AT DI CATANIA: Personale Scuola Primaria – Pubblicazione movimenti a.s. 2016/2017 – Fasi B – C – D

29 LUGLIO 2016

AT DI CATANIA: Personale Scuola Primaria – Pubblicazione movimenti a.s. 2016/2017 – Fasi B – C – D

Personale Scuola Primaria – Pubblicazione movimenti a.s. 2016/2017 – Fasi B – C – D

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FORMAZIONE DOCENTI | IL PIANO TRIENNALE DELLA LEGGE 107 : Sessanta pagine di idee vaghe e confuse

27 LUGLIO 2016

Sessanta pagine di idee vaghe e confuse

FORMAZIONE DOCENTI | IL PIANO TRIENNALE DELLA LEGGE 107

RESTA L’AMBIGUITÀ DELL’OBBLIGATORIETÀ. 

L’incontro sul piano triennale non ha chiarito alcuno dei dubbi che la UIL nutre da tempo su una misura invisa,più basata sulla propaganda che sulla reale portata innovativa della formazione che per sua natura è molto importante e deve essere affrontata con il massimo della serietà e concretezza.
Non è ancora dato sapere come la formazione impatti con le norme contrattuali. I carichi di lavoro come è noto sono materia di competenza contrattuale ed attualmente regolano la materia. Eventuali modifiche sono rinviate alla definizione del nuovo contratto.
La sola messa in campo di finanziamenti non può da sola giustificare azioni che cambiano regole pattizie in corso d’opera, l’intera operazione va ricondotta all’interno del confronto per il rinnovo contrattuale, avviato dalla Funzione pubblica in questi giorni.
In questo quadro di incertezza per le persone, si è svolto un incontro il 26 luglio presso il dipartimento dell’istruzione; nel corso dell’incontro, il miur ha illustrato senza fornire alcuna documentazione delle sessanta pagine di obiettivi nazionali per la qualificazione professionale,la valorizzazione dell’autonomia, senza dire nulla circa la sua attuazione e fattibilità: non chiarendo come e in che modo saranno coinvolti i docenti, per l’attuazione dei commi 123 e 124 della legge di riforma del governo sulla formazione.
Si evince però quanto segue: le procedure saranno a bando, si dovranno costituire associazioni temporanee di impresa e individuare scuole capofila, definire unità formative certificate e piani di scuola senza coinvolgimento degli organi collegiali, generalizzazione del portfolio personale per ogni docente, e poi monitoraggi a livello nazionale, di scuola e feed back individuali.
Ci sembrano i soliti annunci senza concretezza buoni solo per i comunicati stampa. Dopo il flop del bonus professionale docenti e della rinuncia ad un accordo politico sulla chiamata diretta, rischia di aprirsi con il miur una nuova frattura tra chi la scuola la amministra e chi la realizza ogni giorno sulla propria pelle. Un sistema ambizioso di formazione in servizio può realizzarsi solo, secondo la UIL, con step di attuazione graduale attraverso un continuo coinvolgimento dei lavoratori.
Per la UIL ha partecipato Noemi Ranieri

La protesta della UIL Scuola contro il ritardo e il colpevole comportamento omissivo rispetto ad una tempestiva comunicazione circa i ritardi nella pubblicazione dei trasferimenti della primaria‏

27 LUGLIO 2016

La protesta della UIL Scuola contro il ritardo e il colpevole comportamento omissivo rispetto ad una tempestiva comunicazione circa i ritardi nella pubblicazione dei trasferimenti della primaria‏

Lo temevamo, lo abbiamo ribadito in tutti i modi ed in tutte le sedi.
Oramai da tempo abbiamo segnalato il paventato pericolo, ora diventato certezza, della scarsa considerazione da parte del MIUR per la classe docente.
Svilimento della professionalità, scarsa considerazione nei confronti dei docenti in quanto persone, cittadini, soggetti di diritto.
Già da tempo illustri docenti e liberi pensatori nonché studiosi della filosofia del diritto hanno paventato la liquefazione della funzione e del ruolo della docenza……
ecco, la riprova…
di seguito la protesta a firma del segretario generale della UIL SCUOLA, Pino Turi.
Roma, 27 luglio 2016
Al Capo di Gabinetto MIUR
Dott. Alessandro Fusacchia
Al Capo Dipartimento Istruzione
Dott.ssa Rosa De Pasquale
Al Direttore Generale del Personale Istruzione
Dott.ssa Maria Maddalena Novelli
R O M A
Come è noto, il calendario predisposto dal MIUR, prevede lo scadenziario relativo ai movimenti interprovinciali dei docenti delle c.d. fasi “B/C/D”, in particolare per la scuola primaria la data di pubblicazione era prevista per la giornata di ieri 26 luglio 2016.
Come è altrettanto noto, le comunicazioni dei movimenti avvengono con sistema informatico entro le 24 ore del giorno previsto per i movimenti, per cui nella giornata di ieri migliaia di docenti sono rimasti “attaccati” al P.C. per apprendere della loro destinazione.
Molti di loro, si sono rivolti alle nostre sedi per sapere se fossero previsti slittamenti di data; a loro volta hanno rimandato il quesito alla scrivente Segreteria nazionale che per le vie brevi ha avuto risposte altalenanti dagli Uffici del ministero, circa l’orario di pubblicazione, ma nessuno si è spinto a prospettare rinvii.
La risultanza di ciò è quantomeno deleteria e non rispettosa di tante persone che hanno passato la notte, invano, davanti ad uno schermo di computer.
Con la presente pertanto, oltre a chiedere conto dei motivi del ritardo e del colpevole comportamento omissivo rispetto ad una tempestiva comunicazione a cui i lavoratori dipendenti da codesto ministero, avrebbero avuto diritto e considerato che al momento non è dato sapere ancora nulla, si chiede conto dell’accaduto, anche per dare certezza sulle procedure future.
E’ superfluo sottolineare che tali censurabili comportamenti, non fanno altro che alimentare un clima già esasperato in cui si alimenta incertezza e diffidenza nell’azione amministrativa che, peraltro , prevede ulteriori procedure di mobilità come il passaggio dagli ambiti alle scuole e le assegnazioni provvisorie che riguarda lo stesso personale interessato a conoscere la propria destinazione.
Nell’ auspicare che simili accadimenti non si debbano più verificare e che i comprensibili ritardi di una procedura complessa come quella in atto, non esimono l’amministrazione da una corretta e tempestiva comunicazione alle persone interessate e alle Organizzazioni sindacali, si resta in attesa di un riscontro di merito.
Pino Turi
Segretario Generale

