L’ADUNANZA PLENARIA DEL 20 FEBBRAIO 2019 HA CONFERMATO L’ADUNANZA PLENARIA N. 11 DEL 2017.

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E’ stata pubblicata la decisione dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, ed è negativa per i diplomati magistrali.
I docenti che hanno ottenuto una sentenza definitiva del Consiglio di Stato o del T.A.R. non hanno da temere rispetto ad eventuali licenziamenti o depennamenti dalle G.A.E.
Per gli altri docenti che erano stati immessi in ruolo o inseriti in G.A.E. per effetto di provvedimenti cautelari, potrebbe giungere un provvedimento di licenziamento, secondo le procedure previste dal decreto legge “ dignità”.
In conclusione l’Adunanza Plenaria del 20 febbraio 2019 ha ribadito la necessità di superare un concorso per accedere ai posti di insegnamento, inserendosi, quindi, nel solco del principio di diritto enunciato dall’Adunanza plenaria n. 11 del 2017 e confermandone la correttezza.
Pertanto l’unica possibilità di ottenere l’assunzione in ruolo per i docenti in possesso del diploma magistrale rimane il concorso pubblico ordinario o riservato.

Report riunione precari Roma RENDERE STABILE IL LAVORO: L’IMPEGNO DELLA UIL PER I PRECARI

  

Dopo le assemblee di Milano, Firenze e Cagliari, oggi al Liceo Classico “Tasso” di Roma si è tenuta un’assemblea alla quale hanno partecipato oltre 200 docenti precari. Il 12 marzo una iniziativa nazionale con manifestazioni nelle città italiane.

…«L’esperienza è un valore aggiunto insostituibile, bisogna valorizzare il precariato per far funzionare la scuola»… è la dichiarazione dei Parlamentari 5 Stelle che ci trova concordi.  Ma siamo assolutamente contrari  all’idea che una diposizione contenuta nel Decretone all’esame del Senato possa dare risposte alla situazione di emergenza in atto – mette in chiaro Giuseppe D’aprile, segretario nazionale Uil Scuola, intervenuto oggi all’Assemblea di Roma per il personale precario.
L’idea di valutare il servizio con un punteggio fino al 50 % del punteggio attribuibile ai titoli” – precisa D’Aprile –  come prevede  l’emendamento  al decretone ora all’esame dell’Aula del senato, rappresenta un riconoscimento positivo, un passo in avanti, ma sarà totalmente insufficiente.
La ragione è presto detta: il prossimo anno scolastico sarà caratterizzato da una situazione degli organici  particolarmente grave,  ai posti in organico già vacanti si aggiungeranno quelli che si libereranno per effetto dei pensionamenti “quota 100”.

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Turi: abbandono classi pollaio trova piena condivisione ma problemi sono altri.

Bisogna uscire dalla politica ragionieristica finalizzata alla messa a punto dei saldi finanziari. Serve visione complessiva e strategica dei provvedimenti di politica scolastica

Urgenti le misure per il personale precario: all’emergenza si deve rispondere con immediatezza. Emendamento nel Decretone non è sufficiente. Ineludibile la conferma impianto nazionale del sistema di istruzione.
Nel 2008, mentre in Italia il Governo tagliava circa 140 mila posti in organico – tra docenti e personale ATA – la Germania, pur attraversando la stessa crisi, investiva otto miliardi nel sistema dell’istruzione. Oggi vediamo i risultati.
La proposta di legge all’esame della VII Commissione, presieduta dall’On. Luigi Gallo,  rappresenta una discontinuità rispetto al passato ed interviene sui fondamentali di un buon sistema scolastico come il nostro:
- riduzione graduale di un punto del rapporto alunni/docente in un triennio;
- previsione di un tetto massimo di 22 alunni nelle classi iniziali, elevabile fino a 23
- tetto massimo di 20 alunni nelle classi con presenza di alunni con disabilità.
In questa ottica – si legge nella memoria presentata oggi in VII Commissione Cultura – il parere della Federazione UIL scuola RUA è di piena condivisione.
Ridurre il numero di alunni per classe – sottolinea Pino Turi – può dare risposte in termini di didattica individualizzata, attenuare i fenomeni di burnout , dovuti allo stress da lavoro correlato, sempre più in aumento. E’ positiva in termini di organico, con la restituzione di circa 86.000 posti per i docenti. Per il personale ATA, l’aumento, non ben quantificato dalla relazione, a nostro parere potrebbe essere di circa 40.000 posti.
Un provvedimento che assume elementi positivi che aiuterebbero, di molto, la qualità dell’istruzione. Rappresentando altresì  un beneficio per il personale in termini di mobilità e reclutamento.
La manovra finanziaria del 2008 – commenta Turi –  ha rappresentato il punto più basso, in

