Turi: amministrazione al bivio

26 LUGLIO 2016

Turi: amministrazione al bivio

ALL’INDOMANI DELLA PUBBLICAZIONE DELLE LINEE GUIDA SU PASSAGGIO DA AMBITO A SCUOLA

RIPRENDERE IL CONFRONTO O VOTARSI AD UN CONFLITTO DI DIFFICILE SOLUZIONE 

All’indomani della pubblicazione delle linee guida che regolamentano il passaggio dei docenti titolari di ambito alle singole scuole, è necessaria un’analisi ed una valutazione complessiva incentrata sul merito. Andiamo per gradi.

La legge sulla scuola ha in sé, sin dalla sua nascita e dal modo con cui è stata approvata, aspetti “ideologici” di difficile, se non di impossibile realizzazione.
La gestione del personale viene condotta secondo una logica di ordine gerarchico, piuttosto che demandarla all’autonomia delle scuole con il supporto degli strumenti di partecipazione democratica. Ciò ha inevitabilmente fatto emergere le contraddizioni che, prima ancora che politiche, sono normative e di assetto giuridico.

La principale è la chiamata diretta. Questa si basa su un fraintendimento con il reclutamento, quest’ultimo sì riserva di legge. Non sarà superfluo ribadire che siamo in presenza di docenti abilitati, reclutati per concorso e, in molteplici casi, con diversi anni di esperienza lavorativa alle spalle.
Sul secondo elemento (il reclutamento) si dovrebbe operare attraverso l’uso della delega prevista dalla stessa legge 107; è quella la sede di discussione sulle modifiche da apportare. Sul tema la Uil Scuola si è dichiarata a favore di un modello che vede nelle scuole, associate in rete, il baricentro del nuovo reclutamento, fermo restando il sistema nazionale di istruzione.

L’altra contraddizione è rappresentata dal c.d. incarico triennale. Qui siamo in presenza di un paradosso giuridico: l’attribuzione dell’incarico a tempo determinato è un istituto che attiene alla dirigenza, che ha un obbligo di risultato; non è estensibile al personale docente che, avendo un contratto di lavoro subordinato, ha solo un obbligo, quello del facere, di svolgere, cioè, la propria attività senza demerito.

Sono le contraddizioni palesi, peraltro, riconosciute, ai tavoli di contrattazione dall’Amministrazione, che ha indotto la stessa, attraverso la contrattazione, a modificare lo stesso impianto. Seguendo tale logica si sono ricondotte nell’alveo della mobilità le contraddizioni della legge: si sono ridotti al minimo i titolari di ambito e si è rinviato alla sequenza il compito di regolarla con criteri di equità, di trasparenza, di imparzialità e di garanzia della professionalità dei docenti titolari di ambito. Su questo, va evidenziato come si tratta di azioni concordate e condivise.

L’accordo politico sulla sequenza c’è, esiste e non può essere disconosciuto. È vero che se non si firma un accordo le parti riprendono la loro libertà di azione, ma occorre coerenza e condivisione sia sotto il profilo giuridico che su quello più propriamente politico.
Questo non riguarda la competizione con il sindacato, ma la funzionalità stessa delle scuole e la certezza di status dei lavoratori.

Nell’accordo politico si sancisce appunto che:
a – non si parla di chiamata diretta, ma di passaggio da ambito a scuola;
b – viene meno il principio dell’incarico, si parla di assegnazione all’organico triennale;
c- si concorda sulle procedure, che devono essere caratterizzate da oggettività e garanzia di equità, senza alcuna discrezionalità del dirigente;
d – si stabiliscono alcuni requisiti (quattro) per corrispondere ad alcuni elementi di flessibilità tra offerta delle scuole e domanda dei docenti.

Il mancato raggiungimento dell’accordo (unicamente sul numero dei requisiti), legati al punteggio della mobilità, ha fornito il pretesto per ribaltare il tavolo e lasciare alle scuole la gestione di un procedimento che lo stesso accordo politico riconosceva viziato in origine, di difficile attuazione e abbisognevole di modifiche.
Del resto l’accordo sulla mobilità ha realizzato proprio questo: ridurre a numeri marginali i titolari di ambito (si è passato da oltre 200.000 agli attuali 60/65000), senza considerare i soprannumerari che, è notizia di questi giorni, erano stati sottostimati.

Appare chiara, dunque, la contraddizione e l’avventurosità della scelta effettuata, peraltro, scaricata sulle scuole e sui dirigenti. Addirittura si è omesso, nelle linee guida, di considerare tra le altre norme e procedure le precedenze di legge, ma forse se lo sentiranno ricordare via skype dal Ministero. Per queste evidenti motivazioni, riteniamo la partita ancora aperta.

Lo stress test a cui il Miur ricorre appare solo un atteggiamento miope, tutto basato sulla propaganda e sul terreno dello scontro politico che la scuola, quella reale, non merita. Tra qualche settimana la parola passa ai docenti, agli studenti e alle famiglie: questa volta la valutazione dell’operato della politica passa al vaglio della società civile prima ancora che dalle aule di giustizia. A nessuno di loro il sindacato farà mancare il suo apporto.

AT DI CATANIA: Utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed A.T.A. per l’anno scolastico 2016/17 – Ipotesi C.C.N.I. e presentazione domande

25 LUGLIO 2016

AT DI CATANIA: Utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed A.T.A. per l’anno scolastico 2016/17 – Ipotesi C.C.N.I. e presentazione domande

Pubblicazione nota MIUR n. 19976 e ipotesi di CCNI

Allegati:

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AT DI CATANIA: Indicazioni operative per l’individuazione dei docenti trasferiti o assegnati agli ambiti territoriali e il conferimento degli incarichi nelle Istituzioni scolastiche a.s. 2016/2017

25 LUGLIO 2016

AT DI CATANIA: Indicazioni operative per l’individuazione dei docenti trasferiti o assegnati agli ambiti territoriali e il conferimento degli incarichi nelle Istituzioni scolastiche a.s. 2016/2017

Pubblicazione nota MIUR 2609 del 22/07/2016 e relativo allegato

Allegati:

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INSEGNANTI, AMBITI E SCUOLE.

