Oggi pomeriggio l’incontro con il ministro Fedeli

Oggi pomeriggio l’incontro con il ministro Fedeli.

Turi: il contratto deve correggere gli errori della legge.                                                               UIL: abbiamo un accordo con il Governo per questo,   partiamo da qui.

«E’ il contratto che deve modificare gli errori della legge. Abbiamo un accordo con il Governo per questo, Partiamo da qui» E’ questa in sintesi la posizione della Uil scuola illustrata oggi dal segretario generale, Pino Turi, nel colloquio con il ministro dell’istruzione Fedeli.

Un incontro franco, durato una mezz’ora. Nessuna ‘lista della spesa’ per la Uil Scuola, ma la definizione di un metodo di lavoro all’insegna della correttezza e della disponibilità, concordato con il ministro  –ben orientato e determinato a risolvere concretamente i problemi,  osserva Turi –  che ha dichiarato la propria volontà di ricucire un rapporto positivo con il mondo della scuola.

Mobilità (chiamata diretta), utilizzo del salario accessorio (bonus docenti), valutazione del personale docente e dirigente, formazione: sono le materie che la legge ha sottratto alla contrattazione e ad essa vanno ricondotte. Riguardano tutti i lavoratori della scuola: dirigenti; docenti; personale ATA che rappresentano l’elemento costitutivo della scuola dell’autonomia.

Bisogna ristabilire gli equilibri dei rapporti decisionali, in funzione delle norme costituzionali, tra organi monocratici e organi collegiali della scuola. Questo – aggiunge Turi – è il nucleo della questione.

Il contratto – ribadisce Turi – deve agire su questi temi che hanno ricadute sul lavoro delle persone e riflessi diretti sull’efficienza del sistema scolastico.

Riguardo poi all’attuazione delle deleghe previste dalla legge 107, attraverso sinergie, condivisioni ed anche una eventuale proroga dei termini, si potranno individuare gli strumenti  utili per la soluzione dei problemi aperti, come quello del reclutamento che resta l’obiettivo fallito della legge stessa.

L’UFFICIO VII – AMBITO TERRITORIALE DI CT HA DIRAMATO LA SEGUENTE CONVOCAZIONE DESTINATARI PERS.ATA

AVVISO DI CONVOCAZIONE INCARICHI A TEMPO DETERMINATO PERSONALE A.T.A.
SI COMUNICA CHE IL GIORNO 21 DICEMBRE 2016, PRESSO I LOCALI DELL’IIS “VACCARINI”, VIA ORCHIDEA N. 9 – CATANIA – AVRA’ LUOGO LA CONVOCAZIONE PER L’INDIVIDUAZIONE DEL PERSONALE ATA INSERITO NELLA GRADUATORIA DI CUI AL D.M. 75/2001:
ORE 09,00 – PROFILO DI COLLABORATORE SCOLASTICO
-E’ CONVOCATA LA SIG.RA BUSACCA GIUSEPPINA INSERITA AL POSTO 1570 BIS CON PUNTI 4,50 (D.M. 75/2001), CON PROVVEDIMENTO DI QUEST’UFFICIO PROT. 22318 DEL 14/12/2016 A SEGUITO DI DECISIONE GIURISDIZIONALE;
-SONO CONVOCATI INOLTRE GLI ASPIRANTI INSERITI IN GRADUATORIA D.M. 75/2001 DAL POSTO 1967(Caffo Giuseppina) PUNTI 4,00, AL POSTO 2212 (Debilio Silvana) PUNTI 3,50.

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Disponibilità:
18 ore – IC Castel di Judica.
  N. 1 posto OF IS Ramacca-Palagonia
.  N.1 posto OF IPSAAR Chinnici di Nicolosi.    N.  1 posto OF III CD Paternò.
TUTTI GLI ASPIRANTI ALL’INCARICO A T.D. DOVRANNO PRESENTARSI ESIBENDO UN DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO IN CORSO DI VALIDITA’.

-Ai Dirigenti scolastici della Città Metropolitana – Catania –     Alle OO.SS. della Scuola
-          All’Ufficio della Comunicazione – SEDE
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ORDINANZA CASSAZIONE SU GIURISDIZIONE. Inserimento GAE: la competenza è del Giudice Amministrativo

LA GIURISDIZIONE IN TEMA DI INSERIMENTO NELLE GRADUATORIE AD ESAURIMENTO SPETTA Al GIUDICE AMMINISTRATIVO.

La Corte di Cassazione con ordinanza n. 25840/2016 pubblicata in data odierna (cfr. allegato) ha stabilito che la giurisdizione in tema di inserimento nelle graduatorie ad esaurimento del personale docente della scuola pubblica spetta al Giudice Amministrativo. A questo punto tutte le controversie relative alla richiesta di inserimento nelle graduatorie ad esaurimento da parte dei docenti in possesso di idoneo titolo di abilitazione all’insegnamento, dovranno essere promosse innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per ottenere l’annullamento degli atti amministrativi generali che, regolando le modalità di formazione delle graduatorie, impediscono e/o vietano ai docenti in possesso di abilitazione all’insegnamento di inserirsi utilmente nelle graduatorie permanenti (ora ad esaurimento).

