Incontri al Ministero: contratti covid personale docente e ATA. Supplenze Covid: prorogati tutti i contratti in essere sino al 31 marzo 2022

La UIL Scuola ha manifestato la propria soddisfazione perché il Governo ha accolto una delle richieste poste a base dello “stato di agitazione” prima e dello sciopero del 10 dicembre scorso poi,

 

Il confronto ha evidenziato la volontà politica di reperire i fondi mancanti. Arrivano i primi risultati dopo lo sciopero del 10 dicembre scorso. Sventati, al momento, i 14.000 licenziamenti.
Martedì 28 dicembre 2021 si è tenuto un incontro tra i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Scuola e l’Amministrazione Scolastica, avente come oggetto l’“informativa su proroga dei contratti del personale docente e ATA ex art.58, comma 4 tre del D.L.n.73/2001”. Per la Uil Scuola ha partecipato Giancarlo Turi.
L’Amministrazione è stata rappresentata dai Capi Dipartimento Iacopo Greco e Stefano Versari.
Anche nelle more del perfezionamento della Legge di Bilancio, il cui iter ha in corso di svolgimento l’esame da parte della Camera, l’Amministrazione Scolastica ha comunicato che, con una nota in via di emanazione, tutti i contratti in essere stipulati sull’organico COVID verranno prorogati sino al 31 marzo 2022. La proroga riguarda sia il personale docente che ATA.
Sul punto, la stessa Amministrazione ha precisato che sussiste l’impegno politico del Governo, oltre che quello personale del Ministro Bianchi, a reperire i fondi mancanti che saranno necessari per prorogare gli stessi contratti sino al termine dell’anno scolastico. È in fase di calcolo la spesa effettiva sostenuta sino al 31 dicembre per questa tipologia di contratti (Covid), che con ogni probabilità rileverà delle economie che, se insufficienti, saranno integrate attraverso un ulteriore stanziamento di risorse.
La posizione della Uil Scuola 


La UIL Scuola ha manifestato la propria soddisfazione perché il Governo ha accolto una delle richieste poste a base dello “stato di agitazione” prima e dello sciopero del 10 dicembre scorso poi, che consentirà alle scuole di poter continuare a funzionare in presenza. Ha, altresì, stigmatizzato i toni trionfalistici usati dalle sigle sindacali che non hanno partecipato allo sciopero, che ritenevano risolta la questione che, invece resta aperta. 
Le proteste e le denunce fatte dalla Uil Scuola erano più che fondate, tant’è che per dare piena soluzione alla proroga dei contratti sino al termine dell’a.s.2021/2022 occorrerà utilizzare altre risorse. Il Governo ha fatto ricorso ad una formulazione politica, non tecnica, al comma 326 della Legge di Bilancio, esprimendo un impegno a sostenere la richiesta anche reperendo i finanziamenti ulteriori. 
La Uil Scuola ha denunciato i ritardi rilevanti che si sono riscontrati nella corresponsione degli emolumenti al personale titolare di contratti Covid (in alcune regioni i lavoratori non hanno percepito alcunché sino ad oggi). L’Amministrazione si è assunta l’impegno a regolarizzare la situazione entro i primi giorni del prossimo mese di gennaio.
Da ultimo la Uil Scuola, nell’auspicare il rispristino delle relazioni sindacali all’indomani dell’incontro con il Ministro Bianchi, già calendarizzato per il 4 gennaio, ha avanzato la richiesta di avviare un confronto sull’intera materia della prevenzione epidemiologica, a partire dal Protocollo del 14 agosto scorso, rimasto per larga parte inattuato.