GRADUATORIE DI ISTITUTO: Ad agosto le integrazioni – LE NUOVE SCADENZE

12 LUGLIO 2016

Ad agosto le integrazioni

GRADUATORIE DI ISTITUTO
LE NUOVE SCADENZE 

Il MIUR, in attuazione del DM n. 326 del 3 giugno 2015, l’11 luglio ha emanato il DDG n. 643 col quale integra le graduatorie d’istituto del personale docente.
Il decreto in particolare prevede:

a) L’inserimento in II fascia d’istituto dei docenti che hanno conseguito il titolo di abilitazione oltre il termine del normale aggiornamento delle graduatorie. La domanda va presentata col modello A3 e dovrà essere trasmessa entro il 3 agosto, tramite raccomandata A/R, PEC o consegnata a mano.

b) L’inserimento, con cadenza semestrale, in elenchi di sostegno  per coloro che conseguono il relativo titolo di specializzazione. La domanda va presentata, esclusivamente in modalità telematica compilando il modello A5, nel periodo che va dal 8 agosto al 29 agosto (entro le ore 14,00).

c) Il riconoscimento della precedenza nell’attribuzione delle supplenze di III fascia di istituto  per i docenti già inseriti e che conseguano il titolo di abilitazione dopo la scadenza delle “finestre” semestrali. A tal fine, sarà possibile presentare la domanda  compilando il modello A4 fino al termine del triennio 2014/17.

I POSTI DISPONIBILI A LIVELLO NAZIONALE DOPO LA PUBBLICAZIONE DEI MOVIMENTI

DOMENICA, 10 LUGLIO 2016

I POSTI DISPONIBILI A LIVELLO NAZIONALE DOPO LA PUBBLICAZIONE DEI MOVIMENTI

TERMINATI I MOVIMENTI IN FASE A QUESTI SONO I NUMERI DELLE DISPONIBILITA’ A LIVELLO NAZIONALE
Primaria: 18.773
Secondaria I grado: 14.216
Secondaria II grado: 29.423 (posti comuni) – 3961 (sostegno)

Per la provincia di Catania: situazione organico secondaria di II Grado. Posti disponibili dopo la mobilità provinciale  576.  Posti accantonato per assunti da concorso 69. Posti disponibili per la mobilità professionale 34. Previsione disponibilità posti di sostegno n.85.

Situazione organico della scuola secondaria di I Grado: complessivamente posti disponibili per le varie classi di concorso n.276 di cui disponibili per la mobilità professionale n.49.

 

USR SICILIA: Bando autonomia triennio 2016/17 – 2018/19

USR SICILIA: Bando autonomia triennio 2016/17 – 2018/19

Procedura di selezione per la copertura di n° 6  posti presso l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia da assegnare al personale dirigente scolastico e al personale docente per lo svolgimento di compiti connessi con l’attuazione dell’autonomia ai sensi dell’articolo 26, comma 8, della Legge 23.12.1998, n° 448. Triennio 2016/17 – 2018/19 – Termine per la presentazione dell’istanza 16 luglio 2016.

Allegati:
Scarica questo file (Bando autonomia_2016.pdf)Download[Bando autonomia_2016.pdf]149 kB
Scarica questo file (All_A mod_domanda 2016.doc)Download[All_A mod_domanda 2016.doc]55 kB
Scarica questo file (All_C .doc)Download[All_C .doc]30 kB

SEQUENZA SULLE MODALITÀ DI ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI DA AMBITO A SCUOLA

07 LUGLIO 2016

SEQUENZA SULLE MODALITÀ DI ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI DA AMBITO A SCUOLA, CI SONO LE CONDIZIONI PER UNA POSITIVA CONCLUSIONE
 
L’incontro in sede politica del 6 luglio 2016 al MIUR ha permesso di definire le condizioni per giungere alla positiva soluzione di un accordo sulla sequenza contrattuale per l’assegnazione dei docenti dagli ambiti alle scuole.
Questi in sintesi gli elementi su cui si fonderà l’elaborazione del CCNI, frutto di un difficilissimo confronto:
• trasparenza della procedura
• oggettività dei requisiti considerati funzionali all’attuazione dell’offerta formativa
• garanzia di requisiti definiti su una tabella titoli individuata a livello nazionale senza alcuna discrezionalità della procedura
Si avvia così a conclusione un difficile e impegnativo percorso, per il quale si ipotizza una definitiva chiusura in tempi brevi; percorso aperto con l’accordo sulla mobilità territoriale dei docenti e che ha valorizzato ancora una volta il ruolo della contrattazione nell’affrontare e superare le più evidenti criticità della legge 107/2015, a partire dalla chiamata diretta.

Roma, 7 luglio 2016

Raggiunta nella notte l’intesa sui passaggi dagli ambiti alle scuole: l’accordo mette in relazione positiva l’offerta formativa delle scuole e la domanda dei docenti titolari di ambito che si potranno spostare sulle singole scuole sulla base di criteri oggettivi e trasparenti
Definiti i criteri per arrivare rapidamente  al contratto integrativo 
Turi: accantonate posizioni ideologiche e costruite soluzioni negoziali per la tutela diritti delle persone e delle  esigenze delle scuole autonome.
L’intesa sulla regolamentazione dei passaggi da ambiti alle scuole è un passaggio essenziale e propedeutico alla firma, già nella prossima settimana, del contratto integrativo.
Ad un anno dall’approvazione della legge 107  – spiega Pino Turi  – sono state accantonate le posizioni ideologiche perché le riforme, in settori delicati come l’istruzione, non possono prescindere dalla realtà,  dalle persone: rappresentano il  futuro del paese  e per questo che non si può aspettare, né la politica, né la magistratura per i tempi e le rigidità che attengono alla loro funzione.
Superate le decisioni unilaterali sono state trovate le soluzioni condivise per fare funzionare le scuole.
Il confronto negoziale, quando funziona bene (riconoscimento reciproco) produce risultati e riforme positive per il sistema
La  funzione docente, per sua natura contrattuale prevede un’ obbligazione di fare e non un’ obbligazione di risultato. Una differenza concettuale non da poco che induce conseguenze:  l’incarico è per sua natura fiduciario ed è legato al risultato, come nel caso della dirigenza. Si tratta di  un istituto incompatibile per i docenti. Ciò fa  venire  meno l’elemento giuridico e di conseguenza quello ideologico: proprio quello della scelta diretta del dirigente.
La legge 107  ha errori da correggere che solo la contrattazione, strumento flessibile, ha dimostrato di  trovare.
L’accordo mette in relazione positiva le esigenze delle scuole (quella definita nel piano triennale del PTOF) e la domanda dei docenti titolari di ambito che si potranno spostare sulle singole scuole sulla base di criteri oggettivi e trasparenti che il contratto integrativo si fa carico di definire.
Ogni valutazione sarà espressa sull’intero articolato, sapendo che il ‘diavolo si nasconde nei dettagli’ e che la contrattazione può rispondere alla domanda di qualità, tutela e garanzia del personale, piegare la rigidità della norma alle situazioni concrete. Il resto è affidato all’autonomia delle scuole e al loro funzionamento.
E’ nelle scuole, dagli organi collegial i,  dalle RSU, che deve continuare l’azione professionale e sindacale che parte dai contratti nazionali per approdare a moderne relazioni sindacali.

da segreteria territoriale UILSCUOLA Catania. salvo mavica, segretario .