Insegnanti, ambiti e scuole
La scheda di dettaglio della Uil Scuola 
sulle indicazioni operative del Miur
Sono 43 i criteri definiti dal Miur per la scelta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici : confermato il conferimento degli incarichi triennali, e non sono neanche criteri e titoli vincolanti.
Sostanzialmente, come anticipato dalla Uil scuola, l’elenco dei requisiti (Allegato A) è meramente esemplificativo e i dirigenti, nella loro autonomia, possono non tenerne conto e farne valere altri. Siamo alla più completa anarchia.
Questo in sintesi quanto prevede la nota ministeriale n.2609 del 22 luglio 2016, pubblicata oggi.
Come è organizzata la procedura?
La procedura di individuazione dei docenti predisposta dal Miur consta di due fasi:
a)     La prima per l’individuazione dei docenti da assegnare alle scuole, sulla base dei criteri definiti dai dirigenti scolastici;
b)     La seconda per l’assegnazione alle scuole da parte degli Uffici scolastici provinciali dei docenti non scelti nella prima fase o che non hanno presentato domanda, ovvero in caso di inerzia del dirigente.
Che succede nella prima fase?
Nella prima fase i dirigenti indicano da tre a sei criteri, in ordine di priorità, sulla base delle competenze richieste per l’individuazione dei docenti, anche attraverso l’utilizzo di un elenco esemplificativo di criteri riportati nell’Allegato A.
Successivamente, pubblicano gli avvisi con l’elenco dei posti disponibili nella scuola. Per ciascun posto l’avviso deve specificare i criteri individuati, le modalità e i termini di scadenza per la presentazione delle candidature da parte dei docenti interessati.
In caso di inerzia da parte del dirigente, quindi in caso di mancata pubblicazione dell’avviso, i posti saranno assegnati dall’Usr.
Come avviene la scelta dei docenti?
La scelta dei docenti da parte del dirigente avviene attraverso l’esame della corrispondenza dei curricula dei docenti inseriti nell’ambito, partendo da quelli che hanno presentato la propria candidatura, secondo i criteri fissati nell’avviso. 
(Ndr: non si capisce se é obbligato a prendere quelli che si sono candidati oppure prende chi vuole) 
Ma è previsto anche il colloquio?
Sì, i dirigenti, ai fini della scelta, possono procedere anche attraverso il colloquio, o in presenza o in remoto (videochiamata o Skype).
Che scadenza è prevista?
Gli avvisi delle scuole vanno pubblicati a partire:
–         dal 29 luglio: Infanzia e primaria
–         dal 6 agosto: Scuola secondaria di primo grado
–         dal 18 agosto: Scuola secondaria di secondo grado
E dopo gli avvisi?
Successivamente, le scuole comunicano formalmente via mail ai docenti individuati la proposta di incarico.
Dopo l’accettazione formale, via mail, da parte del docente, la scuola dà atto dell’individuazione utilizzando l’esclusiva funzione ‘individuazione per competenze’ del Sidi:
o    il 18 agosto (Infanzia, primaria e primo grado)
o    il 26 agosto (Secondo grado)
L’assegnazione é esecutiva solo dopo l’accettazione del docente.
Ma i docenti quando possono presentare il curriculum?
Sempre per la prima fase i docenti possono caricare nell’apposita sezione di ‘Istanze on line’ il proprio curriculum vitae:
·        dal 29 luglio al 4 agosto: infanzia e primaria
·        dal 6 al 9 agosto: primo grado
·        dal 16 al 19 agosto: secondo grado
E dopo il curriculum?
Possono presentare la propria candidatura ad una o più scuole dell’ambito, evidenziando la classe di concorso di titolarità e il possesso dei requisiti richiesti dalla scuola. 
L’invio della candidatura dovrà avvenire per e-mail e costituisce preventiva dichiarazione di disponibilità ad accettare la proposta di incarico. 
In presenza di più proposte, i docenti optano per la scuola di loro gradimento.
E’ la scuola che sceglie il docente?
No. La scuola pubblica l’avviso. Il docente decide di aderire o meno.
Cosa accade ai docenti non scelti?
Nella seconda fase i docenti non assegnati ad alcuna scuola, o perché non scelti o perché non hanno presentato domanda, sono assegnati d’ufficio da parte dell’USR ad una scuola dell’ambito.
Possono i docenti titolari di un ambito candidarsi per scuole di altro ambito territoriale?
No. Possono solo chiedere ed essere assegnati ad una scuola che ricada nell’ambito di cui si é titolare.
Finalmente, al termine delle due fasi i docenti assegnati alle scuole devono sottoscrivere l’incarico triennale.    

……e chi più ne ha più ne metta….. conviene restare inermi e inerti? No! io non ci sto!

salvo mavica, segretario generale territoriale Uil Scuola città metropolitana Catania

Sindacati scuola: ricorso alla giustizia amministrativa – PROFILI DI ILLEGITTIMITÀ SONO STATI GIÀ INDIVIDUATI DAGLI UFFICI LEGALI.

22 LUGLIO 2016

Sindacati scuola: ricorso alla giustizia amministrativa

PROFILI DI ILLEGITTIMITÀ SONO STATI GIÀ INDIVIDUATI DAGLI UFFICI LEGALI. 

Azioni a tutela dei lavoratori e della loro dignità professionale. Pronti ad impugnare atti amministrativi e procedure.

Totale mancanza degli elementi di chiarezza, trasparenza e obiettività che l’intesa avrebbe dovuto garantire, fornendo un quadro certo e affidabile di riferimento entro cui gestire le operazioni di assegnazione dei docenti alle scuole: i sindacati scuola registrano molto negativamente la decisione del Miur di fornire unilateralmente indicazioni operative ai dirigenti scolastici, rendendo ancor più impraticabili i tempi già molto ristretti per adempimenti di rilevante complessità.

Con la pubblicazione delle ‘indicazioni operative’ per definire “le procedure, le modalità e i criteri attuativi per l’assegnazione alle scuole dei docenti titolari di ambito” si annuncia una gestione delle operazioni di assegnazione dei docenti da ambito a scuola che, oltre a essere discrezionali, renderanno strutturali i fattori di precarietà derivanti dal venire meno del diritto ad una titolarità di scuola; aggraveranno pesantemente gli impegni dei dirigenti e degli uffici; aumenteranno i rischi di contenzioso per l’assenza di regole trasparenti e verificabili.

La prospettiva di modernizzazione del sistema di istruzione non può essere confusa con l’indicazione dell’utilizzo di Skype, videochiamata, per i colloqui tra dirigenti scolastici e insegnanti.

Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal, che per molte settimane si sono impegnati responsabilmente al tavolo di trattativa, consentendo di delineare un’ipotesi di accordo che avrebbe assicurato tutele al personale insieme a funzionalità e trasparenza delle procedure, sono pronti ora a intraprendere ogni azione necessaria a tutela dei lavoratori e della loro dignità professionale: l’impugnativa di tutti gli  atti amministrativi edelle conseguenti procedure nelle quali non si individuano i criteri minimali di correttezza e regolarità, ivi comprese le stesse “indicazioni operative” del Miur innanzi alla giustizia amministrativa – e, innanzi ai Tribunali del lavoro, le azioni legate alla lesione dei diritti soggettivi dei singoli docenti.

