URGENTI LE MISURE PER IL PERSONALE .
Turi: ministro guardi a persone più che a arredi.

Turi: ministro guardi a persone più che a arredi. Urgente provvedimento legislativo.
Non saranno i banchi di nuova generazione, né l’adeguamento edilizio, che pure sono indispensabili 
sarà la presenza di personale stabile a fare la differenza per la ripartenza. Serve provvedimento legislativo.
Faremo, investiremo, stabilizzeremo: sono verbi del mantra del ministero.
Uno storytelling teso a rassicurare che la scuola incomincerà, in presenza, a settembre – così Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola sulle dichiarazioni del ministro in giro per le regioni italiane, oggi in Calabria.
Rassicurazioni che aiutano il buon umore e alimentano la speranza – osserva Turi – tuttavia i nodi verranno al pettine e ci accorgeremo, magari troppo tardi, che si poteva e si doveva intervenire diversamente.
E’ ora del tutto evidente che, aver fatto saltare l’accordo sindacale sui precari, rappresenta un errore che avrà ripercussioni negative sull’avvio dell’anno scolastico martoriato dal precariato e dalla pandemia.
Non saranno i banchi di nuova generazione, né l’adeguamento edilizio che pure sono indispensabili – fa notare Turi – ma sarà la presenza di personale stabile a fare la differenza. Servono misure urgenti.Siamo ancora in tempo per rimediare con un provvedimento legislativo che – osserva il segretario generale Uil scuola – oltre ad adeguare le norme sugli organici, riveda almeno i parametri di composizione delle classi prime, il superamento del turn- over per consentire di coprire tutti i posti disponibili e vacanti del personale ATA, lo stanziamento delle somme necessarie per l’adeguamento edilizio, il superamento delle reggenze sia per i Dirigenti che per i DSGA.

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Turi: ministro guardi a persone più che a arredi.”

PIANO DI FORMAZIONE NAZIONALE PER L’INSEGNAMENTO DELL’EDUCAZIONE CIVICA. Così non va.! non ci siamo.!


L’ innovazione si trasforma in un pretesto per stravolgere gli istituti contrattuali e tradire la cultura della collegialità. Tutte le decisioni sono assunte dal ministero e dai dirigenti scolastici che scelgono i propri referenti anche in barba alla legge.

A dieci ore di formazione in cui i coordinatori d’istituto e i coordinatori di classe sono tenuti, ne seguono trenta di duro lavoro aggiuntivo mascherato da formazione, che sono invece in realtà attività di supporto, tutoraggio, assistenza, diffusione di metodologie tra i colleghi, secondo un modello a cascata.
Dalla formazione si finisce in una vera e propria trappola, in cui la funzione di referente del dirigente scolastico non è prevista nemmeno dalla legge istitutiva.
Si incomincia a capire cosa si intenda per formazione obbligatoria: una sorta di progetto autoritativo a cui dover sottostare, contro ogni elemento di autonomia scolastica che dovrebbe, e deve, progettare in base a criteri di massima e non ad indicazioni omologate a progetti eterodiretti. Un attacco alle libertà costituzionali inaccettabile.
Infatti, la nota presentata in bozza alle organizzazioni sindacali contiene elementi altamente contestabili, nel metodo e nel merito.
Oltre a introdurre la figura del referente del dirigente non prevista dalla legge, colloca in capo al dirigente la sua individuazione, sottraendo la competenza al collegio dei docenti, in contrasto con i poteri che l’autonomia scolastica attribuisce direttamente all’organo di gestione didattico pedagogica e professionale delle scuole.
Le attività connesse all’introduzione di innovazioni fanno capo al piano dell’offerta formativa triennale ed in quanto tali di stretta

 

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REPORT: INCONTRO SU REVISIONE DEI PROFILI IN OTTICA DI VALORIZZAZIONE E QUALIFICAZIONE DEL PERSONALE ATA


