Rassegna Stampa.ADNKRONOS – SCUOLA: TURI (UIL),’NO A MELODIA BELLA CIAO? POLITICA RESTI FUORI DA AULE.


SCUOLA: TURI (UIL),’NO A MELODIA BELLA CIAO? POLITICA RESTI FUORI DA AULE =
‘Nelle scuole attraverso l’istruzione, la conoscenza, il sapere  si forma la coscienza critica dei cittadini. Istruzione non e’ un  servizio in cui ci sono clienti da accontentare’

Roma, 23 mag. (AdnKronos) – “La scuola è luogo sacro in cui la
politica, quella divisiva dei partiti, deve restare fuori”. Così il
segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, bolla le polemiche
nate intorno alla decisione delle scuole elementari “Salvo d’Acquisto”
di San Donato di proporre l’inno ambientalista “Sing for the climate”
sulle note della canzone partigiana ‘Bella Ciao’ per chiudere l’anno
scolastico contestata da alcuni genitori.

Secondo Turi “E’ incredibile il punto in cui siamo arrivati. Nelle
scuole – sottolinea all’Adnkronos – attraverso l’istruzione, la
conoscenza, il sapere si forma la coscienza critica dei cittadini. Una
situazione che a momenti si è fatta sconfortante. Segnaliamo, però,
una svolta: la scuola incomincia a reagire. Il Dirigente Carlo
Massaro, a cui va il nostro plauso e massima solidarietà – evidenzia
Turi – ha delimitato l’ambito oltre il quale non si deve andare,
affermando ruolo e funzione dell’Istituzione scolastica che non è un
servizio in cui ci sono clienti da accontentare”. (segue)
(Ste/AdnKronos)

Leggi tutto “Rassegna Stampa.ADNKRONOS – SCUOLA: TURI (UIL),’NO A MELODIA BELLA CIAO? POLITICA RESTI FUORI DA AULE.”

ANSA >>> Scuola: leader Cgil Cisl Uil contro regionalizzazione

rassegna stampa

“””Scuola: leader Cgil Cisl Uil contro regionalizzazione  Firmano appello, no a ‘secessione’ legata ad autonomia   (ANSA) – MATERA, 7 MAG – I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo,hanno firmato l’appello promosso da tutti i sindacati della scuola “contro la regionalizzazione del sistema di istruzione”.Lo hanno fatto chiudendo l’iniziativa unitaria su Europa, cultura e lavoro, a Matera. L’appello nasce dopo che le regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto “hanno, tra l’altro, chiesto al governo ulteriori forme e particolari condizioni di autonomia in materia di istruzione e formazione. L’obiettivo e’ quello di regionalizzare la scuola e l’intero sistema formativo – si legge nel testo – tramite una vera e propria secessione delle regioni più ricche, che porterà ad un sistema scolastico con investimenti e qualita’ legati alla ricchezza del territorio”.

(ANSA).

Domenica 5 maggio. Giornata mondiale per l’igiene delle mani.

da TGCOM24: rassegna stampa:

“”Domenica 5 maggio la Giornata Mondiale per lʼIgiene delle mani
I report mostrano come sempre più batteri siano resistenti agli antibiotici: le infezioni correlate allʼassistenza fanno più morti degli incidenti stradali.

Si celebra domenica 5 maggio la Giornata Mondiale per l’Igiene delle mani. Promossa dall’Organizzazione mondiale della Sanità, l’Oms, l’iniziativa vuole sensibilizzare e combattere le infezioni correlate all’assistenza (le cosiddette Ica) e la diffusione di batteri multi-resistenti agli antibiotici da mani non pulite.”””””

selezione dalla rassegna stampa >>> intervista Turi su autonomia differenziata

In allegato l’intervista a Pino Turi sulla questione ‘autonomia differenziata’ pubblicata sul numero di aprile di Tuttoscuola.
On line sul sito Uil Scuola: http://uilscuola.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/04/Tuttoscuola-intervista-Turi-Dossier-Autonomia.pdf

Tuttoscuola – intervista Turi – Dossier Autonomia

ATTIVO VENEZIA: TURI: DIRE NO ALLA REGIONALIZZAZIONE SIGNIFICA CONTINUARE L’IMPEGNO PER ELIMINARE LA 107

Dire no alla regionalizzazione significa continuare l’impegno per eliminare la 107 – ha detto Pino Turi nel suo intervento, durante la riunione di questa mattina, a Venezia.  Hanno entrambe la stessa matrice neo liberista e perseguono gli stessi obiettivi: riduzione finanziaria,  chiamata diretta, valutazioni burocratiche, elenchi provinciali, privatizzazione del sistema scolastico, finanziamenti scuole private, eliminazione delle Rsu, disintermediazione sindacale.
Il nostro dissenso rispetto questa impostazione è  netto.
Il nodo contrattuale – ha detto ancora Turi – è stato ripreso proprio in questi giorni dalla Ragioneria dello Stato. Quella che noi abbiamo definito “emergenza stipendiale” è diventato un bel promemoria per la politica.  Una situazione di affanno che non può essere risolta nella normale dinamica del rinnovo dei contratti dei  tre milioni di lavoratori del Pubblico impiego, ma merita l’individuazione di specifiche risorse che vadano ad attenuare il gap stipendiale interno e quello esterno con i colleghi europei.
Occorre istituire, già nel prossimo documento di programmazione economica, un capitolo specifico di spesa per l’adeguamento stipendiale dei lavoratori della scuola a cui si chiede tanto e si riconosce poco.
rassegna stampa
ANSA) – ROMA, 27 MAR – Le retribuzioni degli insegnanti italiani sono le piu’ basse tra tutti i comparti pubblici: non solo. Rispetto ai colleghi europei, i docenti italiani hanno stipendi inferiori per 8 mila euro l’anno. Per questo i sindacati della scuola, da tempo impegnati in mobilitazioni da nord a sud, con le quali chiedono di iniziare le trattative per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro e con cui  si oppongono al progetto di autonomia differenziata, minacciano concretamente lo sciopero.

“Il finanziamento del rinnovo del contratto è nelle rivendicazioni unitarie dei sindacati che, insieme alla questione del precariato, al rifiuto alla regionalizzazione del sistema scolastico, all’immissione nei ruoli dei docenti precari, alla semplificazione, mobilità e valorizzazione professionale degli ATA, rappresentano le rivendicazioni. Se dovessero rimanere inascoltate, sposteremo l’azione sindacale dalla mobilitazione alla protesta in ogni forma possibile. Nelle prossime ore avvieremo le procedure per la conciliazione che sono propedeutiche alle azioni sciopero vere e proprie”, incalza Pino Turi per la Uil.