DA: UFFICIO VII. AMBITO TERRITORIALE CATANIA.
I ciclo – Disponibilità iniziale posti comuni e sostegno a.s. 2023-2024
II ciclo -Disponibilità iniziale posti comuni e posti sostegno a.s. 2023-2024
DA: UFFICIO VII. AMBITO TERRITORIALE CATANIA.
I ciclo – Disponibilità iniziale posti comuni e sostegno a.s. 2023-2024
II ciclo -Disponibilità iniziale posti comuni e posti sostegno a.s. 2023-2024
ILLUSTRATE dal segretario generale della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile, le macro criticità da cui è interessata la scuola, non superate, anzi accentuate dall’ipotesi di CCNL 2019/21, che amplificano le scelte politiche regressive condotte a danno del sistema di istruzione statale e nazionale, che si possono così sintetizzare:
la mobilità del personale trattata in subordine alla legge;
le relazioni sindacali che rendono impossibile associare i nominativi ai compensi ricevuti dal FMOF;
il nuovo Ordinamento del personale ATA che, nella sostanza, estromette i funzionari/DSGA dalla Comunità educante, limitando sia i diritti sindacali che professionali specifici, propri dell’autonomia scolastica;
la responsabilità disciplinare del personale docente viene nuovamente rinvita a sequenza come già accaduto con il CCNL 2019/18;
l’eliminazione per contratto, di tutta la parte normativa del personale delle scuole italiane all’estero, nonostante la materia fosse stata ricondotta nuovamente in ambito contrattuale con il CCNL 2016/18, posizione questa confortata dal pronunciamento della Consulta;
le figure dell’tutor e dell’orientatore, introdotte per legge, vengono legittimate dalla contrattazione nazionale con un ruolo residuale limitato alla trattazione dei finanziamenti specifici;
“”La parte normativa poteva essere modificata e migliorata dopo circa 20anni”” un rinnovo di contratto comporta e deve comportare migliorie “”in melius”” e non peggiorative”” Sottratta importante materia contrattuale e pattizia a norme sub legge”” sovvertendo il consolidato che gli accordi pattizi e contrattuali superavano le imposizioni a colpi di legge”” a parere mio il mondo della scuola pubblica subisce un ulteriore colpo e spinta sul ciglio di un burrone sempre più melevolo quanto pericoloso: “”lo smantellamento della scuola pubblica, Statale e non di Stato, libera quanto inclusiva a favore dell’ormai chiaro disegno politico di consegnarla all’imprenditoria privata riducendola al rango di prestazione di servizi. Ebbene il mondo della scuola non meritava questo ulteriore colpo. La politica non politica ancora una volta tramite canali ed organi di informazione di parte ci propina battagle non battaglie, overo vere liti temerarie, distogliendo l’attenzione sul vero problema. E che dire dell'””autonomia differenziata ovvero la regionalizzazione della Scuola?” Le opposizioni recitano il ruolo di rivendicazione del salario minimo, e la scuola che viene fatta regredire sia per i salari che per la parte normativa,? Per loro è negletta, eclissando il nobile concetto della salvaguardia di comunità educante e funzione pubblica.
Ed ancora abbiano almeno il coraggio di dire che amano prediligere di avere a scuola il Dirigente Scolastico “”sceriffo”” elevato al rango di giudice monocratico con facoltà di accusa, istruzione, giudicante e sanzionatoria. Fioccheranno i procedimenti disciplinari sicuramente anche nei confronti di coloro i quali hanno il coraggio di dissentire alle loro malefatte. Chioso anche dire che con questa parte normativa proposta nell’ipotesi dall’Aran si è voluto arginare e limitare la rappresentanza sindacale di tutto il personale del mondo della scuola . Acqua in bocca per le menti libere, vento in bocca per i tendenziosi.
