DL AIUTI / Per la scuola quali sarebbero gli effetti delle misure? UIL SCUOLA: L’articolo sulla scuola va stralciato dal provvedimento.

PER LA SCUOLA QUALI SAREBBERO GLI EFFETTI DELLE MISURE?
Decreto Aiuti Bis: la formazione che spacca la comunità educante
D’Aprile: lo stralcio dell’articolo sulla scuola dal decreto è ciò che la UIL Scuola richiederà alle forze politiche che, dal 6 settembre all’8 ottobre, saranno chiamate a convertire/cancellare una norma intellettualmente misera ed economicamente risibile e ridicola. Il decreto, nel suo insieme, è un provvedimento che contiene misure immediate tese a superare la crisi che ha colpito imprese, lavoratori e famiglie. Per la scuola, invece, quali sarebbero le misure immediate?

>>> Salterebbe il concetto di comunità educante posto a base dell’ultimo rinnovo del contratto scuola e si introdurrebbe, invece, il principio della differenziazione e della competizione tra docenti.

>>> Il docente esperto rimarrà un traguardo irraggiungibile per quanti andranno in pensione nell’a.s.2031/32 e in tutti gli anni precedenti. Insegnanti che, per assurdo, risultano essere proprio i più “esperti” per l’esperienza accumulata negli anni.

>>> L’insegnante dovrà restare nella stessa scuola per almeno il triennio successivo al conseguimento della qualifica di esperto.

>>> Un lungo percorso di formazione individuale, come dichiarato dal Ministro Bianchi: «incentrato sul digitale, per potenziare le conoscenze di base e pedagogiche e sviluppare competenze sempre più necessarie nella vita delle scuole» che nulla ha a che fare con quanto sta accadendo a scuola.

Nessun corso che insegni a insegnare – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile – aiuterà a preparare una buona lezione e la tecnologia, nella scuola, deve rappresentare non un fine ma un mezzo che, affiancandosi alla didattica tradizionale, contribuisca a stimolare spirito critico e non nozionistico.

>>> LO STRALCIO dell’art. 38 del decreto è quello che la UIL Scuola richiederà alle forze politiche che (a partire dal 6 settembre ed entro l’8 ottobre prossimi) saranno chiamate a convertire/cancellare una norma intellettualmente misera ed economicamente risibile e ridicola che, con l’introduzione di un ‘corpo estraneo nella comunità educante’, allontana la scuola dai principi tracciati dalla Costituzione, scatenando la guerra tra i docenti fra i peggio pagati d’Europa, ai quali, invece, non si è capaci di rinnovare un contratto di lavoro scaduto ormai da molti anni.

Vale la pena di ricordare, che spetterà comunque alla contrattazione l’ultima parola, in quanto la legge – mette in chiaro D’Aprile – è sempre derogabile dal contratto collettivo nelle materie espressamente demandate e, quella della formazione del personale, lo è a pieno titolo.

 

In allegato la scheda di analisi del provvedimento e la posizione UIL Scuola:

Decreto Aiuti Bis e la formazione che spacca la comunità educante – Scheda UIl Scuola

DL AIUTI – Uil Scuola – chiediamo lo stralcio dell’articolo sulla scuola 120822.

 

Congedi parentali e nuove misure previste dal 13 agosto 2022: Scheda di sintesi UIL Scuola.

In allegato la ns scheda di sintesi con le novità introdotte dal Decreto Legislativo 30 giugno 2022 n. 105 in materia di congedo di paternità obbligatoria, parentale, straordinario – permessi ex legge 104/92 – lavoro agile.
Le misure entreranno in vigore il 13 agosto 2022 e sono applicabili anche ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni.