Ci si attende che anche l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, innanzi alla quale pende un importante ricorso relativo alla questione dei docenti in possesso del diploma magistrale, potrà favorevolmente dichiarare la propria giurisdizione e decidere in conformità ai numerosi precedenti della Sezione VI (per tutte Sent. n. 1973/2015 e Sent. 5439/2015), ordinando definitivamente l’inserimento nelle graduatorie dei docenti interessati ad ottenere l’immissione in ruolo per l’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria.

dalla segreteria territoriale Uil Scuola Catania, salvo mavica, segretario generale

 

INTERVISTA DEL SEGRETARIO NAZIONALE UIL SCUOLA, PINO TURI PUBBLICATA SU TUTTOSCUOLA

L’intervista fornisce un quadro di analisi delle criticità ancora da risolvere nel nostro sistema di istruzione.
Vale la pena di mettere in evidenza il fatto che, per ovvie ragioni editoriali, è stata realizzata prima del voto referendario e del successivo cambio di governo e quindi di ministro.

A tale proposito riportiamo qui di seguito:
– la lettera invita oggi al neo ministro, Valeria Fedeli.
– la comunicazione inviata ieri alla stampa prima della composizione del nuovo Governo

Gentile Sen. Valeria Fedeli,
a nome mio e della Uil scuola, Le assicuro l’impegno da parte dell’organizzazione che ho l’onore di rappresentare, la leale collaborazione nel difficile compito di ricostituire un rapporto, positivo e virtuoso, con il mondo della scuola.

La caratterizzazione istituzionale, che peraltro avevamo auspicato per una carica così delicata e prestigiosa, unita alla sua grande esperienza nell’attività sociale e del mondo del lavoro, potranno essere la chiave giusta per riprendere il dialogo bruscamente interrotto con i lavoratori della scuola.

Un compito impegnativo che deve partire da una matrice di carattere riformista e di sinistra.
Un modello che ci accomuna nella giusta valutazione di quei principi costituzionali che sono la base costitutiva della scuola italiana.

Porre al centro dell’azione di governo l’istruzione e la formazione rappresenta il carattere distintivo di una politica di equità e di giustizia sociale. E’ la scuola, il motore del cambiamento virtuoso in una società in tumulto. Al personale della scuola, che ne è protagonista, vanno date forti motivazioni e solidarietà.

La qualità della nostra scuola costituzionale e la necessaria modernizzazione del sistema, non possono realizzarsi senza il necessario riconoscimento professionale ed economico di chi, ogni giorno, con passione e competenza, ne garantisce il buon funzionamento.

Siamo certi che, nel prestigioso incarico che Le è stato assegnato, saprà fare tesoro dell’esperienza accumulata nel mondo del lavoro e nelle istituzioni rappresentativa dello Stato, nell’esclusivo interesse della scuola pubblica statale.
Assieme alle nostre congratulazioni, ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare e a instaurare un franco confronto in ogni sede, non ultima quella contrattuale. Le inviamo gli auguri più sinceri di buon lavoro.
Cordialmente
Pino Turi
Segretario generale Uil Scuola

IERI | Nuovo governo e dicastero dell’Istruzione
Turi: attenzione al profilo istituzionale
UIL: archiviare la legge 107 e attuare l’accordo sui contratti

Mentre crescono le indiscrezioni sulle nomine dei ministri, quello che ci preoccupa è che si avvii una nuova fase in discontinuità.
Ciò che sarà importante è il profilo istituzionale. E’ questo il punto essenziale secondo il segretario generale della Uil Scuola in vista dell’imminente formazione del nuovo Governo.
Sulla possibile nomina di un nuovo ministro dell’istruzione – aggiunge Turi – non pensiamo alla persona, alla funzione che andrà a svolgere, ma alle cose da realizzare, con la dovuta flessibilità, con l’obiettivo di ricomporre la frattura con il mondo della scuola dovuto ad una legge sbagliata e fatta male.
Il nostro sistema di istruzione – sottolinea il segretario della Uil Scuola – non può essere gestito ancora con strappi e forzature. Dobbiamo ora superare una situazione di disagio e preoccupazione che vive il personale della scuola.
Per quanto riguarda la nostra azione sindacale – chiarisce Turi – proseguiremo in continuità con quanto già fatto fino ad oggi. Le nostre proposte per superare la legge 107 erano state presentate più di un anno fa ai banchetti del Pd. Ora le priorità sono chiare: porre rimedio alle rigidità delle legge e attuare l’accordo con il governo per l’immediata riapertura del contratto.

Al nuovo ministro non faremo mancare la nostra collaborazione nella misura in cui ci sarà la dovuta attenzione alla scuola pubblica statale ed al suo personale

