Preside Venezia | Uil Scuola| Cirillo: serve maggiore conoscenza, comunicazione, scambio professionale.

Burnout sindrome grave che colpisce anche la scuola.
Cirillo: serve maggiore conoscenza, comunicazione, scambio professionale.
Il Dipartimento nazionale dei dirigenti scolatici della Uil  Scuola esprime solidarietà umana e professionale.
 
E’ proprio di ieri la conferma dell’Oms riguardo allo stress da lavoro, il ‘burnout’, che l’organizzazione mondiale della sanità  definisce sindrome da collegare direttamente al lavoro. Un fenomeno cronico dal quale la scuola sembrava avulsa.
Non è così: insegnanti e dirigenti, secondo dati recenti, sono i più esposti ai fenomeni relativi alla sindrome di burnout, dovuti agli stress causati dalla complesse responsabilità e alle molteplici interrelazioni personali.
 
Il suicidio del dirigente scolastico di Venezia, Vittore Pecchini, ha destato sconcerto e sgomento nella comunità scolastica non solo del Veneto, ma di tutto il paese
Oggi, nella riunione del Dipartimento nazionale dei dirigenti scolatici della Uil  Scuola – sottolinea Rosa Cirillo – sono stati molti i sentimenti di solidarietà umana e professionale.
E’ stato sottolineato l’impegno della Uil Scuola Dirigenti Scolastici nel mettere in atto ogni azione sindacale per non lasciare soli i colleghi e trovare le misure idonee per evitare fenomeni, verso i quali occorre fare prevenzione, attraverso un intreccio maggiore di conoscenze, comunicazione, scambio professionale.
Occorre  solidarietà sociale e non solo quella di categoria  – aggiunge Cirillo.
Per farlo occorre continuare la battaglia per consolidare la figura del dirigente nella più ampia comunità educante.

sm.

Telecamere a scuola >>> Coordinamento nazionale infanzia: GENERAZIONE ORWELL. Telecamere a scuola: un provvedimento inutile, pericoloso e antipedagogico.  
 GENERAZIONE ORWELL. La scuola e i bambini non sono soggetti da Grande Fratello.  


Strumenti del confronto e controllo, condivisione e vigilanza esterna, dialogo e contrapposizione, collegialità e individualismo: questi i temi contrapposti sui quali il coordinamento dell’infanzia intende  poggiare la propria opposizione al provvedimento all’esame dell’Aula del Senato.
Dopo i nativi digitali, campioni nell’uso delle nuove tecnologie, con l’introduzione delle videocamere di sorveglianza in ogni sezione del nido e in ogni sezione di scuola dell’infanzia, si avvia una stagione di controllo sistematico sulle relazioni tra i bambini, tra bambini, docenti e  educatori esponendo i processi educativi a controlli esterni.

Sarà  un  grande fratello a  controllare  tutto, conserverà le immagini e potrà usarle in qualsiasi momento contro gli adulti –  che sono stati bambini –  per indicizzare, giudicare selezionare in base a comportamenti che  qualcuno potrà ritenere sbagliati – questa la riflessione del Coordinamento nazionale dell’Infanzia che ritiene il provvedimento oggi all’esame dell’Aula del Senato, inutile, pericoloso, antipedagogico.

 

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 GENERAZIONE ORWELL. La scuola e i bambini non sono soggetti da Grande Fratello.  “

Incontro al MIUR del 29 maggio 2019: Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie

report incontro…
Per la Uil vanno assolutamente trovate soluzioni anche per i docenti ammessi al 3°anno del FIT
 
E’ ripreso il confronto tra il MIUR e le organizzazioni sindacali per definire il CCNI sulle Utilizzazioni e Assegnazioni provvisorie relative all’anno scolastico 2019/20.
In apertura è stato affrontato il problema dei docenti del terzo anno FIT. L’amministrazione ha comunicato l’impossibilità tecnica di procedere all’assegnazione provvisoria per questo personale.
La UIL Scuola, come già in sede di contrattazione sulla mobilità, ha ribadito che il problema non è tecnico ma politico e vanno superate tutte le contraddizioni e le criticità generate da una  malaccorta gestione  della fase concorsuale relative a questo personale.
La UIL ha rivendicato, preliminarmente,  un percorso che consenta  la possibilità per tutti i vincitori del concorso 2018, sia quelli individuati entro il 31 agosto 2018 che successivamente, di poter partecipare alle operazioni di assegnazione provvisoria.