Novità in materia di congedi parentali – Scheda UIL Scuola

 

Comunicazione ufficio legale: procedure di incarichi a tempo determinato – GPS. Procedure di incarichi a tempo determinato – GPS

RICEVIAMO numerose segnalazioni di ritardi ed errori nella pubblicazione delle diverse graduatorie che verranno utilizzate anche questo anno per il conferimento degli incarichi di supplenza, quali a titolo meramente esemplificativo le graduatorie GPS.
Già nello scorso anno scolastico sono stati evidenziati numerosi errori che hanno portato ad un forte contenzioso, errori che anche per il nuovo anno scolastico vengono riproposti. 
Così assistiamo ad errori nella compilazione delle graduatorie che graveranno sul conferimento dell’incarico, situazione ulteriormente aggravata dall’utilizzo di un algoritmo programmato in modo sbagliato che ha assegnato incarichi in modo errato alterando i diritti delle persone che si sono viste penalizzate dall’utilizzo di uno strumento informatico distorto rispetto alle dinamiche di individuazione dei posti e della relativa assegnazione. 
Anche per questo siamo, pertanto, chiamati a fornire aiuto, assistenza ai nostri iscritti. 
Abbiamo, pertanto, predisposto uno schema di reclamo che potrà essere utilizzato (eventualmente adattandolo alle diverse situazioni personali) come atto di diffida e costituzione in mora dell’Amministrazione, per poi procedere individualmente con il contenzioso davanti ai diversi Tribunali del Lavoro. 
Difatti, la procedura di conferimento degli incarichi a tempo determinato rientra nella giurisdizione del tribunale del lavoro che oltre a sentenziare l’errore commesso dall’Amministrazione Scolastica potrà intervenire con la sentenza che preveda anche il riconoscimento del risarcimento di tutti i danni subiti in conseguenza degli errori commessi dall’Amministrazione. 
Per ogni ulteriore chiarimento si rendesse utile acquisire il nostro Ufficio Legale Nazionale è a Vostra completa disposizione. 

UIL SCUOLA >>> Giuseppe D’Aprile è il nuovo Segretario generale.CAMBIO AL VERTICE UIL SCUOLA. TURI CONCLUDE IL SUO SECONDO MANDATO. 
Il nuovo Segretario generale è Giuseppe D’Aprile. Claudio Manigrasso è il tesoriere. 

 

Giuseppe D’Aprile è il nuovo segretario generale della Uil Scuola. Ad eleggerlo all’unanimità, il Consiglio nazionale riunito stamattina a Roma, alla presenza del Segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.
Una elezione annunciata, che risponde ad un avvicendamento naturale con l’attuale segretario, Pino Turi, che conclude il suo secondo mandato, e che apre all’appuntamento congressuale di metà settembre che porterà alla definizione degli assetti organizzativi e della linea d’azione del sindacato scuola per i prossimi quattro anni
Cinquantenne, con una figlia, che adora, con la passione per la corsa, D’Aprile è profondamente convinto che «l’azione sindacale vada fatta nelle scuole, tra la gente, parlando con le persone per raccogliere i loro veri bisogni da soddisfare».
Che si prospetti un lavoro di squadra è chiaro già dalla sua relazione al Consiglio: «Il lavoro di un gruppo di persone, preparate, motivate e fra loro legate da valori quali il rispetto, la sincerità e l’amicizia può fare la differenza nel raggiungere gli obiettivi prefissati».
La lente con cui leggere la sua linea d’azione sarà quella della «progettualità e dell’organizzazione paziente e programmata».
«Una scuola statale, moderna, digitale e globale che riconosca maggiore attenzione al personale della scuola, riconoscendone e valorizzandone l’impegno» – ha sottolineato nel suo intervento al Consiglio nazionale e ai tanti ospiti intervenuti per il passaggio di consegne.
«Una scuola capace di stimolare spirito critico, curiosità di conoscenza e infiammare gli intelletti, ancorata a veri valori che le hanno dato vita: pluralismo, democrazia, laicità, qualità, professionalità e innovazione» sono questi i principi di riferimento.

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Il nuovo Segretario generale è Giuseppe D’Aprile. Claudio Manigrasso è il tesoriere. “

Fondo (FMOF) per il miglioramento dell’offerta formativa per l’a.s.2022/2023: incontro MI.