Dopo la pubblicazione dei movimenti provinciali i posti disponibili a livello nazionale sono: 
Primaria: 18.773 
Secondaria I grado: 14.216 
Secondaria II grado: 29.423 (posti comuni) – 3961 (sostegno)

AT CATANIA: Aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento del personale docente valevoli per il triennio scolastico 2014/2017 – Operazioni di carattere annuale

24 GIUGNO 2016

AT CATANIA: Aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento del personale docente valevoli per il triennio scolastico 2014/2017 – Operazioni di carattere annuale

Aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento del personale docente valevoli per il triennio scolastico 2014/2017 – Operazioni di carattere annuale.
Pubblicazione D.M. n. 495 del 22 giugno 2016 e relativi allegati

Allegati:

Scarica questo file (D.M. 495.pdf)Download[D.M. 495]250 kB
Scarica questo file (MIUR.AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE(U).0016827.22-06-2016.pdf)Download[Nota ministeriale]60 kB
Scarica questo file (Modello_2_scioglimento riserve_20160613.pdf)Download[Modello 2]38 kB
Scarica questo file (Modello_3_riserve_20160614.pdf)Download[Modello 3]119 kB
Scarica questo file (Modello_4_sostegno_20160613.pdf)Download[Modello 4]34 kB

MOBILITA’ ANNUALE: DOMANDE E RISPOSTE

INFORMATICONUIL: contributo sindacale e professionale.
Mobilità annuale: la scheda di dettaglio con domande e risposte
CONTRATTO INTEGRATIVO SULLE UTILIZZAZIONI E ASSEGNAZIONI PROVVISORIE 
Quando si presentano le domande?
Le scadenze non sono state ancora stabilite.
Verranno fissate dopo la registrazione del contratto integrativo.
Chi ha titolo a richiedere l’assegnazione provvisoria?
Tutto il personale assunto con decorrenza giuridica entro l’1/9/2015 compresi i neo assunti in ruolo che hanno differito la presa di servizio al 1/7 (o al termine degli esami di II grado) o al 1/9, indipendentemente se hanno o meno svolto l’anno di prova.
Per quali motivi è possibile richiederla?
Per i soli seguenti motivi:
ricongiungimento, a scelta del personale, a coniuge o convivente, ivi compresi parenti o affini, purché la stabilità della convivenza risulti da certificazione anagrafica;
figli o affidati con provvedimento giudiziario;
genitori;
Può essere richiesta anche per gravi esigenze di salute del richiedente comprovate da certificazione sanitaria..
Quante province è possibile indicare?
E’ possibile richiedere una sola provincia.
Sono previste deroghe a questo principio?
Si.  
Su rivendicazione della UIL Scuola, i docenti assunti da Concorso 2012 nelle fasi B e C del piano di assunzioni, possonoindicare tra le preferenze, in subordine alla prima provincia, anche preferenze per altre province della stessa regione se coincidente con quella di inclusione nella graduatoria di merito.
L’assegnazione provvisoria sarà disposta su scuola o su ambito?
Sarà disposta su scuola.
Si possono indicare fino a 20 preferenze per i docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria e fino a 15 preferenze per i docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado.
Può essere richiesta anche per altre classi di concorso o posti di grado diverso di istruzione rispetto a quello di titolarità?
Sì, a condizione che si possegga il titolo valido per la mobilità professionale e che si abbia ottenuto la conferma in ruolo per l’anno scolastico 2016/17.
La richiesta di assegnazione provvisoria per la classe di concorso o posto di titolarità precede quella per le   altre classi di concorso o posti di grado diverso di istruzione?
Sì..
La richiesta di assegnazione provvisoria per altre classi di concorso o posti di grado diverso di istruzione o per altro tipo di postoè aggiuntiva rispetto a quella relativa al proprio posto o classe di concorso di titolarità.  Nell’ambito dello stesso grado o classe di concorso precede quella dei titolari tra gradi diversi o classi di concorso.
I docenti titolari    di cattedra e/o posto nella scuola   possono richiederla per il comune di titolarità?
No.   Non è consentito richiedere l’assegnazione provvisoria nel comune di titolarità, con l’eccezione dei comuni che comprendono più distretti.
I docenti titolari su ambito possono richiederla per il comune di ricongiungimento anche se quest’ultimo fa parte dell’ambito?
Sì..   È consentita l’assegnazione provvisoria per i titolari di ambito anche se quest’ultimo comprende il comune di ricongiungimento.
Per ottenere il punteggio per il comune di residenza dei familiari, entro quale termine quest’ultimi vi devono risiedere?
È necessario che vi risiedano effettivamente, con iscrizione anagrafica, da almeno tre mesi antecedenti la data di scadenza per la presentazione delle domande.
Per ottenere il punteggio relativo al possesso dei titoli, entro quale termine questi ultimi devono essere posseduti?
Saranno valutati i titoli posseduti entro la data di scadenza prevista per la presentazione delle domande di utilizzazione e assegnazione provvisoria.
Chi valuterà le domande relative alle utilizzazioni per il personale titolare    di cattedra e/o posto nella scuola?  
La valutazione è formulata da ciascuna istituzione scolastica in cui detto personale presta servizio. Nel caso in cui l’istituto di titolarità non coincida con l’istituto di servizio, sarà competenza di quest’ultimo provvedere alla valutazione della domanda, acquisendo eventualmente dall’istituto di titolarità ogni utile elemento di conoscenza.
E per il personale titolare nell’ambito?
La valutazione delle domande per i docenti titolari su ambito è formulata dagli uffici territorialmente competenti.
Chi valuterà le domande per i docenti di religione cattolica?
Per i docenti di religione cattolica la valutazione sarà formulata dai competenti Uffici Scolastici Regionali.
È prevista qualche precedenza per le    lavoratrici madri e lavoratori padri?
Sì..   Hanno diritto alla precedenza le lavoratrici madri e i lavoratori padri anche adottivi o affidatari con prole di età inferiore a sei anni.
Nelle sole assegnazioni provvisorie interprovinciali, hanno diritto alla precedenza le lavoratrici madri e lavoratori padri anche adottivi o affidatari con prole di età superiore a seianni e inferiore a dodici anni.. L’età del figlio è riferita al 31/12/2016.
È possibile richiedere l’utilizzazione presso le strutture ospedaliere, carcerarie o sui nuovi C.P.I.A?
Sì…   I docenti titolari su insegnamento curriculare possono chiedere di essere utilizzati su posti istituiti presso le strutture ospedaliere o presso le istituzioni carcerarie nonché sui C.P.I.A.
È possibile richiedere l’utilizzazione sui posti di sostegno?
Sì..   Può essere richiesta dai docenti titolari su insegnamento curriculare in possesso del titolo di specializzazione che chiedono di essere utilizzati solo su sostegno, nell’ambito dello stesso grado di istruzione.
Parimenti potranno richiedere l’utilizzazione i docenti che abbiano superato o stiano frequentando corsi di riconversione professionale, o corsi intensivi per il conseguimento del titolo di specializzazione per l’insegnamento su posti di sostegno.
I docenti utilizzati nei licei musicali negli anni scolastici precedenti hanno diritto alla riconferma?
Sì..   I docenti già utilizzati presso i licei musicali ordinamentali ivi compresi i docenti titolari in altra provincia hanno diritto, a domanda, alla conferma con priorità sul posto o sulla quota oraria assegnata nell’anno scolastico 2015/2016, anche se titolari in provincie diverse.

