messo a disposizione una sezione del proprio sito internet raccogliendo materiali, documenti, lezioni e indicazioni per sostenere l’ulteriore spinta professionale che viene richiesta a tutti, per evitare che famiglie e istituzioni scolastiche restino paralizzate a causa della sospensione delle attività scolastiche.
Il sito e’ raggiungibile al seguente link https://www.irasenazionaledad.it 
Sviluppo professionale docente
. A supporto dei docenti e dei dirigenti che intendono partecipare al concorso per dirigenti tecnici dell’amministrazione scolastica IRASE nazionale ha messo a punto una percorso formativo prestigioso e dedicato (con sessioni in presenza e a distanza ) a condizioni molto vantaggiose per gli iscritti alla UIL Scuola i cui materiali informativi sono riportati in allegato. Le due iniziative sono state condivise con i presidenti delle strutture territoriali di IRASE e oggetto di apposita comunicazione da parte della presidente Mariolina Ciarnella.  La segreteria nazionale

Locandina corso concorso dirigenti tecnici

Incarichi di supplenza breve e saltuaria–art. 121 del DL n. 18/2020 – nota MI n.10133 del 21-04-2020

Il MIUR ha emanato in data odierna la nota n. 10133 (allegata) con la quale comunica l’esito del monitoraggio relativo all’andamento della “spesa storica” alla data del 15 aprile.
Potranno continuare ad essere conferiti incarichi di supplenza breve e saltuaria secondo la normativa vigente e non è possibile stipulare contratti in caso di rientro del titolare.

M_PI.AOODGRUF.REGISTRO UFFICIALE(U).0010133.21-04-2020 (1)

Delusione cocente. Tanto tuonò ma alla fine non piovve!!!

Il Ministro Dott.ssa On.Le Azzolina aveva tuonato: Misure per favorire la continuità occupazionale per i docenti supplenti brevi e saltuari (art. 121) “””Per favorire la continuità occupazionale dei docenti titolari di contratti di supplenza breve e saltuaria, nei periodi di chiusura o di sospensione delle attività didattiche disposti in relazione all’emergenza sanitaria, il Ministero dell’istruzione assegna alle scuole le risorse finanziarie per stipulare/prorogare i contratti di supplenza, nel limite delle risorse iscritte a tal fine nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.””

Ci eravamo illusi anche se scettici abbiamo dovuto rassicurare i tantissimi precari che per la natura dei loro contratti rientravano nella fattispecie.  Forti nel convincimento, data la terribile e non voluta particolarità crisi epocale, ci siamo convinti che “”nessuno sarebbe stato lasciato indietro””  L’art. 121 del DL 18/20, Decreto cura Italia, se da un lato aveva fatto sperare in una risoluzione positiva della vicenda, in realtà  ha tutelato solo una parte di questi docenti.  La Ministra arroccata ed attorniata dalla task force che si è formata chiamando consulenti ed esperti, forte della facoltà, tace, ma fa parlare, prima  il dott. Bruschi, autore di una  bozza  in cui si affrontava  e ridimensionava la portata del 121, riservandosi, udite,   ulteriori approfondimenti sull’argomento, dopo, in data odierna, sempre silente la Ministra, il dott.Jacopo Greco – Direttore Generale Uff.IX.  con nota in parola ha liquidato la questione: sapete che c’è?  abbiamo scherzato.!  Tanto tuonò per dire che “”le supplenze vengono conferite secondo normativa vigente”” .  Risolto il busillis.

Esperti nell’arte di rendere difficili le cose facili. !  Forse, è la fine di tutto dal punto di vista politico o amministrativo, in linea e coerenza che mai, come ora,  i politici sono stati bravissimi e prontissimi ad enunciazioni e elargizioni di promesse, ma fatti, alla resa dei conti, nisba. Grandezza o pochezza? Inesperienza (molta) o spavalderia? Ma chi li ha votati? Se facessimo un interpello pochi confermerebbero eppure hanno avuto una marea di suffragi. Forse proprio questa marea di persone che hanno portato al potere tutte queste brave persone che dovrebbero esigere resa dei conti ancor prima degli altri che non li hanno sostenuti. Ma  a chiacchiere stiamo a zero, l’amara e dura constatazione ci fa sperare che almeno l’altra strada percorribile, l’ultima, quella del sistema giudiziario possa porre rimedio, al pari di tantissime altre querelle risoltosi favorevoli ai ricorrenti.  Ai giudici la parola e la competenza di rendere giustizia alla marea di precari ( quelli più deboli e veramente precari precari poiché reclutati solo per supplenze brevi e saltuarie)  che sicuramente si vedono costretti ad incardinare ricorsi per invocare  giustizia ed applicazione del DPCM per la parte di competenza. “”Nessuno sarebbe stata lasciato indietro”” eppure si stanno lesinando e negando “”quattro denari”” e calpestando illusioni e speranze di bravi cittadini ancor prima che docenti.                                 Da parte mia concludo mestamente ma non rassegnato, tutt’altro,  deciso a proseguire nel magistero sindacale di tutela dei diritti e difesa dalle ingiustizie per quel che so e posso fare forte però dell’organizzazione sindacale  cui ho l’onore di fare parte.

salvo mavica, segretario organizzativo regionale federazione Uil Scuola Sicilia, coordinatore responsabile città metropolitana Catania

 

 

RIUNIONE CONCORSI: Turi: sulla scuola proposte impraticabili. Sarà un inizio d’anno da panico. Uil: è necessario alzare il livello dell’interlocuzione politica.


