GRANDE Manifestazione unitaria del 2 aprile 2016, Catania Intervento del segretario generale UIL Fortunato Parisi

UIL SEGRETERIA TERRITORIALE CATANIA                   comunicato stampa
Intervento del segretario generale UIL Fortunato Parisi
SINTESI

Solidarietà, flessibilità, equità. E certezze per tutti nel sistema pensionistico. Queste le richieste di elementare rispetto dei diritti di cittadinanza che, da Catania come da ogni parte d’Italia, Cgil-Cisl-Uil lanciano al Governo.
Serve una riforma condivisa con i sindacati per porre rimedio ai disastri prodotti dalla Fornero. Disastri che noi denunciamo ormai da anni!
È necessario riparare i guasti presenti e futuri. Il PRESENTE è segnato dal dramma degli esodati e dallo scandaloso trattamento riservato a tanti anziani, tartassati e costretti a percepire pensioni da fame. A Catania più che altrove, intanto, questi pensionati garantiscono dignità e sopravvivenza a molte famiglie strette tra mancanza di occupazione e carenze sempre più vistose della rete di servizio sociale. Il PRESENTE, inoltre, è caratterizzato da norme che penalizzano le donne, ignorano i lavori usuranti e creano storture. Ad esempio, a danno del personale scolastico e ferroviario.
Sofferenze e iniquità del PRESENTE si sommano ai timori per il FUTURO. Questo Paese rischia di essere popolato da cittadini che non avranno pensioni dignitose per il semplice motivo che oggi non hanno lavoro dignitoso, ne adeguate tutele. Solo precarietà selvaggia. Sarebbe grave non affrontare tali e tante emergenze sociali: se il Governo non si preoccupa di tutto questo, allora che fa?!? Anzi, che ci sta a fare?!?
Come sempre nella storia di questo Paese, la Uil con Cgil e Cisl è tornata in piazza per protestare ma anche per presentare proposte concrete, immediatamente realizzabili. Servono solo quella capacità di ascolto, quella voglia di confronto, che nei Palazzi sembrano ormai essersi smarrite. Chiediamo cose semplici. Tanto per cominciare, si restituisca il maltolto ai pensionati. E venga assicurata flessibilità al sistema, perché solo il riconoscimento delle differenze consente vera eguaglianza!