A proposito della vexata quaestio su “”supplenze brevi e saltuarie art.21 D.L. 18/2020. nota MIUR.

Il MIUR, nella serata di ieri (domenica ore 19,57), ha inviato a tutte le scuole la Nota n. 8615 allegata con la quale, ha cercato di chiarire, sotto il profilo contabile, le modalità di attuazione dell’art. 121 Dl n. 18/2020. 

Dopo un’attenta e ripetuta lettura della stessa, di seguito vi riportiamo i punti fondamentali:
 
1.     Le misure contenute nel Decreto Legge decorrono dalla data della sua entrata in vigore.Su questo punto conoscete la nostra posizione e, per questo, tuteleremo gli iscritti valutando caso per caso e impugnando i relativi ed eventuali decreti di licenziamento o mancata proroga che dovessero risultare illegittimi (la proroga riguarda TUTTO il periodo di sospensione delle attività didattiche);
2.     nel mese di marzo il numero dei contratti stipulati e la relativa spesa sono in linea con l’andamento storico dell’ultimo triennio, per cui le proroghe effettuate con causale covid19 (ora soppressa) non dovrebbero avere problemi;
3.     è stata prevista un’ulteriore possibilità di reiterazione supplenza/proroga entro i limiti degli stanziamenti di bilancio e della spesa storica. 
Un budget da comunicare ad ogni singola scuola, potrà essere utilizzato  per la sottoscrizione di eventuali ed ulteriori contratti a tempo determinato purché si rispetti il limite delle risorse assegnate;
4.      l’attuazione delle disposizioni normative di cui all’art. 121 del DL 18/2020 non deve comportare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; per questo in data 15 aprile verrà effettuata un’apposita rilevazione dei contratti stipulati e caricati all’interno del sistema SIDI. A seguito di tale rilevazione sarà possibile desumere se ricorrano i presupposti per continuare ad attuare quanto previsto dal suddetto D.L. sempre nell’ottica di salvaguardare i livelli occupazionali nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili nel corrente esercizio.

In breve: “marzo si è potuto dare attuazione alla misura contenuta nel Decreto perché il budget utilizzato non ha superato quello esistente (storico); aprile (a seguito rilevazione di giorno 15) si continuerà a dare attuazione alle misure del Decreto Legge nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili”.
Restano le normali condizioni di conferimento supplenze (sostituzione del docente assente) che andranno imputate al SIDI,  in maniera ordinaria, anche ai fini del monitoraggio di cui sopra al fine di valutare “la spesa storica”.

Bozza decreto scuola emergenza Coronavirus, Turi (UIL): Ministro chiede “pieni poteri speciali”. Questo è sprezzo per la democrazia di Paolo Damanti

Pubblichiamo l’intervista rilasciata e pubblicata su “Orizzonte Scuola” da parte di Pino Turi.                                                                              La rilanciamo e facciamo nostra  per piena condivisione, nonché per offrire spunto di riflessione onde arginare qualsiasi deriva di potere a scapito della democrazia partecipata stante che nemmeno il subdolo quanto invisibile e malefico covid19, che sta causando effetti devastanti e tanto dolore a carico delle vittime e  le indicibili sofferenze ai loro cari e a tutti noi,  persone , cittadini e mai sudditi, può cancellare o azzerare o consegnare a mano di pochi che invero non ci meritavamo. Non è polemica o sfogo di rabbia di gente frustata  contro non si sa chi ma invito al buon senso, a volare alto ad agire con riferimento al senso di comunità partecipata. Auspichiamo che vengano riconosciute, con i fatti e non a parole belle, tutte le speculari professionalità dei docenti e del personale ATA, famiglie, genitori ed alunni da chi di dovere, collegialmente  e non dal singolo ministero  poiché solo condivisione e sforzo  comune possono evitare ulteriori sofferenze altre che fisiche ma anche mentali, psicologiche ed esistenziali.

Gli atti unilaterali non sono propri della nostra era. Uniti facciamo la differenza e si vince. uniti si entra nel merito delle questioni per risolvere  gli enormi problemi di civiltà ed esistenziali in cui siamo, immeritatamente e tragicamente quanto velocemente, piombati.

