PERSONALE ATA

La Uil Scuola, da sempre ha prestato e presta particolare attenzione alle problematiche, alle ingiustizie, ed alle devastazioni che oramai da troppo tempo vengono perpetrati dal Governo e dal MIUR. Le criticità gravanti sul personale ATA sono costantemente all’attenzione della UIL Scuola, la quale come ultimo atto di protesta sta promuovendo in questi giorni in tutti i luoghi di lavoro una raccolta di firme per richiamare l’amministrazione alle proprie responsabilità.
Per le vostre valutazioni in materia è utile ricordare che il M5S ha partecipato la propria solidarietà ai lavoratori sia materialmente che nelle dichiarazioni a stampa rilanciando la tendenziosa notizia che il governo intenderebbe tagliare ulteriori 2.020 posti, in aggiunta a quelli già sottratti per il 2016. Come già acquisito e comunicato per le vie brevi confermiamo che si tratta degli stessi tagli già programmati e realizzati in organico di diritto che la nostra azione sindacale ha saputo recuperare in sede di organico di fatto.

Tale comunicazione in onor di correttezza e completezza delle informazioni.

Licei musicali: Continua la trattativa sulla mobilità; Mobilità 2016/17: La prossima settimana l’ordinanza.

19 marzo 2016

Licei musicali: Continua la trattativa sulla mobilità; Mobilità 2016/17: La prossima settimana l’ordinanza.
Dialogando con i ns amici magnifici musicisti…….
“”Grazie Salvo per la notizia… Volevo farti notare che tuttavia il concedere precedenza al concorso in questa fase rispetto alla mobilità non mi sembra ottimale. Le discipline curriculari musicali (storia della musica, tecnologie musicali, teoria analisi e composizione) prevedono di massima la presenza  di un solo docente ad istituto in presenza di un doppio corso – si tratta generalmente di 2 ore settimanali per classe -. Stante così la situazione i docenti delle suddette classi di concorso si vedranno completamente estromessi dai licei musicali. Considerato che ANCHE gli aventi diritto alla partecipazione al concorso vi stanno accedendo IN DEROGA ad un requisito fondamentale quale il POSSESSO DELL’ABILITAZIONE specifica a seguito della frequenza dei corsi TFA, sarebbe auspicabile EQUILIBRARE la situazione attribuendo almeno in questa fase di mobilità straordinaria la precedenza ai passaggi di ruolo o di cattedra rispetto ai vincitori di concorso. Se condividi tale proposta tivsarei grato se potessi girarla a Giuseppe D’aprile per sollevare la questione nelle opportune sedi. Scusami per la prolissità… E ti garantisco che questa osservazione non solleva una rivendicazione insostenibile…. Ma equa per quanto sopra illustrato. GRAZIE sempre per la Tua attenzione e disponibilità. F.MangiagliCarissimo Giuseppe, giroti quanto ci scrive il ns caro amico Mangiagli. A dire il vero la questione sollevata è meritevole di attenzione ed accoglimento.”””

Da segreteria territoriale Uil Scuola Catania

At segretario nazionale Uil Scuola Giuseppe D’Aprile:  “”carissimo Giuseppe, per dovuta quanto necessaria conoscenza giroti quanto in allegato. A mio modesto avviso quanto sollevato dal ns prof. Mangiagli, è meritevole di attenzione e da segnalare e trattare, presso tutte le sedi, nel proseguo degli incontri e le trattative per le questioni in oggetto.””  saluti, salvo mavica

Giuseppe D’Aprile risponde:
Problema sollevato gia ” dal sottoscritto in riunione miur. 
Pare che ci sia apertura. Ti terrò aggiornato. Saluti Giuseppe D’Aprile, segretario Nazionale Uil Scuola. Roma

Periodo di prova e formazione personale docente.

19 marzo 2016

Periodo di prova e formazione personale docente.
A seguito della presentazione del ricorso al Tar Lazio, vi comunichiamo che la causa è stata discussa nella sede Cautelare in Camera di Consiglio.
Il Tar ha respinto la domanda cautelare motivando il diniego sulla base di un presunto difetto di giurisdizione a favore del Tribunale del Lavoro ..
Avverso l’Ordinanza cautelare del Tar è stato promosso ricorso in appello al Consiglio di Stato.
Il ricorso è stato depositato ed iscritto a ruolo e siamo in attesa che il Consiglio di Stato fissi l’udienza di discussione nella fase cautelare.Al contempo continua la pressione nei confronti del MIUR affinchè emani le necessarie note di chiarimento per il riconoscimento dei diritti acquisiti.

Commento: ardua e dura la via per fare valere fatti e ragioni, invero scontati e pregni di buon senso, anche percorrendo le vie legali…..l’assordante silenzio del MIUR deve farci pensare. Sede di menti pensanti? Sede di scienza e conoscenza? le conclusioni…saremo in grado di fermare la deriva innescata dalla Legge 107…politici, cosa aspettate a fare e sapere fare il Vostro mestiere? Sapete brillare di luce propria…o volete continuare ad andare a traino? Cortesemente occupatevi di cose serie, abbandonate il chiacchiericcio rendendo difficili le cose facili.

pardon…accorato appello. salvo mavica segretario generale territoriale Uil Scuola Catania

 

Caro Matteo

la tradizione popolare in una vecchia filastrocca recita che “la Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte“….

Ebbene, secondo tradizione abbiamo voluto che la Befana del Pubblico Impiego della UIL, giungesse qui puntuale!

I lavoratori che rappresentiamo ti hanno portato in dono “cenere e carbone”! E’ ciò che hai meritato!

Con questo gesto noi intendiamo ricordarti i torti subìti nel corso dell’anno appena trascorso, di certo “non poco esterrefatti per tutti i tuoi misfatti”!

E se la Buona Scuola costituisce il più imbarazzante gonfalone della nostra profonda indignazione, la nequizia delle Tabelle di equiparazione della Ministra Madia la segue a ruota, assieme ad una “riforma” che tale non è .

