EMERGENZA CORONAVIRUS: RICHIESTA DI MISURE SPECIFICHE URGENTI.

COMUNICATO UNITARIO IN ALLEGATO
Le misure varate a più riprese negli ultimi giorni indicano sempre più esplicitamente che l’adozione di forme di smart working debba intendersi come modalità ordinaria, al fine di limitare la presenza del personale negli uffici ai soli casi in cui la presenza fisica sia indispensabile e inderogabile per lo svolgimento delle attività, nel caso delle Istituzioni scolastiche quelle che le stesse sono tenute a garantire in forma minima essenziale. Poiché dunque, nella presente situazione, è il lavoro in presenza ad assumere carattere di straordinarietà, chiediamo che siano impartite urgentemente chiare indicazioni in tal senso alle istituzioni scolastiche, in particolare prevedendo:
– Interruzione del lavoro in tutte le situazioni nelle quali non risulti possibile l’osservanza delle disposizioni riguardanti il distanziamento fra le persone, né la messa a disposizione di materiali e strumenti idonei alla prevenzione del contagio; è infatti evidente, in tal caso, il venir meno delle condizioni di sicurezza che vanno invece assolutamente garantite Chiusura di tutti i plessi non sedi di segreteria – Svolgimento generalizzato del lavoro agile esteso a tutte le figure professionali
Lavoro in presenza unicamente per far fronte alle limitate inderogabili esigenze che possono riscontrarsi in particolari tipologie di istituti scolastici, in relazione ai minimi di servizio (convitti, aziende agrarie, stipendi e altre inderogabili attività che possono essere di volta in volta individuate dall’amministrazione).
– Moratoria di tutte le scadenze imminenti
Attachments: richiesta-unitaria-ministra-13032020

Limitazione della presenza di personale ATA, interesse della collettività e non vantaggio del singolo

“”””” Siamo del parere che non debbano essere previsti recuperi per effetto della turnazione, trattandosi di provvedimenti di natura emergenziale. Abbiamo in ogni caso sollecitato il Ministero a fornire una precisazione in tal senso.
L’emergenza in corso si sta configurando come stato talmente eccezionale da porre la salute delle persone al di sopra di ogni altra cosa. Tale prioritario obiettivo è perseguibile anche e soprattutto tramite la limitazione al minimo degli spostamenti, talché il non recarsi al lavoro, in questa circostanza, è agito nell’interesse dell’intera collettività e non a vantaggio del singolo che non presta il servizio.””””””””               

La Nota ministeriale n. 279 dell’8/3/2020 prevede per docenti, amministrativi e tecnici che “i dirigenti scolastici organizzano le attività necessarie concernenti l’amministrazione, la contabilità, i servizi tecnici e la didattica, avvalendosi prevalentemente (per quanto possibile) della modalità a distanza, secondo le modalità semplificate previste dalla Nota 6 marzo 2020, n. 278”.
Per il personale collaboratore scolastico “considerata la sospensione delle lezioni prevista dal DPCM, l’emergenza in atto e la necessità di contenere il più possibile gli spostamenti fisici delle persone per ragioni lavorative e viste le mansioni previste per questo profilo dal CCNL,” prevede invece che “ il Dirigente scolastico, constatata l’avvenuta pulizia degli ambienti scolastici, limiterà il servizio alle sole ulteriori prestazioni necessarie non correlate alla presenza di allievi, attivando i contingenti minimi stabiliti nei contratti integrativi di istituto ai sensi della legge 146/90. Le predette prestazioni saranno rese, informata la RSU e/o le OO.SS. territoriali, attraverso turnazioni del personale tenendo presente condizioni di salute, cura dei figli a seguito della contrazione dei servizi di asili nido e scuola dell’infanzia, condizioni di pendolarismo per i residenti fuori del comune sede di servizio, dipendenti che raggiungono la sede di lavoro con utilizzo dei mezzi pubblici.”

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Emergenza coronavirus, non si può navigare a vista. Serve uno specifico intervento per la scuola.