L’ ordinamento ATA può essere sistematizzato superando i blocchi decennali della contrattazione e della mancata applicazione di alcuni istituti contrattuali fondamentali per rendere il lavoro degli assistenti, dei collaboratori e dei DSGA il più rispondente possibile alle nuove esigenze. Non sempre le semplificazioni sono compatibili con la complessità del lavoro svolto nelle scuole, conseguente alle numerose istanze sociali. Non va perso di vista infine il ruolo della contrattazione di scuola nella definizione di ambiti, orari di servizio e contributo alla comunità educante grazie a cui il personale trova la propria specifica dimensione professionale. Per La UIL Scuola le revisione dei profili deve portare a dei risultati concreti; Stanziare, già dalla prossima legge di bilancio le risorse per intervenire sulla qualificazione dell’organico ATA;
Confermare la classificazione in aree professionali; Portare a completamento l’Unità dei servizi; Istituire i posti di area C ed in questo contesto regolare meglio la sostituzione del DSGA; Ridefinire il profilo dell’assistente tecnico per poterlo estendere ad ogni ordine di scuola; Costituire un’area di assistenza socio sanitaria a supporto delle politiche di inclusione degli alunni disabili non autosufficienti; Giungere a nuovi inquadramenti, a partire da quello dell’infermiere; Riattivare le posizioni economiche per restituire al personale miglioramenti economici fissi e continuativi; Consentire la mobilitazione contrattuale delle aree. L’Aran ha chiesto la produzione di proposte e valutazioni scritte che la UIL scuola di riserva di considerare, anche in vista del quadro generale di riferimento.

Dal sito del Ministero dell’Istruzione: Pubblicate in Gazzetta Ufficiale le modifiche al bando del concorso straordinario per la scuola secondaria. Domande di iscrizione online da oggi al 10 agosto.

Sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le modifiche e integrazioni al decreto che regola la procedura straordinaria, per titoli ed esami, per l’immissione in ruolo di personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune e di sostegno. Modifiche che adeguano il bando alle novità inserite dal Parlamento nel decreto scuola approvato lo scorso 6 giugno. I posti a bando per la procedura concorsuale straordinaria sono 32mila.
Sulla stessa Gazzetta sono rese note le nuove date di iscrizione alla prova: i candidati possono presentare istanza di partecipazione al concorso a partire dalle ore 9,00 dell’11 luglio 2020 fino alle ore 23,59 del 10 agosto 2020. Qualora le condizioni generali epidemiologiche lo suggeriscano, lo svolgimento della prova scritta potrà avvenire in una regione diversa rispetto a quella corrispondente al posto per il quale il candidato ha presentato la propria domanda. La prova scritta, da superare con il punteggio minimo di sette decimi o equivalente e da svolgere con il sistema informatizzato, è distinta per classe di concorso e tipologia di posto. La durata è pari a 150 minuti. Ai vincitori della procedura concorsuale straordinaria immessi in ruolo nell’anno scolastico 2021/2022 che rientrano nella quota dei posti destinati alla procedura per l’anno scolastico 2020/2021 è riconosciuta la decorrenza giuridica del rapporto di lavoro dal 1 settembre 2020.
Qui tutti i dettagli: https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-07-10&atto.codiceRedazionale=20E07751.

“””non c’è che dire!!! ottimo tempismo,  ennesima palese manifestazione del come al M.I. tengano in considerazione tutti i docenti precari interessati e coinvolti”””  Pernicioso quanto sintomatico accanimento, eppure, sarebbe bastato un semplice provvedimento sia per rendere loro giustizia e dare riscontro alle legittime aspettative di tanti, molti, tutti bravi docenti che nel corso degli anni si sono formati e foggiati sul campo di battaglia. Adesso con questo concorso straordinario viene accantonata l’esperienza maturata, riscontrabile e documentabile, per dare corso ad una prova concorsuale che altro non è  che riduzione retrospettiva, altro che meritocrazia qui si cammina all’indietro.  Senza parlare della immediata disponibilità di gente formata e pronta oltre all’innegabile risparmio di risorse economiche, di tempo, di sacrifici. Macché !! tanto per il debito pubblico cosa vuoi che sia miliardo di euro in più..la voragine è aperta pronta a risucchiare nel suo buco nero anche i sudati risparmi della gente comune. E’ notorio che la propensione al risparmio di tante gente “”comune”” come me, come noi,  è criticata. troppi depositi, troppa liquidità sui c.c. e “nda libretta””, poca propensione ad aiutare l’economia italiana!!!!

