Incontri al Miur. Reti di scuola. Le “Reti” di ambito non sono obbligatorie

Incontri al Miur Reti di scuola Le “Reti” di ambito non sono obbligatorie La struttura amministrativa non può “forzare” l’autonomia scolastica Il giorno 14 novembre 2016, su richiesta delle organizzazioni sindacali, si è svolto un incontro col Miur per fare il punto sulla costituzione delle reti. Ancora una volta,  abbiamo avuto la riprova che è in atto un tentativo per condizionare la libertà e le scelte delle Scuole, con un’inaccettabile “forzatura” che taluni USR, ed Uffici periferici, stanno operando sulle scelte delle singole Scuole. Il problema nasce dal fatto che gli Uffici scolastici territoriali stanno disattendendo le indicazioni che il Miur ha fornito con la nota 2261 del 22.06.2016 dopo il confronto con i sindacati. La nota prevede che le prime indicazioni sulla costituzione delle reti di scuola, elaborate da un gruppo di lavoro istituito dal Miur, avevano il solo fine di produrre un documento di riflessione e un contributo per supportare gli Uffici scolastici regionali e non un atto cogente finalizzato all’attivazione delle reti di scuole, secondo procedure burocratiche. Al contrario, nella realtà, sui territori tale indirizzo si sta trasformando in un procedimento percepito come obbligatorio dalla legge 107/2016, verso le reti di ambito, da noi considerate inutili sovrastrutture burocratiche, nella misura in cui non sono costituite sui bisogni condivisi delle scuole che si vogliono mettere in rete. La UIL scuola ha ribadito che la Legge 107/15 non prevede nessun obbligo per la costituzione di reti di ambito, ma prevede  solo una opportunità organizzativa. Pertanto, tutte le determinazioni assunte a livello territoriale, in contrasto con questo principio, costituiscono una illegittima forzatura normativa, a danno delle scuole dell’autonomia che devono scegliere in autonomia, attraverso le libere determinazioni degli Organi Collegiali all’uopo deputate. Il Miur, a seguito del confronto con i sindacati, ha dovuto condividere l’impostazione e il quadro giuridico di riferimento e si è impegnato a chiarire come, sia nel caso delle attività di formazione e dei relativi finanziamenti,  che per la valutazione dei dirigenti, non sia obbligatoria la costituzione di reti di ambito ma la gestione concreta può essere ricondotta a qualsiasi forma di “rete”, costituita in base all’autonoma scelta delle scuole stesse. Analogamente per le reti di scopo, queste possono costituirsi sulla base degli obiettivi condivisi e delle risorse di personale presenti nella rete, necessarie per realizzare gli scopi per cui la rete si costituisce. Organico dell’autonomia Nel corso dell’incontro sono stati affrontati alcuni aspetti sull’utilizzo dell’organico dell’autonomia. L’amministrazione ha manifestato l’orientamento ad emanare delle FAQ di chiarimento. I sindacati hanno invece espresso la necessità di approfondire le diverse tematiche ed inquadrarle in un impianto normativo più ampio, che possa costituire un supporto all’attività di programmazione e di gestione delle scuole. I sindacati si sono riservati di trasmettere ulteriori osservazioni e contributi di chiarimento. Per la UIL hanno partecipato Ranieri e Proietti.

Mobilità: il confronto non decolla. Occorrono risposte urgenti per il personale che vive situazioni di incertezza e disagio. Il giorno 15 novembre 2016 è proseguito il confronto tra il Miur e le organizzazioni sindacali sul rinnovo del contratto sulla mobilità per l’anno scolastico 2017/18. Al terzo incontro, i rappresentanti del Miur non hanno dato alcun riscontro alle questioni poste in quelli precedenti, limitandosi ad una cauta apertura sulla possibilità di definire un accordo su regole e criteri per il passaggio del personale docente da ambito a scuola. Le questioni poste da parte sindacale, finalizzate a migliorare il contratto dello scorso anno, che comunque ha garantito la titolarità di scuola a miglia di docenti, non hanno trovato, ad oggi, alcun esito positivo. A questo punto è evidente lo stallo della trattativa che, in assenza di concrete aperture sulle questioni aperte, non può proseguire. La UIL, in particolare, ha ribadito la necessità di “restituire” ordine e stabilità al sistema. La mobilità dovrà riguardare tutto il personale, docente ed Ata, con regole chiare e trasparenti e con l’obiettivo primario di limitare, per i docenti, le titolarità su ambito. Il prossimo incontro, fissato per giovedì, sarà il banco di prova per verificare la volontà dell’amministrazione di proseguire concretamente il confronto. Per la UIL hanno partecipato Lacchei e Proietti.

 

 

Annuncio del Miur Tra card, voucer, e contanti è stata scelta la carta del docente.