FERMATA LA TRATTATIVA PER LA RIPARTIZIONE DELLE RISORSE DEL FMOF A.S.2022/2023
I SINDACATI IPOTECANO LE RISORSE PER IL RINNOVO DEL CCNL PRESSO L’ARAN
Addì, 27 luglio, si è tenuto un incontro  di CONTRATTAZIONE al MI finalizzato a discutere il seguente o.d.g. “Criteri per la ripartizione delle risorse finanziarie costituenti il fondo (FMOF) per il miglioramento dell’offerta formativa per l’a.s.2022/2023”.
L’Amministrazione scolastica ha illustrato i contenuti del contratto, presentato in bozza. Nello specifico, la proposta si sostanzia in una quantificazione del FMOF per l’a.s.2022/23 pari a 1.160.260.000,00, con un incremento significativo della dotazione rispetto a quella dell’anno precedente.2021/2022 (cfr. 800.860.000,00). Nello stesso, insistono due finanziamenti rivenienti dalla Legge di Bilancio 2022 (art.1 comma 327 per 270 mln di € e comma 606 per 89.4 mil di €). Entrambi destinati al personale docente.
Si è profilata una situazione del tutto analoga a quella già trattata nel precedente incontro sulla valorizzazione di alcune posizioni del personale docente (rinuncia volontaria alla mobilità e servizio presso scuole ad alto tasso di dispersione scolastica).
La UIL Scuola ha rilevato che le risorse di cui trattasi sono oggetto della trattativa in corso presso l’ARAN per il rinnovo del CCNL scaduto il 31 dicembre 2022.

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Attribuzione delle risorse per la valorizzazione del personale docente – incontro MI


SOSPESO IL DECRETO PER INDIVIDUARE I CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEI DOCENTI (CONTINUITA’ E SCUOLE CON ALTI INDICE DI DISPERSIONE)
I SINDACATI IPOTECANO LE RISORSE PER LA TRATTIVA IN CORSO PER IL RINNOVO DEL CCNL PRESSO L’ARAN
In data odierna, si è tenuto un incontro  di informativa al MI finalizzato a discutere il seguente o.d.g. “Individuazione dei criteri per l’attribuzione delle risorse per la valorizzazione del personale docente ai sensi del D.L.36/2022, ART.45 – comma 1”
L’Amministrazione scolastica ha illustrato i contenuti del decreto, presentato in bozza. Nello specifico, la proposta si sostanzia nel prelevare il 10% (30 mln di €) dal finanziamento complessivo disposto dal Legislatore per la “valorizzazione del personale docente” (300 mln di €), prevedendo delle premialità per i docenti che non si trasferiscono, volontariamente, dalla sede di titolarità, garantendo il servizio continuativo, e per quelli che insegnano in scuole caratterizzate da alti indici di dispersione scolastica propria e impropria.
La UIL Scuola ha rilevato l’assoluta intempestività e illegittimità dell’iniziativa in quanto le risorse di cui trattasi sono oggetto della trattativa in corso presso l’ARAN per il rinnovo del CCNL scaduto il 31 dicembre 2022. Più specificamente, trattasi di una dotazioni finanziarie di 300 mln di €, prevista dall’art.1 – comma 327, dalla  Legge di Bilancio 2022,  che il Legislatore ha destinato al finanziamento di funzioni specifiche per il personale docente (valorizzazione),sia pure  con vincolo di destinazione. In tal modo, si è così realizzata un’autentica incursione da parte del Legislatore in ambito contrattuale, in quanto ha assegnato risorse finanziarie vincolandole ad un uso specifico, violando la libertà di azione da parte dei contraenti (sindacati e ARAN). Il MI con l’iniziativa di oggi ha inteso consolidare tale l’invasione di campo, addirittura individuando il percorso amministrativo che tende ad utilizzare una quota parte di quelle risorse.
Per la Uil Scuola l’iniziativa di oggi rappresentava  una pericolosa complicazione che andava scongiurata con immediatezza.