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Docenti FIT: partecipazione mobilità

 

Giungono alla scrivente segreteria numerose mail da parte dei docenti frequentanti il terzo anno c.d. FIT con le quali chiedono di poter partecipare alla mobilità per il prossimo anno scolastico.
La UIL Scuola, già nel mese di dicembre u.s., rilevando le molteplici contraddizioni normative insite nella materia,  ha rivendicato nei confronti dell’Amministrazione, iniziative per evitare ingiuste assegnazioni di sede e per dare un ordine non penalizzante per ogni questione riguardante la mobilità ed insistentemente, chiesto,  sia per i docenti che stanno svolgendo il terzo anno FIT e sia per quelli destinatari di nomina individuati dalle graduatorie pubblicate entro il 31. 12.2018, la possibilità di partecipare alle procedure di mobilità.

attachimets:

MOBILITA-2019-dichiarazioni-a-verbale

Federazione-UIL-Scuola-RUA-Docenti-terzo-anno-FIT

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SICILIA: ORGANICO DI DIRITTO PERSONALE ATA a.s.2019/2020

attachments: le tabelle riassuntive: Aria organico ata 2019 2020.

Siamo alle solite le parole non sono seguite dai fatti. Per la determinazione dell’organico del personale ATA si utilizzano le  obsolete quanto risibili tabelle e prospetti senza tenere minimamente conto della gravosa quanto insensata mole di lavoro aggiuntivo traslato a carico delle segreterie delle Scuole. Aumento il lavoro e diminuiscono le unità lavorative per svolgerlo. Vero e proprio burnout a carico di detti lavoratori. L’aumento sconsiderato del maggiore impegno lavorativo, la mancanza di tempo utile e necessario per la formazione, l’assillo capestro di rincorrere le scadenze, la intempestività della azioni che puntualmente vengono scaricate sugli uffici non sono seguiti da nessuna considerazione o riconoscimento sia in termini economici,   pratici  e di progressione di carriera nonché l’assoluta latitanza   di porre rimedio da parte di tutte le autorità competenti periferiche e nazionali. Tante belle parole, efficacia, efficienza…ecc. proferite ogni dove ed in ogni occasione che puntualmente restano tali.

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L’assessore all’istruzione friulana, Rosolen, prova l’ennesima fuga in avanti Turi: la scuola statale risponde al Parlamento nazionale. Non è in vendita.


La Lega, che ha vinto le elezioni, trasformandosi in partito nazionale, sarà costretta a rivedere le proprie posizioni, se vuole dare  risposte a tutti i cittadini, e non solo ad una parte di essi.
 La scuola della costituzione che unisce l’Italia culturalmente e geograficamente non è in vendita – così il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, risponde alle affermazioni dell’assessore all’Istruzione del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen, oggi in Consiglio regionale.
Che la Regione Friuli voglia investire nella scuola del territorio, nulla osta, quello che non riusciamo a capire è perché ne voglia il controllo politico e gestionale.
 Lo abbiamo detto e ridetto – aggiunge Turi – si possono benissimo trovare convergenze e terreni comuni per progetti ed investimenti, non si può invece accettare che sia acquisita la titolarità dell’istituzione scolastica statale, che è un patrimonio dell’intera popolazione e non della maggioranza politica di turno che può decidere sulla scuola sia in termini espansivi che regressivi.

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Precari – i dettagli nell’intervista su orizzontescuola di Giuseppe D’Aprile, segretario Nazionale UIL SCUOLA

In tema di precari, dopo le affermazioni del ministro e le comunicazioni ufficiali del segretario generale Turi, vi segnaliamo questa intervista che Orizzontescuola ha fatto a Giuseppe D’Aprile nella quale vengono messi a punto gli aspetti pratici del provvedimento annunciato dal Governo.