Tutte operazioni destinate ad incidere pesantemente sul destino delle persone, sulla professionalità di tanti lavoratori nonché a produrre conseguenze negative sulla qualità dei servizi offerti al cittadino, generando un’inevitabile lesione di molti diritti costituzionalmente garantiti.

Ma la scelta con cui si realizza l’apoteosi del malfatto, è rappresentato dal mancato rinnovo del Contratto a circa 3 milioni di dipendenti pubblici!

Caro Matteo, sei fuori legge: la Corte Costituzionale ha emesso un verdetto inoppugnabile con il quale è stato sancito il diritto alla ripresa della contrattazione per i dipendenti del Pubblico Impiego e ulteriormente legittimato a livello costituzionale, l’azione sindacale e i diritti di rappresentanza sindacale.

Non si tratta solo della sottrazione del potere di acquisto dei lavoratori pubblici che per ogni anno di blocco contrattuale hanno visto andare in fumo ben 2.800 euro, senza parlare dei numerosi incrementi nella tassazione locale, conseguenze di tagli scellerati, che hanno ulteriormente ridotto le finanze delle famiglie. Si tratta della dignità e del rispetto che questi lavoratori meritano.

Tu hai dimostrato di non avere alcun rispetto per i “tuoi” lavoratori, comportandoti come il peggiore dei datori di lavoro!

“Cenere e carbone” sono ciò che ti meriti.

Fuori di metafora, è arrivato il momento di:

a) dare conto ai lavoratori del Pubblico impiego con l’immediata apertura del contratto collettivo di lavoro che consente di ridare dignità e definire retribuzioni adeguate;

b) riprendere le relazioni sindacali, dando piena attuazione ad una legge dello stato, quella che definisce il grado di rappresentatività dei sindacati con cui il Governo deve trattare;

c) modificare la legge come la 107 che tra contraddizioni e difficoltà varie rischia di indebolire la scuola pubblica statale in favore di quella privata;

d) predisporre un piano di rilancio delle Amministrazioni Centrali attraverso un reale potenziamento dei diversi Fondi al fine di rendere qualitativamente migliore il servizio alla collettività;

e) responsabilizzare concretamente la dirigenza pubblica conferendole la piena autonomia gestionale prevista dalla legge, liberandola dalla sudditanza politica che le impedisce il regolare espletamento delle attività istituzionali;

f) aumentare la dotazione del Fondo Sanitario Nazionale, inadeguato per garantire i livelli essenziali di assistenza e sbloccare le assunzioni dei dipendenti pubblici per garantire ai cittadini servizi efficienti e di qualità;

g) ridare ai settori come gli enti di ricerca e Università, nonché alle Accademie e Conservatori, motori di sviluppo ed innovazione nonché produttori di PIL la giusta rilevanza politica ed economica al fine di poter esprimere le loro potenzialità di crescita e rilancio del Paese più bello del mondo.

Attendiamo le risposte. La UIL non assisterà inerme alla distruzione della Pubblica Amministrazione, non consentirà lo smantellamento della macchina pubblica. Questo deve essere chiaro!

Alla cenere e al carbone di oggi, seguiranno le azioni e le mobilitazioni intese a salvaguardare i diritti dei lavoratori e dei cittadini.

Le categorie del Pubblico Impiego della Uil ti lasciano il proprio dono e NON ti ringraziano di quanto hai fatto per 3 milioni di lavoratori, fedeli servitori dello Stato.

Un caro saluto Matteo …. Buona Befana!

 

Turi: le battute sui sindacati non funzionano più: è la realtà che prevale

30 DICEMBRE 2015 

Turi: le battute sui sindacati non funzionano più: è la realtà che prevale

CONFERENZA STAMPA DI FINE ANNO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
UIL: STIPENDI, RINNOVO CONTRATTUALE E MOBILITÀ SONO QUESTIONI PIÙ URGENTI ALL’ORDINE DEL GIORNO

Il presidente del Consiglio nella conferenza di fine anno torna a parlare di precari, di immissioni in ruolo e con la solita battuta sui sindacati pensa di liquidare un tema importante come la scuola che resta ancora irrisolto.
Chi non ha  fatto domanda – è il commento di Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola –  lo ha fatto per una propria scelta, scelta di cui avere  rispetto e che non può rappresentare una sorta di punizione. L’immissione nei ruoli non è un terno all’otto da giocare in modo episodico – aggiunge Turi.
Le leggi sono fatte per trovare soluzioni generali ai problemi e alle persone, non per punirle.
Le battute sui sindacati non funzionano  più perché è la realtà dei fatti a renderle inutili – aggiunge Turi.
Stiamo cercando soluzioni, momento per momento,  alle tante gravi incongruenze di una legge approvata in fretta e senza un vero piano di fattibilità.
Ora, l’emergenza è costituita da migliaia di supplenti rimasti senza stipendio, tra qualche mese assisteremo a quella della mobilità del personale che senza un contratto adeguato  adatto alla situazione eccezionale in atto rischia davvero di trasformarsi in un caos diffuso, con docenti trasferiti lontano da casa e senza l’ombrello di una supplenza.
Ed ancora, a settembre,  se non si interviene prima, con la chiamata diretta dei docenti, da parte dei dirigenti si rischia, come abbiamo già abbondantemente denunciato,  una deriva autoritaria in scuole di tendenza senza confronto e dibattito: dont’ask, dont’ tell  è il progetto di “buona scuola”.
La scuola è altro, è sede di libertà, partecipazione e pluralismo.
Noi non siamo e non ci sentiamo gufi e ci sta a cuore la scuola del Paese che non è solo numeri,  immissioni in ruolo, investimenti ma valori di libertà, pluralismo, democrazia, integrazione a cui lo stesso Presidente del Consiglio ha fatto e fa spesso riferimento.
Noi non abbiamo dato consigli ai docenti e non siamo piccati dalle battute,  tuttavia, anche contro un nostro stile, lo vogliamo fare,  ci stiamo sforzando di farlo,  nei confronti del ministro ministero, dei Parlamentari e del  partito stesso di maggioranza di cui il presidente del Consiglio è anche segretario:  la buona scuola non è solo numeri e investimenti, ma valorizzazione di capitale umano che la legge 107 rischia di disperdere.
Sarebbe il caso di lasciare da parte le polemiche ed affrontare i problemi irrisolti – riporta al punto Turi –  parlando delle persone che la buona  scuola devono fare. Siamo ancora in tempo, speriamo che alla stagione delle battute segua quella della riflessione non pregiudiziale e di merito.

