L’articolo di Pino Turi pubblicato su Italia OGGI

“””Noi non cerchiamo tavoli, ma risposte per riconoscere i diritti dei lavoratori, con una visione strategica, di  una scuola libera laica e costituzionale garante di democrazia e partecipazione.
  Se ci saranno ostacoli, questi stessi valori andremo a rivendicarli nel paese, nelle scuole, tra la gente”” Pino Turi.

 

DOPO DUE GOVERNI E TRE MINISTRI, QUAL È LA STRATEGIA PER LA SCUOLA?
·         28 Gennaio 2020
Una convocazione alle 8 di mattina, 15 funzionari seduti dal lato dell’amministrazione, 7 minuti per gli interventi dei sindacati scuola: questa la fotografia plastica dell’incontro con il neo ministro Azzolina.
 Numeri, emergenze, fatti politici: tutto da raccontare in sintesi, dopo 2 governi, 3 ministri.
 A guardare gli ultimi anni, il fatto di maggior rilievo politico sono state le dimissioni del ministro che hanno determinato l’avvicendamento.
 Dimissioni in dissenso con la politica di governo che ha negato fondi per la scuola, per una strategia di  futuro del paese: cambiare il modello di sviluppo. Una sfida che passa necessariamente dalla scuola.
Ora al neo ministro chiediamo di mantenere alto il livello del dibattito politico sulla scuola e sul bisogno di finanziamenti che le restituiscano ruolo e dignità.
 Saprà chiedere lei le risorse che sono state negate al suo predecessore?

vedi articolo:  Turi su Italia Oggi 28012020

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GIORNO DELLA MEMORIA . A Gorizia, al Teatro Verdi: Incontro con la scuola per non dimenticare

Musica, piece teatrali, ricordi e testimonianze al Teatro Verdi di Gorizia per la 16esima edizione del Giorno della Memoria Organizzato dalla UIL Scuola Rua Fvg e dall’Irase.

Turi:  Dobbiamo fare tutti insieme una battaglia per ricostituire sedi di garanzia della libertà di insegnamento: senza insegnanti liberi ed indipendenti ben difficilmente si potrà seguire l’insegnamento della senatrice Liliana Segre che ha detto agli alunni di mantenersi liberi nei giudizi e la libertà.

“Ho visto tante di quelle brutalità che non si possono nemmeno descrivere. Ci hanno spersonalizzato, ci hanno tolto il nome e la nazionalità. Per loro eravamo dei pezzi. Ci hanno dato un numero, il mio era 69.610: ti entra nella mente, non puoi dimenticarlo. Ci hanno portato al punto che non si ragionava più, si ragionava solo con lo stomaco”. 

Sono le parole toccanti, affidate a un breve video, con cui Mario Candotto, sopravvissuto al campo di concentramento di Dachau, ha testimoniato l’orrore dei lager ai ragazzi delle scuole di Gorizia che stamani, al Teatro Verdi, hanno partecipato alla sedicesima edizione del Giorno della Memoria, organizzato dalla UIL Scuola Rua del Friuli Venezia Giulia e dall’IRASE con il sostegno e il supporto di enti e istituzioni.

Candotto, 93 anni, di Ronchi dei Regionali, fu deportato nel 1944. Aveva 18 anni quando i tedeschi, all’alba di una mattina di maggio, fecero irruzione nella sua casa e prelevarono tutta la sua famiglia dopo che “due ex partigiani fecero i delatori”.

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report incontro ministra Azzolina – sindacati scuola.

Sensazione che mi auguro venga smentita…..tutto cambia, niente cambia. Nuovo ministro, punto ed a capo.

Occorre formare movimento di opinione: di scuola hanno titolo a parlare chi opera nel mondo della scuola. Avversione totale alle speculazioni dei politicanti di turno sulla scuola per quel che deve essere e rappresenta. Il Dicastero non può avere governance avventata od avventurosa.

Raccomanderò al nostro segretario nazionale Pino Turi di omaggiare la nuova ministra degli scritti di Calamandrei, attenta lettura e proponimento di farli propri non sarebbe male.

Lamentarsi, criticare va bene solo se poi si agisce.  A nostro modesto avviso la scuola, quella pubblica, quella pensata e voluta dai padri fondatori della Costituzione, si salva solo se tutto il personale della Scuola, Docenti, Ata e Dirigenti Scolastici, formano unica forza e voce e questo si ottiene rafforzando ed ampliando la  rappresentanza sindacale. Adesso, più che mai,  risulta  perniciosa la consuetudine di restare alla finestra ed aspettare che altri operino, tanto a noi non tange.

dalla segreteria territoriale Uil scuola Catania, fraterni saluti.

s.mavica 

Turi: urgente cambiare il clima che c’è nelle scuole >>> Il report dell’incontro sindacati – ministra Azzolina

INCONTRO MINISTRA AZZOLINA – SINDACATI SCUOLA
Turi: urgente cambiare il clima che c’è nelle scuole

Concorsi, abilitazioni, contratto, regionalizzazione: su questi temi è stata firmata la conciliazione. Su questi stessi temi ora vanno avviati i tavoli tecnici e messi a punto i dettagli operativi.
I decreti non sono compiti a casa: con la convergenza ed il consenso, diventano azioni concrete, hanno effetti sulla vita delle persone.