Che questi decisori politici appartengano at rinata attività del “”cordaio”””?  o che invero fanno ritornare in auge l’antico mestiere ed adagio poiché il cordaio camminava sempre a marcia indietro che nacque il detto popolare allorché a qualcuno gli affari non andavano bene si usava dire te ne stai andando indietro indietro come u curdaru.(cordaio)?
Una delle minacce più grosse che i genitori potessero fare ai ragazzi discoli, era la promessa di mandarli a lavorare da u curdaru, diventavano subito più buoni, infatti era difficile che un ragazzo durasse più di una settimana.  Udite, Udite. chi sono questi precari? cittadini o sudditi?

salvo mavica

Turi: quelli della Azzolina sono numeri irreali. Ancora propaganda.

Serve un provvedimento urgente per i 36 mila precari con un concorso per titoli e esame finale.
I posti per le immissioni in ruolo si avranno all’esito dei concorsi e quindi in data incerta, mentre è certo che i posti chiesti in autorizzazione al Mef (circa 80.000 sono quelli comunicati oggi dal ministro) non saranno coperti per mancanza di aspiranti – così il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, dopo l’annuncio del ministro dell’Istruzione.
La conclusione è che a settembre ci saranno ancora centinaia di migliaia di precari, e che andranno considerati i tempi per reclutarli. 
L’altra certezza – continua Turi – è che in classe non ci saranno tutti i docenti.
Bisognerebbe credere ad un miracolo della digitalizzazione – che potrà sì abbreviare i tempi – ma abbiamo grandi perplessità sulla loro presenza nei tempi canonici dell’avvio di anno scolastico.
Si è ancora in tempo – rilancia Turi – per pensare ad un provvedimento, urgente, per immettere i 36.000 precari con un concorso per titoli ed esame finale.
Si continua con la propaganda per nascondere la polvere sotto il tappeto.

“”””””Non è possibile né sono più sopportabili le solite sparate ed annunci sul come e del perché vengono affrontate le iniziative ed azioni che servono per fare funzionare e risolvere i problemi della SCUOLA PUBBLICA STATALE. INVERO PIUTTOSTO CHE TROVARE SOLUZIONI AI PROBLEMI SE NE INGENERANO ALTRI , INUTILI QUANTO PENALIZZANTI,  IN CAPO A TUTTI: FAMIGLIE STUDENTI, DIRIGENTI, DOCENTI ATA E A TUTTE LE PERSONE DI BUONA VOLONTÀ’.

Delle due l’una in tempi di emergenza, quella terribile attuale solo sopita ma certamente non superata motu proprio, se c’è allora occorrono provvedimenti consequenziali, utili, pratici, concreti, veri, seri, diversamente,  allora,  liberi tutti e dai a chi la spara più grossa.

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Sottoscrizione del Contratto sulle Assegnazioni provvisorie 2019/22

Incontri al MIUR
Sottoscrizione del Contratto sulle Assegnazioni provvisorie 2019/22
Grazie al contratto nessun blocco per i docenti immessi in ruolo con decorrenza 1/9/19
Possibili scadenze delle domande dal 13 al 24 luglio per il tutto il personale
Si è svolto questo pomeriggio l’incontro tra il Ministero e le Organizzazioni sindacali sulle assegnazioni provvisorie e le utilizzazioni per l’a.s. 2020/21 le cui domande per il personale docente, educativo e ATA saranno presentate presumibilmente dal 13 al 24 luglio.
Dopo il visto del MEF sull’ipotesi di contratto dello scorso anno, l’incontro odierno è stato finalizzato alla firma definitiva dello stesso valevole per gli aa.ss. 2019/22.
Grazie alla firma definitiva del Contratto avvenuta oggi, si è riusciti, tra le altre cose, a derogare la Legge finanziaria del 2018, precedente alla firma definitiva del CCNI,  nella parte in cui prevede che il docente assunto dal concorso DDG 85/2018 è tenuto a rimanere nella istituzione scolastica ove ha svolto il periodo di prova nel medesimo tipo di posto e classe di concorso per almeno altri 4 anni.

 

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NOMINE ALL’ESTERO 2020/21: IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE PUBBLICA I POSTI DISPONIBILI –  POSTI VACANTI.

