CONTRATTO SCUOLA Turi: La cera si consuma e la processione non cammina.
La denuncia della Uil: nella parte economica, di per sé insufficiente, guerra sulle cifre messa in piedi dalla solita burocrazia che usa i numeri per fare politica. Chi ha di più avrà maggiori incrementi. Ciò è intollerabile. Dopo un anno di rinvii il contratto scuola va firmato rispettando i patti.
E’ trascorso un anno dall’accordo del 30 novembre in cui governo e sindacati hanno deciso il rinnovo dei contratti pubblici e fissato i paletti su cui rinnovarli. In quell’accordo – ricorda il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi – il Governo Renzi si impegnava, nero su bianco, a rinnovare i contratti e restituire alla contrattazione ciò che la legge Brunetta e la 107 avevano sottratto ai lavoratori. Ci è voluto un anno, un tempo infinito per un contratto fermo da dieci anni, per arrivare all’apertura all’Aran dei contratti stessi ed ancora non si vede la luce.
Per la parte economica, di per sé insufficiente, assistiamo alla guerra sui numeri messa in piedi dalla solita burocrazia arrogante che usa i numeri per fare politica.
Leggi tutto “CONTRATTO SCUOLA >>> Turi (Uil Scuola) La cera si consuma e la processione non cammina”