Roma, 22 luglio 2016

FLC CGIL, Domenico Pantaleo
CISL SCUOLA, Maddalena Gissi
UIL SCUOLA, Giuseppe Turi

COMUNICATO STAMPA MIUR: Individuazione per competenze degli insegnanti, on line le Indicazioni operative per le scuole e i docenti

22 LUGLIO 2016

COMUNICATO STAMPA MIUR: Individuazione per competenze degli insegnanti, on line le Indicazioni operative per le scuole e i docenti

(TRATTO DAL SITO WWW.ISTRUZIONE.IT)

Ufficio Stampa

Roma, 22 luglio 2016

Individuazione per competenze degli insegnanti,
on line le Indicazioni operative per le scuole e i docenti

Sono disponibili da oggi, sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, le indicazioni operative che consentiranno alle istituzioni scolastiche di individuare gli insegnanti che dovranno coprire i posti vacanti secondo le novità previste dalla Buona Scuola.

Da quest’anno infatti cambia il sistema: i docenti di ruolo non saranno più assegnati alle sedi scolastiche sulla base di anzianità e punteggi, ma per le loro competenze ed esperienze. Saranno le singole scuole ad individuare, fra gli insegnanti presenti nel proprio ambito territoriale, quelli che più corrispondono, per profilo professionale, al loro progetto formativo. Parte dunque l’individuazione dei docenti per competenze. Le indicazioni operative sono state predisposte dal Ministero per “dare indirizzi comuni” alle scuole nel primo anno di applicazione. Dalla prossima settimana saranno disponibili anche delle FAQ e una modulistica standard per facilitare le procedure.

Il nuovo sistema “punta a valorizzare le esperienze e i percorsi professionali che gli insegnanti si sono costruiti negli anni – ricordano il Ministro Stefania Giannini e il Sottosegretario Davide Faraone – e consente alle scuole di scegliere i docenti di cui hanno bisogno per portare avanti la loro offerta formativa. Si tratta di una novità assoluta per il nostro sistema scolastico, che nelle prossime settimane sarà protagonista dell’avvio di una piccola rivoluzione e di uno sforzo importante da parte di tutti i soggetti coinvolti – dirigenti, docenti e personale amministrativo – ai quali rivolgiamo grande apprezzamento e riconoscenza”.

Cosa accade in pratica? Tutto parte dalle esigenze delle scuole. Il capo d’istituto tiene conto, per individuare i docenti, del Piano dell’Offerta Formativa e del Piano di miglioramento della propria istituzione scolastica. Un esempio concreto: un dirigente ha a disposizione un posto di matematica. Con le vecchie regole, l’Ufficio Scolastico Regionale gli avrebbe assegnato un docente sulla base delle graduatorie, senza correlazione con le esigenze dell’istituto. Quest’anno il dirigente potrà vagliare i CV degli insegnanti presenti nel suo ambito territoriale e individuare quelli che hanno esperienze (ad esempio di didattica laboratoriale o innovativa) o titoli (come la conoscenza di una lingua) che rispondono al meglio all’offerta formativa presentata alle famiglie e decisa dal Collegio dei docenti.

Saranno valorizzate soprattutto le esperienze: la professionalità del docente si costruisce e si caratterizza in modo qualitativamente differente a seconda dei contesti scolastici in cui ha lavorato. Aver operato in ambiti diversi, aver utilizzato didattiche innovative e laboratoriali, aver ricoperto ruoli organizzativi, aver curato particolari progetti interni alla scuola o in collaborazione con le altre agenzie del territorio, sono alcuni degli elementi che possono consentire di identificare i profili più adeguati ai Piani Triennali delle istituzioni scolastiche. Questo approccio, ricorda il documento, considera “l’anzianità non un valore in sé, ma come elemento da valorizzare in quanto può aver consentito uno specifico sviluppo professionale”.

LE FASI
Sono previste due fasi nelle operazioni, la prima a cura dei dirigenti scolastici, la seconda a cura degli Uffici Regionali.

Cosa faranno i dirigenti scolastici? Pubblicheranno appositi avvisi relativi ai posti disponibili, individuando da 3 a 6 caratteristiche (coerenti con il Piano dell’offerta formativa) richieste ai docenti che dovranno inviare la loro candidatura. Il Ministero fornisce una tabella esemplificativa. Queste caratteristiche saranno di tre tipi:esperienze (didattica digitale, insegnamento in sezioni ospedaliere, pratica musicale, per fare degli esempi);titoli universitari, culturali e certificazioni (come i dottorati su tematiche affini alla classe di concorso o certificazioni linguistiche); attività formative. I dirigenti pubblicheranno gli avvisi dal 29 luglio per infanzia e primaria, dal 6 agosto per la secondaria di primo grado, dal 18 agosto per la secondaria di secondo grado. Esamineranno poi i CV dei docenti presenti nel loro ambito territoriale a partire da quelli che hanno presentato la loro candidatura. Ogni scelta sarà motivata. I dirigenti faranno una proposta di incarico agli insegnanti individuati.

I docenti potranno caricare il loro curriculum sul sistema del Miur (Istanze On Line) dal 29 luglio al 4 agosto per infanzia e primaria, dal 6 al 9 agosto per la secondaria di primo grado, dal 16 al 19 agosto per la secondaria di secondo grado. Avranno a disposizione un modello predefinito. Potranno partecipare a eventuali colloqui proposti dai dirigenti e accettare o meno le proposte ricevute.

Per i docenti rimasti senza una sede alla fine delle procedure, questa verrà individuata dagli Uffici Scolastici Regionali.

In allegato le indicazioni operative e la tabella con le scadenze

Il precedente comunicato:
http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/cs150716

 Allegati
Nota prot. n. 2609 del 22 luglio 2016Scarica
Individuazione per Competenze – Tempistica.pdfScarica

Informativa organico di fatto personale docente

22 LUGLIO 2016

Informativa organico di fatto personale docente

Uil: procedure di calcolo affrettate. Si dovranno gestire migliaia di posti in esubero scaricando il problema a danno della mobilità e delle future immissioni in ruolo.

Il MIUR ha illustrato alle organizzazioni sindacali una nota che di fatto sostituisce, per ora, il decreto interministeriale con la quale fornisce indicazioni ai Direttori degli Uffici Scolastici Nazionali sulla definizione dell’organico di fatto del personale docente.

Il dato più vistoso che emerge e’ relativo al decremento del numero degli alunni, rispetto allo scorso anno, pari a 48.000 unità che, nel fatto, si traducono in 1.192 posti in meno.

Il Ministero, alla nota che è in fase di emanazione, allegherà una tabella dettagliata con la ripartizione, a livello regionale, dei 30.262 posti in organico di fatto.

La UIL Scuola oltre a stigmatizzare le modalità ed i tempi dell’informativa, ha evidenziato che la determinazione dei posti in organico di fatto oltre a tenere conto del dato relativo al numero degli alunni, non può prescindere dalle esigenze complessive di funzionamento delle scuole.

Inoltre la UIL Scuola nel corso dell’incontro ha posto il problema relativo alla compensazione, con i posti dell’organico potenziato, degli esuberi provinciali del personale docente.

L’Amministrazione, evidentemente, per procedure di calcolo affrettate si ritrova a gestire migliaia di posti in esubero scaricando il problema a danno della mobilità e delle future immissioni in ruolo.

La UIL Scuola ritiene la scelta dell’Amministrazione inaccettabile.
Ha chiesto, ai sensi della legge 241/90, la trasparenza dei criteri adottati dal MIUR e, se necessario, si farà carico della tutela, nelle sedi opportune, dei docenti penalizzati.

Nulla ancora in merito alle istruzioni operative relative al passaggio dei docenti dagli ambiti alle scuole.

ASSEGNAZIONE DOCENTI: Dominano confusione e incertezza

21 LUGLIO 2016

Dominano confusione e incertezza

ASSEGNAZIONE DOCENTI

LA NOTA DEI SINDACATI SCUOLA 

L’atteggiamento di chiusura al confronto assunto dal MIUR, con la pretesa di ampliare in modo smisurato il numero dei requisiti nel testo di un accordo che si stava faticosamente costruendo ha determinato l’impossibilità di concludere positivamente la sequenza contrattuale prevista per definire “le procedure, le modalità e i criteri attuativi per l’assegnazione alle scuole dei docenti titolari di ambito”. Sono venuti così a mancare i necessari elementi di chiarezza, trasparenza e obiettività che l’intesa avrebbe dovuto garantire, fornendo un quadro certo e affidabile di riferimento entro cui gestire le operazioni di assegnazione dei docenti alle scuole.

Al mancato accordo è seguita la decisione del MIUR di fornire proprie indicazioni operative ai dirigenti scolastici, che tuttavia ancora non sono state diffuse rendendo ancor più impraticabili i tempi già molto ristretti per adempimenti di rilevante complessità. Si chiude così all’insegna di ulteriori elementi di incertezza un anno che ha visto accrescere per la scuola italiana le tante criticità che da tempo la affliggono.

Nessuna delle “promesse” del Governo è stata mantenuta con la legge 107: non si sono esaurite le graduatorie, non si è risolto il problema del precariato né ridotto il ricorso alle supplenze, resta gravemente insufficiente l’organico del personale ATA, non trova soluzione la vicenda del trattamento accessorio dei dirigenti scolastici, perdura la situazione di inadeguato riconoscimento e di crescente penalizzazione, anche sul piano retributivo, del personale scolastico che può essere risolta solo con il rinnovo del contratto nazionale.

Ora si annuncia una gestione delle operazioni di assegnazione dei docenti da ambito a scuola che, oltre a essere discrezionali, rendono strutturali i fattori di precarietà derivanti dal venire meno del diritto ad una titolarità di scuola, aggraverà pesantemente gli impegni dei dirigenti e degli uffici, aumentando infine i rischi di contenzioso per l’assenza di regole trasparenti e verificabili.

Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal, che per molte settimane si sono impegnate responsabilmente al tavolo di trattativa, consentendo di delineare un’ipotesi di accordo che avrebbe assicurato tutele al personale insieme a funzionalità e trasparenza delle procedure, attendono ora di conoscere contenuti e modalità di diffusione delle annunciate indicazioni operative, pronte ora a intraprendere ogni azione che si rendesse necessaria a tutela dei lavoratori e della loro dignità professionale ma anche ad impugnare atti amministrativi e procedure di cui non si riscontrino correttezza e regolarità, ivi comprese le stesse “linee guida” del MIUR.

Roma, 21 luglio 2016

FLC CGIL, Domenico Pantaleo
CISL SCUOLA, Maddalena Gissi
UIL SCUOLA, Giuseppe Turi
SNALS CONFSAL, Marco Paolo Nigi

Dirigenti scolastici sotto assedio: C’È DA CREDERE CHE IL MIUR LI CONSIDERI COME BATMAN

21 LUGLIO 2016

Dirigenti scolastici sotto assedio

C’È DA CREDERE CHE IL MIUR LI CONSIDERI COME BATMAN

Pensare agli impegni che si profilano per i dirigenti scolastici in quest’ultimo scorcio di anno scolastico, coincidente sia con la preparazione delle attività d’inizio del prossimo anno scolastico 2016/17, sia con le ferie – costituzionalmente sancite – dei dirigenti medesimi e del personale amministrativo, c’è da credere che il Miur li consideri uguali a Batman.

Il Miur ha gettato la maschera e si appalesa come il Ministero che più di ogni altro non ha alcun rispetto per la scuola e per chi ci lavora.

Dalla promulgazione della legge 107/2015 ad oggi, piovono a cascata sulle scuole meri elenchi di indicazioni operative, prive di alcuna effettiva cogenza se non per quanto riguarda il rispetto delle scadenze, sulla cui praticabilità è lecito peraltro nutrire forti dubbi.

Si tratta di procedure e tempistiche, come la chiamata diretta dei docenti, che necessiterebbero di una gestione oculata, efficace e corretta di adempimenti amministrativi di indubbia delicatezza, con attenzione alla trasparenza, all’anticorruzione. Tant’è che non possono non annoverarsi nell’elenco dei “processi a maggior rischio corruttivo per le istituzioni scolastiche”. Si capisce pertanto come è indispensabile, sia nell’interesse dell’Amministrazione scolastica, sia dei dirigenti scolastici che dei docenti, muoversi in un quadro di procedure e tempistiche non stressate dalla fretta di un calendario che, in modo capestro, non tiene conto che  tutti hanno diritto alle ferie.

La superficialità con cui il Miur scarica sui dirigenti scolastici la gestione di adempimenti su adempimenti, anche  di competenza dell’Amministrazione, pretendendo il rispetto tassativo di scadenze inconciliabili con la dovuta serietà di disporre, come nel caso della chiamata dei docenti, l’esame dei curricula pervenuti da parte dei docenti medesimi, di effettuare le proposte agli aventi diritto, magari di fare anche un colloquio(sic!), di affidare l’incarico e darne notizia all’Ufficio Scolastico Regionale, che dovrà a sua volta provvedere – sempre in brevissimo tempo – a definire gli incarichi per tutti gli altri docenti.

