L’Esecutivo nazionale della Uil Scuola riunito a Otranto, il 9 settembre 2019, presso l’Hotel Basiliani, approva la relazione del Segretario generale, il dibattito e le conclusioni. Conferma il proprio impegno a favore della scuola statale, nazionale, laica, inclusiva, democratica, basata sul dettato costituzionale, in contrasto con logiche neo liberiste che la vorrebbero come servizio a domanda e non come una funzione fondamentale dello Stato.
Ribadisce la netta contrarietà ad ogni ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione.
Conferma in coerenza con la propria funzione di soggetto attivo della comunità sociale la promozione e lo sviluppo della comunità educante, definita e valorizzata nei due rinnovi contrattuali, del comparto e della dirigenza. Ora da rafforzare con apposite azioni di qualificazione.
Questi i principi che saranno alla base del confronto con il ministro, nel solco di quanto già definito con il precedente governo.
In merito alla posizione nei confronti del nuovo Esecutivo, viene ribadito che sarà di confronto di merito, come accaduto per i precedenti Governi.
Preoccupazione viene espressa in merito ai nostalgici della Legge 107.
Ogni possibile ritorno al passato vede la Uil Scuola fortemente contraria, giudicando tale ipotesi una mutazione genetica della scuola di questo Paese.
L’Esecutivo si pronuncia contro ogni ipotesi di ritorno ad un passato che ha negato la funzione di intermediazione sindacale per un settore che, attraverso il confronto contrattuale, ha costruito l’impianto di una scuola che agisce come comunità educante e, come tale realizza la funzione affidata dalla Costituzione di istruzione, inclusione, integrazione e agisce sul terreno della democrazia e della partecipazione.
Nel confronto con il Governo, la situazione dei precari resta in cima alle priorità, così come resta rilevante la questione del riconoscimento della funzione docente. Va, inoltre, riavviato un percorso che definisca con rapidità un assetto per gli uffici di segreteria funzionali, organico ad una buona didattica, anche attraverso il ripristino degli istituti contrattuali di valorizzazione del personale ATA.
In questo quadro di insieme si colloca l’esigenza di ripristinare le sedi e gli organismi di garanzia della libertà di insegnamento.
Resta ineludibile la leva della contrattazione quale fattore di cambiamenti, anche giuridici, che non possono limitarsi alle sole questioni salariali, ma che serviranno da base per scelte condivise di governance e per il riconoscimento di diritti soggettivi di natura sindacale.
Sotto tale profilo, appare significativo l’utilizzo dello strumento utilizzato nel negoziato per il rinnovo contrattuale dei dirigenti – che partecipano a pieno titolo alla comunità educante – per l’intero comparto scuola.
Questo insieme di misure può essere conseguito con opportuni investimenti, a partire dallo stanziamento di adeguate risorse per il sistema di istruzione, nei capitoli della legge di Bilancio.
Risorse che il nuovo Governo ha dichiarato, a più riprese, di voler stanziare e che risulterebbero propedeutiche per un rinnovo contrattuale che restituisca ruolo e dignità ai lavoratori.
Quanto ai temi di attualità sociale, l’Esecutivo Uil Scuola riconosce come propria, la sfida ambientale. La scuola è protagonista, a pieno titolo, nell’attività didattica e educativa, di quell’impegno civico e civile che promuove uno sviluppo sostenibile per il pianeta con il coinvolgimento degli studenti e delle famiglie quali soggetti attivi della comunità educante.
Approvato all’unanimità.