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REGIONALISMO DIFFERENZIATO. Convegno UIL. Roma 28 febbraio 2019, ore 09,30. Sala del Parlamentino CNEL

Il contrasto alla regionalizzazione ha coinvolto la confederazione UIL e le diverse categorie a partire da quelle del pubblico impiego. 
In un convegno specifico promosso per la mattinata del 28 febbraio presso il parlamentino del Cnel ne parleranno illustri relatori, accademici, esperti e naturalmente Carmelo Barbagallo e Pierpaolo Bombardieri.  Forte impegno espresso dalla Uilscuola con campagne di comunicazione, dichiarazioni, iniziative nazionali e territoriali.

LOCANDINA 28-2-2019 – Copia

IL DIRITTO ALLA PENSIONE E LE CONDIZIONI DI LAVORO DEL PERSONALE DEVONO TROVARE UN EQUILIBRIO NELL’APPLICAZIONE DEL CONTRATTO


La circolare sulle pensioni MIUR del 1° febbraio 2019 n. 4644, citando accordi (secretati) tra i vertici del Ministero e quelli dell’INPS – dei quali i sindacati non hanno alcuna traccia – detta istruzioni alle scuole per l’aggiornamento delle posizioni assicurative del personale in servizio attraverso l’utilizzo dell’applicativo dell’INPS.
PassWeb, infatti, è un’applicazione informatica che consente alle amministrazioni pubbliche di consultare la banca dati delle posizioni assicurative dell’Istituto, correggerle e completarle. Nel caso delle scuole si tratterebbe della possibilità di intervenire direttamente correggendo, ovvero, aggiornando dati retributivi e di servizio già presenti negli archivi del MEF, sulla base della verifica di documenti e certificazioni attestanti il servizio e la retribuzione dei lavoratori interessati. E’ del tutto evidente che l’accertamento dei diritti pensionistici richiede competenze specialistiche indispensabili a gestire tale materia, competenze che non possono essere trasferite al personale in poche ore di corso.

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Lettera al MIUR su“ gestione dei docenti ammessi al terzo anno c.d. FIT, al fine di affrontare le problematiche derivanti da quanto previsto all’art. 6 c. 9 e all’art. 8 c. 2, lettera d) del CCNI sulla mobilità”

Federazione UIL Scuola RUA al MIUR- Docenti terzo anno FIT.

“ gestione dei docenti ammessi al terzo anno c.d. FIT, al fine di affrontare le problematiche derivanti da quanto previsto all’art. 6 c. 9 e all’art. 8 c. 2, lettera d) del CCNI sulla mobilità”          La Segreteria nazionale

La scrivente organizzazione sindacale relativamente alla gestione dei docenti ammessi al terzo anno c.d. FIT, al fine di affrontare le problematiche derivanti da quanto previsto all’art. 6 c. 9 e all’art. 8 c. 2, lettera d) del CCNI sulla mobilità, chiede un approfondimento correttivo, relativo alla mobilità per l’a.s. 2019/20.
In particolare, già al momento della sottoscrizione dell’ipotesi di contratto sulla mobilità 2019/22, la UIL Scuola ha espresso, con una specifica nota a verbale, la propria contrarietà su quanto previsto dagli articoli sopra citati

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Simulazioni delle prove dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione

Alla vigilia della prima simulazione delle prove per gli esami di stato la UIL Scuola mette a disposizione una scheda di sintesi e ribadisce la propria contrarietà ad interventi che stravolgono le regole  quando le macchine sono al massimo dei giri.   

