Credere nelle idee “SE LE FORMICHE SI METTONO D’ACCORDO, POSSONO SPOSTARE UN ELEFANTE” (proverbio Burkina Faso)

Giuseppe D’aprile, segretario generale Federazione Uil Scuola Rua. La mission.

Siamo partiti dall’etimologia della parola sindacato (dal greco syn insieme-dike giustizia) per programmare il quadriennio post congressuale che vedrà una Federazione Uil Scuola Rua sempre più protagonista, al passo con i tempi che cambiano celermente e che, inevitabilmente, oggi più che mai, necessitano di un sindacato moderno, laico, propositivo e che farà della coerenza, della collegialità, della condivisione e dell’ascolto i suoi punti di forza.

Queste caratteristiche, nel rispetto delle opinioni altrui, rappresenteranno il cuore della nostra mission che, se necessario, ci porteranno alla protesta che rappresenterà comunque l’ultimo atto di un’azione sindacale  grazie alla quale rivendicheremo le nostre ragioni attraverso un ideale di giustizia propugnato insieme.

Non un sindacato silente ma un sindacato che farà rumore senza alzare la voce, facendola arrivare alle orecchie di quella politica che, spesso, sulla scuola ha dimostrato di essere sorda, miope e poco lungimirante.
Un passo nuovo che sempre, la UIL Scuola Rua, ogni qual volta i tempi lo abbiano richiesto, ha realizzato per la tutela della comunità educante e della scuola statale.

Certamente, però, oggi più che mai, in un contesto socio/economico così incerto, difficile, in continuo cambiamento, il “cambio di passo” indotto dai tempi che corrono – forte di un passato non obsoleto ma ricco di valori, saggezza, tradizione e impegno – è indispensabile per affrontare una strada ricca di imprevisti, da realizzare con rispetto, nei confronti di tutti gli attori coinvolti e, nello stesso tempo, pretendendo rispetto per tutta la comunità educante.

Per fare ciò è impossibile non comunicare, ma non è certo facile farlo bene, ancor più quando si parla di scuola, di conoscenza. E il sindacato, ha il dovere e la necessità di governare al meglio le nuove sfide della comunicazione che utilizzerà – in tutte le sue sfaccettature – come strumento di partecipazione, di accesso ad un’informazione che consenta una costruzione condivisa di una visione della rappresentanza.

Siamo convinti che, nell’era del 4.0, tutti i lavoratori possano generare contenuti e risposte. Per questo il nostro sindacato presterà una rinnovata attenzione alla fase di ascolto, per accedere a nuove conoscenze, indicazioni importanti per verificare l’efficacia delle sue politiche.

Oggi non comunicare è come non esistere, ma mantenersi credibili è una questione di contenuti, non solo di canali utilizzati. Questo vuol dire realizzare un’azione sindacale che non guardi solo alla stretta necessità del consenso nel breve termine, ma che esprima coerenza tra le azioni e i programmi.

Attraverso il continuo confronto, già iniziato qualche mese fa e che ci ha arricchiti incontrando migliaia di persone, rafforzeremo ancor di più quella consapevolezza che ciò che conta principalmente sono la meta, gli obiettivi da raggiungere. Solo così, in presenza e a distanza, attraverso tutti i nostri mezzi di comunicazione, possiamo consolidare quell’idea forte di scuola emersa al nostro ultimo congresso.

Noi abbiamo da sempre pensato che la conoscenza sia uno strumento importante per il nostro paese. Questa convinzione ci permetterà di contribuire, ne siamo certi, attraverso scelte anche coraggiose da fare insieme con umiltà, ma nello stesso tempo con grande tenacia, impegno, passione e serietà, al miglioramento di una scuola statale, laica, sicura, libera e nazionale, che valorizzi di più il lavoro delle persone.

Una scuola che, nello stesso tempo, elargisca conoscenze anche moderne, digitali e globali e che riconosca maggiore attenzione al personale tutto, ai suoi alunni, all’intero paese.

Questo ciò che siamo e questo ciò che faremo…