Insegnanti, ambiti e scuole

CT, 13 luglio 2016          INFORMATICONUIL

Insegnanti, ambiti e scuole Domani nuovo incontro politico. Nuovo confronto politico sulla questione dell’assegnazione dagli ambiti alle scuole del personale docente. E’ fissato infatti per domani mattina alle 8.30 l’incontro con i segretari dei sindacati scuola. Un tema importante sul quale sono al lavoro da settimane i funzionari del Miur e i sindacati scuola per superare le rigidità introdotte dalla legge.

Nessuno chiama nessuno: era stato il commento a caldo del segretario generale della Uil scuola, Pino Turi,  al termine della lunga riunione politica che aveva portato nella notte di giovedì alla firma dell’intesa con il sottosegretario Faraone.

Firma che diventava bussola di lavoro per mettere a punto l’articolato che regolerà i passaggi da ambito a scuola per il prossimo anno scolastico.

Così non è stato, invece. Al punto che ieri, di fronte ad un testo che non recepiva quanto disposto nell’intesa, i sindacati hanno interrotto le trattative. Ora la nuova convocazione. Domani sarà negoziato vero per il rispetto di quei principi già assunti come condivisi. 

Contratti del pubblico impiego: firmato oggi l’accordo quadro per andare ai rinnovi. Turi: passo importante. Puntiamo a un contratto vero, deciso dalle parti Uil: non sarà un contratto per adesione. Per la scuola siamo pronti al negoziato vero. Fermi da sette anni, i contratti del pubblico impiego, tornano ad essere oggetto di negoziato con la firma del contratto collettivo quadro all’Aran. La firma di oggi è un passo importante e atteso da tempo. Il sindacato ha mostrato serietà e concretezza. Puntiamo ad un contratto vero – commenta Pino turi, segretario generale della Uil Scuola – deciso dalle parti. Non sarà un contratto per adesione – aggiunge, delineando la direzione che la Uil Scuola intende dare alla trattativa. Siamo pronti ad un negoziato vero. Il contratto che sarà firmato non sarà un modello precompilato cui apporre una firma ma un testo su cui ci sarà accordo tra le parti. Per un contratto che sia tale occorrono tre requisiti indispensabili: riconoscimento reciproco; risorse adeguate; superamento delle barriere legislative che  impediscano il libero confronto. Nel settore della scuola  – continua Turi – il negoziato per il rinnovo contrattuale sarà l’occasione per modificare attraverso la modalità pattizia gli errori della legge per quanto riguarda il rapporto di lavoro, così come definito dalla sentenza della Corte costituzionale. Il negoziato – aggiunge il segretario generale della Uil Scuola –  è un metodo che funziona e fa funzionare il sistema. E’ la contrattazione la strada per trovare soluzioni di buon senso e creare vera modernizzazione. Con questo spirito, laico e riformista, oltre che con equilibrio, affronteremo il rinnovo del contratto nazionale. Ci aspettiamo altrettanta disponibilità e buon senso: sarà il contratto a trovare gli equilibri sia economici che giuridici necessari per il buon funzionamento del sistema. Accordo che – conclude Turi –  funzionerà al meglio solo se il personale sarà motivato a lavorare in un sistema di istruzione, fondato sulle scuole dell’autonomia, che lo riconosca e lo valorizzi.