Questo il link diretto:

https://www.orizzontescuola.it/precari-fase-transitoria-25-000-docenti-prima-tranche-chi-potra-partecipare-come-verranno-scelti-intervista-telefonica-a-giuseppe-daprile-uil/

A Palermo: assemblea e fiaccolata. #liberidiimparare #liberidiinsegnare


A Palermo, nella partecipata assemblea all’Istituto tecnico industriale, Vittorio Emanuele III, genitori studenti, docenti, hanno espresso la loro contrarietà ad ogni tentativo di limitare la libertà di insegnamento, l’essenza stessa di ogni processo educativo che possa dirsi plurale e democratico.
Le sanzioni alla professoressa Dell’Aria vanno ritirate, senza indugio, per autotutela. Una procedura che significa che l’amministrazione riconosce che non c’erano gli estremi per procedere.
Il caso dell’insegnante di Palermo non è che la punta di un iceberg. Occorre ripristinare, per legge o contratto, le sedi di garanzia smantellate dalla furia ideologica dell’allora ministro Brunetta, passi che il ministro Buongiorno sembra voler ripercorrere.
Non c’e un equilibrio nella sanzione contro  nessuna lavoratrice, nessun lavoratore della scuola, che svolge la propria preziosa funzione: educare gli studenti al confronto, all’approfondimento, all’analisi dei fatti e soprattutto ed a trarne utilità per il proprio sviluppo e la propria crescita. 

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Iniziativa a Palermo dei sindacati scuola CGIL-CISL-UIL-SNALS-GILDA #liberidinsegnare #liberidimparare

Iniziativa a Palermo dei sindacati scuola  CGIL-CISL-UIL-SNALS-GILDA
#liberidinsegnare #liberidimparare
 

Sono questi gli hastag alla base dell’iniziativa promossa dai sindacati scuola che potranno essere condivisi e rilanciati da insegnanti, studenti, cittadini per raccontare le loro esperienze e per ribadire l’importanza di un’istruzione senza censure e condizionamenti.
La libertà di insegnamento è un bene fondamentale e indispensabile in ogni società democratica. È una prerogativa che la nostra Costituzione affida alle scuole e ai docenti.
Spirito critico, capacità di analisi e di lettura dei fatti del mondo, sono gli obiettivi che gli studenti dovrebbero raggiungere nel loro percorso di studi per l’esercizio di una cittadinanza attiva.

Per 

  • garantire il pluralismo,
    difendere le prerogative professionali,
    tutelare  libertà fondamentali che attengono alla nostra democrazia costituzionale,
    rivendicare l’istituzione di un organismo indipendente con il compito di valutare il corretto esercizio della libertà di insegnamento  e di tutelare l’autonomia professionale individuale e collegiale
    affermare i valori che devono essere gelosamente custoditi e difesi dalla nostra Scuola in tutto il Paese
  • attachments:
  • Comunicato-unitario-20-05-2019

Comunicazione ufficio legale UIL SCUOLA: NOTA INFORMATIVA – INSERIMENTO IN GAE 2019/2022

 

NOTA INFORMATIVA.  INSERIMENTO IN G.A.E. 2019/2022

Il Ministero dell’Istruzione con Decreto Ministeriale del 24 aprile 2019, n. 374 ha fornito le istruzioni per l’aggiornamento triennale delle graduatorie ad esaurimento. Il decreto consente la presentazione della domanda tramite il portale on line del Ministero a partire dal 25 aprile 2019 sino al 16 maggio 2019, (TERMINE prorogato al 20 maggio) solo a coloro che risultano già inseriti in G.A.E. a pieno titolo o con riserva in virtù di provvedimento giurisdizionali pendenti o decisi favorevolmente. La questione relativa all’inserimento in G.A.E. per i diplomati magistrali e per i possessori del diploma I.T.P. è stata ampiamente decisa da ben due decisioni dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato. Pertanto, si evidenzia come il ricorso non potrà – a normativa e giurisprudenza vigenti – ottenere alcun definitivo inserimento in G.A.E. a favore dei possessori del diploma magistrale . L’eventuale partecipazione ad un ricorso ha il solo scopo di mantenere vivo il contenzioso qualora si verificasse una diversa soluzione legislativa. La decisione dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, condizionano i prossimi ricorsi in modo negativo. Va sottolineato che il decreto ministeriale n. 374/2019 prevede all’art. 6, comma 1 la possibilità di chiedere la permanenza in graduatoria a “..coloro che, già iscritti con riserva in graduatoria ad esaurimento, hanno ancora pendente un ricorso giurisdizionale o straordinario al Capo dello Stato, avverso l’esclusione dalle graduatorie medesime o avverso le propedeutiche procedure abilitanti, fermo restando quanto previsto all’articolo 1, comma 8″. Ciò nonostante il Ministero ha concesso la possibilità di aggiornare la propria posizione anche a tutti quei docenti che hanno un ricorso pendente innanzi alla Giurisdizione Amministrativa di primo o di secondo grado, e che non abbiano ancora una sentenza sfavorevole divenuta definitiva (si cfr. art. 6, comma 1, decreto ministeriale n. 374/2019, doc. 1). Il decreto ministeriale, pertanto, introduce una ulteriore ed evidente disparità di trattamento tra coloro che hanno un ricorso pendente e coloro che non hanno mai presentato un ricorso al T.A..R. o un appello al Consiglio di Stato pur essendo in possesso dello stesso titolo di studio.(continua…)