I cinque segretari generali comparto Istruzione, scrivono

Si chiede di interrompere ogni attività amministrativa legata alla mobilità, alle graduatorie dei 24 mesi ed ogni altra attività di gestione del personale che richieda consulenza e informazioni che gli Uffici scolatici non possono dare, anche in considerazione del fatto che le sedi sindacali non possono svolgere alcuna azione di supporto per la chiusura totale cui sono soggette le loro attività.
Sarebbe infine quanto mai opportuno, anche per semplificare le attività propedeutiche, provvedere per il prossimo anno scolastico alla conferma degli organici nella loro attuale consistenza.
È di tutta evidenza come la misura proposta sia pienamente rispondente alle finalità dei diversi DPCM varati dal Governo, da ultimo quello dell’11 marzo 2020, limitando considerevolmente le esigenze di spostamento delle persone, favorendo la loro permanenza a domicilio per tutte le necessità indotte dallo stato di emergenza e senza pregiudicare le esigenze di funzionalità degli uffici.
Roma 12 marzo 2020

in allegato la nota congiunta:EMERGENZA-SCUOLA-12032020

Emergenza coronavirus: DPCM 11 marzo 2020

 il terribile quanto impalpabile covid-19. E’ prioritario su tutto: unire le forze e il buon senso di ciascuno di noi, ora più che mai, rifondere e prestare ogni energia solo e soltanto per contribuire a debellare questa spada di Damocle che subdolamente ci è capitata  sulla testa , le nostre famiglie, i nostri cari, la gente, la comunità, come fulmine a ciel sereno, non voluta né meritata.

Esortazione a tutto il mondo della scuola, Dirigenti Scolastici in testa, guardiamo al bersaglio grosso e non alle piccolezze mentali, malevole e diffidenti. evitando di ridurre le relazioni personali e di lavoro nelle istituzioni scolastiche alla stessa stregua dei “polli di Renzo”…corsi e ricorsi della storia!

Fiducia reciproca e coesione, fanno la differenza. Uniti si vince, sempre.                  salvo mavica, segretario organizzativo regionale Uil Scuola Sicilia

L’ultimo DPCM dell’11 marzo non prevede nulla di specifico per la Scuola rispetto a quanto già disposto con la nota del Ministero Istruzione del 10 marzo che rimane al momento il punto di riferimento in merito all’organizzazione del lavoro all’interno delle scuole (contingenti minimi, turnazioni, lavoro agile ecc.).
Tuttavia il DPCM dell’11 marzo rimarca, per tutte le Pubbliche Amministrazioni, l’utilizzo del lavoro agile in via ordinaria e ricorda che l’attività in presenza è dovuta solo per le attività indifferibili che garantiscano i servizi minimi.
In particolare l’articolo 1, punto 6) del DPCM dispone:
6) Fermo restando quanto disposto dall’art. 1, comma 1, lettera e), del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 e fatte salve le attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza, le pubbliche amministrazioni, assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente, anche in deroga agli accordi individuali e agli obblighi informativi di cui agli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81 e individuano le attività indifferibili da rendere in presenza.
Questo vuol dire che il Dirigente Scolastico deciderà con propria determina, anche in deroga alle norme sopra richiamate, avendo due punti di riferimento:
1 cognizione del momento e della situazione di emergenza che stiamo attraversando;
2 molto buon senso.

segreteria nazionale Uil Scuola.

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DECRETO RINVIO TFA.

Le date di svolgimento dei test preliminari per l’accesso ai percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, già fissate per tutti gli indirizzi per i giorni 2 e 3 aprile 2020, sono rinviate nei seguenti giorni:
• 18 maggio 2020 (mattina) prove scuola infanzia, 18 maggio 2020 (pomeriggio) prove scuola prunana;
• 19 maggio 2020 (mattina) prove scuola secondaria di I grado, 19 maggio 2020 (pomeriggio) prove scuola secondaria di II grado;
I corsi di cui al presente ciclo si concluderanno entro il 15 giugno 2021.
È prevista una proroga per i corsi del ciclo 2018/2019, attualmente in corso, che si concluderanno a maggio 2020.