In un sistema come quello scolastico, cadenzato su ritmi e tempi definiti dal calendario scolastico, anche per la progettazione delle ferie del personale scolastico e delle loro famiglie, il Miur si dimostra cinico nella sua apoteosi di cambiamento, che in sostanza, con i meccanismi farraginosi creati, aggiunge solo difficoltà a difficoltà, con l’impressione di tutto il personale scolastico che ogni volta si ricomincia sempre tutto d’accapo.

Non è esagerato affermare che questa produzione ininterrotta di disposizioni è diventata causa e conseguenza d’insonnia di molti dirigenti scolastici e di docenti che si trovano in questa giostra, in quanto alcuni di questi adempimenti decisionali saranno presi in assoluta solitudine senza poter condividere con i collegi dei docenti, con le rappresentanze sindacali pur rappresentando  un valore strategico per la funzionalità della scuola e oggetto di valutazione dell’ operato dei dirigenti stessi.

Di Rosa Cirillo
Responsabile Area V

Esubero regionale SICILIA – DOCENTI SCUOLA DI SECONDO GRADO al 20/07/2016

20 LUGLIO 2016

Esubero regionale SICILIA –  DOCENTI SCUOLA DI SECONDO GRADO al 20/07/2016

NO, NON CI SIAMO. NON CI SIAMO PER NIENTE.

A questo punto è saltato l’ultimo senso del decoro. I sindacati è da due anni che cercano di spiegarlo alla premiata ditta Renzi &Co.
Adesso anche altri dovrebbero farlo.
Credo che sicuramente mai nessuna offesa alle intellighenzie umane sia stata tanto grave e perpetrata a danno della scuola pubblica.
Se si colpiscono i docenti, si colpisce la scuola, gli alunni, le famiglie, il civile diritto allo studio.
La delusione, la rabbia, attanagliano anche i pensatori più navigati.
Persino noi che siamo avvezzi a vederne di tutti i colorI al solo pensare cotanta sinnallagmatica  “”cattiveria”” ed involuzione diabolica a danno delle “”PERSONE”” “”CITTADINI”
ci stordisce.
Qualcosa ha da farsi, qualcosa sicuramente si farà. Quel che è troppo è troppo.!!!
Non credo che il popolo sovrano resterà indifferente. Non credo che la gente si farà ridurre alla condizione di essere l’un contro l’altro armato. Non credo che l’abbrutimento avrà il sopravvento sul buon senso.
Mi chiedo e mi ripeto a rotazione continua, ma tutto questo progetto, se da tutte le parti e non solo dagli operatori della scuola, è criticato e non accettato, e, i sovrani continuano imperterriti, almeno ci vogliono spiegare quali vantaggi, quali benefici, quali migliorie le loro menti superfini si sono immaginati? E a favore di chi o chi per chi?

salvo mavica, uil scuola

COMUNICATO.

Il Direttore  Regionale comunica che a seguito dei movimenti provinciali (fase A) sul secondo grado si sono verificati esuberi in tutte le province della Sicilia (potete vedere le tabelle allegate) e soprattutto nella classe di concorso A019.

Questi esuberi sono dovuti alle imissioni in ruolo fatte non secondo criterio, ma pensando solo all’esaurimento delle GAE; la soluzione dettata dal MIUR è semplicemente macchiavellica…compensare gli esuberi generati sulle varie classi di concorso con i posti di potenziamento e sciogliendo le COE formando cattedre sui cui ricollocare gli esuberi.

Riepilogando, al termine dei movimenti di fase A in sicilia si registrano 288 esuberi in tutte le classi di concorso, si riescono a compensare 162 esuberi con potenziamento e con coe riducendo l’esubero a 126 cattedre.

Chiaramente è inaccettabile e questa operazione rende ancora impossibile il rientro dei siciliani immessi in ruolo anche negli anni precedenti allo scempio della legge 107, seguirà comunicato unitario.

segreteria territoriale città metropolitana Catania

 

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA SICILIA – DIREZIONE GENERALE – PALERMO

Alle OO.SS. Regionali Comparto Scuola

Ai Dirigenti Ambiti Territoriali USR-SICILIA

Come concordato nell’informativa di oggi, si allega il file trasmesso dal MIUR e già in possesso degli Ambiti territoriali, contenente le classi di concorso con esubero e quelle con disponibilità di tutte le province siciliane.

Si allega inoltre il prospetto riassuntivo delle operazioni effettuate da ogni provincia per il recupero dello stesso.

Si invitano i Dirigenti degli Ambiti a procedere all’adeguata informativa con le OO.SS. firmatarie del vigente CCNL comparto Scuola.

In considerazione dell’imminente chiusura delle aree, si invitano le SS.LL. a procedere, nel caso non sia stato già effettuato, al caricamento al SIDI dei suddetti dati

Il Dirigente

Luca Girardi

UFFICIO IV PERSONALE DELLA SCUOLA – AFFFARI LEGALI

Tel. 0916909203

Insegnanti, scuole e ambiti: il punto della situazione al 18 Luglio 2016

18 LUGLIO 2016

Insegnanti, scuole e ambiti: il punto della situazione

Non c’è stato accordo tra sindacati e Miur sulla sequenza contrattuale relativa alla procedura per l’assegnazione alla sede di servizio dei docenti titolari di ambito territoriale. Ecco il punto della situazione.

Questa procedura riguarderà i docenti che avranno la titolarità su ambito, in particolare:

  • Docenti delle Fasi B1, B2 (se soddisfatti dal secondo ambito in poi);
  • Docenti di fase B3;
  • Docenti di fase C;
  • Docenti di fase D.

Due le scadenze da tenere a mente e due le fasi previste a livello nazionale:
–  la prima entro il 31 agosto riguarda i docenti che ottengono la titolarità di ambito a seguito delle procedure di mobilità.
–  la seconda che riguarda i docenti immessi in ruolo su ambito territoriale per l’anno scolastico 2016/17 e si conclude entro il 15 settembre.

Quale sarà a questo punto la tempistica?
La tempistica deve essere ancora fissata in via definitiva. Dovrebbe essere previsto un termine unico per la pubblicazione dell’avviso e un termine unico per l’invio delle proposte di candidatura.

In che modo si potranno conoscere i posti disponibili?
Secondo quanto previsto nell’ipotesi di accordo –  procedura che potrebbe essere assunta nelle linee guida che il Miur sta predisponendo –  ciascuna istituzione scolastica avrebbe dovuto pubblicare sul proprio albo istituzionale un avviso nel quale venivano indicati il numero dei posti utili per le proposte di assegnazione distinti per classe di concorso e tipologia comprensivo di indirizzo di posta elettronica istituzionale al quale indirizzare le eventuali proposte di candidatura dei docenti entro il termine fissato a livello nazionale.