Sono 8, 15 e 7  i numeri della riunione di questa mattina al Miur:  

8    l’orario della convocazione, 

15  i funzionari seduti dal lato dell’amministrazione,

7    i minuti per gli interventi dei sindacati scuola.

Una prima riunione di presentazione tra la neo ministra Azzolina e i segretari generali delle cinque sigle sindacali. Clima corretto ma non disteso, direbbero i cronisti politici, perché sotto la dicitura formale delle relazioni sindacali sul tappeto politico c’erano le questioni legate ai concorsi, alle nuove abilitazioni, al rinnovo del contratto, alla regionalizzazione: i quattro punti alla base della conciliazione.

Una assicurazione su tutte: la netta contrarietà ad ogni forma di regionalizzazione. La scuola è nazionale.

Quanto agli altri temi tratteggiati nei minuti europei degli interventi, il segretario generale della Uil Scuola ha puntualizzato la necessità di salvaguardare la struttura del decreto e di procedere con tempi brevi.
Non si può ricominciare ogni volta daccapo – ha detto Turi. Negli ultimi mesi l’accordo è passato attraverso le maglie normative di tre ministri e due governi.

Le 24 mila immissioni in ruolo si possono e si devono fare entro settembre. Se si fanno partire i tavoli tecnici, i tempi ci sono. Per questi motivi siamo in presenza di una procedura semplificata che stiamo discutendo e sostenendo, in ogni sua sfaccettatura, fin da settembre 2018
C’è bisogno di mettere a punto la macchina organizzativa dei bandi altrimenti, per dipanare destinatari e regole, serviranno i vigili urbani.

Per noi è centrale il modello di scuola che si intende realizzare. Una scuola pubblica statale, che non crei contrapposizioni tra studenti e insegnanti. Che sia comunità educante e ascensore sociale.
Noi rappresentiamo la scuola reale – ha messo in evidenza Turi.
E’ mai possibile che tutto venga riportato alla dimensione virtuale di scontro o a quella burocratica?
Ci sono scuole – ha sottolineato Turi – dove dall’inizio dell’anno ad oggi sono arrivate 180 circolari.
Da comunità educante la scuola si sta trasformando in ufficio burocratico, da funzione a servizio per utenti e clienti da soddisfare. E’ urgente cambiare questo clima che c’è nelle scuole. Per questo serve un’azione di Governo chiara.
Il sindacato in questo confronto è corpo intermedio ineludibile.

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Servizi minimi essenziali in caso di sciopero: ancora lunga la strada per il nuovo accordo

Dopo che la commissione di garanzia ha prorogato la scadenza del 31 dicembre, quale termine ultimo per la revisione all’Aran, si allungano i tempi mentre prosegue il confronto.

Per la UIL occorre che siano chiari i termini delle  eventuali modiche, specie quelle che attengono la validità dell’anno scolastico, conteggiate per la  singola classe come criterio di riferimento per calcolare il servizio minimo essenziale, da garantire in caso di sciopero. Minimi che vanno, poi  definiti nella   contrattazione di istituto. .Il diritto costituzionale all’istruzione e il diritto di sciopero vanno coniugati secondo principi di equilibrio a garanzia di  interessi e all’efficacia delle diverse azioni. Meccanismi farraginosi di neo burocrazie falserebbero tali diritti.  Del resto voler agire sul diritto di sciopero equivale ad agire sui sintomi della malattia e non sulla causa che è da rilevare nel malgoverno di questi anni.  

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TURI: USCIRE PRESTO DA SITUAZIONE DI IMPASSE


Ministro silente e vertici bloccati: ogni forma di decisione sospesa.
Scelte urgenti, da precari a contratto, attendono il sistema di istruzione.
Due accordi, tre ministri e al Miur non ci sono interlocutori in grado di assumere decisioni di gestione di una macchina organizzativa complessa come quella del sistema di istruzione nazionale. Tutto fermo, accordi sospesi, decisioni rinviate – osserva preoccupato il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi- in attesa di una catena di comando che ha bisogno di essere definita, nella sua interezza.
I ministri hanno il diritto di costituire la migliore squadra possibile per realizzare i propri programmi, – ribadisce Turi – ma il vuoto che registriamo al Miur, aggravato dallo spacchettamento, non è più compatibile con i tempi della scuola e con i problemi che quotidianamente vanno risolti.
Il ministero già dall’era Bussetti – ricorda Turi – è in attesa di  completare alcuni assetti di comando e di direzione,  uffici dirigenziali generali, nazionali e territoriali.