Annuncio del Miur
Tra card, voucer, e contanti è stata scelta la carta del docente
Speriamo di vederla in tempi rapidi.
Ci sembra che i tempi siano piuttosto stretti visto che la card va generata e consegnata ai docenti che, successivamente, dovranno attivarla con un sistema informatico.
La disposizione giunge dal Miur che pubblica una nota sul suo sito dopo giorni di incertezze e soluzioni tra le più disparate.  Link al sito del Miur >>> http://www.istruzione.it/news121116.html.
“”Pardon, linguaccia mia statti zitta.!!
 Se è vero che a caval donato non si guarda in bocca, è anche pur vero, e il dubbio sorge spontaneo nelle menti della gente di buona volontà: opportunità di accrescimento professionale? mancetta demagogica? E il Contratto collettivo Nazionale del Lavoro, diritto sacrosanto e massima espressione di democrazia e rispetto della sovranità del popolo italiano?, nisba? Amara constatazione, il solito giochetto si toglie agli uni per dare agli altri. Si taglieggiano i diritti acquisiti, si disattendono gli obblighi contrattuali, si saccheggiano i diritti e le aspettative sacrosanti di andare in pensione in età dignitosa e si privilegiano iniziative unilaterali sotto le mentite spoglie di volere rilanciare i consumi e con essi l’economia nazionale, ovvero occasione di affari alle lobby governanti? Scusate se è poco. Siamo alle solite, alla  farraginosità della procedura non possiamo che amaramente constatare: burocrati cultori ed esperti nel rendere difficili le cose più facili, e mi fermo qui.
Carta del Docente, come e quando spendere i 500 euro per l’aggiornamento
Dallo scorso anno gli oltre 740.000 docenti di ruolo della scuola italiana hanno a disposizione 500 euro da spendere per l’aggiornamento professionale. Un bonus che nella sua prima erogazione è stato assegnato eccezionalmente con accredito sullo stipendio. Quest’anno cambia il sistema di erogazione, come annunciato nel Piano di formazione degli insegnanti e attraverso la nota del 29 agosto relativa alla rendicontazione delle spese dello scorso anno.
L’importo resta lo stesso: 500 euro che saranno assegnati attraverso un ‘borsellino elettronico’. L’applicazione web “Carta del Docente” sarà disponibile all’indirizzo www.cartadeldocente.istruzione.it entro il 30 novembre. Attraverso l’applicazione sarà  possibile effettuare acquisti presso gli esercenti ed enti accreditati a vendere  i beni e i servizi che rientrano nelle categorie previste dalla norma.
Ogni docente, utilizzando l’applicazione, potrà generare direttamente dei “Buoni di spesa” per l’acquisto di libri e di testi,  anche  in formato digitale,  per:
–         l’acquisto di  pubblicazioni  e  di  riviste  utili all’aggiornamento  professionale;
–         l’acquisto di   hardware   e software;
–         l’iscrizione a corsi per attività di  aggiornamento  e di qualificazione        delle  competenze  professionali,  svolti  da  enti accreditati presso il Ministero dell’Istruzione;
–         l’iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale;
–         l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
–         l’acquisto di biglietti di musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
–         iniziative  coerenti  con  le   attività   individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.
I buoni di spesa generati dai docenti daranno diritto ad ottenere il bene o il servizio presso gli esercenti autorizzati con la semplice esibizione. Per l’utilizzo della “Carta del Docente” sarà necessario ottenere l’identità digitale SPID presso uno dei gestori accreditati (http://www.spid.gov.it/richiedi-spid) e successivamente ci si potrà registrare sull’applicazione. L’acquisizione delle credenziali SPID si può fare sin da ora. Si tratta di un codice unico che consentirà di accedere, con un’unica username e un’unica password, ad un numero considerevole e sempre crescente di servizi pubblici (http://www.spid.gov.it/servizi).
Il nuovo sistema che parte quest’anno consentirà ai docenti di avere uno strumento elettronico per effettuare e tenere sotto controllo i pagamenti. E alle scuole di essere alleggerite dalla burocrazia e dalle procedure di rendicontazione.. Sarà possibile spendere i 500 euro a partire dall’attivazione della Carta.
dalla segreteria territoriale Uil Scuola Catania, salvo mavica, segretario

AT DI CATANIA: Personale docente Scuola primaria. Rinvio calendario per incarichi a T.D. a.s. 2016/2017. Disponibilità posti

11 NOVEMBRE 2016

AT DI CATANIA: Personale docente Scuola primaria. Rinvio calendario per incarichi a T.D. a.s. 2016/2017. Disponibilità posti

Personale docente Scuola primaria.
Rinvio calendario per incarichi a T.D. a.s. 2016/2017. Disponibilità posti
Si precisa che la nuova data è martedì 15 novembre 2016 diversamente da quanto indicato nella nota allegata

Allegati:

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AT DI CATANIA: Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado per l’anno scolastico 2016/2017 – Termini e modalità di presentazione delle domande di partecipazione

10 NOVEMBRE 2016

AT DI CATANIA: Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado per l’anno scolastico 2016/2017 – Termini e modalità di presentazione delle domande di partecipazione

Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado per l’anno scolastico 2016/2017 – Termini e modalità di presentazione delle domande di partecipazione.
Pubblicazione Circolare Ministeriale n. 12474 del 09/11/2016 – Modello di domanda per i candidati esterni –

Allegati:

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La legge sulla scuola e il sistema delle deleghe

09 NOVEMBRE 2016

La legge sulla scuola e il sistema delle deleghe

NELLA LORO DEFINIZIONE VANNO SUPERATE LE CRITICITÀ DELLE LEGGE

UIL:  non possono essere a costo zero. L’istruzione va sostenuta attraverso supporti e investimenti.

