Turi: l’istruzione come la libertà di insegnamento sono diritti universali che non si prestano alla regionalizzazione

Attenzione alle fughe in avanti rispetto al rafforzamento delle competenze regionali in materia di istruzione, inserite nel Titolo V
Turi: l’istruzione come la libertà di insegnamento sono diritti universali che non si prestano alla regionalizzazione
La nostra scuola ha unito il Paese. L’istruzione è bene universale che va garantito a tutti.
Si può immaginare una libertà solo regionale?  E un esercito regionale? Forze dell’ordine regionali? Si può pensare ad un insegnante regionalizzato? Paradossi – segnala il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi – che non ci va nemmeno di immaginare. Eppure qualche fuga in avanti c’è chi prova a farla: è il caso di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto che hanno firmato con il Governo una pre-intesa per una ‘autonomia differenziata’, ovvero competenze aggiuntive.

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Polizze assicurazione ISCRITTI.

Qui di seguito le ultime edizioni delle due polizze che si attivano in automatico e gratuitamente a favore di tutti i tesserati, Dirigenti Scolastici, Docenti ed ATA al momento del tesseramento.
Info presso tutte le segreterie e le delegazioni di questa FEDERAZIONE UIL SCUOL A RUA città metropolitana di Catania.
salvo mavica, segretario generale territoriale.

UIL Scuola – polizza Dirigenti scolastici

UIL Scuola – polizza ISCRITTI

Contratto- Tra scioperi, proteste, reazioni social: tanto tuonò che non piovve.

TRA SCIOPERI, PROTESTE, REAZIONI SOCIAL 
Il gap tra il sentire comune della categoria e le minoranze rumorose, attente  più alle motivazioni politiche che sindacali, merita qualche considerazione.*
http://www.uil.it/uilscuola/node/5253

Siamo alla vigilia di un  voto politico che sta mobilitando in maniera trasversale la società italiana; populismo,  tanta rabbia e tanto rancore, indotti  da un malessere profondo dovuto alla crisi finanziaria degli anni scorsi il cui risanamento è ricaduto,  sostanzialmente,  sulle spalle del  ceto medio: il personale della scuola, più in generale, il pubblico impiego, che ne rappresentano un pezzo importante, non ne potevano restare certo  esenti.
Una eco che si è scaricata anche sul fronte della protesta  sindacale della scuola, con gli stessi  toni populistici, in verità poco sindacali e molto politici. Si è assistito ad una sommatoria di dissensi, che hanno poco di rivendicazione e più di sfogo di una rabbia repressa contro  tutto e tutti: sindacati, forze politiche,  associazioni. Appassionatamente contro,  contro altri sindacati, contro il  contratto firmato il 9 febbraio, che interrompe un vuoto di ben dieci anni.

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Concorso docenti abilitati scuola secondaria. Le domande on line dal 20 febbraio al 22 marzo 2018

Con la pubblicazione della nota n. 10031 del 20 febbraio 2018, il MIUR ha trasmesso e reso noto il bando della procedura concorsuale riservato al personale docente della scuola secondaria in possesso dell’abilitazione.  Gli interessati potranno inviare le domande di partecipazione tramite POLIS ISTANZE ON LINE dal 20 febbraio al 22 marzo 2018. Ad ogni buon conto, alleghiamo la scheda di lettura della UIL Scuola che consente in maniera chiara di orientarsi nell’ambito delle norme relative al concorso riservato, anch’esse allegate.

Dal 20 marzo al 9 aprile, coloro che intendano candidarsi in qualità di componenti delle commissioni potranno presentare domanda on-line tramite POLIS, ad eccezione dei professori universitari e dei docenti del settore AFAM, che la presenteranno tramite la piattaforma del consorzio CINECA.

salvo mavica, segretario

BANDO

CONCORSO RISERVATO 2018 – SCHEDA UIL SCUOLA –

MIUR.AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE(U).0010031.20-02-2018

 

La Ragioneria pubblica i propri dati economici | Turi (Uil Scuola): una buona notizia, si spende in istruzione. La Ragioneria pubblica i propri dati economici


Turi: una buona notizia, si spende in istruzione
Capovolgere il modo di leggere la realtà: la scuola è un investimento non un costo  

