IL MINISTRO ASSICURI UNA SOLUZIONE – Pagamento dei supplenti: inaccettabili i ritardi

25 DICEMBRE 2015 

Pagamento dei supplenti: inaccettabili i ritardi

IL MINISTRO ASSICURI UNA SOLUZIONE

Ancora una volta gli annunci del MIUR si scontrano con la realtà. Migliaia di supplenti non percepiranno gli stipendi maturati a partire dall’inizio dell’anno scolastico.
Nonostante le segnalazioni effettuate, le nostre ripetute denunce e le rassicurazioni ottenute dai rappresentanti del MIUR da tempo sollecitati a risolvere il problema, la fascia più debole del personale scolastico resta senza salario.
Il testo nel link>>>

convocazione assemblea straordinaria I.R.A.S.E.

22.12.2015

SEGRETERIA TERRITORIALE CATANIA. Prot. 148 del 22.12.2015

# Ai Sigg.ri  Soci Fondatori  I.R.A.S.E.  CATANIA Sezione Periferica I.R.A.S.E.  NAZIONALE

Amato Anna Maria,Castronuovo Giovanna Rita,Santoro Mario,Guarino Amleto,Cutugno Agata,Fichera Giuseppina.

# ALL’ALBO  SEDE.  # AL SITO WEB:  WWW.UILSCUOLA CATANIA.IT

Oggetto: Indizione Assemblea Straordinaria ai sensi art. 7 dello Statuto ed in via sussidiaria ai sensi dell’art.3 dello statuto.Con la presente, il sottoscritto Salvatore Mavica, segretario generale territoriale di questa Organizzazione Sindacale, nella qualità e facoltà, comunica alle SS. LL. di aver indetto Assemblea Straordinaria ai sensi art. 7 dello Statuto ed in via sussidiaria ai sensi dell’art.3 dello statuto:LUNEDI’ 18 GENNAIO 2016, in prima convocazione, alle ore 10,30 MARTEDI’ 19 GENNAIO 2016, in seconda convocazione, alle ore 10,30 presso LA SEDE DELLA SEGRETERIA TERRITORIALE UILSCUOLA CATANIA, Via Giuseppe Patanè n.15.Ordine del giorno: comunicazioni del segretario generale territoriale Uil Scuola;ammissione nuovi soci IRASE Catania. Distinti saluti.  Salvo Mavica, segretario generale territoriale Uil Scuola Catania

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10,30.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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  1.  

Per Natale una circolare al posto dello stipendio – TURI: NELLA LEGGE DI STABILITÀ IL GOVERNO STANZIA FONDI PER LA SCUOLA MA DIMENTICA IL LAVORO DELLE PERSONE.

21 DICEMBRE 2015 

Per Natale una circolare al posto dello stipendio

TURI: NELLA LEGGE DI STABILITÀ IL GOVERNO STANZIA FONDI PER LA SCUOLA MA DIMENTICA IL LAVORO DELLE PERSONE.

Il ministro farebbe bene a passare dalle aule parlamentari a quelle scolastiche per verificare direttamente la confusione e le incertezze che questa legge sta producendo.

Ancora una volta siamo costretti ad assistere, in stile Leopolda, alle mirabolanti azioni governative in favore della scuola e dei giovani. Gli stessi giovani a cui, invece di garantire un futuro mettendo mani ad una seria riforma delle pensioni che liberi qualche posto per il loro inserimento, si danno cose, come il contributo per acquistare strumenti musicali.

Intanto a Taranto – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – rischia di chiudere il liceo musicale dopo oltre 100 anni di attività.

E’ curioso che in questa legge di Stabilità si trovino soldi per tutti, inseriti in mille rivoli, per accontentare caste e lobby e poi si lasciano i supplenti senza stipendio, lavoratori che stanno tenendo aperte le scuole.

Il Miur proprio in queste ore invia una circolare alle scuole chiedendo alle segreterie di mettere a punto i documenti necessari per pagare i supplenti, con a rata di gennaio.

Invece di premere per una emissione straordinaria al Mef, manda una circolare.

Così mentre il numero degli insegnanti impegnati nelle supplenze non è affatto diminuito, si  deve attingere alle risorse del prossimo anno, evidentemente perché ricadano sull’esercizio finanziario 2016, per mancanza di copertura su quello del 2015.

Una circostanza ampiamente prevedibile che si è fatta ricadere sui supplenti, lasciandoli senza stipendio.

Resta il fatto che i supplenti passeranno il Natale senza soldi.

IL REPORT DELL’INCONTRO ALL’ARAN: I comparti saranno 4

18 DICEMBRE 2015 

I comparti saranno 4

RIDUZIONE COMPARTI. TERZO ROUND
IL REPORT DELL’INCONTRO ALL’ARAN

I comparti saranno sicuramente 4”. Questo l’annuncio del Presidente dell’ARaN nell’introduzione dei lavori del terzo incontro, a distanza di un mese dall’ultima riunione, avente oggetto la revisione dei comparti di contrattazione (e di rappresentanza) alla luce delle riduzioni previste dalla normativa vigente.

Il tempo trascorso, evidentemente, ha permesso di effettuare le necessarie verifiche, rispetto alle richieste di parte sindacale.

