ESONERO DALLE TASSE SCOLASTICHE. ESONERO TASSE UNIVERSITARIE 

Di seguito, per ogni utile info  e contributo, abbiamo estrapolato quanto  inerente l’oggetto:

ESONERO DALLE TASSE SCOLASTICHE

Rif.ed ai sensi del Decreto legislativo 16 Aprile 1994, n. 297, art. 200 è previsto  l’esonero dal pagamento delle tasse scolastiche in determinati casi. L’esonero vale per tutti i tributi scolastici ad eccezione della sola tassa di diploma.

Merito: l’esenzione dalle tasse scolastiche può avvenire se allo scrutinio finale, si ha la  media pari o superiore a 8/10, con non meno di 8 in condotta.
Motivi economici: un altro caso in cui si può favorire dell’esonero delle tasse scolastiche è quello in cui, in base al reddito e al numero dei familiari, tu riesca a rientrare nelle fasce di esenzione. Come scoprirlo? Ti basterà consultare le tabelle aggiornate al tasso d’inflazione programmato che il Miur pubblica ogni anno sul proprio sito.

Appartenenza a categorie particolari: ci sono inoltre delle particolari categorie di studenti che possono usufruire dell’esenzione dalle tasse. Leggi tutto “ESONERO DALLE TASSE SCOLASTICHE. ESONERO TASSE UNIVERSITARIE “

Incontro al MI: LA UIL SCUOLA BOCCIA IL CONTRATTO SUL MOF E L’USO DELLE RISORSE PER LA CONTINUITA’ DIDATTICA

PROPOSTE IRRICEVIBILI

LA UIL SCUOLA BOCCIA IL CONTRATTO SUL MOF E L’USO DELLE RISORSE  PER LA CONTINUITA’ DIDATTICA

Alla ripresa delle trattative dopo la pausa feriale, l’Amministrazione ha convocato le Organizzazioni Sindacali per procedere alla discussione del seguente ordine del giorno:

  • DM continuità didattica ai sensi dell’art.45 della L.79/2022 (nuova formulazione) – informativa
  • CCNI relativo al MOF

Per quanto attiene al primo punto all’o.d.g., l’Amministrazione ha illustrato la bozza di decreto finalizzata a remunerare, premiandoli, (cfr. legge art.45 Legge 79/2022) i docenti che permangono volontariamente nella stessa scuola per affermare il principio della continuità didattica. Il provvedimento prevede una nuova distribuzione delle risorse (30.000.000,00), che adesso vengono ripartite equamente tra i docenti che permangono nella stessa scuola e quelli che operano in sedi disagiate. Da una simulazione effettuata, risulterebbero destinatarie del beneficio: 5.700 scuole e 19.000 docenti che percepirebbero un compenso annuo lordo di circa 1.500 €. Tale compenso sarebbe redistribuito dalle scuole.

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Errori graduatorie provinciali per le supplenze sul sostegno- incontro al ministero. Il Ministero, dopo 3 anni, ammette gli errori. Resta ora il problema di come risolverli.

report incontro al ministero. GRADUATORIE PROVINCIALI SUPPLENZE.

Per la UIL Scuola: è un inizio, ma non è sufficiente. Centinaia di alunni con disabilità continueranno per questo anno scolastico ad avere un docente non specializzato mentre tantissimi altri docenti non avranno comunque diritto ad una supplenza.

Venerdì 23 settembre si è svolto un incontro tra il Ministero e le Organizzazioni sindacali avente come oggetto  l’assegnazione delle supplenze al personale docente per l’a.s. 2022/23.  Durante l’incontro, che la Uil scuola insieme alle altre organizzazioni sindacali aveva richiesto da tempo, il Ministero ha ammesso uno degli errori più evidenti che si sono verificati nell’assegnazione delle supplenze che riguarda l’applicazione della precedenza per chi fruisce della legge 68/99 (invalidità – riserva N).