Decreto+rinvio+TFA+sostegno

Conte annuncia l’inasprimento delle misure: ‘Italia zona protetta’


La conferenza stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte annuncia un nuovo Dpcm in vigore da domani: ‘Le nostre abitudini vanno cambiate ora’.

“I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante delle persone in terapia intensiva e purtroppo delle persone decedute. Le nostre abitudini vanno cambiate ora: dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo a queste norme più stringenti”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi.  “Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l’espressione “io resto a casa”. Ci sarà l’Italia come zona protetta”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Sulla nuova misura del governo c’è stato “il plauso delle Regioni”. Lo dice il premier Giuseppe Conte che annuncia di aver informato il presidente della Repubblica “Ho informato il presidente della Repubblica”,

Limitazione della presenza di personale ATA, interesse della collettività e non vantaggio del singolo


L’emergenza in corso si sta configurando come stato talmente eccezionale da porre la salute delle persone al di sopra di ogni altra cosa. Tale prioritario obiettivo è perseguibile anche e soprattutto tramite la limitazione al minimo degli spostamenti, talché il non recarsi al lavoro, in questa circostanza, è agito nell’interesse dell’intera collettività e non a vantaggio del singolo che non presta il servizio.

Le ferie sono un beneficio contrattuale a richiesta, non possono essere disposte d’ufficio o indotte. Se viene meno l’esigenza di servizio per ragioni d’ufficio, come nel caso in specie, l’obbligazione del servizio si estingue.

in allegato la nota unitaria : ATA-LIMITAZIONE-PRESENZA-unitario

Istruzioni operative relative al DPCM n.279 del 8 marzo 2020.

In allegato la nota MIUR n. 279 dell’8 marzo 2020 inerente le
istruzioni operative relative al DPCM di pari data.

Indicazioni su: Uffici Scolastici Regionali e Ambiti territoriali,  Istituzioni scolastiche,  Adempimenti amministrativi, Riunioni degli organi collegiali, Supplenze brevi e temporanee personale docente. Attività didattica a distanza.

“””””Per quanto riguarda le prestazioni dei collaboratori scolastici, considerata la sospensione delle lezioni prevista dal DPCM, l’emergenza in atto e la necessità di contenere il più possibile gli spostamenti fisici delle persone per ragioni lavorative e viste le mansioni previste per questo profilo dal CCNL, il dirigente scolastico constatata l’avvenuta pulizia degli ambienti scolastici, limiterà il servizio alle sole ulteriori prestazioni necessarie non correlate alla presenza di allievi, attivando i contingenti minimi stabiliti nei contratti integrativi di istituto ai sensi della legge 146/90.
Le predette prestazioni saranno rese, informata la RSU, attraverso turnazioni del personale tenendo presente, condizioni di salute, cura dei figli a seguito della contrazione dei servizi di asili nido e scuola dell’infanzia, condizioni di pendolarismo per i residenti fuori del comune sede di servizio, dipendenti che raggiungono la sede di lavoro con utilizzo dei mezzi pubblici. “”””””

Per quanto concerne il personale docente, la presenza nelle istituzioni scolastiche è strettamente correlata alle eventuali esigenze connesse alla attività didattica a distanza. Parimenti si adottano le stesse misure per quei profili Ata la cui prestazione non è esercitabile a distanza.
Nelle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione sono sospese tutte le riunioni degli organi collegiali in presenza fino al 3 aprile 2020.

Allegato senza titolo 00042

Coronavirus, i medici delle terapie intensive della Lombardia: “Una corretta gestione è ormai impossibile”

Inquietante articolo pubblicato da TGCOM24, oggi

che riportiamo, non per fare terrorismo, ma per fare torcere il naso a qualche imbelle scettico, ma solo per invitare a fare mente locale a tutta la gente di buona volontà che è necessario prestare la massima cautela con senso civico responsabile verso gli altri, verso tutti e le proprie famiglie.

“””“E’ necessaria una rarefazione della nostra vita sociale ma questo messaggio non è passato”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, chiedendo quindi “delle misure per far capire a tutta la popolazione che c’è la necessità assoluta di rallentare la nostra vita per rallentare la diffusione del virus”.””

