Giorno 9 maggio è entrata nel vivo la trattativa tra le OO.SS. firmatarie del CCNL 2016/18 e l’Amministrazione pe la definizione del CCNI che regola le assegnazioni provvisorie e le utilizzazioni per l’a.s. 2018/19.
Per la Uil scuola hanno partecipato Pasquale Proietti e Paolo Pizzo.
Inizialmente l’Amministrazione ha proposto una proroga del precedente contratto senza apportare nessuna modifica.
La Uil scuola ha ritenuto tale proposta non condivisibile in quanto ritiene necessario apportare alcuni chiarimenti per eliminare le criticità dello scorso anno che non hanno consentito a pieno la possibilità per il personale interessato di avvicinarsi o prestare assistenza ai propri familiari.
Le modifiche proposte dalla Uil scuola sono le seguenti:
- – eliminare il requisito della convivenza se si richiede ricongiungimento al genitore;
– ripristinare la possibilità di ricongiungersi anche ai parenti e affini purché conviventi;
– dare la possibilità anche ai docenti titolari nelle città i cui comuni sono divisi in più ambiti (città “metropolitane”) di richiedere assegnazione provvisoria provinciale se la residenza o il comune di assistenza del familiare è in ambito diverso rispetto a quello di titolarità;
– eliminare l’obbligo di inserire tutte le preferenze del comune di ricongiungimento prima di indicare preferenze di altri comuni.
In ultimo, abbiamo chiesto che ci sia la possibilità per i docenti di ruolo non in possesso del titolo di sostegno di richiedere la mobilità annuale su eventuali posti di sostegno che dovessero rimane scoperti dopo averli assegnati ai docenti supplenti specializzati della GAE e della II fascia di istituto.
Ciò è possibile introducendo un nuovo tipo di utilizzazione demandata alle contrattazioni regionali, che permetta al docente di ruolo senza titolo di specializzazione di garantire, anche grazie alla propria esperienza, un insegnamento altamente qualificato per la copertura di posti di sostegno che altrimenti non verrebbero coperti o entrerebbero nel meccanismo del balletto delle nomine che non garantisce il corretto avvio dell’anno scolastico.
Tale soluzione non può che trovare la sua applicazione nei contratti regionali considerando la diversità dei territori e le diverse esigenze da colmare.
L’obiettivo è quello di facilitare il più possibile i movimenti annuali ed eliminare alcuni vincoli di una macchina burocratica che rischia di rendere tutto ancora più rigido e difficile.
Il prossimo incontro è programmato per il 22 maggio. - salvo mavica, segretario regionale