Oggi 15 novembre 2023 – ASSEMBLEA TERRITORIALE di 3 ore condivisa con i numerosi convenuti presso l’IIS “Brunelleschi” di Acireale.

Assemblea partecipata e di qualità.

Due direttrici trattate “tanto per dirla tutta ed in chiaro”, la prolusione di Salvo Mavica, coordinatore territoriale.

SCIOPERO contro la manovra: le proposte e le proteste ivi comprese le motivazioni.

DIECI buone ragioni per fare sentire la Tua Voce.!!

Le rivendicazioni del settore dell’Istruzione – della conoscenza a tutela e salvaguardia della Scuola Pubblica Statale e di tutta la comunità educante, alunni e genitori compresi. Queste le ragioni per cui la scuola scende in piazza.

Invito a partecipare al SIT.IN ante Prefettura venerdì 17 h.10.

Questo per rintuzzare e puntualizzare le infamitudini lanciate vie etere  dalla politica e dai politicanti a mezzo di tutti quei soggetti prezzolati.

Si vergognino hanno costretto i cittadini, soggetti di diritto, di sacrificare a proprie spese, con l’aggravante dell’attuale pesante situazione congiunturale e polverizzazione degli stipendi del potere di acquisto: un giorno di paga perduto che grida vendetta per il solo fatto di potere rivendicare il diritto di cittadinanza, di democrazia partecipata, la tutela di sacrosanti diritti.

La seconda direttrice, egregiamente trattata dal prof. Daniele Distefano che ha esposto puntualmente e con ogni dovizia le motivazioni sui punti e sulle questioni che hanno indotto la Federazione Uil Scuola Rua , dopo aver sentito, quadri, dirigenti, Rsu, Tas, a seguito di assemblee ed incontri in tutt’Italia di confermare la non firma dell’ipotesi del CCNL 2019/21,parte normativa,  fermo restando la sottoscrizione della parte economica anche se ha drenato solo per un quarto il recupero del potere d’acquisto delle retribuzioni e la conferma dei due CCNL precedenti sottoscritti ed ampiamente richiamati nella proposta del contratto in parola.

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MERCOLEDI 15 NOVEMBRE 2023. Assemblea Sindacale Territoriale, in orario di servizio ai sensi dell’ art.23 CCNL 19.4.2018. Contratto Nazionale 2016/2018.

Prot.77/23 del 8.11.2023

Ai Sigg.ri Dirigenti Scolastici Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado distretti: 12, 13,14,15,16,17,18,19,20,21,22,23.66. CITTA’ METROPOLITANA CATANIA                L O R O   S E D I 

USR SICILIA – UFFICIO VII – AMBITO TERRITORIALE  CT  uspct@postacert.istruzione.it

Oggetto: Indizione  Assemblea Sindacale Territoriale, in orario di servizio ai sensi dell’ art.23 CCNL 19.4.2018. Contratto Nazionale 2016/2018.

Con la presente, questa Organizzazione Sindacale comunica alle SS. LL. di aver indetto l’Assemblea Sindacale Territoriale di tutto il personale del comparto scuola (Dirigenti Scolastici, Docenti, Personale ATA, ed Educativo), RSU, Terminali Associativi, amici e simpatizzanti, in orario di servizio: dalle ore 10,30 alle ore 13,30 – M E R C O L E D I’   15  NOVEMBRE   2023 – presso l’Auditorium dell’I.I.S.BRUNELLESCHI ACIREALE, Via Guicciardini s.n.

Ordine del giorno:

  • Situazione politico-sindacale;
  • Per dirla tutta ed in chiaro sull’ipotesi del CCNL Istruzione e Ricerca 2019-2021 del 14.7.2023
  • Mobilitazione SU 58 PIAZZE E 100 PRESIDI  IN TUTT’ITALIA.
  • SCIOPERO NAZIONALE  VENERDI’ 17 NOVEMBRE.                                                                                                                                                                                                                                8 ORE DI SCIOPERO,  5 GIORNATE DI MOBILITAZIONE E MANIFESTAZIONI SU BASE TERRITORIALE E REGIONALE.

