La lingua italiana strumento di integrazione in Italia e nel mondo: convegno Uil Scuola a Buenos Aires

INFORMATICONUIL
La lingua italiana strumento di integrazione in Italia e nel mondo: convegno Uil Scuola a Buenos Aires 
Legge 107 e scuole italiane all’estero: 
il sistema scolastico non si modifica per decreto 
Si apra in parlamento un dibattito serio e costruttivo per la riforma dei corsi di lingua e cultura italiana rivolti agli italiani all’estero
Inaccettabile una riforma senza confronto e senza un dibattito approfondito. Il sistema scolastico non si modifica per decreto – ha dichiarato Pino Turi, segretario generale Uil Scuola nelle conclusioni del Convegno Uil Scuola, che si è svolto nella scuola Cristoforo Colombo di Buenos Aires.
Le scuole italiane all’estero e la promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo – ha detto Turi – meritano un processo riformatore, degli strumenti di diffusione nel mondo della nostra lingua e della nostra cultura, attesi da oltre mezzo secolo da decine di milioni di nostri connazionali. Processo che non può dare i risultati auspicati se si attua attraverso un provvedimento frutto di una legge sbagliata, che necessita di urgenti e radicali cambiamenti, per evitare il collasso irreversibile della nostra scuola.
Oggi – ha messo in chiaro Turi nella scuola italiana a Buenos Aires – la richiesta di insegnamento della lingua e della cultura italiana è sempre più di tipo altamente professionale, non è più soltanto problema assistenziale per i figli degli emigrati.
Restiamo l’unico paese al mondo che assegna la responsabilità delle attività scolastiche e culturali, di diffusione della lingua italiana, al ministero degli Esteri. Lo sviluppo della cultura e della lingua italiana rappresentano un’importante opportunità di sviluppo, anche economico, considerando il grande patrimonio artistico e culturale del nostro paese.
Si sente la necessità per una formazione in servizio di insegnanti di italiano come ‘Lingua 2’ sia per gli stranieri in Italia che per l’estero che non può ritenersi assolta solo con l’introduzione di una specifica classe di concorso.
Il nostro paese è soggetto a ondate immigratorie a cui è necessario rispondere con l’insegnamento della nostra lingua come strumento per l’integrazione nel nostro tessuto sociale.
Al Convegno di Buenos Aires, coordinato da Angelo Luongo, responsabile del Dipartimento Uil Scuola Estero, sono intervenuti, tra gli altri, il Console generale di Buenos Aires, Riccardo Smimmo, la direttrice dell’I.I.C. di Buenos Aires, Maria Mazza l’on. Fabio Porta, Presidente Comitato Italiani all’estero della Camera i rappresentanti delle associazioni italiane in Argentina.

Uil Scuola: sindacato moderno, pragmatico, progressista, utile……internazionale.             salvo mavica.segretario