Quali saranno i posti disponibili?
Quelli vacanti dell’organico triennale dell’autonomia dell’istituzione scolastica.
Sono esclusi i posti al 30 giugno che, a qualunque titolo disponibili sino al termine delle attività didattica, non sarebbero stati comunque disponibili.

Come si procederà all’inserimento o aggiornamento del proprio Curriculum?
Sulla base di quanto concordato nella prima fase della trattativa si dovrebbe procedere attraverso il formato disponibile nelle istanze on line del portale Miur. Secondo la tempistica definita dall’Amministrazione in maniera uniforme per tutto il territorio nazionale.

Fin qui ciò che riteniamo consolidato.
Per completezza di informazione, in attesa delle linee guida del Miur, ecco come era stato delineato l’impianto della sequenza contrattuale per il passaggio dagli ambiti alle scuole:

Il Dirigente scolastico che adempimenti avrebbe avuto?
Acquisire le candidature pervenute e i rispettivi curricula on line; predisporre relativamente alla propria scuola, un elenco dei docenti con i requisiti richiesti in ordine di possesso dei medesimi.
Successivamente avrebbe dovuto formulare la proposta di assegnazione della sede di servizio ai docenti collocati utilmente nel medesimo.

Il docente che cosa doveva fare una volta ricevuta la proposta?
Entro il termine di accettazione previsto dalla proposta di assegnazione o dal preavviso il docente interpellato avrebbe dovuto confermare la propria disponibilità; diversamente la proposta era da considerarsi non accettata con il conseguente scorrimento dell’elenco.

Cosa sarebbe successo in assenza di docenti con i requisiti richiesti?
In caso di mancanza, tra le candidature pervenute, di docenti con i requisiti richiesti, le stesse sarebbero state elencate secondo l’ordine di punteggio relativo alla graduatoria di riferimento: graduatoria di trasferimento su ambito, ad esaurimento o di merito.

Cosa potrebbe succedere ai docenti non destinatari di proposta?
Potrebbero essere collocati d’ufficio, anche attraverso istituzioni scolastiche polo, secondo l’ordine del relativo punteggio di mobilità o di graduatoria di immissione in ruolo, per l’assegnazione alle sedi rimaste disponibili nell’ambito di ciascuna procedura.

Secondo l’accordo raggiunto prima della “rottura”, i docenti avrebbero potuto indicare il comune dal quale iniziare lo scorrimento delle singole disponibilità secondo l’ordine del bollettino pubblicato per le operazioni di mobilità.

Quali sarebbero stati i requisiti per ciascun posto disponibile da contenere negli avvisi?
Secondo la proposta sindacale, per ciascun posto disponibile, l’avviso avrebbe dovuto contenere quattro requisiti caratterizzanti la disponibilità in relazione al progetto formativo della scuola scelti tra otto indicatori basati soprattutto sull’esperienza professionale.
A parità di requisiti, come parametro di riferimento, per l’assegnazione sarebbe stata utilizzata la graduatoria della mobilità.

[Nel link i punti proposti dal Miur sui quali si è arenata la trattativa]

INSEGNANTI, AMBITI E SCUOLE: SALTA LA TRATTATIVA.

14 LUGLIO 2016

Impossibile accettare che la scuola diventi un mercato dei titoli

INSEGNANTI, AMBITI E SCUOLE: SALTA LA TRATTATIVA.

GRAVE LA RESPONSABILITÀ DEL MINISTRO 

Non trova una positiva conclusione la trattativa sull’assegnazione dei docenti dagli ambiti alle scuole, sebbene oggi ci sia stato accordo sulle procedure.
Il negoziato è saltato a causa dell’inflazione di requisiti che il Miur avrebbe preteso di inserire nell’accordo.

Un atteggiamento arrogante che contraddice l’intesa politica raggiunta nei giorni scorsi e le premesse su cui è stata costruita facendo venir meno le garanzie di imparzialità delle procedure concordate.

Si vuole trasformare la scuola in una sorta di mercato delle competenze più disparate: “dagli incarichi organizzativi alla progettazione per bandi ai collaboratori del dirigente scolastico”.

Una pletora di requisiti e di titoli che poco hanno a che vedere con il passaggio dei docenti dagli ambiti alle scuole. Il sistema dei requisiti, raccolti a caso e in un numero così eccessivo, non può funzionare.

Ci hanno presentato un album di figurine.
Di questa scelta il ministro porta per intero la responsabilità.

Quello a cui noi miriamo è un sistema efficace, capace di far incontrare i bisogni delle scuole, definiti collegialmente, con la professionalità dei docenti, evitando eccessi di concorrenza inutile e dannosa tra le scuole e tra gli insegnanti.

Serve un percorso che abbia come punti centrali la trasparenza delle procedure e l’oggettività dei requisiti stabiliti a livello nazionale, dando anche ai dirigenti punti di riferimenti chiari con cui operare. Questo rimane il nostro obiettivo.

Non accetteremo passivamente misure che siano lesive della dignità professionale degli insegnanti.

Roma, 14 luglio 2016
COMUNICATO SINDACATI SCUOLA FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL

AT DI CATANIA: Graduatorie di istituto personale docente – Apertura finestra semestrale del 1 agosto 2016

12 LUGLIO 2016

AT DI CATANIA: Graduatorie di istituto personale docente – Apertura finestra semestrale del 1 agosto 2016

Graduatorie di istituto personale docente – Apertura finestra semestrale del 1 agosto 2016
Pubblicazione DDG n. 643/2016 e relativi allegati

Allegati:
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GRADUATORIE DI ISTITUTO: Ad agosto le integrazioni – LE NUOVE SCADENZE

12 LUGLIO 2016

Ad agosto le integrazioni

GRADUATORIE DI ISTITUTO
LE NUOVE SCADENZE 

Il MIUR, in attuazione del DM n. 326 del 3 giugno 2015, l’11 luglio ha emanato il DDG n. 643 col quale integra le graduatorie d’istituto del personale docente.
Il decreto in particolare prevede:

a) L’inserimento in II fascia d’istituto dei docenti che hanno conseguito il titolo di abilitazione oltre il termine del normale aggiornamento delle graduatorie. La domanda va presentata col modello A3 e dovrà essere trasmessa entro il 3 agosto, tramite raccomandata A/R, PEC o consegnata a mano.

b) L’inserimento, con cadenza semestrale, in elenchi di sostegno  per coloro che conseguono il relativo titolo di specializzazione. La domanda va presentata, esclusivamente in modalità telematica compilando il modello A5, nel periodo che va dal 8 agosto al 29 agosto (entro le ore 14,00).

c) Il riconoscimento della precedenza nell’attribuzione delle supplenze di III fascia di istituto  per i docenti già inseriti e che conseguano il titolo di abilitazione dopo la scadenza delle “finestre” semestrali. A tal fine, sarà possibile presentare la domanda  compilando il modello A4 fino al termine del triennio 2014/17.

I POSTI DISPONIBILI A LIVELLO NAZIONALE DOPO LA PUBBLICAZIONE DEI MOVIMENTI

DOMENICA, 10 LUGLIO 2016

I POSTI DISPONIBILI A LIVELLO NAZIONALE DOPO LA PUBBLICAZIONE DEI MOVIMENTI

TERMINATI I MOVIMENTI IN FASE A QUESTI SONO I NUMERI DELLE DISPONIBILITA’ A LIVELLO NAZIONALE
Primaria: 18.773
Secondaria I grado: 14.216
Secondaria II grado: 29.423 (posti comuni) – 3961 (sostegno)

Per la provincia di Catania: situazione organico secondaria di II Grado. Posti disponibili dopo la mobilità provinciale  576.  Posti accantonato per assunti da concorso 69. Posti disponibili per la mobilità professionale 34. Previsione disponibilità posti di sostegno n.85.

Situazione organico della scuola secondaria di I Grado: complessivamente posti disponibili per le varie classi di concorso n.276 di cui disponibili per la mobilità professionale n.49.

 

USR SICILIA: Bando autonomia triennio 2016/17 – 2018/19

USR SICILIA: Bando autonomia triennio 2016/17 – 2018/19

Procedura di selezione per la copertura di n° 6  posti presso l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia da assegnare al personale dirigente scolastico e al personale docente per lo svolgimento di compiti connessi con l’attuazione dell’autonomia ai sensi dell’articolo 26, comma 8, della Legge 23.12.1998, n° 448. Triennio 2016/17 – 2018/19 – Termine per la presentazione dell’istanza 16 luglio 2016.

Allegati:
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SEQUENZA SULLE MODALITÀ DI ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI DA AMBITO A SCUOLA

07 LUGLIO 2016

SEQUENZA SULLE MODALITÀ DI ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI DA AMBITO A SCUOLA, CI SONO LE CONDIZIONI PER UNA POSITIVA CONCLUSIONE
 
L’incontro in sede politica del 6 luglio 2016 al MIUR ha permesso di definire le condizioni per giungere alla positiva soluzione di un accordo sulla sequenza contrattuale per l’assegnazione dei docenti dagli ambiti alle scuole.
Questi in sintesi gli elementi su cui si fonderà l’elaborazione del CCNI, frutto di un difficilissimo confronto:
• trasparenza della procedura
• oggettività dei requisiti considerati funzionali all’attuazione dell’offerta formativa
• garanzia di requisiti definiti su una tabella titoli individuata a livello nazionale senza alcuna discrezionalità della procedura
Si avvia così a conclusione un difficile e impegnativo percorso, per il quale si ipotizza una definitiva chiusura in tempi brevi; percorso aperto con l’accordo sulla mobilità territoriale dei docenti e che ha valorizzato ancora una volta il ruolo della contrattazione nell’affrontare e superare le più evidenti criticità della legge 107/2015, a partire dalla chiamata diretta.

Roma, 7 luglio 2016

Raggiunta nella notte l’intesa sui passaggi dagli ambiti alle scuole: l’accordo mette in relazione positiva l’offerta formativa delle scuole e la domanda dei docenti titolari di ambito che si potranno spostare sulle singole scuole sulla base di criteri oggettivi e trasparenti
Definiti i criteri per arrivare rapidamente  al contratto integrativo 
Turi: accantonate posizioni ideologiche e costruite soluzioni negoziali per la tutela diritti delle persone e delle  esigenze delle scuole autonome.
L’intesa sulla regolamentazione dei passaggi da ambiti alle scuole è un passaggio essenziale e propedeutico alla firma, già nella prossima settimana, del contratto integrativo.
Ad un anno dall’approvazione della legge 107  – spiega Pino Turi  – sono state accantonate le posizioni ideologiche perché le riforme, in settori delicati come l’istruzione, non possono prescindere dalla realtà,  dalle persone: rappresentano il  futuro del paese  e per questo che non si può aspettare, né la politica, né la magistratura per i tempi e le rigidità che attengono alla loro funzione.
Superate le decisioni unilaterali sono state trovate le soluzioni condivise per fare funzionare le scuole.
Il confronto negoziale, quando funziona bene (riconoscimento reciproco) produce risultati e riforme positive per il sistema
La  funzione docente, per sua natura contrattuale prevede un’ obbligazione di fare e non un’ obbligazione di risultato. Una differenza concettuale non da poco che induce conseguenze:  l’incarico è per sua natura fiduciario ed è legato al risultato, come nel caso della dirigenza. Si tratta di  un istituto incompatibile per i docenti. Ciò fa  venire  meno l’elemento giuridico e di conseguenza quello ideologico: proprio quello della scelta diretta del dirigente.
La legge 107  ha errori da correggere che solo la contrattazione, strumento flessibile, ha dimostrato di  trovare.
L’accordo mette in relazione positiva le esigenze delle scuole (quella definita nel piano triennale del PTOF) e la domanda dei docenti titolari di ambito che si potranno spostare sulle singole scuole sulla base di criteri oggettivi e trasparenti che il contratto integrativo si fa carico di definire.
Ogni valutazione sarà espressa sull’intero articolato, sapendo che il ‘diavolo si nasconde nei dettagli’ e che la contrattazione può rispondere alla domanda di qualità, tutela e garanzia del personale, piegare la rigidità della norma alle situazioni concrete. Il resto è affidato all’autonomia delle scuole e al loro funzionamento.
E’ nelle scuole, dagli organi collegial i,  dalle RSU, che deve continuare l’azione professionale e sindacale che parte dai contratti nazionali per approdare a moderne relazioni sindacali.

da segreteria territoriale UILSCUOLA Catania. salvo mavica, segretario .