“Le strutture sono sottoposte a pressione oltre misura”, si legge nellʼappello diretto al governatore della Regione Attilio Fontana

I medici delle terapie intensive della Lombardia hanno inviato un documento al presidente della Regione Attilio Fontana, per denunciare quanto sta accadendo negli ospedali a causa del coronavirus. “Le strutture sanitarie – si legge – sono sottoposte a una pressione superiore a ogni possibilità di adeguata risposta. Nonostante l’impegno del personale e il dispiegamento di tutti gli strumenti disponibili, una corretta gestione è ormai impossibile”.

“In pericolo sopravvivenza non solo dei malati di coronavirus” – L’epidemia in corso di coronavirus “mette in pericolo la sopravvivenza non solo dei malati di Covid, ma anche di quella parte di popolazione che in condizioni normali si rivolge al Sistema Sanitario per le cure di eventi acuti o cronici di qualsivoglia natura”, scrive il Coordinamento delle terapie intensive della Lombardia nel documento da portare all’attenzione di governo e commissario per l’emergenza coronavirus Angelo Borrelli. “Le attività ambulatoriali, la Chirurgia non urgente, i ricoveri nelle medicine – prosegue l’appello – si sono ridotti a livelli prossimi allo zero”.

“Pressione oltre il limite per le terapie intensive” – “L’intera rete delle terapie intensive è stata ristrutturata, creando strutture dedicate nelle quali, completamente bardati per difendersi dall’infezione, si lavora con grande fatica per assistere malati gravi e gravissimi, la cui vita dipende da apparecchiature tecnologicamente complesse disponibili purtroppo in numero limitato”, è il quadro della situazione.

“Servono interventi tempestivi altrimenti sarà il disastro” – “Anche per questo motivo – si sottolinea – è assolutamente necessaria l’immediata adozione di drastiche misure finalizzate a ridurre i contatti sociali e utili al contenimento dell’epidemia”. “In assenza di tempestive e adeguate disposizioni da parte delle autorità – conclude il documento – saremo costretti ad affrontare un evento che potremo solo qualificare come una disastrosa calamità sanitaria”.

Coronavirus: il videomessaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella agli Italiani

fonte da: TGCOM24

“L’insidia di un virus nuovo provoca preoccupazione, questo è comprensibile e richiede a tutti senso di responsabilità ma dobbiamo evitare stati di ansia immotivati e controproducenti”. Lo ha affermato in un inedito videomessaggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo lo scoppio dell’epidemia. “Il governo ha stabilito una serie di indicazioni. Invito tutti a osservarle anche se possono modificare abitudini di vita, ha aggiunto.

La gestione dell’emergenza spetta alla cabina di regia costituita dal governo e vanno evitate “decisioni particolari”, ha sottolineato il capo dello Stato. “Il momento che attraversiamo richiede coinvolgimento, condivisione, concordia, unità di intenti nell’impegno per sconfiggere il coronavirus: nelle istituzioni, nella politica, nella vita quotidiana della società, nei mezzi di informazione”, ha proseguito.
Al governo spetta assumere quindi le necessarie decisioni “in collaborazione con le Regioni, coordinando le varie competenze e responsabilità. Vanno, quindi, evitate iniziative particolari che si discostino dalle indicazioni assunte nella sede di coordinamento”, ha osservato.
 Mattarella ha poi espresso la sua vicinanza nei confronti di chi è stato colpito dall’emergenza sanitaria: “Desidero esprimere sincera vicinanza alle persone ammalate e grande solidarietà ai familiari delle vittime”.

discorso Presidente

Linee generali di orientamento per la gestione delle attività scolastiche nel quadro delle misure di contrasto e contenimento della diffusione del contagio da covid-19 Mentre è in pieno svolgimento il confronto sulle disposizioni applicative della Direttiva 1/2020 della Funzione Pubblica che il Ministero intende emanare, si inviano in allegato le indicazioni unitariamente condivise come supporto orientativo, nella presente fase di emergenza, per l’operato delle strutture territoriali e regionali oltre che delle rappresentanze operanti a vario titolo in ogni singola scuola.