Assegnazioni provvisorie e utilizzazioni 2016-2017: LE SCADENZE, LE MODALITÀ DI INOLTRO DELLA DOMANDA, COME PROCEDERE PER L’INOLTRO ON LINE

26 LUGLIO 2016

Assegnazioni provvisorie e utilizzazioni 2016-2017

LE SCADENZE, LE MODALITÀ DI INOLTRO DELLA DOMANDA, COME PROCEDERE PER L’INOLTRO ON LINE 

Nel link le schede da condividere e scaricare

Turi: amministrazione al bivio

26 LUGLIO 2016

Turi: amministrazione al bivio

ALL’INDOMANI DELLA PUBBLICAZIONE DELLE LINEE GUIDA SU PASSAGGIO DA AMBITO A SCUOLA

RIPRENDERE IL CONFRONTO O VOTARSI AD UN CONFLITTO DI DIFFICILE SOLUZIONE 

All’indomani della pubblicazione delle linee guida che regolamentano il passaggio dei docenti titolari di ambito alle singole scuole, è necessaria un’analisi ed una valutazione complessiva incentrata sul merito. Andiamo per gradi.

La legge sulla scuola ha in sé, sin dalla sua nascita e dal modo con cui è stata approvata, aspetti “ideologici” di difficile, se non di impossibile realizzazione.
La gestione del personale viene condotta secondo una logica di ordine gerarchico, piuttosto che demandarla all’autonomia delle scuole con il supporto degli strumenti di partecipazione democratica. Ciò ha inevitabilmente fatto emergere le contraddizioni che, prima ancora che politiche, sono normative e di assetto giuridico.

La principale è la chiamata diretta. Questa si basa su un fraintendimento con il reclutamento, quest’ultimo sì riserva di legge. Non sarà superfluo ribadire che siamo in presenza di docenti abilitati, reclutati per concorso e, in molteplici casi, con diversi anni di esperienza lavorativa alle spalle.
Sul secondo elemento (il reclutamento) si dovrebbe operare attraverso l’uso della delega prevista dalla stessa legge 107; è quella la sede di discussione sulle modifiche da apportare. Sul tema la Uil Scuola si è dichiarata a favore di un modello che vede nelle scuole, associate in rete, il baricentro del nuovo reclutamento, fermo restando il sistema nazionale di istruzione.

L’altra contraddizione è rappresentata dal c.d. incarico triennale. Qui siamo in presenza di un paradosso giuridico: l’attribuzione dell’incarico a tempo determinato è un istituto che attiene alla dirigenza, che ha un obbligo di risultato; non è estensibile al personale docente che, avendo un contratto di lavoro subordinato, ha solo un obbligo, quello del facere, di svolgere, cioè, la propria attività senza demerito.

Sono le contraddizioni palesi, peraltro, riconosciute, ai tavoli di contrattazione dall’Amministrazione, che ha indotto la stessa, attraverso la contrattazione, a modificare lo stesso impianto. Seguendo tale logica si sono ricondotte nell’alveo della mobilità le contraddizioni della legge: si sono ridotti al minimo i titolari di ambito e si è rinviato alla sequenza il compito di regolarla con criteri di equità, di trasparenza, di imparzialità e di garanzia della professionalità dei docenti titolari di ambito. Su questo, va evidenziato come si tratta di azioni concordate e condivise.

L’accordo politico sulla sequenza c’è, esiste e non può essere disconosciuto. È vero che se non si firma un accordo le parti riprendono la loro libertà di azione, ma occorre coerenza e condivisione sia sotto il profilo giuridico che su quello più propriamente politico.
Questo non riguarda la competizione con il sindacato, ma la funzionalità stessa delle scuole e la certezza di status dei lavoratori.

Nell’accordo politico si sancisce appunto che:
a – non si parla di chiamata diretta, ma di passaggio da ambito a scuola;
b – viene meno il principio dell’incarico, si parla di assegnazione all’organico triennale;
c- si concorda sulle procedure, che devono essere caratterizzate da oggettività e garanzia di equità, senza alcuna discrezionalità del dirigente;
d – si stabiliscono alcuni requisiti (quattro) per corrispondere ad alcuni elementi di flessibilità tra offerta delle scuole e domanda dei docenti.

Il mancato raggiungimento dell’accordo (unicamente sul numero dei requisiti), legati al punteggio della mobilità, ha fornito il pretesto per ribaltare il tavolo e lasciare alle scuole la gestione di un procedimento che lo stesso accordo politico riconosceva viziato in origine, di difficile attuazione e abbisognevole di modifiche.
Del resto l’accordo sulla mobilità ha realizzato proprio questo: ridurre a numeri marginali i titolari di ambito (si è passato da oltre 200.000 agli attuali 60/65000), senza considerare i soprannumerari che, è notizia di questi giorni, erano stati sottostimati.