Quattro grandi contenitori, tre dei quali, di fatto, già costituiti: Sanità/salute, Scuola/educazione, Regioni/Autonomie Locali. Il nodo potrebbe essere sulla costituzione del 4 contenitore: i poteri centrali. Ogni comparto è stato pensato dal punto di vista dell’incrocio di due criteri: forte caratterizzazione e numeri/quantità del personale.

Al termine della breve illustrazione della proposta di parte pubblica, le Organizzazioni Sindacali sono state invitate ad una fitta serie di incontri, al fine di giungere alla firma dell’accordo entro il termine di gennaio.

La UIL, attraverso una delegazione guidata dal segretario Antonio Foccillo e con la partecipazione di Pietro Di Fiore per la UIL Scuola, apprezzando l’apertura del Presidente dell’ARAN e quindi l’accoglimento della richiesta di almeno un quarto comparto, ha ribadito piena disponibilità a trovare soluzioni, qui, sul tavolo negoziale.

Ovviamente il proseguo del confronto, anche a tappe forzate, non può eludere due problemi di carattere generale: la legge di stabilità e la legge Brunetta. La pochezza delle risorse e la forte limitazione degli spazi contrattuali.

Ci viene chiesto un forte impegno alla riforma dei comparti, da un lato in mancanza di risorse o di impegno, anche futuro, sulle Necessarie risorse; dall’altro mantenendo una cornice normativa fortemente invasiva dei terreni e delle competenze contrattuali.

Sono necessari, questa la richiesta di Foccillo, rispetto dei ruoli negoziali e maggiori disponibilità economiche. Queste ultime, se non disponibili nell’immediato, siano quantomeno garantite, attraverso impegni precisi, nell’immediato futuro.

Risorse, sblocco della contrattazione di II Livello, delegificazione di ambiti prettamente contrattuali: queste in sintesi le richieste della UIL a un governo oggi comunque inadempiente rispetto alla Sentenza della Consulta.

Al termine dell’incontro, il Presidente della Agenzia negoziale, nel comprendere l’importanza dei nodi posti sul tavolo, ha sottolineato come alcune questioni siano parallele e diverse e non interne all’oggetto della contrattazione odierna.

E’ evidente, però, come l’esito di questo confronto, ovvero il porre tutti i temi aperti sul tavolo permetterà di portare al Governo tutte le questioni: interne, prossime, parallele.

LEGGE SULLA SCUOLA E TRASFERIMENTI DEL PERSONALE – Turi: bisogna creare condizioni di equità

18 DICEMBRE 2015 

Turi: bisogna creare condizioni di equità

LEGGE SULLA SCUOLA E TRASFERIMENTI DEL PERSONALE

Uil:garantire a tutti la possibilità di potersi spostare, definire gli organici, rispondere con misure adeguate ad una situazione straordinaria

Siamo in una situazione di grande confusione ed incertezza a cui la fase di  mobilità straordinaria, deve dare risposte concrete: la questione della mobilità riguarda tutti i lavoratori ed in particolare i docenti sui quali ricadono le contraddizione della legge 107.

La mobilità deve riguardare i docenti di ruolo e neo immessi: nessuno ne è escluso, nessuno può restare escluso: è quanto prevede una risoluzione dell’Esecutivo nazionale della Uil Scuola che si è svolto in questi due giorni a Fiuggi.

La mobilità si fa guardando all’organico: è una regola di buon senso.
Ne vanno previsti almeno tre: quello di diritto, quello potenziato e quello di fatto.
Sulla base di questo quadro di riferimento occorre garantire a tutti la possibilità di potersi spostare, su tutti i posti disponibili.

E’ quanto ha ribadito oggi  Pino Turi –nel corso dell’Esecutivo della Uil Scuola – sottolineando  come  è assolutamente vicino il rischio di trovarsi di fronte a una serie di rigidità normative e di risultati indesiderati dovuti al mix di provvedimenti  che si va componendo sulla mobilità.

Un sistema che la Uil Scuola ha oggi messo sotto la lente di ingrandimento su alcuni  punti essenziali:

  1. riconoscere a tutti i lavoratori la possibilità di accedere alla mobilità volontaria su tutti i posti disponibili e vacanti secondo le disponibilità dell’organico classe;
  2. riconoscere a tutti i lavoratori la possibilità di accedere alla mobilità volontaria su tutti i posti disponibili e vacanti secondo le disponibilità dell’organico potenziato;
  3. consentire i trasferimenti interprovinciali a tutti i lavoratori  su tutti i posti disponibili e vacanti dopo le operazioni a domanda e d’ufficio delle fasi provinciali, sia sull’organico sede che su quello potenziato;
  4. accedere ai movimenti in deroga al blocco triennale sia per i movimenti nella provincia che in quella interprovinciale, su tutti i posti di organico sede e potenziato;
  5. accedere ai movimenti di passaggio di ruolo sia nel livello provinciale che interprovinciale in deroga ad ogni blocco;

Sono questi gli aspetti sui quali, secondo la Uil Scuola, è possibile aprire e concludere positivamente la trattativa sulla mobilità nell’interesse dei lavoratori e della qualità della nostra scuola. Vedremo nell’incontro con il ministro se ci saranno spazi per una proficua mediazione.