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LSU E SCUOLE: SERVE UNA FASE DI PASSAGGIO CHE GOVERNI I DUE MESI CHE MANCANO ALLE IMMISSIONI IN RUOLO.


Cirillo (Uil Scuola): la proroga degli appalti genera confusione ed espone dirigenti e scuole ad improprie responsabilità
Sono 12 mila i lavoratori che, in attesa di essere assunti a tempo indeterminato dal 1 marzo, stanno subendo, a macchia di leopardo in Italia, la sospensione dei contratti o il mancato pagamento dei contratti in proroga.
Una confusione che riguarda diverse realtà territoriali – spiega Rosa Cirillo, Responsabile del Dipartimento dei Dirigenti scolastici Uil Scuola – diretta conseguenza dei contenziosi aperti con le ditte fornitrici che non hanno accettato la proroga, lasciando così scoperto il servizio nelle scuole.
Molti istituti si trovano in vera difficoltà, non potendo garantire la funzionalità, igiene e vigilanza – sottolinea Rosa Cirillo – e i dirigenti scolastici sono esposti a gravi ed improprie responsabilità che derivano dalla assenza di istruzioni.
Eppure – spiega Cirillo – la legge di conversione del decreto scuola (DL 126/19) prevede la prosecuzione degli appalti di pulizia delle scuole per il periodo compreso tra il 1 gennaio e il 29 febbraio 2020, in attesa che,  dal 1 marzo, questi lavoratori siano assunti a tempo indeterminato. La legge rigida per definizione non considera i casi reali e mette in tilt l’intero sistema.  E’ la riprova che solo con le regole contrattuali si può superare l’empasse anche questa volta.
Per consentire alle scuole di operare in piena legittimità è necessaria un’intesa e sedi di confronto che stiamo cercando con il coinvolgimento dei Prefetti. Serve un raccordo,  un regime transitorio, durante il quale i vuoti di organico e di lavoro  possano essere coperti, con provvisori contratti a termine.

ESAMI DI STATO: AUDIZIONE AL SENATO. LE PROPOSTE UIL SCUOLA.

 

ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL SECONDO CICLO D’ISTRUZIONE
. AUDIZIONE 7^ COMMISSIONE ISTRUZIONE – SENATO
Memoria Uil Scuola Rua
Omettendo una serie di considerazioni sul fatto sconfortante che, al cambio di ogni vertice ministeriale, l’esame di Stato venga modificato – gettando nella confusione tanto i docenti quanto gli studenti che lavorano per un quinquennio con  un’idea di esame di Stato e  debbono ogni volta trovarsi spaesati di fronte a modifiche dell’ultima ora – riteniamo indispensabile fare qualche riflessione di natura pragmatica, partendo dalla legge  n.119 del 1969, che  presumeva che l’Esame di Maturità avesse come obiettivo finale la valutazione globale della personalità del candidato; in sostanza al termine dell’esame il candidato veniva giudicato sia sulla base delle risultanze delle prove d’esame che dal suo curriculum  e da ogni altro elemento posto a disposizione della commissione.
Dopo 28 anni, con la legge n. 425/97 lo studente viene, invece, chiamato a dimostrare il possesso di COMPETENZE, CONOSCENZE e CAPACITÀ acquisite, in un’ottica di spendibilità del titolo sul territorio dell’Unione Europea.
Quindi il concetto di MATURITÀ si è trasformato in concetto di COMPETENZA, sovvertendo anche le buone intenzioni che erano alla base di questo profondo cambiamento, decisamente impegnativo in una prospettiva europeistica di equiparazione dei livelli di uscita dei nostri studenti dalla scuola secondaria di secondo grado; cambiamento, comunque, frenato da una serie di ostacoli, primo fra tutti, una certa deriva tradizionalistica che ne ha ammortizzato il senso.

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NOMINE MINISTRI MIUR. TURI: DOPPIO MINISTERO SIA SOLUZIONE POLITICA PER SCELTE IN CONTROTENDENZA

IL NOSTRO SINDACATO RISPONDERA’ IN MODO NON CORPORATIVO, MA NEL MERITO DELLE DECISIONI. ASSIEME ALLE SCELTE IMMINENTI OCCORRE RIAPRIRE UN DIBATTITO POLITICO E SOCIALE SUL VALORE DEL SISTEMA DI ISTRUZIONE COSTITUZIONALE DEL PAESE
Con il decreto di spacchettamento del Miur si avvia una fase che non può non tenere conto – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – di un avvenimento politico molto rilevante: le dimissioni del Ministro Fioramonti che, con il suo gesto ha condannato, senza appello, la politica dell’istruzione degli ultimi anni, tutti basati sul contenimento delle spesa, su modelli di mercato inapplicabili alla scuola, su sistemi di presunta efficienza, ma anche di denigrazione del sistema e del suo personale.