La cabina di regia nazionale certamente si trova ad affrontare di tutto e di più, non c’è nessuno con  facoltà divinatorie e indenni da errori, lo si deve capire ed accettare, ma che almeno si capisca e tenga in considerazione che noi tutti siamo cittadini, sicuramente mai sudditi o rassegnati e quindi degni e meritevoli di essere tenuti in considerazione ed ascoltati.                                salvo mavica, segretario Uil Scuola Catania

da Orizzonte Scuola….

“””Reso noto dalla nostra testata, nella giornata di ieri, il testo della bozza di Decreto nel quale si affrontano alcune questioni legate all’emergenza sanitaria, come gli esami di Stato, la didattica a distanza, l’avvio dei concorsi e molto altro.
Un testo che ha fatto scattare una serie di dichiarazioni e comunicati da parte dei sindacati rappresentativi del settore scuola, che hanno criticato sia il testo che il modus operandi del Ministero. Tra questi il segretario Generale della UIL Scuola, che abbiamo sentito per capire più nel dettaglio qual è il giudizio sul testo.
Il suo comunicato, dopo la pubblicazione della bozza di Decreto, ci è parso molto duro.
Certo, qui si mettono in discussione valori come libertà e democrazia che sono più importanti della vita stessa, dato che molti l’hanno sacrificata per consentircele.
Siamo in emergenza …
Non c’è emergenza che può giustificare la sospensione della democrazia e la partecipazione, peraltro in un settore come quello dell’educazione. Noi siamo convinti che le Istituzioni e la tradizione Italiana che non ha interrotto la democrazia neanche nei periodi bui delle stragi e del terrorismo, siano in grado di evitare una simile evenienza che si sostanzierebbe in una deriva autoritaria degna dei peggiori sovranisti, tanto da essere in “concorrenza” con l’Ungheria di Orban.
Se la sentirebbe di commentare la bozza del decreto pubblicata ieri in anteprima dalla nostra redazione? Qualcuno l’ha fortemente criticata, affermando che andiamo verso un “pieni poteri” al Ministro
Non commenterò una bozza, lo faremo nel merito. Dico solo che se è vero che è stata scritta nelle grigie stanze del ministero non mi meraviglio affatto, visto i comportamenti del ministro che mostra sprezzo per le opinioni altrui.Sprezzo per le opinioni altrui? Affermazioni pesanti
Mercoledì, bontà sua, ci ha convocato e non ci ha detto nulla, anzi ha dovuto ascoltarci, concedendo 10 minuti per esprimere le nostre posizioni, addirittura a me è stato staccato anche il microfono. Evidentemente ciò che le stavo dicendo non le piaceva. Siamo in presenza di un Ministro che cerca gli elementi di scontro piuttosto che quelli che uniscono e, vista la bozza che circola, che chiederebbe poteri speciali, per imporre un suo personale programma definito in un altro contesto, approfittando di una emergenza che quel contesto ha stravolto.

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CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 3 aprile 2020


Dall’attualità all’utilità
Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso
per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone.
Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.
Il punto della giornata 
di Pino Turi
Un piano strategico che chiuda l’anno scolastico, ormai pregiudicato, trovando la massima condivisione, per dare agli alunni, tutti, garanzie non solo formali, ma sostanziali per il riconoscimento giuridico dell’anno scolastico.
Verificare scadenze e calendario scolastico per raccogliere un serie di provvedimenti che guardino al dopo emergenza. Dopo l’emergenza serve la ricostruzione, che non può essere fatta con le tradizionali misure. 
L’attuale politica del Ministro non è in grado di traghettare il sistema scolastico da questo al prossimo anno scolastico. Invece di prendere atto della situazione emergenziale di vera patologia del sistema paese con le relative conseguenze dirette su quello scolastico, si comporta come se fossimo nella fisiologia, nella normalità. Il nostro è un grido d’allarme.
>>> On line il documento con le proposte Uil Scuola: 
https://uilscuola.it/wp-content/uploads/2020/04/DOCUMENTO-proposte-Uil-Scuola-03042020.pdf