PERSONALE EDUCATIVO: NASCE IL COORDINAMENTO NAZIONALE

INFORMATICONUIL
Personale educativo:  nasce il coordinamento nazionale Uil Scuola
.  Turi: arrivato il bonus anche agli educatori.
Un atto di giusta considerazione.
Continua l’impegno del nostro sindacato per rappresentare questi insegnanti nella loro funzione.
Il 13 dicembre, alla presenza del Segretario generale della UIL scuola Pino Turi, si è insediato il coordinamento nazionale del personale educativo.
La segreteria nazionale della Uil Scuola ha voluto costituire il coordinamento nazionale dagli educatori per rappresentare i lavoratori del settore che sono inseriti in un ambito scolastico di nicchia,ma di qualità, personale che possiede una alta professionalità  da conoscere, fare conoscere e valorizzare.
Quello formato è un  gruppo di lavoro costituito dagli educatori provenienti da ogni parte di Italia che deve  supportare le scelte e l’azione sindacale della UIL Scuola nell’analizzare i problemi del settore per rivendicarne la soluzione in ogni sede, non ultima quella contrattuale.
Hanno partecipato: Antonello Bianchi (FR), Michele Crimi (TP), Antonio Tarantino (PG), Enrico Febroni (UD), Salvatore Cosentino (FI), Raffaele Napro (NA), Raffaele Caputo (NA), Mauro Concilio (VE).
Hanno  coordinato l’incontro Biagio Biancardi, responsabile nazionale di settore, e Pasquale Proietti.
Come è noto i convitti nazionali e le istituzioni educative, non vivono un buon momento, sono state ignorate dalla Legge 107/15.
Dai diversi interventi sono emerse  le diverse peculiarità delle varie realtà convittuali che meritano attenzione.  Ognuna ha finalità e problematiche diverse, da inserire in un quadro organico nazionale per risolvere problematiche comuni:
Va previsto un organico sufficiente per far fronte alle esigenze di funzionamento;
Occorre giungere alla definizione di figure istituzionali ( come la funzione prima assunta dai Rettori) di provenienza  dal mondo degli educatori che ben conoscono i problemi del settore;
Vanno previste figure specializzate per il sostegno al personale con disabilità;
Occorre definire meglio gli aspetti della mobilità uniformando le norme al resto del personale, sia in termini di opzioni da esercitare che di gestione on line dei movimenti;
Va consentita, con lo stesso titolo, la mobilità professionale verso la scuola primaria.
L’obiettivo della Uil scuola, anche attraverso uno specifico convegno (Convitto day), è quello di portare alla luce questa realtà per farla conoscere, con l’obiettivo di riformare e valorizzare queste istituzioni come  dei college  di qualità, ovvero, a seconda delle varie realtà territoriali, svolgere azioni di  lotta all’evasione ed alla dispersione scolastica e contribuire a risolvere situazioni di degrado sociale.
Quella emersa dalla prima riunione nazionale del coordinamento è una prima ricognizione delle criticità che andranno approfondite per dare loro soluzione e dare voce ad un settore che deve trovare nel dibattito sul sistema scolastico una sua giusta dimensione.
Nel confronto con il nuovo ministro la Uil Scuola porrà anche le rivendicazioni del personale educativo per trovare, sia in sede di rinnovo del contratto che in sede di approvazione delle deleghe previste dalla legge 107. Oggetto di confronto saranno anche  i temi del reclutamento e dell’inclusione della disabilità, per il personale educativo o all’interno del rinnovo del contratto di categoria.
 INVITO AI SIGG.RI EDUCATORI LORO SEDI: ADERITE ALLA NS INIZIATIVA. UNITI SI VINCE.!!!
 

La collocazione e l’autonomia della dirigenza scolastica alla luce dell’odierno quadro normativo.

LAVORO ITALIANO | Ottobre – Novembre 2016 La collocazione e l’autonomia della dirigenza scolastica alla luce dell’odierno quadro normativo.                                   di Alessandro Fortuna

Alla luce delle recenti novità in tema di valutazione della dirigenza scolastica apportate dalle direttive e linee guida del MIUR e, più in generale, dall’ultimo atto di governo che regola la così definita “dirigenza della Repubblica”, ci pare opportuno osservare più da vicino il quadro d’insieme della disciplina di tutta la dirigenza, proprio per ragionare da qui sulle criticità di quella scolastica, con particolare riferimento alla sua collocazione ed alla sua autonomia.

leggi articolo : lavoro-italiano-ott-nov-2016-articolo-dirigenza-scolastica

lavoro-italiano-ott-nov-2016-articolo-dirigenza-scolastica

 

Uil Segreteria territoriale Catania. Comunicato stampa

10.12.2016,  .
“Per il saldo Imu/Tasi sulle seconde case, da versare entro il 16 dicembre, i catanesi dovranno sborsare in media 557 euro. In totale, considerato l’acconto di giugno, 1115 euro. Quarantacinque euro in più sulla media nazionale. Si paga anche per garage e cantine delle prime case: in questo caso, la forbice rispetto al resto d’Italia è di 12 euro. Per lavoratori dipendenti e pensionati, tra questi molti proprietari di immobili ricevuti in eredità e rimasti invenduti o sfitti, un ulteriore salasso. Paradossale come, in una città che è certamente più povera e sofferente di molte altre, si debbano persino pagare sovrapprezzi!”. Lo dichiara il segretario generale della Uil etnea, Fortunato Parisi, commentando i risultati del Rapporto 2016 Imu/Tasi che è stato appena diffuso dal Servizio Uil Politiche territoriali, guidato dal segretario confederale Guglielmo Loy. Aggiunge Parisi: “Diamo atto che a Catania è di 235 euro il risparmio dovuto all’abolizione della tassa sulla prima casa, ma questo non basta. Il peso fiscale resta eccessivo e, soprattutto, iniquo. Ai cittadini, poi, viene presentato ogni giorno dai Comuni un conto sempre più insostenibile per il crescente squilibrio nel dare e avere tra lo Stato e gli enti locali”.
Sulla base del Rapporto Uil, che segnala pure come a Catania il saldo sulle prime case “di lusso” costerà 1775 euro per un totale di 3550 a fronte di una media nazionale di 1305 e 2610 euro, Fortunato Parisi conclude ribadendo “la voglia di confronto con le amministrazioni comunali, a partire da quella catanese, perchè siano individuate soluzioni in grado di sgravare spese e balzelli a carico delle famiglie e di chi, pensiamo innanzitutto ai pensionati, ha reddito basso ma seconda casa ricevuta in lascito ereditario”. “Purtroppo – aggiunge il segretario generale della Uil – risulta impossibile per noi, il Sindacato dei Cittadini, interloquire concretamente con enti ancora una volta impegnati negli ultimi giorni dell’anno a discutere e approvare bilanci che solo sulla carta possono essere definiti preventivi. Vengono, quindi, sottratti al dibattito con le forze sociali i principali strumenti di equa ripartizione delle entrate e delle uscite di un Comune. Come legge e logica impongono, i preventivi dovrebbero essere votati entro i primi mesi dell’anno. Non è mai così! In queste ore, ascolteremo daccapo solenni promesse sul rispetto dei tempi di presentazione dei bilanci nel 2017: speriamo che stavolta facciano sul serio…”.