Nuovo corso concorso a dirigente scolastico: IL MIUR INVIA AL CSPI IL REGOLAMENTO – SI AVVIA A SOLUZIONE L’ANNOSO PROBLEMA DELLE REGGENZE PIÙ VOLTE DENUNCIATO DALLA UIL SCUOLA.

15 GIUGNO 2016

Nuovo corso concorso a dirigente scolastico

IL MIUR INVIA AL CSPI IL REGOLAMENTO

SI AVVIA A SOLUZIONE L’ANNOSO PROBLEMA DELLE REGGENZE PIÙ VOLTE DENUNCIATO DALLA UIL SCUOLA. 

Finalmente, il regolamento del corso/concorso è trasmesso dal MIUR al CSPI per l’acquisizione del parere.
Il bando, annunciato per l’autunno prossimo, potrà  eliminare le attuali reggenze solo a partire dall’anno scolastico 2017/18. Da tempo, infatti, sono esaurite, nella grande maggioranza delle Regioni le graduatorie di merito del concorso del 2011. I posti vacanti in altre regioni saranno coperti, con la procedura dell’interregionalità dalle graduatorie  ancora vigenti.

La UIL Scuola continuerà ad insistere affinché i tempi siano accelerati e si possa finalmente mettere la parola fine al disagio delle scuole. La definizione del bando  dovrà   risultare da un confronto vero con il sindacato, per risolvere alcune  problematiche già evidenti, come ad esempio quella del tirocinio, in cui l’aspirante dirigente, in dirittura d’arrivo, dovrà effettuare il tirocinio in una scuola affidata ad un  dirigente scolastico reggente, con cui necessariamente dovrà rapportarsi, sotto l’affidamento di un altro dirigente scolastico che svolgerà la funzione di tutor.

SCHEDA TECNICA

Il corso/concorso, proceduralmente, si svolgerà su base nazionale e con una graduatoria di merito nazionale.

I requisiti
Sarà ammesso al corso-concorso tutto il personale docente ed educativo con contratto a tempo indeterminato, confermato in ruolo e con un servizio minimo di 5 anni, anche se non continuativi e svolto con contratti a tempo determinato.

Le prove
Il concorso si svolgerà in tre fasi:

  1. Prova preselettiva con risposta multipla a 50  quesiti sulle stesse tematiche della prova scritta. Sarà a carattere nazionale, anche se in più sessioni e computer based, con restituzione immediata del punteggio conseguito, con massimo 100 punti che non concorrono alla formazione del punteggio finale per la graduatoria di merito.
  2. Prova scritta: 5 domande a risposta aperta, di cui una in lingua (a scelta del candidato tra inglese, francese spagnolo o tedesco) sulle materie indicate nell’art. 10 del Regolamento del concorso.
  3. Prova orale: la prova consiste in un colloquio sulle tematiche indicate dall’art. 10 del Regolamento, compresa una verifica delle conoscenze informatiche e di una lingua straniera prescelta da parte del candidato.

Seguirà la valutazione dei titoli che si somma al punteggio conseguito nella prova scritta e orale.

La formazione: corso di formazione
Il corso di formazione sarà organizzato a livello regionale, in 4 mesi di formazione generale, di cui una parte non superiore a 2 mesi, erogabile anche a distanza, ed è valutato dall’apposita Commissione diversa da quella giudicatrice del concorso.

La formazione: il tirocinio
I candidati, che abbiano frequentato il corso di formazione con profitto, sono ammessi al tirocinio, che dura 4 mesi ed è svolto presso Istituzioni scolastiche individuate dall’USR, con priorità presso le Scuole affidate in reggenza. Al tirocinante è affiancato un tutor individuato dall’USR.

Colloquio finale
T
erminato il tirocinio, i candidati sono ammessi al colloquio finale, superato il quale sono inseriti nella graduatoria generale di merito. Tale graduatoria è a carattere nazionale ed è formulata in base al punteggio complessivo finale conseguito da ciascun candidato.

I vincitori saranno pari al numero di posti messi a concorso e individuati tra quelli utilmente collocati nella graduatoria generale di merito del corso di formazione dirigenziale e tirocinio.

Sedi di servizio
I vincitori sono assunti, con obbligo di permanenza in servizio per un periodo pari alla durata minima dell’incarico (3 anni), l’ordine di assunzione è determinato dalla posizione nella  graduatoria e dalle preferenze espresse dagli stessi all’atto dello scorrimento della graduatoria stessa.

Slitta al 3 giugno la scadenza per le domande della seconda fase della mobilità

Slitta al 3 giugno la scadenza per le domande della seconda fase della mobilità Uil: in ventimila completeranno la domanda venerdì

92.286  domande inserite a sistema, 74.972 quelle inoltrate: sono questi i numeri della mobilità di giugno, quella delle fasi B, C, D che riguarda i trasferimenti interprovinciali e i neo immessi in ruolo. A leggere i dati si scopre subito che sono quasi ventimila le domande inserite nel sistema e non inoltrate. Questo significa che ci sono almeno ventimila persone che, a distanza due giorni dalla nuova scadenza fissata dal Miur al 3 giugno, hanno la domanda ‘predisposta’ e non ‘inviata’.  Un giorno in più perché altrimenti l’invio doveva essere fatto entro domani e la  festa della Repubblica rischiava di trasformarsi in un click day. Domani, invece non saranno attive le funzioni di service desk.  Venerdì il completamento della procedura riguarderà una persona su cinque fra tutte quelle che hanno fatto domanda. All’appello mancano poi 339 domande di coloro che hanno vinto il concorso e 2.605 domande da parte di quanti sono nelle graduatorie ad esaurimento (GAE). Per questi ultimi, se non presenteranno la domanda scatterà il trasferimento d’ufficio con punti zero.

Report numerico, su base nazionale, delle domande di mobilità per l’a.s. 2016/2017 alla d.o.

INFORMATICONUIL
MOBILITA’: report domande compilate e domande inoltrate, salvo cancellazioni nei termini di scadenza: alla data odierna, sono state inserite a sistema 92.286 domande.
Ne sono state inoltrate 74.972.
Mancano 339 domande da concorso e 2.605 da GAE.
Ricordiamo che se i docenti nominati in ruolo da GAE non presenteranno domanda verranno trasferiti d’ufficio con punti zero.

