Decreto Ministeriale concorso assistenti amministrativi facenti funzioni – incontro MI.

LA PROCEDURA CONCORSUALE RISERVATA AGLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI FACENTE FUNZIONI ESCLUDE I “SENZA TITOLO”. CONFRONTO STERILE.

Si è svolto presso il MI, in modalità video conferenza, un incontro con il seguente ordine del giorno:“ Confronto Decreto Ministeriale concernente la procedura selettiva per la progressione all’area dei Direttori”.

L’Amministrazione scolastica ha ripreso il “confronto” sulla procedura selettiva per la progressione all’area dei DSGA presentando, in bozza, il relativo decreto. Lo stesso, nella sostanza, recepisce molte delle indicazioni fornite dalle Organizzazioni Sindacali in occasioni dei precedenti incontri, ad eccezione della deroga al possesso di studio specifico (laurea). Aspetto questo di rilevante criticità in quanto preclude la partecipazione di oltre l’85% degli attuali assistenti amministrativi che, svolgendo la funzione sostitutiva, consentono alle scuole di funzionare. Al riguardo è stato richiesto un quadro riassuntivo,  proprio relativo a tale personale, con la specificazione del titolo di studio posseduto e i posti che saranno vacanti e disponibili per la funzione di DSGA a partire dal prossimo a.s.2022/23. L’Amministrazione non ha fornito l’esatta quantificazione dei posti da mettere a concorso, riservandosi di farlo nelle fasi successive della procedura (bando). 

La Uil Scuola, pur esprimendo il proprio apprezzamento per le modificazioni introdotte sia per lo svolgimento delle prove (le stesse sono state omologate a quelle dei docenti che accedono alle sessioni di esame riservate), la tempistica concessa ai candidati (doppia rispetto a quella iniziale), le discipline di esame (limitate a quelle professionali),  ha argomentato che la bozza del decreto reca un vulnus evidente che inficia la valutazione complessiva della procedura: l’impossibilità a partecipare da parte degli assistenti amministrativi che sono privi del titolo di studio specifico (laurea). Una posizione insostenibile considerato che è sorretta da un principio giuridicamente e moralmente inaccettabile. Questo personale può solo svolgere le funzioni sostitutive, ma non accedere a posizioni stabili (ruolo). Tale posizione ignora, tra l’altro, la recente modificazione normativa introdotta con il D.L. n.80/2021, che ripristina la mobilità verticale anche in deroga al possesso del titolo di studio.

Ha precisato inoltre, che raccomandazioni analoghe sono state fornite dal massimo organo di consulenza del Ministero in materia scolastica (Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione) che, nella seduta plenaria del 7 ottobre 2021, si era espresso nel senso della contemporaneità delle procedure concorsuali da bandire (ordinario e riservato), consentendo la partecipazione anche a coloro che fossero sprovvisti del titolo di studio specifico.

La Uil Scuola, ha argomentato che, da una sua analisi, con l’a.s.2022/23 risulteranno scoperti ben 2.120. Allo stato, il funzionamento delle scuole risulta assicurato da 1.764 assistenti amministrativi che svolgono tale funzione da oltre tre anni.

Trattando il merito del decreto, la Uil Scuola, ha richiesto che le discipline oggetto di esame fossero meglio specificate al fine di consentire ai candidati di ottimizzare il livello della preparazione. Infatti,  gli ambiti individuati (contabilità pubblica, legislazione scolastica, ordinamento e gestione amministrativa) risultano troppo generici ed andrebbero, invece, declinati. Tanto anche in considerazione della mancata conoscenza delle batterie dei test da parte dei candidati. Si è chiesto, altresì, di qualificare meglio la locuzione “anni scolastici interi”, considerando che le procedure, generalmente, vengono bandite in corso d’anno e la maturazione del servizio ne è pienamente condizionata. 

Come spesso accade, la politica lascia le cose a metà e, a pagarne le conseguenze, sono sempre  i lavoratori. Introdotta la modifica per legge (il ripristino della mobilità verticale), adesso vanno attivati i percorsi (contrattuali) per rendere effettive e praticabili le determinazioni assunte   ponendo le condizioni per assorbire il precariato causato proprio dall’inerzia del decisore. Considerando come la fase di rinnovo contrattuale sia in pieno svolgimento, serve essere conseguenziali e dare coerenza agli impegni assunti. Le soluzioni invocate, adesso devono essere praticate. In questo, la Uil Scuola se ne farà interprete nelle sedi negoziali. 

In conclusione, trattandosi di materia assoggettata al confronto, la Uil Scuola si è riservata di  inviare una propria  dichiarazione a verbale. Tanto al fine di rendere evidenti in sede di valutazione politica gli esiti dell’incontro e le posizioni sostenute dai diversi partecipanti al tavolo di confronto.

Per la Uil Scuola hanno partecipato: Giancarlo Turi e Pasquale Raimondo.

L’Amministrazione Scolastica è stata rappresentata dal Direttore Generale, Dott. Filippo Serra e dalla Dott.ssa Alessia Auriemma.