Circolare MIUR relativa alle cessazioni dal servizio 2017 del personale scolastico e la scheda di lettura a cura della UIL Scuola.

DISPOSIZIONI PER LE DIMISSIONI DAL SERVIZIO  A DECORRERE DA 01.09.2017.                                       LA SCHEDA DI LETTURA.E’ stata emanata la circolare applicativa del D.M. 941 del 1° dicembre 2016 che fissa al 20.01.2017 il termine ultimo di presentazione delle dimissioni dal servizio per accedere al trattamento pensionistico. Entro la stessa data potrà essere presentata richiesta di permanenza in servizio, fino al 70° anno di età anagrafica, per coloro che non hanno raggiunto i 20 anni di contribuzione (la richiesta va presentata in forma cartacea al Dirigente scolastico). Il 20.01.2017 è anche la data ultima per accedere alla trasformazione del contratto di lavoro da tempo pieno a part time con contestuale trattamento pensionistico.
REQUISITI POSSEDUTI AL 31.12.2011
Tutti i lavoratori della scuola, che possedevano uno dei diversi requisiti richiesti per accedere al trattamento pensionistico con regole precedenti la legge Fornero, al conseguimento del 65° anno di età entro il 31.08.2017 saranno collocati in pensione d’Ufficio. Attualmente rimangono solo i requisiti dei 40 anni di contribuzione al 31.12.2011 per il collocamento d’ufficio al conseguimento dell’età sopra indicata, poiché tutti gli altri requisiti ( quota 96, 61 anni di età anagrafica per le donne e 65 per gli uomini con minimo 20 anni di contribuzione, o 15 se sono presenti contributi entro il 31.12.1992) sono stati già soddisfatti entro l’anno 2016.
NUOVI REQUISITI
I nuovi requisiti per l’accesso al trattamento pensionistico sono di 2 tipi: 1) Pensionamento di vecchiaia. Si raggiunge al conseguimento di 66 anni e 7 mesi di età anagrafica entro il 31.08.2017 (pensionamento d’ufficio) o entro il 31.12.2017 (pensionamento a domanda) con un minimo di anni 20 di contribuzione, sia per gli uomini che per le donne; 2) Pensionamento anticipato. E’ riservato: a) Alle donne che raggiungono 41 anni e 10 mesi di contribuzione (compresi i riscatti, le ricongiunzioni, le contribuzioni figurative e le supervalutazioni) entro il 31.12.2017; b) Agli uomini che al 31.12.2017 raggiungono l’anzianità contributiva di anni 42 e mesi 10. I requisiti sopra indicati si dovranno possedere senza arrotondamenti. Coloro che raggiungeranno i requisiti già menzionati e avranno almeno 65 anni di età anagrafica entro il 31.08.2017, con atto unilaterale da parte dell’Amministrazione, saranno collocati a riposo d’ufficio, secondo l’art. 2 comma 5 del Decreto legge 31.08.2013 n° 101, convertito in legge 30.10.2013 n° 125, che fornisce una interpretazione autentica del decreto legge 201 del 06.12.2011.
OPZIONE DONNA
Come già avvenuto per il 2016, per tutte le donne che possiedono al 31.12.2015 un’età anagrafica di 57 anni e mesi 3 ed una contribuzione minima di anni 35, è previsto il pensionamento a decorrere dal 1° settembre 2017 su specifica richiesta e opzione per il calcolo contributivo di tutta l’anzianità posseduta.
VII SALVAGUARDIA
Nel comma 265 dell’art. 1 della legge 208 del 28/12/2015 è previsto il pensionamento, secondo le regole pre Fornero, per tutti coloro che nell’anno 2011 hanno assistito figli disabili in situazione di gravità e il 31.12.2015 possedevano quota 97 e mesi 3, di cui età anagrafica minima di anni 61 e mesi 3 e contribuzione minima di anni 35. Es.: anni 62 di età e anni 35 e mesi 3 di contribuzione, oppure un mix tra età anagrafica e contributiva (anni 61 e mesi 5 e contribuzione anni 35 e mesi 10).
APPLICAZIONE ART. 72 DECRETO LEGGE 112 DEL 25.06.2008
Tale decreto, presentato dall’allora ministro Brunetta, convertito in legge n° 133 del 06.08.2008, modificava l’art. 16 del D.Lvo 503 del 1992 che consentiva, a domanda, la permanenza in servizio per un biennio oltre l’età massima consentita (anni 65). La modifica ha reso la richiesta “accoglibile” a discrezione dell’Amministrazione, abolendo pertanto il comma 5 dell’art. 509 del D.L.vo 297 del 15/04/1994 (Testo Unico). Il decreto legge 24.06.2014 n° 90, convertito in legge 114 dell’11.08.2014 ha definitivamente abolito l’art. 16 del D. L.vo 503/1992 non consentendo la permanenza in servizio oltre l’età massima per la vecchiaia (attualmente anni 66 e mesi 7).
Resta ancora in vigore il comma 3 dell’art. 509 del Testo Unico che consente la permanenza in servizio fino ad anni 70 per raggiungere il minimo pensionistico (anni 20). Con l’art. 1 comma 257 della legge 28.12.2015 n° 208 si è prevista la concessione di permanere in servizio per un biennio a coloro che sono impegnati con scuole o Università di paesi stranieri in progetti didattici internazionali. Il provvedimento dell’autorizzazione, opportunamente motivato, è concesso dal dirigente scolastico e dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale. E’ prevista la risoluzione unilaterale con preavviso di 6 mesi: 1) Per coloro che compiono 40 anni di contribuzione e possedevano i requisiti per diritto a pensione entro il 31.12.2011; 2) Per le donne e gli uomini che compiono rispettivamente 41 anni e 10 mesi e 42 anni e 10 mesi entro il 31.08.2017.
PRESENTAZIONE DELLE ISTANZE
Entro la data del 20.01.2017 il personale ATA e docente (i dirigenti scolastici entro il 28.02.2017) potranno presentare le dimissioni dal servizio utilizzando esclusivamente la procedura “on line” del sistema Polis del Miur. Il personale in servizio all’estero potrà utilizzare anche la modalità cartacea. Il personale delle province di Trento, Bolzano e Aosta presenterà le domande in modalità cartacea. Le domande di trattenimento in servizio, per raggiungere il minimo contributivo, dovranno essere presentate in forma cartacea sempre entro il 20.01.2017. La scuola di appartenenza gestirà le domande convalidandole al SIDI. Per la presentazione on line delle domande si potranno utilizzare 3 canali: 1) Accedendo direttamente al sito dell’Inps previa registrazione; 2) Utilizzando il Contact Center Integrato (n. 803164); 3) Facendosi assistere dal Patronato Ital Uil. Le ulteriori disposizioni, inserite nella legge di bilancio, saranno pubblicate in seguito all’attuazione della legge stessa.