Nel mondo della scuola le trasformazioni dovrebbero avvenire in maniera gradua­le e condivisa: nel proporre una nuova idea, prima di tutto sarebbe bene sperimentarla su piccoli numeri verificandone il funzionamento. E’ questo il principio che ispira la posizione della UIL Scuola nel segnalare le difficoltà della rinnovata (in corso d’anno ) formula della maturità.
L’intreccio di  due  discipline  nella seconda prova di maturità genera grande confusio­ne.  Il Miur tenta di correre ai ripari attraverso le simulazioni ed il coinvolgimento dei docenti a cui si chiede massima collaborazione a fronte  del  mancato rispetto dei tempi della scuola.
L’esame rappresenta il momento conclusivo di un percorso per il  quale i ragazzi dovrebbero avere modo di prepa­rarsi, almeno negli ultimi tre anni di scuola. Famiglie  e docenti dovrebbero supportarli anche nella piena espressione della comunità educante. E’ questa ad essere completamente destabilizzata proprio da chi, il ministero,   dovrebbe ratificare la validità di un percorso e che interviene invece a scombinarne la coerenza.  
Ancora una volta ci si avvarrà dell’alta professionalità di  insegnanti  dotati di espe­rienza che sanno come mediare tra le novità introdotte e  le  giuste preoccupazioni degli  studenti, è ancora sulle loro spalle che si operano i cambiamenti  ordinamentali dimenticando di valorizzarli e coinvolgerli come si dovrebbe. Ancora una volta, si considerano impiegati e non professionisti.
La Segreteria nazionale

attchments: esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione – Scheda di lettura Uil Scuola Rua

Presidente della Consulta: no scuole di serie A e B | Turi: bene Lattanzi, nella Costituzione valori non negoziabili, come l’istruzione

IN EVIDENZA, URGENTE, IMPORTANTE.

Preg.mi, Mi piace condividere con Voi quanto di seguito nell’intento di offrire spunto di riflessione ed attrarre la Vs attenzione sul grave pericolo ed attacco, ahimè, ancora una volta, che subisce la scuola pubblica, costituzionale, statale, libera ed inclusiva,  a seguito l’ultima sparata di volerla imbucare nelle strettoie della così detta “autonomia differenziata”. L’invito è che occorre fare quadrato e puntualizzare movimento di opinione al fine di BLOCCARE OGNI TENTATIVO DI REGIONALIZZAZIONE  IL SISTEMA DI ISTRUZIONE. La posizione della Federazione Uil Scuola è di netta contrarietà poiché siamo convinti che se accadesse equivarrebbe prestare acquiescenza alla innaturale trasformazione a regime privatistico. Regime privatistico significa trasformazione dal sistema istruzione a semplici servizi con quel che ne consegue. Le risorse impegnate e da impegnare per fare funzionare la scuola sono “investimenti” sicuramente non “Costi”. Per arginare il paventato pericolo saranno poste in essere, a livello sindacale, tutte le iniziative ed azioni ritenute utili e necessarie acchè non accada ma questo obiettivo si raggiunge solo con il supporto di tutti Voi. Non a caso negli Esecutivi nazionali unitari a Roma l’8 febbraio e ancor più con la grande manifestazione  del 9 degli oltre 200mila persone è stato chiesto e detto a gran voce che la Scuola è, e deve restare quella pensata e voluta dai 75 “padri costituenti” della Costituzione Italiana firmata il 27 dicembre del 1947…ora più che mai sempre Valida ed attuale. Salvo Mavica.

Oggi il Presidente della Consulta alla scuola Carlo Urbani di Ostia Antica-Acilia
Turi: nella Costituzione valori non negoziabili, come l’istruzione.
Quello di Lattanzi è un messaggio molto chiaro: non ci sono scuole di serie A e B. Un grande insegnamento quello di oggi alla scuola Carlo Urbani di Ostia Antica- Acilia.
Un insegnamento che è anche un monito per tutti coloro che in questi giorni parlano di autonomia differenziata ed invocano la Costituzione. E’ un sincero apprezzamento quello del segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, alle parole espresse oggi dal Presidente della Corte Costituzionale, Giorgio Lattanzi, questa mattina, davanti agli studenti della scuola Carlo Urbani di Ostia Antica-Acilia, in occasione della nuova edizione del ‘Viaggio in Italia’.