Invito alle intellighenzie della scuola di leggere con spirito critico ma puntuale l’ allegata scheda che analizza nel dettaglio i punti controversi e ciò al fine e per amore del vero e di come la Uil Scuola intende esercitare il magistero sindacale a difesa e tutela sia dei diritti ma anche dei doveri. s.mavica
la scheda della UILSCUOLA: Ipotesi CCNL 2019-21 – Perché non abbiamo firmato – Scheda Fed. UIL Scuola
D’Aprile: abbiamo lavorato fino all’ultimo momento, in tutti i modi, per introdurre modifiche nelle parti che riteniamo lesive dei diritti del personale. Tra i punti più controversi: il nodo politico sulla mobilità, la mancata valorizzazione del personale Ata, la precarizzazione del lavoro delle segreterie, l’assenza di riferimenti alle scuole italiane all’estero e la parte dedicata alle relazioni sindacali, che non convince.
I Contratti nazionali di lavoro si sottoscrivono perché sono migliorativi rispetto al testo precedente e non è questo il caso. È stata una decisione difficile – commenta il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, subito dopo la mancata firma della Uil Scuola Rua del contratto nazionale, parte normativa.
L’abbiamo presa insieme alla nostra Confederazione e ai nostri quadri sindacali, ascoltando come sempre i lavoratori della scuola, quelli che la fanno funzionare tutti i giorni.
Nel contratto che ci è stato presentato restano molte questioni aperte e non risolte – osserva il Segretario – resta il nodo politico della mobilità. È evidente che, se un contratto si sottopone ai vincoli di legge, perde la sua natura pattizia e ha poca ragione di esistere.
Nell’impianto normativo del contratto vengono implementate ulteriormente le mansioni di tutto il personale ATA. Una inaccettabile ulteriore attribuzione di ruoli per cui i collaboratori scolastici, gli assistenti amministrativi e i Dsga – già oberati di incombenze a volte estranee alle loro mansioni, mette in evidenza D’Aprile — saranno soggetti ad ogni tipo di lavoro con riferimenti generici alla formazione senza che essa venga imputata a carico dell’Amministrazione.
Risulta precarizzata la figura dell’ex DSGA e degli ex assistenti amministrativi facenti funzione con l’attribuzione di incarichi triennali che – ricorda D’Aprile – abbiamo fortemente contestato per il personale docente nella Legge 107/15. Nonostante il MEF abbia autorizzato di bandire i concorsi ordinari.
Leggi tutto “CONTRATTO, LA UIL SCUOLA RUA NON FIRMA: ECCO LE NOSTRE RAGIONI”
netto in busta? gli spiccioli per la….. “”calia”””
IL GRANDE RIFIUTO
Si è conclusa nel pomeriggio di oggi la trattativa per il rinnovo del CCNL 2019/21 durata poco meno di 14 mesi. Era cominciata il 17 maggio 2022 con l’emanazione del primo Atto di Indirizzo del Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, con alla guida del dicastero dell’Istruzione il Ministro, Patrizio Bianchi. E’ proseguita nel gennaio 2023 con l’emanazione del secondo Atto di indirizzo del Ministro, Giuseppe Valditara.
La trattiva ha avuto una primo momento evolutivo con la chiusura dell’Accordo economico del 10 novembre del 2022 con cui tutte le sigle sindacali (sei) e ARAN hanno convenuto sulla distribuzione di poco più di due miliardi di euro a tutto il personale delle quattro Sezioni che compongono il Comparto Istruzione e Ricerca: Scuola, Università, Ricerca e AFAM. In questa fase sono state assegnate il 95% delle risorse che, come si ricorderà, sono state erogate con la mensilità di dicembre.
Ieri, si è conclusa l’intera trattativa con la definizione della parte normativa e con l’assegnazione:
della parte residua di quella iniziale (5%, pari a 85 mln di €);
– l’UNA TANTUM (100 mln di €) stanziata dalla Legge di Bilancio 2023;
220 mln di € de – finalizzati, inizialmente destinati alla “valorizzazione del personale docente”
36.9 mln di € per Ordinamento ATA
In conclusione, il personale della scuola ha beneficiato di un aumento complessivo della retribuzione del 3.78%.