Ci hanno chiesto


Sono un docente che l’1/9/2019 ha ottenuto il trasferimento esprimendo nel modulo domanda la preferenza codice “comune”. Posso anche quest’anno richiedere trasferimento?
>>> Preferenza puntuale di scuola
Il docente non potrà chiedere domanda volontaria di trasferimento o di passaggio di cattedra/ruolo se nel trasferimento o nel passaggio di cattedra o ruolo per l’a.s. 2019/20 ha ottenuto una scuola indicata puntualmente. Oppure se ha indicato il codice sintetico del comune o del distretto in cui era titolare, situazione possibile solo in due casi: se ha ottenuto un passaggio di cattedra o ruolo o un trasferimento su altra tipologia di posto rispetto a quella di titolarità nel proprio comune di titolarità.
>>> Deroghe
Tale vincolo non si applica ai docenti beneficiari di una delle precedenze art. 13 che per l’a.s. 2019/20 hanno ottenuto una scuola fuori dal comune o distretto sub comunale dove si applica la precedenza e ai docenti che per l’a.s. 2019/20 sono stati trasferiti d’ufficio o a domanda condizionata, ancorché soddisfatti su una preferenza espressa.
>>> Codice sintetico “comune” o “distretto”
Il docente che pone il quesito ha ottenuto una scuola attraverso l’indicazione del codice comune per cui non ha nessun vincolo e potrà quindi inoltrare nuovamente domanda di trasferimento o passaggio.

Prestate attenzione a: INTERVISTA A TURI su Orizzontescuola
Bozza decreto scuola emergenza Coronavirus
Turi (UIL): Ministro chiede “pieni poteri speciali”. 
Questo è sprezzo per la democrazia.
https://www.orizzontescuola.it/bozza-decreto-scuola-emergenza-coronavirus-turi-uil-ministro-chiede-pieni-poteri-speciali-questo-e-sprezzo-per-la-democrazia/

Sospensione termini concorso ATA 24 mesi – nota MIUR.

ATA 24 MESI – Indizione dei concorsi per titoli per l’accesso ai ruoli provinciali, relativi ai profili professionali dell’area A e B del personale ATA. Indizione dei concorsi nell’anno scolastico 2019-20 – Graduatorie a. s. 2020-21. Sospensione termini.
 

nota MIUR….omissis……..Al fine di predisporre il sistema informatico, le procedure in esame sono sospese e, sulla base dei tempi tecnici preventivati, potranno essere riattivate nella seconda metà del mese di aprile. Con successive comunicazioni, saranno fornite indicazioni sulla nuova tempistica di pubblicazione dei bandi e sulle modalità di presentazione dell’istanza.

attachments: m_pi AOODGPER REGISTRO UFFICIALE(U) 0006969 24-03-2020

Mobilità 2020/2021

Modelli da allegare Personale Docente

Modelli da allegare Personale ATA

SULLE PROBLEMATICHE SCOLASTICHE NECESSARIO UN CONFRONTO VERO E A TUTTO CAMPO CON I SINDACATI


L’incontro odierno con la Ministra dell’Istruzione non ha dato ancora le risposte attese, ma può consentire la ripresa di un confronto che ora però, per essere realmente produttivo, deve svilupparsi a tutto campo sulle tante questioni richiamate negli interventi di questa mattina, a partire dalla richiesta di differire i termini per la presentazione delle domande di mobilità del personale della scuola – stanti le grandi difficoltà di movimento degli interessati e le situazioni in atto nelle aree più direttamente toccate dall’epidemia – alle altre questioni poste in evidenza (organici, assunzioni in ruolo, concorsi, abilitazioni, stabilizzazione precari, e per la mobilità utilizzo della delega, domanda con riserva dei docenti in TFA, quota 100, superamento blocco quinquennale, LSU) e più in generale sui contenuti di un provvedimento ad hoc sulla scuola che appare assolutamente indispensabile. (continua)

il documento unitario:Unitario 1 aprile 2020

Mobilità 2020/21: Avviate oggi le procedure per i trasferimenti del prossimo anno. Turi: provvedimento miope. Serve cabina di regia per la scuola.


