“No alle forze dell’ordine a protezione delle scuole”: presidi e sindacati bocciano la proposta del ministro Valditara

 

il palazzo della “”cultura formativa” trasformato nel palazzo del potere.

Nessuno è d’accordo con Valditara. Il sig. Ministro non riesce a scrollarsi l’imprimatum leghista. Spesso i rimedi proposti sono peggiori dei problemi. Il batti e ribatti di tipo politico o politichese non si addicono per la Scuola. Sig. Ministro, si impegni di più e meglio nel senso che nell’esercizio del suo magistero abbia a considerare la scuola FUNZIONE PUBBLICA e non mera somministrazione di servizi. La prego porti rispetto a tanti bravi docenti per quello che rappresentano e sono: educatori in un contesto che è il più variegato che esiste al mondo. Tanti giovani menti, tante intelligenze, tante vite che rappresentano la speranza del  domani, il futuro della ns nazione, che Voi da leghisti state facendo di tutto per annullarre quello che c’è di buono. Sicuramente non aspettavamo le proposte dei componenti del suo partito che lo ha voluto Ministro togliendo agli uni per dare agli altri a partire dalla scellerata autonomia differenziata. Le risorse che devono essere destinate alla scuola pubblica statale e non di stato sono Investimenti e non costi o spese da limare, anno dopo anno, per le esigenze di bilancio e per colmare il fiume di sprechi improduttivi impiegati ed asserviti alla politica. Prima ancora delle ideologie. dei numeri, dei soldi, dell’esercizio del potere esistono i valori, le persone, soggetti di diritto, cittadini e non sudditi. S.mavica. amare considerazioni di un sindacalista che ancora ci crede.

Giuseppe D’Aprile, segretario della Uil Scuola non le manda a dire al governo: “Non dobbiamo limitarci a curare gli effetti di tali episodi, ma è fondamentale lavorare sul perché questi episodi avvengono e capire quali siano le ragioni di tale incremento. La scuola e il suo personale soffrono di un deficit di rispetto, considerazione e valorizzazione sociale. Questa situazione deve essere affrontata con decisione, promuovendo anche una maggiore considerazione per il personale scolastico. L’urgenza di provvedimenti disciplinari è comprensibile, ma non può sostituire il lavoro complesso e importante che deve essere ripreso e consolidato dentro, e non fuori, le scuole. Solo un impegno congiunto può portare a una trasformazione positiva e duratura della situazione attuale”

Scuola: D’Aprile (Uil) “Contro la violenza ripristinare cultura del rispetto”.


ROMA (ITALPRESS) – Per affrontare il problema della violenza contro il personale scolastico, bisogna “ripristinare la cultura del rispetto, che significa anche riconoscere e far capire gli errori agli alunni o anche al personale, all’interno del proprio ambiente, dove questi errori vengono commessi”. Lo ha detto Giuseppe D’Aprile, segretario generale Uil Scuola Rua, in un’intervista alla Italpress.
“Il ministro Valditara ci è sembrato molto sensibile” a questo tema ma “noi non siamo d’accordo ad esempio con la proposta di legge che, per le sospensioni superiori a due giorni, prevede di mandare i ragazzi nelle comunità tipo lavori socialmente utili: il recupero del rispetto va fatto nello stesso luogo dove manca, cioè all’interno delle scuole, sottolinea.
Oltre alla violenza contro il personale, uno dei problemi della scuola è il precariato. “Oggi la scuola conta 235 mila precari, persone che vengono assunte a settembre e licenziate a giugno: innanzitutto ci sono delle conseguenze precise che vanno a ricadere sulla qualità della didattica” e sulla “continuità, perché l’insegnante cambia di anno in anno o addirittura più volte nello stesso anno. Abbiamo proposto delle soluzioni al ministro Valditara, soltanto facendo una quantificazione di somme”, considerando “quanto costa licenziare un precario il 30 giugno e quanto riassumerlo a settembre, perché non dimentichiamo che quel precario percepisce comunque l’indennità di disoccupazione a luglio e agosto”. Stabilizzare uno di quei precari “costa allo Stato solo 725 euro”, quindi “assumere oltre 200 mila precari costerebbe complessivamente 180 milioni di euro: se pensiamo che le finanziarie si aggirano intorno ai 35 miliardi di euro, prendere 180 milioni si potrebbe fare, basta solo la volontà politica”.

