La scuola e la conoscenza dovrebbero curvare su valori e principi costitutivi di un nuovo umanesimo.
La morte tragica di un ragazzo di 18 anni è sempre una notizia drammatica che non andrebbe mai commentata. Pensare che sia avvenuta in un cantiere, quando quel ragazzo doveva essere a scuola, per la sua istruzione, induce un moto dell’anima intriso di rabbia e ribellione.
Sentimenti che non si possono placare con la solita tiritera delle colpe e con l’ipocrisia. Non basta.
Bisogna cambiare visione, culturalmente e politicamente.
Quello studente doveva essere in classe a studiare e non in un cantiere dove i pericoli sono costanti anche per i lavoratori, non abbastanza tutelati. La nostra battaglia zero morti sul lavoro lo dimostra.
Il perseguimento di profitti sempre maggiori – anche a costo di risparmi sulla prevenzione e sicurezza – resta culturalmente la religione comune, il pensiero unico.
Noi pensiamo che la scuola e la conoscenza dovrebbero curvare su valori e principi costitutivi di un nuovo umanesimo.
L’alternanza scuola lavoro è chiaro esempio di questo pensiero unico.
Pino Turi
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