PASSAGGI DA AMBITO A SCUOLA E ASSEGNAZIONI PROVVISORIE: un passo avanti e due indietro

24 MAGGIO 2016

Un passo avanti e due indietro

PASSAGGI DA AMBITO A SCUOLA E ASSEGNAZIONI PROVVISORIE
PER LA UIL OCCORRE SPOSTARE IL CONFRONTO SUL PIANO POLITICO 

Il 23 maggio 2016 è proseguito il confronto tra il Miur e le organizzazioni sindacali sugli aspetti relativi alla sequenza contrattuale sulla mobilità (art. 1 c. 5 del CCNI) per il passaggio dall’ambito alla scuola del personale docente ed è stato avviato quello sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie di tutto il personale, docente, educativo ed Ata. Per la UIL scuola hanno partecipato Pasquale Proietti e Antonello Lacchei.

Sequenza contrattuale
La UIL scuola, richiamando i contenuti del comunicato unitario, ha ribadito l’indisponibilita’ a sottoscrivere un contratto che preveda la chiamata diretta da parte del dirigente scolastico. Ha, invece, ribadito la necessità di accompagnare questo delicato passaggio con regole condivise, che diano certezze e continuità al personale docente e garantiscano la trasparenza delle procedure, attraverso la definizione della specifica sequenza contrattuale.
La UIL scuola e’ contraria a qualsiasi rinvio della sequenza e disponibile a trovare da subito soluzioni condivise che consentano un regolare ed ordinato inizio di anno scolastico. Vista la situazione di stallo del confronto, in sede tecnica, per la UIL si rende necessario spostare il confronto a livello politico, così come è stato fatto per il CCNI sulla mobilità.

Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie
L’impianto della bozza di articolato illustrato dall’amministrazione sostanzialmente ricalca quello dell’anno precedente. Nulla cambia per il personale Ata. Dalla illustrazione del Miur, le modifiche più rilevanti riguardano l’art.7, relativo alle assegnazioni provvisorie del personale docente.
La proposta del MIUR per la definizione del CCNI, prevede che l’assegnazione provvisoria possa essere richiesta:
a) dal personale titolare su scuola per una sola provincia e per il numero di sedi previsto per i trasferimenti di cui alla fase A;
b) dal personale titolare su ambito per un solo ambito territoriale.
La proposta prevede, inoltre, che il personale docente che acquisirà la titolarità su ambito meditante trasferimento possa richiedere l’assegnazione provvisoria indipendentemente dall’esito della propria domanda di trasferimento.
La UIL scuola rileva che, con l’assegnazione provvisoria sull’ambito, ancora una volta il Miur affronta le questioni del personale in modo del tutto ideologico, ignorando i passi avanti ottenuti col contratto sulla mobilità rispetto alle rigidità della legge 107.
Per la UIL scuola è necessario consentire anche a questo personale l’assegnazione diretta sulla scuola, ritenendo inutile e contraddittorio per l’istituto dell’assegnazione provvisoria che per sua natura deve essere fatta su un posto disponibile in una scuola.
L’incontro ha avuto carattere interlocutorio e proseguirà dopo un esame approfondito della proposta dell’amministrazione.

Turi: né spot, né alibi. Ora il contratto.

20 MAGGIO 2016

Turi: né spot, né alibi. Ora il contratto.

LO SCIOPERO NEL GIORNO DEL 46° ANNIVERSARIO DELL’ADOZIONE DELLO STATUTO DEI LAVORATORI

Gli insegnanti hanno perso la pazienza, hanno mille ragioni per scioperare e mille ragioni per chiedere alla politica, quella che vuole bene al Paese, di smetterla con gli spot e la propaganda e confrontarsi con il mondo reale.

napoli_manifestazione_sciopero_scuola_20_magio.jpgCi preoccupa la direzione che sta prendendo la nostra scuola all’indietro nella storia, ci preoccupano le ‘scuole di tendenza’, ci preoccupa la trasformazione genetica che sta avendo la scuola ad opera delle legge 107.  Il Governo – ha detto Pino Turi nel suo intervento alla manifestazione di Napoli –   dietro la facciata  delle assunzioni tradisce un  ritorno neo autoritario nella scuola che pensavamo ormai scongiurato.

Con l’introduzione del bonus e la scelta diretta da parte dei dirigenti scolastici si opera un condizionamento inaccettabile del personale. Ad essere penalizzati per primi sono gli insegnanti che di fatto vedono indeboliti il pluralismo professionale e la libertà di insegnamento. Fondamentali per una scuola di qualità.

Siamo molto preoccupati – ha ribadito ancora Turi dal palco allestito a Piazza Matteotti –  con il pericolo non tanto lontano di arrivare a scuole di tendenza, una vera e propria privatizzazione della funzione statuale della scuola pubblica e statale.

Si tratta di rivendicazioni che vedono insieme tutte le componenti del mondo della scuola che da questa riforma si vedono tutte penalizzate e svuotate delle proprie  funzioni – ha detto ancora il segretario generale della Uil Scuola ricordando che proprio oggi ricorre il 46° anniversario dell’adozione dello Statuto dei lavoratori.

I dirigenti scolastici sono sottoposti  ad una valutazione che ne condizionerà l’azione finendo  per essere etero diretti  dalla burocrazia ministeriale che nulla a  che fare con l’attività delle scuole dell’ autonomia.

Il personale ATA che è stato totalmente ignorato dalla legge 107 e danneggiato dalla legge finanziaria che ha, al momento, negato il diritto alle assunzioni nei ruoli ed impedito la sostituzione per le assenze brevi. Una situazione che sta producendo ricadute negative sulle attività nelle scuole.

Neanche sul fronte del precariato, la legge del Governo sulla scuola – ha prodotto gli effetti attesi: ha lasciato scoperti pezzi importanti di precariato storico a cui non è stata data alcune risposta.
Il concorso del resto, gestito in maniera semplicistica e dilettantesca,  lascerà , posti vuoti e tanti precari.

Una situazione di vera emergenza a cui si associano nove anni di vuoto contrattuale che ha indotto ed acuito una vera e propria emergenza stipendiale che coinvolge tutte le figure professionali della scuola.

I diritti – ha concluso Turi – non sono come il diamante, per sempre, bisogna difenderli ogni giorno. E’ fondamentale la partecipazione attiva.

Turi: inaccettabile il trasferimento di risorse verso scuole private

14 MAGGIO 2016

Turi: inaccettabile il trasferimento di risorse verso scuole private

DECRETO SCUOLA | SANATE SITUAZIONI CHE ERANO PALESI INGIUSTIZIE
ATTRAVERSO LA SOTTRAZIONE DI QUELLE DESTINATE ALLA SCUOLA STATALE. 

Il Senato ha approvato, con la fiducia, il decreto legge in “materia di funzionalità del sistema scolastico”.
Un voto non definitivo perché manca l’approvazione della Camera, entro il 29 maggio, di un testo che si preannuncia blindato.

Il decreto presenta alcuni aspetti positivi, altri che pongono fine a palesi ingiustizie come quella degli insegnanti della scuola dell’infanzia – sottolinea Pino Turi, partendo dall’esame dell’articolato – ma contiene anche norme che ci vedono fortemente contrari come il travaso di risorse dalla scuola pubblica a quella privata utilizzando i fondi previsti per la valorizzazione ed il miglioramento di quelle statali.

La Uil Scuola ha effettuato un analisi di dettaglio dell’articolato del decreto, ecco quanto ne deriva.