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NUOVO CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI E CRITICITA’ SULLA PIATTAFORMA PER GLI ACQUISTI – INCONTRO AL MIM

POSIZIONE DELLA UIL SCUOLA RUA.

Al di là dei problemi tecnici la Uil Scuola Rua ha sottolineato ancora una volta che le scuole non possono essere considerate stazioni appaltanti come altri uffici della pubblica amministrazione. Alla scuola spettano altri compiti: educativi e didattici che non devono essere trascurati o congelati in attesa, a volte l’attesa è di giorni, della soluzione burocratica e amministrativa.  Fa specie il silenzio assordante di tutto il personale ATA coinvolto, interessato ma ancor più schiacciato dentro la morsa delle migliaia incombenze burocratiche, pur riunito in mille associazioni e comitati…resta silente. Si incominciano ad evidenziare gli effetti negativi quanto devastanti del contratto firmato a gennaio. Amara constatazione ampiamente prevista a fortiori dalla Uil Scuola Rua. La uil scuola Rua e la Uil non hanno firmato… ecco la risposta di uno dei tanti perche?

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PROROGHE PNRR E AGENDA SUD COLLABORATORI SCOLASTICI E ASSISTENTI AMMINISTRATIVI E TECNICI –

 report incontro

Al centro del confronto le modalità di attribuzione delle supplenze 

A seguito della richiesta della Federazione UIL Scuola Rua, si è tenuto l’incontro, alla presenza del Capo di Gabinetto dott. Recinto, relativo alle proroghe dei contratti PNRR e Agenda SUD del personale amministrativo e tecnico con contratto di supplenza scaduto il 31/12/2023. 

Criticità per i collaboratori scolastici.

Criticità proroghe per gli Assistenti 

Il Capo di Gabinetto, sull’ambito delle risorse ai fini delle proroghe, anche da attuare fino alla fine dell’anno, sia per i collaboratori che per gli assistenti, ha aperto a delle possibili soluzioni. Ciò in vista di un prossimo decreto PNRR, che potrebbe ripartire ulteriori risorse per gli assistenti, mentre, per i collaboratori scolastici nominati fino al 15 di aprile con risorse stanziate dalla legge di bilancio, c’è l’attenzione da parte del governo a stanziare nuove risorse. In ogni caso, ad oggi, per entrambi i provvedimenti, non c’è certezza di attuazione anche e soprattutto in relazione ai tempi. 

Al termine dell’incontro, anche su nostra sollecitazione, c’è stato l’impegno dell’Amministrazione a programmare un incontro, che probabilmente si terrà nella prossima settimana, relativo alla questione del CIG e delle relative criticità afferenti le procedure di acquisto da parte delle scuole

Per la Federazione UIL Scuola Rua hanno partecipato Paolo Pizzo e Pasquale Raimondo

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Fare sindacato, significa fare delle scelte e significa farle con responsabilità e coerenza. Da sempre, affermiamo la necessità che la scuola torni al centro dell’agenda dei premier.

CONTRATTO, LA UIL SCUOLA RUA NON FIRMA: ECCO LE NOSTRE RAGIONI

D’Aprile: abbiamo lavorato fino all’ultimo momento, in tutti i modi, per introdurre modifiche nelle parti che riteniamo lesive dei diritti del personale. Tra i punti più controversi: il nodo politico sulla mobilità, la mancata valorizzazione del personale Ata, la precarizzazione del lavoro delle segreterie, l’assenza di riferimenti alle scuole italiane all’estero e la parte dedicata alle relazioni sindacali, che non convince.

I Contratti nazionali di lavoro si sottoscrivono perché sono migliorativi rispetto al testo precedente e non è questo il caso. È stata una decisione difficile – commenta il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, subito dopo la mancata firma della Uil Scuola Rua del contratto nazionale, parte normativa.

L’abbiamo presa insieme alla nostra Confederazione e ai nostri quadri sindacali, ascoltando come sempre i lavoratori della scuola, quelli che la fanno funzionare tutti i giorni.

Nel contratto che ci è stato presentato restano molte questioni aperte e non risolte – osserva il Segretario – resta il nodo politico della mobilità. È evidente che, se un contratto si sottopone ai vincoli di legge, perde la sua natura pattizia e ha poca ragione di esistere.

Nell’impianto normativo del contratto vengono implementate ulteriormente le mansioni di tutto il personale ATA. Una inaccettabile ulteriore attribuzione di ruoli per cui i collaboratori scolastici, gli assistenti amministrativi e i Dsga – già oberati di incombenze a volte estranee alle loro mansioni, mette in evidenza D’Aprile — saranno soggetti ad ogni tipo di lavoro con riferimenti generici alla formazione senza che essa venga imputata a carico dell’Amministrazione.