Appare chiara, dunque, la contraddizione e l’avventurosità della scelta effettuata, peraltro, scaricata sulle scuole e sui dirigenti. Addirittura si è omesso, nelle linee guida, di considerare tra le altre norme e procedure le precedenze di legge, ma forse se lo sentiranno ricordare via skype dal Ministero. Per queste evidenti motivazioni, riteniamo la partita ancora aperta.

Lo stress test a cui il Miur ricorre appare solo un atteggiamento miope, tutto basato sulla propaganda e sul terreno dello scontro politico che la scuola, quella reale, non merita. Tra qualche settimana la parola passa ai docenti, agli studenti e alle famiglie: questa volta la valutazione dell’operato della politica passa al vaglio della società civile prima ancora che dalle aule di giustizia. A nessuno di loro il sindacato farà mancare il suo apporto.

AT DI CATANIA: Utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed A.T.A. per l’anno scolastico 2016/17 – Ipotesi C.C.N.I. e presentazione domande

25 LUGLIO 2016

AT DI CATANIA: Utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed A.T.A. per l’anno scolastico 2016/17 – Ipotesi C.C.N.I. e presentazione domande

Pubblicazione nota MIUR n. 19976 e ipotesi di CCNI

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AT DI CATANIA: Indicazioni operative per l’individuazione dei docenti trasferiti o assegnati agli ambiti territoriali e il conferimento degli incarichi nelle Istituzioni scolastiche a.s. 2016/2017

25 LUGLIO 2016

AT DI CATANIA: Indicazioni operative per l’individuazione dei docenti trasferiti o assegnati agli ambiti territoriali e il conferimento degli incarichi nelle Istituzioni scolastiche a.s. 2016/2017

Pubblicazione nota MIUR 2609 del 22/07/2016 e relativo allegato

Allegati:

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INSEGNANTI, AMBITI E SCUOLE.

Insegnanti, ambiti e scuole
La scheda di dettaglio della Uil Scuola 
sulle indicazioni operative del Miur
Sono 43 i criteri definiti dal Miur per la scelta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici : confermato il conferimento degli incarichi triennali, e non sono neanche criteri e titoli vincolanti.
Sostanzialmente, come anticipato dalla Uil scuola, l’elenco dei requisiti (Allegato A) è meramente esemplificativo e i dirigenti, nella loro autonomia, possono non tenerne conto e farne valere altri. Siamo alla più completa anarchia.
Questo in sintesi quanto prevede la nota ministeriale n.2609 del 22 luglio 2016, pubblicata oggi.
Come è organizzata la procedura?
La procedura di individuazione dei docenti predisposta dal Miur consta di due fasi:
a)     La prima per l’individuazione dei docenti da assegnare alle scuole, sulla base dei criteri definiti dai dirigenti scolastici;
b)     La seconda per l’assegnazione alle scuole da parte degli Uffici scolastici provinciali dei docenti non scelti nella prima fase o che non hanno presentato domanda, ovvero in caso di inerzia del dirigente.
Che succede nella prima fase?
Nella prima fase i dirigenti indicano da tre a sei criteri, in ordine di priorità, sulla base delle competenze richieste per l’individuazione dei docenti, anche attraverso l’utilizzo di un elenco esemplificativo di criteri riportati nell’Allegato A.
Successivamente, pubblicano gli avvisi con l’elenco dei posti disponibili nella scuola. Per ciascun posto l’avviso deve specificare i criteri individuati, le modalità e i termini di scadenza per la presentazione delle candidature da parte dei docenti interessati.
In caso di inerzia da parte del dirigente, quindi in caso di mancata pubblicazione dell’avviso, i posti saranno assegnati dall’Usr.
Come avviene la scelta dei docenti?
La scelta dei docenti da parte del dirigente avviene attraverso l’esame della corrispondenza dei curricula dei docenti inseriti nell’ambito, partendo da quelli che hanno presentato la propria candidatura, secondo i criteri fissati nell’avviso. 
(Ndr: non si capisce se é obbligato a prendere quelli che si sono candidati oppure prende chi vuole) 
Ma è previsto anche il colloquio?
Sì, i dirigenti, ai fini della scelta, possono procedere anche attraverso il colloquio, o in presenza o in remoto (videochiamata o Skype).
Che scadenza è prevista?
Gli avvisi delle scuole vanno pubblicati a partire:
–         dal 29 luglio: Infanzia e primaria
–         dal 6 agosto: Scuola secondaria di primo grado
–         dal 18 agosto: Scuola secondaria di secondo grado
E dopo gli avvisi?
Successivamente, le scuole comunicano formalmente via mail ai docenti individuati la proposta di incarico.
Dopo l’accettazione formale, via mail, da parte del docente, la scuola dà atto dell’individuazione utilizzando l’esclusiva funzione ‘individuazione per competenze’ del Sidi:
o    il 18 agosto (Infanzia, primaria e primo grado)
o    il 26 agosto (Secondo grado)
L’assegnazione é esecutiva solo dopo l’accettazione del docente.
Ma i docenti quando possono presentare il curriculum?
Sempre per la prima fase i docenti possono caricare nell’apposita sezione di ‘Istanze on line’ il proprio curriculum vitae:
·        dal 29 luglio al 4 agosto: infanzia e primaria
·        dal 6 al 9 agosto: primo grado
·        dal 16 al 19 agosto: secondo grado
E dopo il curriculum?
Possono presentare la propria candidatura ad una o più scuole dell’ambito, evidenziando la classe di concorso di titolarità e il possesso dei requisiti richiesti dalla scuola. 
L’invio della candidatura dovrà avvenire per e-mail e costituisce preventiva dichiarazione di disponibilità ad accettare la proposta di incarico. 
In presenza di più proposte, i docenti optano per la scuola di loro gradimento.
E’ la scuola che sceglie il docente?
No. La scuola pubblica l’avviso. Il docente decide di aderire o meno.
Cosa accade ai docenti non scelti?
Nella seconda fase i docenti non assegnati ad alcuna scuola, o perché non scelti o perché non hanno presentato domanda, sono assegnati d’ufficio da parte dell’USR ad una scuola dell’ambito.
Possono i docenti titolari di un ambito candidarsi per scuole di altro ambito territoriale?
No. Possono solo chiedere ed essere assegnati ad una scuola che ricada nell’ambito di cui si é titolare.
Finalmente, al termine delle due fasi i docenti assegnati alle scuole devono sottoscrivere l’incarico triennale.    