Sistema integrato 0-6 anni
La modifica apparentemente formale da ‘livelli essenziali’ a ‘bisogni standard’ è nella sostanza positiva se riesce a mantenere la specificità organizzativa e gestionale del settore 0 – 3 anni di tipo assistenziale da quello di istruzione per i bambini 3-6 anni.

Mai più apprendisti-insegnanti       
E’ da cogliere positivamente il cambiamento apportato da ‘apprendistato’ a ‘ tirocinio’.
Una differenza sostanziale che coglie lo status degli insegnanti che, superato il concorso, svolgono un tirocinio (non fanno apprendistato).

Rifinanziata l’operazione scuole belle
E’ la proroga alla soluzione di un problema di finanziamento per i Servizi di pulizia delle scuole che trova la sua giustificazione negli interventi sullo stato degli edifici scolastici del nostro Paese, che non hanno bisogno di interventi di abbellimento, ma di (ri)strutturazioni profonde. La misura che copre assai poco le esigenze concrete delle scuole che necessitano di ben altri interventi strutturali.

Concorsi in ritardo, si posticipano i tempi
In previsione dei ritardi nella conclusione dei concorsi in atto si posticipa al 15 settembre 2015 la possibilità di assunzione a tempo indeterminato con decorrenza economica dalla effettiva presa di servizio.
Questo produrrà anche il posticipo della validità triennale delle graduatorie.

Insegnanti della scuola dell’infanzia: superata l’ingiustizia ma manca l’organico potenziato
L’emendamento introdotto va a porre rimedio alla situazione degli insegnanti della scuola dell’infanzia, che hanno partecipato al concorso del 2012, che sono risultati idonei ma la cui assunzione era stata rinviata all’attuazione della delega per lo 0-6.
Quel che manca è la predisposizione dell’organico potenziato anche per la scuola dell’infanzia che avrebbe potuto aumentare l’offerta formativa in un settore che non riesce neanche  a garantire a tutti i bambini dai 3 a 6 anni la frequenza della scuola dell’infanzia.

12, 2 milioni di euro alle paritarie
Risulta piuttosto opaca la procedura con la quale studenti disabili potranno essere inseriti nelle scuole private, dietro erogazione di uno specifico contributo.

Una misura di civiltà viene realizzata nel modo più sbagliato. Per trasferire questi fondi alle scuole private si utilizzano i fondi che la legge 107 destina alla valorizzazione e al miglioramento delle istituzioni scolastiche. Un sistema di travaso inaccettabile.

Supplenti pagati per decreto
In un paese normale chi lavora viene pagato puntualmente. Nel nostro per essere pagati ci vuole un decreto. Tra le misure inserite c’è, infatti, anche quella legata agli stipendi del personale supplente che dovranno essere erogati entro 30 giorni. Il rispetto dei termini e delle modalità, se vi è la prevista copertura finanziaria, ricade sotto la responsabilità dei dirigenti. Tali adempimenti concorrono alla valutazione dei dirigenti, in caso di inadempimento saranno sanzionati.

Gli istituti tecnici superiori non sono un sistema subalterno all’università.
Il decreto opera una riduzione dei crediti formativi di quanti studiano negli ITS. Una sperequazione che non può essere accettata e che significa indebolire gli ITS rispetto all’Università.
Un comportamento dissociato del Governo che, mentre organizza la conferenza nazionale degli ITS per il prossimo 26 maggio, ne riduce ruolo e peso.
Così mentre in tutti i paesi evoluti esiste un sistema terziario post secondario non universitario, in Italia questo provvedimento contraddice il principio dell’alternanza scuola lavoro e pone l’ITS  in un sistema subalterno a quello universitario.

Compensi ai commissari e bonus ai diciottenni extra comunitari
La prima è una misura imposta dall’evidenza dei fatti. Utile ma non sufficiente e che rimedia appena ad una situazione d’emergenza che era stata sottovalutata. La seconda è una misura che risponde a un’esigenza di parità di diritti, anche se restano dubbi sull’efficacia sulla loro utilità complessiva

Passaggio docenti da ambito territoriale a scuola: occorre spostare il confronto sul piano politico

13 MAGGIO 2016

Passaggio docenti da ambito territoriale a scuola: occorre spostare il confronto sul piano politico

Nella comunicazione del Miur alle organizzazioni sindacali nel corso di uno specifico incontro sull’argomento, in relazione alla sequenza contrattuale aperta, ci è stata indicata la procedura che si vuole inserire nel contratto integrativo: i dirigenti scolastici per scegliere i docenti dagli ambiti territoriali e conferire loro l’incarico triennale dovranno tener conto del curriculum, dell’esperienza lavorativa, delle competenze professionali dei docenti, da verificare anche attraverso un colloquio individuale.

Sulla base di tale comunicazione, si rileva la totale chiusura rispetto a quanto rivendicano i sindacati, che chiedono criteri basati sulla massima oggettività e sulla trasparenza delle procedure.

Tutti i sindacati hanno ritenuto assolutamente inaccettabile la prima proposta ministeriale, per le ricadute che può avere sul personale docente e per le prevedibili difficoltà di gestione di tutta l’operazione che creerà intralcio al corretto avvio dell’anno scolastico ed innescherà un sicuro contenzioso.

E’ bene ricordare che quest’anno le operazioni di mobilità straordinaria si completeranno con molto ritardo rispetto al passato e che il Parlamento è stato costretto a prorogare di 15 giorni il termine ultimo previsto per avere tutti i docenti in cattedra il 1° settembre.

Tutti i sindacati hanno invitato l’amministrazione ad un atto di responsabilità e buon senso, per evitare il fallimento sul nascere della sequenza contrattuale che come è noto, inserita nel CCNI sulla mobilità, non comportava e non comporta l’accettazione della chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici.

Le condizioni per la firma di un accordo non possono che basarsi sulla gestione del passaggio dei docenti dagli ambiti alle scuole sulla base di criteri oggettivi come quelli della mobilità, anche attraverso le procedure della mobilità annuale.

E’ inoltre inaccettabile e sbagliato costringere i dirigenti scolastici a procedere a tappe forzate, negli ultimi giorni di agosto, ad operazioni che devono anche tenere conto di quelle di utilizzazione e assegnazione provvisoria.

Assicurare oggettività, trasparenza e semplificazione delle procedure di passaggio dei docenti alle scuole è obiettivo per noi irrinunciabile e ricompreso nelle ragioni della proclamazione dello sciopero del 20 maggio, volto anche a rimuovere gli aspetti più deleteri della legge 107.

Il Governo, il Ministro e l’amministrazione abbandonino posizioni inaccettabili nel merito, impraticabili nei tempi, dannose per il personale e per il buon andamento del servizio.

Vista l’impossibilità di procedere sulla base delle comunicazioni del MIUR di ieri, si rende necessario spostare il confronto a livello politico, così come è stato fatto per il CCNI della mobilità.

Alla luce di quanto sopra, si confermano tutte le ragioni dello sciopero del 20 maggio, tra cui è centrale la richiesta di ricondurre il passaggio dei docenti dall’ambito alla scuola a indispensabili criteri di trasparenza e oggettività.