I docenti di II fascia e senza titolo di specializzazione, inseriti con una invalidità (riserva), hanno infatti ottenuto un incarico che sarebbe spettato ai docenti della I fascia specializzati sul sostegno. Il sistema, grazie al possesso della riserva, appunto, li ha “trattati” con precedenza assoluta su tutti gli aspiranti inseriti nelle graduatorie indipendentemente dalla fascia di appartenenza. Questo ha comportato che centinaia di alunni con disabilità si sono visti assegnare un docente non specializzato quando, invece, nella I fascia sono presenti docenti con il titolo di specializzazione che non hanno fino ad oggi ricevuto nessun incarico.

Uno dei tanti errori evidenti che la UIL scuola non solo aveva previsto, ma che aveva denunciato fin dal 2020 ovvero dal primo anno in cui le supplenze sono state assegnate con una procedura online che per tanti aspetti non è stata programmata in conformità alla normativa vigente.

Pur rispettando il diritto di tutti, come quello della riserva per invalidi o per gli orfani o profughi o vedove di guerra, infatti, avevamo

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PENSIONAMENTI dal 1° settembre 2023. CHI POTRA’ PRESENTARE LE DOMANDE. Dimissioni dal servizio: dettagli tecnici.

Il giorno 08 settembre 2022 è stata diramata, d’intesa con l’Inps e dopo confronto sindacale, la circolare applicativa del decreto ministeriale 238, con la quale il MI detta le disposizioni per i pensionamenti dal 1° settembre 2023.

Tutti coloro che sono interessati e che possiedono i requisiti previsti dalla tabella allegata alla circolare, dovranno presentare le dimissioni dal servizio dal 19 settembre al 21 ottobre 2022, avvalendosi delle istanze Polis.

Il termine del 21 ottobre vale per tutto il personale della scuola. 

Per i dirigenti scolastici, la scadenza è il 28 febbraio 2023.

Coloro che possiedono i requisiti della Legge Fornero e non hanno compiuto ancora 65 anni, possono chiedere il pensionamento e, contestualmente, la permanenza in servizio a tempo parziale, nei limiti dei posti disponibili. Il termine del 21 ottobre dovrà essere osservato anche da coloro che, compiendo 67 anni entro il 31 agosto 2023 e non possedendo minimo 20 anni di contribuzione, chiedono la permanenza in servizio fino a 71 anni, per raggiungere il requisito minimo per avere diritto a pensione (20 anni). Tale richiesta sarà presentata in modalità cartacea al dirigente della scuola di servizio.

Il personale in servizio nelle scuole italiane all’estero potrà utilizzare la modalità cartacea, per dare le dimissioni, inviando la richiesta al dirigente della scuola di servizio.

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Educazione motoria classi quinte scuola primaria: chiarimenti

Di seguito la scheda di sintesi  della Uil Scuola sui  chiarimenti trasmessi dal Ministero alle scuole sull’insegnamento delle due ore di educazione motoria nelle classi quinte della scuola primaria per l’a.s. 2022/23:

m_pi.AOODPIT.REGISTRO UFFICIALE(U).0002116.09-09-2022

Educazione motoria primaria. Chiarimenti Ministero – Scheda UIL Scuola

 

chiarimenti in merito al periodo di prova dei docenti assunti con procedura art. 59 comma 9 bis ed eventuali accantonamenti.

In allegato la nota n. 30998 del Mi con cui si danno chiarimenti in merito al periodo di prova dei docenti assunti con procedura art. 59 comma 9 bis ed eventuali accantonamenti.