AT DI CATANIA: PERSONALE ATA – RINVIO calendario convocazione Assistente Amministrativo e Collaboratore Scolastico A.S. 2015/2016

18 DICEMBRE 2015

AT DI CATANIA: PERSONALE ATA – RINVIO calendario convocazione Assistente Amministrativo e Collaboratore Scolastico A.S. 2015/2016

PERSONALE ATA
Pubblicazione RINVIO calendario convocazione Assistente Amministrativo e Collaboratore Scolastico A.S. 2015/2016

Allegati:

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AT DI CATANIA: PERSONALE ATA – Calendario convocazione e disponibilità posti profili Assistente Amministrativo e Collaboratore Scolastico A.S. 2015/2016

17 DICEMBRE 2015

AT DI CATANIA: PERSONALE ATA – Calendario convocazione e disponibilità posti profili Assistente Amministrativo e Collaboratore Scolastico A.S. 2015/2016

PERSONALE ATA
Pubblicazione calendario convocazione e disponibilità posti profili Assistente Amministrativo e Collaboratore Scolastico A.S. 2015/2016

Allegati:

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SUPPLENTI SENZA STIPENDIO – Turi: il rimbalzo di competenze lascia i prof senza un euro

17 DICEMBRE 2015 

Turi: il rimbalzo di competenze lascia i prof senza un euro

SUPPLENTI SENZA STIPENDIO
UIL: SERVE EMISSIONE STRAORDINARIA PER PAGARE IL LAVORO DI MIGLIAIA DI PERSONE

Il combinato disposto di competenze del Miur, delle scuole, dell’Economia ha lasciato migliaia di persone senza stipendio. Ormai da mesi.

E’ questo il risultato – mette in luce Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola – di leggi  emanate senza un piano di fattibilità. Così non solo la supplentite non è passata, ma siamo in presenza di insegnanti anche di ruolo che sono stati spostati lontano e lasciati senza retribuzione.

Una situazione non più sostenibile per quei tanti insegnanti che la scuola la vivono, non in modo mediatico, ma reale. Il Governo dovrebbe cominciare a porsi in modo propositivo rispetto alla soluzione dei problemi aggiungerei  – dice Turi – anche con un po’ di umiltà.
La legge 107 mostra  i propri limiti ogni volta che viene applicata concretamente.

Nei giorni scorsi abbiamo chiesto un incontro con il ministro per mettere a punto le soluzioni legate alla mobilità del personale.  La possibilità di intervenire con una emissione straordinaria per pagare il lavoro dei supplenti sarà per noi all’ordine del giorno in quella sede.

I TRASFERIMENTI DEL PERSONALE NELL’ANNO DELLE NUOVE ASSUNZIONI – Turi: servono strumenti normativi adatti ad una situazione straordinaria

14 DICEMBRE 2015

Turi: servono strumenti normativi adatti ad una situazione straordinaria

I TRASFERIMENTI DEL PERSONALE NELL’ANNO DELLE NUOVE ASSUNZIONI

UIL: inaccettabili disparità di trattamento: chi vuole spostarsi non può farlo. Chi non vuole, deve.
Rischiamo un carosello infinito dove alle legittime aspettative delle persone si risponde con regole inadeguate e imprecise.

Anna è insegnante di ruolo, da qualche anno, a Torino.
Quest’anno vorrebbe trasferirsi a Roma. Per farlo presenterà domanda di trasferimento.
Al momento attuale, stante che sul tema della mobilità regna la massima incertezza, si può supporre che,  se otterrà il trasferimento cambierà non solo città ma anche ‘status’: il trasferimento infatti comporterà la perdita della titolarità dalla sua scuola per assumere quella dell’ambito territoriale. Passerà dalla scuola all’ambito: da lì verrà scelta dal dirigente per l’attribuzione dell’incarico triennale.

Carla è stata immessa in ruolo nella fase C è di Torino ed è riuscita restare a Torino su sede provvisoria.
Lei non ha alcuna intenzione di spostarsi,  dovrà, invece,  partecipare alla mobilità per tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale. Corre, quindi, il fondato rischio di doversi trasferire anche non volendolo. Anche lei andrebbe in un ambito territoriale. Ed è dall’ambito che verrà scelta dal dirigente per l’attribuzione dell’incarico triennale.

Francesco è stato immesso in ruolo nella fase O – A  a Torino.  Vorrebbe tornare a Napoli ma per il suo caso vale il blocco triennale per la mobilità interprovinciale. Non può trasferirsi. Sarà costretto a restare nella provincia di Torino.

Situazioni concrete che producono effetti indesiderati e opposti.
Chi vuole spostarsi non può farlo, chi non vuole deve.
Si è passati dalla lotteria estiva – commenta Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola – alla giostra di Natale.  Quel che si preannuncia – spiega – è un carosello infinito dove alle legittime aspettative delle persone si risponde con strumenti legislativi inadeguati e imprecisi.

Siamo in una situazione straordinaria – aggiunge Turi  – occorre mettere a punto strumenti normativi che consentano a tutti di potersi spostare su tutti i posti.

