IL GRANDE RIFIUTO
Si è conclusa nel pomeriggio di oggi la trattativa per il rinnovo del CCNL 2019/21 durata poco meno di 14 mesi. Era cominciata il 17 maggio 2022 con l’emanazione del primo Atto di Indirizzo del Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, con alla guida del dicastero dell’Istruzione il Ministro, Patrizio Bianchi. E’ proseguita nel gennaio 2023 con l’emanazione del secondo Atto di indirizzo del Ministro, Giuseppe Valditara.
La trattiva ha avuto una primo momento evolutivo con la chiusura dell’Accordo economico del 10 novembre del 2022 con cui tutte le sigle sindacali (sei) e ARAN hanno convenuto sulla distribuzione di poco più di due miliardi di euro a tutto il personale delle quattro Sezioni che compongono il Comparto Istruzione e Ricerca: Scuola, Università, Ricerca e AFAM. In questa fase sono state assegnate il 95% delle risorse che, come si ricorderà, sono state erogate con la mensilità di dicembre.
Ieri, si è conclusa l’intera trattativa con la definizione della parte normativa e con l’assegnazione:
della parte residua di quella iniziale (5%, pari a 85 mln di €);
– l’UNA TANTUM (100 mln di €) stanziata dalla Legge di Bilancio 2023;
220 mln di € de – finalizzati, inizialmente destinati alla “valorizzazione del personale docente”
36.9 mln di € per Ordinamento ATA
In conclusione, il personale della scuola ha beneficiato di un aumento complessivo della retribuzione del 3.78%.
Al momento della chiusura della trattativa, in sede di dichiarazione di voto, la Federazione Uil Scuola Rua si è così espressa:
“La Uil Scuola Rua, già in sede di apertura della trattiva, aveva esordito definendola una missione impossibile: poche risorse e troppi obiettivi, peraltro, molto ambiziosi. E così è andata. Nessuno di quegli otto obiettivi è stato raggiunto (riforma degli ordinamenti del personale ATA e di tutti i settori del comparto, mobilità e formazione del personale, valorizzazione dei DSGA, lavoro a distanza, relazioni sindacali, contrattazione di secondo livello e procedimenti disciplinari dei docenti), l’ultimo è stato rinviato nel tempo (a sequenza), provenendo già da un altro rinvio, quello del CCNL 2016/18. La situazione del Comparto Università e della Ricerca ha subito un andamento del tutto analogo. Sono stati rinviati a sequenza: l’’Ordinamento dell’Università e della Ricerca e quello dei Policlinici”.
Giuseppe D’Aprile, segretatio Generale Federazione Uil Scuola Rua.
In un contesto così delineato, non si sono, mai, create le condizioni perché la Federazione Uil Scuola Rua potesse prendere in considerazione la possibilità di sottoscrivere il rinnovo del CCNL 2019/21. I contratti si sottoscrivono per migliorare le condizioni di vita e di lavoro del personale, questo appena concluso non solo non le migliora, ma in molti casi le peggiora poiché si traduce in un indebolimento della scuola dell’autonomia e della Comunità educante. E’ mancato il coraggio di fare scelte importanti e decisive per il futuro dei lavoratori della scuola statale del paese. Ci si è solo preoccupati di rimanere nel solco del percorso tracciato dalla legge, lasciando al contratto un spazio del tutto marginale”.
Per la Uil Scuola Rua risulta ormai chiara la linea politica messa in campo dal governo: dare di più a pochi. Le neo nate figure del tutor e dell’orientatore ne rappresentano la migliore esplicitazione, altro che stipendi europei. Situazione del tutto analoga quella riservata al personale ATA, Il nuovo ordinamento toglie specificità, lo omologa a quello delle altre pubbliche amministrazioni, lo sottopone al potere gerarchico dell’amministrazione eliminando i diritti. Il tutto a costo zero, assaltando in maniera definitiva quello che rimaneva del fondo dell’offerta formativa da cui si pagano tutti gli oneri contrattuali non finanziati. dalla legge Per ultimo, con una mancetta (indennità di disagio, sempre presa dal fondo), si autorizzano i dirigenti scolastici a far turnare gli assistenti tecnici del primo ciclo su tutte le scuole della rete (dieci e più). La digitalizzazione della scuola prosegue con lo sfruttamento dei malcapitati lavoratori. E tutto questo con soli venti euro lordi di aumento mensili, il resto lo avevano già dato a dicembre.
Alla luce delle considerazioni espresse, occorre, da subito, avviare una imponente attività di informazione di tutto il quadro dirigente per poi individuare le strategie politiche da mettere in atto. Il primo appuntamento è stato fissato il giorno 18 luglio p.v., presso la sede della Confederazione nazionale della Uil.