Tutto al fine di nascondere una politica scellerata di risparmi sul futuro del Paese. I neo ministri non potranno fare a meno di partire da questa pesante eredità politica che disegna precisi impegni strategici non realizzati.  Occorre agire in controtendenza rispetto alle pseudo riforme tese solo ad adattarsi alla politica del risparmio. Auspichiamo – osserva Turi – che si guardi al rilancio economico di questi settori  cruciali, che hanno un forte radicamento nella società, che hanno portato a risultati che non vanno dispersi. Non saremo certo disposti ad ascoltare narrazioni e propagande che ci riportino alle politiche di desta e di sinistra di questi ultimi decenni, basate sul contenimento della spesa, sulla privatizzazione e sulle riforme a costo zero – aggiunge Turi, guardando anche al sindacato: non rivendicazioni corporative e di difesa acritica del personale.

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La scuola non può attendere i tempi della politica

Chiesto l’immediato avvio dei tavoli di confronto previsti dagli accordi sindacati – MIUR

Le segreterie nazionali di Flc CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e Federazione GILDA-Unams, riunite congiuntamente, esprimono forte preoccupazione riguardo alla procedura e ai tempi con cui si sta realizzando il passaggio di testimone alla guida del Ministero dell’Istruzione.

In un telegramma inviato al presidente del Consiglio e ministro ad interim del MIUR, Giuseppe Conte, hanno chiesto un incontro urgente per l’attivazione dei tavoli previsti dagli accordi sia pure in attesa del giuramento dei nuovi ministri.

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Scuola, registrazione per le iscrizioni online..Per i genitori è possibile effettuare la registrazione al portale dedicato (www.iscrizioni.istruzione.it). È la fase propedeutica alla procedura di iscrizione online che sarà disponibile dalle 8.00 del 7 gennaio alle 20.00 del 31 gennaio 2020.

 

Per la registrazione, nel sito dedicato è possibile trovare tutte le informazioni utili. Chi ha un’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) potrà accedere al servizio utilizzando le proprie credenziali. Le famiglie che hanno bisogno di un supporto possono rivolgersi alle segreterie degli istituti scolastici.
Le iscrizioni online riguardano gli alunni delle classi prime della scuola primaria e della secondaria di I e II grado. La domanda di iscrizione deve essere inoltrata online anche per i corsi di istruzione dei Centri di formazione professionale nelle regioni che hanno aderito alla procedura: Calabria, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto.
Per le scuole dell’infanzia la procedura rimane invece cartacea. Resta facoltativa l’adesione al sistema per gli istituti paritari.
Il Ministero dell’Istruzione ha diramato la circolare ministeriale n. 22994 del 13 novembre 2019 sulle iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2020/2021.
Le domande potranno essere presentate dal 7 gennaio al 31 gennaio 2020.

Il link al portale:
https://www.istruzione.it/iscrizionionline/

Registrazione
Dalle ore 9:00 
del 27 dicembre 2019
si può accedere alla registrazione per ottenere le credenziali di accesso al servizio
La registrazione deve essere effettuata dal genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale. Chi si fosse già registrato non dovrà ripetere tale operazione.
Chi ha un’ identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) non deve fare la registrazione e può accedere al servizio a partire dal 7 gennaio 2020
Iscrizione
Dalle ore 8:00 del 7 gennaio
alle ore 20:00 del 31 gennaio 2020 sono aperte le iscrizioni  alle classi prime delle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado.
Le iscrizioni on line sono obbligatorie per le scuole statali e facoltative per le scuole paritarie; riguardano anche i corsi di istruzione e formazione dei Centri di formazione professionale regionali delle regioni che hanno aderito alla procedura: Calabria, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto.

Credenziali

Per accedere al servizio Iscrizioni on line è necessario avere un codice utente e una password.
• Puoi ottenere le credenziali (codice utente e password) attraverso la registrazione .
• Se hai un’ identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) puoi accedere con le credenziali del gestore che ha rilasciato l’identità.
• Se sei un docente in possesso di credenziali Polis, puoi utilizzare queste.

Per accedere alla domanda di iscrizione occorre conoscere il codice della scuola o del Centro di Formazione Professionale (CFP) prescelto. Puoi trovare il codice della scuola/CFP attraverso Scuola in Chiaro .
Poiché è possibile indicare nella domanda, elencandole in ordine di preferenza, fino a tre scuole, i codici da conoscere potrebbero essere tre.Come compilare e inoltrare la domanda.