FLC CGIL

Domenico Pantaleo

CISL SCUOLA

Maddalena Gissi

UIL SCUOLA

Pino Turi

SNALS CONFSAL

Marco Paolo Nigi

Assemblee sindacali unitarie. Convocazione e sedi. In contemporanea giorno 16 maggio 2016. INVITO a partecipare in preparazione dello sciopero generale della scuola di VENERDI’ 20 MAGGIO ’16‏

10 MAGGIO 2016

Assemblee sindacali unitarie. Convocazione e sedi. In contemporanea giorno 16 maggio 2016. INVITO a partecipare in preparazione dello sciopero generale della scuola di VENERDI’ 20 MAGGIO ’16‏

Oggetto: assemblee sindacali unitarie. Convocazione e sedi. In contemporanea giorno 16 maggio 2016. INVITO a partecipare in preparazione dello sciopero generale della scuola di VENERDI’ 20 MAGGIO ’16

“” invito ed esortazione a voler partecipare tutti quanti. E’ il momento che chi fa la vera scuola,  parlino della propria scuola. Fermiamoci e unitariamente reclamiamo a facciamo nostre tutte le questioni che ci riguardano. Esigiamo il diritto di cittadinanza e la salvaguardia della libertà individuale e del proprio lavoro. L’istruzione è un diritto garantito dalla costituzione.  Facciamo sentire che non ci stiamo, facciamoci contare…..e sappiano che siamo, tanti, tantissimi…tutti.

Una sola voce corale, basta devastazioni: la SCUOLA NON SI TOCCA…..o Grande Presidente del Consiglio dei Ministri, e, politici, con senso responsabile e dignitoso: fermatevi, ragionate o dimettetevi.”” .

Della conferenza stampa che ha fatto il punto sui temi dello sciopero della scuola del 20 maggio riportiamo, in breve sintesi, i lanci delle agenzie di stampa

Scuola: sindacati, sciopero del 20 e’ grido d’allarme
Cortei in parecchie citta’ e raccolta firme per petizione

(ANSA) – ROMA, 11 MAG – La questione centrale e’ il contratto, ma sul tappeto ci sono anche la stabilita’ del personale scolastico, le modalita’ della valutazione dei docenti, le modifiche alla legge 107, il riconoscimento della professionalita’ degli Ata, la liberta’ d’insegnamento, il ripristino di corrette relazioni sindacali, la semplificazione amministrativa. I sindacati Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals-Confsal hanno illustrato oggi, in una conferenza stampa, le ragioni dello sciopero, che coinvolge tutto il personale scolastico, indetto per il 20 maggio. Una protesta – hanno spiegato – che “vuole alzare un grido d’allarme per un’istituzione importante quale e’ la Scuola”. Lo sciopero, dal quale sono esonerati i docenti impegnati nel concorso a cattedra, si articolera’ in iniziative a livello territoriale. In parecchie citta’ sono previsti cortei e presidi davanti alle prefetture. I sindacati a sostegno delle loro rivendicazioni hanno anche avviato nelle scuole una raccolta di firme che in questa prima tranche ha raggiunto quota 150.000

SCUOLA: UIL “MUTAZIONE GENETICA CHE CI PORTA INDIETRO DI ANNI”
ROMA (ITALPRESS) – “La scuola dell’esecutivo e’ una scuola che ci porta indietro di molti anni nella storia. Si sta attuando una mutazione genetica della scuola”. Lo afferma Pino Turi, segretario generale della Uil scuola, nel corso della conferenza stampa congiunta con gli altri sindacati per spiegare le motivazioni dello sciopero proclamato per il 20 maggio. “Le motivazioni dello sciopero sono molteplici. La legge 107, cosiddetta ‘Buona scuola” di buono ha poco – avverte – perche’ si nasconde dietro la foglia di fico delle assunzioni, che pure sono importanti ed abbiamo apprezzato, una deriva autoritaria della scuola nel nostro paese, la scuola deve essere libera, come si ad avere una scuola libera se il docente deve essere scelto e addirittura premiato o punito? E a sua volta il dirigente, come fa ad essere libero e a gestire una scuola dell’autonomia se sara’ valutato dalla burocrazia esterna?”, domanda.

Il 20 scuola in sciopero, sindacati: legge 107 deriva autoritaria
“Nessuna relazione con Giannini, valutiamo diffida”

ASKANEWS – Rinnovare il contratto, fermo da anni; rafforzare la contrattazione d’istituto; sburocratizzare la scuola; valorizzare le professionalità; stabilizzare i precari; adeguare le retribuzioni dei docenti alla media europea. Sono le ragioni dello sciopero nazionale generale della scuola, proclamato per il prossimo 20 maggio dai sindacati Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals Confsal. Le modalità della protesta sono ancora in via di definizione, ma sono previste varie iniziative a livello regionale e territoriale (con cortei e presidi davanti le Prefetture), manifestazioni nelle principali città (Cagliari, Napoli, Bari, Milano, Torino, Bologna) e un corteo a Roma da San Paolo al Ministero dell’Istruzione in Viale Trastevere. “Non pensiamo a una scuola guerrigliera, siamo più vicini a Gandhi”, hanno assicurato i sindacati presentando le motivazioni della protesta, “la battaglia sarà lunga, non è questione di vincere o perdere ora, siamo sicuri che nel tempo le nostre ragioni verranno fuori”. Una delle questioni cruciali, hanno spiegato, è che “manca un sistema di relazioni sindacali con il ministro Giannini e stiamo valutando delle azioni legali nei confronti del Ministero. Abbiamo chiesto un incontro, ma ci è stato negato: chiediamo delle relazioni serie, che si possa discutere, perchè ora per farci sentire dobbiamo fare i presidi e la lotta”.

________________________________________________________________________________________

CATANIA, 10 Maggio 2016

A TUTTO IL PERSONALE DOCENTE E ATA

SCUOLE CATANIA E PROVINCIA

OGGETTO : ASSEMBLEE SINDACALI TERRITORIALI IN ORARIO DI SERVIZIO

In preparazione dello sciopero nazionale del comparto scuola del 20 maggio prossimo, le

scriventi Organizzazioni Sindacali FLC CGIL – CISL SCUOLA – UIL SCUOLA -SNALS CONFSAL , ai sensi

dell’art. 8 del CCNL 29/11/07 Comparto Scuola, indicono le seguenti Assemblee Sindacali Zonali

destinate a tutto il Personale Docente ed ATA in servizio – di ruolo e precario – , alle quali ciascun

lavoratore potrà aderire secondo le proprie esigenze

  • CATANIA : CIRCOLO DIDATTICO ” PIZZIGONI” VIA SIENA , 5 – CATANIA;
  • CALTAGIRONE : LICEO SCIENTIFICO ” E. MAJORANA” – AULA MAGNA
  • GIARRE: IST. TECNICO INDUSTRIALE ” ENRICO FERMI – GUTTUSO ” – VIA MACCARRONE , 4
  • ADRANO : ISTITUTO TECNICO ” ETTORE BRANCHINA ” VIA PASQUALE SIMONE NERI – ADRANO

Ordine del giorno :

  • SCIOPERO NAZIONALE COMPARTO SCUOLA del 20 MAGGIO 2016.