Scuola: Turi (Uil), non ci sentiamo affatto dei gufi  | la dichiarazione ANSA

(ANSA) – ROMA, 29 DIC – “Non ci sentiamo affatto dei gufi. Non abbiamo gufato e ci dispiace che alcuni insegnanti, alcune persone, siano rimaste fuori dal piano di assunzioni”. Il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi, non ritiene giuste le accuse lanciate oggi dal Premier Renzi al fronte sindacale durante la conferenza stampa di fine anno.
“Non e’ certo colpa del sindacato – spiega – se il Governo non stato credibile. Le scelte delle persone sono individuali e su queste il sindacato non può, e non deve, interferire. Penso che chi ha deciso di non fare ladomanda di assunzione abbia valutato bene, con la propria testa, la situazione personale. E comunque – aggiunge il sindacalista – una legge non dovrebbe essere un terno al lotto. In ogni caso, le persone ‘rimaste fuori’ andrebbero recuperate, non penalizzate”. (ANSA).

Renzi nel corso della conferenza stampa di fine anno| la dichiarazione ANSA
Scuola: Renzi, sobillati da qualche genio precari rimasti tali

(ANSA) – ROMA, 29 DIC – Qualche organizzazione sindacale ha messo in guardia i professori dicendo loro “vi deporteranno”: ora, “nessuno e’ stato deportato”, ma quei professori precari, “sobillati da qualche genio, adesso non hanno il posto di lavoro a tempo indeterminato” perché non hanno fatto domanda “e questa e’ una cosa che mi fa molto male”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi, durante la conferenza stampa di fine anno.

(ANSA).GMB29-DIC-15 12:12 NNNN

Contratto sulla mobilità UIL: No agli ambiti ed alla scelta dei docenti da parte dei dirigenti. Si alla mobilità straordinaria per tutti. – Tremila posizioni economiche ATA non pagate dal 2011 SERVE UNA SOLUZIONE SUBITO Basta con le inefficienze mini‏steriali

Contratto sulla mobilità UIL: No agli ambiti ed alla scelta dei docenti da parte dei dirigenti. Si alla mobilità straordinaria per tutti.

Tremila posizioni economiche ATA non pagate dal 2011 SERVE UNA SOLUZIONE SUBITO Basta con le inefficienze mini‏steriali

L’azione sindacale e professionale della Uil Scuola continua sempre con maggiore determinazione.
Vengono rappresentate le motivazioni poste a base della protesta.
Ribadiamo che i problemi si risolvono se e in quanto vengano riconosciute le “persone”,” i cittadini”, anteposti alle pastoie burocratiche, alla svalutazione della professione di docente, alla vera missione della docenza. leva formativa essenziale.
Nelle pieghe della L.107 affiorano tutte le criticità di una idea che non combacia con l’assunto costituzionale.
Non possiamo e non dobbiamo permettere che, ad uno ad uno, vengano sbriciolati i principi inculcatoci nel nostro percorso formativo professionale: uguaglianza, giustizia, libertà, esercizio di vera democrazia, formazione degli alunni: farneticazioni?
Parliamone, ragioniamo con i colleghi, ad alta voce, occorre creare un movimento di opinioni. Rappresentiamo perplessità ed avversione contro ogni iniziativa che non sia confacente alla mission della scuola pubblica, che sia di facciata e non di sostanza.
Alla fine esigiamo il rispetto, l’ esercizio pieno dei doveri  e il riconoscimento dei diritti in quanto tali e non soggetti alla volubilità di terzi, Ministri, parlamentari, politici che siano.
salvo mavica, segretario generale territoriale Uil Scuola Catania
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Oggetto: Contratto sulla mobilità UIL: No agli ambiti ed alla scelta dei docenti da parte dei dirigenti. Si alla mobilità straordinaria per tutti. – Tremila posizioni economiche ATA non pagate dal 2011 SERVE UNA SOLUZIONE SUBITO Basta con le inefficienze ministeriali

