Innovazione, lavoro agile, servizio all’estero e cure mediche tra i temi di maggiore impatto professionale. I contratti si firmano se migliorativi delle condizioni di lavoro del personale, e questo lo è – osserva la responsabile del Dipartimento dell’area della dirigenza Scolastica della Uil Scuola Rua, Rosa Cirillo al termine della trattativa all’Aran per la sigla del contratto area dirigenti 2019/21.
Un contratto firmato dopo un confronto complesso nel quale è stata data risposta a questioni delicate – osserva Rosa Cirillo – elencando alcune di queste materie:
– l’esclusione del periodo post ricovero in caso di terapie salvavita ,dal comporto della malattia;
– l’istituzione di un Organismo paritetico per l’innovazione;
– il riconoscimento per i Dirigenti in servizio all’estero della retribuzione variabile e di posizione in godimento all’atto del trasferimento.
C’è anche un miglioramento nella parte disciplinare: si attenuano le posizioni che possono produrre un licenziamento.
attachments:Dichiarazione a verbale CCNL 19_21 Area Dirigenza
Nelle attese il dato economico, che risponde alle cifre che il Governo ha predisposto per il rinnovo, già nelle stime dell’Atto di Indirizzo di inizio anno: l’aumento contrattuale sarà di 124,80 euro netti medi (241,00 euro lordi) al quale si aggiunge la corresponsione degli arretrati che ammontano a circa 11.000 euro.
Nel siglare l’ipotesi di contratto, la delegazione della Uil scuola Rua, ha richiamato l’attenzione dell’amministrazione su questioni che restano cruciali per il personale e ancora non risolte: la mancata perequazione con le altre dirigenze, il pieno sblocco della mobilità interregionale che è passata – grazie al negoziato – dall’attuale 30% al 60% ed è stata inserita nelle materie oggetto di confronto.
Al termine del confronto resta aperta la questione della rappresentanza. La Uil Scuola Rua ha chiesto che venisse messa a verbale la seguente nota a verbale:
La scrivente Organizzazione Sindacale, al momento della sottoscrizione dell’Ipotesi di CCNL 19/21 Area Dirigenza, dichiara di non condividere la parte del Contratto in cui si relegano i diritti e le libertà sindacali ai soli soggetti firmatari del contratto collettivo e non anche ai soli soggetti rappresentativi ai sensi della normativa.
In particolare, ad esempio, l’istituto dell’informazione trae origine fondante dalla libertà di informazione e, similmente a questa, si svolge in attività attraverso le quali le parti del rapporto di lavoro, nella loro dimensione collettiva acquisiscono, o arricchiscono, la consapevolezza delle reciproche esigenze di svolgimento del rapporto stesso i cui termini risultano fra loro coessenziali.
Lo stesso quadro normativo generale introdotto dalla disciplina europea (direttiva 2002/14/CE) e da quella nazionale (d.lgs. n. 25/2007) si riferisce al binomio in questione e considera l’attività di consultazione come necessario complemento dell’informazione.
Si tratta di un fondamento, quello della libertà di informazione, che può assumere una pluralità di significati e la questione è centrale per garantire il rispetto alla effettività delle tutele predisposte dall’ordinamento per la promozione del dialogo partecipativo che si fonda sulla conoscenza quale presupposto della consapevolezza delle scelte compiute.
In allegato al dichiarazione a verbale Ipotesi CCNL 19/21 – Area Dirigenza