Legge di Bilancio, D’Aprile (Uil Scuola Rua): “Docenti e ATA hanno bisogno di stabilità e stipendi adeguati, le scelte del governo sono inaccettabili. ” Di Andrea Carlino

In un’intervista a Orizzonte Scuola, il sindacalista esprime forte preoccupazione per la riduzione del personale docente, in contrasto con le esigenze del sistema scolastico. “Il calo delle nascite – sottolinea D’Aprile – dovrebbe essere un’opportunità per ridurre il numero di alunni per classe e migliorare la qualità della didattica, come raccomandato dall’Europa. Invece, si sceglie di penalizzare la scuola”. D’Aprile critica anche lo stanziamento per il rinnovo contrattuale, giudicato insufficiente per recuperare il potere d’acquisto eroso dall’inflazione. “Accantonare fondi per il prossimo triennio non risolve il problema attuale – afferma – migliaia di persone subiscono il gap tra l’aumento dei prezzi e gli stipendi bassi”. Il sindacalista ribadisce la necessità di aumenti retributivi adeguati per restituire dignità economica e sociale al personale scolastico.

Precariato e stabilizzazione: la Uil Scuola Rua chiede interventi strutturali

Una scelta inaccettabile”. Così Giuseppe D’Aprile, segretario generale della Uil Scuola Rua, definisce il taglio di 5.660 cattedre previsto dalla Legge di Bilancio 2025.

D’Aprile esprime perplessità anche sulle misure per il precariato, giudicando insufficienti le 2.000 assunzioni sul sostegno. “I precari nella scuola sono circa 250.000 – ricorda – il sistema di reclutamento è fallimentare”. La Uil Scuola Rua chiede interventi strutturali per stabilizzare il personale precario, trasformando i posti in organico di fatto in organico di diritto. “Non si tratta di palliativi, ma di interventi necessari per garantire un’istruzione di qualità– conclude D’Aprile – il futuro della scuola e del Paese passa attraverso la qualità del lavoro del personale, che ha bisogno di stabilità e retribuzioni adeguate“.