INFORMATICONUIL
Contratto sulla mobilità
UIL: No agli ambiti ed alla scelta dei docenti da parte dei dirigenti.
Si alla mobilità straordinaria per tutti.
Restano i distinguo, ma si apre uno spiraglio di trattativa
Oggi nell’incontro politico con il Capo di Gabinetto del ministro, la UIL, insieme alle altre organizzazioni sindacali, ha ribadito la propria contrarietà  al sistema degli ambiti ed alla scelta diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolatici, in quanto sbagliata in termini di intollerabile condizionamento della libertà didattica e del pluralismo professionale e proposto un   rinvio a momenti successivi.
Il ministero, pur dichiarando la  volontà dell’amministrazione di applicare la legge 107 in ogni sua parte, si è mostrato disposto ad approfondire le varie situazioni per trovare soluzioni utili e concrete,  nell’ambito della trattativa contrattuale per definire la gestione della mobilità straordinaria per l’anno scolastico 2015/2016, prevista dalla stessa legge 107.
La Uil ha colto qualche segnale di apertura e proposto un incontro ristretto per definire i dettagli di metodo e di sostanza per la prosecuzione della trattativa che non può e non deve prescindere da due fattori:
a) come si costruisce l’organico e il fabbisogno di personale;
b) mettere tutti i docenti su un piano di sostanziale parità per consentire loro la più ambia libertà di scelta nella mobilità.
La riunione si è aggiornata al 28 dicembre per la riunione ristretta della mobilità e al 29 dicembre, per definire in un confronto di merito la definizione complessiva degli organici.
A margine dell’incontro sono state nuovamente e perentoriamente poste le questioni del pagamento dei supplenti e quelle delle posizioni economiche del personale ATA ( il dettaglio nel link) e chiesto risposte esaurienti e definitive ed immediate.
Tremila posizioni economiche ATA non pagate dal 2011
SERVE UNA SOLUZIONE SUBITO Basta con le inefficienze ministeriali
Durante l’incontro del 23 dicembre 2015 con i vertici del MIUR, i sindacati scuola hanno chiesto conto del pagamento delle 3.000 posizioni ATA dimenticate da oltre tre anni.
Si tratta di 3.000 persone che, nonostante abbiano reso regolare prestazione di lavoro, non hanno ancora, da oltre 48 mesi, percepito nulla.
La causa di tale discriminazione è una sola: la mancata trasmissione dei dati al MEF da parte del MIUR
Da un anno assistiamo a un penoso gioco delle parti tra uffici del MIUR e del MEF che ha come unico risultato l’esasperazione dei lavoratori interessati e il continuo rinvio a nuova data di un adempimento semplice, che non richiede alcuna ulteriore copertura finanziaria e che solo la burocrazia rende complicatissimo.
Non c’è buona scuola se il settore di supporto alla didattica è penalizzato da misure negative da parte del governo.
By segreteria territoriale Uil Scuola Catania.

convocazione assemblea straordinaria I.R.A.S.E.

22.12.2015

SEGRETERIA TERRITORIALE CATANIA. Prot. 148 del 22.12.2015

# Ai Sigg.ri  Soci Fondatori  I.R.A.S.E.  CATANIA Sezione Periferica I.R.A.S.E.  NAZIONALE

Amato Anna Maria,Castronuovo Giovanna Rita,Santoro Mario,Guarino Amleto,Cutugno Agata,Fichera Giuseppina.

# ALL’ALBO  SEDE.  # AL SITO WEB:  WWW.UILSCUOLA CATANIA.IT

Oggetto: Indizione Assemblea Straordinaria ai sensi art. 7 dello Statuto ed in via sussidiaria ai sensi dell’art.3 dello statuto.Con la presente, il sottoscritto Salvatore Mavica, segretario generale territoriale di questa Organizzazione Sindacale, nella qualità e facoltà, comunica alle SS. LL. di aver indetto Assemblea Straordinaria ai sensi art. 7 dello Statuto ed in via sussidiaria ai sensi dell’art.3 dello statuto:LUNEDI’ 18 GENNAIO 2016, in prima convocazione, alle ore 10,30 MARTEDI’ 19 GENNAIO 2016, in seconda convocazione, alle ore 10,30 presso LA SEDE DELLA SEGRETERIA TERRITORIALE UILSCUOLA CATANIA, Via Giuseppe Patanè n.15.Ordine del giorno: comunicazioni del segretario generale territoriale Uil Scuola;ammissione nuovi soci IRASE Catania. Distinti saluti.  Salvo Mavica, segretario generale territoriale Uil Scuola Catania

  1.  

10,30.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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  1.  

Presentazione del rapporto annuale dell’OCSE, “Education at a glance 2015”

24 NOVEMBRE 2015 

Presentazione del rapporto annuale dell’OCSE, “Education at a glance 2015”

Si è svolta oggi presso il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca la presentazione del rapporto annuale dell’OCSE, “Education at a glance 2015”, che fotografa lo stato dei sistemi educativi dei 34 Paesi aderenti e di altri 12 Paesi al di fuori dell’organizzazione. L’illustrazione dei dati per l’Italia è stata effettuata da due funzionari dell’OCSE, il dott. Avvisati e il dott. Marconi. Ha partecipato in rappresentanza del ministro, il sottosegretario Toccafondi.  Per la UILScuola ha preso parte all’incontro Rossella Benedetti.

Il quadro presentato dagli analisti dell’OCSE, sulla base di dati prevalentemente raccolti tra il 2011 ed il 2014 con le varie indagini PISA, TALIS, PIAAC e con le informazioni fornite dal MIUR E dall’ISTAT per l’Italia, mostra un Paese che, rispetto alla media OCSE,  ancora ha un numero basso di laureati; dove i giovani fino ai 34 anni, pur con laurea, non riescono a trovare lavoro, al contrario di quello che accade negli altri Paesi; dove, infine, la valutazione non è ancora quello stimolo al miglioramento registrato in altre realtà. E’ stata evidenziata, inoltre, l’età media particolarmente alta dei docenti italiani, sottolineando come il loro futuro pensionamento, in un periodo valutato intorno ai dieci anni, potrebbe permettere un rinnovamento (sic!) della scuola italiana.

Il sottosegretario Toccafondi ha commentato la presentazione con favore giacché, a suo dire, supporterebbe le azioni intraprese dal governo con la legge 107 e con la prossima legge di stabilità. Ha affermato che il sistema di valutazione introdotto, bonus compreso, contribuirà al processo di miglioramento, dando un chiaro segnale ai docenti  e che i 3 miliardi in più spesi per la scuola dimostrano l’importanza che il presente governo attribuisce all’istruzione. Ha sostenuto, inoltre, che il problema dell’età verrà risolto con i nuovi concorsi. In generale, la legge 107 dovrebbe ridare maggiore autonomia alle scuole, ai docenti e alle università. Nel dibattito che è seguito, la UILScuola, tra le altre cose ha evidenziato come anche quest’anno  resti confermato il dato che gli insegnanti  italiani guadagnano meno non solo della media dei loro  colleghi degli altri Paesi industrializzati, ma anche di  quanti – sempre in Italia – hanno qualifiche analoghe; ha contestato l’efficacia delle misure di valutazione introdotte e l’imprecisione di alcuni dati delle indagini OCSE: a tal proposito ha chiesto che venga data regolare informativa alle parti sociali sulle scuole ed il personale coinvolto dal MIUR in tali occasioni e sulla natura dei questionari, cosa che fin qui non è accaduta. La dott.ssa Bono si è detta disponibile a garantire questo flusso di informazioni in futuro.