Consulenze ed assistenza per gli iscritti presso la segreteria territoriale Uil Scuola di Catania. salvo mavica, segretario       decreto:miur-aoodgper-registro_ufficialeu-0038646-07-12-2016

L’INTESA TRA SINDACATI E GOVERNO SULLE PENSIONI E’ IN LEGGE DI BILANCIO

Proietti: «L´intesa tra sindacati e governo sulle pensioni e´ in legge di bilancio»

La Uil esprime soddisfazione. La Uil è soddisfatta che nella Legge di Bilancio approvata siano contenute le misure concordate nel pacchetto previdenziale previsto dall’intesa siglata tra sindacati e Governo.  Dopo anni di tagli al sistema previdenziale è importante che siano state postate risorse pari a 7 miliardi di euro nel prossimo triennio. Di rilievo sono l’estensione della quattordicesima, che riguarderà 1,2 milioni di pensionati, l’elevazione della no tax area, che è un primo taglio delle tasse, e l’impegno a far ripartire nel 2019 la piena perequazione delle pensioni.  Altrettanto importante è la gratuità delle ricongiunzioni che risolverà il problema per quasi 100.000 lavoratrici e lavoratori, l’introduzione della possibilità di pensionamento anticipato per i lavoratori precoci con 41 anni di contributi, la semplificazione della normativa sul pensionamento per i lavori usuranti. Sull’Ape il sindacato continua ad avere delle riserve, ma è stato molto importante l’introduzione dell’Ape agevolata che consentirà di accedere, senza nessun costo, alla pensione a 11 categorie di lavoratori (tra le quali gli operai dell’edilizia, le maestre della scuola d’infanzia, gli infermieri di sala operatoria), a chi è in stato di disoccupazione, a chi ha una invalidità superiore al 74% e a chi assiste una persona con grave disabilità.  

ANCHE PER I LICEI MUSICALI “SCATTA” L’ABUSO DI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO. MIUR CONDANNATO AL RISARCIMENTO

Anche per i licei musicali “scatta”l’abuso di contratti a tempo determinato
Il Giudice di Ancona, a seguito di un ricorso promosso dalla UIL Scuola Marche, condanna il MIUR al pagamento di 5 mensilità ad un docente in servizio presso il liceo musicale.
Il Giudice del Lavoro presso il Tribunale di Ancona, a seguito di un ricorso promosso dalla UIL Scuola Marche, ha riconosciuto ad un docente con contratto a tempo determinato reiterato per 5 anni nella stessa scuola, il pagamento di ben 5 mensilità oltre alle differenze retributive dovute in ragione dell’anzianità di servizio e progressione in carriera.
Ormai numerose sono le sentenze che riconoscono e quantificano il riconoscimento del danno subito dai lavoratori precari nei confronti dei quali è stato più volte reiterato il contratto annuale.

Dopo le prime sentenze favorevoli altri tribunali si sono pronunciati favorevolmente, accogliendo le istanze patrocinate dalla Uil scuola di numerosi precari che hanno chiesto la trasformazione dei contratti annuali in contratti a tempo indeterminato e, in subordine, il riconoscimento economico dovuto alla mancata progressione economica.

Le sentenze ripropongono e rafforzano la validità e la percorribilità dell’iniziativa sindacale dell’UIL Scuola a tutela dei precari, per la continuità nell’attività didattica e dei servizi complementari.

In particolare, il ricorso al lavoro precario nel comparto scuola perpetrato dallo Stato e nel caso specifico dei Licei Musicali, è inaccettabile e sanziona l’inerzia dell’Amministrazione che per mere questioni finanziarie, lascia le stesse istituzioni scolastiche nella precarietà che ricade su studenti e docenti.
Per la UIL Scuola, invece, la definizione dell’organico rappresenta un aspetto propedeutico ed imprescindibile.
 
