TURI: SERVONO ALMENO 900 MILIONI PER AVERE UN AUMENTO A TRE CIFRE
Fondamentale uscire dalla logica dei bonus e scegliere quella della professionalità. Abbandonare la stagione della contrapposizione e puntare su positive relazioni sindacali da saldare in sede di confronto.
Il passaggio della legge di Bilancio al Senato, che lascia complessivamente critici sulle risorse destinate al nostro sistema di istruzione statale, ci consegna una decisione che condividiamo: finalizzare le risorse del bonus merito, quelle previste dalla legge sulla buona scuola, nel fondo dell’offerta formativa. La legge va nello stesso senso della strada intrapresa nel rinnovo dell’ultimo contratto scuola – spiega il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – quello del 9 aprile 2018 che all’art 40 aveva fatto confluire nel fondo dell’offerta formativa le risorse del bonus al netto della cifra già inserita nella retribuzione docenti. Ora sarà più facile rivendicare l’utilizzo di tutto il “bonus merito” nelle retribuzioni del personale – aggiunge Turi – andando ad incrementare le risorse stanziate nella legge di Bilancio per traguardare definitivamente dalla stagione dei bonus (compreso il bonus docenti ) a quella delle professionalità. Il personale della scuola, è all’ultimo posto della scala retributiva dei lavoratori del pubblico impiego, e da tempo rivendica l’adeguamento. Servono almeno altri 900 milioni in più per ottenere un aumento a tre cifre – continua il segretario della Uil Scuola – annunciato e promesso dai titolari del dicastero di Viale Trastevere, del primo e del secondo Governo Conte, oggetto anche dell’accordo con i sindacati. I due tavoli negoziali che si dovranno aprire, uno alla Funzione Pubblica, l’altro al MIUR devono servire per rinnovare il contratto scaduto sia per la parte normativa che per quella economica. Restano da definire le regole in materia di sanzioni disciplinari e sedi di garanzia della libertà di insegnamento per la funzione docente. Va liberata la contrattazione dai vincoli legislativi ancora esistenti. Anche in questo caso – sottolinea Turi – bisogna abbandonare la stagione della contrapposizione per abbracciare quella della condivisione e del modello della comunità educante che inizia da positive relazioni sindacali da saldare in sede di confronto e che siano utili per il benessere lavorativo, necessario presupposto per ritornare ad attivare l’ascensore sociale che si è momentaneamente fermato, insieme ad un rinnovo contrattuale per il quale rivendichiamo un incremento delle retribuzioni di almeno 150 euro.
Categoria: STIPENDI E SALARIO ACCESSORIO
BISOGNA USCIRE DALLA STAGIONE DEI BONUS ED ENTRARE NELLA STAGIONE DELLE PROFESSIONALITA’
NEL CONFRONTO CON IL GOVERNO RESTANO CENTRALI LE QUESTIONI OGGETTO DELL’ACCORDO DEI MESI SCORSI: CONTRATTO – PRECARI – AUTONOMIA SCOLASTICA – AUTONOMIA DIFFERENZIATA – PERSONALE ATA.
Bisogna uscire dalla stagione dei bonus e entrare nella stagione delle professionalità – così il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, a margine della manifestazione a Piazza SS Apostoli, ha commentato l’avvio dei due tavoli negoziali, all’Aran e al Miur, e delle due fasi di confronto, normativo e sulle risorse. Nel confronto con il Governo restano centrali le questioni oggetto dell’accordo siglato con l’Esecutivo Conte (il primo e il secondo): contratto – precari – autonomia scolastica, autonomia differenziata regionale – questione Ata.
Sul tavolo del Miur vanno ripresi gli accordi per realizzare gli obiettivi definiti in quell’accordo: prioritariamente i percorsi di abilitazione e vanno prese opportune azioni di mobilitazione per dare ai DSGA facenti funzione le riposte che meritano, anche con azioni radicali come quelle di rimettere gli incarichi.