Oggi Il tesoro ci dà una buona notizia i soldi dello Stato sono spesi bene, si investe in istruzione e sanità – commenta così il segretario della Uil Scuola, Pino Turi la pubblicazione dei dati del Tesoro.
Sono beni e diritti che vanno riconosciuti a tutti e che sono graditi dai cittadini e devono essere garantiti dallo Stato. Rappresentano due dei fiori all’occhiello del nostro paese.
Per questo siamo preoccupati dal modo in cui sono stati presentati: la solita mistica dei costi da eliminare.
Sembra che si intenda farne un elemento di condizionamento nel bel mezzo della campagna politica.  E si sceglie presentarli come un costo che grava su ogni cittadino. La scuola è ovviamente al primo posto con oltre 600 euro pro capite. Il motivo è semplice, non sono gli stipendi e le spese delle scuole alte, ma l’oltre un milione di lavoratori nel settore, sottopagati e costretti, in alcuni casi, a lavorare in ambienti non a norma.
Che poi, debbano sentirsi anche un peso per il singolo cittadino, è il colmo.!!!
Si sta perdendo il senso politico e si sta affidando alla tecnocrazia, ai numeri presentati ad arte, la chiave per leggere la realtà e per favorire coloro che vogliono smantellare lo stato sociale.
E’ il vento del neo liberismo che sta creando forti disuguaglianze a cui ci stiamo assuefacendo.
Aumenta così la rabbia dei più che inconsapevolmente svolgono un ruolo di rottura della coesione sociale con l’unico effetto di aumentare le disuguaglianze. Non ci rassegniamo alla perdita dei diritti di cittadinanza – aggiunge Turi.
Occorre un’inversione di tendenza, la scuola è un investimento e non un costo. Sarebbe opportuno ricordarlo anche in questi momenti, alla vigilia del rinnovo del contratto di lavoro.

salvo mavica, segretario

 

DIPLOMATI MAGISTRALI. D’APRILE SEGRETARIO UIL SCUOLA: CI OPPORREMO A EVENTUALI LICENZIAMENTI, SERVE INTERVENTO LEGISLATIVO

    
E’ PERSONALE DIMENTICATO DALLA RIFORMA PER IL QUALE BISOGNA TROVARE UNA SOLUZIONE
Giuseppe D’Aprile della segreteria nazionale UIL Scuola è presente al Convegno organizzato da Adida e Mida, al quale partecipano anche numerosi esponenti politici.       Ai microfoni di Elisabetta Tonni, D’Aprile ha affrontato la questione del precariato nella scuola, soprattutto in relazione ad infanzia e primaria e alle conseguenze della decisione del Consiglio di Stato di non consentire l’inserimento dei docenti in possesso di diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/02 nelle Graduatorie ad esaurimento.“Il precariato – afferma D’Aprile – è molto sentito dalla nostra organizzazione sindacale. Per infanzia e primaria serve una soluzione legislativa.”“Ricordiamo – prosegue il sindacalista – che si tratta di personale dimenticato dalla riforma del reclutamento, per il quale bisogna trovare soluzione”.“Ci opporremo a licenziamento di massa, abbiamo già chiesto il mantenimento del personale in servizio fino alla fine dell’anno scolastico, per tutelare non solo il singolo, ma anche i bambini, le famiglie, la scuola”

Insegnanti privilegiati: fakenews on line. I tweet e il post Fb di Uil Scuola

Buongiorno a tutti,
è diventata notizia virale in queste ore, una affermazione di Matteo Salvini, ingiusta e offensiva nei confronti degli insegnanti.
[Matteo Salvini: chi fa l’insegnante è un privilegiato perché si fa tre mesi di vacanze… 2017 – Chi fa l’insegnante è un privilegiato, perché si fa tre mesi di vacanze consecutive l’anno, costringendo gli alunni a fare altrettanto. Così Matteo Salvini esordì a Torino per l’incontro di qualche mese fa ‘Riprendiamoci il lavoro’. Il leader della Lega Nord senza mezzi termini attaccò i lavoratori del comparto …]
Si tratta di una notizia del 2017 – che non sottrae responsabilità a lui che l’ha detta – ma che porta a riflettere sulle strumentalizzazioni in atto sul versante scuola. Ciò accade in un momento delicato della trattativa per il rinnovo del contratto.
Appare quanto mai importante dunque smentire con rapidità, precisione e massima diffusione.
Per questo abbiamo predisposto dei tweet e un post di Facebook che possono essere diffusi (anche tramite whatsapp) nei vostri circuiti.