Nella nota si precisa che:

– qualora non si preveda l’approvazione delle graduatorie in tempo utile per lo svolgimento del periodo di formazione e prova, sia possibile assegnare la disponibilità del posto nella fase di conferimento delle supplenze annuali e fino al termine dell’attività didattica gestite con il sistema informativo; 
– in tal caso, nelle more del conferimento della nomina a tempo determinato per l’anno scolastico 2023/2024, si evidenzia che i posti non conferiti nell’anno scolastico 2022/2023 sulla base della procedura di cui all’articolo 59, comma 9 bis, del decreto legge n. 73 del 2021 dovranno essere accantonati nelle operazioni di mobilità per l’anno scolastico 2023/2024.

m_pi.AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE(U).0030998.25-08-2022

Decreto Ministeriale anno di prova e formazione personale docente.


In allegato il Decreto ministeriale e i criteri di valutazione del c.d test finale” del nuovo percorso di formazione e prova per il personale docente ai sensi di quanto disposto dal decreto legge 36 convertito in Legge 79 del 29 giugno 2022.

Di seguito la nostra posizione espressa in sede di informativa sulla bozza del DM.

https://uilscuola.it/dl-36-nuovo-anno-di-formazione-e-prova/#:~:text=36.,79%20del%2029%20giugno%202022

DL AIUTI / Per la scuola quali sarebbero gli effetti delle misure? UIL SCUOLA: L’articolo sulla scuola va stralciato dal provvedimento.

PER LA SCUOLA QUALI SAREBBERO GLI EFFETTI DELLE MISURE?
Decreto Aiuti Bis: la formazione che spacca la comunità educante
D’Aprile: lo stralcio dell’articolo sulla scuola dal decreto è ciò che la UIL Scuola richiederà alle forze politiche che, dal 6 settembre all’8 ottobre, saranno chiamate a convertire/cancellare una norma intellettualmente misera ed economicamente risibile e ridicola. Il decreto, nel suo insieme, è un provvedimento che contiene misure immediate tese a superare la crisi che ha colpito imprese, lavoratori e famiglie. Per la scuola, invece, quali sarebbero le misure immediate?

>>> Salterebbe il concetto di comunità educante posto a base dell’ultimo rinnovo del contratto scuola e si introdurrebbe, invece, il principio della differenziazione e della competizione tra docenti.

>>> Il docente esperto rimarrà un traguardo irraggiungibile per quanti andranno in pensione nell’a.s.2031/32 e in tutti gli anni precedenti. Insegnanti che, per assurdo, risultano essere proprio i più “esperti” per l’esperienza accumulata negli anni.

>>> L’insegnante dovrà restare nella stessa scuola per almeno il triennio successivo al conseguimento della qualifica di esperto.

>>> Un lungo percorso di formazione individuale, come dichiarato dal Ministro Bianchi: «incentrato sul digitale, per potenziare le conoscenze di base e pedagogiche e sviluppare competenze sempre più necessarie nella vita delle scuole» che nulla ha a che fare con quanto sta accadendo a scuola.

Nessun corso che insegni a insegnare – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile – aiuterà a preparare una buona lezione e la tecnologia, nella scuola, deve rappresentare non un fine ma un mezzo che, affiancandosi alla didattica tradizionale, contribuisca a stimolare spirito critico e non nozionistico.

>>> LO STRALCIO dell’art. 38 del decreto è quello che la UIL Scuola richiederà alle forze politiche che (a partire dal 6 settembre ed entro l’8 ottobre prossimi) saranno chiamate a convertire/cancellare una norma intellettualmente misera ed economicamente risibile e ridicola che, con l’introduzione di un ‘corpo estraneo nella comunità educante’, allontana la scuola dai principi tracciati dalla Costituzione, scatenando la guerra tra i docenti fra i peggio pagati d’Europa, ai quali, invece, non si è capaci di rinnovare un contratto di lavoro scaduto ormai da molti anni.

Vale la pena di ricordare, che spetterà comunque alla contrattazione l’ultima parola, in quanto la legge – mette in chiaro D’Aprile – è sempre derogabile dal contratto collettivo nelle materie espressamente demandate e, quella della formazione del personale, lo è a pieno titolo.