Risulta precarizzata la figura dell’ex DSGA e degli ex assistenti amministrativi facenti funzione con l’attribuzione di incarichi triennali che – ricorda D’Aprile – abbiamo fortemente contestato per il personale docente nella Legge 107/15. Nonostante il MEF abbia autorizzato di bandire i concorsi ordinari.

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Credere nelle idee “SE LE FORMICHE SI METTONO D’ACCORDO, POSSONO SPOSTARE UN ELEFANTE” (proverbio Burkina Faso)

Giuseppe D’aprile, segretario generale Federazione Uil Scuola Rua. La mission.

Siamo partiti dall’etimologia della parola sindacato (dal greco syn insieme-dike giustizia) per programmare il quadriennio post congressuale che vedrà una Federazione Uil Scuola Rua sempre più protagonista, al passo con i tempi che cambiano celermente e che, inevitabilmente, oggi più che mai, necessitano di un sindacato moderno, laico, propositivo e che farà della coerenza, della collegialità, della condivisione e dell’ascolto i suoi punti di forza.

Queste caratteristiche, nel rispetto delle opinioni altrui, rappresenteranno il cuore della nostra mission che, se necessario, ci porteranno alla protesta che rappresenterà comunque l’ultimo atto di un’azione sindacale  grazie alla quale rivendicheremo le nostre ragioni attraverso un ideale di giustizia propugnato insieme.

Non un sindacato silente ma un sindacato che farà rumore senza alzare la voce, facendola arrivare alle orecchie di quella politica che, spesso, sulla scuola ha dimostrato di essere sorda, miope e poco lungimirante.
Un passo nuovo che sempre, la UIL Scuola Rua, ogni qual volta i tempi lo abbiano richiesto, ha realizzato per la tutela della comunità educante e della scuola statale.

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DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO, D’APRILE: “UN RIMEDIO CHE È PEGGIO DEL DANNO” (DOSSIER)

 “fare cassa’ sulla scuola “è usanza della stragrande maggioranza dei Governi che si sono succeduti e trova la sua origine a partire dalla riforma Gelmini, che ha previsto il taglio di 10 miliardi al bilancio di scuola e di università, di cui 8,5 miliardi all’istruzione e 1,5 miliardi all’università. Negli ultimi 30 anni le istituzioni scolastiche – quindi anche il numero dei presidi, dei direttori dei servizi generali amministrativi, delle segreterie ecc – diminuiranno del 40%: nel 2000-01 erano 11.592, nel 2012-12,  9.139, nel 2021-22 , 8.160.  Proiezione  nel 2031-32 saranno 6.885

E tra il 2024 e il 2032 con il dimensionamento la scuola avrà prodotto 88 milioni di euro di risparmi di spesa destinati ad altri obiettivi del Paese. Tutte le misure di contenimento della spesa sono contenute nel Dossier messo a punto dalla Uil Scuola Rua.

di seguito il ns dossier:

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DIMENSIONAMENTO, LA DIRIGENZA SCOLASTICA PENALIZZATA DA UNA DRASTICA RIDUZIONE ORGANICI

🎙️Cirillo: così si peggiora la gestione delle scuole mentre ci sono progetti in atto che prevedono la gestione di milioni di euro e impongono la continuità di intenti.

Ad oggi le vessazioni amministrative burocratiche non sono alleggerite anzi con l’applicazione del nuovo codice degli appalti, sono aumentate, ingessando le scuole che al momento non riescono a programmare attività sotto-soglia e paradossalmente riescono a spendere milioni di euro.

La dirigenza scolastica viene penalizzata con un dimensionamento che riduce enormemente l’organico della dirigenza, oltre che dei posti di titolarità dei Direttori dei servizi di segreteria, trasformando le istituzioni scolastiche in mega scuole che non garantirà l’attenzione giusta alla didattica, che pure viene raccomandata dall’Unione Europea – ha detto nel suo intervento Rosa Cirillo, Responsabile del Dipartimento dei Dirigenti scolastici Uil Scuola Rua .

Congedo parentale. Un mese pagato all’80% per il 2024 ma c’è una condizione.