Abbiamo chiesto un incontro al ministro per mettere a punto le soluzioni più adatte:  nessuno può essere escluso.  Nella trattativa che è in corso vanno superate le disparità di trattamento e trovate le soluzioni per dare chiarezza di metodo e certezze alle persone.

Ecco il quadro delle possibilità che si profilano per la mobilità degli insegnanti, se si prendono in considerazione le diverse fasi delle immissioni in ruolo:

Blocco triennale

Provincia

Regione

Ambiti

Personale già in ruolo
al 2014 -2015

Tutti

NO

SI

SI

FASE 0
personale assunto da GAE

36.000

SI

SI

NO

Scuola

FASE A
personale assunto da GAE

11.000

SI

SI

NO

Scuola

FASE B
Posti di diritto rimasti
dalle fasi 0 e A
(scelta tra 100 province)

9.000

NO

NO

NO

SI

FASE C
Posti dell’organico Potenziato

55.000

NO

NO

NO

SI

Il Coordinamento Nazionale per le Politiche dell’Infanzia e della sua Scuola incontra l’INVALSI

Il Coordinamento Nazionale per le Politiche dell’Infanzia e della sua Scuola incontra l’INVALSI

Rapporto di autovalutazione nella scuola dell’infanzia: elemento necessario per la unità del sistema Da mettere a punto con le scuole tramite una fase sperimentale.

Il coordinamento nazionale per le politiche dell’infanzia e della sua scuola al momento dell’ avvio delle procedure di autovalutazione delle scuole ha criticato  ripetutamente la scelta di escludere la scuola dell’infanzia dalla elaborazione dei Rapporti di autovalutazione degli istituti comprensivi, onnicomprensivi e dai circolo didattici.

L’azione di sensibilizzazione ha determinato l’avvio di una serie di approfondimenti che hanno coinvolto il Miur, direzione generale per gli ordinamenti e per la valutazione del sistema dell’istruzione e L’INVALSI.

Il coordinamento, sostenitore di questa esigenza,  ha promosso un incontro con il direttore generale dell’istituto nazionale di valutazione, dottor Roberto Mazzoli e la dott.ssa Cristina Stringher per verificare lo stato dell’arte e ha rappresentato le proprie posizioni:

  • Il contributo di qualità e specificità con cui la scuola dell’infanzia arricchisce l’esperienza organizzativa e la qualità degli apprendimenti alla base dell’intero percorso educativo dei giovani e quindi nei contributi che la sua organizzazione fornisce all’ autovalutazione delle scuole non può essere ignorato.
  • I meccanismi di autovalutazione delle scuole non possono fare a meno di riconoscere e valorizzare il contributo di qualità e  di specificità che la scuola dell’infanzia apporta;
  • L’esclusione non può essere sostenuta dalla difficoltà di rilevare i livelli di maturazione dei bambini rispetto agli esiti di apprendimento attesi;
  • È necessario approntare strumenti di rilevazione diversi da quelli in uso in altri ordini e gradi di scuola, partendo da elementi di contesto, ad esempio, da cui non possono essere esclusi il valore della routine, l’osservazione sistematica, le relazioni tra gruppi di pari, l’integrazione tra i bambini e quant’altro;
  • Va evitato ogni equivoco sulla correlazione tra rilevazioni oggettive e valutazione delle capacità professionali dei docenti;
  • Va messo a punto un RAV specifico, ma inserito a pieno titolo in quello d’Istituto, evitando il rischio di portare fuori dall’attuale ordinamento la scuola dell’infanzia, valorizzando tutti gli elementi di raccordo e di continuità con gli altri segmenti;
  • Gli strumenti per l’autovalutazione della scuola dell’infanzia, quale parte integrante del sistema dell’istruzione e quale parte attiva e specifica della organizzazione delle istituzioni scolastiche vanno tarati tramite una fase sperimentale che solleciti il coinvolgimento e la condivisione delle scuole stesse e degli operatori tutti.

I rappresentanti dell’Invalsi hanno fornito numerosi elementi di chiarificazione condividendo sostanzialmente gli esiti della discussione hanno comunicato che gli esiti del lavoro saranno consegnati al MIUR per l’assunzione delle azioni di competenza.

I componenti del Coordinamento hanno dato disponibilità ad ulteriori  approfondimenti, considerano inoltre positiva una fase esplorativa di collaborazione al fine di rendere adeguata la definizione degli strumenti stessi, anche in considerazione che nessun docente della scuola dell’infanzia ha potuto far parte del comitato di elaborazione nominato dal MIUR.                                                                                                    By segreteria Territoriale Uilscuola Ct, s.mavica segretario generale

Carosello infinito, articolato burocratico calato dall’alto, sicuramente non ponderato. E le persone? numeri o sudditi? Cambiate verso , adesso, davvero!

I trasferimenti del personale nell’anno delle nuove assunzioni Turi: servono strumenti normativi adatti ad una situazione straordinaria UIL: inaccettabili disparità di trattamento: chi vuole spostarsi non può farlo. Chi non vuole, deve. Rischiamo un carosello infinito dove alle legittime aspettative delle persone si risponde con regole inadeguate e imprecise.