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IL PNRR NON VIENE CONDIZIONATO DALLA CRISI POLITICA IN ATTO NEL PAESE: Incontro MI e Organizzazioni sindacali confederali.


IL PNRR NON VIENE CONDIZIONATO DALLA CRISI POLITICA IN ATTO NEL PAESE
I PROVVEDIMENTI ATTUATIVI DEL PIANO NON  INCONTRANO I LIMITI IMPOSTI  ALLL’AZIONE DI GOVERNO

In un incontro tra  il Ministero dell’Istruzione e i  sindacati confederali e di categoria finalizzato a fare il punto sullo stato di attuazione del PNRR nella sua declinazione scolastica, è questo il dato di maggiore importanza che è emerso. Gli atti esecutivi (decreti di attuazione),  destinati a dare sostanza a quelli  adottati dal Parlamento, possono essere emanati con regolarità, non incontrando i limiti dell’ordinaria amministrazione cui è tenuto ad attenersi il Governo in carica.
Il confronto, molto scarno in verità, si è incentrato su una carrellata molto generica dei provvedimenti sin qui adottati che, come è noto, hanno riguardato i seguenti interventi:
• Sei interventi di riforma
• Sei linee di intervento per le infrastrutture
• Cinque linee di investimento per le competenze
Piu specificamente, l’Amministrazione Scolastica ha comunicato che si è entrati nell’ultima fase del Piano: quella di allocazione delle risorse presso gli Enti Locali. A questi ultimi spetterà, poi, la gestione  dei fondi che culminerà con l’ordinazione e la liquidazione della spesa.

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SCUOLA: 245 posti in più per le immissioni in ruolo. Ci sono matematica e tecnologie informatiche nei posti accantonati resi disponibili subito.


Sono 245 i posti di lavoro stabile recuperati dalla Uil scuola nelle procedure di immissione in ruolo in atto da oggi.
È questo il risultato di una richiesta fatta dalla Uil Scuola di sbloccare i posti accantonati del concorso straordinario bis, nell’insieme dei posti disponibili, e per i quali non sono state presentate domande da parte di aspiranti.
Il ministero ha infatti inserito nell’Allegato A (istruzioni operative per le immissioni in ruolo a.s. 2022/23) la parte rivendicata dalla Uil Scuola per cui gli uffici Scolastici Regionali dovranno attuare una rideterminazione dei posti accantonati (calcolati in numero più ampio) rispetto alle domande effettivamente presentate. I posti rideterminati saranno così utilizzati per le immissioni in ruolo ordinarie (Gae/concorsi/call veloce).
Una situazione che renderà, da subito, utili per le immissioni in ruolo, 62 posti in Lombardia, 35 in Veneto e 22 nel Lazio) per  matematica e fisica alle superiori (A027).

attachments: POSTI RECUPERATI DALLO STRAORDIANRIO BIS. 

                        COM nuovi posti su accantonamenti 210722

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Nuovo anno di formazione e prova: DL 36. Incontri al Ministero.Incontri al Ministero – 18/7/2022

neo immessa in ruolo.                                                        

FEDERAZIONE UIL SCUOLA RUA.

report incontri al M.I.

Il nuovo periodo di formazione e prova per il personale docente neoimmesso in ruolo è stato l’oggetto dell’incontro svoltosi il 18 luglio 2022 tra organizzazioni sindacali e M.I.

Per il Ministero: il percorso istituito con il D.L. 36 si applica a tutte le categorie dei docenti neo immessi in ruolo o che hanno ottenuto il passaggio di ruolo a decorrere dall’a.s. 2022/23.

Per la UIL Scuola: il nuovo percorso non può essere retroattivo e si deve applicare solo ai docenti assunti dai concorsi previsti e banditi ai sensi del D.L. 36.

L’amministrazione ha presentato la bozza di decreto ministeriale, da adottare entro il 31 luglio, che prevede il nuovo percorso di formazione e prova per il personale docente ai sensi di quanto disposto dal decreto legge 36 convertito in Legge 79 del 29 giugno 2022.