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#iolavoroascuola
. Il 12 marzo sit in dei precari davanti agli uffici scolastici regionali e territoriali

12 Marzo 2019
#iolavoroascuola
Sit in unitari di Flc CGILCISL ScuolaUIL Scuola RUA davanti a tutti gli Uffici Scolastici Regionali e Provinciali

Le misure contenute nella Legge di Bilancio intervengono sul reclutamento del personale docente della scuola, introducendo non pochi elementi di novità che tuttavia non sono in grado di garantire un regolare avvio dell’anno scolastico. 
Al fine di rimuovere alla radice una serie di criticità altrimenti destinate fatalmente a riproporsi, è indispensabile:
·        prevedere una fase transitoria finalizzata all’immissione in ruolo dei docenti già abilitati o con tre anni di servizio
·        consentire l’accesso alle procedure concorsuali per più classi di concorso
·        garantire l’istituzione di corsi di specializzazione su sostegno per tutti gli ordini di scuola in numero adeguato al fabbisogno

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. Il 12 marzo sit in dei precari davanti agli uffici scolastici regionali e territoriali”

Percorso formativo per il concorso infanzia e primaria. Comunicazione inviata da IRASE NAZIONALE  alle strutture territoriali  dell’ente.

ISTITUTO PER LA RICERCA ACCADEMICA SOCIALE ED EDUCATIVA
Ente di formazione accreditato e qualificato presso il Ministero dell’Istruzione (Direttiva 170/2016), con particolari competenze ed esperienze nei seguenti ambiti:
• Didattica e Metodologie
• Innovazione didattica e didattica digitale
• Orientamento e dispersione scolastica
• Problemi della valutazione individuale e di sistema;
• Alternanza scuola-lavoro.
Si propone di organizzare e gestire anche attraverso le sue articolazioni periferiche che hanno in materia piena autonomia decisionale e gestionale e mediante l’impiego di persone iscritte in albi professionali in proprio e per conto terzi:
a attività di formazione, aggiornamento, tutoraggio e consulenza del personale della scuola d’ogni ordine e grado e della formazione professionale;
b attività di preparazione per i candidati ai concorsi d’accesso ai posti di ruolo, inerenti alle qualifiche funzionali, previste per il personale del comparto scuola.   Rosa Venuti  Presidente

PER ogni utile quanto opportuna conoscenza si informa che sulla piattaforma online www.irasenazionale.it è aperto il percorso formativo per il concorso infanzia e primaria. 

Pattoformativo_insegnarelebasi

2. Scheda iscrizione INSEGNARE LE BASI- 2019

A breve saranno rese disponibili le piattaforme relative al CONCORSO PER L’ESTERO ED IL CONCORSO PER DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI   (DSGA.)

salvo mavica. segretario.

 

Percorsi di specializzazione sul sostegno. Scheda di lettura Federazione UIL Scuola RUA.

          

Qui di seguito la scheda di lettura predisposta dalla Segreteria Nazionale, inerente i percorsi di specializzazione sul sostegno (D.M. n.92 del 8 febbraio 2019)

Il decreto è coerente con il nuovo reclutamento e consente una partecipazione più ampia rispetto ai soli abilitati (per il 1° e 2° grado) e mette nelle condizioni di rispondere alla domanda sempre crescente di docenti specializzati.  Resta il dubbio che la sola Università, con le sue pastoie burocratiche,   sia in grado di gestire celermente i corsi.

Sarebbe opportuno quanto utile e confacente,  invece,  un provvedimento urgente più snello: con la regia delle Università, ma con la collaborazione delle scuole autonome che hanno capacità e competenze non utilizzate, si darebbero risposte adeguate alla situazione reale che è di emergenza.

Attecchimento: la scheda di lettura a cura della FEDERAZIONE UIL SCUOLA RUA:            Percorsi di specializzazione sul sostegno_Scheda di lettura Uil Scuola RUA

Turi: le dichiarazioni del ministro da valutare con freddezza
. A noi servono risposte concrete a proposte concrete. La piazza di oggi parla da sola.