MOBILITA’: avviate oggi le procedure per i trasferimenti del prossimo anno
Turi: provvedimento miope, discriminante e sbagliato
Serve una cabina di regia per la scuola: urgente un provvedimento legislativo ed organico in cui inserire tutte le varie questioni per la conclusione dell’anno scolastico e l’avvio del prossimo.
Oggi il ministro ha avviato le procedure dei trasferimenti del personale per il prossimo anno scolastico.
 Mentre tutti parlano di emergenza, economia di guerra, il ministro adotta uno strumento pensato e utilizzato in periodi di assoluta normalità; scelta inutile e colpevole, visto il periodo in cui gli uffici dell’amministrazione periferica – del pari delle sedi sindacali – sono chiusi e non possono offrire un supporto molto richiesto dagli stessi docenti.
 Occorrerebbe, invece, pensare ad un provvedimento utile per la ripresa – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.
 Più volte abbiamo espresso l’esigenza di un provvedimento legislativo ed organico in cui inserire tutte le varie questioni che attengono alla conclusione dell’anno scolastico e all’avvio del prossimo.
 Visti i drammatici numeri dell’epidemia, ormai la conclusione dell’anno scolastico non si può risolvere con la narrazione che si sta adottando, per cui con la DAD il problema è risolto.Servono risposte che il ministro non ha.
 Però decide di utilizzare uno strumento obsoleto in una situazione che meriterebbe scelte forti e coraggiose. Andrebbe ricordato che i trasferimenti dei docenti sono regolati da un contratto.
 L’errore qui non è solo nel metodo, con un approccio impositivo e unilaterale, ma di merito.
Questo il dettaglio: una mobilità che segue le regole dello scorso anno, che viene modificata unilateralmente con il blocco di 5 anni, non di tutti, né di qualcuno ma solo per particolari categorie di docenti. Un modo di procedere discriminante, dal profilo incostituzionale, anacronistico e sbagliato.
E’ arrivato il tempo che il governo, nel suo complesso, assuma la responsabilità di dare risposte complessive ed organiche. La scelta del tempo non è indifferente.
 Paradossalmente, a guardare con occhi lungimiranti, servirebbe più mobilità, più disponibilità a muoversi, visto che i docenti con i titoli per la stabilizzazione (call veloce), concorso straordinario che va riformato con un reclutamento per titoli, sono al Sud e non al Nord.
 Nel modo in cui è stata avviata ora, invece, si svilupperanno solo tanti ricorsi e contenziosi che invece di agevolare l’avvio del nuovo anno saranno un ulteriore ostacolo. 
Insomma da una parte si ringraziano i docenti per l’abnegazione e lo sforzo che stanno mettendo in campo, dall’altro si sottopongono ad ulteriore stress ed ansia, in un periodo in cui ci sarebbe grande bisogno di unità e condivisione, come invocato da diverse forze politiche e ribadite proprio ieri dal Presidente della Repubblica.
In allegato:

·         LA SCHEDA DI SINTESI DELLA UIL SCUOLA: Mobilità 2020-21 – Scheda tecnica UIL Scuola
·         MODELLO DI DELEGA ISCRIZIONE EDITABILE:Modello delega editabile
·         MODELLO DI “LIBERATORIA” CHE AUTORIZZA LA SEGRETERIA TERRITORIALE AD OPERARE IN ISTANZE ON LINE IN NOME E PER CONTO DELL’ISCRITTO: MODELLO DI DELEGA MOBILITA’

CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 25 marzo 2020


Dall’attualità all’utilità
. Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso 
per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone.
 Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.
Il punto della giornata 
di Pino Turi
Fermi tutti anzi no
Mobilità è una delle parole più attuali. State fermi. Restare fermi è la frase più ripetuta in questi terribili giorni.
E’ vietato per ogni cittadino – che non sia impegnato nel lavoro necessario alla vita degli altri, sanitario, alimentare, servizi di pubblica utilità come acqua ed elettricità – muoversi. E’ vietato, pena multe pecuniarie, e addirittura si configura come reato penale.Nella scuola, invece, proprio in questi giorni, siamo al divertissement burocratico.La rete vale più delle persone.Così si decide che niente va fermato e che si può gestire il futuro a Paese fermo.
 E’ per questo che, dai corridoi del Miur, si parte per andare alla ricerca della mobilità in un Paese fermo.
  Gli uffici amministrativi territoriali e quelli di singola scuola sono al minimo di personale, in attesa che sia superata l’emergenza sanitaria. 
Chiedere di attivare tutti questi lavoratori ora immobilizzati per una mobilità in un paese fermo è un paradosso. Non può passare inosservato.  Saranno centinaia di migliaia di aspiranti alla mobilità. Ci chiediamo se sanno costretti ad infrangere la legge, nel caso in cui volessero confrontarsi con l’amministrazione, ovvero con un sindacato che li possa aiutare indirizzare consigliare e, in alcuni casi consolarli perché hanno un parente in ospedale.Bene noi siamo convinti che non ci può essere nulla che non sia rinviabile di fronte ai drammi che stiamo vivendo. A furia di parlare la neo-lingua-digitale, si sta perdendo il senso della realtà, consoliamoci che di reale restino degli interessi.