PRECISAZIONE IMPORTANTE! Tutti i partecipanti devono compilare e inviare la domanda di inserimento in G.A.E.  in modalità cartacea all’Ufficio Scolastico Regionale di rispettivo interesse entro il 20 maggio. In proseguo occorre incardinare ricorso legale.

scarica modello cartaceo: Modello1_GaE_20190424

salvo mavica, segretario

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Turi: La scuola non è una caserma, né un luogo di rieducazione. Controlli e telecamere sono fuori da ogni logica della comunità educante. Ingessano il sistema.

Telecamere e nuovi sistemi di verifica della presenza: ancora una volta si considera il sistema scolastico un grande ufficio pubblico in cui svolgere atti e scartoffie burocratiche.  Ancora una volta dobbiamo ricordare le specificità della scuola che con l’ultimo contratto ha rimesso al centro della propria azione i diritti degli alunni e delle famiglie, la comunità educante -osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – una comunità che funziona se vi sono riconosciute le peculiarità che le affida la funzione statuale e non se viene considerata un mero servizio pubblico. Un luogo di libertà e creatività quello della scuola che non può e non deve essere omologazione, ma volano di crescita civile. La scuola deve essere sottratta dalle logiche burocratiche e da quelle impiegatizie – aggiunge Turi, sottoponendo la questione all’attenzione delle forze politiche – va riaffermato chiaramente il ruolo degli insegnanti, professione che non si svolge in una struttura burocratica ma nella comunità scolastica.

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Scuola, percorsi concorsuali riservati: Consulta detta le regole. Corrette le ns proteste e proposte.

La Corte Costituzionale riconosce la legittimità nella Scuola dei percorsi concorsuali riservati. La Consulta e questa decisione mettono alle strette il Governo.

A proposito dei percorsi concorsuali riservati:  La Consulta ne riconosce la legittimità.                                                                                      MIUR e il Governo non hanno più alibi per non individuare percorsi specifici di reclutamento, coerenti con quanto definito dall’Intesa politico-sindacal, fortemente voluta dal segretario Generale della Federazione UILSCUOLA Pino Turi,  del 24 aprile.
La Corte Costituzionale, il 7 maggio 2019, si è espressa sulle questioni sollevate dal Consiglio di Stato. In particolari su quelle riguardanti il sistema di reclutamento previsto dal DLgs 59/17 (attuativo della “Buona Scuola”). Sostenendo in particolare la piena legittimità delle procedure concorsuali riservate.

Diventa più rapida la strada per individuare un percorso transitorio e straordinario. Un percorso per il personale della scuola che ha già acquisito le necessarie professionalità attraverso il servizio.

Vale a dire i docenti con 3 annualità di servizio e gli assistenti amministrativi che hanno svolto la funzione di DSGA.

(ANSA) – ROMA, 7 MAG – “La Corte Costituzionale si e’ espressa sulle questioni sollevate dal Consiglio di Stato riguardanti il sistema di reclutamento previsto dal d.lgs. 59/17 attuativo della “Buona Scuola”, sostenendo in particolare la piena legittimità’ delle procedure concorsuali riservate.

Buona Scuola: sindacati, non alibi per percorsi reclutamento
Dopo sentenza Corte Costituzionale di oggi
(ANSA) – ROMA, 7 MAG – “La Corte Costituzionale si e’ espressa
sulle questioni sollevate dal Consiglio di Stato riguardanti il
sistema di reclutamento previsto dal d.lgs. 59/17 attuativo
della “Buona Scuola”, sostenendo in particolare la piena
legittimità’ delle procedure concorsuali riservate.
Per questo motivo il Miur ed il Governo non hanno più’ alibi
per non individuare percorsi specifici di reclutamento, coerenti
con quanto definito dall’Intesa del 24 aprile”. Lo scrivono
Francesco Sinopoli, Maddalena Gissi, Giuseppe Turi, Elvira
Serafini, Rino Di Meglio, leader della Cgil, Cisl, Uil
Scuola, Gilda e Snals
“Diventa più’ rapida la strada per individuare un percorso
transitorio e straordinario per il personale della scuola che ha
già’ acquisito le necessarie professionalità’ attraverso il
servizio: i docenti con 3 annualità’ e gli assistenti
amministrativi che hanno svolto la funzione di DSGA”, concludono
i sindacalisti. (ANSA).