Al momento della chiusura della trattativa, in sede di dichiarazione di voto, la Federazione Uil Scuola Rua si è così espressa:
“La Uil Scuola Rua, già in sede di apertura della trattiva, aveva esordito definendola una missione impossibile: poche risorse e troppi obiettivi, peraltro, molto ambiziosi. E così è andata. Nessuno di quegli otto obiettivi è stato raggiunto (riforma degli ordinamenti del personale ATA e di tutti i settori del comparto, mobilità e formazione del personale, valorizzazione dei DSGA, lavoro a distanza, relazioni sindacali, contrattazione di secondo livello e procedimenti disciplinari dei docenti), l’ultimo è stato rinviato nel tempo (a sequenza), provenendo già da un altro rinvio, quello del CCNL 2016/18. La situazione del Comparto Università e della Ricerca ha subito un andamento del tutto analogo. Sono stati rinviati a sequenza: l’’Ordinamento dell’Università e della Ricerca e quello dei Policlinici”.
Giuseppe D’Aprile, segretatio Generale Federazione Uil Scuola Rua.
m_pi.AOOUSPCT.REGISTRO UFFICIALE(U).0016632.14-07-2023 (1)
(ANSA) – ROMA, 13 LUG – “Su 80 mila posti disponibili, il ministero dell’Istruzione ne ha autorizzati solo 50 mila, penalizzando ancora una volta gli idonei ai concorsi ordinari”. Lo dichiara il Segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile. “Il ministero giustifica la mancata autorizzazione dei restanti 30.216 posti con la necessità di avviare rapidamente le procedure autorizzative per i bandi concorsuali, al fine di raggiungere gli obiettivi stabiliti dal Pnrr – sottolinea D’Aprile – il contingente di nomine in ruolo per l’anno scolastico 2023/2024 richiesto dal Mim e autorizzato dal ministero dell’Economia e delle Finanze – precisa D’Aprile – è stato determinato sulla base di una stima che prevede un numero massimo di docenti assumibili con riferimento alle procedure di reclutamento esistenti, quantificato in 50.807 unità.
Avvio delle procedure per il pagamento dell’emolumento accessorio una tantum, previsto dall’articolo 1, comma 330 della legge 197 del 29/12/2022 (Legge di Bilancio 2023).
A luglio, oltre al pagamento ordinario, verranno corrisposti anche gli arretrati relativi al periodo gennaio – giugno. Da luglio in poi, l’una tantum verrà applicata mensilmente, per tredici mensilità.
P.S.: Per chi ha iniziato a lavorare dal 1° gennaio 2023 ma ha cessato il contratto, spetta comunque il diritto al pagamento degli arretrati. In questi casi, NoiPA effettuerà un’emissione speciale.
APRI: Programma estivo TSC (2)
PROSSIMAMENTE AL CASTELLO URSINO – PROGRAMMA ESTATE TSC 2023
Venerdì 30 giugno – ore 20,00 – CAFFE’ LETTERARIO
Giovanni Carta legge “Padre Sergij” di Lev Tolstoj
Vino offerto da Al cantara – Si ringrazia l’ ONAV – Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vini – Catania
INGRESSO € 3
Mercoledì 5 luglio 2023 – ore 21
FEDERICO II. UNO,NESSUNO,CENTOMILA. UN RACCONTO PER IMMAGINI DELLO STUPOR MUNDI
di e con Valerio Varnesi
INGRESSO GRATUITO
PER OGNI INFORMAZIONE E ASSISTENZA RIVOLGERSI A estero@uilscuola.it
ATTACHMENTS: SEGUE
Un’altra vittoria della Federazione UIL Scuola RUA
In allegato la sentenza N. 00334/2023 del 28/6/2023 con cui il TAR del Piemonte accoglie il ricorso presentato dalla Federazione UIL Scuola RUA Piemonte non ritenendo legittimo da parte del Dirigente scolastico di riportare soltanto le colonne “voci”, “rendicontato e pagato” e “tot. personale”, contenenti dati in forma meramente riassuntiva ed aggregata che non hanno consentito alla nostra organizzazione sindacale di comprendere e verificare in modo puntuale e completo la corretta distribuzione delle risorse finanziarie, con esclusione dell’ostensione dei nominativi del personale utilizzato nelle attività e nei progetti retribuiti.