……e chi più ne ha più ne metta….. conviene restare inermi e inerti? No! io non ci sto!

salvo mavica, segretario generale territoriale Uil Scuola città metropolitana Catania

Sindacati scuola: ricorso alla giustizia amministrativa – PROFILI DI ILLEGITTIMITÀ SONO STATI GIÀ INDIVIDUATI DAGLI UFFICI LEGALI.

22 LUGLIO 2016

Sindacati scuola: ricorso alla giustizia amministrativa

PROFILI DI ILLEGITTIMITÀ SONO STATI GIÀ INDIVIDUATI DAGLI UFFICI LEGALI. 

Azioni a tutela dei lavoratori e della loro dignità professionale. Pronti ad impugnare atti amministrativi e procedure.

Totale mancanza degli elementi di chiarezza, trasparenza e obiettività che l’intesa avrebbe dovuto garantire, fornendo un quadro certo e affidabile di riferimento entro cui gestire le operazioni di assegnazione dei docenti alle scuole: i sindacati scuola registrano molto negativamente la decisione del Miur di fornire unilateralmente indicazioni operative ai dirigenti scolastici, rendendo ancor più impraticabili i tempi già molto ristretti per adempimenti di rilevante complessità.

Con la pubblicazione delle ‘indicazioni operative’ per definire “le procedure, le modalità e i criteri attuativi per l’assegnazione alle scuole dei docenti titolari di ambito” si annuncia una gestione delle operazioni di assegnazione dei docenti da ambito a scuola che, oltre a essere discrezionali, renderanno strutturali i fattori di precarietà derivanti dal venire meno del diritto ad una titolarità di scuola; aggraveranno pesantemente gli impegni dei dirigenti e degli uffici; aumenteranno i rischi di contenzioso per l’assenza di regole trasparenti e verificabili.

La prospettiva di modernizzazione del sistema di istruzione non può essere confusa con l’indicazione dell’utilizzo di Skype, videochiamata, per i colloqui tra dirigenti scolastici e insegnanti.

Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal, che per molte settimane si sono impegnati responsabilmente al tavolo di trattativa, consentendo di delineare un’ipotesi di accordo che avrebbe assicurato tutele al personale insieme a funzionalità e trasparenza delle procedure, sono pronti ora a intraprendere ogni azione necessaria a tutela dei lavoratori e della loro dignità professionale: l’impugnativa di tutti gli  atti amministrativi edelle conseguenti procedure nelle quali non si individuano i criteri minimali di correttezza e regolarità, ivi comprese le stesse “indicazioni operative” del Miur innanzi alla giustizia amministrativa – e, innanzi ai Tribunali del lavoro, le azioni legate alla lesione dei diritti soggettivi dei singoli docenti.

Roma, 22 luglio 2016

FLC CGIL, Domenico Pantaleo
CISL SCUOLA, Maddalena Gissi
UIL SCUOLA, Giuseppe Turi

COMUNICATO STAMPA MIUR: Individuazione per competenze degli insegnanti, on line le Indicazioni operative per le scuole e i docenti

22 LUGLIO 2016

COMUNICATO STAMPA MIUR: Individuazione per competenze degli insegnanti, on line le Indicazioni operative per le scuole e i docenti

(TRATTO DAL SITO WWW.ISTRUZIONE.IT)

Ufficio Stampa

Roma, 22 luglio 2016

Individuazione per competenze degli insegnanti,
on line le Indicazioni operative per le scuole e i docenti

Sono disponibili da oggi, sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, le indicazioni operative che consentiranno alle istituzioni scolastiche di individuare gli insegnanti che dovranno coprire i posti vacanti secondo le novità previste dalla Buona Scuola.

Da quest’anno infatti cambia il sistema: i docenti di ruolo non saranno più assegnati alle sedi scolastiche sulla base di anzianità e punteggi, ma per le loro competenze ed esperienze. Saranno le singole scuole ad individuare, fra gli insegnanti presenti nel proprio ambito territoriale, quelli che più corrispondono, per profilo professionale, al loro progetto formativo. Parte dunque l’individuazione dei docenti per competenze. Le indicazioni operative sono state predisposte dal Ministero per “dare indirizzi comuni” alle scuole nel primo anno di applicazione. Dalla prossima settimana saranno disponibili anche delle FAQ e una modulistica standard per facilitare le procedure.

Il nuovo sistema “punta a valorizzare le esperienze e i percorsi professionali che gli insegnanti si sono costruiti negli anni – ricordano il Ministro Stefania Giannini e il Sottosegretario Davide Faraone – e consente alle scuole di scegliere i docenti di cui hanno bisogno per portare avanti la loro offerta formativa. Si tratta di una novità assoluta per il nostro sistema scolastico, che nelle prossime settimane sarà protagonista dell’avvio di una piccola rivoluzione e di uno sforzo importante da parte di tutti i soggetti coinvolti – dirigenti, docenti e personale amministrativo – ai quali rivolgiamo grande apprezzamento e riconoscenza”.