Anna è insegnante di ruolo, da qualche anno, a Torino. Quest’anno vorrebbe trasferirsi a Roma. Per farlo presenterà domanda di trasferimento. Al momento attuale, stante che sul tema della mobilità regna la massima incertezza, si può supporre che,  se otterrà il trasferimento cambierà non solo città ma anche ‘status’: il trasferimento infatti comporterà la perdita della titolarità dalla sua scuola per assumere quella dell’ambito territoriale. Passerà dalla scuola all’ambito: da lì verrà scelta dal dirigente per l’attribuzione dell’incarico triennale.

Carla è stata immessa in ruolo nella fase C è di Torino ed è riuscita restare a Torino su sede provvisoria. Lei non ha alcuna intenzione di spostarsi,  dovrà, invece,  partecipare alla mobilità per tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale. Corre, quindi, il fondato rischio di doversi trasferire anche non volendolo. Anche lei andrebbe in un ambito territoriale. Ed è dall’ambito che verrà scelta dal dirigente per l’attribuzione dell’incarico triennale.

Francesco è stato immesso in ruolo nella fase O – A  a Torino.  Vorrebbe tornare a Napoli ma per il suo caso  vale il blocco triennale per la mobilità interprovinciale. Non può trasferirsi. Sarà costretto a restare nella provincia di Torino.

Situazioni concrete che producono effetti indesiderati e opposti. Chi vuole spostarsi non può farlo, chi non vuole deve.  Si è passati dalla lotteria estiva – commenta Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola  – alla giostra di Natale. Quel che si preannuncia – spiega – è un carosello infinito dove alle legittime aspettative delle persone si risponde con strumenti legislativi inadeguati e imprecisi.Siamo in una situazione straordinaria – aggiunge Turi  – occorre mettere a punto strumenti normativi che consentano a tutti di potersi spostare su tutti i posti.  Abbiamo chiesto un incontro al ministro per mettere a punto le soluzioni più adatte:  nessuno può essere escluso.  Nella trattativa che è in corso vanno superate le disparità di trattamento e trovate le soluzioni per dare chiarezza di metodo e certezze alle persone. 

Ecco il quadro delle possibilità che si profilano per la mobilità degli insegnanti, se si prendono in considerazione le diverse fasi delle immissioni in ruolo:

Blocco triennaleProvinciaRegioneAmbiti
Personale già in ruolo al 2014 -2015TuttiNOSISI
FASE 0 personale assunto da GAE36.000SISINOScuola
FASE A personale assunto da GAE11.000SISINOScuola
FASE B Posti di diritto rimasti dalle fasi 0 e A (scelta tra 100 province)9.000NONONOSI
FASE C Posti dell’organico Potenziato55.000NONONOSI

Mobilità del personale: I SINDACATI SCUOLA CHIEDONO UN INCONTRO URGENTE AL MINISTRO

11 DICEMBRE 2015 

Mobilità del personale

I SINDACATI SCUOLA CHIEDONO UN INCONTRO URGENTE AL MINISTRO 

Al Direttore Generale – Maria Maddalena Novelli

E’ imminente l’invio di una richiesta di incontro al Ministro da parte dei Segretari Generali di Flc Cgil- Cisl Scuola- Uil Scuola- Snals e Gilda sulle problematiche riguardanti la mobilità per il 2016/2017. Pertanto chiediamo il rinvio dell’incontro fissato per il 14 p.v. e la riconvocazione del tavolo dopo il confronto politico che auspichiamo possa essere fissato al più presto.

Flc Cgil   Cisl Scuola     Uil Scuola    Snals      Gilda

RISORSE CONTRATTUALI ALLE SCUOLE: sottoscritta definitivamente l’intesa MOF 2015/2016

10 DICEMBRE 2015 

Sottoscritta definitivamente l’intesa MOF 2015/2016

RISORSE CONTRATTUALI ALLE SCUOLE
DEFINITA LA QUOTA DEL SOSTEGNO PER LE SUPERIORI

Al termine dell’iter di certificazione è stato sottoscritto – tra organizzazioni sindacali scuola e MIUR – l’accordo per la ripartizione del MOF per l’a.s. 2015/2016, per il finanziamento degli istituti contrattuali finalizzati a retribuire il personale del comparto scuola e relativi al Fondo per l’istituzione scolastica, alle Funzioni strumentali, agli Incarichi specifici ATA, alla Pratica sportiva, alle ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti, per le Aree a rischio e per il personale comandato presso gli uffici del MIUR.
Per l’utilizzo delle risorse di questi ultimi due istituti contrattuali si dovrà procedere alla stipula di specifici contratti integrativi nazionali.
L’accordo sottoscritto ricalca l’intesa del 13 agoto 2015 e le somme spettanti alle singole scuole sono state già comunicate con una mail massiva nel settembre 2015.
E’ stata inoltre indicata da parte dei rappresentanti del MIUR la percentuale che consente di calcolare – per scuola secondaria superiore – la quota spettante in relazione al numero dei docenti di sostegno che è pari allo 0,69% dei posti di sostegno in organico di fatto, in ciascuna scuola. Gli importi relativi a questa voce – che comunque possono essere facilmente stimati – saranno comunicati alle scuole dal MIUR nei prossimi giorni.
Restano, tuttavia, irrisolti alcuni aspetti relativi al MOF dello scorso anno e la definizione destinazione delle economie relative. Come restano immutati i parametri di riferimento su cui si calcola la quantificazione del MOF che non comprendono l’organico del potenziato di cui alla legge 107/2015.
Per la UIL scuola ha partecipato Antonello Lacchei.