Dopo la pubblicazione dei movimenti provinciali i posti disponibili a livello nazionale sono: 
Primaria: 18.773 
Secondaria I grado: 14.216 
Secondaria II grado: 29.423 (posti comuni) – 3961 (sostegno)

AT CATANIA: Aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento del personale docente valevoli per il triennio scolastico 2014/2017 – Operazioni di carattere annuale

24 GIUGNO 2016

AT CATANIA: Aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento del personale docente valevoli per il triennio scolastico 2014/2017 – Operazioni di carattere annuale

Aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento del personale docente valevoli per il triennio scolastico 2014/2017 – Operazioni di carattere annuale.
Pubblicazione D.M. n. 495 del 22 giugno 2016 e relativi allegati

Allegati:

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Scarica questo file (Modello_3_riserve_20160614.pdf)Download[Modello 3]119 kB
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MOBILITA’ ANNUALE: DOMANDE E RISPOSTE

INFORMATICONUIL: contributo sindacale e professionale.
Mobilità annuale: la scheda di dettaglio con domande e risposte
CONTRATTO INTEGRATIVO SULLE UTILIZZAZIONI E ASSEGNAZIONI PROVVISORIE 
Quando si presentano le domande?
Le scadenze non sono state ancora stabilite.
Verranno fissate dopo la registrazione del contratto integrativo.
Chi ha titolo a richiedere l’assegnazione provvisoria?
Tutto il personale assunto con decorrenza giuridica entro l’1/9/2015 compresi i neo assunti in ruolo che hanno differito la presa di servizio al 1/7 (o al termine degli esami di II grado) o al 1/9, indipendentemente se hanno o meno svolto l’anno di prova.
Per quali motivi è possibile richiederla?
Per i soli seguenti motivi:
ricongiungimento, a scelta del personale, a coniuge o convivente, ivi compresi parenti o affini, purché la stabilità della convivenza risulti da certificazione anagrafica;
figli o affidati con provvedimento giudiziario;
genitori;
Può essere richiesta anche per gravi esigenze di salute del richiedente comprovate da certificazione sanitaria..
Quante province è possibile indicare?
E’ possibile richiedere una sola provincia.
Sono previste deroghe a questo principio?
Si.  
Su rivendicazione della UIL Scuola, i docenti assunti da Concorso 2012 nelle fasi B e C del piano di assunzioni, possonoindicare tra le preferenze, in subordine alla prima provincia, anche preferenze per altre province della stessa regione se coincidente con quella di inclusione nella graduatoria di merito.
L’assegnazione provvisoria sarà disposta su scuola o su ambito?
Sarà disposta su scuola.
Si possono indicare fino a 20 preferenze per i docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria e fino a 15 preferenze per i docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado.
Può essere richiesta anche per altre classi di concorso o posti di grado diverso di istruzione rispetto a quello di titolarità?
Sì, a condizione che si possegga il titolo valido per la mobilità professionale e che si abbia ottenuto la conferma in ruolo per l’anno scolastico 2016/17.
La richiesta di assegnazione provvisoria per la classe di concorso o posto di titolarità precede quella per le   altre classi di concorso o posti di grado diverso di istruzione?
Sì..
La richiesta di assegnazione provvisoria per altre classi di concorso o posti di grado diverso di istruzione o per altro tipo di postoè aggiuntiva rispetto a quella relativa al proprio posto o classe di concorso di titolarità.  Nell’ambito dello stesso grado o classe di concorso precede quella dei titolari tra gradi diversi o classi di concorso.
I docenti titolari    di cattedra e/o posto nella scuola   possono richiederla per il comune di titolarità?
No.   Non è consentito richiedere l’assegnazione provvisoria nel comune di titolarità, con l’eccezione dei comuni che comprendono più distretti.
I docenti titolari su ambito possono richiederla per il comune di ricongiungimento anche se quest’ultimo fa parte dell’ambito?
Sì..   È consentita l’assegnazione provvisoria per i titolari di ambito anche se quest’ultimo comprende il comune di ricongiungimento.
Per ottenere il punteggio per il comune di residenza dei familiari, entro quale termine quest’ultimi vi devono risiedere?
È necessario che vi risiedano effettivamente, con iscrizione anagrafica, da almeno tre mesi antecedenti la data di scadenza per la presentazione delle domande.
Per ottenere il punteggio relativo al possesso dei titoli, entro quale termine questi ultimi devono essere posseduti?
Saranno valutati i titoli posseduti entro la data di scadenza prevista per la presentazione delle domande di utilizzazione e assegnazione provvisoria.
Chi valuterà le domande relative alle utilizzazioni per il personale titolare    di cattedra e/o posto nella scuola?  
La valutazione è formulata da ciascuna istituzione scolastica in cui detto personale presta servizio. Nel caso in cui l’istituto di titolarità non coincida con l’istituto di servizio, sarà competenza di quest’ultimo provvedere alla valutazione della domanda, acquisendo eventualmente dall’istituto di titolarità ogni utile elemento di conoscenza.
E per il personale titolare nell’ambito?
La valutazione delle domande per i docenti titolari su ambito è formulata dagli uffici territorialmente competenti.
Chi valuterà le domande per i docenti di religione cattolica?
Per i docenti di religione cattolica la valutazione sarà formulata dai competenti Uffici Scolastici Regionali.
È prevista qualche precedenza per le    lavoratrici madri e lavoratori padri?
Sì..   Hanno diritto alla precedenza le lavoratrici madri e i lavoratori padri anche adottivi o affidatari con prole di età inferiore a sei anni.
Nelle sole assegnazioni provvisorie interprovinciali, hanno diritto alla precedenza le lavoratrici madri e lavoratori padri anche adottivi o affidatari con prole di età superiore a seianni e inferiore a dodici anni.. L’età del figlio è riferita al 31/12/2016.
È possibile richiedere l’utilizzazione presso le strutture ospedaliere, carcerarie o sui nuovi C.P.I.A?
Sì…   I docenti titolari su insegnamento curriculare possono chiedere di essere utilizzati su posti istituiti presso le strutture ospedaliere o presso le istituzioni carcerarie nonché sui C.P.I.A.
È possibile richiedere l’utilizzazione sui posti di sostegno?
Sì..   Può essere richiesta dai docenti titolari su insegnamento curriculare in possesso del titolo di specializzazione che chiedono di essere utilizzati solo su sostegno, nell’ambito dello stesso grado di istruzione.
Parimenti potranno richiedere l’utilizzazione i docenti che abbiano superato o stiano frequentando corsi di riconversione professionale, o corsi intensivi per il conseguimento del titolo di specializzazione per l’insegnamento su posti di sostegno.
I docenti utilizzati nei licei musicali negli anni scolastici precedenti hanno diritto alla riconferma?
Sì..   I docenti già utilizzati presso i licei musicali ordinamentali ivi compresi i docenti titolari in altra provincia hanno diritto, a domanda, alla conferma con priorità sul posto o sulla quota oraria assegnata nell’anno scolastico 2015/2016, anche se titolari in provincie diverse.