Guida: SG1-PA-MAN-GuidaOperativa_202021_come_registrarsi

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RSU. diffusi i dati sulla rappresentatività. UIL scuola al terzo posto a livello nazionale e al secondo posto a Catania.

 

Finalmente, a distanza di mesi dalle elezioni per il rinnovo delle Rsu, sono arrivati i dati definitivi della rappresentatività. Per la Uil Scuola è, ancora una volta, una crescita di consensi  e di voti.
L’analisi dei dati elettorali mostra, infatti una risposta molto positiva alle scelte operate negli anni dalla Uil Scuola, un radicamento della posizione e una strategia politica che ha portato a confermare questo bel trend di crescita – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.
Il dati certificati dall’Aran, dalle prime elezioni ad oggi, hanno un ‘segno più’  costante  con un avanzamento nelle preferenze in ogni tornata elettorale, a cui si affianca un aumento costante degli iscritti.
Un trend positivo su cui si sta innestando la riforma organizzativa che abbiamo iniziato ad attuare da pochi mesi – ribadisce Turi. Quest’ulteriore risultato è il frutto di un lavoro di squadra che deve continuare e radicarsi – nelle scuole, tra la gente – per affrontare le nuove sfide che ci attendono.
Un impegno sindacale in cui le RSU elette sono parte costitutiva e proprio a loro va accreditato il risultato che è tanto più positivo in quanto posiziona politicamente la UIL tra i sindacati di cui ci si può fidare.
Un punto di riferimento che non vale solo una stagione elettorale, ma copre quasi vent’anni, dal 2000, anno in cui sono partite le prime elezioni delle RSU.
A rigoroso completamento dell’analisi elettorale, va aggiunto l’elemento di novità della Federazione, un  nuovo soggetto sindacale nato dalla fusione con la Uil Rua: il dato elettorale dei due soggetti sindacali confluisce, infatti, in un unico soggetto trattante all’Aran e un unico risultato elettorale complessivo.
Appare dunque di tutta evidenza che, il dato complessivo 2019 è frutto dell’andamento elettorale delle due organizzazioni fino ad oggi separate. Risultato, che per la Scuola e la Rua mantiene e conferma il trend, e che andremo a rafforzare nei prossimi impegni di Federazione.

RAPPRESENTATIVITÀ’ 2021    FEDERAZIONE UIL SCUOLA RUA –  Dato nazionale : Voti: 150.708 16,61% + 0,41.
Catania: voti 3.360, RSU elette 109.

A tutte le RSU e Delegati della UIL SCUOLA – G R A Z I E –

A tutti i Dirigenti Scolastici, Docenti ed ATA – G R A Z I E – 

GRAZIE – UNITI SI VINCE SEMPRE – INSIEME FACCIANO LA DIFFERENZA –

NELLE SCUOLE TRA LA GENTE: COMUNITA’ EDUCANTE.

Segreteria territoriale Catania et salvo mavica

 

 

TURI: CONFRONTO E FIDUCIA SARANNO LE PAROLE CHIAVE. NOSTRA AZIONE SARÀ LEALE E DI MERITO.

CONTE IN CONFERENZA STAMPA: LUCIA AZZOLINA MINISTRO SCUOLA, MANFREDI A RICERCA


Abbiamo appreso direttamente dalla conferenza stampa del presidente del Consiglio che il nuovo ministro dell’Istruzione, sarà l’attuale sottosegretario Lucia Azzolina – prende atto il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi. A lei va il nostro augurio di buon lavoro.
Avremo nei confronti del nuovo ministro, un atteggiamento coerente, che ha già conosciuto, basato sul merito delle questioni. Le confermiamo che non mancherà la dovuta collaborazione, nella misura in cui saranno perseguiti gli obiettivi sindacali e di tutela dei diritti dei lavoratori della scuola.
La Uil Scuola darà il proprio contributo sempre guardando al merito delle questioni. Centrali saranno per noi tutela del personale, la salvaguardia della scuola statale, la governance democratica e partecipata della comunità educante.
Ci sono accordi già sottoscritti, ci aspettiamo di mantenere lo stesso percorso di attuazione – ricorda Turi nel mettere a punto l’agenda delle prossime settimane, a partire dal 7 gennaio con la prima riunione già messa in programma.
Quanto alla divisione tra Università e ricerca, speriamo non sia una semplice soluzione politica di alternanza alla guida del ministero che finalmente torna alla divisione delle competenze.
L’università e la ricerca sono il tetto di una struttura che per reggere ha bisogno fondamenta forti, quelle della scuola della nostra costituzione.
Il cambio al vertice del ministero non fa venire meno le questioni, che sono all’attenzione del neo ministro:  corsi di abilitazione che tengano conto dell’esperienza sul campo del personale precario; il riconoscimento e valorizzazione degli assistenti amministrativi facenti funzione; il rinnovo del CCNL con un aumento stipendiale a tre cifre.
Questioni sulle quali è stato definito un accordo ed un  percorso, in base agli  impegni della squadra di governo di cui il  neo ministro faceva già parte, con il sottosegretario De Cristoforo e la vice Ministra Ascani. Impegni che ora ci aspettiamo vengano onorati.