 

In allegato la scheda di analisi del provvedimento e la posizione UIL Scuola:

Decreto Aiuti Bis e la formazione che spacca la comunità educante – Scheda UIl Scuola

DL AIUTI – Uil Scuola – chiediamo lo stralcio dell’articolo sulla scuola 120822.

 

Congedi parentali e nuove misure previste dal 13 agosto 2022: Scheda di sintesi UIL Scuola.

In allegato la ns scheda di sintesi con le novità introdotte dal Decreto Legislativo 30 giugno 2022 n. 105 in materia di congedo di paternità obbligatoria, parentale, straordinario – permessi ex legge 104/92 – lavoro agile.
Le misure entreranno in vigore il 13 agosto 2022 e sono applicabili anche ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni.

Novità in materia di congedi parentali – Scheda UIL Scuola

 

Attribuzione delle risorse per la valorizzazione del personale docente – incontro MI


SOSPESO IL DECRETO PER INDIVIDUARE I CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEI DOCENTI (CONTINUITA’ E SCUOLE CON ALTI INDICE DI DISPERSIONE)
I SINDACATI IPOTECANO LE RISORSE PER LA TRATTIVA IN CORSO PER IL RINNOVO DEL CCNL PRESSO L’ARAN
In data odierna, si è tenuto un incontro  di informativa al MI finalizzato a discutere il seguente o.d.g. “Individuazione dei criteri per l’attribuzione delle risorse per la valorizzazione del personale docente ai sensi del D.L.36/2022, ART.45 – comma 1”
L’Amministrazione scolastica ha illustrato i contenuti del decreto, presentato in bozza. Nello specifico, la proposta si sostanzia nel prelevare il 10% (30 mln di €) dal finanziamento complessivo disposto dal Legislatore per la “valorizzazione del personale docente” (300 mln di €), prevedendo delle premialità per i docenti che non si trasferiscono, volontariamente, dalla sede di titolarità, garantendo il servizio continuativo, e per quelli che insegnano in scuole caratterizzate da alti indici di dispersione scolastica propria e impropria.
La UIL Scuola ha rilevato l’assoluta intempestività e illegittimità dell’iniziativa in quanto le risorse di cui trattasi sono oggetto della trattativa in corso presso l’ARAN per il rinnovo del CCNL scaduto il 31 dicembre 2022. Più specificamente, trattasi di una dotazioni finanziarie di 300 mln di €, prevista dall’art.1 – comma 327, dalla  Legge di Bilancio 2022,  che il Legislatore ha destinato al finanziamento di funzioni specifiche per il personale docente (valorizzazione),sia pure  con vincolo di destinazione. In tal modo, si è così realizzata un’autentica incursione da parte del Legislatore in ambito contrattuale, in quanto ha assegnato risorse finanziarie vincolandole ad un uso specifico, violando la libertà di azione da parte dei contraenti (sindacati e ARAN). Il MI con l’iniziativa di oggi ha inteso consolidare tale l’invasione di campo, addirittura individuando il percorso amministrativo che tende ad utilizzare una quota parte di quelle risorse.
Per la Uil Scuola l’iniziativa di oggi rappresentava  una pericolosa complicazione che andava scongiurata con immediatezza.

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Settore Scuola – Risorse contrattuali: INCONTRO ARAN.

 “””gli squali della politica non distinguono o diversificano la loro preda. esigiamo il diritto di cittadinanza: cittadini e non sudditi.””””