Cosa accade in pratica? Tutto parte dalle esigenze delle scuole. Il capo d’istituto tiene conto, per individuare i docenti, del Piano dell’Offerta Formativa e del Piano di miglioramento della propria istituzione scolastica. Un esempio concreto: un dirigente ha a disposizione un posto di matematica. Con le vecchie regole, l’Ufficio Scolastico Regionale gli avrebbe assegnato un docente sulla base delle graduatorie, senza correlazione con le esigenze dell’istituto. Quest’anno il dirigente potrà vagliare i CV degli insegnanti presenti nel suo ambito territoriale e individuare quelli che hanno esperienze (ad esempio di didattica laboratoriale o innovativa) o titoli (come la conoscenza di una lingua) che rispondono al meglio all’offerta formativa presentata alle famiglie e decisa dal Collegio dei docenti.

Saranno valorizzate soprattutto le esperienze: la professionalità del docente si costruisce e si caratterizza in modo qualitativamente differente a seconda dei contesti scolastici in cui ha lavorato. Aver operato in ambiti diversi, aver utilizzato didattiche innovative e laboratoriali, aver ricoperto ruoli organizzativi, aver curato particolari progetti interni alla scuola o in collaborazione con le altre agenzie del territorio, sono alcuni degli elementi che possono consentire di identificare i profili più adeguati ai Piani Triennali delle istituzioni scolastiche. Questo approccio, ricorda il documento, considera “l’anzianità non un valore in sé, ma come elemento da valorizzare in quanto può aver consentito uno specifico sviluppo professionale”.

LE FASI
Sono previste due fasi nelle operazioni, la prima a cura dei dirigenti scolastici, la seconda a cura degli Uffici Regionali.

Cosa faranno i dirigenti scolastici? Pubblicheranno appositi avvisi relativi ai posti disponibili, individuando da 3 a 6 caratteristiche (coerenti con il Piano dell’offerta formativa) richieste ai docenti che dovranno inviare la loro candidatura. Il Ministero fornisce una tabella esemplificativa. Queste caratteristiche saranno di tre tipi:esperienze (didattica digitale, insegnamento in sezioni ospedaliere, pratica musicale, per fare degli esempi);titoli universitari, culturali e certificazioni (come i dottorati su tematiche affini alla classe di concorso o certificazioni linguistiche); attività formative. I dirigenti pubblicheranno gli avvisi dal 29 luglio per infanzia e primaria, dal 6 agosto per la secondaria di primo grado, dal 18 agosto per la secondaria di secondo grado. Esamineranno poi i CV dei docenti presenti nel loro ambito territoriale a partire da quelli che hanno presentato la loro candidatura. Ogni scelta sarà motivata. I dirigenti faranno una proposta di incarico agli insegnanti individuati.

I docenti potranno caricare il loro curriculum sul sistema del Miur (Istanze On Line) dal 29 luglio al 4 agosto per infanzia e primaria, dal 6 al 9 agosto per la secondaria di primo grado, dal 16 al 19 agosto per la secondaria di secondo grado. Avranno a disposizione un modello predefinito. Potranno partecipare a eventuali colloqui proposti dai dirigenti e accettare o meno le proposte ricevute.

Per i docenti rimasti senza una sede alla fine delle procedure, questa verrà individuata dagli Uffici Scolastici Regionali.

In allegato le indicazioni operative e la tabella con le scadenze

Il precedente comunicato:
http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/cs150716

 Allegati
Nota prot. n. 2609 del 22 luglio 2016Scarica
Individuazione per Competenze – Tempistica.pdfScarica

Informativa organico di fatto personale docente

22 LUGLIO 2016

Informativa organico di fatto personale docente

Uil: procedure di calcolo affrettate. Si dovranno gestire migliaia di posti in esubero scaricando il problema a danno della mobilità e delle future immissioni in ruolo.

Il MIUR ha illustrato alle organizzazioni sindacali una nota che di fatto sostituisce, per ora, il decreto interministeriale con la quale fornisce indicazioni ai Direttori degli Uffici Scolastici Nazionali sulla definizione dell’organico di fatto del personale docente.

Il dato più vistoso che emerge e’ relativo al decremento del numero degli alunni, rispetto allo scorso anno, pari a 48.000 unità che, nel fatto, si traducono in 1.192 posti in meno.

Il Ministero, alla nota che è in fase di emanazione, allegherà una tabella dettagliata con la ripartizione, a livello regionale, dei 30.262 posti in organico di fatto.

La UIL Scuola oltre a stigmatizzare le modalità ed i tempi dell’informativa, ha evidenziato che la determinazione dei posti in organico di fatto oltre a tenere conto del dato relativo al numero degli alunni, non può prescindere dalle esigenze complessive di funzionamento delle scuole.

Inoltre la UIL Scuola nel corso dell’incontro ha posto il problema relativo alla compensazione, con i posti dell’organico potenziato, degli esuberi provinciali del personale docente.

L’Amministrazione, evidentemente, per procedure di calcolo affrettate si ritrova a gestire migliaia di posti in esubero scaricando il problema a danno della mobilità e delle future immissioni in ruolo.

La UIL Scuola ritiene la scelta dell’Amministrazione inaccettabile.
Ha chiesto, ai sensi della legge 241/90, la trasparenza dei criteri adottati dal MIUR e, se necessario, si farà carico della tutela, nelle sedi opportune, dei docenti penalizzati.

Nulla ancora in merito alle istruzioni operative relative al passaggio dei docenti dagli ambiti alle scuole.

ASSEGNAZIONE DOCENTI: Dominano confusione e incertezza

21 LUGLIO 2016

Dominano confusione e incertezza

ASSEGNAZIONE DOCENTI

LA NOTA DEI SINDACATI SCUOLA 

L’atteggiamento di chiusura al confronto assunto dal MIUR, con la pretesa di ampliare in modo smisurato il numero dei requisiti nel testo di un accordo che si stava faticosamente costruendo ha determinato l’impossibilità di concludere positivamente la sequenza contrattuale prevista per definire “le procedure, le modalità e i criteri attuativi per l’assegnazione alle scuole dei docenti titolari di ambito”. Sono venuti così a mancare i necessari elementi di chiarezza, trasparenza e obiettività che l’intesa avrebbe dovuto garantire, fornendo un quadro certo e affidabile di riferimento entro cui gestire le operazioni di assegnazione dei docenti alle scuole.