Nell’ambito delle disposizioni in materia di sostegno alle famiglie, l’articolo 1, comma 179, della legge di Bilancio 2024, attraverso la modifica al comma 1 dell’art. 34 del D.lgs n. 151/2001, ha disposto “per i genitori che fruiscono del congedo parentale, il riconoscimento di un’indennità in misura pari al 60%della retribuzione per un mese ulteriore al primo [già introdotto con la legge di bilancio 2023], da fruire entro il sesto anno di vita del bambino. Per il solo anno 2024, la misura dell’indennità di cui trattasi, è pari all’80% della retribuzione”.

la ns scheda esplicativa: Congedo-parentale-e-Legge-di-bilancio-chiarimenti-UIL-Scuola-Rua

Concorso e lodevole servizio – Il Ministero, per le vie brevi, conferma quanto da noi sostenuto: “l’aver pestato servizio senza demerito può essere considerato alla stessa stregua del lodevole servizio, in sede di valutazione dei titoli di preferenza.”

            Concorso e preferenza lodevole servizio
In merito a quanto sta circolando da ieri e alle azioni da intraprendere, si fa presente quanto segue:
la risposta data dal Ministero, che sta circolando nel web, non è una nota ufficiale. In ogni caso, anche se lo fosse, sarebbe intanto tardiva rispetto alla imminente data di scadenza delle domande e comunque su un aspetto (la preferenza per lodevole servizio svolto) che lascia spazio a diverse interpretazioni. Inoltre, non è stato concordato nulla con le organizzazioni sindacali in sede di informativa sul funzionamento della piattaforma informatica.
Stante così le cose, è per noi impensabile procedere alla rettificare di migliaia di domande già inoltrate. Per cui, il nostro consiglio è quello di procedere così come è stato fatto finora e senza modificare le domande già presentate.
Ci faremo carico, se ce ne sarà bisogno, di risolvere la questione a posteriori e chiederemo al MIM di dare indicazioni su come risolvere eventualmente la questione.

la risposta: Concorso e lodevole servizio – Il Ministero, per le vie brevi, conferma quanto da noi sostenuto: “l’aver prestato sevizio senza demerito può essere considerato alla stessa stregua del lodevole servizio, in sede di valutazione dei titoli di preferenza.”  CHIEDEREMO che sia inviata comunicazione ufficiale alle COMMISSIONI.

L’organico del personale docente è rimasto pressoché invariato rispetto a quello dello scorso anno. Continuiamo a sostenere la nostra contrarietà su diversi punti. Report della Uil Scuola Rua dopo la riunione con il Ministero sulla dotazione organica del personale docente per l’anno scolastico 2024-25.

I posti di educazione motoria attivati nelle classi IV e V della scuola primaria sono ad invarianza di organico. Abbiamo più volte ribadito come, a regime, tale provvedimento determinerà una riduzione dei posti comuni e di sostegno e una riduzione del numero di classi complessivamente autorizzabili sui territori. Non si tratta infatti di posti o ore aggiuntive, ma autorizzabili nel limite delle risorse finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e a invarianza di dotazione organica complessiva vigente” .

Per quanto riguarda i posti di sostegno la Uil Scuola rileva che “dopo l’incremento di 9.000 posti per l’a.s. 2023/24, previsto dalla legge di bilancio del 2020, l’organico resta invariato per l’a.s. 2024/25. Abbiamo ricordato come l’aumento dei posti in organico di diritto per il 2023/24 deriva da un piano più ampio che prevede sostanzialmente una riduzione delle risorse di personale specializzato per l’insegnamento agli alunni con disabilità“.

La trasformazione dell’intero organico di fatto in organico di diritto resta, per la UIL, un punto imprescindibile, soprattutto per i posti di sostegno, che permetterebbe non solo di assumere il personale precario su tutti i posti vacanti oggi disponibili ma soprattutto eviterebbe un numero esorbitante di supplenti che non garantiscono la continuità didattica agli alunni con disabilità. Il costo della stabilizzazione per ogni precario – da noi quantificato attraverso un recente studio – è di circa 720 euro“.

Leggi tutto “L’organico del personale docente è rimasto pressoché invariato rispetto a quello dello scorso anno. Continuiamo a sostenere la nostra contrarietà su diversi punti. Report della Uil Scuola Rua dopo la riunione con il Ministero sulla dotazione organica del personale docente per l’anno scolastico 2024-25.”