La nuova legge prevede infatti che il superamento del periodo annuale di prova in servizio:

è subordinato allo svolgimento del servizio effettivamente prestato per almeno 180 giorni, dei quali almeno 120 per le attività didattiche.

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IMMISSIONI IN RUOLO PERSONALE DOCENTE 2022 – GUIDA UIL SCUOLA.

In attesa della pubblicazione del Decreto Ministeriale, che deve autorizzare il contingente previsto anche diviso per province e classi di concorso/posti, stante che stanno per iniziare le procedure per le immissioni in ruolo in diverse regioni, pubblichiamo alcune schede esplicative elaborate da questa UIL SCUOLA,
per fare chiarezza sui criteri e sulle modalità di assunzione.
contezza di dati certi seguiranno tutte le info utili.

Attachments: IMMISSIONI IN RUOLO PERSONALE DOCENTE 2022 GUIDA UIL SCUOLA

L’ordinanza del Tribunale di Roma dà ragione a Uil Scuola e Flc Cgil

E’ antisindacale la condotta del Ministero Istruzione nella trattativa sulla mobilità. Il Tribunale di Roma: non si è agito nell’ottica del “maggior consenso possibile”

Nelle scorse settimane FLC CGIL e UIL SCUOLA hanno duramente contestato il comportamento tenuto dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che ha permesso la sottoscrizione del contratto integrativo sulla mobilità del personale scolastico per il triennio 2022-2025 con un’unica sigla sindacale, non maggioritaria.

Nonostante il tentativo di FLC CGIL e Uil SCUOLA di arginare le interferenze operate dal legislatore a proposito del blocco della mobilità triennale e di dare continuità alle scelte operate con il precedente Contratto Integrativo, il Ministro Bianchi, non solo ha ignorato i tentativi di riaprire la trattiva sindacale, ma è andato avanti sottoscrivendo un contratto privo del consenso della maggioranza delle organizzazioni sindacali titolate a contrattare.

«…non aprire alle trattative nei confronti di OO.SS. firmatarie del CCNL – si legge nella sentenza del Tribunale di Roma – Sez. Lavoro – senza alcuna forma di motivazione che evidenzi la trasparenza della scelta, costituisce condotta antisindacale posto che – così facendo – si è venuto a creare una sorta di “monopolio sindacale” le cui ragioni rimangono incomprensibili. Appare evidente che si tratta di circostanza di fatto che è ben lungi dall’integrare la ricerca, in omaggio ai principi di correttezza e buona fede, del “maggior consenso possibile».

Una decisione importante quella assunta dal Tribunale di Roma, che azzera l’accordo del 27 gennaio 2022 e impone al Ministro di riaprire la trattativa, riaffermando il tema dei diritti e delle tutele dei lavoratori come elemento centrale nell’intera impalcatura di Stato democratico previsto dalla Costituzione e riportando la contrattazione nell’ambito del diritto. Affermando, altresì, come la libertà negoziale del datore trova un limite nel c.d. «suo uso distorto… produttivo di un’apprezzabile lesione della libertà sindacale».

 

Che cosa succede adesso? È evidente che non sono pregiudicati i diritti delle persone che hanno fatto domanda ma si pone il problema di come allargare in prospettiva le maglie strette di quel contratto.

Il punto – proprio in una fase di negoziato contrattuale in atto – è fondamentalmente di metodo e di merito: l’ordine a riaprire la trattativa, contenuto nel provvedimento del Tribunale, mette in discussione la validità di un contratto firmato da una sola sigla e afferma la necessità di effettuare vere trattative rispetto alle tematiche dei diritti dei lavoratori, trovando soluzioni condivise con tutte le organizzazioni sindacali nell’interesse di tutti i lavoratori.

 

c o n s u l e n z a i n p i l l o l e.

Segreteria Regionale Uil Scuola Sicilia
Coordinamento Territoriale Uil Scuola Catania
Segreteria Territoriale Uil Scuola Catania

Consulenza ed assistenza at iscritti, richiesta tesseramento, simpatizzanti, amici on line.