E S T E R O

NOMINE PER LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E CULTURALI ALL’ESTERO PER IL 2020/21 : IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE PUBBLICA I POSTI DISPONIBILI
S.M.

attachments:

All. 1 POSTI DISPONIBILI_ATA_a.s. 2020_2021 –

TABELLA_RENDE_NOTO_per_MI

TABELLA_RENDE_NOTO_per_MI-1

TABELLA_RENDE_NOTO_per_MI-2

DOCUMENTO UIL SCUOLA SULLA BOZZA DELL’O.M. PER L’ISTITUZIONE DELLE GRADUATORIE PROVINCIALI E DI ISTITUTO.


Pubblichiamo, in allegato,  il documento di commento della UIL Scuola sulla bozza dell’O.M. che il Ministero si appresta ad emanare per la costituzione delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze e delle graduatorie di istituto di II e III fascia.
Nel documento sono evidenziate tutte le nostre riserve e la contrarietà al provvedimento, nonché approfondimento sui cambiamenti più rilevanti che dovranno subire i supplenti in relazione ai diritti acquisiti negli anni (Regolamento delle supplenze e stravolgimento della tabella dei titoli).

attachments: BOZZA O.M. GRADUATORIE PROVINCIALI E DI ISTITUTO – DOCUMENTO UIL SCUOLA

 

SUPPLENZE: ANCORA CAOS. IL MINISTERO DECIDE LA LINEA DI ROTTURA. Turi: un ministero che trascura le persone e le considera numeri 


Errore politico grave quello di non credere nel lavoro delle persone.
Persino il Censis richiama ad una ripartenza dal basso dopo la biopaura.

Insegnanti, medici, infermieri: in queste ore l’Italia non può avere memoria breve – così il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, dopo la relazione della ministra Azzolina al Senato e in vista della riunione di domani sulla sicurezza con la Protezione civile.
Ha idea il ministro – chiede Turi – di chi ha fatto andare avanti la scuola durante la pandemia?
C’è in questo Paese un mimino di riconoscenza, di riconoscimento del lavoro, delle persone?
La digitalizzazione tanto cara alla ministra porterà a spingere bottoni come in ascensore. A quale piano?
Come si può pensare di far ripartire l’anno scolastico con persone demotivare ed anche umiliate.
E’ di questo pomeriggio l’ennesimo fallimento nelle relazioni sindacali, messe davanti all’aut aut di provvedimenti che ancora una volta non considerano il vissuto professionale e sociale di migliaia di lavoratori docenti, dirigenti ed Ata che saranno chiamati a fare i soliti miracoli italiani.
I dirigenti lasciati senza Fondo Unico Nazionale e chiamati a restituire somme già percepite.
I precari che, sul fonte dell’aggiornamento delle supplenze, avranno un drastico cambiamento di regole e otterranno una supplenza ad orologeria, sapendo che termina quando meno te lo aspetti, in corso di anno.
Si assisterà ad un intollerabile cambio e ricambio di docenti nel corso dell’anno.
Una situazione che raccontata all’estero sembrerebbe semplicemente folle.
Se guardiamo da un’altra prospettiva – alla relazione della ministra in Senato, spiega Turi  – abbiamo  una politica che elenca azioni, ma non affronta situazioni, si limita a raccontare e rinviare.
Non si tratta solo di equità e dignità del lavoro e dei lavoratori, ma di un divario enorme tra paese legale e paese reale, di una politica che procede totalmente scollegata dalla realtà.
Le istituzioni dovrebbero fare sentire una collettività unita e solidale. Nella scuola si sente indifferenza, se non ostilità.

 

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”

Supplenze: graduatorie provinciali.


Continua il confronto ma i problemi restano
E’ proseguito il confronto, iniziato ieri, tra sindacati e amministrazione sul rinnovo delle graduatorie provinciali.
Un nuovo giorno ma la notte non ha portato consiglio. L’amministrazione, a parte qualche piccolo aggiustamento, e’ rimasta rigidamente sulle sue posizioni che tendono a smantellare tutta la struttura che ha ben funzionato e ha governato le supplenze negli ultimi quindici anni.
Lo scontro è sulle fonti primarie che dovrebbero regolare la materia in futuro.
L’amministrazione, rappresentata dal Dr. Marco Bruschi, sostiene che la legge innova l’impianto complessivo.
Ad avviso della UIL, l’art. 4 della Legge del 6 giugno 2020 n. 41 disciplina solo l’istituzione delle graduatorie provinciali (GPS) e il conferimento delle supplenze.
Nessun riferimento al regolamento (DM 131 del 13.06.2007).
Regolamento frutto di oltre un anno di di proficuo lavoro tra l’amministrazione di allora e le organizzazioni sindacali. Un ottimo lavoro che ha regolato il sistema per anni.
Gli incontri di questi giorni hanno trovato un’amministrazione arroccata sulle sue posizioni e poco propensa ad un confronto vero…
L’impressione è che avesse solo “l’obbligo” formale di sentire le organizzazioni.
Queste decisioni penalizzano sempre i soliti noti: i precari storici con più anni di servizio, che hanno fatto e continuano a far funzionare la scuola statale italiana.

