ORGANICO ATA. La UIL chiede un cambio di passo – nomine in ruolo e organici triennali. Le esigenze aumentano ed il ministero risponde con la consueta politica dei tetti e dei tagli.
Venerdì 23 aprile 2021 si è tenuta una informativa tra sindacati e amministrazione sul decreto di definizione delle dotazioni organiche del personale ATA per l’anno scolastico 2021/2022 e sui relativi documenti e tabelle che lo accompagnano. Per la UIL Scuola hanno partecipato Antonello Lacchei e Giancarlo Turi. I rappresentanti del ministero hanno presentato la bozza del decreto interministeriale che – nei fatti – non si discosta da quelli degli anni precedenti, riproponendo il consueto schema alunni – dotazioni. Sul tema complessivo dell’assetto dei servizi ATA, la UIL ha espresso negli anni ed esprime oggi una netta contrarietà. La definizione di un organico predeterminato, sulla base di tetti e tabelle che da anni non rispondono alle reali esigenze delle istituzioni scolastiche, mortifica l’autonomia scolastica e rende vani gli sforzi (annunciati) di un rientro in piena sicurezza ed efficienza. Se l’obiettivo dell’avvio dell’anno scolastico dal primo di settembre – costituisce davvero una priorità per il Paese – la materia va ripensata ponendo al centro le persone e le scuole che saranno chiamate al compito non facile di restituire la fiducia nelle istituzioni. Doppi turni, diversa organizzazione del lavoro, distanziamento e sicurezza si ottengono solo adottando un nuovo paradigma che valorizzi le persone ed utilizzi le cose. L’eccezionalità della situazione attuale si trascinerà negli anni. Non è pensabile far ricorso, in una situazione di emergenza, a strumenti che si sono rivelati insufficienti anche nella gestione prepandemica.
Per questo, anche per gli ATA, vanno attuate scelte innovative e coraggiose riducendo l’artificiosa distinzione tra i diversi organici: diritto, fatto, deroga e COVID e favorendo la piena copertura con contratti a tempo indeterminato dei posti disponibili contestualmente all’istituzione di un organico triennale e contratti triennali per il personale a tempo determinato.
Si tratta di una scelta politica che non può essere attuata in autonomia dal ministero e per questo la UIL, insieme alla Confederazione intende sostenere il Ministro in questa azione fondamentale per rafforzare concretamente la scuola della Costituzione.L’esame dei documenti proseguirà nei prossimi giorni.