uilscuola.CT

Lucia Azzolina alla scuola e Gaetano Manfredi alla ricerca.

In conferenza stampa la notizia della designazione:  All’Istruzione Lucia Azzolina, dirigente scolastico, già sottosegretaria allo stesso ministero e alla Ricerca Gaetano Manfredi, rettore dell’Università Federico II di Napoli, presidente della Conferenza dei rettori.
La Azzolina, siciliana di origine, sede attuale a Biella, due lauree, in filosofia e diritto, ha insegnato a lungo in alcuni licei.  E’ stata una delle artefici del Decreto scuola: come sottosegretaria ha  rappresentato il governo in Aula e in Commissione alla Camera durante la sua approvazione.
Durante il suo incarico di sottosegretaria si è spesso espressa a favore dello Ius Culturae sostenendo che “non regala la cittadinanza, ma la integra” e ritenendo necessario aprire “un sano dibattito nel paese”: “dobbiamo integrare i bimbi che lo meritano, bisogna parlarne e capire anche cosa ne pensi il mondo della scuola direttamente interessato”. Una delle sue  battaglie è stata quella contro “le classi pollaio” presentando a questo proposito anche un disegno di legge.
Metterò tutto il mio impegno per riportare i ragazzi e il loro futuro al centro del sistema di Istruzione e del Paese. Non vedo l’ora di cominciare”.  Ha commentato in un post la neo ministra. “Guidare il Ministero dell’Istruzione sarà per me un grande onore. Non nascondo l’emozione che – aggiunge – provo in questo momento. Nella scuola ho passato gli anni più belli della mia vita, prima come studentessa e poi come insegnante. Alla scuola voglio restituire ciò che mi ha dato“. (fonte TGCOM24)

fonte:da www.newsBiella.it del 20 luglio 2019
A proposito del Decreto Scuola,  l’On. Azzolina ha dichiarato: “”Ha vinto la scuola italiana, l’istruzione rimane di competenza nazionale. Tutto il personale e quindi anche il curricolo, quello che si farà a scuola, rimane di competenza nazionale, fatte salve le quote dell’autonomia scolastica che conosciamo ormai da venti anni”.”In questi mesi di duro lavoro abbiamo esaminato le proposte delle Regioni e abbiamo effettuato le nostre controproposte -scrive il blog delle stelle-. Voglio tranquillizzare tutto il personale della scuola, le famiglie e gli alunni dicendo che non ci saranno dipendenti della scuola che passeranno alle Regioni, non ci saranno stipendi regionali, non ci saranno stipendi di serie A e di serie B. Tutto il personale e quindi anche il curricolo, quello che si farà a scuola, rimane di competenza nazionale, fatte salve le quote dell’autonomia scolastica che conosciamo ormai da venti anni.Quindi nessuna differenza all’interno del personale, nessuna differenza all’interno degli alunni, nessuna differenza all’interno delle istituzioni scolastiche“.

Al nuovo Ministro i migliori auguri di buon lavoro, felici che si sia realizzato il ns auspicio sostenendo, da sempre, che “”di scuola deve occuparsene gente di scuola”” adesso le premesse ci sono tutte…se sono rose fioriranno… fermo restando che la Scuola deve restare per come è stata sognata, pensata e voluta dai padri fondatori della Costituzione Italiana.

salvo mavica, segretario UilScuola – Catania –

TURI SU DIMISSIONI MINISTRO FIORAMONTI

CHAPEAU AL MINISTRO PER COERENZA E VISIONE.
Che fossero rimaste le motivazioni delle dimissioni è abbastanza chiaro – riflette il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi  – non si è vista alcuna inversione dell’azione politica e di governo della scuola, in termini di necessari investimenti. Trovare le risorse necessarie per il futuro del paese, anche dai profitti delle imprese che inquinano, era la richiesta del ministro la cui visione, magari un po’ utopica, ma che manca all’attuale politica, non ha trovato risposte.  Chapeau al ministro per coerenza e visione – commenta Turi. Speriamo che trovi riscontro, in futuro, in termini di discontinuità politica.
Restano da portare a conclusione le partite aperte al Miur che sono state oggetto di specifici accordi con il sindacato, con la fase attuativa del decreto legge approvato di recente.
I tempi della scuola non corrispondono a quelli della politica, ci auguriamo che il Premier e il Governo ne prendano atto.
L’attuale crisi va assolutamente chiusa nel più breve tempo possibile, ne va della vita di questo Governo.