Anche per il personale ATA la scheda sintetica con l’esplicitazione delle precedenze che corrispondono alla sezione del modulo domanda cartaceo.
Di seguito il link relativo alle nostre slides di analisi sulla proposta Aran riguardo agli Ordinamenti Professionali Ata.
All’interno, oltre ai materiali esplicativi, è presente la nostra posizione.
Oltre al contenuto creato per il sito, abbiamo predisposto un post Facebook già presente sulla nostra pagina ufficiale con all’interno tutte le slides , per la massima diffusione possibile data la delicatezza coniugata con la gravità che ancora una volta il decisore politico vuole agire in peius nei confronti delle “”persone”” veri “professionisti”” che fanno funzionare la scuola, sia pure mal considerati, mal pagati.
LA PROPOSTA ARAN SUGLI ORDINAMENTI PROFESSIONALI ATA
nota sindacale ed amare considerazioni
Occorre cambiare verso, i politici devo dirla tutta ed in chiaro con i fatti, che invero depongono negativamente nei loro confronti. Altro che ” MERITO” piuttosto scarsa considerazione.! Scuola funzione pubblica per come voluta dai padri costituenti, libera, statale, inclusiva, unitaria, nazionale, formativa, moderna e sempre attuale, sicuramente da non relegare ad erogatore di servizi a domanda individuale. Alziamo la testa, facciamo sentite l’afflato dei ns cuori, un solo grido corale: non ci stiamo. Reclamiamo il diritto di cittadinanza, di libertà, di democrazia partecipata. Occorre arginare ogni tentativo di politiche dirigeste, di idee e disposizioni calate dall’alto.
DSGA, Personale ATA e di segreteria sempre più oberati di incombenze e lavori gravosi ma ancor peggio caricati di compiti che per norma sono devoluti ad altri “”enti” “soggetti” INPS in testa.
: LPN-Scuola: Uil, agire su idonei concorsi e ‘ingabbiati’
Roma, 14 giu. (LaPresse) – “La scuola ha bisogno di un provvedimento legislativo urgente che abroghi la validità biennale delle graduatorie di merito dei concorsi per procedere negli anni con le assunzioni a tempo indeterminato dei docenti idonei. Le urgenze sono tante, ma questa va affrontata in modo risolutivo prima dell’inizio dell’anno scolastico”. Così il Segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile.
“Gli idonei non vanno dimenticati – sottolinea il Segretario – sono precari da anni e sono inseriti nelle graduatorie dei concorsi già espletati. Va garantita loro l’assunzione in ruolo. Abbiamo avanzato questa richiesta in tutte le sedi di confronto, politico e ministeriale”.
: LPN-Scuola: Uil, agire su idonei concorsi e ‘ingabbiati’ 2
Roma, 14 giu. (LaPresse) – “Aspettiamo risposte urgenti anche su un’altra questione, vale a dire quella legata ai docenti ‘ingabbiati’ – afferma D’Aprile – ovvero le migliaia di docenti di ruolo già abilitati ma con il titolo specifico per altro grado di scuola che fino a oggi non hanno potuto conseguire l’abilitazione”. “Va anche considerato – aggiunge – che il concorso straordinario abilitante bandito in Gazzetta Ufficiale tre anni fa non è mai stato attuato. Di fatto si impedisce ai docenti di abilitarsi. Con una beffa economica: a tutti gli insegnanti e aspiranti che si sono iscritti al concorso è stato chiesto un contributo di 15€”.
“Non solo. Secondo infatti i prossimi provvedimenti sui percorsi abilitanti, introdotto dal DL 36/022, anche questi docenti rientrerebbero nel numero massimo del contingente di personale docente che potrà abilitarsi, anche se con una quota di posti a loro riservata, il che determinerà inevitabilmente l’esclusione di numerosi docenti dai suddetti percorsi. Su questo punto abbiamo rivendicato la necessità di un provvedimento legislativo che di fatto preveda un percorso strutturale nel tempo, che vada anche al di là di quanto stabilito nel dl 36/2022, che consenta loro di abilitarsi nella scuola secondaria di primo e secondo grado, per poter usufruire dei passaggi di grado/ruolo come avveniva in passato.E’ il momento di agire – conclude D’Aprile – e su queste questioni il tempo sta per scadere”.