 

Intervista di Pino Turi Segretario Generale Uil Scuola su “Orizzonte scuola”

13 ottobre 2015

Pubblichiamo qui di seguito l’intervista rilasciata dal segretario Generale della Uil Scuola, Pino Turi, su “Orizzonte scuola”

Pino Turi, segretario Uil Scuola, ribadisce l’insufficienza di parametri come l’inflazione programmata per dare una risposta concreta all’emergenza salariale dei docenti italiani. Si leghino, invece, gli aumenti di stipendio all’incremento del PIL.

Segretario, oggi all’Aran si definiranno gli ambiti di contrattazione. Ritiene che l’orario di lavoro dei docenti possa essere argomento di discussione? Ritiene giusto parlare di lavoro sommerso?

“Occorre innanzitutto specificare che ci troviamo ancora in una fase preliminare della contrattazione e, prima di sbilanciarci, intendiamo

osservare con attenzione le linee di indirizzo che il Governo intenderà dare anche in merito ai correttivi da apportare alla legge 107. Posso però certamente affermare che il sindacato che io rappresento porrà come prioritaria l’emergenza salariale: cinque anni di blocco hanno impoverito fortemente la categoria dei docenti italiani – peggio di noi in Europa fanno solo Estonia e Polonia – e per quanto riguarda l’orario di lavoro, non c’è nessuno scambio da fare tra orario e retribuzione, siamo del tutto in linea con i parametri europei. Modificare l’orario di lavoro sarebbe una operazione inaccettabile, significherebbe peggiorare le condizioni di lavoro e intaccare pesantemente i risultati di qualità degli insegnanti. Sul lavoro sommerso, vorrei ricordare a tutti che la sindrome impiegatizia di cui siamo stati accusati ce l’hanno per primi loro, i nostri accusatori. I docenti non sono impiegati, il loro lavoro non si può misurare in termini di quantità ma solo ed esclusivamente di qualità”.

Per quanto riguarda gli aumenti, si è parlato di una cifra pari a 10 euro a dipendente al mese. Qual è il suo commento?

“All’emergenza stipendiale fotografata dall’ultimo rapporto Eurydice non si può assolutamente rispondere con un’offerta di questo tipo, che riguarda tutti i lavoratori del Pubblico Impiego. Per il settore della docenza bisogna fare un ragionamento specifico, fermo restando che il contratto rimane l’unico strumento per un cambiamento delle condizioni salariali”

Quale potrebbe essere una sua previsione realistica sugli aumenti in busta paga?

“Siamo un sindacato concreto, l’importante è che il contratto si riapra. Occorrerà innanzitutto cercare elementi di riferimento più concreti dell’inflazione programmata, anche perché ci troviamo in una fase di deflazione. Guardando al passato, sicuramente lavoreremo per un recupero della perdita del potere d’acquisto che si è verificata negli ultimi cinque anni (parliamo di circa 300 euro al mese), mentre sul futuro sarebbe realistico legare l’aumento all’incremento della ricchezza prodotta dal Paese. Non abbiamo ancora cifre perché bisogna confrontarsi con le controparti, ma certamente legheremo le nostre richieste a parametri oggettivi come l’aumento del PIl. Ripeto però che abbiamo bisogno di vedere quale sarà l’indirizzo del Governo, l’entità delle risorse che intende investire, come cambierà la 107, elemento da noi considerato propedeutico a un contratto veramente innovativo”.

I vostri iscritti che cosa dicono a riguardo? Sono più preoccupati degli effetti della Legge 107 o del contratto?

“In questi giorni stiamo facendo molte assemblee e più i colleghi approfondiscono i contenuti della riforma più ci danno i loro mandati per cambiarla. Io penso che le due questioni siano inscindibili: noi tutti vogliamo che aumenti l’autonomia nelle scuole, ma i provvedimenti della 107 vanno in senso opposto. Anziché puntare alla sburocratizzazione per rafforzare l’autonomia delle singole scuole, si è agito per modificare iI rapporto tra il dirigente e il collegio, in una visione gerarchica che nella scuola non può funzionare”.

Come ha ricordato prima, gli stipendi dei docenti italiani restano i peggiori d’Europa, però questo Governo ha erogato 500 euro per l’autoformazione e 24mila euro a ogni scuola per premiare i migliori docenti, scelti dal dirigente. Tutto da buttare?

“Non siamo di quelli che dicono che va sempre tutto male, i 500 euro che sono stati accreditati questo mese sui nostri conti correnti sono un segno tangibile e importante del riconoscimento della nostra professionalità non impiegatizia. Ma a questo elemento devono poi corrisponderne anche altri. Le do un’anteprima di un sondaggio che sarà presentato a giorni: il 70% dei docenti ha la fiducia dei genitori e degli alunni, un numero importante, fortemente significativo, a cui il Governo dovrebbe prestare attenzione prima di maturare le sue scelte”.

Dopo anni di blocco, quali pensa che possano essere le mosse giuste per la valorizzazione degli Ata?

“Il vecchio contratto, attualmente bloccato, segna a mio avviso la strada giusta per una valorizzazione del personale amministrativo delle scuole. Giunti a questo punto andrà certamente risolto il nodo della stabilizzazione dei tanti precari, ma, ripeto, aspettiamo di vedere le mosse della controparte”.

Pensa che continuerà la solidarietà con gli altri sindacati?

“In questo momento c’è molta sintonia sulle iniziative per la modifica della 107, del contratto non abbiamo ancora parlato. E’ chiaro che restiamo cinque sindacati diversi con storie e visioni diverse – cosa che considero un valore al tavolo della trattativa. Ognuno ragionerà in casa propria, ma le mediazioni saranno certo tutte al rialzo e non al ribasso”.

Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni | Attuazione della delega assegnata dalla legge 107.

addì, 8 ottobre 2015

Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni | Attuazione della delega assegnata dalla legge 107.
Uil: valorizzazione del personale e risposte ai bisogni educativi sono coincidenti
La scuola dell’infanzia va qualificata. Sbagliato prospettare una

concezione assistenziale: ci riporterebbe indietro di decenni.

Incontro al ministero questa mattina sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni. In apertura della riunione, il Capo dipartimento, De Pasquale e l’ispettrice, Silvestro, hanno presentato le finalità generali e gli obiettivi della delega che intende, tra i vari obbiettivi, ricondurre ad unità la pluralità di leggi, regolamenti che operano a livello regionale, locale e nazionale tali da differenziare le tipologie di servizio, i requisiti del personale, la formazione di accesso ed in sevizio, il raccordo organizzativo.

La UIL Scuola ha evidenziato le seguenti questioni:

–          qualsiasi intervento sul sistema integrato deve essere realizzato nel rispetto della qualità pedagogica e didattica e della unitarietà del sistema dell’istruzione che ricomprende, a pieno titolo, la scuola dell’infanzia nella sua piena identità e specificità ordinamentale.
Gli elementi che attribuiscono pieno riconoscimento alla scuola dell’infanzia sono:
le indicazioni nazionali, la diffusione degli istituti comprensivi, la contrattualizzazione degli insegnanti nel comparto scuola, i titoli accademici necessari per accedere al profilo professionale, parimenti agli altri segmenti dell’istruzione.

–          L’obiettivo Europa 2020 fissa al 33% la copertura dei servizi educativi per l’infanzia.
Nel caso italiano siamo in una situazione già molto positiva, connotata già per il 3/6 dalla frequenza da parte di 93% dei bambini, nel sistema pubblico integrato.
È l’Europa, in questo caso che dovrebbe adeguarsi alla situazione italiana, spetta a noi invece mantenere gli eccellenti standard di qualità finora garantiti nel settore.

–          Tutto ciò che in termini di coordinamento, raccordo qualificazione è stato fin qui sperimentato per qualificare l’offerta dei servizi educativi, deve essere tenuto a riferimento in termini di organizzazione e qualità. Qualificazione e valorizzazione del personale sono coincidenti con i bisogni educativi.

–          La costituzione del sistema integrato dei servizi non può realizzarsi, a fronte dell’assenza di ogni copertura finanziaria fissata per l’attuazione della delega, attraverso un trasferimento del personale iscritto nelle graduatorie ad esaurimento del personale docente nel sistema dei servizi per lo 0/3.

–          Per la UIL Scuola ogni ambiguità tra il diritto all’assunzione in ruolo di tale personale e la possibilità di un suo utilizzo in settori diversi da quelli per cui ha maturato il diritto deve essere superata. Occorre dare certezze a questo personale nella fase di assegnazione alle scuole dell’organico di potenziamento, prevista per il prossimo anno scolastico.

La delega prevede che nel sistema del servizio per lo 0/6 sia istituita una quota di cofinanziamento da parte dello Stato, delle Regioni, degli Enti locali e delle famiglie, per l’erogazione. È evidente che ciò a cui gratuitamente finora le famiglie hanno avuto accesso nella scuola dell’infanzia non può diventare a pagamento, in barba al principio, dichiarato dalla legge stessa, per cui i servizi educativi per l’infanzia e per la scuola dell’infanzia vanno esclusi dai quelli a domanda individuale.

La UIL ha posto inoltre l’esigenza di trasformare i tavoli tecnici in sedi decisionali nelle quali assumere orientamenti condivisi che incidano concretamente sulle scelte per apportare i necessari correttivi alla legge.

Per la UIL le questioni attinenti i profili professionali, l’organizzazione del lavoro delle diverse tipologie di personale, dovranno essere assunte in sede di confronto contrattuale. A tale fine la UIL, insieme alle altre organizzazioni, ha chiesto che il confronto di merito possa proseguire per i successivi stadi di approfondimento delle diverse questioni attinenti il complessivo percorso di attuazione delle deleghe.All’incontro ha preso parte Noemi Ranieri. segretario organizzativo nazionale.

By segreteria territoriale Uil Scuola Catania.   salvo mavica segretario generale

Azioni necessarie, dovute: partecipa alle iniziative unitarie. Di seguito il cronoprogramma.

 

 

 

30 settembre 2015

Oggetto: iniziative di mobilitazione unitarie. Si fa seguito alla nota già trasmessa sulle iniziative di contrasto ai provvedimenti sulla scuola con l’intento di fornire informazioni di carattere organizzativo stante il breve lasso di tempo in cui ben tre eventi impegneranno le nostre strutture nel coinvolgimento e nella partecipazione di docenti, dirigenti e personale ATA.

– Dirigenti scolastici il 15 ottobre 2015 Roma L’evento si svolgerà presso l’ITIS Galileo Galilei, sito in via Conte Verde, a pochi passi dalla stazione della metro A di Piazza Vittorio, con inizio alle ore 10.30 e conclusione alle ore 13.30. Si prevedono complessivamente duecento (200) partecipanti, divisi tra le quattro organizzazioni rappresentative dei dirigenti scolastici, con circa cinquanta partecipanti per ciascuna delle quattro sigle operativamente impegnate sui dirigenti. Rispetto a questa assemblea si reputa opportuno favorire la partecipazione degli interessati tramite il raccordo con le rispettive segreterie nazionali e/o territoriali.