“””RSU, TAS, DIRIGENTI SCOLASTICI. DOCENTI, DSGA, ATA, IRC, Educatori,  ESTERO, Precari Scuola. PENSIONANDI.””””

MODULO PRENOTAZIONE APPUNTAMENTO PER ASSISTENZA/CONSULENZA/LEGALE –  PRESSO LE SEDI DELLA UIL SCUOLA.

Si raccomanda di definire con chiarezza il tipo di consulenza richiesta.
Le richieste vanno indirizzate alla segreteria territoriale di Catania – catania@uilscuola.it
Le richieste saranno processate con priorità per il personale iscritto alla Uil Scuola.
Sarete contattati dai responsabili di zona.
cognome
nome
città e comune di residenza e/o interesse
Territorio città metropolitana Catania
Dipendente M.I:
ruolo……
precario….
Tesserato Uil Scuola.
Non tesserato.
email:
Consulenza o assistenza di interesse: puntuale descrizione del quesito.
sito: www.uilscuolacatania.it
email: catania@uilscuola.it
modello delega iscrizione editabile:Delega Uil Scuola editabile

salvo mavica, coordinatore territoriale
angela romeo, responsabile territoriale
 

 

 

 

 

 

RECLUTAMENTO E FORMAZIONE 

Il Dl 36 diventa legge: la nostra scheda di analisi
Percorso universitario, abilitazione, nuovi concorsi e formazione obbligatoria: la Riforma che non c’è.
Il provvedimento approvato è una delle sei riforme previste dal PNRR per la scuola e prevede:
–  un taglio di 10mila cattedre di posto comune del personale docente dal 2026/27 al 2031/32;
–  un taglio alla card docente a partire dal 2024;
–  una riduzione di 30milioni del Fondo per la valorizzazione della professione docente (originariamente destinato alla contrattazione collettiva).

Legge n. 79/2022
Analisi a cura della UIL SCUOLA: Legge-79.2022-Reclutamento-e-alta-formazione-Scheda-tecnica-UIL-Scuola-DEF

IUS SCHOLAE: ECCO CHE COSA PREVEDE IL TESTO CHE APPRODA ALLA CAMERA

 

Lo Ius Scholae bisogna farlo e non parlarne. La scuola ha dimostrato con la sua azione di essere un potentissimo strumento di integrazione certificata, ora la politica la deve garantire. Pino Turi, Segretario generale Uil Scuola

Riportiamo la sintesi del provvedimento tracciata dall’agenzia di stampa LaPresse.
Milano, 29 giu. (LaPresse) – Lo Ius scholae approda in Aula alla Camera. Il testo unificato delle proposte di legge con modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n.91, recante nuove norme sulla cittadinanza, è il frutto di un lungo lavoro che ha visto protagonisti pressoché tutti i gruppi parlamentari, esclusi Fratelli d’Italia e Lega, contrari per principio.
All’articolo 1, il testo introduce il cosiddetto ius culturae o Ius scholae, ossia una nuova fattispecie di acquisto della cittadinanza basata sul completamento di un ciclo scolastico di cinque anni. Chi rientra in questa fattispecie? Il minore straniero, che sia nato in Italia o vi abbia fatto ingresso entro il compimento del dodicesimo anno di età, che risieda legalmente in Italia, qualora abbia frequentato regolarmente, ai sensi della normativa vigente, per almeno cinque anni nel territorio nazionale uno o più cicli scolastici in istituti appartenenti al sistema nazionale di istruzione o percorsi di istruzione e formazione professionale idonei al conseguimento di una qualifica professionale. Nel caso in cui la frequenza riguardi la scuola primaria, è necessario aver concluso positivamente il corso in questione. Rispetto ai percorsi di istruzione e formazione professionale non rientreranno tutti ma quelli che saranno poi individuati con decreto del ministreo del Lavoro, di concerto con il ministro dell’Istruzione e previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni.