Riconoscere il lavoro e dare continuità al lavoro: è su queste direttrici che si è mossa l’iniziativa della Uil scuola, nel corso della riunione di oggi al Ministero.
Tra i temi all’ordine del giorno quello dei concorsi: impraticabili al momento vista l’emergenza Coronavirus – spiega Pino turi – per questo abbiamo proposto che in una situazione di straordinaria emergenza si possa rispondere con strumenti altrettanto ‘poderosi” come direbbe il Premier Conte.
Ed è al Premier che la Uil scuola chiede di alzare il livello dell’interlocuzione politica perché se il Senato per il decreto Scuola decide di aprire le audizioni a 63 associazioni, al ministero dell’Istruzione il ministro compone la sua task force e incrocia le dita che vada tutto bene.
Confermare i precari negli attuali posti e procedere alla stabilizzazione con concorsi riservati per titoli: questa la proposta Uil Scuola che vale sia per i docenti che per gli ATA in cui, a pieno titolo, rientra il riconoscimento del ruolo e delle funzioni svolte con merito dai Dsga facenti funzione, che contribuiscono da anni al funzionamento del sistema scolastico.

 Sono queste risposte che il governo e la politica devono decidere di dare ai lavoratori e alla scuola nel suo complesso, senza scontri ideologici: riconoscere il lavoro svolto da anni da centinaia di migliaia di docenti ed Ata.
Questa è l’unica strada percorribile, a nostro parere,  per avere il personale di ruolo in cattedra già a settembre, l’unica strada che garantisce continuità e la possibilità di superare anche il periodo di epidemia. 
Tutto il resto sono solo chiacchiere – osserva Turi.

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CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 20 aprile 2020. Dall’attualità all’utilità
. Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso 
per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone. 
Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.

.>>> ULTIM’ORA – ULTERIORE POSSIBILE RINVIO PROVE PRESELETTIVE SOSTEGNO
. Apprendiamo da fonti ufficiose che in queste ore i coordinatori dei corsi per il TFA sostegno delle diverse università hanno ricevuto un preavviso da parte del Ministero di un possibile ulteriore rinvio al mese di settembre delle prove preselettive per il TFA sostegno già previste per i giorni 18 e 19 maggio 2020. 
Ricordiamo che a causa dell’emergenza coronavirus si era già reso necessario spostare ad un periodo successivo le prove di accesso al TFA sostegno già fissate con D.M. n. 95 del 12 febbraio 2020 al 2 e 3 aprile.



 

Il punto della giornata 
di Pino Turi
. E’ iniziato il dibattito per la conversione del decreto scuola e non si conosce ancora il piano strategico che dovrebbe essere al centro del dibattito politico e sociale. Il Senato ha annunciato che saranno ascoltate 63 associazioni.
In questa maniera assisteremo quasi certamente ad un coacervo di norme che tutte le forze politiche si affanneranno a presentare per rappresentare, ognuno, interessi di parte, attraverso supporters che sono già attivi sui social.
Ognuno vorrà piantare la propria bandierina, assisteremo allo scambio sulla pelle del sistema scolastico.
La scuola meriterebbe, invece, di restare fuori dallo scontro politico e una visione che francamente non vediamo, anche se si formano gruppi di esperti e si presentano tecnici di chiara fama come consulenti. 
Al ministero la mano destra non sa cosa fa quella sinistra. Il governo vieta lo svolgimento di tutti i concorsi anche già banditi e il ministro Azzolina ne vuole bandire di nuovi senza che ci siano le condizioni di tempo e di luogo per svolgerli. In una situazione di emergenza serve una risposta adeguata, di emergenza. 
E’ come se per reclutare medici ed infermieri per combattere il coronavirus (chiamati anche dall’estero, messi in corsia anche medici non abilitati) si fosse scelto di bandire un concorso. 
Bandire concorsi nella scuola in un tempo di emergenza, equivale a creare le condizioni per un collasso del sistema di istruzione. Serve legge specifica: lasciare i precari in servizio da stabilizzare con un concorso per titoli e servizio, su tutti i posti liberi e vacanti. [Qui la nostra proposta in quattro mosse: https://uilscuola.it/turi-assunzioni-in-ruolo-su-tutti-i-posti-disponibili-e-vacanti/ ]
Ci hanno chiesto: 
Sono un docente che sta ultimando il TFA sostegno. In che modo potrò concludere il mio tirocinio?
>>> Conclusione online del percorso

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REPORT >>> Turi: Difendere il settore pubblico. Scegliere la via del dialogo / Riunione con i Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil con le Federazioni Pubbliche.