L’ARAN RENDE NOTE LE CIFRE DISPONIBILI PER RINNOVARE IL CONTRATTO SCUOLA
RISORSE TOTALMENTE  INSUFFICIENTI.
PER LA UIL SCUOLA NON CI SONO LE CONDIZIONI PER SOTTOSCRIVERE ALCUN ACCORDO
Oggi si è svolto presso la sede dell’ARAN il quinto incontro per il rinnovo del CCNL 2019/2022, con il seguente ordine del giorno:“Settore Scuola – Risorse contrattuali”
Nell’introdurre i lavori, il dott. Mastrogiuseppe ha illustrato le risorse a disposizione per il rinnovo del CCNL Scuola, la cui vigenza è scaduta il 31 dicembre 2021. Le stesse rivengono dagli accantonamenti effettuati con le Leggi di Bilancio del 2019, del 2020 e del 2021, a cui si sono aggiunte quelle disposte, sempre con Legge di Bilancio, per il 2022. Queste ultime finalizzate a finanziare il salario accessorio attribuibile al personale con la contrattazione decentrata di istituto.
La dotazione complessiva supera di poco i 2 miliardi di €. Ripartendo le stesse per 13 mensilità e sulla base degli addetti del settore ( oltre un terzo dei dipendenti pubblici), equivale ad un aumento medio mensile, lordo pro-capite,   di 97.15 €, a cui va sottratta la quota dell’elemento perequativo previsto dal CCNL in atto (10.43 €, somme già in godimento), per cui l’aumento reale si attesta a 86.7 € lorde pro-capite.
Il comparto Scuola, anagrafato al 31dicembre 2018, consta di 936.065 docenti e di 209.492 ATA.

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GPS – Graduatorie Provinciali Supplenze – di istituto per il conferimento delle relative supplenze per il personale docente ed educativo – Esclusioni degli aspiranti inseriti in GAE a pieno titolo.

da Ufficio VII – Ambito territoriale CATANIA.

Elenco esclusi in quanto inseriti a pieno titolo nelle graduatorie ad esaurimento – G A E – per come statuito dalla specifica ordinanza.

I PROVVEDIMENTI:

ALLEGATO AL DECRETO PROT. N. 10587 DEL 19.07.2022 (1)

m_pi.AOOUSPCT.REGISTRO UFFICIALE(U).0010587.19-07-2022

LA RIFORMA DEL SISTEMA DEGLI ITS È LEGGE. L’ISTRUZIONE TERZIARIA PROFESSIONALIZZANTE FINISCE NELLE MANI DEI PRIVATI.

Dopo un iter lungo e tormentato, alla terza lettura, la Camera dei Deputati approva il disegno di legge con cui si riforma il sistema dell’istruzione terziaria professionalizzante, non accademica, istituzionalizzandolo.

La legge appena approvata prevede una corposa serie di decreti attuativi (se ne contano 17) per la piena operatività.

Il percorso si era avviato nel 2008 con un atto regolativo (il D.P.C.M. 25 gennaio 2008).

La riforma è una delle sei contemplate dal PNRR che, nello specifico, reca una dotazione finanziaria di 1.5 mld di €.

Ad oggi si contano 109 ITS variamente distribuiti tra le diverse regioni con 18.750 studenti frequentanti e 5.250 diplomati all’anno. L’obiettivo prefissato dal Legislatore è quello di raddoppiare  sia i primi (gli studenti),  che i secondi (i frequentanti).

La filosofia ispiratrice del provvedimento è quella di dar vita a istituti  che migliorino le conoscenze tecniche e si propongano di azzerare il missmatch domanda offerta di lavoro.

La struttura

Gli ITS Academy (Istituti Tecnologici Superiori) entrano a fare parte, a pieno titolo, del sistema terziario di Istruzione Tecnologica Superiore, non accademica.

Ai nuovi ITS è affidata la mission  di potenziare e ampliare la formazione professionalizzante dei tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali, per sostenere, in modo sistematico, le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo del Paese. A queste istituzioni è deputato il compito di sostenere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica.

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Immissioni in ruolo docenti 2022/2023: le sequenze. Occorre prestare molta attenzione prima di rinunciare all’eventuale proposta.

I posti autorizzati per le assunzioni sono 94.130,  andranno alle GAE, ai concorsi, alla call veloce e alle assunzioni da GPS 1 fascia.