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PRIMA CONFERENZA NAZIONALE SULL’APPRENDIMENTO PERMANENTE


LE PROPOSTE UIL E UIL SCUOLA (VEDI ALLEGATO)
Serve approccio personale. Occorre realizzare un sistema di certificazione delle competenze, acquisite nei diversi sistemi, che consenta la valorizzazione dei diritti di cittadinanza e i lavoratori.Il gruppo tecnico di lavoro sull’apprendimento permanente
– ferma restando la condivisione delle cinque azioni prioritarie presentate dalla Ministra Fedeli nella Conferenza programmatica del 24 gennaio – propone che nel testo del documento che il Ministero sta predisponendo per la presentazione al Tavolo interistituzionale, di cui all’Intesa in C.U. del 20.12.2012, siano previsti anche i temi di seguito citati.
Per il loro approfondimento il Tavolo interistituzionale potrebbe articolarsi in gruppi tecnici di lavoro in rapporto ai diversi ambiti dell’apprendimento permanente, coinvolgendo al loro interno anche il gruppo tecnico di lavoro che ha collaborato con il MIUR nell’organizzazione della Conferenza del 24 gennaio, fatte salve le collaborazioni e gli incontri previsti dalla citata Intesa del dicembre 2012.
• Fermo restando il ruolo strategico dei CPIA in quanto soggetto pubblico di riferimento sul territorio,

apprendimento permanen~

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TUTOR ANPAL. Turi: capire i bisogni delle scuole piuttosto che inventare modelli e sistemi. Serie perplessità e preoccupazioni.

TUTOR ANPAL
Turi: capire i bisogni delle scuole piuttosto che inventare modelli e sistemi
Ancora interventi su quella che è attività di progettazione e responsabilità di stretta competenza delle singole istituzioni scolastiche che, per legge,  sono autonome e, al più, autogovernate. Siamo preoccupati da quanto affermato dal Presidente Anpal, Maurizio Del Conte,  che nel commentare l’arrivo nelle scuole dei Tutor Anpal – “parla di passaggio da un sistema autogestito ad un sistema di controllo di risultati effettivi”. Ci piacerebbe sapere  – commenta Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola –  su quali basi e con quali strumenti normativi possa

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CRESCE MOLTO LA FIDUCIA DEGLI ITALIANI NEI SINDACATI

 

Cresce molto la fiducia degli italiani nei sindacati
Turi: all’Aran arriva un monito dalla società ben più forte di qualunque atto di indirizzo.
Dovrebbe consigliare all’agenzia di contrattazione maggiore disponibilità e confronto di merito.

Dopo il Papa e le forze dell’ordine, la scuola è saldamente al terzo posto nella fiducia degli italiani nelle istituzioni: è quanto emerge nel sondaggio annuale di Demos su ‘gli italiani e lo Stato’.
Nello stesso sondaggio si vede che, nella fiducia degli italiani, salgono le organizzazioni sindacali,  mentre è sempre più bassa quella dei partiti che sono all’ultimo posto.

E’ facile desumere che quanti profetizzavano la discesa, fino alla scomparsa, del ruolo di intermediazione sociale delle forze sindacali si dovranno ricredere – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.  Ci auguriamo, e su questo saremo ancora più intransigenti nelle nostre rivendicazioni  – aggiunge Turi –  che i lavoratori, al di là delle facili strumentalizzazioni, delle false notizie organizzate ad arte, continuino a darci la loro fiducia.

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INCONTRO AL MIUR DEL 16 U.S. SULLA VERTENZA DIPLOMATI MAGISTRALI. L’azione sindacale dei sindacati confederali.