“””””Dei due l’una: c’è o non c’è questa emergenza? E’ una bufala!?! o chi sta nelle stanze  del comando pensa di potere agire semplicemente premendo dei bottoni, mi viene un dubbio che la Ministra crede di essere autoimmune da COVID19? e se lo è lei possano esserlo tutti i lavoratori della scuola, Docenti ed ATA !?!”””””

A proposito di ATA, siete a conoscenza dell’ultima discriminazione nei confronti dei precari?  Ebbene,  gira una bozza che le supplenze dei docenti precari sono prorogate per tutta la durata dell’emergenza anche se rientra in servizio il titolare assente che ha fatto scattare il contratto EBBENE questo non vale per i precari, supplenti temporanei, COLLABORATORI SCOLASTICI. Per loro niente proroga, per loro ci rifilano farraginose considerazioni e calcoli del cavolo.  Figli di un Dio minore?  Pareva che il Premier- Presidente del Consiglio _ avesse detto che nessuno sarebbe rimasto indietro, che nessuno avrebbe perduto il posto di lavoro!. Ok. il bel dire non è seguito dal fare. (raccogliamo il grido di dolore di tanti precari collaboratori scolastici supplenti temporanei che in questo frangente avevano sperato di potere portare a casa un tozzo di pane a moglie e figli) …mi viene da piangere.  salvo mavica, segretario Uil scuola Catania

CRONACHE DALLA UIL SCUOLA – 25 marzo 2020

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CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 24 marzo 2020

Dall’attualità all’utilità
 Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso 
per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone.
Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.

Il punto della giornata 
Di Pino Turi
. Il sindacato non si ferma!Mentre il Presidente della Repubblica chiama all’unità in un momento difficile per il paese, il ministro dell’Istruzione, nottetempo in assoluta solitudine, emana l’ordinanza per la mobilità del personale. 
Se si pensa alla situazione che il Paese sta vivendo, che ne ha determinato la fermata – sono state rinviate anche le elezioni ammnistrative e il referendum – non si capisce come si possa solo pensare di mantenere procedure ordinarie, in un momento di straordinarietà in cui ognuno è preoccupato della propria salute.
La tradizionale fase di mobilità che impegna gran parte del personale, rappresenta un momento della vita professionale e personale di estrema importanza che merita un approfondito confronto che le organizzazioni hanno sempre dato come supporto a tali scelte. Ignorare che le sedi sindacali sono chiuse, che altrettanto chiusi sono anche gli uffici periferici, significa agire – come sta facendo questo ministro – con una superficialità inadeguata rispetto ai bisogni e alle aspettative delle persone. Noi non ci rassegneremo e faremo di tutto per stare vicino ai nostri iscritti.
Ci hanno chiesto 
Il congedo speciale dei 15 giorni è previsto anche per la scuola?

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………..Con la Uil nessuno è mai solo!”……..