  • RAGIONI e INIZIATIVE

  • CONTRATTO – PRECARIATO – PENSIONI …

Chiedono inoltre, l’uso di un locale idoneo allo svolgimento dell’assemblea , la diffusione della presente nota al personale interessato, tramite avviso con circolare interna, l’affissione all’albo sindacale.

Saranno presenti i segretari scuola Catania

CGIL ( Distefano ) CISL ( Denaro ) UIL ( Mavica ) SNALS ( Tempera )

Cordiali saluti

salvo mavica, segretario generale territoriale Uil Scuola Catania

NUOVE CLASSI DI CONCORSO: una sequela infinita di errori travolge anche il decreto di riordino delle classi di concorso

11 MAGGIO 2016

Una sequela infinita di errori travolge anche il decreto di riordino delle classi di concorso

NUOVE CLASSI DI CONCORSO

NEI LICEI MUSICALI: C’È LA CLASSE DI CONCORSO MA NON C’È L’ORGANICO

Il Miur riconosce gli errori e cerca di correre ai ripari.

Nel corso dell’incontro del 10 maggio con i sindacati il Miur ha dovuto riconoscere gli errori e  rivedere alcuni aspetti delle classi di concorso che, nonostante l’emanazione del DPR 19/16, dovranno essere modificati.
L’iter di revisione, avviato ad agosto 2015 e concluso a febbraio scorso, ha escluso perentoriamente il confronto con le rappresentanza dei lavoratori reputando di poter assumere perfette ed immodificabili decisioni di gestione di un sistema così complesso.
I fatti, purtroppo, hanno dato ragione alle organizzazioni sindacali le quali hanno sempre rappresentato la loro disponibilità al confronto pur di evitare disagi e preoccupazioni ad un larghissimo numero di insegnanti.
I sindacati si sono impegnati a segnalare nuovamente osservazioni e proposte per il superamento delle criticità fin qui registrate.
Per la UIL scuola le nuove classi di concorso devono essere operative solo per le nuove assunzioni da concorso, mentre per le assunzioni da GAE e per le supplenze devono continuare ad essere utilizzate le vecchie classi di concorso.

Sequenza contrattuale Licei musicali
Le solite contraddizioni: c’è la classe di concorso ma non c’è l’organico

Durante lo specifico incontro di contrattazione per la definizione della sequenza sui Licei musicali, l’amministrazione ha comunicato l’indisponibilità a trattare la materia e ha proposto il rinvio della sequenza al prossimo contratto sulla mobilità, 2017/18.
La Uil scuola, insieme agli altri sindacati, ha espresso netta contrarietà a tale decisione, conseguenza della mancata concessione da parte del MEF dei posti in organico di diritto da assegnare a queste istituzioni scolastiche.
Continua la politica del rinvio, i problemi restano.
In assenza di regole sui passaggi di ruolo, la materia continuerà ad essere regolamentata attraverso la mobilità annuale, mediante l’utilizzo, come avvenuto negli anni precedenti, dei docenti titolari nelle classi di concorso A031, A032 e A077.
Agli incontri per la Uil scuola hanno partecipato Noemi Ranieri e Pasquale Proietti.

TRASFERIMENTI FASI B C D. ALLEGATI E PRECEDENZE

TRASFERIMENTI FASI BCD. ALLEGATI PRECEDENZE
domenica, 8 maggio 2016.
Assistenza e consulenza sindacale. Selezione di Brevi note esplicative

TRASFERIMENTI FASE B

La fase B si divide in tre sottofasi:
B1 – trasferimenti interprovinciali docenti assunti entro il 2014/15 (Titolarità su scuola solo se soddisfatti nel primo ambito indicato. Dal successivo la titolarità è assegnata solo su ambito); Domanda facoltativa (il numero di ambiti o province va da 1 a 100 +100).

B2 – passaggi di ruolo e passaggi di cattedra interprovinciali docenti assunti entro il 2014/15 (Titolarità su scuola solo se soddisfatti nel primo ambito indicato. Dal successivo la titolarità è assegnata solo su ambito); Domanda Facoltativa (il numero di ambiti o province va da 1 a 100 +100).

Per la fasi B1 e B2 per il docente ci sarà la possibilità di visualizzare tutte le scuole contenute nell’ambito ordinate secondo i bollettini ufficiali. Il docente non potrà escluderne alcuna, ma avrà la possibilità di ordinarle secondo un ordine di preferenza. Le scuole dell’ambito saranno ovviamente riferite solo al proprio ordine e grado di scuola comprese quindi anche quelle in cui non è presente la propria classe di concorso.

B3 – assegnazione ambito definitivo nella provincia di assunzione dei docenti assunti nell’a.s. 2015/16 nelle fasi B e C del piano di assunzioni da Concorso ordinario (titolarità solo su ambito).
I docenti della fase B3 dovranno presentare una domanda per l’assegnazione all’ambito nella provincia di assunzione (Se non lo fanno quest’ultimo sarà assegnato d’ufficio) e, se vorranno, potranno presentare ulteriore domanda per ambiti e province diverse rispetto a quella di assunzione. Le domande saranno in questo caso due e si rientrerà così sia nella fase B3 che nella fase D. Se presenterà domanda, nel momento in cui accederà alla sezione “preferenze” troverà caricati tutti gli ambiti della provincia di attuale assunzione. Avrà solo la possibilità di ordinarli secondo preferenza.
TRASFERIMENTI FASE C
Riguarda i docenti assunti dal 1/9/2015 da GAE nelle fasi B e C del piano di assunzioni. La titolarità è solo su ambito. Il docente non ha molte alternative. Dovrebbe indicare 100 ambiti e 100 province. Se non lo fa il sistema completerà automaticamente la domanda inserendo tutte le preferenze non espresse secondo l’ordine di vicinanza così da coprire tutto il territorio nazionale. Se il docente non presenterà domanda: il sistema lo trasferirà d’ufficio con punti 0 a partire dalla provincia di nomina secondo l’ordine di vicinanza.

TRASFERIMENTI FASE D
I docenti neo assunti al 1/9/2015 da GAE e da CONCORSO nelle fasi 0 e A del piano di assunzioni. Potranno richiedere trasferimento interprovinciale (in deroga al vincolo triennale). La titolarità sarà solo su ambito. La domanda è facoltativa. Non esiste alcun obbligo in riferimento alla presentazione della domanda o eventualmente al numero degli ambiti o province da inserire nella stessa.

COME INSERIRE ALLEGATI
Rispetto alla FASE A gli allegati non si inseriranno direttamente al momento della compilazione della domanda. Sarà necessario caricarli prima nella sezione “Altri servizi” “gestione allegati” che si trova in alto a destra in istanze online all’interno del proprio profilo. Tale operazione riguarderà anche i docenti che hanno già partecipato alla fase A e che quindi dovranno ricaricare nuovamente gli allegati se intendono partecipare alle altre fasi.

