COMITATO SINDACALE EUROPEO PER L’ISTRUZIONE (CSEE) Il report dell’education advisory committee
Si è svolta martedì 19 gennaio a Bruxelles la riunione periodica del comitato consultivo ristretto del CSEE, di cui la UIL Scuola è componente designato ed è rappresenta da Rossella Benedetti. Oggetto dell’incontro è stata l’analisi e la definizione di alcune posizioni politiche che il CSEE assumerà nei prossimi mesi nel confronto con la Commissione e nelle attività di coordinamento sulle politiche educative della Confederazione Europea dei Sindacati. Si è discusso, inoltre, dell’organizzazione della prossima conferenza del CSEE e dei rappresentanti del CSEE nei nuovi gruppi di lavoro costituiti dalla Commissione Europea nel quadro del Metodo di Coordinamento Aperto. Per quanto riguarda i rapporti con la CES, il Direttore generale del CSEE, Martin Rømer, ha riferito delle risoluzioni adottate all’ultimo congresso della CES in materia di Istruzione e Formazione professionale e degli accordi di collaborazione con la federazione europea di categoria, cioè il CSEE. Come previsto dallo statuto della confederazione, un rappresentante della categoria europea parteciperà alle riunioni del comitato permanente specifico: si è deciso che tale incarico verrà assunto, per la prima volta, fino al prossimo congresso dalla rappresentante UIL Scuola. A proposito, invece, delle posizioni politiche da assumere nei confronti della Commissione, c’è stata una lunga e dettagliata riflessione sulla nuova Skills Agenda e sulle osservazioni da fornire in vista della Consultazione delle parti sociali. La UIL Scuola ha sottolineato alcune lacune nel testo e l’insostenibilità di certe affermazioni. In particolare, si chiede una modernizzazione di contenuti e metodi, ma non si ravvisa l’opportunità di chiamare in causa i Paesi Membri e i datori di lavoro delle scuole private per la carenza di aggiornamento del personale. Si invoca il coinvolgimento degli imprenditori nella definizione del curricolo generale, ma l’istruzione pubblica non può essere condizionata solo dai bisogni particolari e contingenti dei vari settori economici. La scuola forma cittadini, non solo manodopera. Il documento della Commissione, a questo riguardo, non è coerente perché riconosce l’importanza di fornire ai cittadini europei competenze per la partecipazione attiva alla propria società; tuttavia, cerca di orientare la riflessione sempre e solo sulle necessità dei datori di lavoro e non su quelle del potenziale discente. Così, si evidenziano le limitazioni degli attuali sistemi educativi, ma si passa sotto silenzio la rigidità nel concedere agevolazioni per la formazione in servizio sia dei docenti che dei lavoratori che si vogliano riqualificare. Oltre alla Skills Agenda, si è parlato dell’aggiornamento proposto dalla Commissione delle priorità della strategia ET2020, dei risultati del lavoro dei Gruppi tematici istituiti nel quadro della predetta strategia, il cui mandato è scaduto a dicembre 2015, e dell’istituzione dei nuovi gruppi, il cui mandato sarà espletato tra gennaio 2016 e dicembre 2018. La UIL Scuola, che già rappresentava il CSEE nel gruppo sull’ Istruzione degli Adulti, oltre ad essere confermata dalla Segreteria in tale incarico, si è vista assegnare la rappresentanza anche per il gruppo sulle politiche di Promozione della cittadinanza e dei valori comuni di libertà, tolleranza e non-discriminazione attraverso l’istruzione (a seguito della dichiarazione di Parigi – marzo 2015).
martedì, 26 gennaio