 

Segreteria territoriale CATANIA

23/03/2020 Comunicato Stampa
LA UIL ACCANTO AI CITTADINI. “IN LINEA” UN NUOVO SERVIZIO DI ASCOLTO E SUPPORTO PSICOLOGICO
“Abbiamo, voluto istituire un servizio in più, che si aggiunge a quelli tradizionali ancora oggi assicurati nel rispetto delle norme anticontagio dalle donne e dagli uomini della Uil di Catania. In questi giorni di emergenza-Covid19, abbiamo quindi deciso di offrire un servizio di ascolto e supporto psicologico che si avvarrà della consulenza telefonica specializzata delle dottoresse Graziella Zitelli e Adriana Leanza”. Lo annuncia la Segreteria territoriale della Uil etnea, specificando che lo “sportello” sarà disponibile tutti i pomeriggi dalle 16 alle 19, dal lunedì al venerdì. È possibile contattare Graziella Zitelli al 349.4246144 e Adriana Leanza al 389.0551442. L’organizzazione sindacale, guidata da Enza Meli, sottolinea: “La Uil è nata esattamente settant’anni fa, nel marzo del 1950, per ascoltare e difendere i lavoratori, i pensionati, le famiglie. Lo facciamo a maggiore ragione oggi condividendo ansie, speranze e sofferenze dei cittadini in quello che molti hanno definito un tempo di guerra. Anche attraverso il servizio di consulenza psicologica vogliamo dimostrare concretamente come non sia solo uno slogan per noi affermare che con la Uil nessuno è mai solo!”.

INTERVISTA | DIDATTICA A DISTANZA: DOCENTI LA FANNO GIÀ PER RESPONSABILITÀ E PROFESSIONALITÀ. NO DIKTAT AUTORITARI O BUROCRAZIA

“Già abbiamo la dittatura del virus. Più di quella non possiamo accettare”.

E’ sarcastico Pino Turi, segretario generale della Uil scuola…
Il comunicato congiunto con il quale dieci dirigenti scolastici hanno attaccato molto pesantemente i sindacati – “vi dovete vergognare”, “lasciateci lavorare, la scuola non è dei sindacati”, questo il tono usato –, sindacati rei secondo i dirigenti di avere chiesto il ritiro della nota ministeriale sulla didattica a distanza, emanata il 17 marzo scorso perché da loro considerata illegittima, non è passato inosservato.
“Io sono convinto che in questa emergenza non occorra alzare il tono della polemica – osserva Turi – ma non si può chiedere di stare zitti, perché saremmo complici degli errori che si commettono e quella nota è sbagliata e illegittima. E il fatto che un certo numero di dirigenti scolatici si scagli contro il sindacato, che ha dimostrato anche in questa circostanza disponibilità e responsabilità, non lo fa sulla base di un elemento di merito, ma per un pregiudizio ideologico”. Peraltro, prosegue Turi, “questa esperienza ci sta dimostrando che la formazione non dev’essere obbligatoria ma dev’essere avvertita come un bisogno”.
Intanto anche l’associazione nazionale presidi (Anp) prende posizione: “Sorprende – scrive l’Anp – che sindacalisti esperti e navigati non si rendano conto che ci si muove fuori dal contesto tradizionale e che le regole del tempo di emergenza non possono essere le stesse dei tempi ordinari.
Ma è poi contestabile l’assunto stesso da cui ci si muove: che si tratti di organizzazione del lavoro. No, qui si tratta della natura del lavoro, dei suoi obiettivi e dei suoi metodi. Qui è scontato che le lezioni non riprenderanno di fatto e, nella migliore delle ipotesi, prima di Pasqua: e sono in molti a pensare, magari senza dirlo, che più probabilmente si va a maggio o che forse, per quest’anno, le lezioni in classe sono pure finite.
Di fronte a un tale scenario, che rischia di compromettere – con l’anno scolastico – anche il futuro di un’intera generazione di giovani, cosa ci sa dire il sindacato? Fermi tutti, dovete discuterne con noi! Tanto varrebbe aprire una vertenza con il virus in persona, che ha sconvolto unilateralmente l’organizzazione di tutto il mondo del lavoro senza confrontarsi con i sindacati”. Ma Turi non ci sta. “Questo è un grande Paese – manda a dire – perché ha superato le difficoltà che abbiamo vissuto, quelle del terrorismo e dei vari disastri, con la democrazia e la partecipazione, con la legislazione ordinaria e mai con leggi speciali. Che un certo numero di dirigenti scolatici si scagli contro il sindacato, che ha dimostrato anche in questa circostanza disponibilità e responsabilità, non lo fa sulla base di un elemento di merito, ma per un pregiudizio ideologico.