 


“”Il commento pacato e serio del segretario generale della Federazione Uil Scuola Rua””
 
Serve fermezza nel giudicare le dichiarazioni del Ministro, ma credo serva anche pacatezza.
Il Ministro è semplicemente scivolato con dichiarazioni fuori posto, oppure ha detto quello che realmente pensa? Se dovesse ricorrere questa seconda ipotesi, allora la questione diventerebbe seria, molto seria. Non abbiamo fretta, per il momento gli diciamo che quel pensiero non è un pensiero adeguato a chi si è assunto la grande responsabilità di rappresentare il mondo della scuola – così il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, sulle polemiche, commenti e uscite social di oggi.
 
Quella di oggi, a Roma, è stata una manifestazione straordinaria, non contro il Governo, ma per ottenere risposte a richieste precise, a esigenze che vengono dalle persone, dal mondo del lavoro. Eppure – sottolinea Turi – deve aver scatenato fibrillazioni e reazioni emotive, anche nel Governo, al punto da far scattare l’inseguimento della guerra di nervi, su basi mediatiche, che ha coinvolto anche chi ha responsabilità sindacali territoriali, che, invece di concentrarsi sulle rivendicazioni di oggi per il delicato settore dell’istruzione, si mette a gettare benzina sul fuoco per enfatizzare una guerra tra Nord e Sud che non ha nessuna ragione, se non quella di creare confusione ed allontanare la soluzione dei problemi.
 
La piazza di oggi mette in chiaro la confusione che c’è in questo momento, che non sembra avere sbocco, e che viene acuita anche dalla presenza di quell’elite imprenditoriale e politica che ha  determinato la crisi. Se ne esce – commenta Turi – soltanto con un confronto con il sindacato.
Il nostro ruolo non è quello di chiedere le dimissioni dei ministri, ma risolvere i problemi
Serve un confronto serio e serrato nei tempi e nel merito delle rivendicazioni.  
 
E’ d’obbligo abbassare i toni, tornare ad analisi fredde e concrete a cui il ministro è chiamato a dare le risposte che oggi abbiamo ribadito:  risorse adeguate per il rinnovo del contratto; fase transitoria per garantire ai precari la necessaria continuità didattica, con la copertura delle centinaia di migliaia di posti vacanti; garantire il modello della scuola nazionale, in coerenza con i valori ed i principi dalla costituzione.
 
Sono rivendicazioni e progetti che riguardano tutti i cittadini e i lavoratori della scuola, al di là del livello territoriale in cui vivono.
Non ci faremo intimidire, né ci faremo portare su derive di scontri polemici che hanno solo il compito di non risolvere i problemi e rinviarli. Non c’è tempo, la politica e la maggioranza metta da parte i nervosismi e si confronti con il sindacato e troverà proposte credibili e coerenti

 manifestazione di sabato 9 febbraio a Roma

“la carica dei 200mila”

QUOTA 100. INPS Messaggio n. 395. Decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4. Modalità di presentazione delle domande di pensione anticipata

  

E’ stata emanata, in data 29/01/2019, la circolare Inps n. 395 (in allegato) che fornisce indicazioni sulla modalità di presentazione delle domande di cessazione dal servizio per accedere al trattamento pensionistico con Quota 100. La circolare sopra citata è diretta principalmente al personale che lavora nel settore privato e a quello del pubblico impiego che hanno delle disposizioni diverse dalla scuola.
Per la particolarità del personale della scuola, i docenti e gli Ata, che intendono avvalersi delle nuove disposizioni per andare in pensione, dovranno attendere il decreto del Ministro dell’Istruzione nel quale saranno specificate le modalità di presentazione delle domande e chi potrà accedere alle innovazioni pensionistiche.           salvo mavica, segretario

Messaggio INPS numero 395 del 29-01-2019

 

DDL Semplificazioni: ci finisce anche la scuola. Tra emendamenti e relazione tecnica un groviglio normativo. Turi: blocco dei 5 anni e proroga Gae pessima demagogia