La presente per gli opportuni adempimenti di competenza dei Sigg.ri Dirigenti Scolastici, in indirizzo, al fine di consentire la libera partecipazione.

Con preghiera di massima diffusione, pubblicazione all’albo  sindacale on-line e/o  nella sezione del sito dell’istituzione.

Rif. Normativi: art. 3, comma 5 del C.C.N.I. 21/09/2004,   art. 8 comma 7 del C.C.N.L. 2002/2005. 

Contratto Collettivo Integrativo Regionale concernente la definizione dei criteri e delle modalità per lo svolgimento delle assemblee territoriali ( art. 8 CCNL per il personale del comparto scuola del 24/07/2003)

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VENERDI’ 17 novembre 2023. PROCLAMATO SCIOPERO GENERALE PER L’INTERA GIORNATA.

 

Al  Capo    di  Gabinetto delMinistro dell’Istruzione e del Merito.
Al Capo di Gabinetto del Ministro dell’Università e della Ricerca
Al Gabinetto del Ministro dell’Istruzione e del Merito. ufficio Relazioni Sindacali
Al Gabinetto del Ministro dell’Università e della Ricerca. Ufficio Relazioni Sindacali
Al Capo di Gabinetto delDipartimentodellaFunzionePubblicaPresidenza del Consiglio dei MinistriUfficioRelazioniSindacali
Al Presidente della Commissione di Garanzia perl’attuazione della legge sullo sciopero nei servizipubbliciessenziali.  ROMA

OGGETTO :proclamazione di adesione allo sciopero generale per l’intera giornata del 17 novembre 2013 di tutto il personale del Comparto Istruzione e Ricerca.

La scrivente Federazione di Categoria Uil Scuola Rua con la presente comunica la propria adesione allo sciopero generale di tutto il personale del Comparto Istruzione e Ricerca (dirigenti scolastici, docenti, ATA e personale dell’Università, della Ricerca e dell’Afam) per l’intera giornata del 17 novembre 2023 per le seguenti motivazioni:

“”” Cambiare la proposta di legge di Bilancio e le politiche economiche e sociali fino ad ora messe in campo dal Governo ed a sostegno delle piattaforme sindacali unitarie presentate. Per chiedere al Governo e alle Istituzioni territoriali di assumere provvedimenti, a partire da quelli in materia di lavoro (salari, contratti, precarietà) e di politiche industriali, sicurezza sul lavoro, fisco, previdenza e rivalutazione delle pensioni, istruzione e sanità, necessarie a ridurre le diseguaglianze e a rilanciare la crescita. Inoltre, la scrivente chiede la riapertura del CCNL 2019/21 relativamente alla parte normativa. “”””””

 Tanto comunica nei termini previsti dalla Legge n.146/90 e successive modificazioni.  Di quanto sopra chiede di dare adeguata comunicazione alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, alle scuole italiane all’estero ed altri enti coinvolti nell’azione disciopero per quanto di loro competenza.  Distinti saluti.   Giuseppe D’Aprile Segretario Generale. Roma,3 novembre 2023

AZIONE SINDACALE DELLA UIL SCUOLA: CONTINUA, TENACE…LO SCIOPERO deve fare sortire i suoi effetti. La validità della protesta deve essere ascoltata. Il D.L. 36 non va approvato, deve essere ritirato.

Decreto Legge n.36. Incontro con il movimento 5 stelle.

INCONTRO CON IL MOVIMENTO 5 STELLE

ALL’INDOMANI DELLO SCIOPERO GENERALE, IL MOVIMENTO 5 STELLE RIUNISCE I COMITATI TEMATICI E APRE AL CONFRONTO CON I SINDACATI SCUOLA

Il Presidente della Commissione Cultura della Camera, On.le Luigi Gallo, alla presenza dei componenti il Comitato tematico specifico composto dai parlamentari: Lucia Azzolina, Anna Laura Montevecchi e Marco Bella, ha incontrato i Segretari dei Sindacati della Scuola al fine di effettuare un approfondimento sul D.L.36/2022. Lo stesso approderà in aula alla Camera lunedì 20 p.v., alle ore 17.00, per essere trattato entro la mattinata del successivo giorno 21. È stato preannunciato un gran numero di emendamenti al provvedimento.