 Scuola primaria e infanzia

I posti disponibili per le immissioni in ruolo saranno suddivisi al 50% tra GAE e GM dei concorsi. Per i concorsi la normativa vigente prevede questa ripartizione:

100% dei posti prioritariamente al concorso 2016, solo se vi sono vincitori in graduatoria, perché per gli idonei le graduatorie sono decadute.

Quello che resta andrà nella misura del 50% al concorso straordinario 2018 (DD 1546 del 7 novembre 2018) + elenchi aggiuntivi e nella misura del 50% al concorso ordinario 2020 (DD 498 del 21 aprile 2020).

Eventuali posti residuali  saranno  assegnati con il call-veloce (articolo 1, commi da 17 a 17-septies, del decreto legge 29 ottobre 2019, n. 126).

Ordine di precedenza gestito dal sistema informatico.

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IMMISSIONI IN RUOLO


Ultim’ora  
E’ in via di emanazione il Decreto Ministeriale di autorizzazione di n. 94.130 posti per le immissioni in ruolo del personale docente.
Ieri pomeriggio è stata  data una informativa sindacate  sulla parte tecnica della procedura online che i vari Uffici Regionali stanno mettendo in atto.
Abbiamo inoltre preso visione della bozza delle istruzioni operative per le nomine in ruolo (Allegato A), che è ancora in via di definizione, che ricalca quella dello scorso anno con le novità, del ripristino della c.d. “Call veloce” e, in subordine, dello scorrimento delle GPS di I fascia (solo per posto di sostegno) al termine della procedura ordinaria (GAE/Concorsi) delle immissioni in ruolo, qualora residuino ancora posti.
Sul sito Uil Scuola tutti gli aggiornamenti non appena disponibili.

IMMISSIONI IN RUOLO PERSONALE DOCENTE 2022 – GUIDA UIL SCUOLA.

In attesa della pubblicazione del Decreto Ministeriale, che deve autorizzare il contingente previsto anche diviso per province e classi di concorso/posti, stante che stanno per iniziare le procedure per le immissioni in ruolo in diverse regioni, pubblichiamo alcune schede esplicative elaborate da questa UIL SCUOLA,
per fare chiarezza sui criteri e sulle modalità di assunzione.
contezza di dati certi seguiranno tutte le info utili.

Attachments: IMMISSIONI IN RUOLO PERSONALE DOCENTE 2022 GUIDA UIL SCUOLA

L’ordinanza del Tribunale di Roma dà ragione a Uil Scuola e Flc Cgil

E’ antisindacale la condotta del Ministero Istruzione nella trattativa sulla mobilità. Il Tribunale di Roma: non si è agito nell’ottica del “maggior consenso possibile”

Nelle scorse settimane FLC CGIL e UIL SCUOLA hanno duramente contestato il comportamento tenuto dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che ha permesso la sottoscrizione del contratto integrativo sulla mobilità del personale scolastico per il triennio 2022-2025 con un’unica sigla sindacale, non maggioritaria.

Nonostante il tentativo di FLC CGIL e Uil SCUOLA di arginare le interferenze operate dal legislatore a proposito del blocco della mobilità triennale e di dare continuità alle scelte operate con il precedente Contratto Integrativo, il Ministro Bianchi, non solo ha ignorato i tentativi di riaprire la trattiva sindacale, ma è andato avanti sottoscrivendo un contratto privo del consenso della maggioranza delle organizzazioni sindacali titolate a contrattare.

«…non aprire alle trattative nei confronti di OO.SS. firmatarie del CCNL – si legge nella sentenza del Tribunale di Roma – Sez. Lavoro – senza alcuna forma di motivazione che evidenzi la trasparenza della scelta, costituisce condotta antisindacale posto che – così facendo – si è venuto a creare una sorta di “monopolio sindacale” le cui ragioni rimangono incomprensibili. Appare evidente che si tratta di circostanza di fatto che è ben lungi dall’integrare la ricerca, in omaggio ai principi di correttezza e buona fede, del “maggior consenso possibile».

Una decisione importante quella assunta dal Tribunale di Roma, che azzera l’accordo del 27 gennaio 2022 e impone al Ministro di riaprire la trattativa, riaffermando il tema dei diritti e delle tutele dei lavoratori come elemento centrale nell’intera impalcatura di Stato democratico previsto dalla Costituzione e riportando la contrattazione nell’ambito del diritto. Affermando, altresì, come la libertà negoziale del datore trova un limite nel c.d. «suo uso distorto… produttivo di un’apprezzabile lesione della libertà sindacale».

 

Che cosa succede adesso? È evidente che non sono pregiudicati i diritti delle persone che hanno fatto domanda ma si pone il problema di come allargare in prospettiva le maglie strette di quel contratto.

Il punto – proprio in una fase di negoziato contrattuale in atto – è fondamentalmente di metodo e di merito: l’ordine a riaprire la trattativa, contenuto nel provvedimento del Tribunale, mette in discussione la validità di un contratto firmato da una sola sigla e afferma la necessità di effettuare vere trattative rispetto alle tematiche dei diritti dei lavoratori, trovando soluzioni condivise con tutte le organizzazioni sindacali nell’interesse di tutti i lavoratori.

 

RECLUTAMENTO E FORMAZIONE 

Il Dl 36 diventa legge: la nostra scheda di analisi
Percorso universitario, abilitazione, nuovi concorsi e formazione obbligatoria: la Riforma che non c’è.
Il provvedimento approvato è una delle sei riforme previste dal PNRR per la scuola e prevede:
–  un taglio di 10mila cattedre di posto comune del personale docente dal 2026/27 al 2031/32;
–  un taglio alla card docente a partire dal 2024;
–  una riduzione di 30milioni del Fondo per la valorizzazione della professione docente (originariamente destinato alla contrattazione collettiva).

Legge n. 79/2022
Analisi a cura della UIL SCUOLA: Legge-79.2022-Reclutamento-e-alta-formazione-Scheda-tecnica-UIL-Scuola-DEF

IUS SCHOLAE: ECCO CHE COSA PREVEDE IL TESTO CHE APPRODA ALLA CAMERA

 

Lo Ius Scholae bisogna farlo e non parlarne. La scuola ha dimostrato con la sua azione di essere un potentissimo strumento di integrazione certificata, ora la politica la deve garantire. Pino Turi, Segretario generale Uil Scuola

Riportiamo la sintesi del provvedimento tracciata dall’agenzia di stampa LaPresse.
Milano, 29 giu. (LaPresse) – Lo Ius scholae approda in Aula alla Camera. Il testo unificato delle proposte di legge con modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n.91, recante nuove norme sulla cittadinanza, è il frutto di un lungo lavoro che ha visto protagonisti pressoché tutti i gruppi parlamentari, esclusi Fratelli d’Italia e Lega, contrari per principio.
All’articolo 1, il testo introduce il cosiddetto ius culturae o Ius scholae, ossia una nuova fattispecie di acquisto della cittadinanza basata sul completamento di un ciclo scolastico di cinque anni. Chi rientra in questa fattispecie? Il minore straniero, che sia nato in Italia o vi abbia fatto ingresso entro il compimento del dodicesimo anno di età, che risieda legalmente in Italia, qualora abbia frequentato regolarmente, ai sensi della normativa vigente, per almeno cinque anni nel territorio nazionale uno o più cicli scolastici in istituti appartenenti al sistema nazionale di istruzione o percorsi di istruzione e formazione professionale idonei al conseguimento di una qualifica professionale. Nel caso in cui la frequenza riguardi la scuola primaria, è necessario aver concluso positivamente il corso in questione. Rispetto ai percorsi di istruzione e formazione professionale non rientreranno tutti ma quelli che saranno poi individuati con decreto del ministreo del Lavoro, di concerto con il ministro dell’Istruzione e previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni.

attachments: IUS SCHOLAE

 

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