MOBILITA’ DOCENTI 2017 – 2018. Passaggio da ambito a scuola. Commento della UILSCUOLA

MOBILITA’ DOCENTI | 2017 – 2018
Passaggio da ambito a scuola. Il ns commento.
Siglata l’ipotesi di contratto integrativo

La firma dell’accordo relativo al passaggio da ambito a scuola, sottoscritto contestualmente a quello più generale della mobilità, rappresenta un risultato di grande importanza non solo e non tanto per gli aspetti di merito che vanno a risolvere i problemi del personale, ma ridanno quella dignità professionale che l’impostazione della legge 107 nega.
 Un accordo lungo e sofferto che prede le mosse dall’accordo del 30 novembre tra Governo e Sindacati che il neo ministro dell’Istruzione, Valeri Fedeli sta anticipando ed attuando concretamente: si riportano nell’alveo della contrattazione, le materie proprie che attengono ai diritti ed obblighi lavorativi che, in questi anno sono stati messi in discussione da un neo dirigismo legislativo anacronistico ed inefficiente, come i fatti hanno dimostrato. E’ la strada giusta che, con caparbietà e determinazione, abbiamo intrapreso sapendo che per non avere “il fiato corto” anche il sindacato si deve attrezzare, cambiando rapidamente, per la tutela dei lavoratori, della loro dignità e per salvaguardare il valore della scuola statale, quella laica e di tutti.
 Il merito degli accordi sarà per noi la bussola per percorrere la strada che rappresenti le persone ed in particolare i lavoratori della scuola che hanno dimostrato senso del dovere, abnegazione nei confronti degli alunni e delle famiglie, anche quando la politica e la (precedente)  governance ministeriale, ha adottato misure che si sono  caratterizzate per la profonda sfiducia, nei confronti di chi svolge una difficile funzione come quella educativa.
 Con questo accordo abbiamo rimesso sui giusti binari la locomotiva deragliata delle 107/ 2015, resta da stabilire il percorso che non può che essere quello di (ri)dare valore e funzione all’autonomia con lo strumento della contrattazione e del confronto che realizza regole condivise che solo il contratto può definire.

 

 

selezione della rassegna stampa

Corriere.it
http://www.corriere.it/scuola/medie/17_aprile_12/scuola-firmato-nuovo-contratto-c-freno-chiamata-diretta-b35e944c-1f6e-11e7-a630-951647108247.shtml

Agentparl | Agenzia parlamentare
http://www.agenparl.com/scuola-turi-uilscuola-assunzioni-necessarie-evitare-errori-dello-scorso-anno/

Orizzontescuola

Chiamata diretta. UIL: si limita discrezionalità del Preside

TGCom24
http://www.tgcom24.mediaset.it/economia/scuola-uil-firmato-il-contratto-su-mobilita-docenti-e-ata_3066383-201702a.shtml

rassegna stampa da Repubblica:

Mobilità docenti, trovato l’accordo: dal 13 aprile al 6 maggio le domande di trasferimento
Siglato a mezzanotte il contratto integrativo che riguarda insegnanti e personale Ata della scuola. La Uil: “Si è ottenuto di limitare la discrezionalità dei dirigenti”
Adesso, tutta la partita si gioca attorno alle richieste di posti al Mef (il Ministero dell’economia e delle finanze) da parte del Miur. Perché trasferimenti e assunzioni si effettuano sulla base dei posti liberi (in organico di diritto). E, oltre ai 20mila pensionamenti dal primo settembre 2017 e ai 16mila posti attualmente vacanti, i sindacati hanno chiesto di rendere stabili (trasformare in organico di diritto i posti attualmente liberi, ma in organico di fatto) ulteriori 25mila cattedre. Secondo le ultime indiscrezioni via XX settembre vorrebbe invece concederne 9/10mila. Ma quelle 15 mila in più chieste dai sindacati e avanzate dalla stessa ministra Valeria Fedeli amplierebbero le chance di tutti: aspiranti alle immissioni in ruolo e coloro che intendono trasferirsi. Perché al Sud i posti vacanti scarseggiano e con 61mila cattedre (anziché 46mila) da gestire le cose si semplificano parecchio. Anche perché i posti disponibili, secondo il contratto sulla mobilità, andranno per il 60 per cento a nuove assunzioni da concorso e dal graduatorie ad esaurimento e per il restante 40 per cento ai trasferimenti e ai passaggi di ruolo e di cattedra. I rappresentanti dei lavoratori “si dicono molto soddisfatti dell’intesa raggiunta dopo una lunga e complessa trattativa che ha dovuto superare i molti ostacoli posti dalla legge 107/15 che aveva sottratto questa materia alla contrattazione” Ora la palla passa al Mef, ma occorrerà affrettarsi perché l’avvio del prossimo anno scolastico è ormai alle porte e la macchina ministeriale deve avviare i propri motori con largo anticipo per assicurare tutti i docenti in classe per il suono della prima campanella.