La legge 107/ ha previsto ben nove deleghe al Governo per completare l’azione di riforma della scuola. Sono il completamento di un’azione di riforma basata su una filosofia che si è dimostrata sbagliata ormai agli occhi di tutti, tanto che lo stesso Presidente del Consiglio, in più di un’occasione, ne ha riconosciuto i limiti.

E’ altrettanto normale che i difetti di impostazione e gli errori della 107 non possono che ritrovare riscontri analoghi nelle deleghe e nelle sue applicazioni, tanto che sono state oggetto di ripetute analisi dei gruppi di lavoro, mai pubblicizzati, che ne hanno curato l’istruttoria.
Un incontro con il ministro sulle deleghe fu fatto il 30 settembre 2015, un anno di lavoro che evidentemente è stato fatto e disfatto più volte.
Al momento non ci sono testi, ma tracce e bozze di lavoro.

Nell’incontro odierno l’amministrazione si è presentata senza alcun testo scritto e disponibile ad affrontare le linee su cui attuare le deleghe. Per parte nostra ci siamo solo accertati che la ratio complessiva che sostiene l’attuazione delle deleghe, definite al comma 181 della legge di riforma della scuola, sia tale da consente di superare alcuni degli errori della 107. In quest’ottica abbiamo dato ampia disponibilità al dialogo costruttivo proprio per fare con l’attuazione delle deleghe un’azione politica di modifica della 107.

In questo contesto, nella discussione di oggi, abbiamo solo confrontato il metodo ed alcune considerazioni in merito ad alcune delle deleghe, lasciando ad un altro incontro specifico, quelle che hanno un più spiccato impatto sul personale come quella della formazione iniziale e il reclutamento, la delega sull’attività di sostegno, quella sul Testo Unico e quella sulle scuole italiane all’estero.
Secondo questa mutata impostazione continueranno i confronti su cui potremo dare un supporto ed un giudizio di merito compiuto solo dopo aver visto i testi e nella misura in cui i decreti legislativi adotteranno scelte che potranno rimettere in carreggiata il vagone deragliato della 107.

Un primo passo concreto, in tal senso, si è già registrato nel momento in cui abbiamo constatato che c’è consapevolezza, ormai condivisa, anche dal Governo, che le deleghe possono realizzare obiettivi positivi solo prevedendo nuovi ed adeguati investimenti, che sono stati inseriti nella legge di stabilità e non come impostate dalla 107 “senza nuovi oneri”.
L’istruzione è un fenomeno che va sostenuto e su cui vanno proiettate tutte le percezioni positive e proficue, anche attraverso continui investimenti.

Oggi si sono confrontate le linee su cui si definiranno alcuni dei decreti con l’indicazione dell’indice e gli obiettivi che si vogliono conseguire con le deleghe:

Diritto allo studio: tematiche importanti come la definizione di livelli essenziali di prestazione, che tengano conto da un lato delle reali esigenze degli studenti e superino le differenze endemiche registrabili nelle diverse regioni, sono un obiettivo certamente condivisibile su cui occorre aprire un confronto allargato ai diversi attori sociali.

Revisione esami di stato primo e secondo ciclo: nulla si muove per il corrente anno scolastico.
La delega cambierà l’impatto delle prove Invalsi sugli esiti degli esami, con un potenziamento delle verifiche sull’area di indirizzo ed eliminerà la terza prova negli esami di stato del secondo ciclo.
Tenderebbe, inoltre, a recuperare una valutazione per il primo ciclo fondata su indicatori letterali abbandonando il sistema decimale e limitando a casi assolutamente residuali le bocciature nel primo anno della scuola primaria.

Per la UIL, le valutazioni standardizzate che saranno tolte dagli esami, incidono negativamente sulla didattica bisogna, riconsiderare il loro ruolo e la loro funzione anche per il successo formativo e per lo sviluppo della persona.

Dare stabilità alla scuola significa anche evitare il continuo balletto tra voti, lettere e descrittori che appaiono legati più ad elementi di carattere ideologico che ai reali bisogni della comunità scolastica.

Sistema integrato dei servizi per lo zero–sei: si riconosce lo sforzo di finanziare il riavvio delle sezioni primavera, quale strumento per traguardare l’obiettivo di Europa 2020 di una diffusione dei servizi educativi e di istruzione per l’infanzia di almeno il 33%. Appare ugualmente positivo l’impegno per creare un coordinamento pedagogico in capo al MIUR, per attuare forme di raccordo pedagogico, per definire la formazione in servizio per gli operatori dei due segmenti.

Va affrontato in modo adeguato il tema del potenziamento dell’offerta formativa anche nella scuola dell’infanzia, come già avvenuto per gli altri ordini di scuola. Tale potenziamento deve riguardare anche il personale ATA.