PRECEDENZE
Il docente che fruisce delle precedenze di cui all’art 13 (disabilità…assistenza…coniuge militare ecc.) dovrà stare attento a come inserire le preferenze nella domanda. Soprattutto il docente che rientra nella fase B1.
FASE B1: tale docente nel primo ambito indicato (e nell’ordine delle scuole che dovrà gestire) dovrà indicare per prime tutte le scuole del comune per cui si fruisce della precedenza (es. le scuole del comune di residenza per l’art 21 della legge 104/92…oppure le scuole del comune di residenza del figlio o del coniuge disabile nel caso di assistenza al disabile). Nel caso in cui nel primo ambito desiderato non ci siano tali scuole (pensiamo per esempio ai docenti del II grado per cui le scuole non sono presenti in tutti i comuni), bisognerà inserire l’ambito in cui esistano le scuole del comune viciniore.
Fasi B3-C-D: bisognerà inserire per primo l’ambito che contiene il comune per cui si fruisce della precedenza (o viciniore secondo quanto detto sopra). In questo caso infatti per tali docenti non c’è la possibilità di inserire l’ordine delle scuole ma solo la preferenza di “ambito”.

s.mavica

SCIOPERO DELLA SCUOLA: conferenza stampa di presentazione mercoledì 11 maggio

06 MAGGIO 2016

Conferenza stampa di presentazione mercoledì 11 maggio

SCIOPERO DELLA SCUOLA 

Flc Cgil, Cisl Scuola, UIl Scuola, Snals hanno proclamato uno sciopero che coinvolgerà tutto il personale della scuola (docente, educativo, ATA e dirigente) per l’intera giornata di venerdì 20 maggio 2016.

Motivazioni e obiettivi dello sciopero saranno illustrati in modo dettagliato nel corso di una conferenza stampa che si terrà mercoledì 11 maggio p.v. alle ore 10,30 presso l’Hotel Nazionale di piazza Monte Citorio 131 a Roma. Al termine della conferenza stampa vi sarà anche la consegna al Governo delle firme raccolte sulla petizione sottoscritta nelle settimane scorse in tutte le scuole italiane, un testo che evidenzia le diverse emergenze su cui da mesi i lavoratori e i sindacati sono mobilitati.

Comune a tutto il personale del comparto è la richiesta di vedere rinnovato un contratto fermo da parecchi anni. Per tutti si rivendicano percorsi di valorizzazione professionale e una sburocratizzazione del lavoro, nella prospettiva di un consolidato patto educativo tra scuola, famiglie e comunità sociale sostenuto anche da una forte e mirata politica di investimenti. Si rivendica inoltre la stabilizzazione dei tanti precari cui né il piano straordinario di assunzioni né le procedure concorsuali in atto hanno dato risposta.

Tra le questioni riguardanti in modo più specifico il personale ATA la mobilitazione sostiene la richiesta di una diversa politica degli organici, l’istituzione di un organico funzionale di istituto; la cancellazione delle disposizioni che impediscono di sostituire gli assenti e lo sblocco del turn over; l’introduzione della figura dell’assistente tecnico anche nelle scuole del primo ciclo; il bando dei concorsi per i Direttore dei Servizi Amministrativi; la ripresa dei processi di mobilità professionale interna; la fine delle ricorrenti disfunzioni del sistema informativo.

Per i docenti la mobilitazione è volta a rivendicare, anche ai fini di una piena salvaguardia della libertà di insegnamento, criteri trasparenti e oggettivi – definiti contrattualmente – per l’assegnazione alle scuole, una gestione partecipata e contrattata delle procedure di valorizzazione professionale, rifiutando una gestione verticistica del cosiddetto bonus, il sostegno e la promozione della collegialità come modello che può favorire la miglior qualità nella programmazione e nella gestione dell’offerta formativa. Tutto ciò in continuità con le azioni fin qui svolte per rimediare agli aspetti più dannosi della legge 107.

Per i dirigenti scolastici, oltre all’esigenza di un riallineamento retributivo rispetto al resto della dirigenza pubblica, si rivendica il superamento delle assurde differenze nel trattamento economico legate alle diverse modalità di reclutamento, la fine del sistematico ricorso alle reggenze, l’eliminazione di responsabilità improprie, il ripristino delle risorse per i contratti regionali sul salario accessorio, la riconduzione alla contrattazione della mobilità e dei conferimenti di incarico.

Nel corso della conferenza stampa forniremo ulteriori approfondimenti e materiale informativo sugli obiettivi della giornata di sciopero e sulle modalità con cui si svolgeranno, nella stessa giornata, iniziative su tutto il territorio nazionale.

FLC CGIL

Domenico Pantaleo

CISL SCUOLA

Maddalena Gissi

UIL SCUOLA

Giuseppe Turi

SNALS CONFSAL

Marco Paolo Nigi

VALIDITÀ ANNO DI PROVA E FORMAZIONE PER I DOCENTI ASSUNTI IN FASE C E B: Finalmente riconosciuti i diritti dei neoassunti esclusi dalla formazione

06 MAGGIO 2016

Finalmente riconosciuti i diritti dei neoassunti esclusi dalla formazione

VALIDITÀ ANNO DI PROVA E FORMAZIONE PER I DOCENTI ASSUNTI IN FASE C E B

UIL: L’ESIGENZA DI RIDARE DIGNITÀ AL CONFRONTO E ALLA CONTRATTAZIONE VIENE NUOVAMENTE CONFERMATA DAI FATTI.

Il ministro in quattro mesi di tempo, segnalazioni verbali, richieste e solleciti dei sindacati, sentenze di condanna dei giudici emana un decreto su cui sarebbe bastato ascoltarci da subito.
Intanto la magistratura riconosce anche il diritto a non reiterare la formazione dell’anno di prova per chi l’ha già effettuato una volta nella carriera.
Per la UIL si devono fermare i motori e si deve riaprire il confronto per arginare la cattiva gestione che peggiora gli errori della legge 107.
Il decreto 290 del 2 maggio 2016 riconosce ai docenti assunti nelle fasi B e C il diritto ad espletare l’anno di prova e formazione.

Destinatari 
Sono i docenti neoassunti che:

  • hanno differito la presa in servizio e svolgono una supplenza in una scuola di ordine e grado diverso, purché su insegnamento affine  (possesso del titolo di studio valido per l’accesso);
  • sono stati nominati  in fase C su classi di concorso di scuola secondaria di secondo grado, chiamati a prestare servizio presso scuole di ordine e grado diverso.

Assegnazione dei tutor
I
n base a iniziative progettuali, didattiche e metodologiche dell’area di utilizzo dei docenti.

Durata dei percorsi
Resta di 50 ore, articolata in attività frontali, e-learning, in laboratorio e in presenza con il tutor.

Cosa fa l’amministrazione scolastica territoriale
Rimodula i corsi già avviati per favorire l’accoglienza dei nuovi ammessi

 Cosa fa la scuola di servizio

  • Fornisce gi elementi necessari alla valutazione preliminare del percorso formativo effettuato;
  • Riunisce il comitato di valutazione che esprime un parere fondato sulla conferma/non conferma in ruolo alla scuola di titolarità

Cosa fa la scuola di titolarità
Il dirigente scolastico, sulla base degli elementi forniti, emana il provvedimento di conferma/disconferma in ruolo. In caso di mancata conferma il docente può ripetere l’anno di prova e formazione.

Come va calcolato il servizio
Il numero dei giorni di servizio (previsto di 180 e 120 giorni) va riproporzionato rispetto alla data di presa di servizio