FIRMATA LA CONCILIAZIONE: IL MINISTRO ASSUME PRECISI IMPEGNI. SINDACATI SOSPENDONO INIZIATIVE DI MOBILITAZIONE.

Apertura sui Dsga, sui percorsi abilitanti e sull’avvio del negoziato contrattuale: è su queste basi che si è sostanzialmente giunti ad una conciliazione nella riunione di oggi pomeriggio al Miur con il ministro Lorenzo Fioramonti.

Le ingiustizie vanno sanate con ogni mezzo e la contrattazione rappresenta quello più efficace – ha detto Turi, nel suo intervento.     La politica deve favorire le soluzioni non negarle. Gli uffici amministrativi delle scuole, non possono funzionare per legge.  Occorre un governo flessibile delle complessità della scuola da gestire con regole negoziali. Per questo occorre portarla in contrattazione – ha rilanciato Turi.
Al centro della riunione anche l’assetto politico attuale: la scuola – ha ribadito Turi – ha bisogno di tranquillità. Non c’è alcun bisogno di dispetti o ragnatele parlamentari e neanche veti e divieti. Quanto alle notizie di stampa su presunte dimissioni del ministro, Turi ha detto che non va gettata la spugna, vanno perseguiti gli obiettivi e al più allontanare chi lavora contro la scuola.
Assicurazioni sono giunte rispetto al prossimo rinnovo contrattuale e sulla esclusione del settore da ogni forma di regionalizzazione. Ci sarà un coinvolgimento diretto dei sindacati, sia in attuazione del DL Scuola che in sede di predisposizione dell’atto di indirizzo.
Rispetto all’individuazione di ulteriori specifiche risorse da destinare al prossimo contratto si va nella direzione anche di un utilizzo delle risorse già presenti nel comparto e diversamente finalizzate.
Quanto ai temi del confronto sono stati definiti precisi impegni nell’attivazione di tavoli negoziali, a partire da metà gennaio, sui quattro punti base degli accordi di aprile e ottobre, compreso uno specifico sulla mobilità.

attachments:

Area-intesa-del-20-dicembre-2019

intesa-del-19-dicembre-2019

ESPERITO IL TENTATIVO DI CONCILIAZIONE CON ESITO POSITIVO. SCUOLA: sospeso lo stato di agitazione

IL COMUNICATO UNITARIO
Si è svolto ieri, 19 dicembre 2019, con la diretta partecipazione del Ministro Fioramonti, l’incontro fra sindacati e MIUR per l’esperimento del tentativo di conciliazione a seguito della proclamazione dello stato di agitazione in tutti i settori del comparto Istruzione e Ricerca da parte di FLC CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams.
Dal Ministro sono stati assunti precisi impegni in ordine alle questioni oggetto del confronto (rinnovo del CCNL, contrasto alla precarietà, nuovo sistema per le abilitazioni, passaggio dei facenti funzioni nel ruolo dei DSGA, soluzioni per completare la stabilizzazione dei precari in Enti di Ricerca, Università ed AFAM), definendo in modo puntuale tempi, modalità e strumenti attraverso i quali portarle a positiva soluzione, come indicato nel verbale di conciliazione sottoscritto dalle parti. Il primo tavolo di confronto, incentrato sullo svolgimento dei concorsi, è stato fissato per il 7 gennaio. Entro gennaio partirà quello sui percorsi di abilitazione, in vista del ddl collegato alla legge di bilancio in corso di approvazione. Per i facenti funzioni DSGA il ministro è impegnato a inserire una norma ad hoc nel primo provvedimento legislativo utile.
Entro e non oltre il mese di gennaio prenderà avvio, in raccordo col negoziato presso la Presidenza del Consiglio, il tavolo per il rinnovo del CCNL di comparto. Sempre entro il mese di gennaio si attiveranno i tavoli specifici di settore per Scuola, Università e Afam e Ricerca.
Nel verbale si fa inoltre preciso riferimento alla necessità di consolidare il carattere unitario e nazionale del sistema d’istruzione.
Alla luce dei precisi impegni assunti dal Ministro, sulla cui puntuale attuazione i sindacati continueranno a vigilare, è stata decisa la sospensione dello stato di agitazione.
Roma, 20 dicembre 2019
FLC  CGIL Francesco Sinopoli.
CISL FSUR  Maddalena Gissi
UIL Scuola Rua Giuseppe Turi
SNALS Confsal Elvira Serafini
GILDA Unams Rino Di Meglio

DL SCUOLA. OK SU RECLUTAMENTO MA MANCA VISONE STRATEGICA.