Mentre è in pieno svolgimento il confronto sulle disposizioni applicative della Direttiva 1/2020 della Funzione Pubblica che il Ministero intende emanare, pubblichiamo, in allegato,  le indicazioni unitariamente condivise come supporto orientativo, nella presente fase di emergenza, per l’operato delle strutture territoriali e regionali oltre che delle rappresentanze operanti a vario titolo in ogni singola scuola.

LINEE GENERALI EMERGENZA-05032020

LEZIONI  SOSPESE  DAL  5 AL 15 MARZO

agenzia di stampa Da il  SOLE24 Ore
Dalle scuole chiuse (ma solo per gli studenti) allo sport: cosa prevede il decreto
Il ministero dell’Istruzione ha precisato che le scuole chiuderanno nelle zone rosse, per il resto del Paese è prevista la sospensione dell’attività didattica. Il che significa che l’accesso alle scuole sarà consentito docenti, dirigenti e personale Ata. Nelle zone rosse, invece, i cancelli resteranno chiusi per tutti.
di Andrea Carli e Andrea Gagliardi

Emergenza Coronavirus, è ufficiale: lezioni sospese nelle scuole in tutta Italia da giovedì 5 marzo e fino a metà del mese. «Abbiamo deciso prudenzialmente di sospendere le attività didattiche fuori dalla zona rossa a partire da domani fino al 15 marzo», ha detto il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina nel pomeriggio, in occasione di una conferenza stampa a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La misura è contenuta in un Dpcm ad hoc che Conte ha firmato in serata.
Azzolina ha parlato di «una decisione di impatto. Spero – ha aggiunto – che gli alunni tornino al più presto a scuola». La responsabile dell’Istruzione ha assicurato «l’impegno» perché questo «servizio pubblico essenziale continui anche fornito a distanza».

Il ministero dell’Istruzione ha spiegato che la decisione presa dal governo in relazione all’istruzione, a favore della quale si è espresso il ministro della Salute Roberto Speranza per evitare il sovraccarico del sistema sanitario, revede la chiusura delle scuole nelle zone rosse e la «sospensione delle attività didattiche nel resto del Paese».
Scuole chiuse ma solo per gli studenti
Il chiarimento è sostanziale. «Sospensione» vuol dire infatti che gli studenti resteranno a casa, ma l’accesso alle scuole sarà consentito a docenti (su chiamata), dirigenti e personale Ata, ovvero il personale amministrativo, tecnico e ausiliario di istituti e scuole. Nelle zone rosse, invece, i cancelli resteranno chiusi per tutti.

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Ministro Azzolina: solo sospensione delle lezioni.

Emergenza coronavirus: il governo ha deciso la chiusura “in via prudenziale” di scuole e università in tutta Italia dal 5 al 15 marzo. Nello specifico scuole e atenei saranno chiusi anche al personale amministrativo nelle zone rosse. Nel resto d’Italia saranno sospese solo le lezioni. La misura è stata presa con un decreto in vigore da oggi che sarà firmato entro questa sera dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. L’annuncio è stato dato dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

Amaro commento:

Personale ATA discriminato: sudditi, schiavi, servitori? o magnificamente considerato dalla giovane Ministra Azzolina AUTOIMMUNE AL CONTAGGIO.

Siamo alle solite: personale ATA figlio di un Dio minore. Vorremmo capire la ratio di tenere in servizio solo il personale ATA. Facciamo fatica a comprendere. E’ quanto meno d’obbligo intervento sindacale per fare chiarezza o meglio chiedere giustizia una volta per tutte.

 

Sospensione ricevimento del pubblico.

Ministero dell’Istruzione
Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia
Ufficio VII – Ambito territoriale di Catania __________________________________

Si comunica che a seguito dello stato di emergenza sanitaria determinata da contagio da infezione COVID-2019 il ricevimento del pubblico ai reparti e all’URP di quest’ufficio sono sospesi da domani 05/03/2020 fino a diverso avviso.  Il pubblico potrà chiedere eventuali notizie e informazioni ai numeri telefonici e/o mail del personale in servizio presso questo AT: elenco personale in servizio. Restano inalterati i contatti tramite casella di quest’ufficio Peo: usp.ct@istruzione.it o Pec uspct@postacert.istruzione.it      f.to Il Dirigente Emilio Grasso

Ai dirigenti scolatici
delle istituzioni scolastiche della Città Metropolitana di Catania Loro sedi

Alle OO.SS.  loro sedi
A tutto il personale sede. Al sito istituzionale –sede.

 

 

04 MARZO 2020, 18:20: Coronavirus, il governo chiude tutte le scuole fino a metà marzo

fonte TGCOM24

La conferma è arrivata dal ministro Azzolina e dal premier Conte. Il virus circolava in Italia diverse settimane prima del caso di Codogno

Per rispondere all’emergenza coronavirus, il governo ha deciso di chiudere le scuole d’Italia di ogni ordine e grado, anche al di fuori della zona rossa, fino al 15 marzo. Dopo ore di incertezza, la conferma è arrivata dal ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e dal premier Giuseppe Conte. Intanto è stato provato che il virus circolasse in Italia “diverse settimane” prima del 21 febbraio, giorno della diagnosi del “paziente uno” di Codogno.

Gli Atenei che hanno pubblicato i bandi per la partecipazione al V corso Tfa Sostegno.

Le Università mancanti rilasceranno nelle prossime settimane i bandi in cui sarà indicata la data ultima per la presentazione della domanda, la tassa da pagare per accedere al concorso e le tasse da pagare in caso di superamento.
Bandi Tfa Sostegno: Sicilia
Catania – TFA Sostegno a Catania: pubblicato il bando dell’Università.
La domanda di partecipazione e il pagamento della relativa tassa devono essere effettuate entro e non oltre le ore 12.00 del 16 marzo  2020. Le prove di ammissione si svolgeranno il 2 e il 3 aprile 2020.
Palermo – il bando
Messina – il bando
Enna – il bando
Abruzzo
L’Aquila – il bando
Basilicata
Università degli studi della Basilicata
Calabria
Università della Calabria
Campania
Suor Orsola Benincasa – il bando
Emilia Romagna
Unimore – il bando
Friuli Venezia Giulia
Udine
Trieste
Tfa Sostegno: bandi Lazio
Link Campus University – il bando
Roma Tor Vergata – il bando
Roma Tre – il bando
Cassino – il bando
LUMSA – il bando
Università Europea di Roma – il bando
Liguria
Genova – il bando
Tfa Sostegno: bandi Lombardia
Università di Milano Bicocca
Università di Bergamo
Marche
Urbino
Macerata
Molise
Università del Molise – il bando
Piemonte
Torino – il bando
Puglia
Foggia – il bando
Università del Salento
Bari
Sardegna
Cagliari
Sassari
Toscana
Siena – il bando
Pisa – il bando
Firenze – il bando
Umbria
Perugia – il bando
Trentino-Alto Adige
Università degli Studi di Trento – il bando
Libera Università di Bolzano
Valle d’Aosta
Università della Valle d’Aosta
Veneto
Verona – seleziona bando

DPCM Coronavirus scheda tecnica UIL Scuola Rua. MISURE DI CONTENIMENTO CORONAVIRUS

L’1 marzo 2020 è stato pubblicato il Decreto adottato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPCM) riguardante le misure di contenimento del contagio COVID-19 che annulla i precedenti e disciplina in modo unitario gli interventi nelle zone direttamente interessate e nell’intero territorio nazionale.

In allegato la scheda di sintesi UIL Scuola.

DPCM Coronavirus scheda tecnica UIL Scuola Rua-3

 

Il coronavirus non sospende la democrazia.

Il coronavirus non sospende la democrazia
L’azione sindacale nell’emergenza in atto

L’emergenza virale in atto, al netto delle gravi complicazioni sanitarie, sta determinando scenari inediti.

 On line sul sito Uil Scuola:
https://uilscuola.it/il-coronavirus-non-sospende-la-democrazia-lazione-sindacale-nellemergenza-in-atto

Emergenza coronavirus e azione sindacale- Editoriale Pino Turi_