Supplenti senza stipendio e segreterie in difficoltà gestionale: I SINDACATI CHIEDONO INCONTRO AL MINISTERO

10 DICEMBRE 2015 

Supplenti senza stipendio e segreterie in difficoltà gestionale

I SINDACATI CHIEDONO INCONTRO AL MINISTERO 

FLC Cgil CISL Scuola UIL Scuola SNALS Confsal GILDA Unams chiedono un incontro urgente in merito a due specifiche questioni: la mancanza di risorse per la copertura delle supplenze e la persistenza delle disfunzionalità del sistema SIDI.
Due circostanze che, protraendosi ormai da tempo, lasciano un numero elevatissimo di lavoratori senza stipendio e le segreterie scolastiche in grave difficoltà gestionale.

ORGANICO POTENZIATO: linee di orientamento per il corretto utilizzo

09 DICEMBRE 2015 

Linee di orientamento per il corretto utilizzo

ORGANICO POTENZIATO
LA SCHEDA E IL DOCUMENTO DEI SINDACATI SCUOLA 

Linee di orientamento per il corretto utilizzo
dell’organico per il potenziamento
Premessa
Terminate le assunzioni della cosiddetta fase C, tutte le scuole sono alle prese con l’utilizzazione del personale docente assegnato sui posti di organico aggiuntivo per le finalità di cui al comma 7 della L.107 (posti per il potenziamento).
L’avvio di quello che sarà l’organico dell’autonomia, cuore della riforma e dei suoi contenuti innovatori, sta creando non poca confusione e certamente sembra aggiungere nuovi problemi anziché risolvere quelli già presenti nelle scuole.
Ricordiamo le difficoltà dovute al divieto di nominare i supplenti per il primo giorno di assenza e le difficoltà determinate da tale divieto per il personale ATA che non può essere sostituito nemmeno per assenze lunghe .
Aggiungiamo il caos nelle graduatorie d’istituto, il riproporsi ancora una volta del carosello dei supplenti, il dramma dei ritardi nel pagamento degli stipendi a tanti precari che, dopo tre mesi di lavoro, non hanno ancora visto un euro.
La prima attuazione della legge, avviata a settembre, non ha portato un miglioramento del servizio e delle condizioni di lavoro e certo non basterà l’organico potenziato, così come impostato e definito dalla Legge 107, a riportare nelle nostre scuole un clima di maggiore serenità.
La scuola dell’infanzia resterà comunque priva di ulteriori risorse di organico, essendo stata in partenza esclusa dalle assunzioni della fase C; le viene così negata ogni opportunità di sviluppo professionale e di una generalizzazione dell’offerta indispensabile a garantire alle bambine e ai bambini la possibilità di inserirsi a tre anni nel sistema di istruzione.
Le molte criticità che si stanno rilevando non sono solo dovute all’attuazione di provvedimenti che si realizzano ad anno scolastico avviato, ma sono anche conseguenza di lacune e superficialità riscontrabili nella legge, approvata senza tenere in considerazione il vissuto professionale e la concreta esperienza delle scuole e in assenza di reale confronto con le parti sociali.
Si veda ad esempio la sconcertante ipotesi per cui un docente di scuola superiore può essere mandato a insegnare, con modalità e contenuti assolutamente vaghi e indefiniti, nella scuola del primo ciclo (ma il problema sarebbe lo stesso se si verificasse il caso contrario), senza peraltro disporre delle competenze didattiche specifiche assicurate fino ad oggi dal possesso del relativo titolo di studio di accesso, con possibili riflessi anche sotto il profilo della responsabilità sui minori.  A questo fine non basta certo che la legge 107 abbia previsto il mantenimento del trattamento stipendiale in godimento (non potendo peraltro fare diversamente!) per dare a questi docenti pari dignità professionale rispetto ai colleghi.
Vi è poi il vero e proprio paradosso di un organico potenziato che per le modalità con cui è stato definito e assegnato spesso non trova riscontro col reale fabbisogno delle scuole, finendo per dover essere utilizzato per compiti diversi da quelli per cui le scuole stesse lo avevano chiesto: saltano così i progetti elaborati dagli istituti, nell’impossibilità di onorare il patto sociale (POF) sottoscritto dalle scuole con le famiglie.
C’è un solo modo per limitare i danni di questo improvvisato modo di procedere: utilizzare l’organico aggiuntivo assegnato, seguendo un percorso di trasparenza e condivisione, nel solco tracciato dalla normativa vigente e nel rispetto delle prerogative degli organismi competenti. In questo modo, oltre a rendere un buon servizio alle scuole e consentendo loro di tener fede agli impegni sottoscritti con le famiglie, si eviterà la creazione di una categoria di docenti “di serie B”, destinati alla copertura delle emergenze con un utilizzo quasi esclusivo in sostituzione dei colleghi assenti, non rispettosa della dignità professionale dei docenti né del comma 85 della stessa legge 107.