Queste sentenze che stigmatizzano il mancato riconoscimento economico, ci aiutano a sostenere la battaglia legale da un lato e sindacale dall’altro: insisteremo affinchè quest’anno vengano autorizzate in organico di diritto le oltre 2.000 cattedre (non autorizzate dal MEF lo scorso anno) necessarie per le operazioni di mobilità, per i vincitori di concorso e per la stabilizzazione dei precari nei licei musicali. 

Giuseppe D’Aprile
Segretario Nazionale UIL Scuola

info: segreteria territoriale Uil Scuola Catania. salvo mavica, segretario

Avviato articolato e pianificato piano di formazione per le Rsu: PERSONALE IN SERVIZIO CITTA’ METROPOLITANA DI CATANIA.

Avviato articolato e pianificato piano di formazione per le Rsu: PERSONALE IN SERVIZIO CITTA’ METROPOLITANA DI CATANIA.    

La Uil SCUOLA sta attuando e pianificando un articolato piano di formazione rivolto alle Rsu e ai Terminali associativi sindacali (Tas). In questo delicato e particolare momento storico, con cambiamenti radicali calati dall’alto che coinvolgono in primis la scuola e tutto il personale (Docenti, Ata, Dirigenti); le Rsu rappresentano un presidio di legalità e democrazia, per il ruolo che svolgono e per il consenso che rappresentano. Esse, non solo devono tutelare i lavoratori nel solco del vigente contratto, ma operare per il miglioramento della qualità del sistema formativo ed educativo. Ma il cambiamento che sta subendo la scuola, nasconde dietro la retorica «meritocratica» una logica aziendalistica che ha dato pessimi frutti dov’è stata sperimentata. Ciò viene attuato con procedure discutibili, che assegnano al personale docente forme di «bonus premiale» che mortificano la loro professionalità, indebolendo la collegialità della scuola italiana.
Le Rsu sono la prima e fondamentale trincea nei confronti di un falso riformismo rappresentato dalla 107, fatto di burocrazia e scarsa trasparenza. Le Rsu devono difendere i lavoratori da questo attacco che lede importanti principi costituzionali.
Questo importante compito ha trovato nella formazione presente e futura una leva strategica per i delegati sindacali affinché la loro professionalità si accresca e ne renda più efficace l’azione nei luoghi di lavoro. La contrattazione d’istituto e l’art. 6 del CCNL sono lo strumento per le Rsu per opporre alla 107 un modello diverso di scuola che favorisca la collaborazione tra docenti, Ata e dirigenti scolastici nell’interesse degli allievi che per il 94% frequentano la scuola pubblica. 

( Luigi Panacea)

Mobilità 2017/18: riprende il confronto in sede politica 

RIPORTARE ORDINE E STABILITÀ AD UN SISTEMA IMPAZZITO

 

Mobilità 2017/18: riprende il confronto in sede politica 

RIPORTARE ORDINE E STABILITÀ AD UN SISTEMA IMPAZZITO 
Turi: abbiamo ripreso in “zona Cesarini” un negoziato importante per le persone e per la scuola
Con l’incontro politico di oggi sono venute meno alcune delle cause che hanno portato, per le mancate risposte dell’amministrazione, alla sospensione della trattativa del 17 novembre scorso.
E’ prevalsa la volontà delle parti di trovare possibili soluzioni che riportino, dopo le criticità registrate, nuova stabilità al sistema.
Gli obiettivi della UIL in questo negoziato sono chiari: per riportare ordine e stabilità ad un sistema impazzito,  la mobilità deve riguardare tutto il personale docente e Ata, senza blocchi di nessun tipo, attraverso un sistema più snello e semplice, con regole chiare e trasparenti al fine di limitare al massimo le titolarità su ambito.
Bisogna dare la possibilità a tutto il personale di muoversi col proprio punteggio e di poter scegliere liberamente se andare su scuola, su ambito o se esercitare il diritto alla mobilità sull’intera provincia.
Il passaggio dei docenti da ambito a scuola, che non deve essere assolutamente discrezionale, va definito all’interno del contratto sulla mobilità.
Il Capo di Gabinetto si è impegnato, compatibilmente all’evoluzione del quadro politico, a convocare le organizzazioni sindacali al tavolo della trattativa già a partire dalla prossima settimana ed eventualmente, trasferire, al nuovo Ministro il lavoro fin qui svolto.

ct 7 dicembre 2016

ACCORDO POLITICO GOVERNO-SINDACATI (CGIL, CISL. UIL) RINNOVO CCNL DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

A nessuno  sfugge l’importanza dell’accordo siglato tra il Governo e i sindacati confederali per il rinnovo dei contratti dei lavoratori della pubblica amministrazione.

Per chiarirne al meglio i termini, pubblichiamo il report dei lavori degli GLI ESECUTIVI UNITARI, riuniti a Roma , e le note esplicative e le riflessioni messe a punto dalla segreteria confederale UIL per le politiche contrattuali del pubblico impiego, coordinata da Antonio Foccillo.

