La Uil Scuola manifesta con i precari

17 FEBBRAIO 2015

La Uil Scuola manifesta con i precari

PRECARIATO | SIT IN DI UIL , CGIL, CISL DAVANTI AL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE

Sit-in di protesta al Miur al quale hanno partecipato tantissimi docenti precari, abilitati e inseriti in seconda fascia d’istituto.

Oggi pomeriggio si è svolto un sit-in di protesta organizzato dai sindacati scuola, a viale Trastevere, davanti al Miur, al quale hanno partecipato tantissimi docenti precari, abilitati e inseriti in seconda fascia d’istituto, per rivendicare il diritto alla nomina in ruolo.

Una delegazione di precari, insieme ai rappresentanti sindacali, è stata ricevuta da Luciano Chiappetta e da Rocco Pinneri, vice capo di gabinetto. I rappresentanti del Miur, pur dimostrando considerazione rispetto al problema, non hanno dato risposte limitandosi ad un generico impegno a rappresentare il tutto al Ministro. La questione, peraltro, era già stata posta dalla Uil direttamente al ministro nel corso dell’incontro di ieri.

La Uil, oltre a chiedere al Governo di procedere subito con l’emanazione dei decreti per le nomine in ruolo su tutti i 150.000 posti previsti nella ‘buona scuola’ ha chiesto anche le nomine in ruolo per i docenti abilitati inseriti nelle seconde fasce delle graduatorie d’istituto. Solo così, per la Uil, si può parlare di superamento del problema del precariato e voltare pagina rispetto all’attuale sistema di reclutamento.

La Uil ha ricordato la sentenza della Suprema Corte Europea che considera illegittima la reiterazione dei contratti a tempo determinato, e a questa sentenza va data applicazione. Pasquale Proietti, presente alla manifestazione in rappresentanza delle segreteria nazionale, ha detto che “il piano di assunzioni deve riguardare anche questo personale, quando si parla di nomine in ruolo non si può far finta di non sapere che esistono migliaia di docenti abilitati, non inseriti nelle GAE, che hanno fatto funzionare e stanno facendo funzionare la scuola italiana”.

La Uil resterà al fianco dei precari fino a quando gli obiettivi della protesta non saranno conseguiti.