“Con quella circolare, che secondo noi – ripetiamo – va ritirata, si rischia di burocratizzare quello slancio sincero che i docenti di tutta l’Italia hanno messo in pratica, senza nessun obbligo se non quello morale e professionale di mantenere il rapporto con i propri alunni.””

“”””Ogni intromissione crea ansia, nemico di una buona scuola, sia in presenza che a distanza. Quando vedo un documento scritto da dieci dirigenti che ti dicono che non devi pensare ma devi fare quel che ti dicono altri, ecco, quella è una caserma.
I docenti sono abituati a ragionare con la loro testa. Hanno amore per la propria professione e non devono essere obbligati a fare gli impiegati.
Non si può accettare che si dica – lavora e sta’ zitto.””””””

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Foccillo e Turi: Azzolina avvii confronto con sindacati. Troppe le questioni irrisolte dopo la sospensione delle attività scolastiche

La notizia sul sito Uil Scuola: https://uilscuola.it/foccillo-e-turi-azzolina-avvii-confronto-con-sindacati/
La notizia sul sito UIL : https://www.uil.it/NewsSX.asp?ID_News=12447&Provenienza=1
 
Le dichiarazioni di ieri della Ministra dell’Istruzione prospettano, sul solco di quelle del Presidente del Consiglio, la proroga della chiusura delle scuole oltre il 3 aprile. L’andamento dell’emergenza purtroppo potrebbe giustificare una misura ancora necessaria e, pertanto, come UIL facciamo urgente appello a che si metta nero su bianco una strategia condivisa coerente, puntuale e adeguata a dar risposta ai tanti problemi che la comunità educante tutta sta gestendo in queste settimane.
 
Non può esser sufficiente ricorrere a una generica chiamata al senso di responsabilità e alla capacità dell’autonomia scolastica di organizzarsi e ricompattarsi di fronte a qualsiasi situazione le si pari dinanzi. Non è sufficiente perché se già è arduo per tanti istituti garantire pari opportunità formative nelle diverse realtà geografiche e/o sociali svantaggiate, tanto più – per usare un eufemismo – lo è rimodulare a distanza la natura stessa dell’intero sistema didattico educativo del Paese.
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ENNESIMA NOTA MIUR SENZA CONFRONTO

SE FUNZIONA PER ALCUNI ASPETTI PER ALTRI AUMENTA CONFUSIONE E INCERTEZZA
L’ ulteriore nota MIUR che, con l’ennesima mancanza di confronto sindacale, se funziona bene per alcuni aspetti certamente non ne risolve altri, aumentando confusione e incertezza:
1) Il riferimento alla “banca delle ore” è un istituto giuridico presente nei contratti collettivi della Pubblica Amministrazione ma non nel CCNL Scuola;
2) È un errore equiparare il lavoro agile alla didattica a distanza: il primo è regolamentato normativamente, il secondo no;                                                         3) L’art 25 del decreto legislativo n.165 più volte richiamato riconosce le prerogative dirigenziali nel rispetto degli Organi collegiali della scuola.
Come potete constatare si tratta di indicazioni ministeriali contraddittorie e, in alcuni casi, prive di fondamento. Si “naviga a vista”, senza una programmazione emergenziale concreta e seria.
Noi non ci faremo intimorire perché la scuola non si deve fermare.
Continueremo a perseverare per il bene della scuola statale e per la tutela della comunità educante che opera in essa.
“Non siamo dei cani ammaestrati che fanno saliva per riflesso condizionato” ma forse troppo lungimiranti e soprattutto responsabili.