Una irresponsabile sottovalutazione della questione o il presupposto per nuovi tagli.
La scuola si governa con la condivisione e  il dialogo, non con i divieti e il dirigismo.
La continuità didattica è un valore condiviso che non si raggiunge con i divieti e gli obblighi,  studenti e famiglie lo sanno bene,  – commenta il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi  – ma con strumenti contrattuali che hanno dimostrato di essere molto più efficaci dei divieti che portano ai contenziosi.
L’obbligo, generalizzato per legge, di permanenza di cinque anni sul posto assegnato, è frutto di propaganda e demagogia, di chi la scuola non sa neanche cosa sia. 
Poi la propaganda si sgonfierà, come è già stato in passato, e resteranno i problemi.  “””Come sempre l’azione della UIL Scuola sarà definita in risposta alle scelte che il Governo  vorrà attuare, e sarà basata sull’esigenza prioritaria di rappresentanza del personale e di difesa del modello di scuola laico, statale, autonomo.””””””

Prorogare l’aggiornamento delle Gae,...(continua)

Per questo il ritorno alla rilegificazione….(continua)

Il DDL semplificazioni, …..(continua)

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STIPENDI: MANCATA ATTRIBUZIONE DELL’ELEMENTO PEREQUATIVO SUL CEDOLINO DI GENNAIO

NOI PA HA PRECISATO CHE VERRA’ RIPRISTINATO A FEBBRAIO CON RELATIVO ARRETRATO.  PER QUEL CHE RIGUARDA la mancanza dell’elemento perequativo (introdotto dal CCNL 2016/18) nel cedolino dello stipendio di gennaio, vi comunichiamo che NoiPA, sentita per le vie brevi, ci ha informato che sarà ripristinato nello stipendio di febbraio comprensivo di arretrati. Il disguido nasce dal fatto che tale elemento è stato rifinanziato con la Legge finanziaria approvata a dicembre 2018, quando gli stipendi e di conseguenza i relativi cedolini del personale della scuola erano stati già predisposti.

 

 

MILANO  Oltre cinquecento precari all’assemblea regionale della Lombardia
. Il tema dell’avvio dell’anno scolastico 2019/2020, con la stabilizzazione dei docenti precari su posti di insegnamento liberi da anni, mobilita le persone.

Analoghe azioni di coinvolgimento e sensibilizzazione sono già in agenda per Firenze e la Toscana, Cagliari e la Sardegna, dopo quelle di Lazio, Campania, Friuli, Lazio.   Prossimamente anche in SICILIA afferma Giuseppe Finocchiaro,(coordinamento Uil Scuola Città metropolitana di Catania). 

AVVISO ai docenti TERZA Fascia

Vi si prega di volere contattare G.Finocchiaro al fine di creare credibile quanto rappresentativo movimento anche a Catania: info, contatti, e.mail profgiuseppefinocchiaro@gmail.com.   catania@uilscuola.it

….”””oltre al diritto dei supplenti, va salvaguardato il diritto degli studenti e delle loro famiglia alla continuità didattica che è la base costitutiva della ‘comunità educante’….”””

Pasquale Vespa, coordinatore dei precari scuola della Campania, nonché presidente dell’Associazione Diritti per i Docenti dei Lavoratori,  rivendica la fase transitoria da adottare  in tempi rapidi e sortire risultati entro l’avvio del prossimo anno scolastico, deve valorizzare l’esperienza acquisita, riconoscere l’impegno di chi ha fatto funzionare la scuola in questi difficili tempi.

        

In Lombardia, la Federazione Uil Scuola Rua lancia l’allarme: saranno quasi 20 mila  i posti liberi

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. Il tema dell’avvio dell’anno scolastico 2019/2020, con la stabilizzazione dei docenti precari su posti di insegnamento liberi da anni, mobilita le persone.”

Previsioni scure sul prossimo anno scolastico: precario un insegnante su quattro. La proposta Uil Scuola.

Turi: pessimismo non serve. Vanno prese decisioni subito.
I quattro punti della proposta Uil Scuola.
Lunedì e martedì ripartiamo dalle assemblee di  Milano e Firenze.