IL PUNTO SINDACALE NEL CONFRONTO CON LE POLITICHE DEL GOVERNO: IL NODO DEI COMITATI DI ESPERTI.
                                                                       Difendere il settore pubblico. Scegliere la via del dialogo.
                                          Pino Turi traccia la linea della Uil Scuola nel corso dell’incontro con i Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil con le Federazioni Pubbliche.
E’ proprio vero le crisi portano evoluzioni, è la storia che ce lo insegna; sono la fine di un periodo e l’inizio di un altro. Bisogna però vedere se si inseriscono in una strada evolutiva o involutiva. Per evitare che si segua quella involutiva e regressiva, bisogna riscoprire il senso di comunità che deve ritrovarsi nel segno dei valori e principi che enucleano i consequenziali diritti, come quelli della salute e dell’istruzione che si caratterizzano per essere universali e che la nostra costituzione, gelosamente e generosamente, ci ricorda e vincola da ogni deriva regressiva.
Senza pubblico si muore. Bisogna parlare dei diritti universali delle persone: sanità e scuola. L’esperienza di questi mesi dovrebbe indicare chiaramente che una operazione di politica più generale, in questo senso  andrebbe fatta.
Mi sono trovato in questi ultimi tempi ad osservare l’evoluzione di una politica debole che invece di aprirsi al dibattito e verificare il proprio consenso si sta ritirando in una riserva autoreferenziale che tende a spostare poteri all’Esecutivo, relegando ad un ruolo sempre più marginale il potere legislativo che invece dovrebbe essere il dominus di qualunque decisione che Il Governo attua.
Indurre i cittadini in una condizione di sudditanza per l’effetto della paura di perdere il bene supremo della vita, è diventato l’esperimento di rafforzamento di questo meccanismo che vede nel Governo e delle sue azioni la soluzione per i problemi, compensati dalla presenza di comitati che dovrebbero indicare la strada giusta a politici poco competenti e rissosi.
Grazie al fatto che siamo ancora in democrazia, l’espressione di pensiero e di critica non sono inibite.
 Il ricorso sequenziale a comitati di esperti rappresenta un punto di debolezza del governo che si è inventato uno strumento per compensare il vuoto  di consenso che serpeggia per la mancanza di risposte concrete.
Che il ricorso ai tecnici, ai competenti, sia un modo per compensare il senso di colpa dell’incompetenza al potere?  E’ un fiorire di comitati di task force di cui poco si sa se non che li abbia scelti il decisore politico stesso che si vuole avvalere di proposte e progetti su cui poi dovrà decidere.

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Turi: assunzioni in ruolo su tutti i posti disponibili e vacanti  

RINVIATA A DOMANI LA RIUNIONE SUI CONCORSI. SERVE UNA GOVERNANCE DELL’EMERGENZA. 
Turi: assunzioni in ruolo su tutti i posti disponibili e vacanti
. La scuola italiana ha bisogno di personale di ruolo ora e subito e il concorso ordinario non è utile a questo fine.
Quattro proposte praticabili per il prossimo anno scolastico.
Confermare i precari negli attuali posti e procedere alla stabilizzazione con concorsi riservati per titoli: questa la proposta Uil Scuola per docenti e ATA, compresi i Dsga facenti funzione, che contribuiscono da anni al funzionamento del sistema scolastico.
Serve una gestione dell’emergenza capace di dare risposte concrete alle persone, adatte alla scuola, utili per gli studenti – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi che anticipa i temi del confronto di domani sui concorsi.
Quattro mosse chiare, ribadisce Turi:
• coprire con personale di ruolo tutti i posti attualmente disponibili e vacanti. Superando le previsioni attuali di 24 mila.
• procedere attraverso una selezione per soli titoli, con un esame finale a conclusione dell’anno di formazione e prova.
• analoga procedura sarà rivolta ai Dsga facenti funzione
• tutte le disponibilità che si determineranno negli anni successivi, andranno al concorso ordinario.
Questa è l’unica strada percorribile per avere il personale di ruolo in cattedra già a settembre, l’unica strada che garantisce continuità e la possibilità di

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CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 17 aprile 2020 Dall’attualità all’utilità Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone. Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.

Il punto della giornata 
di Pino Turi

Ieri siamo usciti pubblicamente con una nostra valutazione e proposta per uscire dalla situazione in cui il nostro sistema di istruzione si trova dopo la pandemia. Una indicazione che rappresenta una possibile strada da seguire: quieta non movere et mota quietare.  La pronta risposta del ministro è stata dividi et impera. 
È una ulteriore mancanza di rispetto del ruolo sindacale che la Uil Scuola ha sempre vissuto in termini di confronto e proposta costruttiva.          Né si può pensare che la proposta targata Uil Scuola possa essere letta in contrapposizione ad una linea del Ministero che non c’è e che chiediamo di conoscere per potere aprire un dibattito pubblico.
                                                                     Forse si attende un altro fantomatico comitato (una task force di nomina ministeriale) da affiancare al ministro per le proprie decisioni, in questo mortificando il ruolo e le funzioni del CSPI (la Uil non è presente) che svolge il ruolo di organismo di consulenza istituzionale del ministro. 
Questo ministro sceglie (è un suo diritto) da chi farsi consigliare, ma non può scegliersi gli interlocutori sindacali con cui confrontarsi. Evidentemente ama il pensiero unico. 
Difendere diritti e fare proposte è il nostro mestiere: lo facciamo per rappresentare lavoratori docenti, dirigenti e personale ATA (con dati di rappresentatività certificati) utilizzando gli strumenti democratici per difendere le prerogative sindacali.
     La tutela sindacale è un diritto dei lavoratori, non è un atto di lesa maestà.
 Siamo abituati a confrontarci con le istituzioni e ne riconosciamo funzione e prerogative e non abbiamo, però la pretesa di sceglierci gli interlocutori.         Ci aspetteremmo analoga considerazione. 
 Non ci faremo strumentalizzare per nascondere i veri problemi coperti da sterili polemiche, da gestire in altra sede.  
Saranno il ministro e il governo ad assumere le decisioni e ad assumersi le rispettive responsabilità. Ne prenderemo atto, ma nessuno può pensare di metterci la sordina, in questo periodo, useremo la mascherina ma alzeremo forte la UIL voce libera della scuola.