Turi: si rischia di burocratizzare lo slancio sincero dei docenti in tutta Italia. Circolare è sbagliata, danneggia anche prerogative presidi. Si rivelerà inattuabile. Va ritirata
Mentre scoppia l’emergenza sanitaria e non si sa quando se ne potrà uscire arrivano i soliti guastatori, quelli che vedono nei sindacati il nemico del Paese: hanno l’ardire di invocare la difesa dei diritti.
Questo è un grade Paese perché ha superato le difficoltà che abbiamo vissuto, quelle del terrorismo e dei vari disastri, con la democrazia e la partecipazione, con la legislazione ordinaria e mai con leggi speciali.
Che un certo numero di dirigenti scolatici si scagli contro il sindacato, che ha dimostrato anche in questa circostanza disponibilità e responsabilità, non lo fa sulla base di un elemento di merito, ma per un pregiudizio ideologico.
Aver chiesto di ritirare una circolare illegittima e, aggiungiamo, inattuabile è proprio per non disperdere un patrimonio che si stava costruendo senza alcun obbligo e sulla base di scelte professionali di supporto alla comunità educante.
Con quella circolare, che secondo noi – ripetiamo – va ritirata, si rischia di burocratizzare quello slancio sincero che i docenti di tutta l’Italia hanno messo in pratica, senza nessun obbligo se non quello morale e professionale di mantenere il rapporto con i propri alunni.
Voler irreggimentare, costringere e profilare, sino ad annientarne le prerogative professionali dei docenti, con la registrazione di presenze, voti verifiche, ed ogni altra procedura di cui molti dirigenti scolastici sono saldi detentori, è ciò che con determinazione cercheremo di evitare.
Qual senso responsabilità dovremmo pensare di trovare in chi vuole approfittare di situazioni di difficoltà del Paese, nelle quali va trovata l’unità possibile, mentre invece si prova a negare i diritti sindacali e in maggiore ragione quelli di natura costituzionale?
Speriamo che non sia una chiamata ad un’ennesima guerra di religione, simile purtroppo a quella che ha caratterizzato l’approvazione della legge 107.

ulteriore nota MIUR. Si naviga a vista.

Una ulteriore nota MIUR che, senza  l’ennesima mancanza di confronto sindacale, se funziona bene per alcuni aspetti certamente non ne risolve altri, aumentando confusione e incertezza:
1.   Il riferimento alla “banca delle ore” è un istituto giuridico presente nei contratti collettivi della Pubblica Amministrazione ma non nel CCNL Scuola;
2.   È un errore equiparare il lavoro agile alla didattica a distanza: il primo è regolamentato normativamente, il secondo no;
3.   L’art 25 del decreto legislativo n.165 più volte richiamato riconosce le prerogative dirigenziali nel rispetto degli Organi collegiali della scuola.
Come si può constatare trattasi di indicazioni ministeriali contraddittorie e, in alcuni casi, prive di fondamento.  Si “naviga a vista”, senza una programmazione emergenziale concreta e seria.
Noi non ci faremo intimorire perché la scuola non si deve fermare.
 Continueremo ad informare e a perseverare perla salvaguardia della scuola statale e per la tutela della comunità educante che opera in essa.

m_pi AOODPIT REGISTRO UFFICIALE(U) 0000392 18-03-2020

DIDATTICA A DISTANZA: SCELTA INDIVIDUALE DEL DOCENTE O COLLEGIALE DELLA SCUOLA.

SCHEDA UIL SCUOLA IN ALLEGATO
Intento della scheda è quello di fornire risposte ai numerosi quesiti che ci pervengono, in particolare:
– quali siano gli obblighi dei docenti;
– le competenze degli organi collegiali;
– i diritti dei supplenti il cui contratto ricade all’interno della sospensione delle attività;
i limiti e le problematiche che a tutt’oggi appaiono irrisolvibili.
All’interno della scheda Uil Scuola ci sono gli approfondimenti su questi temi:
Telelavoro o smart working: una differenza sostanziale
▪ Obblighi contrattuali dei docenti
▪ Il ruolo della collegialità
▪ La libertà di insegnamento da garantire
▪ I diritti dei supplenti
▪ Limiti e problematiche
la scheda: Didattica a distanza – scheda tecnica UL scuola

Tutela della salute e della sicurezza sono oggi un’assoluta priorità.

Ridurre gli spostamenti delle persone è, al momento, l’unico modo di contrastare la diffusione del contagio.

FLC CGIL,  CISL SCUOLAUIL SCUOLA RUA,  SNALS CONFSAL,  GILDA Unams  

scrivono al Ministro.  il testo: comunicato-ds-15032020(4)

Riteniamo infine ineludibile un confronto preliminare con la Ministra dell’istruzione per verificare l’impatto sulla scuola delle misure contenute nel decreto legge in corso di emanazione, anche al fine di rilevare eventuali necessità di integrazione in sede di conversione.