Il sindacato fa accordi e contratti e, solo se non realizza i propri obiettivi – ha ribadito Turi – fa manifestazioni, mobilitazioni e anche scioperi. Se un sindacato si mette nel coro dei forti ha perso la sua missione – ha continuato Turi, commentando le attuali polemiche sul lavoro e professionalità a scuola. Dobbiamo stare dalla parte di chi è più debole, ma evitare la deriva corporativa che si sta estendendo sotto forme di comitati nazionali di ogni genere.
Comunicazione ufficio legale: Sentenza Corte di Cassazione|ricostruzione di carriera del personale scolastico.
La Corte di Cassazione dichiara la non conformità dell’art.485 d.lgs. 297/94 in quanto viola la clausola 4 dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato
Con sentenza pubblicata in data 28.11.2019 la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito alla questione relativa alla ricostruzione di carriera del personale scolastico e, in particolare, alla legittimità della normativa interna contenuta nel d.lgs.297/94 – Testo Unico in materia di Istruzione – alla luce del principio comunitario di non discriminazione di cui alla clausola 4 dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato allegato alla direttiva 1999/70/CE.
La Cassazione, accogliendo anche le motivazioni proposte con atto di intervento dal sindacato UIL Scuola, ha eliminato i dubbi che si erano venuti a creare a seguito della pubblicazione della sentenza Motter della Corte di Giustizia in data 20.09.2018.
Difatti, la UIL Scuola evidenzia come la Cassazione ha chiarito definitivamente che “è da escludere che la disciplina dettata dall’art.485 del d.lgs. n.297/1994 possa dirsi giustificata dalla non piena comparabilità delle situazioni a confronto e, comunque, dalla sussistenza di ragioni oggettive […]
Si è già detto, infatti, che la clausola 4 dell’accordo quadro attribuisce un diritto incondizionato che può essere fatto valere dal singolo lavoratore dinnanzi al giudice nazionale e non può essere paralizzato da una norma generale ed astratta” con la conseguenza che il docente viene senza dubbio ad essere discriminato, in violazione al principio comunitario di cui alla clausola 4 dell’accordo quadro allegato alla direttiva 99/70, qualora “l’anzianità calcolata ai sensi della norma speciale sia inferiore a quella che nello stesso arco temporale avrebbe maturato l’insegnante comparabile, assunto con contratto a tempo indeterminato per svolgere la medesima funzione docente”……….. continua lettura….
OCCORRE pertanto INVIARE diffida e messa IN MORA immediatamente ai fini dell’interruzione della prescrizione dei termini così da poter avviare il ricorso per ottenere il miglior inquadramento e il conseguente aumento della retribuzione.
iNFO, ASSISTENZA E CONSULENZA AMMINISTRATIVA E LEGALE ivi compresa la predisposizione della diffida, diligente,attiva e gratuita per gli iscritti alla UILSCUOLA presso la sede della segreteria territoriale di Catania, Via Giuseppe Patanè, 15. Tel. 095 8320 159. email: catania@uilscuola.it
salvo mavica, segretario organizzativo regionale Federazione uil Scuola Rua Sicilia
Filippo Prizzi, avvocato
Docenti neo assunti a.s. 2019/20 : confermato!! la decorrenza giuridica ed economica del contratto è dal 1 settembre 2019. Chiarito e superato l’inutile busillis.
Anche quest’anno, come ogni anno, si è riproposto il pagamento del 1° settembre, data di inizio dell’anno scolastico, quando questo coincide con la domenica e il personale è impossibilitato a prendere servizio.
Positivo, utile e determinante l’intervento della UIL Scuola.
L’ARAN, con la nota che alleghiamo, risolve positivamente il problema dando indicazioni per il pagamento del 1 settembre.