Al mancato accordo è seguita la decisione del MIUR di fornire proprie indicazioni operative ai dirigenti scolastici, che tuttavia ancora non sono state diffuse rendendo ancor più impraticabili i tempi già molto ristretti per adempimenti di rilevante complessità. Si chiude così all’insegna di ulteriori elementi di incertezza un anno che ha visto accrescere per la scuola italiana le tante criticità che da tempo la affliggono.

Nessuna delle “promesse” del Governo è stata mantenuta con la legge 107: non si sono esaurite le graduatorie, non si è risolto il problema del precariato né ridotto il ricorso alle supplenze, resta gravemente insufficiente l’organico del personale ATA, non trova soluzione la vicenda del trattamento accessorio dei dirigenti scolastici, perdura la situazione di inadeguato riconoscimento e di crescente penalizzazione, anche sul piano retributivo, del personale scolastico che può essere risolta solo con il rinnovo del contratto nazionale.

Ora si annuncia una gestione delle operazioni di assegnazione dei docenti da ambito a scuola che, oltre a essere discrezionali, rendono strutturali i fattori di precarietà derivanti dal venire meno del diritto ad una titolarità di scuola, aggraverà pesantemente gli impegni dei dirigenti e degli uffici, aumentando infine i rischi di contenzioso per l’assenza di regole trasparenti e verificabili.

Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal, che per molte settimane si sono impegnate responsabilmente al tavolo di trattativa, consentendo di delineare un’ipotesi di accordo che avrebbe assicurato tutele al personale insieme a funzionalità e trasparenza delle procedure, attendono ora di conoscere contenuti e modalità di diffusione delle annunciate indicazioni operative, pronte ora a intraprendere ogni azione che si rendesse necessaria a tutela dei lavoratori e della loro dignità professionale ma anche ad impugnare atti amministrativi e procedure di cui non si riscontrino correttezza e regolarità, ivi comprese le stesse “linee guida” del MIUR.

Roma, 21 luglio 2016

FLC CGIL, Domenico Pantaleo
CISL SCUOLA, Maddalena Gissi
UIL SCUOLA, Giuseppe Turi
SNALS CONFSAL, Marco Paolo Nigi

Dirigenti scolastici sotto assedio: C’È DA CREDERE CHE IL MIUR LI CONSIDERI COME BATMAN

21 LUGLIO 2016

Dirigenti scolastici sotto assedio

C’È DA CREDERE CHE IL MIUR LI CONSIDERI COME BATMAN

Pensare agli impegni che si profilano per i dirigenti scolastici in quest’ultimo scorcio di anno scolastico, coincidente sia con la preparazione delle attività d’inizio del prossimo anno scolastico 2016/17, sia con le ferie – costituzionalmente sancite – dei dirigenti medesimi e del personale amministrativo, c’è da credere che il Miur li consideri uguali a Batman.

Il Miur ha gettato la maschera e si appalesa come il Ministero che più di ogni altro non ha alcun rispetto per la scuola e per chi ci lavora.

Dalla promulgazione della legge 107/2015 ad oggi, piovono a cascata sulle scuole meri elenchi di indicazioni operative, prive di alcuna effettiva cogenza se non per quanto riguarda il rispetto delle scadenze, sulla cui praticabilità è lecito peraltro nutrire forti dubbi.

Si tratta di procedure e tempistiche, come la chiamata diretta dei docenti, che necessiterebbero di una gestione oculata, efficace e corretta di adempimenti amministrativi di indubbia delicatezza, con attenzione alla trasparenza, all’anticorruzione. Tant’è che non possono non annoverarsi nell’elenco dei “processi a maggior rischio corruttivo per le istituzioni scolastiche”. Si capisce pertanto come è indispensabile, sia nell’interesse dell’Amministrazione scolastica, sia dei dirigenti scolastici che dei docenti, muoversi in un quadro di procedure e tempistiche non stressate dalla fretta di un calendario che, in modo capestro, non tiene conto che  tutti hanno diritto alle ferie.

La superficialità con cui il Miur scarica sui dirigenti scolastici la gestione di adempimenti su adempimenti, anche  di competenza dell’Amministrazione, pretendendo il rispetto tassativo di scadenze inconciliabili con la dovuta serietà di disporre, come nel caso della chiamata dei docenti, l’esame dei curricula pervenuti da parte dei docenti medesimi, di effettuare le proposte agli aventi diritto, magari di fare anche un colloquio(sic!), di affidare l’incarico e darne notizia all’Ufficio Scolastico Regionale, che dovrà a sua volta provvedere – sempre in brevissimo tempo – a definire gli incarichi per tutti gli altri docenti.

In un sistema come quello scolastico, cadenzato su ritmi e tempi definiti dal calendario scolastico, anche per la progettazione delle ferie del personale scolastico e delle loro famiglie, il Miur si dimostra cinico nella sua apoteosi di cambiamento, che in sostanza, con i meccanismi farraginosi creati, aggiunge solo difficoltà a difficoltà, con l’impressione di tutto il personale scolastico che ogni volta si ricomincia sempre tutto d’accapo.

Non è esagerato affermare che questa produzione ininterrotta di disposizioni è diventata causa e conseguenza d’insonnia di molti dirigenti scolastici e di docenti che si trovano in questa giostra, in quanto alcuni di questi adempimenti decisionali saranno presi in assoluta solitudine senza poter condividere con i collegi dei docenti, con le rappresentanze sindacali pur rappresentando  un valore strategico per la funzionalità della scuola e oggetto di valutazione dell’ operato dei dirigenti stessi.

