Lamezia Terme, preside e prof cambiavano di nascosto i voti sul registro elettronico: scandalo nel liceo migliore della Calabria

che fine hanno fatto il “”CORAGGIO”” il  “”RIGORE”” e “”L’ONORE”” pregi che devono albergare nel mondo della scuola? Calamandrei si starà disperando.!

Rilanciamo quanto di seguito non per fare terrorismo, sterile polemica, cattiveria ed allarmismo…ma solo per amore verso la scuola tutta, di tanti bravi docenti, alunni, famigle, personale ATA e Dirigenti….che ogni giorno si adoperano con scienza e coscienza, sia pure malpagati e sommersi da una miriade di difficoltà, di profondere il meglio. Che sia di sprone e stimolo.

§ Complimenti all’autore dell’articolo: di  Carlo Macrì da…IL CORRIERE DELLA SERA.  9 ottobre 2024 

Lamezia Terme, preside e prof cambiavano di nascosto i voti sul registro elettronico: scandalo nel liceo migliore della Calabria

L’inchiesta della polizia al «Galileo Galilei» ha svelato un sistema di truffe e falsi. Coinvolto anche un maresciallo della Guardia di Finanza. Scoperti anche maltrattamenti e vessazioni .

……..”””Si respirava un’aria pesante e il clima era di «sottomissione» generale del personale docente» – scrive il pubblico ministero Domenico Assumma-, titolare dell’indagine. “””

……..”””Era solita anche  «offendere con insulti» alcuni insegnanti «dissidenti» che non erano  dalla sua parte”””.  

…….””””La preside soffrirebbe di un «ego» spropositato che le farebbe vivere con  «protagonismo le sue decisioni». “””””

da…IL CORRIERE DELLA SERA 9 ottobre

LAMEZIA TERME  È la trama di una spy story reale quella consumata dentro il Liceo scientifico Galileo Galilei di Lamezia Terme giudicato, nel 2023, il migliore istituto della regione Calabria, secondo un’indagine di Eduscopio.  

A conclusione di una inchiesta condotta dalla polizia di Stato, guidata Antonio Turi sono emerse una serie di reati, tra i quali l’accesso abusivo al registro scolastico elettronico, commessi – secondo l’accusa – dalla  dirigente dell’istituto, Teresa Antonietta Goffredo, 58 anni e da altri otto insegnanti, indagati anche per falso materiale e ideologico e maltrattamenti.  

In questo spionaggio didattico, non poteva mancare la mano esperta di un detective-spia, in questo caso un maresciallo della Finanza, Renato Molinaro, responsabile della sezione di polizia giudiziaria della procura di Lamezia Terme che ha avuto il compito di entrare, con il proprio account, nel sistema informatico della procura lametina per informarsie riferire  a una docente dell’istituto Maria Piera Adamo e al marito Carlo Luigi Isabella (anche lui indagato), su tre procedimenti penali su cui stava lavorando la procura di Lamezia,uno dei quali                                                                                                                                                                             Interessava alla coppia. 

I professori indagati in questa vicenda sono: Maria Rosaria Rocca, Giovan Battista Chirillo, Anna Rosa, Pasqualina Bagnato, Maria Piera Adamo, Marietta Paola Veltri e Giuseppina Sandra Anania.  L’inchiesta ha accertato che la dirigente  avrebbe utilizzato il registro elettronico per cambiare voti agli alunni e per modificare giudizi. L’avrebbe fatto per sette volte, dal 28 gennaio al 13 giugno 2023, alzando o abbassando i voti, trasformando magari un nove in otto o aumentando un sette con un otto, in materie quali Storia dell’Arte, Latino, Scienze naturali e Scienze motorie e sportive. Il motivo? Avere l’ultima parola, imponendo il suo metodo e le sue visioni e le sue preferenze, anche imponendosi sui professori.  

Gli altri insegnanti, invece, si sarebbero inseriti nel sistema informatico per  «alterare» le ore di attività per «sanare» possibili disfunzioni che gli avrebbero potuto provocare un procedimento giudiziario per truffa ai danni dello Stato. Adamo e Anania avrebbero inoltre formato falsi fogli di presenza degli alunni alle attività extracurriculari per le quali i docenti percepivano un compenso supplementare. 

Nella scuola «modello», però, accadevano anche episodi di maltrattamenti. Era la preside ad assumere «condotte e provvedimenti persecutori, integranti mobbing sul posto di lavoro a danno specifico dei docenti da lei stessa definiti “dissidenti”». Si respirava un’aria pesante e il clima era di «sottomissione» generale del personale docente» – scrive il pubblico ministero Domenico Assumma-, titolare dell’indagine. 

La dirigente Teresa Antonietta Goffredo, sospesa per qualche mese dall’Ufficio scolastico regionale per la Calabria, in quanto indagata e poi fatta rientrare nel ruolo,  non era nuova a questo tipo di atteggiamenti.  «Era solita anche  «offendere con insulti» alcuni insegnanti «dissidenti» che non erano  dalla sua parte.  

La dirigente del Galileo anche in passato e in altri istituto aveva assunto questi comportamenti. «Non c’è stata scuola in cui abbia fatto la dirigente in cui non abbia avuto un contrasto insanabile con il corpo docente» – dice  il professor Francesco Scopetta, ex preside dell’Istituto professionale “Valentino De Fazio di Lamezia Terme. La preside soffrirebbe di un «ego» spropositato che le farebbe vivere con  «protagonismo le sue decisioni». 

da…IL CORRIERE DELLA SERA 9 ottobre 2024 

da…IL CORRIERE DELLA SERA 9 ottobre 2024