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Supplenze: graduatorie provinciali >>> REPORT RIUNIONE.


Supplenze: graduatorie provinciali
.  Blitz in una sera di inizio estate: l’amministrazione stravolge le procedure consolidate delle supplenze.  
Una gestione scriteriata che penalizza i precari storici
Con un incontro solo formale con i sindacati l’amministrazione smantella tutta la struttura che ha governato le supplenze negli ultimi quindici anni. 
L’art. 4 della Legge del 6 giugno 2020 n. 41 disciplina solo l’istituzione delle graduatorie provinciali (GPS) e il conferimento delle supplenze. La bozza presentata dall’amministrazione stravolge completamento il sistema precedente e va oltre la legge. Il DM 13 giugno 2007, regolamento delle supplenze, è stato frutto di un anno di proficuo lavoro tra l’amministrazione e le organizzazioni sindacali. Un ottimo lavoro che ha regolato il sistema per anni.
In allegato il report con i dettagli.

attachments:     REPORT

Mala tempora currunt, per i lavoratori della scuola e non solo a causa del COVID19 e i suoi svariati gravi risvolti….ma anche a causa dell’organo decisorio, che per arginare la mancata preparazione ed inesperienza si è attorniato da scienziati esperti, pagati da NOI, stravolge anche il consolidato Regolamento delle supplenze non per migliorarlo, a mio modesto avviso è atto illegittimo e non perfettamente rispettoso di tutte quante le disposizioni che regolano la materia, sia legali che amministrative oltre che di opportunità politica (??) ma peggiorativo per come si evince dal report elaborato dalla UILSCUOLA. Onestamente non si può condividere la ratio non per interessi di parte ma per e con  il senso del bonus pater familias.

Auspicio di un ripensamento da parte del MIUR e della Ministra nel corso degli incontri con la parte sindacale dimostrando  disponibilità al dialogo e di volere fare tesoro delle proposte da parte dei portatori di esperienze consolidate riconoscendo la qualità e facoltà di rappresentanza dei lavoratori precari della scuola ed anche  di cittadini e non sudditi.

salvo mavica.

 

La scuola va alle olimpiadi: pronta le staffetta tra precari
UIL / Sarà record per il prossimo anno: supplente un insegnante su quattro. E cambio in corso d’anno.  


Pronti al cambio per settembre, e poi di nuovo ad ottobre e febbraio: la scuola si dovrà preparare alla più tragica staffetta tra insegnanti che si ricordi dal 2007. Duecentomila insegnanti, uno su quattro, saranno precari.
Un quadro desolante – sottolinea Pino Turi, anticipando i temi della riunione di oggi pomeriggio sulle supplenze, fissata per le 17.30 al ministero sul “conferimento delle nuove supplenze” che, in epoca post covid, saranno disciplinate, anche in deroga, con ordinanza del ministero.
Due le procedure: una di istituzione delle graduatorie provinciali, l’altra di conferimento delle supplenze.
Quello che in realtà sta accadendo invece – preannuncia il segretario generale della Uil Scuola  – è la riscrittura del regolamento generale sulle supplenze intervenendo sui punteggi e sui criteri. Non ci saranno più le graduatorie come le conosciamo da anni, non più le priorità definite.
Si riscrive il regolamento delle supplenze e lo fa un ministro che non ha un direttore generale del personale, che decide da sola e se lo scrive nel chiuso delle stanze di Viale Trastevere in barba ad ogni confronto politico e sindacale.
Il risultato sarà che alla riapertura della scuola a settembre, saranno nominati i supplenti con le vecchie graduatorie, poi in corso

attachments: COM SUPPLENTI – 30062020

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UIL / Sarà record per il prossimo anno: supplente un insegnante su quattro. E cambio in corso d’anno.  “

Fondo Scuola Espero – Comunicato.