Nel corso dell’incontro di oggi al MIUR sulla questione dei docenti diplomati l’amministrazione in apertura ha reso nota una prima serie di dati desunti da un monitoraggio tuttora in corso e che si concluderà nei prossimi giorni, quando gli uffici regionali avranno risposto a un’ulteriore serie di quesiti contenuti in una circolare in corso di invio. Queste al momento le risultanze dell’indagine: i docenti assunti a tempo indeterminato con clausola risolutiva sono 6.669 a livello nazionale;  gli iscritti in GAE con riserva a seguito di una sentenza cautelare 43.534;
gli iscritti in GAE a pieno titolo 26.252.

Le supplenze che coinvolgono docenti inseriti in GAE con riserva sono: • 23.356 incarichi al 30/6 o 31/8;  • 20.110 supplenze brevi
Ultimato il monitoraggio, il MIUR ne trasmetterà gli esiti, per avere opportune indicazioni operative, all’Avvocatura dello Stato, che difficilmente potrà pronunciarsi prima della metà di marzo, periodo previsto in linea di massima per una nuova convocazione dei sindacati sulla questione. Fino ad allora, quindi, non è ipotizzata da parte del MIUR alcuna iniziativa volta a dare applicazione alla sentenza, i cui effetti peraltro non riguardano assolutamente coloro che sono interessati alle 7 sentenze passate in giudicato (5.000 persone, la cui posizione di inserimento nelle GAE deve pertanto ritenersi definitiva) né tanto meno chi è stato assunto in passato, per concorso o dalle graduatorie per soli titoli, essendo in possesso del solo diploma magistrale. Dovrebbe essere superfluo, ma è il caso di precisare che quel diploma conserva in via permanente il suo valore legale come titolo abilitante (requisito confermato anche dalla recente sentenza del CdS) il cui possesso dà diritto di partecipare ai concorsi per l’accesso all’insegnamento nella scuola primaria e dell’infanzia.

Il testo di commento di Pino Turi alle recenti dichiarazioni di Anp. Uil Scuola e lavoratori contro i ‘corporativismi’

 

Turi: “I dirigenti scolastici e i docenti stiano tranquilli, la nostra è un’opera di protezione sociale e sindacale che mette la scuola al centro di tutte le scelte politiche del Paese nella piena consapevolezza della centralità del ruolo. La garanzia che quel presidio prezioso di conoscenza funzioni e funzioni bene è che deve essere nelle mani di tutti e non di pochi e deve essere gestito con regole chiare e trasparenti”. La democrazia ha le sue regole e noi non intendiamo sacrificarne nemmeno un grammo sull’altare di un neo efficientismo di maniera che non giova a nessuno.

Sarà, forse, che ci troviamo in clima elettorale (elezioni politiche di marzo, rinnovo delle RSU nelle categorie del pubblico impiego), ma accade che ogni tanto qualcuno degli interlocutori (in questo caso nemmeno di prima grandezza) si deconcentri, sveli “verità” e scarichi “veleni”.
Un film già visto e rivisto. Nulla di nuovo!
In assenza di argomentazioni serie e concrete, si fa leva sul solito rigurgito corporativo che mal si concilia con i tempi che stiamo vivendo, almeno per chi come noi, e per la generalità delle persone che hanno una visione chiara delle cose, molto meno per alcune burocrazie sindacali.
Un occasione questa, sia pure di basso profilo, al limite delle fake news che può servire, comunque, per fare chiarezza, non certo per chi si affanna in attacchi fatui che servono solo a screditare la rappresentanza sindacale, ma per ribadire a iscritti e simpatizzanti i nostri convincimenti, anche se la nostra storia personale e quella della Organizzazione che rappresento, parlano da sole.

salvo mavica, segretario generale  territoriale Uil scuola città metropolitana Catania.

