28 Gennaio 2014
Sul contratto il Governo decida di decidere
Incontro ministro-sindacati. Uil: “bene le assunzioni. Scatti verso una soluzione”
Fitto ordine del giorno per l’incontro del ministro Carrozza con i sindacati della scuola che si è svolto questa mattina al ministero dell’Istruzione.
In apertura di riunione il ministro ha fornito una informativa sullo stato di attuazione del decreto “L’istruzione riparte”. Sono state autorizzate 4.447 assunzioni dei docenti di sostegno da settembre 2013.
E’stato predisposto l’Atto di indirizzo all’Aran per le assunzioni, con decorrenza 2014, di 12.625 insegnanti, 1.604 insegnanti di sostegno e 4.317 Ata.
Sono ancora in fase di autorizzazione le nomine Ata (la quota parte del 2013).
Illustrando la situazione relativa agli scatti di anzianità il ministro ha riaffermato come, con il decreto appena approvato dal Governo, sia stato ripristinato il riconoscimento dell’anzianità di servizio per il 2014.
Per il 2012 serve la trattativa all’Aran.
In merito alla situazione dei dirigenti scolastici e del personale Ata (seconda posizione economica) il ministro ha affermato che la situazione è al momento al vaglio dei vari ministeri.
Per il contratto, il ministro ha detto che serve un’ampia discussione per riconoscere le professionalità.
>>> Decreto “L’Istruzione riparte”
UIL: Troppa burocrazia, serve una scossa di modernizzazione
Giudizio positivo della Uil Scuola sul piano di assunzioni previsto nel decreto ‘L’istruzione riparte’. E’ un fatto positivo – ha detto Di Menna ricordando che sulla base dell’esperienza maturata con gli scatti di anzianità, è più che mai necessaria una scossa di modernizzazione.
Troppo spesso, negli atti che necessitano dell’interazione di più ministeri, assistiamo ad uno scambio di lettere e di comunicazioni senza che questi porti a qualche decisione.
Il governo Letta deve fare questa rivoluzione: i provvedimenti che prevedono firme congiunte dei diversi ministeri devono seguire un iter comune, con riunioni congiunte. Va posto fine all’attuale modo di procedere con ministeri che si controllano a vicenda, autorizzazioni sottoposte a controlli incrociati, amministrazioni che non si fidano le une delle altre.
Lo Stato che non si fida di se stesso.
Procedere in modo congiunto, con amministrazioni che si incontrano invece che scriversi – mette in chiaro Di Menna – rappresenterebbe un cambiamento importante che farebbe anche risparmiare.
>>> Decreto scatti
Il decreto è un fatto positivo: conferma la progressione economica. Con un rallentamento legato al fermo del 2013
Il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri nei giorni scorsi rappresenta un fatto positivo perché conferma la progressione economica per anzianità, anche se con un rallentamento legato al fermo del 2013. E’ un provvedimento positivo perché ha dato soluzione alla questione del prelievo dei 150 euro dagli stipendi del personale della scuola.
Per la Uil Scuola ora occorre procedere con l’emanazione dell’atto di indirizzo all’Aran che deve caratterizzarsi per flessibilità in modo da poter limitare l’uso dei fondi delle scuole ed utilizzare al massimo le risorse non utilizzate.
Atto di indirizzo, dunque, che non introduca rigidità, tagli lineari alle scuole.
Personale ATA
In merito alle emergenze retributive come quelle riguardanti il personale Ata (seconda posizione economica) è positivo che non sia stato fatto il prelievo delle risorse già erogate. Resta sbagliato il blocco per l’anno scolastico in corso.
Per la Uil Scuola è urgente il provvedimento che sblocchi tale risorse.
Appare infatti inconcepibile che, ad anno scolastico inoltrato, tali persone si trovino a svolgere compiti e mansioni senza essere pagate.
Esisteva un provvedimento annunciato dal Governo orientato a provvedere al pagamento. Sarà opportuno che venga portato a conclusione.
Abbiamo comunicato al ministro – ha sottolineato il segretario della Uil Scuola – che, in assenza di decisioni in tale senso procederemo con gli altri sindacati nell’unico modo possibile: in assenza di retribuzione, non si svolgeranno più quelle mansioni previste dal contratto.
Dirigenti scolastici
Altra situazione di forte criticità che abbiamo posto è quella riguardante i dirigenti scolastici. Una vicenda che si trascina da troppo tempo e che deve trovare soluzione.
Nel corso dell’incontro abbiamo rappresentato anche la questione del personale coinvolto nell’ingiustizia nel trattamento pensionistico (quota 96).
>>> Contratto
Di Menna: “Sul contratto il Governo decida di decidere”
E’ urgente il rinnovo del contratto – ha detto nel suo intervento Massimo Di Menna – per affrontare la questione,posta tra l’altro al Governo italiano dalla commissione europea, su come riconoscere e valorizzare l’impegno professionale.
Purtroppo il contratto scuola è diventato argomento da opinionisti – ha detto di Menna. Noi non siamo interessati a entrare nel vortice delle opinioni.
Siamo fortemente impegnati affinché il Governo faccia l’unica cosa necessaria: aprire la trattativa, trovando le risorse necessarie prendendole da tanti sprechi e troppi privilegi, per riconoscere la specifica professionalità del personale della scuola.
Abbiamo l’impressione che sia sempre attiva una lobby politico-amministrativa contro la scuola che cerca di bloccare qualsiasi processo innovativo.
Il contratto non può essere una omologazione impropria di lavori differenti.
Nel contratto dovranno essere esaminate tutte le questioni legate alla valorizzazione delle professionalità, sapendo bene, che l’anzianità (tra l’altro presente in molti contratti privati) è elemento di riconoscimento in tutta Europa, e non può essere eliminata .
Il sindacato ha volontà e interesse ad affrontare questi temi senza tabù.
E’ preferibile che il ministro fissi un incontro preventivo con il sindacato piuttosto che affidarsi ai presunti esperti nelle stanze dei ministeri capaci di progetti fotocopia, pasticciati, che portano alla omologazione e all’appiattimento di professionalità che vanno invece riconosciute nella loro specificità.
Dal ministro, ad eccezione che per le assunzioni e per l’emanazione dell’atto di indirizzo per gli scatti di anzianità del 2012, non ci sono state risposte concrete; solo un generico impegno ad approfondimenti in sede di governo con gli altri ministeri competenti.