SAVE THE DATE – Mercoledì 10 gennaio, ore 16

 

🔵 Scuole italiane all’estero, Speciale Uil Scuola Rua concorsi – Docenti, Personale Ata, Dirigenti Scolastici, COME PARTECIPARE

 

🎥 La diretta verrà trasmessa sul canale YouTube e sulla pagina Facebook della Uil Scuola Rua.

https://www.youtube.com/live/qPhlEVa5Vr0?si=qovnTKlwrnTHK2nD

Autonomia differenziata, DDL in discussione dal 16 gennaio al Senato.

NO!!!  all’autonomia DIFFERENZIATA.  LA SCUOLA UNISCE NON DIVIDE.

appello a tutte le comunità educanti della Scuola, facciamoci sentire, unitevi al nostro grido di allarme.

CONTINUIAMO A DIFENDERE LA SCUOLA STATALE E NAZIONALE.

lA POLITICA, LA VERA POLITICA, FACCIA LA SUA PARTE.

LA SCUOLA E’ E DEVE RESTARE PER COME PENSATA E VOLUTA DAI PADRI COSTITUENTI.

LA COSTITUZIONE ITALIANA NON PUO’ ESSERE STRUMENTALIZZATA DA NESSUNA FORZA POLITICA.

 

Autonomia: Uil Scuola, continuiamo a difendere la scuola STATALE.



Ora tocca alla politica” (ANSA) – ROMA, 02 GEN – “A metà gennaio il Disegno di Legge Calderoli torna in discussione al Senato ed è necessario che la politica batta un colpo. Che questa idea piaccia alla Lega non è una sorpresa, ora chiediamo agli altri partiti di esprimersi chiaramente. Chi non è d’accordo con questa riforma deve dimostrarlo attraverso una opposizione reale e convincente”.
Così il segretario generale della Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile.
L’autonomia differenziata potrebbe avere ricadute molto pesanti sull’istruzione – sottolinea il segretario Uil scuola – e interessare inevitabilmente contratto, reclutamento, retribuzioni, programmazione dell’offerta formativa e percorsi di alternanza scuola lavoro. Motivazioni, queste, che ci trovano fortemente contrari nel tempo e da tempo. Nel 2023 abbiamo raccolto oltre 100 mila firme contro il progetto di regionalizzazione – ricorda – un fatto importante che ha evidenziato una posizione chiara del personale della scuola. Ora – afferma – ci aspettiamo una ferma opposizione delle altre forze politiche che, ricordo, dovrebbero rappresentare anche l’opinione di quel milione di lavoratori che conoscono davvero la scuola italiana, che la fanno funzionare tutti i giorni, indipendentemente dal luogo geografico di lavoro. Occorre comprendere quanto la scuola sia collegata con il passo del Paese. Sostenerla significa investire sul futuro dell’Italia”, conclude D’Aprile. (ANSA).

Incontri al Ministero 06 dicembre 2023. Andamento delle linee di investimento PNRR a carico direttamente delle scuole.

Per la UIL: la soluzione non è la proroga della scadenza dei termini.  Come Federazione Uil Scuola Rua lo stiamo denunciando già da tempo: l’eccesso di burocrazia che, tra le altre cose, rallenta il lavoro delle scuole e influisce sulla qualità della vita scolastica.

A causa di scadenze sempre più ravvicinate, tutta la comunità educante sta subendo solo un sovraccarico di lavoro in molti casi estraneo anche rispetto alle mansioni contrattualmente previste per il personale.

Su richiesta delle organizzazioni sindacali si è svolto al Ministero l’incontro avente come oggetto l’andamento delle linee di investimento PNRR direttamente a carico delle scuole.

In apertura di incontro l’Amministrazione ha comunicato il seguente stato di avanzamento delle linee di investimento:

• Linea d’investimento 3.2 – Scuola 4.0 con scadenza 30 novembre 2023: hanno aderito sono state il 99,9% delle scuole;

• Linea d’investimento 1.4 – Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nel I e II ciclo della scuola secondaria e alla lotta alla dispersione scolastica: hanno aderito 3.360 scuole su 3.373;

• Linea di investimento 3.1 – Nuove competenze e nuovi linguaggi con scadenza prevista è il 15 dicembre: ad oggi hanno inserito in piattaforma tutti i dati richiesti 112 scuole, il 52% è all’ultimo step.

L’amministrazione ha ulteriormente comunicato che la scadenza del 15 dicembre prevista per la linea di investimento 3.1 – Nuove competenze e nuovi linguaggi – sarà prorogata agli inizi di febbraio 2024.

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