Un insegnante su quattro potrebbe essere precario: questo governo si prepara ad entrare nel guinness dei primati per il maggior numero di precari nella scuola.
Intervenire si può, sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi che ammette: non vogliamo creare allarmismi, i margini di intervento ci sono ma le decisioni vanno prese ora per non arrivare al primo di settembre con un quadro desolante. Stimiamo che possano trovarsi in una situazione di precarietà  – tra pensionamenti, quota 100, mancate immissioni in ruolo – oltre  200 mila docenti a fronte di 800 mila insegnanti di ruolo.

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Assunzione precari, stipendi, telecamere in classe, regionalizzazione

INTERVISTA A PINO TURI  
di Vincenzo Brancatisano

https://www.orizzontescuola.it/assunzione-precari-stipendi-telecamere-in-classe-regionalizzazione-intervista-a-pino-turi/

“Il lavoro dell’insegnante è un lavoro artigianale, non industriale, per questo mi metto di traverso contro l’omologazione di questo mestiere.”
“La scuola dovrebbe essere il luogo dei valori. Invece la si vuole trasformare in un ufficio di collocamento con un pensiero unico. Ma la scuola si mantiene se vengono esaltate le specificità. È una comunità educante, lo abbiamo fatto scrivere nel contratto, ma non basta scriverlo”. Pino Turi, segretario nazionale della Uil Scuola, contesta pure la supremazia imperante della didattica delle competenze che predomina sempre più spesso, nell’azione di molti docenti, sulla conoscenza. “Il fatto è che – osserva Turi – se non conosco non so fare, se so fare senza conoscere posso essere sfruttato da chi conosce. La persona deve essere capace di sapere. Siamo in un mondo di fake news, di gente che pensa che la terra sia piatta. Se si vuole davvero tornare al medioevo basta ammazzare la scuola”.
Segretario Turi, non ammazziamo la scuola, ma come potrebbe cambiare, oggi, con un governo che si propone come “governo del cambiamento”?
Il governo del cambiamento non ha le idee chiare sulla scuola. Sta utilizzando il modello dell’autonomia differenziata. Fare dei sistemi scolastici regionali che ammazzano la Costituzione e i suoi principi è sbagliato. In questa contraddizione non si vede una linea politica chiara. Prima occorre avere un modello che io non vedo. Vedo semmai una contrapposizione tra la regionalizzazione del sistema dell’istruzione e il modello costituzionale. Il diritto all’istruzione universale in questo modo salta”.
Ci sono davvero tante probabilità che, nei fatti, questo avvenga?
“Noi ci batteremo per impedirlo. C’è uno studio che colloca la scuola italiana ai primi posti nella fiducia dei cittadini. La scuola si posiziona dopo le Forze dell’ordine e prima della Chiesa. Occorre migliorarla, magari,

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Autonomia differenziata >>> Turi (Uil Scuola): un colpo di mano per la scuola e per il Paese.


Siamo pronti allo sciopero generale per contrastate questa ipotesi.
Appello alle più alte cariche istituzionali per un intervento che rimetta valori e priorità nel solco dell’unità nazionale e della democrazia partecipata

 I cittadini, « i territori»  – come li definisce il governatore Zaia,  non sono gli  azionisti di questo governo.  Gli italiani sono cittadini di un Paese, una nazione che ha una scuola nazionale.
Scuola che è funzione dello Stato, che ha unito e unisce il Paese.
Nel mondo si guarda all’istruzione come diritto universale –  sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – e qui, in Italia, in Veneto, ne vogliamo fare un ‘affaire regionale’
L’aver messo all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri di oggi, l’illustrazione delle intese concernenti l’autonomia differenziata ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione, ci preoccupa e ci vede contrari in modo assoluto.
Un ordine del giorno spinto in avanti senza alcun preavviso e senza un approfondimento con i cittadini italiani  – sottolinea Turi – l’autonomia di una regione non può essere un fatto privato di quella regione.
Dividere la scuola, di questo si tratta, mina alle fondamenta l’unità del Paese e il suo stesso futuro.
La UIL scuola è, da sempre,  ferocemente contraria per gli effetti che ci sarebbero, con una scuola condizionata, terreno di scontro politico, e poi bacino di consenso sociale.
 
Calamandrei diceva: «quando la scuola diventerà scuola di partito sarà nel senso di un partito al potere (…) Si finanzia la scuola privata e si manda in malore quella pubblica, laica e di tutti».

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