Le competenze degli Organi Collegiali
A questo fine riteniamo utile mettere a disposizione una scheda di lettura per orientare le scuole stesse nel percorso da seguire, con l’obiettivo di una piena e corretta valorizzazione professionale dei colleghi neoassunti e del contributo che possono dare all’attuazione all’ampliamento dell’offerta formativa, secondo i criteri di trasparenza e di coerenza decisi negli organismi collegiali e sindacali.
Ricordiamo che “il Collegio dei Docenti ha competenze sui progetti, sull’organizzazione di tutte le attività didattiche, sulle modalità e sul coinvolgimento degli studenti anche in relazione all’impiego sull’orario e sull’assegnazione alle classi dell’organico potenziato”.
Il collegio dei docenti, che già è stato chiamato “all’elaborazione e all’approvazione delle proposte” come da nota MIUR 0030549 del 21.09.2015, deve essere dunque protagonista della progettazione: sulle aree di intervento individuate, sarà lo stesso Collegio a formulare le proposte al DS per lo svolgimento delle attività necessarie al raggiungimento degli obiettivi programmati, anche con eventuale revisione dei campi di intervento qualora le competenze dei docenti effettivamente in utilizzo non corrispondano alle richieste inoltrate.
Allo stesso Collegio spetta avanzare proposte “per la formulazione dell’orario delle lezioni e lo svolgimento delle altre attività scolastiche tenuto conto dei criteri generali indicati dal consiglio di circolo o d’istituto” e la facoltà di valutare “periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell’attività scolastica” (art.7 T.U. 297/94.)
Sempre in base agli artt. 7 e 276 spettano al collegio le decisioni in materia di:
a)   coordinamento interdisciplinare;
a)   accordi con reti di scuole;
b)  adeguamento dei programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali;
c)   ricerca e realizzazione di innovazioni sul piano metodologico-didattico che coinvolgano più insegnamenti.
L’organico del potenziamento, dunque, sarà coerente e funzionale alla progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa su cui le singole Istituzioni Scolastiche sono chiamate a predisporre il proprio PTOF nelle modalità previste dall’art. 3 DPR 275/1999, come modificato dal comma 14 della legge 107/2015, proprio se e in quanto vedrà protagonista l’organo collegiale tecnico- professionale.
Tra gli aspetti tecnico-professionali di competenza del collegio, condizione per l’esercizio del suo “potere deliberante in materia di funzionamento didattico del circolo o dell’istituto”, si inseriscono a pieno titolo tutti gli aspetti della dimensione processuale per il percorso di autovalutazione di istituto (circ. Miur 47/2014).
Il Consiglio di Istituto che formula criteri per l’assegnazione dei docenti alle classi deve essere coinvolto anche sull’assegnazione dell’organico potenziato.
Va da sé che l’individuazione di criteri, da parte del consiglio d’istituto, e le proposte, da parte del Collegio, devono essere specificamente curvate sul carattere di aggiuntività dell’organico potenziato ricercando la coerenza fra le competenze del docente e l’area di progetto delle attività.
Va certamente evitato che i nuovi docenti siano utilizzati esclusivamente per supplenze. Semmai deve essere esplicitamente deliberato che, essendo l’impiego per supplenze (comma 85 della legge 107) una semplice facoltà del Dirigente scolastico, l’utilizzazione per le supplenze non deve compromettere lo svolgimento dei progetti. L’utilizzo per supplenze deve restare, dunque, un fatto residuale e straordinario.
 Relazioni sindacali
Le relazioni sindacali e le prerogative delle RSU si esercitano anche sull’utilizzo dell’organico aggiuntivo.
Innanzi tutto la RSU deve ricevere l’informativa sulle risorse di organico assegnate alla scuola.
Questo spazio di relazioni sindacali previsto dal CCNL sul diritto d’informazione preventiva delle RSU sui “criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma stipulati dalla singola istituzione scolastica o dall’Amministrazione scolastica periferica con altri enti e istituzioni” (ed è il caso, ad esempio, delle convenzioni sull’alternanza scuola-lavoro o sulla scuola digitale), va affermato e rivendicato, poiché non messo in discussione dalla legge 107 anche nel caso dell’organico potenziato.
Da queste riflessioni e osservazioni scaturiscono le indicazioni riportate nella scheda allegata in cui, in modo schematico, vengono richiamate le competenze dei diversi organi e le diverse funzioni in materia di utilizzo dei docenti quale che sia il titolo in base al quale sono stati assegnati all’organico.
Roma, 7 dicembre 2015
ORGANICO POTENZIATO: LE REGOLE PER L’UTILIZZO

 