Istruzione professionale: per la Uil è corretto fare fronte alle criticità di questo ordinamento scolastico, naturalmente, in linea con la riforma costituzionale che potrebbe cambiare le competenze concorrenti su molti aspetti connessi soprattutto la IeFP ed il sistema della formazione professionale.
Segnale di responsabilità è la proposta di inserire almeno otto ore di compresenza per tutti gli indirizzi sulle discipline tecnico pratiche, molto penalizzate dal decreto 87/2010, nonché la riduzione delle articolazioni e delle opzioni, la cui offerta formativa viene rimessa all’autonomia delle singole istituzioni scolastiche. Va sciolto il nodo di un impegno concreto sulle disponibilità finanziarie e sui tempi di attuazione.

Il prossimo incontro per l’analisi delle altre deleghe è fissato per il mercoledì 16 novembre.
All’incontro hanno partecipato Pino Turi e Noemi Ranieri

Iscrizioni degli alunni: A GIORNI LA CIRCOLARE

07 NOVEMBRE 2016

Iscrizioni degli alunni

A GIORNI LA CIRCOLARE 

Il 7 novembre 2016 il Miur, rappresentato dal Direttore generale Carmela Palumbo, ha fornito ai sindacati una informativa preventiva sulla circolare relativa alle iscrizioni alle scuole dell’infanzia e a quelle di ogni ordine e grado, per l’anno scolastico 2017/18.
Il testo illustrato in bozza ricalca sostanzialmente lo schema degli anni precedenti.
Le novità riguardano soprattutto alcune precisazioni resesi necessarie a seguito di reclami relativi a criteri discutibili approvati da alcuni consigli d’istituto, orientati a privilegiare rapporti di parentela degli alunni col personale interno della scuola, e al ricorso presentato dall’UAAR (Associazione Atei Agnostici Razionalisti) sulla libertà di scelta dell’insegnamento della religione cattolica per i ragazzi del secondo grado, nonché per una migliore definizione dell’interazione tra scuole, che dovrà essere favorita da un ruolo più incisivo degli uffici territoriali dell’amministrazione.
La circolare, che verrà emanata nel corso della prossima settimana, dovrebbe prevedere che le domande potranno essere presentate nel periodo che va dal 16 gennaio al 6 febbraio 2017.
Per la UIL scuola hanno partecipato Lacchei e Proietti.

Turi: un sistema di istruzione che funziona in un mercato del lavoro colabrodo

07 NOVEMBRE 2016 

Turi: un sistema di istruzione che funziona in un mercato del lavoro colabrodo

RELAZIONE DI MONITORAGGIO DEL SETTORE DELL’ISTRUZIONE E FORMAZIONE 2016 | COMMISSIONE EUROPEA 

L’analisi europea e il quadro di riferimento nazionale suggeriscono una riconsiderazione degli elementi su cui è stata costruita la riforma del Governo sulla scuola.

 

L’ultimo rapporto sull’istruzione diffuso oggi dalla Commissione europea è la più eloquente dimostrazione che non è il sistema di istruzione ad avere bisogno di modifiche ma è il mercato del lavoro che non funziona – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi. Il sistema formativo italiano sforna ‘cervelli’ che trovano lavoro ed opportunità fuori dal paese.

L’ottica secondo la quale leggere il capitolo relativo all’Italia è dunque quella di una insufficienza produttiva o di una carenza strutturale ed istituzionale nell’offrire agli studenti del nostro Paese pari opportunità rispetto ai ragazzi degli altri paesi e prospettive positive di carriera.

In entrambe i casi – continua Turi  –  vanno superati i pregiudizi sul livello di efficienza del nostro sistema di istruzione italiano che rappresenta un modello da esportare e non da omologare: ecco cosa ci dice l’Europa.

L’elemento fondamentale costitutivo  dell’istruzione italiana è quello di una scuola libera indipendente che con lo studio delle conoscenze, dello sviluppo e dello spirito critico, ha mostrato  che la misurazione delle competenze, tramite test standardizzati, porta alla massificazione, affievolisce fino ad annullare ogni forma di  inventiva e di creatività che è ciò che caratterizza il nostro ingegno, il  made in Italy, apprezzato nel mondo.

Un tale quadro di  analisi, se messo in relazione alle ultime dichiarazioni del Premier Renzi sulla scuola, proprio ieri sera, durante la trasmissione di Giovanni Minoli, dovrebbe indurre il ministro Giannini ad una (ri)considerazione degli elementi su cui è stata costruita la riforma scolastica.

La  riapertura del contratto nazionale di lavoro e le riunioni tecniche previste nelle prossime settimane al ministero – rammenta Turi – potranno essere l’occasione per dare un segnale di attenzione al personale scolastico che attende risultati di cambiamento concreto.

Sono tutti elementi che dovrebbero far riflettere una politica intenta ad omologare, piuttosto che a valorizzare ed esportare il nostro modello. I fenomeni di globalizzazione e innovazione tecnologica non possono guardare agli studenti solo come  ‘risorse umane’ da collocare sul mercato.

Quello della conoscenza non deve rappresentare un muro per una nuova divisione sociale, va armonizzato con i diritti umani: la nostra scuola lo fa da sempre, considerando  la persona e non il mercato che deve piegarsi alle esigenze umane e non il contrario. Una preparazione anche umanistica, aiuta e contribuisce alla consapevolezza, all’adattamento, alla preparazione  flessibile che consente di gestire i cambiamenti. I cervelli italiani e la loro ricerca ne sono una prova concreta.