Personale Docente scuola secondaria di I grado – Assegnazioni provvisorie provinciali e interprovinciali dei docenti immessi in ruolo ai sensi del D.D.G. 85/2018 . A.S. 2019/20 – Movimenti
da Ambito Territoriale Catania – Ufficio VII
Dispositivo assegn provv docenti DDG 85_2018 m_pi.AOOUSPCT.REGISTRO UFFICIALE(U).0014739.02-09-2019
ATTIVO VENEZIA: TURI: DIRE NO ALLA REGIONALIZZAZIONE SIGNIFICA CONTINUARE L’IMPEGNO PER ELIMINARE LA 107
Dire no alla regionalizzazione significa continuare l’impegno per eliminare la 107 – ha detto Pino Turi nel suo intervento, durante la riunione di questa mattina, a Venezia. Hanno entrambe la stessa matrice neo liberista e perseguono gli stessi obiettivi: riduzione finanziaria, chiamata diretta, valutazioni burocratiche, elenchi provinciali, privatizzazione del sistema scolastico, finanziamenti scuole private, eliminazione delle Rsu, disintermediazione sindacale.
Il nostro dissenso rispetto questa impostazione è netto.
Il nodo contrattuale – ha detto ancora Turi – è stato ripreso proprio in questi giorni dalla Ragioneria dello Stato. Quella che noi abbiamo definito “emergenza stipendiale” è diventato un bel promemoria per la politica. Una situazione di affanno che non può essere risolta nella normale dinamica del rinnovo dei contratti dei tre milioni di lavoratori del Pubblico impiego, ma merita l’individuazione di specifiche risorse che vadano ad attenuare il gap stipendiale interno e quello esterno con i colleghi europei.
Occorre istituire, già nel prossimo documento di programmazione economica, un capitolo specifico di spesa per l’adeguamento stipendiale dei lavoratori della scuola a cui si chiede tanto e si riconosce poco.
rassegna stampa
ANSA) – ROMA, 27 MAR – Le retribuzioni degli insegnanti italiani sono le piu’ basse tra tutti i comparti pubblici: non solo. Rispetto ai colleghi europei, i docenti italiani hanno stipendi inferiori per 8 mila euro l’anno. Per questo i sindacati della scuola, da tempo impegnati in mobilitazioni da nord a sud, con le quali chiedono di iniziare le trattative per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro e con cui si oppongono al progetto di autonomia differenziata, minacciano concretamente lo sciopero.
“Il finanziamento del rinnovo del contratto è nelle rivendicazioni unitarie dei sindacati che, insieme alla questione del precariato, al rifiuto alla regionalizzazione del sistema scolastico, all’immissione nei ruoli dei docenti precari, alla semplificazione, mobilità e valorizzazione professionale degli ATA, rappresentano le rivendicazioni. Se dovessero rimanere inascoltate, sposteremo l’azione sindacale dalla mobilitazione alla protesta in ogni forma possibile. Nelle prossime ore avvieremo le procedure per la conciliazione che sono propedeutiche alle azioni sciopero vere e proprie”, incalza Pino Turi per la Uil.
NoiPA, Stipendio di Febbraio 2019 e elemento perequativo, personale della scuola
STIPENDI: MANCATA ATTRIBUZIONE DELL’ELEMENTO PEREQUATIVO SUL CEDOLINO DI GENNAIO
NOI PA HA PRECISATO CHE VERRA’ RIPRISTINATO A FEBBRAIO CON RELATIVO ARRETRATO. PER QUEL CHE RIGUARDA la mancanza dell’elemento perequativo (introdotto dal CCNL 2016/18) nel cedolino dello stipendio di gennaio, vi comunichiamo che NoiPA, sentita per le vie brevi, ci ha informato che sarà ripristinato nello stipendio di febbraio comprensivo di arretrati. Il disguido nasce dal fatto che tale elemento è stato rifinanziato con la Legge finanziaria approvata a dicembre 2018, quando gli stipendi e di conseguenza i relativi cedolini del personale della scuola erano stati già predisposti.
INFORMATIVA RICORSO AVVERSO BLOCCO STIPENDI DOCENTI.