Ci hanno chiesto 
Sono un docente assunto nell’a.s. 2017/18
Posso far valere il punteggio di continuità nella graduatoria interna di istituto?

 

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IN ATTESA DELL’ENNESIMA  TASK FORCE DEL MINISTERO, FATTA DAI SOLITI NOTI.
 Turi: servono risposte per il personale precario


Nostra proposta è chiara: riconoscere il lavoro e agire in continuità
Confermare i precari negli attuali posti e procedere alla stabilizzazione con concorsi riservati. Questa la proposta Uil Scuola che vale sia per i docenti che per gli ATA in cui, a pieno titolo, rientra il riconoscimento del ruolo e delle funzioni svolte, con merito dai Dsga facenti funzione che continuano da anni al funzionamento del sistema scolastico.
Ci auguriamo che prevalga la coerenza che si ritrovino, congiuntamente o anche disgiuntamente, le risposte già dalla sessione di confronto sindacale che si sta aprendo sui concorsi.
Sono queste risposte che il governo e la politica devono decidere di dare ai lavoratori senza scontri ideologici: riconoscere il lavoro svolto da anni da centinaia di migliaia di docenti ed Ata.
Avanziamo ancora le nostre richieste che interessano la comunità educante, i cittadini, i lavoratori: come chiudere questo anno scolastico e come

 

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 Turi: servono risposte per il personale precario
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Rientro a scuola: come sarà possibile? Intervista a Giuseppe D’aprile.


Rientro a scuola: come sarà possibile? Tra voci di rientro a settembre e ipotesi di didattica a distanza che non riescono a raggiungere tutti.
Intervista a Giuseppe D’Aprile sull’anno scolastico in corso e sulle modalità con cui programmare la ripartenza.

«Per fare sindacato ci vuole coraggio nelle scelte – dice D’Aprile. Se ci troviamo in una situazione di pecore e lupi, come racconta il titolo della vostra trasmissione, va bene. Ma se ci sono le pecore sopraffatte dai lupi, facciamo i cani pastore. Evitiamo che le pecore siano mangiate dai lupi».

[Come pecore in mezzo ai lupi, è il titolo delle la storica trasmissione di attualità, società e politica ai tempi della pandemia diventa Pandemonio.
Ogni mattina alle 10,30 ed in replica alle 16,30 tutti i giorni su www.radioshamal.it]

Richiesta unitaria di incontro politico e di rinvio dell’informativa sui concorsi.

“”””Le scriventi Segreterie, con la presente chiedono un rinvio dell’incontro di informativa previsto per mercoledì 15 aprile alle ore 15.00. Ritengono infatti necessario un preliminare confronto politico per inquadrare la questione reclutamento e concorsi in un contesto che nelle ultime settimane ha subito progressivi e sempre più profondi mutamenti, così come appaiono del tutto incerte le prospettive, tenuto conto che l’andamento dell’epidemia e i tempi di un’auspicabile uscita dalla stessa non sono ad oggi prevedibili con certezza.
Ciò premesso, e ribadita la non disponibilità a partecipare all’incontro di informativa del 15 aprile, le scriventi segreterie chiedono che sia fissato quanto prima un confronto a livello politico, della cui convocazione rimangono pertanto in attesa.”””””””

attchments: il documento unitario firmato dai segretari nazionali comparto Scuola: RICH-RINVIO-INFORM-CONCORSI-14042020 (2)

Mobilità personale della scuola a.s. 2020/2021 – Nota A.T. Catania

Per ogni utile info, pubblichiamo la condivisa nota esplicativa diramata dall’Ufficio VII, Ambito Territoriale di Catania, per la corretta predisposizione della domanda di mobilità e i chiarimenti puntuali sugli allegati obbligatori a corredo.

Ministero dell’Istruzione
Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia Ufficio VII – Ambito territoriale di Catania

Al Personale interessato alla presentazione della domanda di mobilità per l’a.s.2020/2021 tramite sito istituzionale htpp://www.ct.usr.sicilia.it e,  p.c     alle OO.SS – Istruzione.  Loro sedi

DOMANDE DI MOBILITA’ DEL PERSONALE DOCENTE – a.s..2020/2021

Al fine di agevolare la corretta allegazione della documentazione e delle dichiarazioni di cui devono essere fornite le domande di mobilità evitando errori o omissioni, si indicano in maniera sintetica i dati da inserire negli appositi allegati alla domanda. Per coloro che avessero già inviato la domanda si precisa che è ancora possibile procedere all’eventuale rettifica prima della data di scadenza della presentazione delle domande, procedendo prima all’annullamento dell’invio quindi all’eventuale modifica e nuovo invio della domanda fornita dei corretti allegati. Per quanto altro, non precisato infra, si chiede di fare riferimento attentamente alle disposizioni previste dalle OO.MM e CCNI che regolano la materia.

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1- precedenze art. 13 –CCNI – consultare art. 4 dell’O.M.182 del 23/03/2020 (pubblicata sul sito www.ct.usr.sicilia.it al seguente link: https://ct.usr.sicilia.it/index.php/tutte-le-news/1380- mobilita-personale-docente-educativo-ata-e-insegnanti-di-religione-cattolica-a-s-2020-2021 ove sono indicati tutti i documenti necessari per poter usufruire di dette precedenze. Nel caso di assistenza a soggetto disabile è necessario richiedere quale prima preferenza il comune o il distretto sub comunale ove risiede l’assistito.

2 – esigenze di ricongiungimento: oltre al nominativo e grado di parentela della persona a cui si chiede il ricongiungimento è necessario dichiarare da quando lo stesso è residente nel Comune (almeno tre mesi prima della pubblicazione dell’O.M.)
3 – riconoscimento del punteggio relativo ai figli: dichiarare la data di nascita;

4 – continuità didattica: allegare oltre l’allegato “D” anche l’Allegato “F”
5 – titolari di posto di sostegno o per i titolari di posto/cattedra che chiedono trasferimento su posto di sostegno : dichiarare il possesso del titolo di sostegno con l’indicazione del luogo e della data di conseguimento,
6 – Servizio pre ruolo: specificare nell’apposita casella dell’allegato “D” l’ordine di scuola, denominazione, Tipo (statale, paritaria, legalmente riconosciuta, pareggiata) – la valutazione per la scuola Paritaria è prevista fino al 31.8.2008 nelle scuole paritarie primarie che abbiano mantenuto lo status di parificate congiuntamente a quello di paritarie;

7 – Valutazione doppio punteggio per servizio prestato sul sostegno: è previsto solo per gli anni prestarti in possesso del titolo e per i titolari di sostegno che richiedono mobilità sul sostegno o di posto/cattedra che richiedono posti di sostegno.)

8 –titoli culturali: dichiarare il luogo, la data di conseguimento, la durata e il numero di crediti per diplomi specializzazione, master e corsi di perfezionamento, per i docenti di scuola secondaria se il diploma di Laurea è ulteriore titolo oltre a quello necessario per l’accesso.

9 – passaggio di ruolo/ cattedra: indicare l’abilitazione e/o il concorso che da accesso al l’ordine di scuola e/o classe di concorso richiesta e il superamento del periodo di prova.

10 – ex perdente posto che chiede il rientro nella scuola di ex titolarità: è necessario l’allegato “F”oltre dell’indicazione del codice della scuola da cui sono stati trasferiti;
11 – docenti di scuola primaria che chiedono il trasferimento su posto di specialista di lingua: dichiarazione del titolo che consente l’insegnamento della lingua;

Il Dirigente Emilio Grasso Firma autografa sostituita a mezzo stampa Ex art. 3 co. 2 del d.l.vo 39/93.

 

CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 8 aprile 2020 Dall’attualità all’utilità Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone. Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.

Il punto della giornata 
di Pino Turi.


Con un documento pubblicato in questi giorni, l’Internazionale dell’Educazione (IE) – sezione regionale Europa dell’ETUCE, aderente al Comitato Sindacale Europeo per l’Educazione, di cui la Uil Scuola fa parte, visto l’impatto che la pandemia sta avendo con effetti significativi nel settore dell’istruzione, è scesa in campo in difesa dei lavoratori del settore e della contrattazione collettiva. 
Nel testo viene messo in evidenza il pericolo di privatizzazione del settore pubblico dell’Istruzione, tanto più imminente, proprio in relazione all’emergenza sanitaria che il mondo sta vivendo. 
Un fenomeno che, nel mondo, molti sistemi scolastici stanno sperimentando e che i sindacati stanno fronteggiando, che anche in Italia si sta facendo largo e che noi stiamo contrastando in ogni modo.
Bisogna mantenere alta la guardia. In un momento in cui il coronavirus sta evidenziando i limiti e gli errori delle politiche di austerity e di privatizzazione dovrebbe essere chiara l’importanza del ruolo dello Stato nei settori vitali della società come sanità e scuola. In Italia sappiamo che i nostalgici della Legge 107 sono sempre in agguato per tentare improbabili blitz, rispetto ai diritti universali dei cittadini.
C’è chi sta chiedendo il ritorno al passato con l’abolizione del valore legale del titolo di studio. Ipotesi che ci preoccupano perché presenti in Parlamento e nel Governo. 
In questo senso l’appello dell’ETUCE è di estrema attualità. Noi possiamo evitare ciò che negli altri paesi è già iniziato. La nostra forza di contrasto non è mai contro la modernità, né controverso all’innovazione. 
Parte dalla tradizione per definire la strada della vera modernità: il ritorno ad un nuovo umanesimo che questa emergenza sta a gran voce rivendicando.

Nel link il testo integrale della dichiarazione adottata dalla Segreteria del CSEE: 
https://uilscuola.it/dichiarazione-del-csee-sulla-gestione-della-crisi-covid-19/

Ci hanno chiesto. Sono un docente che vuole richiedere trasferimento sia provinciale che interprovinciale, dando priorità a queste ultime.
Come devo esprimere le preferenze?

>>> Indicando prima le preferenze interprovinciali e successivamente quelle provinciali.
>>> Il sistema valuterà queste ultime solo se il docente non sarà soddisfatto in quelle interprovinciali e viceversa.
>>> Il docente che intende trasferirsi deve inserire le preferenze nell’ordine a lui più congeniale, a seconda se vuole dare “priorità” al trasferimento provinciale o a quello interprovinciale, se intende ovviamente partecipare ad entrambi i movimenti.

Prestate attenzione a:
I NOSTRI REPORT SUGLI ORGANICI 
7 aprile >>> Il Mef chiede tagli e il ministro sta a guardare.  
https://uilscuola.it/turi-non-abbiamo-ancora-capito-la-lezione-oggi-come-ieri-le-politiche-scolastiche-sono-dettate-dalleconomia/
8 aprile >>> Sugli organici marcia indietro del ministro. Passa la linea UIL.


COMUNICATO: Sugli organici marcia indietro del ministro. Passa la linea UIL.

Il prossimo anno scolastico sarà ad invarianza di organico rispetto all’attuale.
Il prossimo anno scolastico sarà ad invarianza di organico rispetto all’attuale.
Il ministro fa marcia indietro rispetto ai tagli annunciati.
Qualsiasi altra soluzione sarebbe stata insopportabile e irricevibile – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, al termine del confronto di oggi pomeriggio sugli organici scuola.
Bene – aggiunge Turi si è intrapresa la via degli investimenti e non del ridimensionamentoSi possono, ora recuperare le immissioni in ruolo di tutti i posti di quota 100 rimasti vacanti e non solo una parte, visto che vengono meno i tagli richiesti. 
Diamo atto all’amministrazione di avere finalmente imboccato la strada giusta.
Ora è urgente aprire un confronto serio sui decreti per governare insieme le ricadute che la delicata situazione socio sanitaria potrà avere sul l’avvio del prossimo anno scolastico.
Domani ci sarà la conferenza di servizio con i direttori regionali.
Ugualmente – mette in evidenza Turi – si dovrebbe pensare alla riconferma sulle stesse classi dei docenti che quest’anno sono stati il riferimento degli alunni e delle loro famiglie, proprio in vista della possibilità che si debba ancora ricorrere alla DaD.
La continuità didattica va garantita, congelando per un anno il piano di ridimensionamento della rete scolastica con la conferma delle attuali consistenze organiche a livello regionale e, ove possibile, se non in presenza di significativi di scostamenti di alunni, a livello di istituzione scolastica.

CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 7 aprile 2020

Dall’attualità all’utilità
. Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso 
per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone.
Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.

Il punto della giornata 
di Pino Turi.

Nei giorni scorsi CGIL- CISL e UIL Confederali e le categorie del Pubblico impiego hanno sottoscritto un documento con il responsabile del Dicastero della Funzione Pubblica, in cui si condividono azioni utili per superare l’emergenza sanitaria con una forte azione comune.
 Sostanzialmente si tratta di un protocollo, la cui condivisione deve garantire i lavoratori che, andando a lavorare, non debbano rischiare di infettarsi.  Le amministrazioni si impegnano a fornire, con confronti sindacali, sedi di lavoro sicure e garantiscono il minimo della presenza in situazione, inducendo anche i più riottosi dei dirigenti a sostenere ogni forma di lavoro agile da utilizzare da remoto.
 Il ministro Dadone si è impegnata con la stipula del protocollo, a garantire, anche attivando l’ispettorato, a farne rispettare i contenuti.
 Mentre due terzi dei lavoratori pubblici sono coperti da un protocollo che riconosce alcune prerogative e diritti, l’altro terzo, quello dell’Istruzione Università e ricerca, deve sottostare alle più variegate e, a volta anche stravaganti iniziative dirigenziali che, come minimo non garantiscono uniformità di trattamenti.Riconoscere la loro autonomia non vuol dire che non sia necessario un quadro generale il più coeso possibile, anche a tutela dei dirigenti scolastici, lasciati soli nelle loro responsabilità.Per questo abbiamo sottoscritto il protocollo con Funzione Pubblica ed analogamente rivendichiamo che si faccia un analogo protocollo nei comparti dell’Istruzione, dell’Università, Ricerca ed Afam.

Ci hanno chiestoSono un docente del IV ciclo TFA sostegno. Posso presentare domanda di trasferimento per i posti di sostegno?
>>>Scadenza presentazione domande
. Le domande possono essere presentate  sino al 21 aprile 2020.
>>>Invio entro il 31 maggio
. È possibile presentare domanda di trasferimento con “riserva” entro il 21 aprile ed entro il 31 maggio andrà poi inviata una comunicazione all’ufficio scolastico provinciale in cui si dichiara l’acquisizione del titolo
>>>Il docente che ci pone il quesito deve: 
indicare l’ordine di gradimento tra le tipologie di posto di sostegno (psicofisico, udito e vista); allegare apposita dichiarazione in cui si impegna a presentare, in modalità telematica, all’Ufficio territorialmente competente gli estremi del titolo conseguito, entro il 31 maggio.
Prestate attenzione a:
MILANOTODAY
Scuola e Coronavirus: “Incalzata, la ministra Azzolina ha abbandonato la chat. Riunione surreale”
Il racconto dell’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione, Melania Rizzoli
https://www.milanotoday.it/attualita/coronavirus/ministro-azzolina-abbandona-chat.html?fbclid=IwAR19VXBR2O9Ahvk2IltI6uxixmHANoYAIkQMGYTDtzPggLamL6xlpuftQN4

l’amara quanto sconfortante conclusione dell’articolo pubblicato oggi 7 aprile 2020 su MILANOTUDAY: ““L’incontro di questa mattina – ha concluso Rizzoli – certifica che la scuola italiana è in pessime mani e il rischio che si intravvede e che i nostri giovani pagheranno il conto della totale inadeguatezza di questo Ministro. Non avendo avuto neppure l’indicazione di una data per un futuro confronto non possiamo augurarci altro se non che, almeno nel dibattito parlamentare, possano trovare spazio le nostre istanze”.