attachments: IUS SCHOLAE

 

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TURI: “LA SCUOLA NON È BUROCRAZIA”

“Con il decreto reclutamento la scuola ha subito una violenza. Dobbiamo resistere e continuare a batterci, ripartiremo presto con le mobilitazioni. Non ci fermiamo – così il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, nel corso di un’intervista a Orizzonte Scuola.
“Siamo davanti ad una riforma antidemocratica e incostituzionale che non accetteremo mai – sottolinea il Segretario generale UIL Scuola –. Sembra ci sia una volontà autoritaria volta a costringere i docenti a svolgere un lavoro che non è il loro: la scuola non è burocrazia e la neo costituenda Scuola di alta formazione non è altro che il nucleo di una neoburocrazia che va ad interferire pesantemente sull’aspetto didattico”.
Turi si sofferma ancora sul tema formazione: “Qualche giorno fa il ministro ha parlato dell’urgenza di RIADDESTRARE 650 mila insegnanti – ricorda -. Affermazioni del genere non sono solo inapplicabili, ma allontanano ulteriormente il Governo dal mondo reale, fenomeno sempre più in aumento”.

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SCUOLA >>> Presentazione iniziativa popolare contro Dl autonomia differenziata | Turi (Uil): la scuola è diritto della persona, deve essere nazionale.

 

 

Vi segnaliamo la notizia pubblicata sul sito Uil Scuola relativa alla presentazione alla Camera dei Deputati dell’iniziativa parlamentare contro il Dl sull’autonomia differenziata

con il video integrale dell’iniziativa e l’estratto dell’intervento del segretario generale Uil Scuola, Pino Turi.

https://uilscuola.it/turi-la-scuola-e-diritto-della-persona-deve-essere-nazionale/?doing_wp_cron=1656085488.9266269207000732421875

 

OGGI ALLA CAMERA | Presentazione iniziativa popolare contro Dl autonomia differenziata

Turi: la scuola è diritto della persona. Deve essere nazionale.

“La scuola deve essere nazionale. Siamo pronti a realizzare una raccolta firme contro ogni ipotesi di regionalizzazione del sistema nazionale di istruzione.

Queste le parole del Segretario generale Uil Scuola Pino Turi, nel suo intervento quest’oggi in conferenza stampa alla Camera dei Deputati in occasione dell’iniziativa parlamentare di opposizione al disegno di legge sull’autonomia differenziata.

turi camera dei deputati

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Decreto Ministeriale concorso assistenti amministrativi facenti funzioni – incontro MI.

LA PROCEDURA CONCORSUALE RISERVATA AGLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI FACENTE FUNZIONI ESCLUDE I “SENZA TITOLO”. CONFRONTO STERILE.

Si è svolto presso il MI, in modalità video conferenza, un incontro con il seguente ordine del giorno:“ Confronto Decreto Ministeriale concernente la procedura selettiva per la progressione all’area dei Direttori”.

L’Amministrazione scolastica ha ripreso il “confronto” sulla procedura selettiva per la progressione all’area dei DSGA presentando, in bozza, il relativo decreto. Lo stesso, nella sostanza, recepisce molte delle indicazioni fornite dalle Organizzazioni Sindacali in occasioni dei precedenti incontri, ad eccezione della deroga al possesso di studio specifico (laurea). Aspetto questo di rilevante criticità in quanto preclude la partecipazione di oltre l’85% degli attuali assistenti amministrativi che, svolgendo la funzione sostitutiva, consentono alle scuole di funzionare. Al riguardo è stato richiesto un quadro riassuntivo,  proprio relativo a tale personale, con la specificazione del titolo di studio posseduto e i posti che saranno vacanti e disponibili per la funzione di DSGA a partire dal prossimo a.s.2022/23. L’Amministrazione non ha fornito l’esatta quantificazione dei posti da mettere a concorso, riservandosi di farlo nelle fasi successive della procedura (bando). 