Esecutivi Unitari del Pubblico impiego UIL
ACCORDO SBLOCCA CONTRATTI CHE IMPEGNA IL NUOVO GOVERNO
L’occasione per correggere le storture della Legge 107/15

Barbagallo, Foccillo e i Segretari generali del Pubblico Impiego (Pino Turi, Michelangelo Librandi, Nicola Turco, Roberto Papi) hanno discusso e confrontato con i Quadri dirigenti della UIL sui contenuti dell’accordo sottoscritto nei giorni scorsi con il Governo.
In quella sede è stato illustrato l’accordo, sia per la parete normativa che per quella economica, che assume una veste storica, avendo costretto il governo ad invertire la strada intrapresa e concordare con il sindacato di regolare, a favore del contratto, le norme di legge e gli adeguamenti retributivi.
In particolare il Segretario Generale della UiL Scuola, Pino Turi, nel suo intervento, ha affermato che questo accordo ha una validità universale e non può essere disconosciuto dal Governo che seguirà.
Infatti il referendum di giorno 4 indica due elementi chiari:
1) gli italiani sono molto legati alla loro costituzione; 
2) per difenderla si mobilitano in massa.
Questo per la scuola rappresenta, ribadisce il Segretario Generale, un elemento inscindibile per modificare le scelte sbagliate della Legge 107/15 che abbiamo più volte messo in evidenza.
Errori che sostanzialmente si configurano come una mutazione genetica rispetto a principi  e valori costituzionali che per la scuola pubblica statale ne sanciscono il ruolo, che non può essere relegato a semplice servizio, ma si configura come funzione dello Stato che ha il gradimento degli italiani, tanto da vantare una frequenza del 94% degli alunni.
Una Scuola laica e libera che mal si concilia con le novità introdotte dalla legge del governo che operano un condizionamento inaccettabile per una professione così delicata e strategica per lo sviluppo sociale ed economico del paese.
Il nuovo Governo non può che ripartire dall’accordo sottoscritto riconoscendo le ragioni profonde del mondo della scuola.
Ci aspettiamo -continua Turi – che il nuovo ministro dell’Istruzione le sappia interpretare per  dare attuazione agli impegni che già il Governo Renzi aveva assunto nell’accordo relativo allo sblocco dei contratti del pubblico impiego anche al fine di revisionare gli aspetti di carattere legislativo a favore della contrattazione.

la nota esplicativa a cura della UIL   nota-accordo2

s.m.

ESECUTIVI UNITARI DEL PUBBLICO IMPIEGO UIL: ACCORDO SBLOCCA CONTRATTI CHE IMPEGNA IL NUOVO GOVERNO

06 DICEMBRE 2016 

ACCORDO SBLOCCA CONTRATTI CHE IMPEGNA IL NUOVO GOVERNO

ESECUTIVI UNITARI DEL PUBBLICO IMPIEGO UIL 

L’OCCASIONE PER CORREGGERE LE STORTURE DELLA LEGGE 107/15 

Barbagallo, Foccillo e i Segretari generali del Pubblico Impiego (Pino Turi, Michelangelo Librandi, Nicola Turco, Roberto Papi) hanno discusso e confrontato con i Quadri dirigenti della UIL sui contenuti dell’accordo sottoscritto nei giorni scorsi con il Governo.

In quella sede è stato illustrato l’accordo, sia per la parete normativa che per quella economica, che assume una veste storica, avendo costretto il governo ad invertire la strada intrapresa e concordare con il sindacato di regolare, a favore del contratto, le norme di legge e gli adeguamenti retributivi.

In particolare il Segretario Generale della UiL Scuola, Pino Turi, nel suo intervento, ha affermato che questo accordo ha una validità universale e non può essere disconosciuto dal Governo che seguirà. Infatti il referendum di giorno 4 indica due elementi chiari:

1) gli italiani sono molto legati alla loro costituzione;

2) per difenderla si mobilitano in massa.

Questo per la scuola rappresenta, ribadisce il Segretario Generale, un elemento inscindibile per modificare le scelte sbagliate della Legge 107/15 che abbiamo più volte messo in evidenza.

Errori che sostanzialmente si configurano come una mutazione genetica rispetto a principi e valori costituzionali che per la scuola pubblica statale ne sanciscono il ruolo, che non può essere relegato a semplice servizio, ma si configura come funzione dello Stato che ha il gradimento degli italiani, tanto da vantare una frequenza del 94% degli alunni.

Una Scuola laica e libera che mal si concilia con le novità introdotte dalla legge del governo che operano un condizionamento inaccettabile per una professione così delicata e strategica per lo sviluppo sociale ed economico del paese. Il nuovo Governo non può che ripartire dall’accordo sottoscritto riconoscendo le ragioni profonde del mondo della scuola.

Ci aspettiamo -continua Turi – che il nuovo ministro dell’Istruzione le sappia interpretare per dare attuazione agli impegni che già il Governo Renzi aveva assunto nell’accordo relativo allo sblocco dei contratti del pubblico impiego anche al fine di revisionare gli aspetti di carattere legislativo a favore della contrattazione.

PARTE IL TFA PER IL SOSTEGNO: IL III° CICLO CON 5.108 POSTI DISPONIBILI

05 DICEMBRE 2016 

PARTE IL TFA PER IL SOSTEGNO

IL MINISTRO GIANNINI PROBABILMENTE IN UNO DEI SUOI ULTIMI ATTI, HA FIRMATO IL DECRETO MINISTERIALE 

IL III° CICLO CON 5.108 POSTI DISPONIBILI 

Con il Decreto Ministeriale n. 948, firmato dal Ministro in data 01-12-2016, viene attivo il III° ciclo dei corsi di specializzazione per il sostegno per il 2016/17.

La decisione ministeriale è scaturita dalla carenza di docenti specializzati per le attività di sostegno in tutti gli ordini di scuola.