VIDEOCONFERENZA >>> Turi: oggi come ieri le politiche scolastiche sono dettate dall’economia.


Turi: Non abbiamo ancora capito la lezione
Oggi come ieri le politiche scolastiche sono dettate dall’economia 
Il Mef chiede tagli e il ministro sta a guardare.
Agisce in ritardo, perché i posti sono quelli di Quota 100 dello scorso anno,
e li dimezza perché invece di autorizzare tutti i 9 mila posti ne autorizza solo la metà (4.500).
In questo quadro di emergenza vanno confermati gli organici attuali.
Un incontro fissato per fare il punto sugli organici, quello che si è svolto oggi pomeriggio in videoconferenza sindacati-ministero. Non il primo dall’inizio dell’emergenza coronavirus ma al pari di altri che sono stati fissati per trovare soluzioni, senza una interlocuzione in grado di assumere decisioni condivise.
Così anche quella di oggi è una riunione partita per discutere dell’organico triennale dell’autonomia. Un controsenso dal momento che siamo ancora all’interno del triennio. 
Altra questione che non regge è quella di una riduzione degli organici del prossimo anno
Ci saremmo aspettati – dicono al termine dell’incontro i segretari Uil scuola – una politica diversa.
 Dovremo far fronte a misure nuove in risposta ad una situazione di forte criticità, la riduzione che vorrebbe il Mef appare veramente in controtendenza. 
Siamo di fronte ad una manovra che il Presidente del consiglio ha definito ‘poderosa’ di 400 miliardi. 
Alla scuola – sottolinea il segretario generale Turi – rischiano di restare solo i ringraziamenti.Un gioco delle tre carte nel quale con una mano si prende e con l’altra non si dà. L’Azzolina ancora una volta si dimostra forte con i deboli (precari) e deboli con i forti (MEF). 
Con questa politica non si traghetta il sistema dell’istruzione verso il prossimo anno scolastico.  E’ invece il tessuto sociale e politico su cui operare e merita scelte coraggiose ed innovative.

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DL SCUOLA – Il Consiglio dei ministri vara le misure. Intanto il Mef fa i conti e pensa di risparmiare.

Turi: si punti su stabilità del personale. Prime classi potrebbero avere maggiori difficoltà
. Mai più attività ragionieristiche sui diritti universali come sanità e scuola
E’ positivo che non ci siano promozioni di massa che sia prevista una possibilità di recupero – è il commento del segretario generale Uil scuola sulle misure inserite oggi nel Decreto scuola approvato dal consiglio dei ministri.  Serve condivisione e scelte in controtendenza con le normali prassi ammnistrative.
Mai più attività ragionieristiche sui diritti universali come sanità e scuola. E’ il monito di queste giornate difficilissime – sottolinea Turi. Mentre si cerca di dare una direzione condivisa ai provvedimenti per la scuola, il Mef non può chiedere riduzioni che, al di là dei pochi risparmi da mettere in bilancio, induce danni ben più ampi di ciò che risparmia.
In un quadro che presenta pochi margini di certezza – continua Turi – partire da un assunto semplice appare essenziale: per il prossimo anno scolastico siano sono confermati gli organici attuali.
L’anno prossimo sicuramente ci sarà bisogno di distanziare, non possiamo fare gli organici con gli strumenti del passato. Ogni posto in meno produce a cascata lo spostamento di almeno altri due insegnanti.
 L’altro elemento che sarà sempre più necessario è la comunità, la continuità. 
Obiettivo che si raggiunge mettendo in ruolo i precari con un concorso per titoli. 
Merito e formazione di questi precari saranno oggetto di un intero anno scolastico di formazione e prova, alla fine del quale (anno di prova) si arriva alla conferma in ruolo che si chiude con un colloquio che farà la scuola che potrà accertare l’idoneità del docente.
Si sta puntando sulla DaD e si cambiano 300 mila docenti che dovremo presentare agli studenti e famiglie. Che facciamo il docente lo presentiamo in video conferenza? Se diverso, diremo, oggi abbiamo cambiato trasmissione?  Ci saranno problemi più complessi per le prime classi. 
Il coronavirus rischia di non insegnarci nulla se si ricomincia con le vecchie ricette ministeriali. 

CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 6 aprile 2020

Dall’attualità all’utilità. 
Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso 
per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone.
Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.
Il punto della giornata 
di Pino Turi
Il Presidente del CSPI, Francesco Scrima, reagisce all’ipotesi che in questi giorni girava circa un decreto che – da una parte ne proroga la composizione che è in scadenza – dall’altra elimina l’obbligo da parte del ministro di attivare atti senza il parere (obbligatorio) non vincolante dell’organismo nazionale.
Vogliamo sottolineare la solidarietà e il massimo supporto al Presidente e a tutti i componenti del CSPI, pur non facendone parte, la UIL scuola riconosce nell’organismo un presidio di democrazia partecipativa che, ancorché attenuata rispetto al tradizionale CNPI che ha presidiato e garantito la libertà di insegnamento, resta una sede di confronto e discussione democratica che, evidentemente, una classe politica “moderna ed efficiente”, soffre.
La Uil Scuola sarà sempre accanto, ed insieme, in ogni iniziativa che difenda tempi, modi e tradizioni democratiche che sono connaturate nel tessuto sociale italiano a cui la scuola ha contribuito a radicare, e di questo ne è orgogliosa. Apprendiamo con soddisfazione, dal Consiglio dei Ministri di oggi, che sono accorciati i tempi ma non l’espressione dei prescritti pareri.
Ci hanno chiesto 
Ordinanza Ministeriale mobilità 2020/21 – non tutti possono partecipare
Sono una docente che lo scorso anno scolastico 2018/19 è stata assunta nella scuola secondaria di secondo grado, ai sensi DDG 85/2018 (ammessa all’ultimo anno del FIT ex DM 631/18), dopo l’entrata in vigore della legge 145/2018 ( 1.1.2019) con decorrenza giuridica ed economica 1.9.2019, posso presentare domanda di trasferimento per l’anno scolastico 2020/21? 

No, non potranno partecipare tutti i docenti neo immessi in ruolo l’1/9/2019 individuati dalla graduatoria regionale del concorso straordinario di I e II grado del 2018 (DDG 85/2018) e tutti i docenti neo immessi in ruolo l’1/9/2019 sempre individuati dalle graduatorie regionali del concorso straordinario di I e II grado (DDG 85/2018) pubblicate dopo il 31/08/18 ed entro il 31/12/18 ai quali era stato accantonato un posto nella precedente mobilità perché individuati a seguito del D.M. 631/2018. 
>>>Il Sindacato UIL Scuola mi tutelerà?
 Si, attraverso un ricorso al Tar Lazio ove verrà impugnata l’Ordinanza nella parte in cui introduce un blocco alla procedura di mobilità nei confronti di una parte del personale docente neo immesso in ruolo. 
>>>A chi dovrò rivolgermi?  A qualunque struttura territoriale UIL Scuola o alla struttura UIL Scuola della provincia dove presti servizio.
Prestate attenzione a:
DL SCUOLA – Il Consiglio dei ministri vara le misure. Intanto il Mef fa i conti e pensa di risparmiare.
Turi: si punti su stabilità del personale. Prime classi potrebbero avere maggiori difficoltà
.Mai più attività ragionieristiche sui diritti universali come sanità e scuola
https://uilscuola.it/dl-scuola-il-consiglio-dei-ministri-vara-le-misure-intanto-il-mef-fa-i-conti-e-pensa-di-risparmiare/

A proposito della vexata quaestio su “”supplenze brevi e saltuarie art.21 D.L. 18/2020. nota MIUR.

Il MIUR, nella serata di ieri (domenica ore 19,57), ha inviato a tutte le scuole la Nota n. 8615 allegata con la quale, ha cercato di chiarire, sotto il profilo contabile, le modalità di attuazione dell’art. 121 Dl n. 18/2020. 

Dopo un’attenta e ripetuta lettura della stessa, di seguito vi riportiamo i punti fondamentali:
 
1.     Le misure contenute nel Decreto Legge decorrono dalla data della sua entrata in vigore.Su questo punto conoscete la nostra posizione e, per questo, tuteleremo gli iscritti valutando caso per caso e impugnando i relativi ed eventuali decreti di licenziamento o mancata proroga che dovessero risultare illegittimi (la proroga riguarda TUTTO il periodo di sospensione delle attività didattiche);
2.     nel mese di marzo il numero dei contratti stipulati e la relativa spesa sono in linea con l’andamento storico dell’ultimo triennio, per cui le proroghe effettuate con causale covid19 (ora soppressa) non dovrebbero avere problemi;
3.     è stata prevista un’ulteriore possibilità di reiterazione supplenza/proroga entro i limiti degli stanziamenti di bilancio e della spesa storica. 
Un budget da comunicare ad ogni singola scuola, potrà essere utilizzato  per la sottoscrizione di eventuali ed ulteriori contratti a tempo determinato purché si rispetti il limite delle risorse assegnate;
4.      l’attuazione delle disposizioni normative di cui all’art. 121 del DL 18/2020 non deve comportare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; per questo in data 15 aprile verrà effettuata un’apposita rilevazione dei contratti stipulati e caricati all’interno del sistema SIDI. A seguito di tale rilevazione sarà possibile desumere se ricorrano i presupposti per continuare ad attuare quanto previsto dal suddetto D.L. sempre nell’ottica di salvaguardare i livelli occupazionali nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili nel corrente esercizio.

In breve: “marzo si è potuto dare attuazione alla misura contenuta nel Decreto perché il budget utilizzato non ha superato quello esistente (storico); aprile (a seguito rilevazione di giorno 15) si continuerà a dare attuazione alle misure del Decreto Legge nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili”.
Restano le normali condizioni di conferimento supplenze (sostituzione del docente assente) che andranno imputate al SIDI,  in maniera ordinaria, anche ai fini del monitoraggio di cui sopra al fine di valutare “la spesa storica”.