Il Fondo Scuola Espero è stato il primo fondo pensione negoziale a dotarsi di una Politica di Engagement. Si invia, in allegato, la relativa notizia, pubblicata anche sul sito del Fondo al seguente link: http://www.fondoespero.it/news/news-eventi/fondo-scuola-espero-fondo-pensione-italiano-dotarsi-politica-engagement

Si invia, inoltre, un articolo del Presidente del Fondo Espero, Prof. Massimo Di Menna, pubblicato sulla rivista “Tuttoscuola”. L’articolo sottolinea l’importanza di una “buona educazione finanziaria” nel processo di crescita in termini di diritti di cittadinanza e ribadisce i presidi posti da Fondo Espero per la tutela di tutti i propri Associati. La relativa notizia è inoltre disponibile sul sito di Fondo Espero al seguente link: http://www.fondoespero.it/news/news-eventi/fondo-espero-guarda-futuro.
Segreteria Fondo Espero
Tel 06 5227 9155
Fax 06 56561718
Email segreteria@fondoespero.it

ACCORDO SU SCUOLA >>> Turi: un primo sussulto di responsabilità arriva oggi con il miliardo in più.

Pino Turi – segretario Generale Nazionale Uil Scuola

ACCORDO CON LE REGIONI E UN MILIARDO PER LA SCUOLA | MEDIAZIONE DEL GOVERNO
Turi: un primo sussulto di responsabilità arriva oggi con il miliardo in più.
Bene ha fatto il Governo a dare ascolto alle preoccupazioni e alle proteste del mondo della scuola.
Quello assunto oggi – sottolinea Pino Turi – è un impegno annunciato, che andrà trasformato in atti concreti.
Settembre è già oggi. I tempi sono strettissimi e non si può aspettare il Recovery Found che – ribadisce il segretario generale della Uil Scuola – può servire per un progetto complessivo.
Oggi vanno usati subito i fondi del Mes che sono pronti. Vanno utilizzati immediatamente anche per l’adeguamento del personale docente e Ata.
La decisione di oggi sembra andare nella direzione che abbiamo sollecitato, in ogni forma, nei mesi scorsi.
Serve unità. Il punto fondamentale è ricostruire un clima di condivisione nella scuola, serve il coinvolgimento del personale.
Su questo fronte, ci aspettiamo un approccio diverso anche da parte della Ministra.

Concorso straordinario: incontro al MIUR. Complimenti ministra! Bel risultato.!!

.Giuseppe D’Aprile, segretario nazionale Uil Scuola.
Incontri al ministero
Un concorso straordinario che di straordinario non ha nulla, se non essere nato sotto una cattiva stella 
Una procedura più complessa di quello ordinario, un accanimento di cui non si capiscono i veri contorni.

Le procedure relative al bando del concorso straordinario per l’immissione in ruolo nella scuola secondaria di I e II grado sono state al centro del confronto, in videoconferenza, tra i rappresentati del ministero e le organizzazioni sindacali.
La delegazione ministeriale era guidata dal Capo dipartimento Dr. Marco Bruschi.

Rispetto alla bozza del bando illustrata dall’amministrazione, la UIL scuola ha evidenziato che i riferimenti relativi all’accertamento della conoscenza dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse sono molto generici.
Sarebbe opportuno ridefinire questi aspetti all’interno del bando di concorso in modo più preciso e dettagliato, al fine di dare qualche certezza in più ai candidati.
Inoltre, la UIL, ha constatato la poca coerenza tra il Decreto scuola e la bozza del bando di concorso.
Il Decreto prevede che la prova scritta sia articolata in quesiti a risposta aperta, in numero coerente con una attribuzione di 80 punti complessivi.
La bozza del bando, invece, fissa il numero dei quesiti: 7 a risposta aperta e 1 di inglese, da svolgere in 150 minuti – una media di 19 minuti a quesito, in palese contraddizione con la legge (su forte richiesta sindacale potrebbero essere ridotti a sei).
Se raffrontiamo la prova scritta del concorso straordinario a quella del concorso ordinario possiamo senza dubbio affermare che questo concorso di “straordinario” non ha nulla, se non quello di essere nato sotto una cattiva stella: la prova risulta essere più complicata.
Il concorso ordinario, infatti, prevede una prova scritta di 120 minuti e i quesiti, a scelta della commissione, possono essere da uno a tre. E’ facile evincere che la media “tempo” è ben diversa: con un quesito la media sarà di 120 minuti, con due quesiti sarà 60 minuti e con tre sarà di 40 minuti.
La matematica non è un’opinione.
Questi sono i fatti!
Dopo due governi e tre ministri il risultato a cui porta la scelta dell’attuale inquilina di viale Trastevere è che il concorso straordinario è più articolato e complesso di quello ordinario. .