Di Rosa Cirillo
Responsabile Area V

Esubero regionale SICILIA – DOCENTI SCUOLA DI SECONDO GRADO al 20/07/2016

20 LUGLIO 2016

Esubero regionale SICILIA –  DOCENTI SCUOLA DI SECONDO GRADO al 20/07/2016

NO, NON CI SIAMO. NON CI SIAMO PER NIENTE.

A questo punto è saltato l’ultimo senso del decoro. I sindacati è da due anni che cercano di spiegarlo alla premiata ditta Renzi &Co.
Adesso anche altri dovrebbero farlo.
Credo che sicuramente mai nessuna offesa alle intellighenzie umane sia stata tanto grave e perpetrata a danno della scuola pubblica.
Se si colpiscono i docenti, si colpisce la scuola, gli alunni, le famiglie, il civile diritto allo studio.
La delusione, la rabbia, attanagliano anche i pensatori più navigati.
Persino noi che siamo avvezzi a vederne di tutti i colorI al solo pensare cotanta sinnallagmatica  “”cattiveria”” ed involuzione diabolica a danno delle “”PERSONE”” “”CITTADINI”
ci stordisce.
Qualcosa ha da farsi, qualcosa sicuramente si farà. Quel che è troppo è troppo.!!!
Non credo che il popolo sovrano resterà indifferente. Non credo che la gente si farà ridurre alla condizione di essere l’un contro l’altro armato. Non credo che l’abbrutimento avrà il sopravvento sul buon senso.
Mi chiedo e mi ripeto a rotazione continua, ma tutto questo progetto, se da tutte le parti e non solo dagli operatori della scuola, è criticato e non accettato, e, i sovrani continuano imperterriti, almeno ci vogliono spiegare quali vantaggi, quali benefici, quali migliorie le loro menti superfini si sono immaginati? E a favore di chi o chi per chi?

salvo mavica, uil scuola

COMUNICATO.

Il Direttore  Regionale comunica che a seguito dei movimenti provinciali (fase A) sul secondo grado si sono verificati esuberi in tutte le province della Sicilia (potete vedere le tabelle allegate) e soprattutto nella classe di concorso A019.

Questi esuberi sono dovuti alle imissioni in ruolo fatte non secondo criterio, ma pensando solo all’esaurimento delle GAE; la soluzione dettata dal MIUR è semplicemente macchiavellica…compensare gli esuberi generati sulle varie classi di concorso con i posti di potenziamento e sciogliendo le COE formando cattedre sui cui ricollocare gli esuberi.

Riepilogando, al termine dei movimenti di fase A in sicilia si registrano 288 esuberi in tutte le classi di concorso, si riescono a compensare 162 esuberi con potenziamento e con coe riducendo l’esubero a 126 cattedre.

Chiaramente è inaccettabile e questa operazione rende ancora impossibile il rientro dei siciliani immessi in ruolo anche negli anni precedenti allo scempio della legge 107, seguirà comunicato unitario.

segreteria territoriale città metropolitana Catania

 

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA SICILIA – DIREZIONE GENERALE – PALERMO

Alle OO.SS. Regionali Comparto Scuola

Ai Dirigenti Ambiti Territoriali USR-SICILIA

Come concordato nell’informativa di oggi, si allega il file trasmesso dal MIUR e già in possesso degli Ambiti territoriali, contenente le classi di concorso con esubero e quelle con disponibilità di tutte le province siciliane.

Si allega inoltre il prospetto riassuntivo delle operazioni effettuate da ogni provincia per il recupero dello stesso.

Si invitano i Dirigenti degli Ambiti a procedere all’adeguata informativa con le OO.SS. firmatarie del vigente CCNL comparto Scuola.

In considerazione dell’imminente chiusura delle aree, si invitano le SS.LL. a procedere, nel caso non sia stato già effettuato, al caricamento al SIDI dei suddetti dati

Il Dirigente

Luca Girardi

UFFICIO IV PERSONALE DELLA SCUOLA – AFFFARI LEGALI

Tel. 0916909203

Insegnanti, scuole e ambiti: il punto della situazione al 18 Luglio 2016

18 LUGLIO 2016

Insegnanti, scuole e ambiti: il punto della situazione

Non c’è stato accordo tra sindacati e Miur sulla sequenza contrattuale relativa alla procedura per l’assegnazione alla sede di servizio dei docenti titolari di ambito territoriale. Ecco il punto della situazione.

Questa procedura riguarderà i docenti che avranno la titolarità su ambito, in particolare:

  • Docenti delle Fasi B1, B2 (se soddisfatti dal secondo ambito in poi);
  • Docenti di fase B3;
  • Docenti di fase C;
  • Docenti di fase D.

Due le scadenze da tenere a mente e due le fasi previste a livello nazionale:
–  la prima entro il 31 agosto riguarda i docenti che ottengono la titolarità di ambito a seguito delle procedure di mobilità.
–  la seconda che riguarda i docenti immessi in ruolo su ambito territoriale per l’anno scolastico 2016/17 e si conclude entro il 15 settembre.

Quale sarà a questo punto la tempistica?
La tempistica deve essere ancora fissata in via definitiva. Dovrebbe essere previsto un termine unico per la pubblicazione dell’avviso e un termine unico per l’invio delle proposte di candidatura.

In che modo si potranno conoscere i posti disponibili?
Secondo quanto previsto nell’ipotesi di accordo –  procedura che potrebbe essere assunta nelle linee guida che il Miur sta predisponendo –  ciascuna istituzione scolastica avrebbe dovuto pubblicare sul proprio albo istituzionale un avviso nel quale venivano indicati il numero dei posti utili per le proposte di assegnazione distinti per classe di concorso e tipologia comprensivo di indirizzo di posta elettronica istituzionale al quale indirizzare le eventuali proposte di candidatura dei docenti entro il termine fissato a livello nazionale.

