Il Segretario Generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, apre il 2025 rilanciando le priorità del sindacato per il rinnovo del contratto collettivo nazionale 2022/24

rassegna stampa, da  redazione Orizzonte scuola., del 5.1.2025                         D’Aprile  (Uil Scuola Rua): “Tra gli obiettivi del 2025 ci sono la detassazione degli aumenti contrattuali, il rafforzamento degli organi collegiali e la tutela della libertà di insegnamento”

Ci aspettiamo risposte organiche e adeguate sia dal punto di vista economico che normativo”, dichiara D’Aprile in un’intervista all’agenzia di stampa Adnkronos, sottolineando la necessità di un sostanziale incremento stipendiale per contrastare l’inflazione e di una maggiore uniformità retributiva tra i diversi ordini di scuola. Tra le richieste principali, la detassazione degli aumenti contrattuali, il rafforzamento degli organi collegiali e la tutela della libertà di insegnamento.Stop alla precarietà, investimenti per la qualità
D’Aprile insiste sulla necessità di sbloccare gli stipendi del personale scolastico dai vincoli di bilancio, istituendo capitoli di spesa dedicati agli aumenti retributivi. “Gli stipendi, tra i più bassi d’Europa, devono essere adeguati per restituire dignità economica e sociale”, ribadisce il sindacalista. Cruciale il tema del precariato, definito una “vera piaga per la scuola”. La Uil Scuola chiede l’assunzione di tutti gli idonei dei concorsi, la trasformazione dei posti in organico di diritto e la stabilizzazione dei 230.000 precari.

Più risorse per il personale ATA e classi meno numerose
Per il personale ATA, D’Aprile rivendica la proroga dell’organico aggiuntivo PNRR, un piano straordinario di assunzioni e una revisione dei parametri per il calcolo dell’organico. Infine, il sindacato rilancia la richiesta di ridurre il numero di alunni per classe, in linea con le raccomandazioni europee, per garantire una didattica di qualità. D’Aprile critica il taglio di 5.660 cattedre previsto dalla Manovra, giudicandolo “inaccettabile”. “Il calo delle nascite dovrebbe essere un’opportunità, non una penalizzazione”, conclude, ribadendo che il futuro della scuola passa attraverso la qualità del lavoro del personale, che necessita di stabilità e retribuzioni adeguate.