CONTRATTO SCUOLA: DOMANI MATTINA SECONDO APPUNTAMENTO ALL’ARAN
Turi: preferiamo firmare contratti e non patti
La nostra richiesta è chiudere con immediatezza i contratti di lavoro scaduti.
Domani mattina è fissato all’Aran il secondo incontro per il rinnovo del contratto scuola scaduto da oltre 41 mesi. I fatti ci dicono che le retribuzioni dei lavoratori italiani (tutti), dati ISTAT negli ultimi trent’anni, sono diminuite del 2.90%. Un caso unico e raro – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, in una Unione europea dove si registra una crescita diffusa degli stipendi: dal 276,30% della Lituania al 6.20% della Spagna.
Gli stipendi della scuola – sottolinea Turi – non coprono nemmeno l’inflazione, arrivata per cause veramente non prevedibili (pandemia e guerra) al 7%.
Il negoziato si apre in una situazione resa ancora più drammatica sul fronte del lavoro: il versante del precariato ormai con numeri insostenibili mentre – aggiunge Turi – ci si aspetterebbe una lotta serrata al lavoro precario, un’apertura significativa per dare lavoro a chi lo cerca.
La scuola, nell’ambito dell’impiego pubblico, rappresenta il bacino più ampio di un mondo a cui servirebbero misure straordinarie.Non certo quelle previste dal D.L. 36.
Occorre stabilizzare i precari ed investire sulle persone.
La nostra richiesta – spiega Turi – è chiudere con immediatezza i contratti di lavoro scaduti.
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