Personale ATA 22 ottobre 2015 Roma. La manifestazione si svolgerà all’aperto davanti al ministero dell’istruzione in Viale Trastevere, dalle ore 11 alle 13.30. Si prevedono complessivamente circa 300 partecipanti, considerando circa 60/70 presenze per ciascuna delle cinque sigle. Un flash mob potrebbe essere inscenato nel corso della manifestazione per sensibilizzare la cittadinanza e i media e rappresentare il disagio professionale.-

Giornata nazionale di mobilitazione 24 ottobre 2015 capoluoghi di regione o altro La scelta delle modalità organizzative è rimessa alle valutazioni delle segreterie regionali tramite il coordinamento tra i rappresentanti delle cinque sigle promotrici. Elementi comuni sono lo svolgimento contestuale delle diverse iniziative, il Lazio svolgerà la propria manifestazione alla stregua delle altre regioni, salvo attirare come già avvenuto maggiore attenzione da parte della stampa per la collocazione di importanti testate sul suo territorio. Gli organizzatori del livello regionale sono impegnati a promuovere incontri e riunioni unitarie per condividere scelte di luoghi, orari, modalità organizzative e struttura degli eventi (manifestazioni con o senza corteo, presidi, fiaccolate, presidi informativi in luoghi centrali e frequentati, ecc.). Naturalmente occorrerà seguire le procedure conseguenti alle scelte con il necessario anticipo, ad esempio per la richiesta di utilizzo delle piazze, i percorsi dei cortei, gli spostamenti da e per la località prescelta, la predisposizione di striscioni, cartelli, bandiere e quant’altro. Su richiesta dei territori è possibile la presenza di rappresentanti delle segreterie nazionali previo accordo di distribuzione territoriale dei relatori nazionali. Lo svolgimento delle assemblee preparatorie segue l’indicazione di promuovere il più possibile l’unitarietà rispettando comunque, anche in casi contrari, la sintesi unitaria espressa nei documenti già prodotti dalla collaborazione delle cinque sigle. A tale fine si richiama l’importanza della sintesi unitaria del documento “Risparmiamo alla scuola gli effetti più deleteri della legge 107” anche in relazione alla elaborazione di documenti che potrebbero contrastare con la nostra idea comune rispetto alla libertà e all’autonomia decisionale di ciascuna scuola ed ai rapporti di non omologazione tra i diversi organi collegiali. Può essere utile per la giornata del 24 organizzare iniziative pubbliche preparatorie che coinvolgano studenti, associazioni e società civile. A livello nazionale stiamo predisponendo un volantino di sintesi delle tre iniziative.

I responsabili organizzativi FLC CGIL Maurizio LemboCISL ScuolaMaddalena GissiUIL ScuolaNoemi RanieriSNALS ConfsalAchille MassentiGILDA UnamsMassimo Quintiliani

Guida pratica per chi lavora a scuola

Congedi parentali

CAMBIA LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Il Governo, con decreto legislativo n. 80 del 15 giugno 2015 ha previsto una serie di modifiche relative ai congedi per maternità/paternità. 
Le nuove riforme si applicano in via sperimentale per il solo anno 2015 e per le sole giornate di astensione riconosciute nell’anno 2015. Quindi, se si tiene conto che  il decreto è entrato in vigore il 25 giugno 2015, le nuove disposizioni trovano applicazione per le giornate di astensione fruite dal 25 giugno al 31 dicembre 2015. 

Nella scheda la normativa di riferimento per tutti i dipendenti pubblici e per il personale della scuola.

Note: lo staff di consulenti ed esperti, segretari, collaboratori ed attivisti, coordinati dal segretario generale,  è operativo e pronto a fornire consulenze ed assistenza sindacale, ivi compresa la tutela legale.

Servizio disponibile per tutti coloro che lo richiedono. Canali preferenziali per i tesserati alla Uil Scuola.

UIL Scuola, il tuo sindacato, sempre vicino alla problematiche della scuola e dei docenti ed ATA, pragmatico, moderno e riformista.

Docenti ed ATA, venite a fare parte della UIL SCUOLA, lavoreremo all’unisono, perseguiremo giustizia, esercizio della democrazia partecipata, libertà e parità di trattamento.

Difendiamo la scuola e chi vi lavora e che ogni giorno con serietà la fa funzionare.

Lavoriamo assieme per limitare  i rischi di una involuzione autoritaria nella conduzione delle istituzioni scolastiche.

Occorre e si deve Valorizzare ed utilizzare il ruolo, le funzioni ed attribuzioni degli Organi Collegiali e delle Rappresentanze Sindacali Unitarie.(R.S.U.) Uniti vinciamo, sempre.

Denunciamo apertamente che quello che è cominciato non è e non sarà l’anno della svolta  ipotizzato dalla, così detta, riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione di cui alla Legge n.107 del 13.7.2015 (fatidica data)

Il governo si è dato 18 mesi di tempo per una corposa serie di decreti legislativi attuativi (le deleghe in bianco di una legge non gradita ed osteggiata da tutti)

il piano assunzioni è diventato l’infamia epocale, ha trasformato la gioia  di un coronamento di un intero percorso di vita, in dramma,  una sorta di ricatto sociale perpetrato con tirannica determinazione: risultato? fallimento, insoddisfazione generale, sacrifici abnormi ed evitabili, mantenimento del precariato e per la prima volta nella storia docenti di ruolo che lavorano con contratto a tempo determinati, cacofonia e svilimento professionale: docenti con abilitazioni e specializzazioni nonché esperienze di servizio nella secondaria di secondo grado avviati dal famigerato algoritmo all’insegnamento nella secondaria di primo grado e viceversa. Questa è veramente BELLA!!! Loro sanno e non dicono nulla? adesso lo diciamo noi e vediamo che sviluppi nascono.

Come la mettiamo….Egregio Sig. Presidente del Consiglio e Sig. Ministro della Pubblica (D)Istruzione? rimescoliamo tutto da capo? o per avere  giustizia occorre adire le vie legali e incardinare ricorsi a raffica. Con questo scherzetto i primi in graduatoria, per premio (condanna) sono stati destinati al Nord,a Nuoro, Sassari ed Alghero senza la compagnia dello straniero ma con tutte intera la loro condanna pur concretamente innocenti, unica loro colpa quella di aver intrapreso l’ardua strada dell’insegnamento. Duro scotto da pagare.