IL MANUALE DEL GARANTE | EDIZIONE 2016 : La scuola a prova di privacy

07 NOVEMBRE 2016 

La scuola a prova di privacy

IL MANUALE DEL GARANTE | EDIZIONE 2016 

UNO STRUMENTO DI SUPPORTO PER SCUOLE E INSEGNANTI 

Il Presidente dell’Autorità, Antonello Soro: “un manuale concentrato di consigli per i ragazzi. In tema di tutela dei minori nel mondo digitale, la scuola e’ uno dei luoghi più importanti, abbiamo realizzato questo manuale che è un’ educazione alla libertà nella società digitale”.

Si possono pubblicare sui social media le fotografie scattate durante le recite scolastiche? Le lezioni possono essere registrate? Come si possono prevenire fenomeni come il cyberbullismo o il sexting? Quali accortezze adottare nel pubblicare le graduatorie del personale scolastico? Ci sono cautele specifiche per la fornitura del servizio mensa o per la gestione del “curriculum dello studente”?

A queste e a tante altre domande risponde “La scuola a prova di privacy”, la nuova guida del Garante per la protezione dei dati personali. L’obiettivo è quello di aiutare  studenti, famiglie, professori e la stessa amministrazione scolastica a muoversi agevolmente nel mondo della protezione dei dati.

“Le scuole sono chiamate ogni giorno ad affrontare la sfida più difficile, quella di educare le nuove generazioni non solo alla conoscenza di nozioni basilari e alla trasmissione del sapere, ma soprattutto al rispetto dei valori fondanti di una società. Nell’era di internet e in presenza di nuove forme di comunicazione e condivisione questo compito diventa ancora più cruciale – sottolinea il Presidente dell’Autorità, Antonello Soro. “E’ importante – continua Soro – riaffermare quotidianamente, anche in ambito scolastico, quei principi di civiltà, come la riservatezza e la dignità della persona, che devono sempre essere al centro della formazione di ogni cittadini”.

La guida – che si apre all’insegna dell’ “insegnare la privacy, rispettarla a scuola” –  raccoglie i casi affrontati dal Garante con maggiore frequenza, al fine di offrire elementi di riflessione e indicazioni  per i tanti quesiti che vengono posti dalle famiglie e dalle istituzioni: da come trattare correttamente i dati personali degli studenti (in particolare quelli sensibili, come condizioni di salute o convinzioni religiose) a quali regole seguire per pubblicare dati sul sito della scuola o per comunicarli alle famiglie; da come usare correttamente tablet e smartphone nelle aule scolastiche a quali cautele adottare per i dati  degli allievi con disturbi di apprendimento.

Il vademecum dedica inoltre particolare attenzione alla “scuola 2.0” e al corretto uso delle nuove tecnologie, al fine di prevenire atti di cyberbullismo o altri episodi che possano segnare negativamente la vita dei più giovani.

Per facilitarne la consultazione, la guida è articolata in cinque brevi capitoli (Regole generali; Vita dello studente; Mondo connesso e nuove tecnologie; Pubblicazione on line; Videosorveglianza e altri casi) che riportano regole ed esempi, e in due sezioni “di servizio” (Parole chiave; Appendice – per approfondire) utili per comprendere meglio la specifica terminologia utilizzata nella normativa sulla privacy e per avere un sintetico quadro giuridico di riferimento.

L’opuscolo verrà inviato in formato digitale a tutte le scuole pubbliche e private e potrà essere richiesto in formato cartaceo al Garante per la protezione dei dati personali all’indirizzo ufficiostampa@garanteprivacy.it oppure scaricato direttamente dal sito dell’Autorità www.garanteprivacy.it.

Roma, 7 novembre 2016

Turi al Governo: quello della 107 è un progetto naufragato

05 NOVEMBRE 2016

Turi al Governo: quello della 107 è un progetto naufragato

NELLE SCUOLE | COMUNICAZIONE | INFORMAZIONE | AZIONE SINDACALE | LAVORO |LIBERTÀ|PARTECIPAZIONE | SOLIDARIETÀ | CHIAREZZA | TRASPARENZA | CONDIVISIONE |

Il segretario generale della Uil Scuola dal palco della IX Conferenza di organizzazione della Uil rilancia le proposte della categoria per la scuola e dice: il governo prenda atto della situazione. Gli insegnanti sono preoccupati o furibondi. Abbiamo proposto buone idee e soluzioni possibili. Sulle situazioni più critiche c’è già un primo confronto con il Miur. Ora è il momento di essere veramente molto seri.

Un programma semplice è quello annunciato dal segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi dal palco della IX Conferenza di organizzazione della Uil: sarà prioritaria la comunicazione, l’informazione, l’azione politica e sindacale nelle scuole. Nel metodo, saranno chiarezza, trasparenza e condivisione, le linee guida nelle decisioni da assumere.