TIPOLOGIA DI POSTO
MODALITA’ DI UTILIZZO DEI DOCENTI
NEL CONTRATTO INTEGRATIVO DI ISTITUTO
Docenti assunti con contratto a tempo indeterminato sui posti aggiuntivi della scuola
Il docente è utilizzato, con atto formale scritto da parte del DS (art. 28 c. 4 del CCNL/07), per il proprio orario contrattuale (18 o 24 ore settimanali o frazioni di posto in caso di assunzione part time) e per le attività deliberate in relazione agli obiettivi del comma 7 della legge 107/2015, così come individuati nel fabbisogno di cui alla nota ministeriale 0030549 del 21.09.15.
Il collegio dei docenti deve valutare il POF 15/16 già approvato, alla luce del quale sono state espresse le priorità di intervento, per apportare eventuali revisioni tenendo conto delle competenze dei docenti e delle classi di concorso loro assegnate e programmare l’impiego dei docenti all’interno delle attività per l’intero anno scolastico.
Il dirigente scolastico assegna i docenti alle classi/attività e alle aree di intervento, rispettando i criteri generali del Consiglio d’Istituto e le proposte del Collegio, e definisce inoltre le attività funzionali di cui all’art.29 del CCNL. In sede di Collegio docenti si farà specifico riferimento in merito al ruolo/contributo sulla valutazione degli alunni ai sensi del DPR 122/09.
Il comma 85 indica la possibilità che il docente sia utilizzato per la sostituzione di colleghi assenti fino a 10 giorni; in nessun caso è indicata la possibilità che tali docenti siano utilizzati in supplenze di durata superiore.
L’eventuale utilizzo per le supplenze fino a 10 giorni deve essere definito quantitativamente e in un numero massimo di classi, per non condizionare lo svolgimento delle attività già programmate.
Va assolutamente evitato l’utilizzo per supplenze in un ordine di scuola per il quale il docente non possiede il titolo di studio di accesso.
Al docente neo-assunto deve essere garantito in ogni caso tutto il percorso di formazione dell’anno di prova, con particolare riguardo alle attività peer-to-peer in co-presenza coltutor (senza gerarchizzazione alcuna) finalizzate all’azione di insegnamento.
A seguito dell’informativa ai sensi dell’art.6 del CCNL è necessario che siano regolate nel contratto integrativo di istituto – anche attraverso intese – le regole da rispettare per:
1)     definire i criteri per la distribuzione dei docenti sulle diverse sedi o plessi
2)     definire i criteri per l’orario settimanale con limiti orari giornalieri e con riferimento ad eventuale utilizzo in attività extracurricolari (per tutto l’anno, per periodi plurisettimanali, con quali limiti di flessibilità – art 28 comma 9 CCNL)
3)     definire, al pari di quanto avviene per gli altri docenti, le modalità e i limiti di impegno per le attività funzionali all’insegnamento (art.29)
4)     definire le modalità e i limiti all’impiego su più sedi/plessi (CCNL art. 6 lettera i)
5)     definire i limiti orari (entro le 18 o 24 ore) eventualmente destinati alle sostituzioni, solo nel caso in cui il docente non sia totalmente impegnato in attività programmate nelle aree di intervento del potenziamento.
È necessario prevedere regole di utilizzo che consentano al docente neo-immesso l’effettuazione del servizio per almeno 180 giorni e lo svolgimento di insegnamento/attività didattiche per i 120 gg previsti dal DM 850/15.
Docenti assegnati per la copertura di semi-esoneri su più scuole
Come sopra. Nella gestione del rapporto di lavoro valgono le stesse regole del personale docente che ha una cattedra-orario esterna.
Docenti assegnati alle secondarie di 2° grado ma utilizzati nel primo ciclo
Tale utilizzo è previsto dal comma 20 solo in qualità di docenti specialisti per gli insegnamenti della lingua inglese, della musica e dell’educazione motoria nella scuola primaria; il comma 85 indica la possibilità di impiegare il personale per le sostituzioni fino a 10 giorni anche in gradi di istruzione inferiore. Si tratta di istituti comprensivi o onnicomprensivi che al loro interno si strutturano in più gradi di scuola. inferiore
La mancanza del titolo di studio di accesso costituisce impossibilità per l’utilizzo in supplenze, si configura come illegittimo e si può perseguire.
Il docente, pertanto, può essere utilizzato solo in compresenza per le attività di potenziamento .
La RSU chiede informativa sulle modalità di utilizzazione del docenti e segnala irregolarità al sindacato che valuterà eventuali azioni legali a tutela del singolo docente.

AT DI CATANIA: Scuola secondaria di I e II grado – Convocazione per incarichi a Tempo Determinato a.s. 2015/2016. Calendario e disponibilità posti

04 DICEMBRE 2015

AT DI CATANIA: Scuola secondaria di I e II grado – Convocazione per incarichi a Tempo Determinato a.s. 2015/2016. Calendario e disponibilità posti

Scuola secondaria di I e II grado
Pubblicazione convocazione per incarichi a Tempo Determinato a.s. 2015/2016. Calendario e disponibilità posti.

Allegati:

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AT DI CATANIA: Piano assunzionale L. 107/2015 – Fase “C”.Scuola secondaria di I e II grado. Elenco aspiranti che hanno accettato la proposta di nomina

04 DICEMBRE 2015

AT DI CATANIA: Piano assunzionale L. 107/2015 – Fase “C”.Scuola secondaria di I e II grado. Elenco aspiranti che hanno accettato la proposta di nomina

Piano assunzionale L. 107/2015 – Fase “C”. Scuola secondaria di I e II grado.
Elenco aspiranti che hanno accettato la proposta di nomina

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