La Uil Scuola, intervenendo, ha specificato che i provvedimenti che stanno riguardando il mondo della scuola vanno in direzione opposta alle esigenze che il sindacato rappresenta da tempo immemorabile ai livelli politici istituzionali.

Più specificamente, le misure contenute nel PNRR 2 (la gergalità utilizzata dalla politica per definire il D.L.36/2022) rappresentano un’autentica insidia per la scuola pubblica del Paese in quanto ne mettono pesantemente in discussione le sue parti fondanti ed i suoi principi costituzionali. È stato ribadito, come prima ancora del Decreto, altri provvedimenti, sempre posti a base del PNRR, avevano destato delusione e critiche da parte del mondo della scuola. Erano giunti, del tutto inefficaci, i provvedimenti sul decongestionamento delle classi e quello, in fieri, sull’istruzione terziaria professionalizzante. Il D.L. 36/2022, la prima delle nove riforme previste per la scuola, ha poi completato un contesto già molto critico.

Reclutamento e formazione rappresentano i due ambiti trattati e su entrambi gravano pesantissime critiche, le stesse che hanno determinato lo sciopero generale del 30 maggio scorso.

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30 maggio – Roma. L’intervento del Segretario generale UIL Scuola Pino Turi

Oggi è una bella giornata! La Scuola comunità, si è risvegliata per difendere la democrazia e la partecipazione che è compito istituzionale della Scuola di Calamandrei, quella di tutti e di ognuno, quella dell’ascensore sociale che una norma liberticida e regressiva vorrebbe relegare al ruolo di ancella della produzione e del profitto e sostituirla con un tapis roulant che porti, magari anche precocemente i nostri ragazzi e ragazze, in produzione.

Voglio dare atto alle nuove RSU di avere intrapreso un’azione di coinvolgimento della categoria con un’azione politica veramente importante che ha risvegliato una categoria demotivata e rassegnata. Le elezioni delle RSU dimostrano che il voto e la democrazia sono insostituibili in un paese democratico. Mi auguro che la politica ne prenda atto.

Ad oggi, vediamo solo gli effetti di una politica che non sa parlare più alle menti, al cuore delle persone, ma solo agli interessi immediati in una sorta di conformismo che trasforma i cittadini in anonimi lavoratori e consumatori e che vorrebbe una scuola a sua immagine e somiglianza.

Un linguaggio opposto a quello della scuola che trasmette ai propri alunni: i valori e i principi della convivenza civile e della costituzione che mette al centro la persona che escute i diversi talenti.
La Scuola pubblica e statale è la soluzione non il problema.

Ci sorge un sospetto, perché la si vuole trasformare? E chi la vuole cambiare, o meglio a chi non piace?

Non piace all’élite economica del paese e alle forze politiche che ne interpretano i desideri. Non piace al Governo.

Ce ne faremo una ragione e continueremo a chiedere a tutti, specie coloro che sulla costituzione hanno giurato di smettere la strada della controriforma del combinato disposto della legge 107 e del D.L. 36 e operare per un rilancio con nuovi investimenti sulla scuola laica statale e libera di questo paese.

Investimenti che non possono essere quelli previsti dal PNRR, investimenti sulle cose e per gli interessi di altri che non vedono un centesimo destinato ai lavoratori e agli organici. Serve investire sulle persone e non solo sulle cose e non ci vengano a dire che ce lo chiede l’Europa.

A leggere il decreto-legge, si evince senza neanche troppo sforzo che si realizzerebbe il desiderio a lungo perseguito da ambienti confindustriali, a partire dalla Fondazione Agnelli, di una scuola piegata agli interessi del profitto e della produzione.