Incontri al Ministero 13 giugno 2023
Presentato il decreto attuativo: nessuna novità rispetto a quanto contenuto nel Decreto Legge n. 36/2022.
È stata presentata alle organizzazioni sindacali la bozza del Decreto del Presidente del Consigli dei Ministri (DPCM) di attuazione della Legge n.79/2022 che ha convertito, con modificazioni, il decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, recante “Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)” che prevede i nuovi percorsi universitari e accademici di formazione iniziale e abilitazione dei docenti di posto comune della scuola di I e di II grado che dal 2025 prenderanno avvio a pieno regime. Il nuovo sistema di formazione iniziale e accesso al ruolo per i docenti della scuola secondaria si articola in: • un percorso universitario e accademico abilitante di formazione iniziale corrispondente a non meno di 60 CFU/CFA • un concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale • un periodo di prova in servizio di durata annuale • una fase transitoria fino al 31 dicembre 2024 La bozza del decreto presentata dall’Amministrazione ricalca quanto già previsto dal decreto n.36/2022 e determina i criteri e i contenuti dell’offerta formativa dei percorsi, le modalità organizzative, i costi massimi a carico degli interessati, i criteri e le modalità di svolgimento della prova finale, al fine del conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento per la scuola secondaria di primo e secondo grado, per le relative classi di concorso.
attachments:Pecorso di abilitazione e reclutamento docenti- report incontro
(ANSA) – ROMA, 12 GIU – “I docenti neo assunti avranno una retribuzione ridotta: è l’effetto del decreto Salva infrazioni’.
Ancora una volta si fa cassa con i lavoratori della scuola”. Ad affermarlo è il segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile, che analizza le conseguenze concrete del provvedimento
approvato in forma di schema dal Consiglio dei ministri. “Si tratta di una riforma in “peius” – spiega il segretario – che penalizzerà le nuove generazioni e tutti i docenti neo immessi in ruolo. Il Governo lo fa attraverso una motivazione di per sé nobile e giusta: “…quella di mettere fine ad un contenzioso decennale proprio sui criteri di ricostruzione di carriera …” .
Tuttavia, il nuovo sistema di calcolo basato sui giorni effettivi di servizio anche per il personale docente genera un danno sulle retribuzioni future enorme, al quale corrisponde un vantaggio diametralmente opposto per il Governo che farà, ancora una volta, “cassa” con il personale della scuola.
ROMA, 05 GIU –
“Le somme destinate a commissari e presidenti dell’Esame di Stato sono stabilite nel decreto interministeriale del 24/5/2007. In quell’anno l’inflazione, in Italia – dato Istat – era all’1,8%, oggi siamo all’8,2%. La politica non può ignorare questi numeri”. Ad affermarlo, è il segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile.
Secondo l’Istat, l’inflazione ha ridotto il potere d’acquisto delle retribuzioni del 35% rispetto a 15 anni fa – ricorda il segretario – Il trend degli ultimi anni mostra che il personale della scuola non ha beneficiato, in termini di crescita delle retribuzioni, dei momenti di sviluppo, con un Paese a PIL crescente. Con il rallentamento del Pil, e attualmente, in assenza di rinnovo contrattuale, la situazione è diventata ancor più critica.
“Per noi l’aumento degli stipendi degli insegnanti e di tutti i lavoratori della scuola è un obiettivo irrinunciabile.
Segreteria Territoriale Uil Scuola Catania
Invito
Presenziano
Claudio Parasporo, segretario regionale Uil Scuola Sicilia;
Salvo Mavica, coordinatore territoriale catania;
Angela Romeo, responsabile territoriale Catania
I consulenti ed esperti: R
Rossana Cristaudo – delegato
Marinella Calleri – delegato
Giuseppe Ferro – delegato
Massimiliano Di Guardo – delegato
Cordiali saluti. gadget -& Drink www.uilscuolacatania.it. –
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