ESONERO AI COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO: ALLA FIRMA IL PROVVEDIMENTO SUI COLLABORATORI “VICARI” – La soluzione del Miur è quella giusta

03 SETTEMBRE 2015 

La soluzione del Miur è quella giusta

ESONERO AI COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO: ALLA FIRMA IL PROVVEDIMENTO SUI COLLABORATORI “VICARI” 

Uil: attenzione a non puntare solo sugli aspetti organizzativi delle scuole. Resta centrale e va valorizzato il lavoro che si fa in classe.

A margine dell’incontro sulle classi di concorso e’ stata fornita informativa sui collaboratori “vicari”.
La soluzione, che giunge dopo l’iniziativa sollecitata dal dipartimento dei dirigenti scolastici Uil Scuola (http://www.uil.it/uilscuola/node/4177 ) , trova pieno riscontro nel testo definito nel provvedimento ministeriale. Soluzione che avevamo proposto proprio per rispondere all’esigenza di funzionamento delle scuole autonome e per dare garanzie e certezze al personale coinvolto.
Registriamo che il buon esito della faccenda – spiega Pino Turi – sia arrivato grazie ad una precisa e costruttiva proposta sindacale che è stata recepita dal Miur.
L’amministrazione sta emanando un atto che ripristina la nomina dei collaboratori “vicari”, in situazione di esonero e semi esonero  in deroga alle previsioni della legge 190/2014. In totale sono stati accantonati 3143 posti, calcolati in base alla normativa vigente: 80 classi per la scuola primaria; 55 per la scuola secondaria e per gli I.C. e semi esonero, solo per secondarie e IC, con  40 classi.
I dirigenti scolastici potranno nominarli in base alle condizioni della scuola. La nomina dei supplenti sarà effettuata fino all’arrivo dell’avente diritto sul posto su cui cade la titolarità del docente individuato. Il corrispondente numero sarà detratto dalla quota delle nomine dall’organico di potenziamento.
In pratica nei posti del potenziamento, rientrano quelli dall’esonero dei c.d. “vicari” i cui costi finanziari, in una partita di giro, rientrano nel finanziamento complessivo della Legge 107/2015.
Bene dunque che la soluzione sia arrivata ma – puntualizza Turi – attenzione a non puntare solo sugli aspetti organizzativi delle scuole, il lavoro che si fa in classe resta centrale e va valorizzato.