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Turi: “Lo sciopero impone un alt al Governo. Gli insegnanti sono professionisti, non burocrati”

E’ questa la scuola che ha passato la pandemia, sono questi insegnanti, questo personale – ha detto Pino Turi dal palco di Piazza Santi Apostoli a Roma. Sono quelli che hanno attuato la resilienza con risorse e capacità proprie e non per effetto di circolari ministeriali o indicazioni dirigenziali che, in alcuni casi ne hanno complicato le procedure. Adesso invece di riconoscere il loro impegno, la loro professionalità si vogliono formare tutti.

Come? Con una pseudo scuola di Alta formazione di stampo burocratico che vorrebbe (ri)formare 800mila docenti. Un progetto che ha dell’incredibile se non fosse scritto in un atto di Governo.

Credere nella libertà di insegnamento è la molla che ha portato centinaia di migliaia di insegnanti a scioperare. In ballo c’è il modello di scuola che vogliamo per il futuro, la libertà e la bellezza di questa professione, la sua missione costituzionale.

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Grande adesione allo sciopero. A Roma la manifestazione nazionale.

Bombardieri (Uil), sciopero per difendere dignità professione

Roma, 30 mag. (LaPresse) – “La Uil confederale è al fianco della Uil scuola, delle lavoratrici e dei lavoratori del settore che oggi incrociano le braccia per rivendicare il principio dell’autonomia contrattuale, per difendere la dignità della professione e per ottenere una giusta valorizzazione del proprio lavoro che è a beneficio degli studenti e delle loro famiglie”. Così in una nota il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. “Mentre è aperto un tavolo all’Aran – spiega -, il Governo è intervenuto unilateralmente, con decreto, per stabilire regole per il reclutamento e la formazione degli insegnanti: una decisione che mortifica la loro professionalità e calpesta la libertà della contrattazione. Quel provvedimento stabilisce un modello di formazione unico e obbligatorio per tutti, ma garantisce riconoscimenti economici solo a una parte dei soggetti coinvolti. Non assicura, inoltre, alcuna prospettiva alle decine di migliaia di precari che, da anni, attendono di essere stabilizzati. Tutto ciò è incomprensibile e inaccettabile”. “A queste lavoratrici e a questi lavoratori affidiamo il futuro dei nostri figli: meritano, dunque, il rispetto e il giusto riconoscimento per la loro attività che non è solo un lavoro, ma anche un impegno sociale e una missione civile”, conclude Bombardieri.

Sciopero generale della Scuola. Protesta e proposte. Il D. Legge 36/22 ingigantisce il divario fra efficienza e realtà. Tolgono risorse da una stessa parte, agli uni per dare ad altri..

rassegna stampa da

Sciopero nazionale della scuola: a scendere in piazza sono Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Anief, con circa un centinaio di pullman da tutta Italia per la manifestazione in piazza Santi Apostoli a Roma. La protesta, a pochi giorni dalla conclusione dell’anno scolastico, è stata proclamata dai sindacati contro le novità in tema di formazione, reclutamento, salario e carriera varate dal governo con il Decreto Legge 36/22. “Misure inaccettabili” le avevano definite le organizzazioni sindacali. Contrari i presidi: “E’ una manifestazione populista”. Molte scuole sono chiuse e solo alcune apriranno per poche ore vista l’assenza di docenti e personale Ata.
La protesta è stata indetta da FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Unams, che hanno anche organizzato un sit-in a Roma a Piazza SS. Apostoli (con qualche polemica preventiva, non essendo stata concessa dalla Questura Piazza Montecitorio, tradizionale luogo di protesta di fronte al Parlamento). Quattro le richieste principali dei sindacati al governo: stralciare dal decreto tutte le disposizioni che invadono il campo della contrattazione, dalla formazione agli aspetti economici e normativi che riguardano il rapporto di lavoro; rivalutare nel nuovo contratto le retribuzioni: più risorse nella legge di Bilancio e no a un sistema a premi per pochi; dare stabilità al lavoro e rafforzare gli organici invece che tagliarli, con un sistema di reclutamento che assicuri la copertura dei posti vacanti e preveda opportunità di stabilizzazione per i precari; riconoscere la professionalità di chi lavora nella scuola come risorsa fondamentale: mettere in sicurezza le scuole, ridurre gli alunni per classe.