La Uil Scuola, pur esprimendo il proprio apprezzamento per le modificazioni introdotte sia per lo svolgimento delle prove (le stesse sono state omologate a quelle dei docenti che accedono alle sessioni di esame riservate), la tempistica concessa ai candidati (doppia rispetto a quella iniziale), le discipline di esame (limitate a quelle professionali),  ha argomentato che la bozza del decreto reca un vulnus evidente che inficia la valutazione complessiva della procedura: l’impossibilità a partecipare da parte degli assistenti amministrativi che sono privi del titolo di studio specifico (laurea). Una posizione insostenibile considerato che è sorretta da un principio giuridicamente e moralmente inaccettabile. Questo personale può solo svolgere le funzioni sostitutive, ma non accedere a posizioni stabili (ruolo). Tale posizione ignora, tra l’altro, la recente modificazione normativa introdotta con il D.L. n.80/2021, che ripristina la mobilità verticale anche in deroga al possesso del titolo di studio.

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PARLIAMO DI SCUOLA. Turi: Siamo arrivati alla ‘customer satisfaction’. E’ davvero il modello Booking quello che vogliamo?


Siamo proprio convinti che, anche per lo sviluppo economico e sociale, per un futuro da reinventare e da scoprire, non siano ancora utili libertà e pensiero critico?
La scuola deve svolgere un ruolo inverso rispetto al mercato; a consumatori e clienti deve opporre la persona, lo sviluppo del senso critico, l’integrazione non la competizione o peggio l’esclusione.

Mi è capitato di leggere una circolare di un istituto comprensivo di Roma, la circolare n. 297 con oggetto customersatisfaction e mi sono venuti alla mente i dubbi che ci guidano da anni che ci vede oppositori verso una deriva di pseudo modernizzazione della scuola.

Per essere quasi alla trecentesima circolare, significa che nelle scuole non si parla più e che gli organi democratici di gestione si stanno atrofizzando per effetto di un malcelato efficientismo di maniera che travalica le norme stesse di autogoverno delle istituzioni scolastiche.
Qualche anno fa in relazione alla valutazione degli studenti mi sono riferito ai reality che incantano gli spettatori grandi e piccoli del nostro paese.

Ora siamo alla customer satisfaction e il prossimo passo sarà il ‘modello Booking’ per saggiare il grado di soddisfazione dei clienti scolastici (studenti e famiglie) che potranno anche lasciare le loro recensioni.
Insomma il modello del mercato applicato ad una funzione pubblica che ne dovrebbe essere preservata.

La ragione è semplice: la scuola deve svolgere un ruolo inverso rispetto al mercato, ai consumatori e ai clienti, deve opporre la persona, il senso del dovere, del sacrificio, sviluppare il  senso critico, integrare e non escludere, deve indicare la strada trasmettendo valori (costituzionali)  e non essere il megafono di un sub cultura economicista che purtroppo ha trovato sponda nei partiti politici che si occupano più della soddisfazione immediata dei cittadini-clienti piuttosto che dei risultati mediati dalla scuola, che deve aprire le menti e non offuscarle. Ricordiamo bene che l’istruzione deve avere come fine ultimo una società più giusta, più equa e più inclusiva.

Noi non riteniamo di detenere il verbo ma siamo accorti e attenti a capire il pensiero di tutti.
Perché alcuni continuano a proporre per il sistema scolastico italiano un modello aziendale, verticistico e gerarchizzato, considerandolo l’unico in grado di funzionare per la crescita e il benessere.
Abbiamo per loro una domanda e un dubbio.

La domanda: la Costituzione italiana dove va a finire?
E’ chiaro che ci stiamo allontanando dal modello democratico e partecipato che è alla base della convivenza democratica, quella vera e complessa, e non quella economica basata sul mercato, sul consumo e sulla concorrenza, sul profitto elevato a principio universale.

Il dubbio: siamo veramente convinti che i cambiamenti proposti abbiano ragioni solide sul paino economico? Siamo certi che non sia da preferire il pensiero divergente rispetto al pensiero unico?

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