La scuola, il sistema di istruzione nazionale frequentato dal 93% degli studenti del nostro Paese – ha detto chiaramente Turi nella sua relazione nel corso della IX Conferenza di organizzazione della Uil – indica che la strada da percorrere è quella che rappresenta i bisogni collettivi. Ciò significa che la Uil Scuola si pone l’obiettivo concreto, e possibile, di essere capace di farsi protagonista di battaglie che sono solo parzialmente sindacali ma che coinvolgono tutti i cittadini: la difesa della scuola pubblica e statale.

Scuola, sanità, pubblica amministrazione, lavoro, ambiente, pensioni, fisco: sono terreni che, se lasciati all’attuale tendenza politica che marginalizza il ruolo delle persone per asservirle alle logiche del mercato – ha aggiunto nella sua relazione Turi – vedranno imporre ai lavoratori i sacrifici che da soli stanno già sopportando.

Occorrono strumenti ed idee nuovi non solo di contrasto, per sostenere le battaglie a tutela delle persone e dei lavoratori in un mondo che è in continua evoluzione e che non consente di avere ritardi, sia nell’analisi che nell’azione. Noi siamo pronti a metterli in atto.

Al Governo ripetiamo: questa legge non funziona nei suoi principi guida. E’ basata su presupposti che stanno creando preoccupazione, confusione e tensioni nelle scuole. Le riunioni avviate, se veramente orientate alla risoluzione delle questioni in atto, potranno fornire i fondamentali per attuare, pezzo per pezzo, le soluzioni necessarie. E su questo non ci siamo risparmiati – ha detto Turi – abbiamo proposto idee buone e fattibili.

La scuola è parte importante del pubblico impiego: agli insegnanti e al sistema scolastico è affidata la tenuta – ha aggiunto Turi, riportando l’attenzione sul negoziato per il rinnovo del contratto – anche in questo momento di estrema, assoluta difficoltà del Paese. Accanto al sistema produttivo, alla preoccupazione sociale è alla scuola che si guarda per tornare alla normalità.

• LA WEB CRONACA della Conferenza su FB| Uil Scuola e Twitter @uilscuolanazio1
• LA VIDEO CRONACA dei tre giorni di conferenza nella sezione dedicata all’interno della Uilwebtv [ http://www.uilweb.tv/webtv/default.asp?ID_VideoLink=4381 ]

INCONTRI AL MIUR: inserimento in Gae a seguito di contenzioso giuridico

05 NOVEMBRE 2016

Inserimento in Gae a seguito di contenzioso giuridico

INCONTRI AL MIUR 

Su richiesta delle organizzazioni sindacali, si è svolto l’incontro per discutere le problematiche inerenti l’inserimento nelle GAE dei diplomati magistrali, degli abilitati TFA, PAS e dei laureati in Scienze della Formazione Primaria.
La richiesta da parte dei sindacati è stata motivata dalla mancanza di indicazioni puntuali per tutti gli Uffici scolastici regionali che ha determinato e determina una disparità di comportamenti sui territori. Il MIUR ha comunicato che il TAR Lazio ha rigettato la richiesta di inserimento in GAE dei ricorrenti abilitati TFA, PAS e laureati Scienze della Formazione Primaria, precludendo per questo personale qualsiasi ulteriore possibilità di inserimento in GAE.
Per quanto riguarda i diplomati magistrali ante 2002, è previsto per il prossimo 16 novembre l’adunanza plenaria del Consiglio di Stato che darà indicazioni per avere uniformità di diritto a tutte le sezioni. La UIL Scuola, prendendo atto delle sentenze emanate che, indipendentemente dagli esiti vanno rispettate e applicate, ha voluto riportare il confronto sul piano politico evidenziando il fatto che alcuni uffici scolastici territoriali si comportano in modo difforme tra loro.
In alcuni casi inseriscono i ricorrenti titolari di un provvedimento cautelare nelle GAE e, se in posizioni utile, gli conferiscono l’incarico di lavoro a tempo indeterminato ovvero a tempo determinato. In altri casi, invece, obbligano i ricorrenti a dover richiedere anche in giudizio di ottemperanza per ottenere l’incarico se in posizione utile. Dal momento che il Consiglio di Stato in più occasioni si è già espresso dichiarando che l’inserimento con riserva consente anche la sottoscrizione dei contratti di lavoro, per la UIL la questione sotto il profilo giuridico è stata già risolta favorevolmente per i ricorrenti pertanto dovrà essere compito del MIUR dare indicazioni chiare che garantiscano comportamenti uniformi degli uffici territoriali.
La UIL infine, ha posto l’esigenza di un provvedimento ponte da inserire nella delega sul reclutamento, per la stabilizzazione di tutti i docenti inseriti nelle GAE e di quelli con 36 mesi di servizio. Per la UIL Scuola hanno partecipato Pasquale Proietti e Mauro Panzieri.

Barbagallo: «Determinati a firmare contratto pubblico impiego»

03 NOVEMBRE 2016 

Barbagallo: «Determinati a firmare contratto pubblico impiego»

AL VIA LA IX CONFERENZA DI ORGANIZZAZIONE DELLA UIL 

«DRAMMA TERREMOTO: TREGUA NELLE LOTTE» 

Dobbiamo essere determinati a fare il contratto dei pubblici dipendenti. Se c´è un’apertura, sono per verificarla fino in fondo. Se, invece, ci fosse una chiusura, ci comporteremo di conseguenza. Noi pensiamo che le lotte si debbano fare quando sono necessarie e quando servono a risolvere i problemi. In questo periodo, forse, è opportuna una tregua, fino a quando non ci sarà una tregua anche nelle scosse di terremoto. In un momento così, non sarei entusiasta a fare le lotte, mentre sono determinato a fare il contratto pubblico per poi rilanciare la partita anche nel settore privato, a partire da Federmeccanica. Chiediamo al Governo di intervenire rapidamente: dobbiamo metterlo di fronte alle proprie responsabilità. Noi chiediamo 85 euro di aumento, la stessa cifra che rivendichiamo per il settore privato: il minimo dopo anni di blocco. Roma, 3 novembre 2016 Tweet

la notizia dal sito UIL: http://www.uil.it/NewsSX.asp?ID_News=7294&Provenienza=1

Emergenza sisma, una priorità per tutti

04 NOVEMBRE 2016 

Emergenza sisma, una priorità per tutti

L’emergenza determinata dagli eventi sismici che hanno colpito duramente molte località dell’Italia centrale, e che dal 24 agosto si vanno ripetendo con punte di straordinaria intensità, costituisce in questo momento un tema da assumere come priorità anche nell’attenzione e nell’impegno del sindacato.

In questo senso le scriventi organizzazioni rappresentative dei lavoratori della scuola hanno messo in atto fin dal primo momento iniziative di solidarietà e concreto sostegno alle popolazioni colpite dal sisma, attivando fra l’altro congiuntamente anche una raccolta di fondi attraverso la delega a trattenere l’equivalente di un’ora di lavoro, che tutto il personale in servizio può sottoscrivere presso la scuola da cui è amministrato.

Per quanto riguarda in modo specifico le problematiche connesse allo svolgimento delle attività didattiche nelle zone terremotate e alle particolari condizioni in cui si trova oggi a operare il personale docente, ATA e dirigente in servizio o residente nelle scuole dell’area interessata agli eventi sismici, talvolta avendone subito direttamente gli effetti dannosi, è di tutta evidenza la necessità di mettere in atto ogni intervento necessario a garantire in condizioni di massima sicurezza l’esercizio del diritto allo studio degli alunni, adottando tutti gli opportuni adeguamenti organizzativi che la situazione di emergenza richiede, anche per quanto riguarda la gestione del personale e le sue condizioni di lavoro.

A tal fine si ritiene che possano costituire un utile punto di riferimento i provvedimenti già adottati, anche attraverso momenti di confronto con le organizzazioni sindacali, in occasione di analoghe precedenti esperienze. Le scriventi organizzazioni si dicono sin d’ora disponibili a dare il loro contributo attivo e responsabile in tutte le sedi di interlocuzione che l’Amministrazione ritenesse opportuno attivare a livello centrale e locale.

Roma, 4 novembre 2016

Flc CGIL Domenico Pantaleo – CISL Scuola Maddalena Gissi – UIL Scuola Giuseppe Turi – SNALS Confsal Marco Paolo Nigi – GILDA Unams Rino Di Meglio

Scuola: Uil scuola, giudice riconosce pagamento ferie non godute

A sette docenti che avevano presentato ricorso
(ANSA) – BOLOGNA, 11 OTT – Un giudice del Lavoro di Reggio Emilia ha dato ragione a sette docenti che chiedevano la retribuzione delle ferie non godute per l’anno scolastico 2012-13. I ricorrenti possono così recuperare una somma individuale tra i 1.500 e 2.000 euro. Lo ha reso noto il segretario generale della Uil Scuola Emilia-Romagna e Reggio Emilia, Giuseppe D’Aprile, che parla di “sentenza pilota” dove il giudice “riconosce e ristabilisce un diritto negato; uno dei tanti troppi diritti negati in questi tempi agli insegnanti”.
Per il segretario “il giudice ha concluso che i lavoratori hanno diritto alla monetizzazione delle ferie in quanto nessuna norma che lo escludeva era vigente alla fine del loro rapporto di lavoro (30 giugno 2013). Inoltre ha stabilito che dai giorni di ferie maturati non possono essere sottratte le giornate di sospensione delle lezioni in quanto la fruizione dei riposi, fino al 1 settembre 2013, continua a essere disciplinata dall’articolo 19 Ccln comparto scuola”.

sentenza-pagamento-ferie

DIRITTO ALLO STUDIO PERSONALE COMPARTO SCUOLA: ATTO UNILATERALE ART.40,c3ter D.lgs 165/01.

In allegato pubblichiamo l’atto unilaterale di cui all’art.40, comma 3 tee , D.Lgs 165/01. emesso l’anno precedente che presumibilmente resterà vigente anche per il corrente anno scolastico.

Criteri per la fruizione dei permessi per il diritto allo studio del personale del comparto scuola. (art.4, comma 4, CCNL)

art-40-comma-3-ter-d-lgs-165-01-concernente-i-criteri-per-la-fruizione-dei-permessi-per-il

diritto-allo-studio-comparto-scuola-art-4-comma-4-ccnl

modello-permessi-2017

s.m.