INFORMATIVA
BLOCCO STIPENDI Dipendenti pubblici: Lo Studio Legale GierreLex , per il tramite degli avvocati Antonio Garozzo e Luigi Randazzo, da notizia dell’imminente avvio di un’azione giudiziaria collettiva per l’adeguamento delle retribuzioni, a tutt’oggi bloccate da gennaio 2010, e per il recupero degli arretrati, per un importo pari a € 12.000,00, quali somme spettanti a titolo di indennizzo e risarcimento, in forza della sentenza della Consulta n. 178 del 24.06.2015 che ha sancito l’illegittimità costituzionale delle norme che hanno disposto il blocco della contrattazione collettiva nel pubblico impiego.
Possono partecipare tutti i dipendenti di ministeri, province, comuni, regioni e di tutti gli enti pubblici, compresi insegnanti, anche precari, e docenti universitari e compresi i dipendenti in pensione, ovvero tutto il personale pubblico rientrante nel regime della contrattazione collettiva che non ha avuto il diritto al rinnovo del loro contratto.
Per aderire o ricevere informazioni scrivete a info@gierrelex.it
DIFFIDA PER L’ASSEGNAZIONE ECONOMICA DELLA RPD ( retribuzione professionale docente) PER CHI HA prestato servizio su SUPPLENZE BREVI E SALTUARIE (164,00 € mensili)
NELLE NOSTRE SEDI CONSULENZA ED ASSISTENZA . VERRANNO FORNITI I MODELLI DI DIFFIDA E AVVIEREMO GRATUIAMENTE PER GLI ISCRITTI UIL SCUOLA L’AZIONE GIUDIZIARIA PRESSO IL TRIBUNALE COMPETENTE
Con una recentissima pronunzia di luglio 2018, la Cassazione, modificando il suo precedente orientamento in materia, ha riconosciuto che la retribuzione professionale docenti (RDP), pari a 164 euro mensili, deve essere riconosciuta anche al personale con supplenze brevi e saltuarie. Tutto il personale docente, a prescindere dal tipo di contratto stipulato, ha quindi pieno diritto all’assegno tabellare integrale. Pertanto, al personale docente ed educativo, sia esso a tempo indeterminato che determinato anche per supplenze brevi, ai sensi dell’art. 7 del CCNL 15.3.2001 interpretato alla luce del principio di non discriminazione – clausola 4 accordo quadro allegato alla direttiva 1999/70/CE -, deve essere riconosciuta la Retribuzione Professionale Docenti.
Al fine di tutelare gli iscritti e per interrompere i termini di prescrizione, abbiamo, di concerto con parere legale del ns esperto, predisposto adeguata “”diffida e messa in mora”” da spedire entro e non oltre il 30 ottobre 2018.
Nel proseguo avvieremo l’azione giudiziaria davanti al Tribunale competente. L’azione legale, come da convenzione, sarà incardinata gratuitamente per gli iscritti alla UIL Scuola e solo, in caso di esito positivo, di comune accordo verseranno un rimborso spese pari al 10% dell’importo recuperato. L’importo da recuperare potrà variare da 2.500,00 a 5.000,00 euro c.a.
INFO presso le sedi di questa Federazione Uil Scuola RUA, città metropolitana Catania.
sito: www.uilscuolacatania.it
“”di che trattasi….allo stipendio si aggiunge, per 12 mesi, la retribuzione professionale docente legata all’anzianità maturata che varia da 164 a 257 €. oltre gli aumenti maturati dal 1 marzo 2018 da 10,50 a 15,70 €. mensili.
La retribuzione aggiuntiva spettava ai docenti con incarico a tempo indeterminato, ai supplenti annuali (contratto fino al 31 agosto) ai supplenti fino al termine delle attività didattiche (30 giugno) ADESSO per effetto della pronuncia della Suprema Corte di Cassazione è DOVUTA ANCHE AI DESTINATARI DI CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO””