Comunicato stampa
“Il diritto alla Salute ha bisogno di certezze, di concretezza. Al momento,
tutto questo manca nella Sanità catanese. Dopo avere letto le dichiarazioni
dell’assessore regionale Baldo Gucciardi, quindi, ribadiamo il timore che
l’ospedale San Marco possa allungare la già lunga lista delle incompiute in
terra d’Etna, che non esista alcuna volontà di colmare le carenze di organico
negli ospedali catanesi. E che i bisogni più elementari e vitali di risposta
alle emergenze mediche vengano dimenticati, mentre continuano a essere viste
come alternative e concorrenti le aperture dei Pronto Soccorso al Policlinico e
al San Marco”. Lo affermano Fortunato Parisi, segretario generale della Uil di
Catania e segretario regionale della Uil Medici, e Stefano Passarello,
segretario della Uil Fpl Sicilia, che sottolineano ancora: “Abbiamo la
spiacevole sensazione che si navighi a vista in un ambito di importanza
primaria per i cittadini. Ancor peggio, ci sembra che troppi interlocutori
istituzionali recitino a soggetto. Ciò conferma la necessità di dare rapida
attuazione alla nostra proposta di una conferenza di servizi che riunisca
l’assessore regionale alla Salute, il rettore e il sindaco di Catania insieme
con i direttori generali delle aziende ospedaliere e la commissione Sanità
dell’Assemblea Siciliana. Esigiamo risposte e tempi definiti sulla
valorizzazione del patrimonio professionale e umano costituito dal personale
del Vittorio Emanuele, sull’apertura del Pronto Soccorso al Policlinico e sul
completamento dei lavori al San Marco. E’ urgente, inoltre, chiarire quali
saranno già nelle prossime settimane le dimensioni dell’offerta di medicina di
emergenza in un’area vasta come quella catanese che a Librino non può più fare
a meno di una propria struttura e in centro non può reggersi solamente sul
Garibaldi”. I segretari di Uil e Uil Fpl concludono: “Forse può servire
riaffermare che questo territorio ha bisogno sia del Pronto Soccorso al
Policlinico, già in fase avanzata di allestimento, sia dell’ospedale San Marco.
Non avvertiamo, invece, alcuna necessità di assurde gare per la sopravvivenza
fra strutture sanitarie. Sulla pelle dei cittadini, non si può giocare col
bilancino! E questo vale soprattutto in termini di personale, perchè i buchi
nella Sanità catanese restano uno scandalo che Uil e Uil Fpl non finiranno mai
di denunciare, nella speranza finora vana di potere assistere alla doverosa
attuazione di piani per la copertura dei 1965 posti scoperti negli ospedali
cittadini. Continuiamo, invece, ad ascoltare promesse. Adesso, anzi, solo
imbarazzati silenzi!”.