USR SICILIA: Fondi Strutturali Europei-PON 2014-2020. AVVISO PUBBLICO Prot. N. 10862 del 16/9/2016(Progetti di inclusione sociale) – Proroga per la presentazione dei progetti e chiarimenti.

USR SICILIA: Fondi Strutturali Europei-PON 2014-2020. AVVISO PUBBLICO Prot. N. 10862 del 16/9/2016(Progetti di inclusione sociale) – Proroga per la presentazione dei progetti e chiarimenti.

Fondi Strutturali Europei-PON 2014-2020. AVVISO PUBBLICO   Prot. N. 10862 del 16/9/2016 (Progetti di inclusione sociale) – Proroga per la presentazione dei progetti e chiarimenti.

Allegati:
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USR SICILIA: D.M. 663 del 1° settembre 2016 – art. 22 e D.D.G. n. 1068 del 19/10/2016 – Progettazione di percorsi di apprendistato ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs. 81/2015. Scadenza ore 11 del 25/11/2016.

USR SICILIA: D.M. 663 del 1° settembre 2016 – art. 22 e D.D.G. n. 1068 del 19/10/2016 – Progettazione di percorsi di apprendistato ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs. 81/2015. Scadenza ore 11 del 25/11/2016.

D.M. 663 del 1° settembre 2016 – art. 22 e D.D.G. n. 1068 del 19/10/2016 – Progettazione di percorsi di apprendistato ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs. 81/2015.
Scadenza ore 11 del 25/11/2016.

Allegati:
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USR SICILIA: Programmazione Fondi Strutturali 2014-2020 – Avviso FESR prot. n. 9035 del 13/07/2015 e Avviso FESR prot. n. 12810 del 15/10/2015 – Proroga data di chiusura dei progetti.

USR SICILIA: Programmazione Fondi Strutturali 2014-2020 – Avviso FESR prot. n. 9035 del 13/07/2015 e Avviso FESR prot. n. 12810 del 15/10/2015 – Proroga data di chiusura dei progetti.

Programmazione Fondi Strutturali 2014-2020 – Avviso FESR prot. n. 9035 del 13/07/2015 per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN e Avviso FESR prot. n. 12810 del 15/10/2015 per la realizzazione, di Ambienti digitali – Proroga data di chiusura dei progetti.

Allegati:
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PROGETTI PON | PROGETTI DI INCLUSIONE SOCIALE, LOTTA AL DISAGIO E PER GARANTIRE L’APERTURA DELLE SCUOLE OLTRE L’ORARIO SCOLASTICO: Proroga al 14 novembre

28 OTTOBRE 2016 

Proroga al 14 novembre

PROGETTI PON | PROGETTI DI INCLUSIONE SOCIALE, LOTTA AL DISAGIO E PER GARANTIRE L’APERTURA DELLE SCUOLE OLTRE L’ORARIO SCOLASTICO 

A seguito dell’incontro richiesto dai sindacati scuola sul bando inerente  Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nella aree a rischio e in quelle periferiche”, il Miur, rispondendo alla richiesta specifica ha prorogato  i termini di presentazione dei progetti, venendo incontro alle esigenze delle scuole, impegnate nell’ampia attività di  progettazione.
Ogni progetto se graduato secono i criteri fissati dal bando potrà accedere ad un finanziamento di 40 o 45 mila euro a seconda che il numero degli  studenti della scuola  sia inferiore o superiorea 1.000.

  1. il termine di scadenza per la presentazione delle proposte progettuali è differito alle ore 14.00 del giorno 14 novembre 2016.
  2.  l’area del sistema Informativo Fondi (SIF) 2020, predisposta per la trasmissione dei piani firmati digitalmente, resterà aperta dalle ore 10.00 del giorno 15 novembre 2016 alle ore 14.00 del giorno 25 novembre 2016

L’incontro ha consentito di chiarire alcuni elementi chiave:

  • una scuola può proporre il proprio progetto anche in collaborazione con altre scuole, sia pubbliche che paritarie del territorio anche per  l’utilizzo di laboratori linguistici, scientifici;
  • in caso di collaborazione tra più scuole, ciascuna scuola deve comunque candidare il proprio progetto autonomamente;
  • le ore degli esperti  possono  essere suddivise su due o più persone;
  • l’incarico di tutor restaaffidato alla stessa persona in relazione al controllo delle presenze e delle assenze da cui può dipendere anche la diminuzione dell’importo previsto per l’area gestionale.

L’amministrazione non ha accolto la richiesta sindacale di  regolamentare in modo più chiaro  la quantificazione degli impegni e l’accesso alla relativa retribuzione per i dirigenti scolastici  e per i Direttori SGA.

 La UIL ha chiesto  inoltre di riparametrare  la retribuzione del tutor  adeguandola  a quella prevista dalla tabella 5 allegata al CCNL; ha chiesto infine una informativa sindacale specifica, rispetto a quella fornita  nei comitati di sorveglianza, in occasione della emanazione di ogni nuovo bando del fondo sociale.

All’incontro ha partecipato Noemi Ranieri.