Per i sindacati il Dl 36/22 “invade i campi della contrattazione in materia di reclutamento e formazione: capitoli che dovrebbero essere, appunto, regolati tra le parti. Quella disegnata dal decreto è una formazione tra l`altro finanziata con un cospicuo taglio di personale (10mila unità), mentre le nuove modalità di reclutamento – oltre a dare un nuovo impulso al mercato dei crediti – non lasciano nessuna possibilità di stabilizzazione per i precari, quelli che da anni hanno permesso alle scuole di andare avanti. Il tutto, tradendo lo spirito del Patto per la scuola, siglato un anno fa, che invece “prometteva” scelte condivise. Infine sul contratto – concludono i sindacati – le cifre stanziate sono assolutamente insufficienti per dare una risposta dignitosa all`impegno del personale della scuola”.

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OBBIETTIVI DELLO SCIOPERO DEL 30 MAGGIO. Le motivazioni per cui si è reso necessario ricorrere allo sciopero oltre al pernicioso oramai sistematico mancato ascolta da parte del Ministro. Ecco perchè occorre aderire per lanciare messaggio chiaro e farte da parte di tutto il mondo della scuola ed anche invito alle famiglie di unirsi poichè è la scuola dei loro figli ed essere sotto attacco smobilitante e in pericolo di svalutazione e declassamento.

contro
Decreto Legge  30 aprile 2022 n. 36 su
Reclutamento
Formazione in servizio incentivata e valutazione degli insegnanti
per
Investimenti nel sistema d’istruzione
Rinnovo contrattuale
Stabilizzazione del personale

  • Per questo, FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams hanno proclamato lo sciopero del personale con i seguenti obiettivi:
  • stralcio dal decreto di tutte le materie di natura contrattuale
  • restituzione della formazione di tutto il personale della scuola alla sfera di competenza dell’autonomia scolastica e del collegio docenti
  • modalità specifiche di reclutamento e di stabilizzazione sui posti storicamente consolidati in organico di fatto che superino il precariato esistente, a partire dai precari con tre anni di servizio
  • modalità semplificate, per chi vanta una consistente esperienza di lavoro, per l’accesso al ruolo e ai percorsi di abilitazione 

FALLITO IL TENTATIVO DI CONCILIAZIONE AL MINISTERO DEL LAVORO.

30 maggio: sarà sciopero nazionale della scuola.

Sciopero della scuola per l’intera giornata il 30 maggio. Questa la decisione assunta dai sindacati di categoria al termine della riunione che si è svolta questa mattina al ministero del Lavoro.

Nessuna risposta è giunta in merito alle richieste delle organizzazioni sindacali di modifica del DL 36 su formazione e reclutamento approvato nei giorni scorsi dal Governo.

Su tre punti essenziali – affermano i segretari generali di Flc Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Unams – è mancata ogni forma di possibile mediazione:

  • lo stralcio completo delle disposizioni di legge che incidono sulla libera contrattazione
  • l’individuazione di risorse finanziarie adeguate per procedere al rinnovo contrattuale
  • la stabilizzazione del personale precario che viene enormemente penalizzato dalle nuove regole

“La rigidità del ministero rispetto alle questioni sollevate non ha lasciato margini – sottolineano Francesco Sinopoli, Ivana Barbacci, Pino Turi, Elvira Serafini, Rino Di Meglio – per questo abbiamo deciso di avviare un percorso di forte protesta, con diverse forme di mobilitazione, non escluso lo sciopero degli scrutini, e di informazione capillare del personale della scuola”.

 

 

GLI APPUNTAMENTI >>> I MATERIALI >>>> LE RIUNIONI >>> LA DIRETTA DI DOMANI | ore 15.00.