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Diplomati magistrale ante 2001/02 – COMUNICATO UIL SCUOLA di Catania

E V  I D E N Z A

“A seguito della sentenza dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato  n. 11 del 20 dicembre 2017, la UIL Scuola di Catania, di concerto con il proprio ufficio legale, al fine di evitare l’ingenerarsi di confusione creata dai tanti messaggi che vari siti in questi ultimi giorni hanno postato e che possono essere fuorvianti, con la presente comunicazione intende chiarire ai propri e proprie aderenti qual’è la situazione attuale a proposito dei ricorrenti in possesso di diploma magistrale: Occorre, anzitutto, distinguere i ricorsi pendenti innanzi alla giustizia amministrativa ( TAR e Consiglio di Stato) da quelli pendenti innanzi alla giustizia ordinaria ( Tribunale del Lavoro). Per quanto riguarda i ricorsi pendenti innanzi alla giustizia amministrativa: la sentenza dell’Adunanza Plenaria ha effetto di giudicato solo ed esclusivamente nel giudizio definito. Rappresenta, tuttavia, un autorevole precedente e purtroppo sfavorevole. Prudenza ed esperienza, però, consigliano di attendere le sentenze che la VI sezione del Consiglio di Stato (sezione a cui è assegnato il contenzioso in materia scolastica) emetterà nei prossimi mesi al fine di capire se tale sezione si uniformerà all’orientamento espresso dall’Adunanza Plenaria. Vogliamo tranquillizzare coloro che, nei mesi precedenti, hanno ottenuto l’inserimento con riserva nella GAE. La revoca del posto o del ruolo non avverrà in automatico ma occorrerà che il provvedimento cautelare in forza del quale si è ottenuto l’inserimento venga revocato con la sentenza che definirà il giudizio. Per quanto riguarda, invece, i ricorsi pendenti innanzi alla giustizia ordinaria non cambia nulla.  Per diligenza e costume che ci contraddistingue di dirla tutta ed in chiaro, per meglio chiarire tutti gli aspetti si ritiene opportuno organizzare, a breve, apposita riunione e/o comunicato per spiegare nel merito la questione “.

salvo mavica, segretario

 

in merito alle conseguenze della decisione dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato che nega il diritto ai diplomati magistrali prima del 2001-2002 ad essere inseriti nelle graduatorie ad esaurimento.

CHIESTA una soluzione politica che ricomponga i diritti di tutti. Si è aperto oggi, 4 gennaio, in seguito alla richiesta dei sindacati, il confronto con il Ministero della Pubblica Istruzione in merito alle conseguenze della decisione dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato che nega il diritto ai diplomati magistrali prima del 2001-2002 ad essere inseriti nelle graduatorie ad esaurimento.
Unitariamente FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams hanno posto sul tavolo le loro richieste, considerando come priorità:
salvaguardare l’anno in corso, tutelando la continuità didattica e la serenità del lavoro dei tanti docenti che in forza delle sentenze cautelari stanno operando con serietà nelle scuole
riaprire le graduatorie d’istituto per permettere l’inserimento dei docenti che, collocati in GAE e quindi in prima fascia d’istituto, erano stati esclusi dalla seconda fascia
salvaguardare i punteggi acquisiti mediante il servizio svolto in questi anni in forza delle sentenze cautelari.
A regime prevedere una norma ad hoc al fine di ricomporre i diritti dei docenti a vario titolo interessati al contenzioso in questione. Non si può pensare di cancellare un’intera categoria di lavoratori e lavoratrici che in molti casi operano già da anni nella scuola. L’Amministrazione dovrà trovare una soluzione che riconosca i diritti di tutti e non lasci a casa nessuno”.

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Nuova direttiva triennale sulla valutazione di sistema: Per la UIL troppe fonti e troppe certificazioni non favoriscono certo la chiarezza e semplicità di lettura dei livelli raggiunti.

 Cogliere l’occasione per correggere gli errori della 107, ricreare un sano rapporto di collaborazione tra le componenti scolastiche per il benessere professionale degli operatori e la reale crescita degli studenti.

A dicembre 2017 la nuova direttrice per gli ordinamenti scolastici e per la valutazione dott.ssa Palermo e il dott. Previtali hanno presentata la direttiva triennale del ministro sulla valutazione di sistema, in attuazione al decreto 80/ 2013.

In premessa la UIL ha riconosciuto la ritrovata volontà del ministro di confrontarsi con il sindacato prima della trasmissione agli organi competenti per i controlli contabili, a seguito dei quali, per la pubblicazione occorrerà almeno un mese dalla data di trasmissione.

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