Quali saranno i posti disponibili?
Quelli vacanti dell’organico triennale dell’autonomia dell’istituzione scolastica.
Sono esclusi i posti al 30 giugno che, a qualunque titolo disponibili sino al termine delle attività didattica, non sarebbero stati comunque disponibili.

Come si procederà all’inserimento o aggiornamento del proprio Curriculum?
Sulla base di quanto concordato nella prima fase della trattativa si dovrebbe procedere attraverso il formato disponibile nelle istanze on line del portale Miur. Secondo la tempistica definita dall’Amministrazione in maniera uniforme per tutto il territorio nazionale.

Fin qui ciò che riteniamo consolidato.
Per completezza di informazione, in attesa delle linee guida del Miur, ecco come era stato delineato l’impianto della sequenza contrattuale per il passaggio dagli ambiti alle scuole:

Il Dirigente scolastico che adempimenti avrebbe avuto?
Acquisire le candidature pervenute e i rispettivi curricula on line; predisporre relativamente alla propria scuola, un elenco dei docenti con i requisiti richiesti in ordine di possesso dei medesimi.
Successivamente avrebbe dovuto formulare la proposta di assegnazione della sede di servizio ai docenti collocati utilmente nel medesimo.

Il docente che cosa doveva fare una volta ricevuta la proposta?
Entro il termine di accettazione previsto dalla proposta di assegnazione o dal preavviso il docente interpellato avrebbe dovuto confermare la propria disponibilità; diversamente la proposta era da considerarsi non accettata con il conseguente scorrimento dell’elenco.

Cosa sarebbe successo in assenza di docenti con i requisiti richiesti?
In caso di mancanza, tra le candidature pervenute, di docenti con i requisiti richiesti, le stesse sarebbero state elencate secondo l’ordine di punteggio relativo alla graduatoria di riferimento: graduatoria di trasferimento su ambito, ad esaurimento o di merito.

Cosa potrebbe succedere ai docenti non destinatari di proposta?
Potrebbero essere collocati d’ufficio, anche attraverso istituzioni scolastiche polo, secondo l’ordine del relativo punteggio di mobilità o di graduatoria di immissione in ruolo, per l’assegnazione alle sedi rimaste disponibili nell’ambito di ciascuna procedura.

Secondo l’accordo raggiunto prima della “rottura”, i docenti avrebbero potuto indicare il comune dal quale iniziare lo scorrimento delle singole disponibilità secondo l’ordine del bollettino pubblicato per le operazioni di mobilità.

Quali sarebbero stati i requisiti per ciascun posto disponibile da contenere negli avvisi?
Secondo la proposta sindacale, per ciascun posto disponibile, l’avviso avrebbe dovuto contenere quattro requisiti caratterizzanti la disponibilità in relazione al progetto formativo della scuola scelti tra otto indicatori basati soprattutto sull’esperienza professionale.
A parità di requisiti, come parametro di riferimento, per l’assegnazione sarebbe stata utilizzata la graduatoria della mobilità.

[Nel link i punti proposti dal Miur sui quali si è arenata la trattativa]

INSEGNANTI, AMBITI E SCUOLE: SALTA LA TRATTATIVA.

14 LUGLIO 2016

Impossibile accettare che la scuola diventi un mercato dei titoli

INSEGNANTI, AMBITI E SCUOLE: SALTA LA TRATTATIVA.

GRAVE LA RESPONSABILITÀ DEL MINISTRO 

Non trova una positiva conclusione la trattativa sull’assegnazione dei docenti dagli ambiti alle scuole, sebbene oggi ci sia stato accordo sulle procedure.
Il negoziato è saltato a causa dell’inflazione di requisiti che il Miur avrebbe preteso di inserire nell’accordo.

Un atteggiamento arrogante che contraddice l’intesa politica raggiunta nei giorni scorsi e le premesse su cui è stata costruita facendo venir meno le garanzie di imparzialità delle procedure concordate.

Si vuole trasformare la scuola in una sorta di mercato delle competenze più disparate: “dagli incarichi organizzativi alla progettazione per bandi ai collaboratori del dirigente scolastico”.

Una pletora di requisiti e di titoli che poco hanno a che vedere con il passaggio dei docenti dagli ambiti alle scuole. Il sistema dei requisiti, raccolti a caso e in un numero così eccessivo, non può funzionare.

Ci hanno presentato un album di figurine.
Di questa scelta il ministro porta per intero la responsabilità.

Quello a cui noi miriamo è un sistema efficace, capace di far incontrare i bisogni delle scuole, definiti collegialmente, con la professionalità dei docenti, evitando eccessi di concorrenza inutile e dannosa tra le scuole e tra gli insegnanti.

Serve un percorso che abbia come punti centrali la trasparenza delle procedure e l’oggettività dei requisiti stabiliti a livello nazionale, dando anche ai dirigenti punti di riferimenti chiari con cui operare. Questo rimane il nostro obiettivo.

Non accetteremo passivamente misure che siano lesive della dignità professionale degli insegnanti.

Roma, 14 luglio 2016
COMUNICATO SINDACATI SCUOLA FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL

AT DI CATANIA: Graduatorie di istituto personale docente – Apertura finestra semestrale del 1 agosto 2016

12 LUGLIO 2016

AT DI CATANIA: Graduatorie di istituto personale docente – Apertura finestra semestrale del 1 agosto 2016

Graduatorie di istituto personale docente – Apertura finestra semestrale del 1 agosto 2016
Pubblicazione DDG n. 643/2016 e relativi allegati

Allegati:
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