ANSA/ Consulta: concorsi riservati abilitanti, salvi in 50 mila
Nessuna violazione da parte della Buona scuola nel reclutamento
   (ANSA) – ROMA, 7 MAG – Piu’ di 50 mila insegnanti possono
tirare un sospiro di sollievo: oggi la Corte costituzionale ha
dichiarato rispettivamente infondata e inammissibile le due
questioni sollevate dal Consiglio di Stato sulla legittimità’ del
reclutamento speciale dei docenti della scuola secondaria
previsto, per i titolari di abilitazione, dal decreto attuativo
della riforma della “Buona scuola”.
    Abilitazione all’insegnamento e dottorato di ricerca
costituiscono il risultato di percorsi diretti a sviluppare
esperienze e professionalità’ diverse, in ambiti differenziati e
non assimilabili: questa diversità’ giustifica, secondo la Corte
costituzionale, il differente e più’ vantaggioso trattamento
riservato, in via transitoria, ai titolari di abilitazione
all’insegnamento, nell’ambito del reclutamento dei docenti della
scuola secondaria, previsto dal decreto attuativo della “Buona
scuola” (d.lgs. n. 59 del 2017).

COMUNICATO STAMPA

COMUNICATO STAMPA DEI SEGRETARI GENERALI
DI FLC CGIL, CISL FSUR, UIL SCUOLA RUA, SNALS CONFSAL, GILDA UNAMS
Francesco Sinopoli, Maddalena Gissi, Giuseppe Turi, Elvira Serafini, Rino Di Meglio

La Corte Costituzionale riconosce la legittimità dei percorsi concorsuali riservati
La Corte Costituzionale, il 7 maggio 2019, si è espressa sulle questioni sollevate dal Consiglio di Stato riguardanti il sistema di reclutamento previsto dal d.lgs. 59/17 (attuativo della “Buona Scuola”), sostenendo in particolare la piena legittimità delle procedure concorsuali riservate.
Per questo motivo il MIUR ed il Governo non hanno più alibi per non individuare percorsi specifici di reclutamento, coerenti con quanto definito dall’Intesa del 24 aprile.
Diventa più rapida la strada per individuare un percorso transitorio e straordinario per il personale della scuola che ha già acquisito le necessarie professionalità attraverso il servizio: i docenti con 3 annualità e gli assistenti amministrativi che hanno svolto la funzione di DSGA.

Roma, 7 maggio 2019

A proposito del messaggio rilasciato dal sistema POLIS ISTANZE ON LINE – “aspirante non presente nella base informativa o non soddisfacente le condizioni richieste ( non avente almeno una graduatoria a pieno titolo o con riserva )”.

In merito ai diversi quesiti pervenuti alla scrivente segreteria inerenti l’oggetto e dopo una informale interlocuzione con i gestori del sistema POLIS ISTANZE ON LINE, vi comunico che il messaggio “aspirante non presente nella base informativa o non soddisfacente le condizioni richieste ( non avente almeno una graduatoria a pieno titolo o con riserva )” si verifica in tutti i casi di “NON TROVATO”:

• quando il codice fiscale con cui l’aspirante è presente nelle GAE è diverso da quello con cui è registrato a Polis Istanze On Line;
• quando l’aspirante non è presente nelle GAE;
• quando la domanda è stata cancellata (ad esempio mancato rinnovo e/o aggiornamento), ma non risultano a sistema le condizioni dalle quali riconoscere la “mancata conferma”per poter procedere automaticamente al reinserimento.

In quest’ultimo caso gli Uffici Scolastici Provinciali, su sollecitazione degli interessati e dopo aver fatto le verifiche di competenza, attraverso un’apposita funzione, procederanno al reinserimento indipendentemente dalle condizioni suddette:
– se le verifiche danno esito positivo, l’Ufficio reinserirà l’aspirante e questo comporterà la possibilità di aggiornare la domanda;
– se invece le verifiche non danno esito positivo, l’Ufficio ha facoltà di non procedere al reinserimento e l’aspirante non potrà presentare l’istanza.
Fraterni saluti
Giuseppe D’Aprile
(Segretario Nazionale).

 Federazione Uil Scuola Rua Sicilia sede di Catania. salvo mavica segretario

GAE classi di concorso più richieste.

  

GAE classi di concorso più richieste.
consulenze in pillole…

Ai fini delle immissioni in ruolo , per come si rileva dai dati dello scorso anno, le regioni con maggiore disponibilità di posti liberi sono : Lombardia , Veneto ed Emilia Romagna, per i tutti i gradi di istruzione.
All’interno di queste regioni le classi di concorso con maggiori disponibilità sono : lettere e matematica alla media; lettere secondaria II grado (A12) ; sostegno .
Trattasi di una ricognizione generale ed orientativa stante che in ogni singola regione si possono riscontrare classi di concorso con maggiori disponibilità, ma a livello nazionale la situazione è questa.
Per una ricerca più puntuale su una singola classe di concorso in una provincia con maggiore disponibilità, potete contattare la segreteria territoriale di Catania inviando una email con la classe di concorso richiesta al seguente indirizzo di posta elettronica: catania@uilscuola.it (referenti: Mavica, Romeo, Fiume, Di Dio, Bannò, Randazzo) faremo prontezza di acquisire maggiori e più puntuali notizie attraverso i ns canali nazionali e gli esperti che seguono la fattispecie di cui trattasi. (Paolo Pizzo)

salvo mavica, segretario organizzativo regionale Federazione Uil Scuola Rua Sicilia

Indizione procedure per comandi personale docente e dirigente a s 2019-2020 Personale scolastico. Art. 26, comma 8,1. 448/1998 – art. 1, comma 65,1. 107/2015 – art. 13 d. 19s. 64/2017


La circolare disciplina l’ individuazione del personale scolastico da destinare ai compiti e ai progetti di cui alla normativa in oggetto.
A) ASSEGNAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI E DEI DOCENTI PER I COMPITI CONNESSI ALL’ AUTONOMIA SCOLASTICA (art. 26, comma 8, primo periodo, legge 448/1998)
B) ASSEGNAZIONE PRESSO ENTI DI PREVENZIONE DEL DISAGIO PSICO- SOCIALE (art. 26, comma 8, secondo periodo, legge 448/1998) E PRESSO ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI DEI DIRIGENTI SCOLASTICI E DEL PERSONALE DOCENTE (art. 26, comma 8, terzo periodo, legge 448/1998)
BI) PRESSO ENTI DI PREVENZIONE DEL DISAGIO PSICO-SOCIALE (art. 26, comma 8, secondo periodo, legge 448/1998.                                                                                                                            C) PROGETTI NAZIONALI (art. 1, comma 65, legge 107/15)
D) ASSEGNAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI E DEI DOCENTI A SUPPORTO DEL SISTEMA DELLA FORMAZIONE ITALIANA NEL MONDO (art. 13 del d. 19s 64/2017)

attachments: nota-11233-del-10-aprile-2019-comandi-personale-docente-e-dirigente-a-s-2019-2020

Miur annuncia avvio dei concorsi: fatto  positivo che consentirà un futuro di continuità didattica


Turi: è vera emergenza, servono risposte urgenti e funzionali

Percentuali e preselezione sono pannicello caldo. Problema va risolto con fase transitoria.
Finalmente si comincia a pensare a coprire con posti stabili i posti vacanti della scuola.
E’ un fatto positivo, che consentirà un futuro di continuità didattica – così il segretario generale della Uil Scuola Pino Turi, all’annuncio del Miur che saranno avviati i concorsi nella scuola per circa 70 mila cattedre.
Occorre osservare che – continua Turi – il concorso è una risposta ma non è la sola necessaria. Non è sufficiente. I tempi del concorso ordinario sono incompatibili con la situazione di vera e propria emergenza che avremo a settembre.
Bisogna guardare alla realtà e rispondere all’emergenza in atto nella scuola: non ci sono abbastanza candidati per coprire i posti. Ad una situazione di emergenza, che a settembre avrà dimensioni straordinarie, non si possono dare risposte ordinarie. Serve una fase transitoria per i docenti con 36 mesi di servizio ai quali va data una modalità di accesso ai ruoli che rispetti i tempi della scuola e riconosca l’esperienza che come accade in ogni professione è un valore aggiunto.

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