Un accanimento di cui non si campiscono i veri contorni, contro gli oltre 30.000 docenti precari che hanno insegnato per 6,7,8 anni mettendo a disposizione della scuola professionalità’ ed esperienza, che hanno fatto e continuano a far funzionare la scuola italiana e che a settembre insegneranno ancora da precari: immaginiamo anche con quale spirito, visto che la stabilizzazione si allontana sempre di più.

Si tratta di aver precarizzato ulteriormente la scuola statale!

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UIL: UNA NETTA PRESA DI DISTANZA DAL PIANO DEL GOVERNO.


TURI: UN PIANO CHE APRE ALLA PRIVATIZZAZIONE DEL SISTEMA NAZIONALE DELL’ISTRUZIONE
SI SCARICA SUI DIRIGENTI E SULLA COMUNITÀ EDUCANTE, QUELLA VERA, LA RESPONSABILITÀ DI ORGANIZZARE LA RIAPERTURA.
IN ALLEGATO CINQUE MOTIVI PER CUI QUESTO PIANO NON CI RIPORTERÀ A SCUOLA A SETTEMBRE O SE ATTUATO PORTERÀ ALLA MUTAZIONE GENETICA DELLA SCUOLA COSTITUZIONALE ITALIANA
E’ una netta presa di distanza, culturale e politica, quella annunciata oggi pomeriggio dalla Uil Scuola rispetto alle politiche che sottendono il piano per la ripartenza presentato dal ministero. Il piano si basa su principi di sussidiarietà verticale e orizzontale che indeboliscono la funzione affidata alle scuole statali del paese – ha detto Pino Turi nel suo intervento nel corso della video riunione. Lo dicessero chiaramente: con questo patto si vuole aprire alla privatizzazione della scuola italiana. L’idea che, alla cura dei bisogni collettivi e delle attività di interesse generale provvedono direttamente i privati cittadini, attraverso non meglio individuati “patti educativi di comunità” è cosa profondamente diversa dal sistema nazionale di istruzione statale. Chi, e con quali finalità, dovrebbe stipulare questi patti?  Chi sono i portatori di interessi anche diversificati rispetto a quelli della comunità scolastica propriamente definita?  Chi potrà avere accesso a questi patti? Si parla di personale educativo responsabile di attività integrative o alternative alla didattica, con compiti anche di vigilanza. Un modo per scaricare sui dirigenti e sulla comunità educante – quella vera, ribadisce Turi – la responsabilità di organizzare la riapertura. La scelta politica è quella di non investire sulla scuola, che dovrà cavarsela con ciò che ha e su ciò che riesce a recuperare dal volontariato e dagli Enti locali che diventeranno i gestori, di fatto, della scuola.

attachments:  5 motividel No al Piano scuola

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SCUOLA – RIPARTENZA A SETTEMBRE: che cosa c’è nel Piano Colao e domani incontro sindacati-Azzolina.


PIANO COLAO: CHE COSA C’È PER LA SCUOLA
.  Un piano distratto: non sa parlare di scuola e guarda all’Università
 e domani, alle 15, sulla ripartenza di settembre l’incontro sindacati-Azzolina
Un piano distratto quello di Colao – commenta Pino Turi, facendo il punto sul piano che occorre alla scuola per ripartire a settembre. Tema che sarà al centro dell’incontro, in remoto, fissato per le 15 tra sindacati e ministro Azzolina.
Quello di Colao – riflette Turi – è un piano che non sa parlare di scuola, se ne dimentica, e guarda all’Università. Sembra una tesi di master, dove vengono messe insieme le misure per il paese reale e per quello che ancora non c’è. Come se fossero intercambiabili.
Lavoratori, studenti, famiglie: sono quelli per cui si scrivono i piani, ma che non compaiono mai.
Nei capitoli dedicati alla scuola, quella che deve ripartire a settembre, la logica è tutta digitale.
L’impegno è tutto per la formazione per gli insegnanti, quelli che la scuola a distanza l’hanno fatta veramente e ora vogliono tornare in classe.
Occhio attento alla produzione: che studiare, se non ti porta in azienda, a che serve?
Si confondono conoscenze, quelle della scuola che trasmette sapere e valori, e competenze quelle che si acquisiscono facendo. Magari con pacchetti di istruzioni pronti all’uso. Forniti dall’impresa di turno.
Non ci può essere produttività a scuola. Noi guardiamo da un altro modello di scuola. Ad un nuovo umanesimo che guardi alle persone e le metta al centro delle scelte. La tecnologia è un mezzo non un fine.