BISOGNA TORNARE ALLA CONTRATTAZIONE STRUMENTO FLESSIBILE E CAPACE DI INNOVAZIONE. LA SCUOLA DEVE ESSERE FUORI DALLA COMPETIZIONE POLITICA, SVINCOLATA DAGLI EQUILIBRI DELLE MAGGIORANZE DI TURNO. IN ALLEGATO LA SCHEDA TECNICA UIL SCUOLA
Le 24 mila immissioni in ruolo a settembre danno una prima risposta in termini di reclutamento – afferma il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – ma manca una visione strategica.  Dare risposte alle emergenze è senz’altro buona cosa – ribadisce Turi – ma occorre un’altra velocità per risolvere le problematiche di gestione del lavoro quotidiano.  L’azione legislativa deve disegnare il quadro di riferimento e lasciare alla contrattazione le possibilità di intervento. La rigidità della macchina burocratica aveva già registrato il suo limite nelle precedenti legislature. In questa si è aggravata sino a sfiorare l’immobilismo di gestione.  Non avere un canale chiaro di acquisizione dell’abilitazione, non avere sedi di garanzia della libertà di insegnamento – mette in evidenza il segretario Uil Scuola – sono solo alcune delle questioni che, se non troveranno rapida risposta, avranno ricadute negative su tutto il sistema.  E’ arrivata l’ora di ‘ritornare al futuro’: tornare alla contrattazione, strumento flessibile e capace di innovazione, in cui il governo ha possibilità di scelta e gestione, lasciando al Parlamento le leggi di natura strategica.  La scuola deve restare fuori dalla competizione politica e tornare ad essere l’istituzione della Repubblica, svincolata dai condizionamenti delle maggioranze di turno.

attachments:  Scheda tecnica UIL Scuola Rua – Decreto Scuola

LEGGE DI BILANCIO SEGUE LA DIREZIONE DEL CONTRATTO SCUOLA. LE RISORSE DEL BONUS NEL FONDO DELL’OFFERTA FORMATIVA.


TURI: SERVONO ALMENO 900 MILIONI PER AVERE UN AUMENTO A TRE CIFRE
Fondamentale uscire dalla logica dei bonus e scegliere quella della professionalità. Abbandonare la stagione della contrapposizione e puntare su positive relazioni sindacali da saldare in sede di confronto.
Il passaggio della legge di Bilancio al Senato, che lascia complessivamente critici sulle risorse destinate al nostro sistema di istruzione statale, ci consegna una decisione che condividiamo: finalizzare le risorse del bonus merito, quelle previste dalla legge sulla buona scuola, nel fondo dell’offerta formativa. La legge va nello stesso senso della strada intrapresa nel rinnovo dell’ultimo contratto scuola – spiega il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – quello del 9 aprile 2018 che all’art 40 aveva fatto confluire nel fondo dell’offerta formativa le risorse del bonus al netto della cifra già  inserita nella retribuzione docenti. Ora sarà più facile rivendicare l’utilizzo di tutto il “bonus merito” nelle retribuzioni del personale – aggiunge Turi – andando ad incrementare le risorse stanziate nella legge di Bilancio per traguardare definitivamente dalla stagione dei bonus (compreso il bonus docenti ) a quella delle professionalità. Il personale della scuola, è all’ultimo posto della scala retributiva dei lavoratori del pubblico impiego, e da tempo rivendica l’adeguamento. Servono almeno altri 900 milioni in più per ottenere un aumento a tre cifre – continua il segretario della Uil Scuola – annunciato e promesso dai titolari del dicastero di Viale Trastevere, del primo e del secondo Governo Conte, oggetto anche dell’accordo con i sindacati. I due tavoli negoziali che si dovranno aprire, uno alla Funzione Pubblica, l’altro al MIUR devono servire per rinnovare il contratto scaduto sia per la parte normativa che per quella economica. Restano da definire le regole in materia di sanzioni disciplinari e sedi di garanzia della libertà di insegnamento per la funzione docente. Va liberata la contrattazione dai vincoli legislativi ancora esistenti. Anche in questo caso – sottolinea Turi – bisogna abbandonare la stagione della contrapposizione per abbracciare quella della condivisione e del modello della comunità educante che inizia da positive relazioni sindacali da saldare in sede di confronto e che siano utili per il benessere lavorativo, necessario presupposto per ritornare ad attivare l’ascensore sociale che si è momentaneamente fermato, insieme ad un rinnovo contrattuale per il quale rivendichiamo  un incremento delle retribuzioni di almeno 150 euro.