Dimenticavo, avete previsto anche questa evenienza accantonando una discreta manciata di milioni, tanto non sono frutto del vostro sudore, per le incombenze di cui trattasi ovvero per pagarvi gli avvocati difensori?

Sig. Presidente del Consiglio, Le auguriamo buon viaggio sull’aereo comprato nuovo di zecca (pardon in  leasing) su tutte le rotte nazionali ed internazionali…aereo battezzato dalla stampa   alla stessa stregua del presidente degli Stati Uniti D’America, e perché no?

By segreteria territoriale Uil Scuola Catania.

SALVO MAVICA, segretario generale.

L’organico dei posti di sostegno in adeguamento alla situazione di fatto comprensivo dei posti in deroga della provincia di Catania per l’anno scolastico 2015/2016

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia
Ufficio VII – Ambito territoriale di Catania ______________________________________________

Unità operativa n. 1 Area I Ufficio V
Ufficio di supporto alle scuole autonome e per lo sviluppo dell’autonomia e integrazione scolastica Prot.n. 12176

IL DIRIGENTE

Catania, 20/08/2015

VISTO l numero dei posti di sostegno in organico di diritto per l’anno scolastico 2015/2016 assegnati a questa provincia dall’USR per la Sicilia con nota 4803 del 31/3/2015 pari a 2425 unità;

VISTO il provvedimento di quest’Ufficio prot.4602 del 27/4/2015 con il quale vengono ripartiti i suddetti posti tra tutti gli ordini di scuola di questa provincia e il provvedimento prot.7308 del 3/6/2015 con il quale vengono ripartiti i 560 posti della scuola secondaria di secondo grado tra le diverse aree disciplinari;

VISTA la nota ministeriale 19400 del 3/7/2015 di “adeguamento degli organici di diritto alla situazione di fatto” per l’anno scol.2015/2016;

VISTI i provvedimenti dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia prot.10001 del 20/07/2015 e prot.11779 del 12/8/2015 con i quali vengono comunicati il numero dei posti di sostegno in adeguamento dell’organico di diritto alla situazione di fatto per l’anno scolastico 2015/2016 per tutti gli ordini di scuola di questa provincia per complessive 490 unità e in deroga pari a 539 unità;

VISTE le proposte formulate dal Gruppo di Lavoro (GLH) sulla scorta delle indicazioni della Direzione Regionale contenute nelle note prot.7740 dell’8/6/2015 e prot.10136 del 21/7/2015 e delle richieste avanzate dalle Istituzioni Scolastiche in situazioni di criticità;

INFORMATE le OO.SS. territoriali del comparto scuola; DISPONE

L’organico dei posti di sostegno in adeguamento alla situazione di fatto comprensivo dei posti in deroga della provincia di Catania per l’anno scolastico 2015/2016, è così determinato:

Posti O.D

Posti O. A

Posti in deroga

Totale posti

SCUOLA DELL’INFANZIA

185

58

91

334

SCUOLA PRIMARIA

968

159

212

1339

SCUOLA SEC. I° GRADO

712

107

124

943

SCUOLA SEC. II° GRADO

560

166

112

838

di cui: Area AD01

129

48

36

213

Area AD02

139

51

36

226

Area AD03

188

41

26

255

Area AD04

104

26

14

144

TOTALE

2425

490

539

3454

All’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia
Alle OOSS Territoriali del Comparto Scuola
All’Ufficio della comunicazione per la pubblicazione sul sito

Il responsabile dell’istruttoria: tel. e-mail: @istruzione.it ————————————–

Via N. Coviello 15/a – 95128 Catania – C.F. 80008730873
Tf: 095/7161111
PEC: uspct@postacert.istruzione.it – e-mail: usp.ct@istruzione.it – htpp://www.ct.usr.sicilia.gov.it

IL DIRIGENTE Emilio Grasso

Firma autografa sostituita a mezzo stampa ex art.3 co. 2 del Dlg.vo 39/93

Il responsabile del procedimento: Carlo Porto tel. 0957161412 e-mail: carlo.porto@istruzione.it

La UILSCUOLA: OCCORRE CHIAREZZA E NOTE ESPLICATIVE CONFORMATE PER TUTTI GLI AMBITI PER LA STIPULA DEI CONTRATTI A T.D. SU TUTTI I POSTI DISPONIBILI.

INFORMATICONUIL
La UIL scuola ha sollecitato il Miur ad emanare una nota per fare chiarezza sulla fase delle supplenze.

Anche se è difficile ipotizzare che alla fine delle operazioni di nomina in ruolo delle fasi 0 e A possano residuare posti in organico di diritto, per la UIL scuola l’emanazione di una CM e’ opportuna per fare chiarezza sulle nomine a tempo determinato e fare in modo che il personale presente nelle GAE venga assegnato anche sui posti di fatto prima delle successive fasi B e C, evitando così gli spostamenti che queste due ultime fasi comportano.

La circolare, a nostro avviso dovrà contenere anche un chiarimento in relazione alla presenza di posti residuati nelle fasi 0 ed A, anche a seguito di rinunce, che, per la UIL, vanno assegnati attraverso lo scorrimento delle GAE in ambito provinciale, con le vecchie regole, ritenendo nulle le istanze di partecipazione alla fase nazionale che, nel frattempo fossero state presentate dai docenti interessati.

Resta, tuttavia, la convinzione della UIL Scuola che occorra, oltre alla gestione della fase delle supplenze, considerare una rimodulazione del piano assunzionale che preveda l’unificazione delle fasi B e C, e lo scorrimento della fase nazionale, a partire dallo scorrimento delle graduatorie provinciali; ciò renderebbe meno ingiusta una operazione che, così come è strutturata, penalizza i precari con punteggi maggiori.
By segreteria territoriale uil scuola
salvo mavica, segretario generale