Il provvedimento ministeriale autorizza complessivamente 5.108 posti e si rivolge elusivamente ai candidati in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento, per il grado di scuola per il quale intende conseguire la specializzazione per il sostegno.

Entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, quindi entro il prossimo 16 dicembre, gli atenei, in accordo con gli USR, definiscono il piano dell’offerta formativa. I singoli atenei definiranno le modalità di iscrizione ai corsi per i quali è prevista una prova d’accesso e la valutazione di eventuali titoli culturali e professionali.

I docenti risultati idonei ma non in posizione utile nonché i docenti che hanno interrotto la frequenza del precedente ciclo vengono ammessi anche in soprannumero.

Pensionamenti: Le domande entro il 20 gennaio 2017.

 

Pensionamenti :  Le domande entro il 20 gennaio 2017.

MIUR DECRETO N.941 DEL 1 DICEMBRE 2016.  

20 gennaio 2017  termine ultimo per la presentazione, da parte del personale DOCENTE,EDUCATIVO,ATA, delle domande di cessazione, o dimissioni volontarie, raggiungimento minimo contributivo nonché trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale.

link: hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/home

Turi: l’accordo con il Governo, può essere un modo per ricucire lo strappo con il mondo della scuola

01 DICEMBRE 2016 

Turi: l’accordo con il Governo, può essere un modo per ricucire lo strappo con il mondo della scuola

CONTRATTO | IL GOVERNO FINALMENTE SCOPRE LE CARTE 

UIL: UNA POSSIBILITÀ CHE PASSA PROPRIO PER IL NEGOZIATO CONTRATTUALE 

Il contratto firmato ieri – sottolinea Pino Turi, segretario generale Uil Scuola – può rappresentare un modo per ricucire lo strappo con il mondo della scuola.

Una possibilità che passa proprio per il negoziato contrattuale. La scuola – precisa Turi – si trova ad affrontare norme legislative che si configurano come vere e proprie invasioni di campo sul terreno della contrattazione.

Le misure definite, quindi, possono essere un valido strumento per correggere misure sbagliate e etero dirette che minano l’autonomia scolastica e incidono negativamente sul lavoro esui diritti delle persone.

Sarà sicuramente per le difficoltà del Governo in questa fase di ricerca del consenso sul quesito referendario, ma con l’accordo politico sottoscritto tra Governo e CGIL, CISL e UIL, il Governo scopre le carte e mette nero su bianco, impegni e risorse per i rinnovi dei contratti del pubblico impiego e scuola.

Ci sono le premesse per aprire e definire un contratto vero – commenta il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi. Con la sottoscrizione dell’accordo si ripristinano sostanzialmente le norme e le materie di contrattazione che sono state sottratte dalla legge.

La scheda di sintesi dell’intesa che definisce la discontinuità con le scelte politiche del passato

• L’accordo sancisce la fine della moratoria dei contratti del pubblico impiego che saranno rinnovati.

• La vigenza contrattuale è 2016- 2018 l’aumento nel triennio sarà di almeno 85 euro medie pro-capite.

• Nell’applicazione della delega legislativa e negli atti di indirizzo saranno riequilibrate a favore della contrattazione, le leggi, a partire dalla Brunetta, che hanno rappresentato un ostacolo alla contrattazione.

• La contrattazione decentrata non potrà essere superata da atti unilaterali per i quali si prevede la riforma.

• Saranno riportate alla contrattazione la valutazione e l’organizzazione del lavoro, la formazione.

• Sono previste azioni politiche di supporto alla defiscalizzazione del salario accessorio.

• Saranno attivate nuove forme di relazioni sindacali per sostenere il superamento del precariato e la previdenza complementare ..

ACCORDO PUBBLICO IMPIEGO – Barbagallo: «Molto soddisfatti per accordo. Completare opera con rinnovo contratti»

01 DICEMBRE 2016 

Barbagallo: «Molto soddisfatti per accordo. Completare opera con rinnovo contratti»

ACCORDO PUBBLICO IMPIEGO 

Per la Uil, il «dopo accordo» è già iniziato.

Dopo la firma di ieri sera a Palazzo Vidoni, infatti, questa mattina, il Segretario generale, Carmelo Barbagallo, ha partecipato all’Esecutivo della UilFpl, la categoria degli Enti Locali e della sanità, per illustrare i contenuti dell’intesa e per parlare delle immediate prospettive.

«Quello firmato ieri – ha detto Barbagallo – è un accordo che riconosce il valore del lavoro pubblico e ne valorizza la professionalità. Anche in questa circostanza, il Sindacato confederale ha saputo muoversi unitariamente, recuperando in pieno il proprio naturale ruolo contrattuale.
C’è stato un grande impegno che ha dato i suoi frutti: siamo molto soddisfatti.
Nel merito, abbiamo ottenuto la modifica della legge Brunetta, il superamento del cosiddetto sistema di valutazione 25/50/25, lo sblocco della contrattazione di secondo livello, la defiscalizzazione del salario accessorio, l’introduzione del welfare aziendale, il sostegno allo sviluppo della previdenza complementare e il superamento del precariato.

Ora – ha sottolineato il leader della Uil – bisogna completare l’opera e passare al rinnovo vero e proprio dei contratti, in tutti i singoli comparti: questo Governo potrà attivare le procedure amministrative previste per l’avvio dei singoli tavoli e, nel giro di pochi mesi, si potranno definire i rinnovi. Così finalmente – ha concluso il leader della Uil – tutti i lavoratori del pubblico impiego potranno avere il concreto riconoscimento del loro diritto contrattuale».