DUE APPUNTAMENTI MOLTO IMPORTANTI:

Venerdì 6 maggio alle ore 15,00I cinque Segretari Generali terranno un’assemblea – in diretta streaming, visibile su tutti i nostri canali web (sito + YOUTUBE + FB ) con l’obiettivo di spiegare le ragioni della protesta e di illustrare le prossime iniziative. A questo appuntamento sono invitate a partecipare tutte le nostre RSU ma la riunione è aperta a tutti coloro che vogliono sostenere in questo momento l’impegno per il  mondo della scuola.
Vi chiediamo quindi di dare massima pubblicità e visibilità a questo appuntamento.


Venerdì 13 maggio sempre alle ore 15,00
. Le iniziative di mobilitazione proseguiranno con una riunione unitaria che sarà convocata sempre in modalità on line, degli organismi direttivi delle cinque organizzazioni sindacali.

documento-unitario-mobilitazione-020522

 

 

SCUOLA >>> LE CONTRADDIZIONI – E LE CADUTE DI STILE – DEL DOPO SCIOPERO

Vi segnaliamo il testo dii Pino Turi, pubblicato sul sito Uil Scuola, in risposta alle affermazioni sullo sciopero del 10 dicembre della segretaria Cisl Scuola, Maddalena Gissi.

LE CONTRADDIZIONI – E LE CADUTE DI STILE – DEL DOPO SCIOPERO
Turi: la lingua batte dove il dente duole
L’ossimoro della CisL: Lo sciopero non funziona. La politica deve valutare il “non-sciopero”.

 https://uilscuola.it/turi-la-lingua-batte-dove-il-dente-duole/?doing_wp_cron=1639584816.6797330379486083984375

 Quando si invoca la verità dei fatti sembra doveroso porre alcune considerazioni e valutazioni.
Per questo, anche se non dovremmo rispondere alle parole della segretaria della Cisl Scuola, vogliamo guardare oltre l’orizzonte delle piccole cose ed essere seri. I lavoratori faranno le loro valutazioni.

Abbiamo rispettato le scelte della Cisl Scuola e ci saremmo aspettati altrettanto rispetto, ma evidentemente la lingua batte dove il dente duole.

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COMUNICATO UNITARIO SCUOLA / Dopo lo sciopero: nuove relazioni sindacali e una attenzione dalla politica che non sia solo spot.

DOPO LO SCIOPERO /GRAZIE A 100 MILA LAVORATORI CHE HANNO FATTO SENTIRE LA LORO VOCE
Il confronto politico deve servire per risolvere i problemi non per analizzarli.
Sindacati scuola: servono nuove relazioni sindacali e una attenzione dalla politica che non sia solo spot. 
E’ tempo di decidere. Serve visione strategica. La parola passa al Ministro e al Governo.

E’ un grazie ai 100 mila lavoratori che, con il sacrificio economico di una giornata lavorativa, hanno riattivato l’attenzione sui temi della scuola – quello che i Segretari generali di FLC CGIL, UIL Scuola, Snals- Confsal e Gilda Unams – esprimono dopo lo sciopero del 10 dicembre i cui dati si rivelano in crescita (raggiungendo quasi, con l’8%, il risultato dello sciopero del 2016 che si attestò al 9%).
Con lavoratori e studenti abbiamo riacceso i riflettori sulla scuola, ma non solo.
La protesta del personale della scuola è stato il segnale, l’allarme di un malessere più diffuso del mondo del lavoro sempre più marginalizzato dalle forze politiche.
Siamo in una settimana cruciale nell’iter della manovra. In queste ore i partiti stanno misurandosi in sede di emendamenti parlamentari. Una giusta riflessione che dovrebbe portare a soluzioni strategiche e non ‘pezze’ su un abito mal riuscito.
Nel confronto politico e negli incontri che abbiamo avuto – osservano i segretari generali dei quattro sindacati scuola – è unanime la valutazione negativa che le forze politiche hanno fatto sulla politica scolastica di questo governo, tanto che si preannuncia un maxiemendamento sulla scuola che raccoglie tutte le forze di maggioranza.

attachments:COM – sindacati scuola dopo sciopero 141221

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