ON LINE SUL SITO UIL SCUOLA 
le schede su:

1 IL PIANO COLAO (in allegato PDF)
Iniziative per il rilancio Italia 2020 – 2022
2 I capitoli dedicati all’istruzione
3 https://uilscuola.it/wp-content/uploads/2020/06/01-PIANO-COLAO-le-misure-per-la-scuola.pdf
4 LA SCHEDA DI ANALISI 
Le misure per il paese reale e per quello che ancora non c’è
https://uilscuola.it/piano-colao-le-misure-per-il-paese-reale-e-per-quello-che-ancora-non-ce/
3 IL MODELLO DI SCUOLA
Ripartire dalla scuola fa partire il paese
4 https://uilscuola.it/ripartire-dalla-scuola-fa-partire-il-paese/

01 – PIANO COLAO – le misure per la scuola

COM – Piano Colao 23062020

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Report Aggiornamento annuale graduatorie ad esaurimento


Graduatorie ad Esaurimento: aggiornamento annuale per inserimento titoli di riserva e di sostegno
Permangono alcune problematiche per la presentazione delle domande online per i concorsi

L’aggiornamento annuale delle graduatorie ad esaurimento per l’a.s. 2020/21 è stato l’argomento all’ordine del giorno del confronto tra amministrazione e organizzazioni sindacali. Per il ministero era presente la dott.ssa Alonzo.
La bozza di decreto illustrata dall’amministrazione prevede che i docenti già inseriti nelle graduatorie ad esaurimento possano:
•    sciogliere la riserva per aver conseguito il titolo di abilitazione e l’eventuale titolo per l’insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria  ed essere inseriti a pieno titolo;
•    inserire il titolo di riserva dei posti di cui alla legge n. 68/1999 cui hanno diritto;
•    inserire il titolo di sostegno e/o relativo ai metodi differenziati conseguito.
Le domande saranno presentate in modalità esclusivamente online, presumibilmente entro il 3 di luglio.  Bisogna essere in possesso dei suddetti requisiti entro la stessa data.
PROBLEMATICHE DOMANDE ONLINE CONCORSO
A margine dell’incontro la UIL Scuola ha sollevato alcune problematiche relative alla presentazione delle domande online per i concorsi straordinari e ordinari.
In sede di incontro ha reiterato una segnalazione, già posta al momento dell’emanazione dei decreti, relativa alla valutazione del servizio.
Ad avviso della UIL scuola è necessario chiarire la validità dei contratti stipulati entro il 1° febbraio e fino all’ultimo giorno di lezione, poi interrotti e ripresi per i giorni degli scrutini.  La parola “ininterrottamente” contenuta nell’art. 11 comma 14 della legge 124/99 è da anni che non viene rispettata!
Ci sono molti casi, anche per chi rientra nell’art.. 37 del CCNL 2006-09, in cui si è svolto servizio fino al termine delle lezioni e poi si è stati nominati per gli scrutini con interruzione però di contratto, anche quando il contratto doveva essere continuativo. Tali docenti non possono essere discriminati. Pertanto, la Uil scuola ha ribadito all’Amministrazione che deve valere il servizio ininterrotto da almeno il 1° febbraio al termine delle lezioni, importante che siano stati svolti gli scrutini (anche con interruzione di giorni tra il termine delle lezioni e il giorno dello scrutinio).
PROSSIMO AGGIORNAMENTO GRADUATORIE DI ISTITUTO: PROBLEMATICA ITP E 24 CFU

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